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Parlando con San Giacomo. Sulla via di Compostela
Il Camino francese di Santiago, da Saint Jean Pied de Port a Compostela e poi a Finisterrae, è lungo 900 chilometri e l'autore lo ha percorso in trenta giorni. Un'esperienza unica, che tanti sognano e che affascina credenti, agnostici e atei. Un semplice turista vi scopre luoghi incantevoli, ambienti naturali e storici straordinari, e incontra viaggiatori di ogni continente e cultura. I devoti, ma ormai sembrano essere pochi, vi trovano i segni di una lunga e tormentata storia cristiana, dal Medioevo a oggi. Qualche ateo vi rincorre un facile anticlericalismo di maniera. L'autore, filosofo e uomo di cultura, racconta, passo dopo passo, l'impatto del proprio mondo interiore alla ricerca di ciò che, in modo un po' indefinito, viene chiamato ""lo spirito di Santiago"""". E lo fa, dialogando senza peli sulla lingua, con la presenza costante di san Giacomo Maggiore, il primo apostolo martire, a Gerusalemme non in Galizia, diventato, secondo il medioevale Codex Calistinus, un fiero matamoros, uccisore di mori. Simbolo più della tormentata realtà di quei luoghi che della vera storia."" -
Astenersi perditempo
Tutto cominciò quasi per caso. Un amore finito male, in prossimità delle feste natalizie, la solitudine da esorcizzare a qualsiasi costo… Prima l'iscrizione a un'agenzia matrimoniale, poi gli annunci su una rivista specializzata per arrivare alle chat di Internet. Così un uomo timido e (fin troppo) sentimentale si trasforma in un implacabile tombeur de femme, che in 15 anni arriva a collezionare ben 700 appuntamenti al buio! Tutto questo diventa un libro leggero ma divertente, a tratti pruriginoso e quantomeno curioso, originale. Storia vera di un improbabile playboy che si prepara a ogni nuovo incontro con la meticolosità da gigolò, ma che spesso inciampa banalmente nelle proprie insicurezze. Trucchi e trucchetti per un acchiappo giusto, ansie e figuracce, sesso sfrenato one night affair ma anche due di picche memorabili. La donna è mobile e l'uomo, più che mai, è il vero sesso debole... -
Il suo terzo occhio
Il ""terzo occhio"""" è conosciuto come l'occhio interno o sesto chakra, è il presupposto dell'intuito, della chiaroveggenza, della consapevolezza e della precognizione, permette di cogliere verità oltre l'uso della logica mentale. André, aspirante scrittore quarantenne in crisi esistenziale, lavorativa e sentimentale, si trova improvvisamente a fare i conti con la propria vita e il proprio futuro non appena una ruota di eventi decide di mettersi in moto repentinamente: il suo coinvolgimento involontario in una rapina finita male, la morte della madre, un'eredità improvvisa, la scoperta di avere un padre e la sua ricerca in un convento di suore. Riscopre, metaforicamente, il suo terzo occhio sul mondo e sulla sua vita, compie un percorso di conoscenza di sé e di profonda messa in discussione di quello che era stato prima di allora: giungendo alla fine a trovare una nuova spiritualità, insieme a una serenità e una pienezza insperate; e a ritrovare il padre mai conosciuto... e molto altro. «A questo proposito lui si era sempre fatto un vanto dentro di sé di saper leggere l'animo umano molto meglio degli altri e di possedere un suo singolare terzo occhio, anche se a dire il vero, questa supposta virtù gli riusciva molto più nella fantasia e sulla carta, che nella realtà. Comunque sia qualcosa gli diceva che adesso poteva star tranquillo»."" -
Nati dal vento
