Sfoglia il Catalogo feltrinelli021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4261-4280 di 10000 Articoli:
-
La ruota della fortuna
Sette racconti che affrontano temi e generi differenti. Apre la silloge un racconto noir. Rosemary, una donna allo sbando e vittima in gioventù di una terribile violenza, si ritrova prigioniera di un'entità misteriosa e apparentemente malvagia. Lo scorbutico e introverso detective privato Barney Castelli sarà chiamato a risolvere il mistero. Segue la storia di Cesare che dalla provincia di Milano si trasferisce in Thailandia dove spera di trovare un senso alla sua vita tendente al grigio. Un breve racconto che fotografa uno spaccato dei tragici giorni che contraddistinsero la fase finale della seconda guerra mondiale. La storia di Peter, erede solitario di una nobilissima famiglia di origine tedesca, che ha come unico sogno quello di sperimentare la sensazione del silenzio assoluto, condizione nella quale pensa di poter vivere in pace lontano dalle pacchianerie e dal cattivo gusto del mondo moderno. Quindi un racconto di fantascienza. La vita di Mike viene sconvolta da un rapimento alieno nel cuore della notte. Gli alieni propongono un patto che Mike non può rifiutare. Se lo vuole, diventerà un semidio e vivrà in eterno sopravvivendo alle umane debolezze. Ma a quale prezzo? La storia di Vincenzo immigrato in America per sfuggire alla miseria. Il pugilato sembra l'unico treno per raggiungere il sogno di una vita agiata e sotto i riflettori, ma il destino ha in serbo altro per lui. Chiude la silloge un racconto che narra dell'amore di un motociclista per la sua Harley. -
Paesaggi in versi
Sospesa fra immaginazione e pensiero, solitudine, ricordi e rimpianti. Vorrei ed essere. In questa caleidoscopica dualità risiede la forza espressiva di Loretta De March. Paesaggi in versi è molto più che un corpus poetico, è una dichiarazione d'intenti, un atto d'amore verso l'arte dello scrivere che denota una sensibilità e una struggente capacità di descrivere i moti dell'animo e di focalizzare i sentimenti. Lo stile mai retorico, privo di fronzoli, senza filtri, che mira direttamente al cuore, affascina il Lettore in una dimensione nuova e altra, alla ricerca del proprio io interiore. Poesia intesa come smacco alla solitudine, come unica salvezza, come speranza di una vita migliore. Una luce sempre accesa quando viene a mancare qualcuno che si ama, quando sembra che tutto sia perduto fra le spire del tempo. Finché appare ineluttabile, una volta e per sempre, che l'altra metà del nostro cielo, la persona per la quale il nostro cuore batte incessantemente e nonostante la nostra volontà, è il viaggio da cui non abbiamo fatto più ritorno. La poetessa si interroga sul significato dell'apparenza, applicandola ai sentimenti umani, ai gesti, ai pensieri, alle parole dette e taciute, che ci accompagnano in quella interminabile sequenza di notti perenni che costellano la nostra vita. L'amore è il sentimento che meglio si presta a incarnare il doppio significato insito nell'apparenza: effimero e vitale, reale e immaginario, portatore di speranza e di estrema, lancinante, delusione. -
Trasgressioni
Una società in cui l'egocentrismo e l'individualismo portano a ritenere interscambiabili i partner mettendo al primo posto la soddisfazione dei bisogni individuali piuttosto che quelli di coppia rappresenta un terreno fertile per il tradimento. Conseguentemente l'infedeltà, collettivamente sempre più tollerata e giustificata, diventa un'esperienza assai frequente nelle odierne e fragili coppie. La propensione al tradimento o alla trasgressione è una caratteristica individuale e se per alcuni l'infedeltà è una tentazione irresistibile, per altri essa rappresenta un atto contro se stessi e i propri ideali, prima ancora che un'infrazione nei confronti del partner. Gianni Cameri in questa silloge di racconti, spietato affresco di varia e caleidoscopica umanità, guarda a coloro che nella trasgressione trovano una sorta di passaggio verso se stessi senza per questo dover interrompere alcun viaggio di coppia. Amori profani che travolgono la gran parte degli umani. Almeno una volta nella vita l'avventura, cercata o trovata, li investe ma, di norma, non lascia ferite sanguinanti. Produce soltanto una smagliatura nel tessuto della loro storia. Convinto che il dominio eroico dei propri sensi sia una virtù praticata o per un esasperato sentimento di pudore o per un'illimitata fede in valori superiori, l'autore narra, con indulgenza, debolezze umane spesso contenute in vicende di cui soltanto i protagonisti hanno nozione. -
