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Un ebreo come esempio
Payerne, Svizzera, aprile 1942. La gente ha fame: dall'occhio cieco del suo fanatismo antisemita il pastore locale Lugrin monta la folla contro ""il nemico ebreo"""", l'eterno capro espiatorio. Un garagista del villaggio, Fernand Ischi un ragazzotto volgare, con fama di dongiovanni e inclinazioni sadiche -, cova il sogno di diventare capo della sezione locale del Partito Nazista e mettere in pratica quanto Lugrin predica ormai da anni: trovare un ebreo che dia l'esempio facendolo morire come un cane, come una bestia al macello. Un ebreo la cui uccisione dica a ciascuno che si può fare, che l'assassinio del giudeo è un atto """"esemplare"""". Un padre di famiglia, un uomo conosciuto e stimato sarebbe la vittima ideale. Arthur Bloch, mercante di bestiame. Jacques Chessex all'epoca dei fatti era un bambino. Anni dopo, in un caffè, incontrerà Lugrin, il mandante dell'omicidio di Bloch. L'uomo gli rivela un rimpianto: non essere stato più radicale, non avere spinto abbastanza a fondo la lama contro gli ebrei. Perché il pastore è una creatura che non appartiene più agli uomini. Appartiene al giudizio di Dio. Il racconto breve di un caso di cronaca realmente accaduto. Un'atroce pagina di storia, narrata da un autore che nel descrivere la stupidità dei carnefici, lo stridio dei loro richiami alla purezza, la loro grigia, rattrappita ombra d'uomini indegni non alza mai i toni, restituendo il compito di una qualificazione morale alla tersa evidenza della verità."" -
Dentro il labirinto
Radko Suban, alter ego dell'autore, torna a Trieste dopo la drammatica esperienza del lager e la degenza nel sanatorio dove l'amore per l'infermiera francese Arlette gli ha fatto riscoprire il gusto per la vita. La città natale, con i suoi caffè che un tempo echeggiavano delle conversazioni di una intellighenzia tra le più brillanti d'Europa, è la stessa di ieri ma Radko fatica a riconoscerla, mentre le grandi potenze ne tengono ancora in sospeso il destino. La comunità slovena è più straziata che mai dopo la costituzione della Jugoslavia che un tempo sembrava incarnare l'anima della resistenza a tutti i fascismi e che già versa, appena nata, nella peggiore caricatura totalitaria. Arlette, che prometteva di aiutarlo con la sua presenza, gli scrive ma si guarda bene dal raggiungerlo. Presto Radko comprende che i rapporti che riesce a intessere sono falsati dalle ideologie, dal calcolo. Ormai dovrà avanzare su un terreno minato, eredità trasmessa dalla guerra alla pace ritrovata, ricavarsi la strada in un labirinto ostile. Imparare di nuovo a orientarsi nella notte: questo è il compito che si trova davanti. Impossibile, forse, il solo però che valga la pena di affrontare se si è uomini. -
Stammi vicino
"Ti consiglio di porre la tua fiducia negli sconosciuti. Certe volte è bello restare sulla superficie delle cose"""". David Anderton, 56 anni, è il nuovo parroco della cittadina scozzese di Dalgarnock. Ama le piccole gratificazioni, il buon vino dell'Alsazia, i Notturni di Chopin e disquisire in giardino con la sua perpetua, la signora Poole, sulla varietà delle rose. Padre Anderton è un uomo acuto, colto, di grande sensibilità, e il suo sguardo sull'esistenza non è mai definitivo, perché la sua mente è in una continua ricerca che non conosce posa. Gli studi a Oxford l'hanno dotato di una coscienza critica raffinata e inquieta e lui ha scelto Dalgarnock perché ha preferito isolarsi, allontanarsi da chi conosceva e da qualcosa nel suo passato. Ma questa piccola comunità che da principio sembrava salvifica nasconde delle strettoie: il giudizio facile e l'ignoranza travestita da moralità di quella gente non possono comprendere il cuore di David Anderton, che rimane abbagliato dalla vita disperata e priva di scrupoli di una coppia di adolescenti, Mark e Lisa. Di fronte ai due ragazzi, l'uomo cede, trascinato in una spirale inesorabile, ogni sua resistenza." -
Se è mezzanotte nel secolo