Un filo d'erba tra il cemento, simbolo della tenacia della vita che può affermarsi vigorosa anche nelle condizioni più difficili, seguendo impenetrabili percorsi: è il mistero del vento che racchiude il seme della vita, della nascita biologica, psichica, spirituale. L'identità, frutto di una lotta autobiografica e universale contro il dolore e le avversità, ""rimane in bilico come una foglia nell'ultimo volo"""", ma si sostanzia attraverso l'amore """"alito supremo che dà vita al germoglio, che non delude il silenzio, che s'inserisce in ogni pensiero"""". E se la solitudine del poeta traspare incerta entro le frastagliate rocce della sua terra, a lungo evocata, con il timore che ogni profezia possa """"essere soltanto un tragico raggiro"""", è ancora la memoria d'amore, ragione intima di ogni connessione, a trasformare la malinconia in nostalgia, il dolore in un'ansia che """"non s'avvede d'essere ricordo""""."" -
Il mattino che non sa
Il pomeriggio conosce cose che il mattino neppure immaginava. Il mattino di Anna è il periodo della sua vita in cui considerava importanti solo i grandi sentimenti, le tempeste, gli struggimenti. In otto mesi, tanto è durato il suo pomeriggio, ha imparato a essere felice per uno sguardo, per un sorriso, per una mano calda che stringe la sua come a volerla trattenere per sempre. Conoscendo il dolore, ha visto l'orrore del male fisico, è stata folgorata da verità sconcertanti, ha provato pietà, indignazione, ribrezzo e, tra incertezze e rimorsi, alla fine ha ricevuto un dono inaspettato: la scoperta di un sentimento che non aveva mai conosciuto e che le ha riempito il cuore e la mente. Il romanzo, dove agli avvenimenti che si susseguono incalzanti fa da sfondo la verde isola di Palmera, racconta di un amore arrivato troppo tardi, quando la vita di Manfredo è al tramonto e quella di Anna ancora in pieno giorno: una relazione particolare nella quale alle parole si alternano i silenzi, alla verità la menzogna, alla comprensione la durezza. Un segreto scabroso e dirompente sconvolgerà la vita dei protagonisti e deciderà l'imprevedibile svolgersi della storia. -
La genetica non è chinotto
Un racconto autobiografico in cui l'autore ripercorre gli anni felici e spensierati della giovinezza, delle vacanze estive e dei primi innamoramenti, le grandi amicizie, passando dalle prime storie sentimentali adulte, intrise di delusioni e fallimenti, fino ad arrivare a oggi: la morte dei genitori, le difficoltà del mondo del lavoro e l'inizio di una nuova storia d'amore. Una storia vera di dolore e coraggio, di disillusioni e forza di ricominciare una nuova vita, partendo dalle passioni di sempre: la musica, la lavorazione artigianale del legno, le persone importanti e la scrittura. Tizianello ripercorre le tappe della sua esistenza con molta ironia e con spirito critico e soprattutto con molta speranza nel futuro. Un racconto emozionante e divertente nel medesimo tempo. -
Marino Perani. L'ala che fece volare il Bologna
Dal campetto dell'oratorio di Ponte Nossa, un piccolo paese vicino a Bergamo, allo storico scudetto con il Bologna (stagione 1963-64), passando dalla Nazionale italiana. È la storia di Marino Perani, raccontata in prima persona: la famiglia durante la guerra, la scuola, le vacanze, i primi calci nel campo sotto casa, gli amici in paese, l'esordio nell'Atalanta e la sua vita nel mondo del calcio. È il racconto dei tanti successi, ma anche delle sconfitte e delle delusioni di un'ala destra che, nella sua carriera, ha giocato per 18 anni sempre e solo in serie A, segnando 79 reti. È la storia di un uomo e delle sue imprese, ma è anche il racconto di un'altra epoca e di un calcio diverso e lontano da quello di oggi. Quando il calcio era pura passione, dei giocatori e dei tifosi. E Marino Perani lo racconta e lo attraversa, da Ponte Nossa allo spareggio dell'Olimpico, da Bernardini a Fabbri, da Haller a Bulgarelli. -
Elementi di diritto privato sportivo