Il custode del cimitero
Sette racconti del terrore di impronta gotica accomunati dalla figura di Cornelius Stone, custode del cimitero di L., cittadina inglese di fantasia sempre cornice di eventi inspiegabili. Grazie alle sue facoltà paranormali svela al Lettore dimensioni ignote, narra di manufatti dai poteri spaventosi, di vampiri antichi e moderni, di medium formidabili, di enigmi, di spettri vendicativi e di demoni. Cornelius Stone di volta in volta protagonista, voce narrante o semplice comparsa, apre il tetro cancello del suo camposanto e tra pomposi monumenti funebri, illacrimate lapidi ricoperte di licheni e cripte abbandonate, guida il lettore attraverso i suoi incubi più spaventosi. -
Storia e leggenda del Serpentegatto
Il testo mette a fuoco una leggenda, quella del Serpentegatto, unica nel panorama favolistico alpino. Marcoenrico Manoni ha ritenuto utile approfondire e portare all'attenzione del grande pubblico questa singolare e sconosciuta tradizione - non esistono altri testi pubblicati sull'argomento - convinto che possa non solo contribuire alla identità di certi territori alpini dove la leggenda si è diffusa, ma anche ad allargare ulteriormente l'orizzonte della nostra immaginazione. La tesi che sta alla base del libro pone, infatti, l'accento sulle peculiarità di questo immaginario e inafferrabile essere e sulle differenze storiche, geografiche e culturali che lo caratterizzano rispetto ad altri esseri leggendari. Molti affermano, scrive l'autore, che l'esistenza del Serpentegatto sia riconducibile solo a una ingenua fantasia in quanto il protagonista di questa storia non è mai stato né fotografato, né catturato e quindi mai confermato dalla scienza ufficiale. È probabile che questa moltitudine di critici possa aver ragione. Al contrario, invece, si potrebbe pensare ingenuamente a un passato non molto lontano quando questo inafferrabile essere sopravviveva al suo naturale destino in un mondo ormai non più suo. Forse il Serpentegatto è sempre stato un timido animale, tanto schivo da non voler incrociare il suo sguardo con il nostro se non per pura coincidenza, e solo quando qualche curioso e indiscreto turista si fosse intromesso nel suo territorio. -
Sonetti d'amore. Testo inglese a fronte
I sonetti shakespeariani includono alcuni tra i più alti versi d'amore mai composti. Continui e costanti cambi d'umore conducono il Lettore dalla dolcezza più tenera, propria della musicalità di taluni versi, alla crudezza più angosciante di certe scelte tematiche e linguistiche. Impossibile restare immuni al fascino di un linguaggio in cui ogni parola comporta e scatena un vortice infinito e piacevole di emozioni contrarie e allo stesso tempo complementari, aprendoci ogni volta a una visione multiforme ma unitaria degli elementi e degli aspetti cantati. Nel loro insieme, i 154 componimenti - qui riproposti nella versione integrale con testo inglese a fronte - pubblicati per la prima volta nel 1609 dall'editore Thomas Thorpe senza il consenso e la revisione dell'autore, si interrogano dunque sulla fugacità del tempo, sulle contraddizioni del mondo, sulla natura e sulle pene dell'amore dando voce a una ricchissima gamma di stati d'animo, sentimenti, emozioni: le risposte sono mille e nessuna, in un gioco di ribaltamenti, impennate e rinvii che è la cifra di questi versi immortali. -
Il sagrato della cattedrale
