Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6081-6100 di 10000 Articoli:
-
Voce di sale. Un viaggio nel mondo dell'autismo
Un libro sull'autismo e in particolare, tra storie di amore e di amicizia, sull'effetto collaterale che produce quando scaraventa all'aria una famiglia: la solitudine. Una domanda, apparentemente innocua, buttata lì in una mattina qualunque da un bambino di 9 anni, Adriano, innesca un marasma di pensieri e riflessioni in sua madre, che ruzzola così tra i suoi ricordi. Il racconto traghetta il lettore dalla spensieratezza dell'adolescenza all'incontro con il grande amore e alla nascita dei figli, dall'ansia del sospetto al dolore della certezza: l'autismo del figlio. Ed è una rivoluzione all'interno della famiglia e fuori, uno scontrarsi con un mondo non ancora sufficientemente informato e pronto all'accoglienza. Una chiusura che spintona nell'angolo della solitudine, tra lacrime e rabbia. Perfino il marito non riesce a fronteggiare la situazione e, vilmente, si allontana. Gli incontri con una pittrice eclettica e il primo amore riconsegnano alla madre, Aurelia, gli strumenti per aprire un varco tra pregiudizi e disinformazione e soprattutto la spingono a corpose riflessioni e nuove consapevolezze. È in grado di amare suo figlio per quel che è e non per quello che avrebbe voluto che fosse. Un assioma, faticosamente conquistato, sovrasta tutti: l'autismo e l'autistico sono due entità differenti e mentre il primo si odia, l'altro si può riuscire ad amare. -
Lei e lui
Una donna bella e intelligente, colta e politicamente impegnata, anticonformista fino alla spregiudicatezza: questo fu George Sand, al secolo Amandine Aurore Lucile Dupin. Che in questo piccolo grande classico mette in scena la tormentata storia d’amore che ebbe con lo scrittore Alfred de Musset. Nella trasposizione letteraria Laurent e Thérèse sono due artisti, lei è già famosa e più grande d’età, si amano, si lasciano, s’inseguono, si riprendono. La relazione diventa tempestosa quando tra i due si inserisce un altro uomo: un triangolo ossessivo di arte, sesso e reciproci tradimenti. -
Io sono quello di sinistra
La storia si sviluppa tra gli anni Settanta e i giorni nostri. Nell'arco di quaranta anni un uomo uccide più volte per un amore mai dichiarato. Si potrebbe definire quindi un romanzo giallo, anche se non in senso classico, dal momento che l'identità dell'assassino è nota fin dalle prime pagine. Tuttavia nel corso della lettura emerge contemporaneamente una riuscita ""provocazione"""", un esperimento voluto: coinvolgere il lettore nei momenti di ideazione e scrittura del racconto. Diverse opzioni sembrano spingere, invogliare il lettore nella ricostruzione della vicenda e a indagare la psiche dei personaggi. Nasce così un continuo sentirsi nello stesso tempo lettore e autore. Si crea una facile empatia con i personaggi, forse anche con l'assassino. L'unica caratterizzazione precisa e voluta dall'autore è in sostanza quella di un giovane avvocato penalista e di sua moglie, appassionati di vino, musica lirica e indagini che conducono affiancati, alla faccia di una improbabile deontologia professionale, che però viene totalmente confermata nel finale."" -
Quella voce poco fa