Il presente volume si propone come strumento per gli operatori, i ricercatori, gli studiosi e gli studenti delle attività motorie e sportive. Per questi ultimi, in particolare, è stato predisposto un percorso formativo volto ad accrescerne la professionalità e consentire un rapido ed efficace inserimento nel mondo del lavoro. All'uopo, a quelle che ormai possono essere definite le aree tematiche classiche del diritto privato sportivo (illecito sportivo, sponsorizzazione, pubblicità, merchandising, lavoro sportivo e doping) sono state affiancate aree che possono essere considerate le frontiere della materia: le attività motorie ed i disabili, da un lato, i grandi impianti sportivi, dall'altro. Due rami che, peraltro, sono complementari in alcuni casi perché l'accessibilità dei disabili negli impianti sportivi è un'esigenza che tende a superare il mero target dello spettatore per fondersi con quello dell'atleta disabile, soggetto di diritto in evidente evoluzione. Ma l'impianto sportivo non deve essere solo un luogo accessibile per tutti ma un moderno contenitore di eventi, sportivi e non, capace di indirizzare l'intero assetto urbanistico di un'area metropolitana. Non è possibile pensare di superare l'imbarazzo dell'attuale situazione impiantistica in Italia senza coinvolgere nel processo di ammodernamento tutti i soggetti che in esso vi confluiranno, atleti e tecnici del settore in primis. -
È facile smettere di amare se sai come farlo
Il racconto della fine di un amore, un metodo per superare brillantemente tutte le fasi di una separazione, di un abbandono, della perdita della persona amata, in una Bologna a tratti romantica, a volte malinconica e crudele. Profondo, commovente, ironico, divertente. Liste, buone propositi, consigli sarcastici, ricordi, gag comiche, citazioni improbabili: ognuno ci vedrà il proprio cuore spezzato. Riuscirà il nostro protagonista a capire qualcosa di più sulla vita, sull'amore e su se stesso? -
Apocalypse now reloaded
I protagonisti di questi racconti sono angeli, o uomini. Questo libro nasce tra i lunghi periodi di disoccupazione e gli intensi viaggi nel Sud Est asiatico, al seguito del compagno Maestro di muay thai, Carlo Dipaola, durante i quali si allena e vive con lui per brevi periodi in Thailandia. Le interferenze che le arrivano al rientro in Italia caratterizzano questa sua personale visione degli ultimi anni trascorsi a Bologna, tra continue ricerche di lavoro, missioni a termine, persone conosciute, abitudini, pensieri, rinunce, aperitivi, compagnie, televisione, prospettive, il tutto in un continuo crescendo tra il Qui e l'Altrove, forse non così lontano. -
Le mogli di Nerone
Questo è un racconto sulle mogli dei Cesari, l'autore non entra nella complessa problematica storica ma ripercorre la tradizione. I giudizi morali sono gli stessi. La galleria dei buoni e cattivi è la stessa. Ciò che cambia, e non è poco, è l'introduzione di un punto di vista femminile. I libri di storia sono sempre scivolati troppo rapidamente sulle donne. Le figure delle tre mogli di Nerone possono apparire persino un po' stereotipate, ma sono bellissime e forniscono un affresco straordinario non solo dell'epoca ma della logica stessa del potere. Ottavia è il ritratto dell'innocenza, della povera vittima indifesa, subito condannata al ruolo di capro espiatorio. La sua storia suscita ammirazione, per la bellezza e il fascino giovanile, ma soprattutto commozione per il sacrificio. Poppea è la donna bellissima, dalla sconfinata sete di potere. Il suo obiettivo non è solo quello di raggiungere l'apice imperiale, ma di sottomettere a sé l'imperatore. Le scene sui suoi pianti e sulle sue sceneggiate sono indimenticabili. Sabina Messalina, la terza, è donna di mondo. Non disdegna certo le ambizioni imperiali, ma quando ne viene estromessa si impegna al massimo per diventare avvocato di successo, un vero principe del Foro. -
La cifra di San Lazzaro. 10 anni di mandato