Un incontro casuale tra vecchi amici, alla stazione di Genova. Lui, direttore di una biblioteca per ragazzi. Lei, donna colta e affascinante, ammantata di un velo di mistero. Vagando per una città sospesa tra passato e presente, i due riscopriranno la voglia di stare insieme attraverso una lunga storia che lui racconterà a lei nell'arco di tre giornate. Una storia dai tratti mitici, ambientata in una dimensione senza tempo, nella quale due sorelle sono inghiottite da una fitta nebbia creata dai Signori della Cenere e sono tratte in salvo da un insolito esercito formato perlopiù da bambini. Il sagrato della cattedrale di Daniele Bavoso è un affresco in chiave metaforica della società moderna. I due personaggi principali, figure che sembrano opporsi al ritmo frenetico del tempo presente, cercano una rinascita esistenziale, che oscilla tra il ricordo di un passato che riaffiora inesorabile e la speranza di un futuro che sappia sconfiggere le debolezze del presente. Bavoso crede nella forza della parola, del dialogo e del confronto come strumento per attraversare e superare le sconfitte della vita. E nella parabola delle due sorelle e dei Signori della Cenere è facile ritrovare i riferimenti all'attualità, ai maggiori pericoli che attanagliano il nostro secolo quali l'inquinamento prodotto da una industrializzazione incontrollata, il fanatismo ideologico e religioso, la perdita di valori. -
Il bambino delle fate
Il romanzo, seconda parte della trilogia iniziata con ""Il finocchio selvatico sa d'anice"""", ripropone le avventure dei Castiglioni dal Fiume, che alla fine delle Seconda guerra mondiale avevano lasciato Livorno per trovare rifugio in Brianza. Sono trascorsi quattro anni. La loro vita, in apparenza tranquilla e serena, scorre tra i mille guai della normalità quotidiana e alterna momenti esaltanti ad amare disillusioni. Eugenia e Rodolfo, attirati dalla prospettiva di un ritorno definitivo in Toscana, vanno a Livorno, ma trovano la città ancora devastata della guerra e alla fine, per una serie di imprevedibili circostanze, sono costretti a una fuga precipitosa. Anche al paese si sono complicate le cose: la Penerona, un tempo moglie dispotica di Aimone, è alla ricerca dei fantasmi del suo passato e sprofonda nella pazzia. Eugenia si scontra con la dura realtà: non c'è posto per suo figlio Augustino alla scuola del paese. Ma la caparbietà di Rosa, diventata maestra, e la scoperta che il bambino ha delle capacità insospettate capovolgeranno la situazione. Intanto nuove scoperte gettano luce su vecchie vicende: cosa è successo ad Aimone quattro anni prima? Le storie degli adulti sfiorano, senza toccarlo, il mondo parallelo in cui si muovono i due bambini: Augustino e Federica. Solo il nonno possiede la chiave per entrare nell'universo segreto e, con delicatezza, cerca di costruire un ponte per avvicinare il nipotino autistico alla realtà."" -
Una nuova stella. La terra dei draghi. Vol. 3
Terzo volume della trilogia La Terra dei draghi. L'antica magia che gli ultimi Signori dei Draghi lanciarono, sacrificandosi, per proteggere le popolazioni delle grandi città dall'avanzata dell'orda oscura durante la più spietata battaglia del passato, si è indebolita. Da Amhonùn un eterogeneo gruppo di eroi si è messo in cammino attraverso le Terre Nere sì da avvertire ogni razza libera circa l'evolversi della situazione e soprattutto, con l'intento di convincere ogni popolo a scendere in guerra contro le Forze Oscure. Grazie al loro coraggio, a Isenord, la resuscitata Alleanza dell'ovest fra elfi, nani, uomini e Meadaras riesce a infliggere una dura sconfitta all'Oscuro Signore e a riportare speranza ma molto è stato rischiato e ancor più saranno i pericoli da affrontare. Imperativo adesso è raggiungere Amhonùn il più in fretta possibile. E il primo a fare ritorno tra le ancestrali pietre della Grande Muraglia è l'ultimo Signore dei Draghi che reca con sé una Samaire priva di sensi e ormai in fin di vita. Solo le cure degli Enduil la possono salvare. Ragguagliati da Johan, i valorosi guerrieri dell'Antica Stirpe si preparano allo scontro decisivo confidando nell'arrivo degli alleati prima che tutto abbia inizio. Ma Nubi Oscure in tumulto, simbolo dell'imminente arrivo del nemico, si addensano nel cielo. Nel passato di Carmas si cela, forse, la chiave per affrontare l'Oscuro Signore. Riuscirà il saggio elfo a raggiungere Amhonùn in tempo? -