La piccola Tilde nasce malformata da una misera donna che i paesani considerano una fattucchiera ma, contro ogni pronostico, sopravvive a ogni avversità con l’aiuto di alcuni personaggi fiabeschi: un cacciatore di frodo dal cuore d’oro e in odore di anarchia, una paesana zitella senza dote, una insegnante che poi fonderà l’Onmi, una maestra di canto che le educa la voce meravigliosa. Siamo nel 1914, circa un secolo fa, in una sperduta valle tra Verona e il Trentino e potrebbe sembrare una storia che affonda le sue radici in un mitico mondo contadino fermo nel tempo. Ma è la Grande Storia a non fermarsi: tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, quando troppi uomini sono morti in guerra e le donne devono ingegnarsi per sopravvivere, loro e i figli, il Fascismo nasce e si rafforza improntando di sé ogni angolo del Paese, con la sua retorica, i suoi gerarchi spesso corrotti, le sue milizie prepotenti. Tilde, segnata e rassegnata alla sua “diversità”, se ne sta sui monti cercando di sopravvivere come tutti ma la Storia bussa prepotentemente alla sua porta quando incontra un brigante gentile, una sorta di Robin Hood che vive rubando e poi distribuendo ai contadini affamati cibo e generi di prima necessità. Lui, Adamo, saprà vedere oltre la bruttezza del corpo di Tilde e per lei si arruolerà come volontario per la guerra di Abissinia in cambio del perdono dei suoi reati. -
Tor Marancia borgata di Roma. Dal fango di Shanghai ai colori dei murales
Tor Marancia è una borgata di edilizia intensiva costruita alla fine degli anni Quaranta dall'Istituto Case Popolari su una porzione di territorio situata alla sinistra della Cristoforo Colombo in direzione Eur, tra l'attestamento di piazza dei Navigatori e la Basilica di San Sebastiano sull'Appia antica. Fino alla fine dell'Ottocento questa era una vasta area rurale con una Tenuta agricola, qualche casale di campagna, le catacombe dei primi cristiani, alcune torri di avvistamento di epoca medievale, cave di tufo, una marrana e diversi fontanili. Solo nel 1930/31 furono costruite ai confini della proprietà Santambrogio (ex Nicolai) le casette Pater su via delle Sette Chiese e qualche anno più tardi, nel 1933, la misera Borgata Tormarancio nella famigerata ""buca di Shangai"""". Un esempio significativo di esclusione degli strati popolari più poveri della Capitale operata dal regime fascista, dove trovarono posto i diseredati delle baracche abusive e gli sfrattati. Solo nei primi anni Cinquanta, dopo una stagione di lotte per la casa e il lavoro, la baraccopoli venne completamente demolita. Da qui ebbe inizio la rinascita di questo pezzo di città con i nuovi edifici Iacp, oggi valorizzati dai colori dei murales della Street Art. Prefazione di: Amedeo Ciaccheri Scritti di: Fabio Alberti, Giovanna Mirella Arcidiacono, Eleonora Coderoni, Flavio Conia, Claudio D'Aguanno, Milena Farina, Simona Fiorentini, Piero Fumo, Pasquale Grella, Floriana Mariani, Giuliano Marotta, Maria Paola Pagliari, Giovanni Pietrangeli, Sergio Rappino, Gianni Rivolta, Valerio Sannetti, Luciano Villani."" -
Quella notte a Roma. Biografia di Luigi Di Sarro
Avrebbe avuto davanti a sé un futuro radioso, Luigi Di Sarro, e invece tutto si fermò la notte del 24 febbraio 1979, quando venne ucciso. Era la Roma cupa degli anni di piombo. A due passi da San Pietro, in un tragico incidente a un posto di blocco, la sua vita fu spezzata da alcuni colpi di pistola. Aveva solo 37 anni e non fu l'unica vittima innocente della legge Reale. 254 morti e 371 feriti sono il tragico bilancio delle vittime di questa legge nei primi quindici anni della sua applicazione, dal 1975 al 1990. Artista di pregio e di sicuro avvenire, Luigi Di Sarro era contemporaneamente anche un medico coscienzioso, che viveva la sua professione come missione. Amante di viaggi, sempre pronto a cogliere il segno dei tempi, era stato tra i primi in Italia a praticare l'agopuntura. La sua grande passione era però l'arte nelle sue molteplici declinazioni. A questa febbre dedicò gran parte della sua breve ma intensa vita: artista sperimentale di grande coraggio, fu capace di esprimersi in diversi linguaggi, attraversando con lo stesso impeto il disegno, la pittura, la scultura, la grafica e la fotografia. Attraverso i ricordi di familiari, amici, studenti e colleghi che hanno nel cuore il ragazzo sempre allegro e spensierato. Prefazione di Maurizio Fiasco. Postafazione Alessandra Atti Di Sarro. -