Sono uomini e donne deportati in Siberia i protagonisti del romanzo, e le storie di questi trotzkisti - che si incontrano in uno sperduto villaggio ai confini del mondo, si legano di amicizia, si confrontano, si amano - ci raccontano gli anni strazianti in cui tanti, come Serge, furono imprigionati a causa della loro aperta opposizione al regime staliniano. Sono uno spaccato, a forti tinte autobiografiche, del mondo di brutalità dove Stalin ha già rinnegato gli ideali di una rivoluzione che si è appena messa in moto e l'onesto credo in un mondo migliore dei bolscevichi della prima ora è totalmente tradito dal cinismo e dalla crudeltà degli uomini che tengono le redini del potere. Pubblicato per la prima volta nel 1940, ""Se è mezzanotte nel secolo"""" precede di anni le opere di Koestler e Solgenitsyn e offre un ritratto della Russia staliniana come di una macchina atta ad annientare uomini, corpi e anime. In un paese dove gli avversari del regime muoiono nell'anonimato svanendo come se non fossero mai nati, Serge, uno dei primi a far sentire la propria voce, svela con fermezza e coraggio l'uso della tortura fisica e psicologica, restituendo loro un nome e un volto e salvandoli dall'oblio del silenzio. Introduzione di Goffredo Fofi."" -
Balistica. Testo inglese a fronte
L'insistente abbaiare di un cane, un cappello appeso a un attaccapanni o un bonsai accanto a una tazza. Sono i momenti e gli oggetti della realtà più ordinaria a legare tra loro i testi di ""Balistica"""". È in tal senso, nella connotazione propriamente fisica della realtà, Collins utilizza un linguaggio piano, comune, con il ritmo della lingua parlata, senza enfasi o retorica, a volte comico e divertito, a volte ironico e commovente. Una poesia che vive dell'immaginazione che investe le cose, gli elementi della natura, rifuggendo ogni suggestione visionaria. Ne discende una scrittura """"suburbana, domestica, che appartiene alla classe media, e senza alcuna vergogna"""", come ha sottolineato lo stesso poeta, celebre per i reading con cui riempie i teatri statunitensi. Per l'alchimia che scaturisce da un'insolita capacità immaginifica e da una sorvegliata abilità nell'uso e nella disposizione delle parole, questa poetica apparentemente """"quotidiana"""" ha conquistato il cuore di moltissimi lettori americani, facendo di Billy Collins un acclamato autore di bestseller, in un mercato ovunque poco generoso con la poesia."" -
Al di là del nero
Nella grigia periferia inglese, dove il cibo è insapore e la vita è offuscata dalla nebbia del disincanto, la corpulenta Alison si guadagna da vivere come medium, interpellando i morti durante affollate sedute. La sua assistente è Colette, donna scheletrica dal cuore di pietra, cinica quasi quanto lei e reduce dalla rottura con l'inetto marito. A completare il quadro c'è Morris, fantasma volgare, lascivo e dispettoso, sempre tra i piedi. In un bizzarro viaggio on the road lungo le desolate tangenziali del Sudest, i tre si spostano di spettacolo in spettacolo, di motel in motel, dando vita a una serie di performance architettate ad hoc per soddisfare i clienti. Alison sa bene come coniugare le sue doti di deduzione psicologica con la credulità del pubblico, eppure non è una ciarlatana: sa leggere davvero nella mente delle persone ed è davvero in contatto con il mondo degli spiriti, il luogo ""al di là del nero"""". Lei stessa è perseguitata di suoi demoni: inquietanti figure maschili, spauracchi di un passato di cui porta ancora le cicatrici che s'impadroniscono della sua casa, del suo corpo e della sua anima, e più cerca di liberarsene più loro acquistano forza e cattiveria. La penna di Hilary Mantel confeziona un romanzo che scorre lungo quella linea sottile tra paradiso e inferno, veglia e sonno, vita e morte."" -
La quarta forma di Satana
Quarto episodio della serie che ha come protagonista Pieter Van In, il poliziotto più scontroso del Belgio, appassionato di belle donne e di birra Duvel, sul punto di diventare padre quando è chiamato a occuparsi di morti più che sospette e di crimini oscuri. Una giovane donna, Trui Andries, viene trovata cadavere in un canale di fronte alla propria casa. Di lì a poco, il suo fidanzato si getta dal quarto piano dell'ospedale psichiatrico dove è stato ricoverato per aver tentato di uccidere la madre. Van In fatica a credere alla tesi del doppio suicidio. Tanto più che un giovane orfano - ladro e tossicodipendente -, di cui Trui si è occupata tempo prima, rivela che loro tre avevano appena tagliato i ponti con una misteriosa setta satanica. Quando poi un attentato mortale all'uscita della messa dalla chiesa di Sint-Jakob, in pieno centro di Bruges, provoca la morte di otto persone, Van In, convinto che i fatti siano legati tra loro, brancola nel buio. A coronare il tutto, mentre la sua compagna Hannelore sta per portare a termine la gravidanza, il capo della polizia gli impone la presenza di un'affascinante giornalista, incaricata di una inchiesta sui rapporti tra gendarmeria e polizia... -