Storie sdrucciolevoli
Al suo esordio narrativo, Chiara Nobilia compone un libro lieve e intensissimo. Nove racconti veloci ed essenziali, una scrittura precisa per uno stile originale. Arijana, che rimane incinta prostituendosi, e Franco, stritolato nella morsa dell'usura, ma anche Paolo, invischiato in una storia d'amore patologica, e Giordana, alle prese con un licenziamento subito dopo la fine del suo matrimonio: sono alcuni dei personaggi di Storie sdrucciolevoli, che raccontano tentativi di affrancamento all'insegna di una resilienza innestata nella fragilità. Il tutto, nello scenario dell'Italia di oggi - quel terreno sdrucciolevole su cui Arijana, Franco e gli altri poggiano i piedi. -
Gli eroi muoiono
L'apparente vita perfetta di Giada viene sconvolta dalla perdita dell'amatissimo nonno. Il dolore per la sua morte scaraventa Giada nel baratro e fa emerge un dolore più grande che va ben oltre: una sofferenza radicata che ha origine nel passato. Il ricordo di un figlio mai nato, che finora era riuscita a sotterrare, e di un amore violento la fanno precipitare in una buia sofferenza. Né il marito né la sua famiglia le saranno di aiuto, personaggi tenuti a distanza studiata, quasi odiati. L'uomo che ha scelto come compagno per la vita ora le risulta un estraneo capace solo di pretese. La madre diventa la sua nemica numero uno, l'essere pericoloso da cui tenersi distante. Il padre amatissimo non riesce a vederla davvero e Giada si sente perduta come se non fosse più sua figlia. È allora che al suo fianco, come a volerla tormentare - o svegliare - compare un alter ego spietato e sensuale che la trascina in un percorso a ritroso costringendola ad aprire gli occhi della memoria: qualcosa di ben più doloroso la attende alla fine del cammino, un evento sotterrato e mai raccontato, il segno della colpa che ha nascosto a tutti. L'alternanza tra quotidianità, flashback, ricordi reali o presunti, gettano Giada in un viaggio pericoloso quanto necessario per scoprire realmente chi è. -
Le anime piacevoli
La storia per molti versi autobiografica si può dividere in due parti, una vissuta in cliniche psichiatriche, l'altra in un piccolo paese di provincia. Un uomo conosce una donna grazie a una chat e se ne innamora perdutamente. Lei vuole incontrarlo ma lui sa di essere brutto e rimanda l'appuntamento. L'uomo è troppo innamorato e impazzisce o meglio diventa folle d'amore. Un TSO, e inizia per il protagonista un calvario fatto di Ospedali psichiatrici, Cliniche e Strutture Riabilitative. Conosce l'inferno nel quale vivono segregati i malati di mente. L'uomo porta sempre con sé un notebook grazie al quale continua a chattare con la sua donna perché a dispetto di ogni avversa circostanza, di nuove conoscenze, degli amici, delle tentazioni è lei la sua anima piacevole, la persona che ama oltre ogni cosa: quell'unico essere al mondo che dà un senso alla vita. Riuscirà il protagonista a lasciarsi alle spalle il peso della propria bruttezza? Il senso opprimente di vuoto in cui la depressione lo catapulta nonostante tutto? Ma soprattutto e ancora, sarà lui l'anima piacevole della sua lei? -
Nel nome della dea
In un medioevo fantastico dove la magia esiste ma rimane avvolta da un manto di superstizione, Thara, anziana sacerdotessa della Dea dell'Amore, scrive una lunga lettera a sua nipote Jora, cercando di spiegarle cosa significhi far parte dell'ordine sacerdotale più equivocato che la storia ricordi. Per questo le racconta un aneddoto del suo passato. Il lettore apprende così che la giovane Thara è inviata a prendersi cura dell'infermità di Re Evrart, invecchiato precocemente nell'arco di soli tre mesi. La novizia scoprirà tuttavia che neppure i suoi poteri di guarigione potranno aiutare il Sovrano, vittima di una maledizione che Robard, l'affascinante e ambiguo sacerdote del Dio Sole e più fidato consigliere del Re, attribuisce alla seconda moglie di Re Evrart, l'incantevole Dama Elisot, per la quale nutre una segreta e morbosa passione