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La storia di un tale di nome Socrate. Ediz. illustrata
Tanti anni fa, quando i maschi non portavano i pantaloni ma una specie di gonna lunga fino ai piedi e un mantello che mettevano sulle spalle per non sentire freddo, c'era un uomo, un po' brutto per la verità, basso, con la barba, i baffi, il collo corto, la testa grossa e pochi capelli, ma in compenso forte e con tanti muscoli: si chiamava Socrate. A Socrate, nato e vissuto sempre ad Atene, piaceva molto pensare e si porsi sempre tante domande. Per ogni cosa che incontrava si chiedeva sempre: ""Che cosa è?"""" perché così, dopo aver trovato la risposta, sapeva sempre quello che doveva fare. Ma un giorno cominciò a scoprire che ci sono delle cose alle quali è difficile dare una risposta..."" -
Il colore del grano. I bambini e la natura
In questo libro viene proposta un'esposizione cauta alla natura, non un ritorno all'Arcadia, ma un approccio mediato alla natura, che per l'uomo e la donna ci sembra l'unico possibile. La natura di cui si parla in questo libro è il bosco di Pollicino, comprensivo però dei sassolini, che costituiscono il contributo umano dal punto di vista educativo. Con l'ampio sussidio di poesie, stralci di romanzi, opere d'arte e in generale una serie di attivazioni legate alla dimensione intellettiva e cognitiva, senza ovviamente escludere quella emotiva e pratica, queste pagine costituiscono una guida al cammino. Un invito a passare sulla Terra con piede leggero, vivendola come la casa di tutti, uomini e donne, di bambini e bambine, animali e piante, fiumi e montagne. -
Emozioni in gioco. Carte per educare alle competenze emotive. Nuova ediz.
Attenti a non pensare che le carte delle emozioni di questo libro siano uno strumento utile solo a divertirsi. Le emozioni sono una cosa seria e il diffuso analfabetismo emozionale suggerisce di muoversi con cautela, altrimenti quella delle emozioni rischia di divenire una moda. Per evitare questo occorre mettersi in gioco con le proprie emozioni e, per quanto possibile, a carte scoperte, con l’intelligenza dei tempi e delle disponibilità da parte di ciascuno. Ecco allora che le carte delle emozioni possono divenire un sussidio ludico di straordinarie potenzialità, utilizzabile nei contesti più disparati, specie in quello educativo. Le attività con le carte, qui proposte dopo un’ampia e collaudata sperimentazione, divengono uno spazio nel quale ciascuno può conoscere meglio se stesso e gli altri, apprendere la gestione dei conflitti, sviluppare una competenza nella costruzione di relazioni sociali positive. Le carte, insomma, non sono tarocchi per costruire storie o per prevedere il futuro, ma uno strumento per stimolare la dimensione progettuale che si sprigiona quando impariamo ad accogliere le emozioni della vita. Si può partire anche da un gioco, in fondo, per migliorare le relazioni. -
San Paolo e lo sport. Un percordo per campioni
Le virtù di San Paolo sono le stesse di un atleta: coraggio, perseveranza, lotta senza tregua, intensità, capacità di concentrazione, forza di volontà, dedizione e spirito di squadra. Lancia una provocazione a darsi continuamente una meta, uscire dalla routine del quotidiano, dall'abitudine, dalla mediocrità della vita. San Paolo conosceva molto bene il mondo sportivo del suo tempo. Nei suoi testi sono molto frequenti immagini, metafore, idee tratte dalla pratica olimpica del suo tempo. E proprio dalle ""lezioni sportive"""" di San Paolo prendono spunto queste pagine. Egli ci invita a lottare, ad avere coraggio, a metterci in gioco e, ancora oggi, continua a farci inciampare nelle sue """"parole"""", a toglierci il terreno sotto i piedi, a rimettere tutto in discussione, a non farci dormire sonni tranquilli. Questo volume è destinato a tutti gli educatori - soprattutto allenatori - affinché essi possano riscoprire e vivere in prima persona le virtù sportive dentro e fuori il campo di gioco."" -
Bibbia parola di uomo
La Bibbia, come si sa, è una collezione di libri: settantadue, per l'esattezza. Di fatto il loro numero rimane imprecisato poiché molti di essi includono scritti di autori che non hanno lasciato il loro nome. Si tratta di testi molto particolari: vantano un'origine divina, sono cioè ""ispirati"""". Chi ha scritto è stato mosso e assistito da Dio stesso e, dunque, ogni testo ha paradossalmente due """"autori"""", uno evidentemente subordinato all'altro. In virtù di questa singolare origine la Bibbia ha sempre goduto di un'indiscussa autorità presso qualsiasi credente. Tutto quello che essa dice è da ritenersi sicuro, garantito, vero. Eppure anche la Bibbia è nata in un mondo reale. E se quel mondo era sepolto dalla sabbia e dai detriti bisognava riportarlo alla luce, riscoprirlo, esaminarlo, studiarlo. La Bibbia non era un hortus conclusus, un prodotto a se stante, un'oasi nella letteratura antica, bensì un libro con tutti i pregi, ma anche con alcuni o molti """"difetti"""", alla pari degli altri. Nonostante fosse stato """"scritto"""" da Dio, possedeva tratti che erano solo umani, meglio ebraici e orientali. Il presente volume ha un titolo volutamente provocatorio perché mira a sfatare un equivoco fondamentale nella generale considerazione del testo sacro, quello di identificarlo con la parola di Dio in assoluto. Per il credente la portata del libro biblico è inequivocabile, ma si tratta di sapere dove sia la sua originalità e nello stesso tempo stabilire dove siano le sue carenze, i suoi limiti, le sue lacune."" -