Garbatella 100. Il racconto di un secolo
18 febbraio 1920 - 18 febbraio 2020. La Garbatella attraverso un secolo. In un diario ricco di notizie e immagini la storia e i personaggi che hanno reso questo quartiere uno dei luoghi più suggestivi e amati di Roma. Scritti di: Giorgio Guidoni, Flavio Conia, Francesca Romana Stabile, Gianni Rivolta, Floriana Mariani, Claudio D'Aguanno, Francesca Sperati, Giuliano Marotta, Andrea Catarci, Claudio Marotta, Giancarlo Proietti, Cosmo Barbato, Paolo Moccia, Simonetta Greco, Sandra Girolami, Maria Jatosti, Carla Monaldi. Presentazione di: Amedeo Ciaccheri, Presidente del vunicipio Roma VIII. -
Isolina, un martedi
Isolina insegna in un liceo: è vivace, vigile, ironica, appassionata. Ama Orlando ed è amica di Angelica, in surreale confronto con Astolfo, il bidello filosofo, ignora e combatte le due colleghe nemiche: Alcina e Morgana. Un diario pieno d'ironia e di sorprese di un unico giorno nella sua vita: un martedì. 23 capitoli brevi e fulminanti che faranno ridere e commuovere. Tra l'aula e la sala professori, tra docenti e alunni, i piccoli e grandi drammi ma anche i momenti di felicità e pienezza di un mestiere che si può fare con passione: nonostante tutto. -
Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica
Fino a qualche decennio fa, la rappresentazione della lesbica nel cinema era quasi esclusivamente stereotipata: “lei” era una criminale e/o una donna psichicamente instabile con un percorso obbligato verso la tomba o il sanatorio. Oppure transitoria, affetta da confusione senti/mentale, da cui rinsavire per tornare a una (sana e consapevole) eterosessualità. Negli ultimi anni però si sta andando verso una normalizzazione. Non tutto è cambiato, ma certo molto si è spostato, sia nel cinema sia nella televisione. La dualità maschile/femminile non è più l’unica a poter raccontare il desiderio: la macchina da presa veicola uno sguardo empatico e diventa un dispositivo che tenta di registrare la complessità di figure non più inchiodate in ruoli fissi e monolitici, bensì variamente contrastate da emozioni e sensazioni. Lo sguardo diventa un sentire all’interno di una relazionalità costitutiva che coinvolge tutte: registe, attrici, spettatrici. Non è più solo una questione di visibilità, ma di posizionamento: riconfigurare lo sguardo filmico in modo che rifletta una nuova relazione femminile con il desiderio, che non è solo desiderio dell’altra, ma è soprattutto desiderio di libertà. -
Femminismi futuri. Teorie. Poetiche. Fabulazioni
Nel vivo della ricerca su temi del presente che attraversano culture e discipline. Prodotti del confronto e del lavoro collettivo, ad alta densità di conoscenza ma di forte leggibilità Quali sono le domande che il pensiero, la ricerca e l'attivismo femminista del nuovo secolo pongono in una società insidiata da fantasmi e mostri dell'antropocene e attraversata dal progresso digitale e tecnologico? Le devastazioni ambientali e le crescenti disparità ed esclusioni sociali sul nostro pianeta spingono a vivere politicamente in relazione agli altri, nell'atto di assumersi la responsabilità di un futuro collettivo. Il tema della diaspora, dell'esilio e della fuga — della diversità che ne è origine e conseguenza a un tempo — attraversa molti degli scritti contenuti in questo volume: le autrici percorrono sentieri noti e inesplorati dell'immaginario letterario e artistico e quello delle nuove tecnologie e del mondo digitale, ponendoli in consonanza e intreccio tra loro, alla ricerca incessante delle voci della diversità, della resistenza, dell'opposizione alle pratiche oppressive, razziste e omofobiche del mondo attuale. Tra letteratura, scienza, arte e attivismo digitale, dal cyber- e xeno-femminismo alla nuova ecologia di Donna Haraway: una lunga cavalcata tra romanzi fantastici e di fantascienza speculativa femminile, da Ursula K. LeGuin a Octavia Butler, Han Kang e Nnedi Ohorafor, fino alle artiste afrofuturiste che stanno disegnando un nuovo scenario, reale e immaginario, di possibili futuri a venire. Una ricerca e una proposta del gruppo ""Femminismi futuri"""" — coordinata dall'anglista Lidia Curti."" -