non corrisposta. Thara si troverà così coinvolta in un mistero dove nessuno appare del tutto colpevole ma neppure completamente innocente: la maledizione affonda le sue radici nel primo matrimonio del Re, finito con la morte a tinte fosche della prima moglie. A complicare le indagini, un antico tomo di sinistri rituali appartenuto a una genia di possenti streghe, e l'amnesia che da un anno affligge la bella Elisot, per la quale la sacerdotessa svilupperà un appassionato sentimento: nei ricordi perduti della principessa si nasconde infatti un passato oscuro che l'ha condotta, assieme al suo sposo, nel mezzo di una ragnatela di odio e vendetta. -
Storie un po' per me e un po' per te
Bambini, giovani orsi ma anche ciucci e l'immancabile Babbo Natale per raccontare e cercare di spiegare, in tono accattivante e semplice, ai piccoli lettori temi quali la nascita di una sorellina o di un fratellino, il bullismo, la separazione dei genitori, l'Alzheimer. Attingendo alla sua esperienza di educatrice psicomotricista, Paola Viezzer si pone l'obiettivo di aiutare i bambini a confrontarsi con situazioni anomale, che rompono in qualche modo la quotidianità e la certezza dei rapporti con i genitori in primis ma anche con i coetanei. In quest'ottica il libro si pone come un valido aiuto e supporto al compito, non sempre agevole, che genitori ed educatori si trovano a dover affrontare in determinate situazioni trasformando dubbi e perplessità in voglia di capire. Età di lettura: da 4 anni. -
Il tavolo antico
Una silloge lieve come una canzone animata da una profonda ricerca di senso, dal continuo scavo sotto la superficie dell'esistenza per raggiungerne il messaggio più autentico. Marisa Cecchetti attinge al suo vissuto e si conferma una voce originale, mai assuefatta alle mode del momento, sempre attenta a rinnovarsi, con la sua scrittura precisa e intensa che nasconde dietro l'apparente semplicità una straordinaria potenza emotiva, saldamente ancorata al reale eppure percorsa da una vena di sogno, in un equilibrio pieno di grazia. I suoi versi esaltano la pienezza dei sensi, cantano la quotidianità, narrano l'avventura dell'essere umano di fronte al proprio destino, esprimono una visione sostanzialmente positiva della vita, la felicità di dire l'indicibile delle cose e celebrano il mondo nel suo continuo mutare, la metamorfosi degli eventi che ne scandiscono il ritmo, il nascere e il morire delle cose e degli uomini. Una sorta di ricognizione per epifanie, impegno preso con se stessa accanto a un tavolo antico fedele compagno, alleato e muto testimone del fluire del tempo. Io voglio essere felice adesso, pare confessargli mentre ogni ricordo acquista il volto, la voce di un mondo vitale che non si rassegna e si sfuma in una rapsodia di vivaci colori. -
Controcampo
Giorgio Romani è un ex-manager in pensione che dirige la sede locale di un'associazione umanitaria. Un cittadino modello. Finché una serie di tragiche vicende personali, aventi come protagonisti dei cacciatori, non finirà per trasformare un'istintiva avversione per la caccia in una feroce guerra contro tutti i suoi adepti diventando l'incubo delle loro domeniche. Il Cacciatore di cacciatori. Romani vuole anche rivitalizzare un movimento animalista un po' ammaccato, sensibilizzare nuove fasce di cittadini, far partire una serie di iniziative contro la caccia. La vicenda che si svolge nell'arco di tre anni, dal 2011 al 2014, è ambientata a Pordenone e sulle sue montagne, ma poi si sposta, in un crescendo di sanguinosi delitti, nella Maremma e sull'Appennino tosco-emiliano, per terminare la sua folle corsa in Africa. A dare la caccia al Cacciatore è una giovane ispettrice di polizia con trascorsi di animalista militante, Armelie Bernardi, al primo caso di omicidio della sua carriera. Un interessante escamotage letterario, che mira a coinvolgere il lettore, le regole di ingaggio sono dichiarate dalla prima pagina. Così, anziché giocare a nascondino, seminare indizi e sfidare il lettore a scoprire il colpevole, il colpevole narra in prima persona le sue vicende. -
Mio marito...