Facciamoci un dono. Come giocare con la prima infanzia
Il libro propone 100 proposte per genitori e figli, per stare bene insieme a partire dalla nascita fino all'adolescenza. Secondo l'autrice ai figli bisogna offrire vicinanza, attenzione, ascolto, calma, possibilità di dialogo ma anche di sviluppo autonomo, incoraggiamento a inventare e a costruire da soli. Da queste premesse scaturiscono le semplici proposte del libro. -
Dottori dell'allegria. Il sorriso nelle pratiche di cura
Sono i sorrisi, che adesso fanno parte degli ambienti ospedalieri, a dare testimonianza del contributo che tali unioni apportano alla vita. Non avere fretta di leggere le storie che compongono questo libro. Non aver fretta perché ogni incontro fra i clown e i bambini è un vero spettacolo, con tanto di capo, corpo e coda. Ma come accade tutto ciò? Clown e bambini condividono un fattore importante: sono troppo occupati a vivere il presente, cercando di colorarlo d'allegria. Questa è la forza dell'incontro: mettere la vita in movimento. -
Biblioterapia. La lettura come benessere
Questo libro è molto più che un invito alla lettura. Si ripropone di offrire uno spaccato della complessità dei processi psicologici coinvolti nella lettura. Per alcuni leggere è fonte di grande ricchezza, per altri una perdita inutile di tempo. Ma leggere è soprattutto pensare, è collegare idee con immagini, emozioni, sensazioni, parole... ed è compiere un percorso interiore. Il termine ""biblioterapia"""", coniato da pochi anni, viene sempre più usato con vari significati. Tra i tanti indica l'utilizzo della lettura come strumento di crescita personale, o anche l'utilizzo di libri durante una terapia come strumento terapeutico. Le pagine di questo libro accompagnano e introducono il lettore in un percorso in cui si sciolgono i significati della biblioterapia nella sua accezione psicologica, psicoanalitica e formativa, con particolare riferimento all'autobiografia. Ecco allora l'obiettivo di queste pagine: dimostrare che è possibile anche attraverso la lettura di un libro trovare e costruire il proprio equilibrio."" -
Filastrocche appena nate
Una filastrocca per ogni momento, ogni dubbio, ogni sussulto che accompagna la donna in attesa. Una pancia che cresce, un ospite che si impadronisce del corpo, del tempo, del cuore e delle attenzioni di una donna, trasformandola in mamma. E un bimbo che, quando arriva, ti chiede solo dolcezze attenzione e tanto, ma tanto, amore. -
Fantalogica. Manuale per insegnare a ragionare bene divertendosi
Cinquantatre giochi di logica, parole, numeri, intuito e immaginazione. -
Rianimare la lettura. 55 giochi per divertirsi con i libri
Leggere, si dice, è alimento per lo spirito. Sarà, forse, per questa ragione che l'atteggiamento degli educatori, insegnanti e genitori, è sempre lo stesso: costringere alla lettura, mettere con forza nelle mani dei loro bambini dei libri. Magari dei libri di testo, associando a scuola interrogazioni e voti. Niente di più errato: leggere significa scoprire, conoscere, curiosare, amare, soffrire. Significa vivere emozioni. Ecco, allora, un libro per scoprire che con i libri si può anche giocare. E divertirsi. Un libro per conciliare la didattica ludica con l'animazione alla lettura. Un libro-miniera dal quale estrarre creativamente idee, sempre nuove e adatte ai diversi contesti, per ""ri-animare"""" la lettura e trasformarla in un gioco. Ri-animare la lettura significa risvegliare la curiosità per la parola scritta, per il racconto, viaggiare nel mondo della fantasia e allo stesso tempo utilizzare strumenti propri dell'animazione, intesa come anima in azione, idee in movimento che si generano nello scambio del gruppo."" -
Nascere e crescere. Il mestiere dei genitori
Voci diverse: da Fulvio Scaparro a Silvia Vegetti Fionzi, da Charmet a Carlo Alfredo Moro, sono alcuni degli interventi raccolti in questo libro che documenta in maniera articolata con contributi teorici diversi l'esperienza di 10 anni di lavoro di una progettualità sperimentale rivolta al sostegno delle funzioni educative delle famiglie dei bambini da 0 a 6 anni. -
Avanti il prossimo... Storie sospese tra burocrazia e immigrazione
" Eccomi qui, con un fascio di carte in mano ed una miriade di storie e di volti che si affastellano dentro e a cui dovrò dare un ordine e un nome. Fredde carte che parlano il noioso linguaggio della burocrazia, quello che non interessa a nessuno. Ma io, dietro ognuno di questi fogli, vedo un volto e una storia.""""" -
Play therapy
"Nelle esperienze di play therapy, grazie alla relazione con lo psicoterapeuta, si dà al bambino l'opportunità di conoscere se stesso. Lo psicoterapeuta si comporta in modo tale da comunicare al bambino che questa esperienza gli offre la sicurezza e la possibilità di esplorare liberamente, non solo la playroom con i suoi giocattoli, ma anche l'esplorazione di se stesso nell'ambito della relazione terapeutica. Qui il bambino avrà l'opportunità di misurarsi con se stesso. Il bambino come risultato di questa esperienza di autoesplorazione di sé in relazione con gli altri, di autoespansione e autoespressione imparerà non solo ad accettare e rispettare se stesso ma anche gli altri e a utilizzare la libertà con senso di responsabilità."""" (dall'introduzione dell'autrice) Un classico della letteratura internazionale che ha aperto la terapia al gioco come strumento di autoesplorazione dei bambini." -
Eucaristia senza prete?