Marco Macciantelli racconta la vera storia degli ultimi dieci anni a San Lazzaro di Savena, tra progetti e realizzazioni, fatti e personaggi, curiosità e qualche rivelazione. -
Dolceamaro
"Una vera e propria pubblica confessione alla mercé di lettori. Una sincerità disarmante, una sensibilità incredibile. 'Eccomi qui': così inizia la sua introduzione e ti propone momenti di vita, la sua, confidandoti sogni, desideri, conquiste, speranze, delusioni e momenti perduti. Confidenze esternate senza un sorriso, senza una risata liberatoria o un sospiro trattenuto. Solamente infiniti silenzi, inutili attese, amori segreti. Irraggiungibili come parallele 'che mai si uniranno'. E il grande desiderio di un abbraccio in cui annegare, sentendosi soffocare al ricordo della felicità 'rincorsa per tutta la vita'. Chiuso fuori il passato 'disperdendolo nel vento', seduto davanti all'infinito, ascolta i suoi pensieri fino a maledire i propri sentimenti. Distrutte le illusioni, è solo il ricordo del primo bacio che gli diventa prezioso 'per sopravvivere nel deserto della follia'. Ma ecco che il deserto si ripopola e lui, padrone del suo tempo, si accorge che la sua rosa profuma ancora d'amore. Perciò congela le spine 'per vivere dipingendo di porpora i più bei petali della vita'"""". (Dalla prefazione)" -
Ciambellino
Ciambellino è un personaggio simbolico inserito nella società contemporanea ansioso di scoprire tutto ciò che gli sta attorno. Nel vagare, tra rischi e sorprese, si accende in lui il lume della conoscenza che lo guiderà a saper apprezzare, rispettare e amare le cose belle del mondo. Età di lettura: da 5 anni. -
Dove oggi è già domani
Marco è un uomo solo, ha perso il figlio, morto in un incidente, e la moglie, da cui si è separato dopo la morte del loro Thomas. La sua nuova realtà è fatta di silenzi, mancanze e propositi di suicidio. Luigi è un poliziotto sull'orlo della pensione e la prospettiva di una vecchiaia accanto alla moglie malata di Alzheimer. In un commissariato semideserto risponde a una telefonata inconsueta: un funzionario del ministero lo informa del ritrovamento di una vittima nella sperduta isola di Saint Paul, in pieno Oceano Indiano. Da quel giorno incomincerà un viaggio che farà intrecciare le esistenze di Marco e Luigi, portando entrambi ai limiti della sofferenza e oltre quelli dell'impossibile, ponendoli di fronte alla grande domanda sul significato intrinseco della parola ""vita"""" e inducendoli a riflettere sulla portata delle decisioni che, da lì in poi, saranno chiamati a compiere."" -
Quel sottile velo
Il ciclo di Piero, Vittoria e Vittorio (Enzo), con questo romanzo si conclude. Riuscirà il ragazzo puro come l'acqua sorgiva, a oltrepassare la cortina di ferro allestita dal marchese? Come farà, da solo contro tutti, a violare tale segreto, custodito gelosamente da pochi eletti, affiliati da un patto che solo la consanguineità riesce a renderlo così stabile e inattaccabile da qualsiasi fronte lo si attacchi? Probabilmente, grazie a questi geni che in parte detiene anche Enzo, la riuscita dell'impresa collimerà con la fine del romanzo. -
Le stelle di Mactán
Le stelle di Mactàn racconta una delle più incredibili imprese mai compiute dall'uomo nel corso dei secoli. Il Medioevo è virtualmente finito, ma la modernità è ancora un miraggio. Venezia è al culmine della sua potenza e l'Europa si apre finalmente al mondo. Jacopo è un nobile veneziano dal passato burrascoso che fin da ragazzo vive una sorta di ossessione per tutto ciò che è viaggio, esplorazione, scoperta. Durante un soggiorno a Barcellona diviene amico di un altro italiano, un vicentino di nome Antonio Pigafetta. Sarà quest'ultimo a convincere in conterraneo a partecipare a un'importante spedizione organizzata dalla Casa di Contrazzioni spagnola e finalizzata