Colpevole d'innocenza
Con un blitz, all'improvviso, in una normale giornata di lavoro, l'autore di questo libro, in qualità di ispettore generale della Cassa depositi e prestiti, viene arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di aver percepito bustarelle per trattare più velocemente le pratiche relative ai pagamenti per lavori di opere pubbliche, cioè corruzione. L'accusa si basa su una precisa dichiarazione di un pentito: il ragioniere capo del comune di Nuoro a sua volta colpevole di peculato, falso ideologico, corruzione, concussione ed emissione di assegni a vuoto. Fabrizio viene arrestato: fotografie, impronte digitali, firme e infine una indagine corporale per com¬pletare l'umiliazione. Trascorre 5 giorni nel carcere di Regina Coeli a Roma, 10 giorni nel carcere di Badu e Carru a Nuoro e 45 giorni agli arresti domiciliari. Attimi di terrore, si pensa sempre che simili eventi non possano capitare a noi stessi... le cose brutte e tristi possono succedere solo agli altri. Ma purtroppo non è così. I fatti che racconta de Prophetis mettono in evidenza come la vita di tutti noi sia in balia di eventi imprevedibili a volte uniti all'ignoranza e all'impreparazione di chi dovrebbe difenderci e tutelarci. -
Le ragioni della gestazione per altre (e per altri)
Un'analisi approfondita che, seppur di parte (come non esserlo... ?), sgombra con onestà il campo dai pregiudizi, vaglia e contempla le ragioni di tutte, non dimenticando l'assoluto rispetto della donna e neanche il lato economico. Tutto è illustrato e spiegato in oggettività, con capitoli brevi, in un italiano colloquiale. -
Cattedra di omosessualità
«Conosci te stesso e nulla di troppo»: c'è molta, molta curiosità intorno ai temi GBTQI. Innanzi tutto da parte degli interessati, dei consanguinei, degli amici più affettuosi (perché fa arrossire anche noi la circostanza che Proust e Pasolini non conoscessero la loro omosessualità — allora non si dovrebbe poter scrivere). Gli uomini omosessuali (esser lesbica è altro, noi non si conosce la lesbicità e aspettiamo i libri delle sorellastre), stanchi di stereotipi triviali, stanchi di esser subalterni, vogliono — come tutti — ritrovare le proprie radici, il che significa aver Storia, Esistere. Storicizzare significa prendere coscienza di sé, definirne le origini, quando nacque il divieto, rigettare l'inelunabilità del male, stabilire che il cristianesimo è stato estrema violenza, inciviltà, superstizione, testi grossolanamente contraffatti, morte. Significa predisporre tattiche e dimostrazioni contro chi — per soddisfare suo gretto livore, sua superstizione — ci vuole ancora vedere come feccia. Il racconto fatto per secoli sugli omosessuali è stereotipo, è falsità. Storicizzare vuol dire, in fine, conoscere i vangeli, cominciando da quelli ufficiali, opporre al perfido mito paolino di Sodoma e Gomorra una ricostruzione scientifica che individua la frode, tornare a stabilire che con le mitiche città noi non abbiamo niente da spartire, pure per ammissione di Yeshua ben-Pantera (anche conosciuto come Gesù cristo). -
Le ciociare di Capizzi