La comunità chiede ai laici che presiedono, di compiere i gesti liturgici. È una forma di responsabilità, piuttosto che di potere, quella che la comunità affida loro, perché agiscano per conto di tutti e in nome di tutti. Il gesto liturgico quindi è esclusivo, ma non in misura tale da conferire potere o diventare eccezionale. Non è fatto con ""la vostra esclusione"""" ma """"includendo voi, grazie a voi e per conto vostro""""."" -
Baldovino. Un piccolo rom a scuola. Ediz. illustrata
Un bambino e una maestra in una classe... È una storia come tante altre? Veramente no. Il bambino si chiama Baldovino, la maestra è la terribile maestra Minestra e... c'è anche Ino, pulcino malandrino, che all'improvviso scappa via. Baldovino per ritrovarlo vivrà una grande avventura in una giornata speciale nel quale imparerà tante cose. La più importante? Mai fidarsi delle apparenze... Età di lettura: da 4 anni. -
Affliggere i consolati. Lo scandalo dell'eucarestia
Anziché dire ""La messa è finita, andate in pace"""", dovremmo poter dire """"La pace è finita, andate a messa"""". Ché se vai a messa finisce la tua pace"" -
Icona della Trinità. Lettera sulla famiglia
L'orizzonte delle sfide, l'orizzonte dei significati, l'orizzonte dell'ecumène: tre proiezioni che la famiglia, agenzia periferica della comunione trinitaria, deve esplorare per vivere la diaconia della pace. -
Il poliziotto e la maschera. Giochi, esercizi e tecniche del teatro dell'oppresso
Il poliziotto e la maschera, versione italiana del Theatre de l'opprimé, non è un libro sulle tecniche teatrali ma sugli strumenti per trasformare la realtà. Può servire, quindi, ad animatori, insegnanti, militanti, educatori, conduttori di gruppi, volontari, operatori culturali, sociali e sanitari, persone qualsiasi... a quanti vogliono liberare se stessi e gli altri, da soli e con gli altri, dalle oppressioni che tutti noi subiamo senza sapere come reagirvi... Non è un testo per specialisti, ma una proposta di strumenti (giochi, esercizi, tecniche, linguaggi...) per affrontare, capire e trasformare, le nostre oppressioni... a livello corporeo, psicologico e socio-politico. Nel Teatro dell'Oppresso, infatti, lo spettatore generico viene aiutato a liberarsi della sua passività, dai suoi freni - dal suo poliziotto - per divenire, tramite il teatro - la maschera -, soggetto-protagonista non solo del presente ma anche del futuro. Lo spettatore capace di un atto liberatorio durante una seduta di ""teatro-immagine"""" sarà così pronto a liberarsi della passività anche nella vita reale. Il Teatro degli Oppressi, sebbene nato nella realtà latinoamericana, si è evoluto continuamente anche rispetto a contesti diversi. Boal riesce in queste pagine ad adattare gli stessi strumenti teatrali a realtà tipiche del mondo occidentale in cui l'oppressione si fa più sottile e sofisticata, più fragile è la frontiera tra l'oppresso e l'oppressore e meno manifeste..."" -
Nelle vene della storia. Lettera a Gesù
"Sì, verrò di nuovo. Anzi, perchè non vieni tu, Signore, a trovarmi? Io nel deserto ci sto da sempre. Ma se arrivi tu diverrà un giardino, e germoglieranno i fiori tra le rocce. Ecco, vedi, sotto i tuoi piedi è già spuntata una ginestra. La colgo, perchè voglio portarmela come presagio di una imminente primavera che già incombe sulla storia."""""