ad aprire nuove rotte commerciali. Nell'agosto del 1519 i due s'imbarcano su una delle cinque navi del portoghese Ferdinando Magellano, accompagnati dal fedele scudiero Zuan, che è l'ombra di Jacopo fin da quando questi era adoloscente. Il romanzo prende spunto dalla ""Relazione del primo viaggio intorno al mondo"""" di Antonio Pigafetta e dal """"Roteiro"""" di Leone Pancaldo, il timoniere della Trinidad. Queste testimonianze dirette diventano il canovaccio su cui s'inseriscono le vicende letterarie del protagonisti di """"Le stelle di Mactàn"""". Nel corso della narrazione personaggi di fantasia come Jacopo o Zuan, interagiscono con reali personaggi storici, come Ginès de Mafra, Carvahlo e gli stessi Magellano e Pigafetta, andando a comporre un classico affresco storico."" -
Amo te... starò con lei per sempre
"A chi in fondo non è capitato di tradire o essere tradita? Di essere o avere l'amante?"""", si chiedono le autrici nella premessa. La risposta è semplice: """"Può capitare. E certe volte, va bene così"""". Da qui prendono forma le storie di queste donne divertenti, imbranate ma comunque di successo, che si trovano a vivere quello che comunemente è ritenuto un amore sbagliato, perché al di fuori della """"legalità"""" della famiglia classica, concepita come monogama, felice, indistruttibile e possibilmente con figli. Un viaggio ironico e spassoso nella figura per eccellenza più """"in ombra"""" e nascosta nei secoli: l'Amante – in realtà sia donna che uomo – al di là dei tabù e dei luoghi comuni, si districa tra famiglie altrui, figli altrui, spazi nascosti, tempi risicati, ma rivendica con tanto senso dell'umorismo un posto nel mondo, e una dignità, tanto da voler istituire una Giornata Nazionale dell'Amante… «Ora, vi chiedo un atto di coraggio. Istituiamo la Giornata dell'Amante! Rendiamo merito alle amanti di esistere, di tenere in piedi i matrimoni, di fare girare l'economia»." -
Lampi nel buio
«Tra citazioni colte, visioni celestiali e speculazioni terrene, l'opera che vi apprestate a leggere è un autentico viaggio emotivo che abbraccia non solo il nostro mondo, non solo le nostre suggestioni, non solo le nostre credenze o le nostre paure, ma l'universo nella sua interezza» (dalla prefazione). -
Il giorno della iena
Un susseguirsi di storie apparentemente separate da un misterioso ordine cronologico e da una miscela di generi e piani spazio-temporali dove i protagonisti sono personaggi in bilico fra passato, presente e futuro in una Milano tra il noir e il pulp: uno scrittore che vive con il fantasma di un partigiano fissato per la raccolta differenziata; Fausto, un giovane no global che distribuisce volantini per una grande catena di negozi; Lomo, che con il nonno filosofo vuole importare la porchetta a Londra; un uomo-pillola e una ragazza dark; un suicida innamorato di una ballerina di Pigalle; un uomo che viene tradito dalla moglie (con un gommista); quattro filosofi killer, e il mistero di Iena: storie e personaggi che a volte si incontrano, si scontrano e spesso si ignorano. «Vedi, sono le scene finali che rimangono impresse, prima potresti anche metterci un'unica sequenza di silenzio. Continua, quieta e senza un gusto proprio; sorrisi, rincorse, fiatone, pause e ripartenze e ancora sorrisi. Poi, di colpo, uno stop e qualcosa non torna più a posto e si comincia a vagare ma si capisce da subito che la corsa è al suo finale. È inutile, perfettamente inutile chiudere gli occhi, cercare di svegliarsi e riprovare la partenza. No. Non funziona così. Come con la neve fresca: il piede ce lo appoggi e affonda. Una sola volta. Se vuoi tornare indietro e lo vuoi fare senza lasciare impronte, devi ripercorrere i tuoi passi. E non sei più libero di calpestare, di affondare, di sentire che oltre a te, sotto, c'è qualcosa che cede».