Lo stupro a danno delle popolazioni civili durante i conflitti armati è strumento di guerra, anche se spesso nascosto e ignorato come crimine di guerra. Le donne sono considerate parte del bottino di guerra, lo stupro viene minimizzato come naturale conseguenza del fatto che gli uomini sul fronte sono lontani dalle loro famiglie, che i soldati meritano un compenso alle loro fatiche, un sollievo allo stress. È un modo “naturale” di dimostrare il loro coraggio e la loro virilità. Il fenomeno diffuso dei bordelli di guerra al seguito degli eserciti ne è una dimostrazione. Insomma il fenomeno è ancora una volta frutto dello stereotipo patriarcale secondo cui la violenza appartiene al maschio e subirla è destino delle donne, sempre inevitabili vittime. A raccontare tutto questo non sono le carte degli archivi, né gli scrittori o i registi, ma le nipoti e i nipoti di quelle donne, quelle che, in Sicilia, non hanno mai raccontato né denunciato e si sono portate nella tomba il peso del macigno che ha gravato per tutta la vita sul loro cuore. -
Come in un labirinto di specchi
Le due protagoniste del romanzo, Emma e Luisa sono cresciute insieme nella Roma quieta dei quartieri borghesi. Quando esplode il ’68 le loro esistenze si separano: Luisa studia, va all’estero, lascia la famiglia d’origine con cui ha sempre avuto un rapporto conflittuale, mentre Emma s’immerge completamente nelle logiche della contestazione. Abbandona l’università e sceglie la politica, quella a rischio dei primi anni Settanta, quando la fine dei gruppi extraparlamentari lascia spazio a un processo che coinvolgerà migliaia di giovani in una nebulosa ambigua e pericolosa, una “zona grigia”, terreno di coltura del terrorismo ormai alle porte. Nonostante tutto, però l’amicizia tra le due ragazze rimane a lungo solida, abitano insieme, litigano, si ritrovano… Fino alla separazione definitiva, quando le loro scelte, diverse, cambiano per sempre i loro destini. È Luisa, dopo quarant’anni, a raccontare quel comune passato. Tornata nella casa di campagna dei suoi genitori e, grazie a una lettera di Emma mai ricevuta, guarda con occhi inediti alla loro amicizia e alle illusioni perdute della giovinezza e i ricordi e le emozioni del presente si mischiano alla cronaca del passato narrata in terza persona. Lo sfondo è il magma sociale e politico di quegli anni, popolato da giovani resi ciechi da un’ideologia che porterà a un epilogo dannoso e tragico. Un’amicizia che si ricompone in un enigmatico gioco di specchi la cui soluzione è nella lettera di Emma. -
Kristina Inciuraite. Reflecting women. Catalogo della mostra (Roma, 16 settembre-26 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese
Kristina Inčiūraitė vive e lavora a Vilnius, Lituania. Il suo lavoro analizza i problemi legati alla trasformazione delle identità e si pone domande circa il meccanismo del potere egemonico nella società. L’artista è nota per le numerose collaborazioni con professionisti di diversi settori, in particolare con giovani creativi delle Accademie. Inčiūraitė ha preso parte a più di 100 mostre ed eventi internazionali e nazionali. Il suo lavoro è stato presentato presso istituzioni quali il National Art Museum of China, Beijing, il National Art Museum of Ukraine, Kiev, il Oi Futuro Cultural Center a Rio de Janeiro, il Kalmar konstmuseum in Svezia, il Łaźnia Centre for Contemporary Art a Gdansk, il ar/ge kunst Galerie Museum a Bolzano, il Kumu Art Museum a Tallinn, il Muzeum Sztuki a Lodz, il Műcsarnok a Budapest, il NGBK a Berlino, il Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain in Lussemburgo, il Pori Art Museum in Finlandia, il National Gallery of Art e il Contemporary Art Centre a Vilnius e molti altri. -
L'ultima pagina. Da Vladimir Majakovskij a David Foster Wallace, da Cesare Pavese a Virginia Woolf, storie di scrittori che hanno deciso di togliersi la vita