La silloge si compone di trentatré storie tessute su esperienze vissute in cui i mariti sono raccontati in diretta con parole schiette, asciutte tratteggiando quell'immagine sicura e stabile che spesso vorrebbero proporre all'esterno. Per contro traspare poi esitante anche il riflesso più intimo e autentico: uomini colti nel loro agire o nella loro immobilità, amati, ricordati, desiderati, avvicinati, a volte definitivamente allontanati. I loro ritratti prendono forma attraverso i pensieri di donne diverse, donne giovani, a tratti ancora inconsapevoli, mature, sagge e disincantate che svelano ciò in cui sono o sono state immerse, scandagliano i propri sentimenti e i propri vissuti. Donne che acquisiscono familiarità con l'intimità profonda del corpo e dell'anima. Alcune possiedono la chiave della vita, altre sono semplicemente in cammino o decidono di sostare in attesa di un segno, di qualcosa da ascoltare, mettere in pratica o trasformare. Ogni donna, attraverso le proprie esperienze quotidiane, realizza il marito che, nel gioco della relazione affettiva, in un continuo divenire, porta con sé curiosità, stupore, amore e disincanto, ferite, tradimenti, gioia e un rinnovato richiamo all'autenticità. -
Quando tramonta il sole
Marcello è un uomo apparentemente sereno, sposato con una giovane bella e di buona famiglia dedita al suo lavoro di artista, ma poco avvezza a confrontarsi con le difficoltà quotidiane. Agli occhi di tutti sono una coppia perfetta. Marcello, però, avverte una sorda insoddisfazione causata, in parte, dal suo lavoro di giornalista che non lo appaga. L'unico momento in cui si sente davvero felice è quando tramonta il sole e passeggia da solo sul molo, osservando i colori magnifici che dipingono il cielo e il mare della sua Viareggio. Improvvisamente, scoppia la guerra e non importa precisare esattamente quando e quale: occasione drammatica e dirompente per confrontarsi e maturare. Una cesura tra il prima e il dopo. Marcello è costretto a partire per il fronte, così che tutta la serenità e la pace che ristagnavano, come una nebbia, nella sua vita ne escono stravolte. Conoscerà la realtà della vita, il dolore, la sofferenza, il male, ma anche l'amore e la bontà che risiedono in pochi elementi isolati e spesso scherniti dalla vita, messi alla prova giorno dopo giorno, soprattutto in guerra, dove tutto sembra volto alla distruzione e alla disfatta fisica e morale. Marcello dovrà scegliere se lasciarsi corrompere dall'odio, dal dolore e cadere nell'assoluto pessimismo della ragione o se avere fiducia negli uomini buoni, chi ha la volontà di non perdersi e di ricercare sempre la bellezza e l'amore nella natura, come ci riesce lui, quando tramonta il sole. -
Carmina
I versi di Luca Centoni sono una discesa nell'abisso del cuore delle donne che ha incontrato, amato, perduto, abbracciato. Un cuore illuminato da lampi, popolato di progetti, di sogni e di delusioni, di confessioni, e di contrasti, altamente vitale. Carmina, silloge emblematica a partire dal titolo, è la sintesi delle sue esperienze relazionali. Liriche legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali non mancano di scissioni interiori, proliferare di voci intime e talvolta laceranti che pure accompagnano il poeta lungo un percorso di felicità istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. -
Bukowski. Inediti di ordinaria follia. Vol. 3
Charles Bukowski è uno degli autori più conosciuti e apprezzati della letteratura statunitense del Novecento. E il più controverso. La sua ingente produzione, che comprende romanzi, racconti e poesie, si avvale dell'imprescindibile confronto con la vita, quella autentica che Bukowski ha realmente vissuto sulla propria pelle. La miscellanea ""Inediti di ordinaria follia"""" comprende trenta poesie e altrettanti racconti. In ognuno dei testi l'autore ha raccontato la vita vera, fatta di sofferenza, di sospetti, di compromessi ma anche di gioia, di risate e di amore. E lo ha fatto attingendo alle proprie esperienze e sensazioni, incurante delle mode stilistiche ed editoriali. La selezione è il risultato della terza edizione del Premio Letterario Nazionale Bukowski.""