Mirador. Irène Némirovsky mia madre
"Mirador"""" non è una semplice biografia di Irène Némirovsky. È la scrittrice stessa che, attraverso la voce della figlia, Élisabeth Gille, ci racconta in prima persona di sé e della propria vita. E rievoca con accenti intimi e originali la Russia lacerata e suggestiva dell'infanzia e dell'adolescenza. Poi, dopo l'esilio seguito alla Rivoluzione d'Ottobre, sono la Francia e Parigi lo scenario in cui Irene spicca il volo e diventa famosa. Infine la provincia francese è il teatro che vede svolgersi l'ultimo atto della sua esistenza, che è anche l'ultimo atto di una borghesia colta ma incapace di cogliere i segni premonitori della tragedia che si sta abbattendo sull'Europa e che troppo tardi si accorge della furia che travolgerà milioni di persone, come la stessa Irène, deportata nel 1942 ad Auschwitz, dove morì di tifo un mese dopo. """"Mirador"""" è uno sguardo intimo e privilegiato sui suoi legami con il padre e la madre, il marito e le figlie, la fatica della continua fuga fino alla drammatica fine. Numerosi sono i nodi affrontati - la fama e le sue illusioni, il giudaismo e la Shoah -, ma è il tema fondamentale della vita familiare e della maternità a dominare la narrazione. Il rapporto tormentato, seppur breve, tra Elisabeth e la madre Irène è il filo rosso che lega ogni vicenda di questo racconto... Prefazione e intervista di René de Ceccatty." -
Wicked lovely. I racconti del deserto. Vol. 1: Un rifugio sicuro.
Il deserto è lontano dai giochi di potere delle Corti Fatate, e Rika non potrebbe esserne più felice. Prima mortale, ora un essere fatato, vive in solitudine sfruttando la sua dote di rendersi invisibile agli esseri umani. Poi incontra Jayce, artistico e gentile, l'ultima persona da cui Rika vorrebbe nascondersi. Ma a dispetto di qualsiasi aspettativa, la solitudine confortante in cui vive verrà turbata dall'arrivo inatteso di altri esseri fatati, che le imporranno nuove e faticose rivoluzioni. -
La miniaturista
Venezia, prima metà del Settecento. Tra i vicoli e le calli di una città in cui tutto sembra possibile, anche il destino apparentemente segnato di Aurora Zanon può cambiare in un istante: le sue mani lunghe e affusolate, costrette a ricamare notte e giorno per sostenere l'economia della famiglia, si rivelano custodi di un talento artistico eccezionale. E solo questione di tempo e Aurora, sotto la guida del suo insegnante, l'abate Luigi Fanelli, diviene la più celebre e ricercata pittrice della laguna. Ma dietro l'aura di un successo inaspettato, Aurora vive l'umiliazione di una donna sola, ignorata dalla madre che ne sfrutta i guadagni, oltraggiata dall'invidia e dal desiderio del suo maestro. Il solo sognare l'amore, quello vero, diventa un gesto di coraggio che sfida le regole e i pettegolezzi del bel mondo. Nei salotti della Serenissima, infatti, non c'è uomo più chiacchierato di quello che ha fatto presa nel cuore di Aurora: Edward Marvell, bellissimo lord inglese di passaggio a Venezia per il ""grand tour"""". Proprio quando la felicità sembra a portata di mano, un groviglio di sospetti, rimorsi e incomprensioni costringerà Aurora ad abbandonare ogni cosa per iniziare una lunga peregrinazione tra le corti di mezza Europa, onorando il suo talento e lottando per affermare la propria indipendenza di donna e di artista."" -
John il visionario
John Devine ha quindici anni. Vive insieme alla madre Lily nell'immaginaria cittadina irlandese di Kilcody: gli unici altri adulti con i quali viene in contatto sono la signora Nagle, un'anziana e arcigna amica della mamma e Har Farrell che, goffamente, tenta di fargli un po'da padre. Ma John ha un amico, un grande amico. Jamey Corboy ha la sua stessa età, indossa un lungo pastrano scuro anche in estate, legge Rimbaud, coltiva una vena blasfema, scrive racconti. Insieme a lui, John imparerà a fare tutto quello che conta sul serio. Fumare. Andare in discoteca. Rimorchiare una ragazza. Farsela con una sgangherata banda di delinquenti. Profanare una chiesa. Liberarsi della vicina di casa brandendo una balestra. E imparerà quale sia il nocciolo, il nucleo vitale del suo stesso essere al mondo: ritagliarsi un'esistenza che, pur tra mille inciampi e passi falsi, gli consenta di non tradire una percezione delle cose che è, prima di tutto, una visione, un diverso immaginare la realtà. A niente gli serviranno, in tal senso, i continui fallimenti: perché John Devine è un artista del reinventarsi,del non arrendersi all'evidenza, non importa quale sia lo scacco o il dolore che la vita gli pone innanzi. -