Persone molto diverse tra loro anche rispetto al tema della morte. C’è chi aveva perseguito razionalmente l’atto finale del suicidio passando il tempo a teorizzarlo; chi sembra non aver resistito a una serie di disgrazie terribili; chi portava in sé un dolore emotivo che temeva inguaribile. Elemento comune, una insopportabile sofferenza che troppo spesso e irrispettosamente è stata etichettata come “depressione”. Raccontare queste esistenze è un atto di riconoscenza per gli scritti che ci sono stati lasciati, e insieme un atto di riparazione per l’ipocrisia di una società che ritenendo il suicidio un gesto inaccettabile continua a operare intorno a esso ogni sorta di manipolazione, dall’occultamento alla sottovalutazione, quando non arriva addirittura all’ostracismo riguardo alle opere e alle figure dei suicidi. -
Le comiche. Scrittrici, attrici, performer
Il comico, l'ironia, il sarcasmo, lo sberleffo, la satira: per secoli interdetto alle donne, il riso ora abbonda sulle loro bocche – e nelle loro opere. Scrittrici, attrici, performer sembrano da qualche tempo essersi liberate di questo antico tabù: ridere per una donna era considerato sconveniente, sguaiato, a tratti osceno. Ma soprattutto: ridere perché, di chi, e come? Ridere di gioia, di contentezza; ridere di sé, prima di tutto, ma anche di altri e altre o di situazioni apparentemente paradossali; ridere con eleganza, sottigliezza, malizia, cattiveria: con le parole, i gesti, il travestimento, il gioco dello scambio di generi – e con la gola, la bocca, gli occhi, il corpo tutto. Le autrici mettono a fuoco un'ampia varietà di esempi di come le donne si siano prese il gusto di ridere: partendo da una tradizione che risale ai topos dell'antichità fino a romanzi, film, spettacoli teatrali, sketch televisivi, blog e performance che spopolano nel Web. Un taglio trasversale e interdisciplinare che apre a un ulteriore confronto e illumina uno scenario in rapida, felice evoluzione. -
La potenza delle donne. Cambiamo la nostra storia, cambiamo le nostre vite
Amore per se stessi e autostima sono le migliori medicine del corpo e dell’anima. Paola Leonardi, autrice del Piccolo libro dell’autostima, ci accompagna attraverso un percorso di consapevolezza ed evoluzione per scoprire la forza interiore che c’è in noi. È una necessità imprescindibile per ogni donna ma anche per ogni uomo di ogni cultura e genere soddisfare alcuni bisogni essenziali. Senza la soddisfazione di questi porteremo nel nostro corpo e nella nostra mente ferite e voragini interiori che rimarranno tali fino a che non le avremo colmate e sanate. E allora come soddisfare questi bisogni? Per le donne è tutto più difficile: da sempre considerate e apprezzate a partire dalla bellezza, dalla giovinezza e dalla capacità riproduttiva, le donne devono trovare il coraggio di essere se stesse per potersi amare. L’autostima è l’accettazione e il riconoscimento di una persona per come è e non per come gli altri vorrebbero che fosse. È la capacità di darsi fiducia per darne agli altri. -
Note segrete. Eroi, spie e banditi della musica italiana
Secondo l'FBI era ""il più crudele dei Padrini di Cosa Nostra, responsabile di almeno 101 omicidi"""". Per tutti, amici e detrattori era un formidabile esperto di musica, di produzioni discografiche italoamericane, di marketing internazionale. Lui, il gangster Joe Adonis, rispedito in Italia dalle autorità americane assieme a Lucky Luciano, ha lasciato tracce importanti nel mondo della canzone. È una delle storie esclusive, narrate attraverso testimonianze e documenti, in questo libro dossier che mette a nudo nei dettagli il panorama delle Settenote rivelando le connivenze con la criminalità organizzata e le incursioni degli apparati di informazione e sicurezza. Prefazione di Maurizio Costanzo.""