L'ultimo cranio del marchese di Sade
Primavera 1814, rinchiuso nel manicomio di Charenton, il marchese di Sade sta lentamente morendo. Malgrado l'età veneranda e la malattia che lo assilla, l'uomo non ha tuttavia rinunciato a nessuna delle pratiche scellerate e provocatorie che hanno alimentato la sua vita, al punto da terrorizzare il personale che si occupa di lui. Ogni giorno, dalla sua stanza, arrivano sospiri e lamenti e Madaleine Leclere, una ragazza di appena sedici anni, va puntualmente a fargli visita. È con lei che l'anziano marchese s'intrattiene in perversi esperimenti sessuali senza cedere alla fatica degli anni e ai tormenti della malattia. Partendo dall'ultimo anno di reclusione e seguendo il tortuoso destino del cranio del marchese di Sade, reliquia idolatrata e temuta nei secoli a venire, come tutte le reliquie degli uomini la cui esistenza è diventata mito, Jacques Chessex dà vita al ritratto vivido e provocatorio di un uomo le cui gesta rimangono a oggi emblematiche di un'esistenza blasfema e d'inesauribile fascino. ""L'ultimo cranio del marchese di Sade"""" è un romanzo crepuscolare e testamentario che eleva il suo protagonista a una rappresentazione piena. Pubblicato a due mesi dalla scomparsa del suo autore, quest'ultimo romanzo di Chessex è stato censurato in Svizzera e accusato di pornografia."" -
Poesie
"La poesia di Claudio Damiani ha un timbro e una sostanza immediatamente riconoscibili, perché afferra il cuore e perché viene da lontano - dal sempre, direi, se il sempre fosse una categoria letteraria. Certo, la classicità nutre questi versi come una madre fa con un figlio: non si tratta di colti recuperi di forme metriche e compositive, di un nobile omaggio alla tradizione, ma di un'adesione profonda allo spirito della poesia più vera, quella che non divaga e non si distrae in inutili acrobazie stilistiche, che non vuole scandalizzare o sorprendere grattando i nervi, ma che rimane costantemente fedele, persino nella sua metrica, al ritmo profondo dell'esistenza. Il ritmo dei versi è il respiro profondo e ciclico della vita, e le immagini di un uomo nella natura non pretendono di scavalcare un destino comune o peggio ancora di maledirlo in nome di una superiorità intellettuale: qui siamo esattamente dentro il percorso di un'emozione che sa quanto la vita sia breve e sacra, come quella di una foglia o di un gatto, come ogni vita che appare, partecipa e scompare. Amo i libri di Damiani come cose vive, tremanti, generose nella coscienza del limite: confesso di aver talvolta baciato queste pagine come amiche sincere che sul bordo di un addio ci dicono le cose più importanti, con il tono pacato di chi non ha più nulla da nascondere, nulla da abbellire con i fiocchi della letteratura."""" Marco Lodoli" -
Totti & Ilary. Una grande giocosa storia d'amore
Il calciatore e la Letterina, il Capitano e la fidanzata, ora per tutti semplicemente Totti e Ilary, sono la coppia ideale, il paradigma di tutte le coppie, anche al di là degli schermi televisivi, i quotidiani e i riflettori degli spalti. Belli, giovani, autoironici, simpatici, rappresentano la faccia buona del gossip, esempio vincente di unione pubblica solida e felice. Questo libro pieno di aneddoti ricostruisce una delle storie più note e seguite d'Italia: dall'incontro alla nascita dei figli passando per il primo bacio, il mondiale, il matrimonio (con i preparativi, la lista di nozze, l'addio al celibato/nubilato) sono raccontati gli episodi più significativi della vita di una coppia entrata a far parte dell'immaginario collettivo fuori e dentro Roma. Legame non solo affettivo, i nostri Belli&Famosi compaiono qui come protagonisti di una favola che genera ottimismo, leggera e allegra, dal primo sguardo alla costituzione della cosiddetta ""azienda Totti"""", con la beneficenza, l'impegno sociale, le pubblicità. Salvatore Taverna, ritraendo Francesco e Ilary sempre attorniati da fan adoranti, fedeli collaboratori e amici, ricostruisce le tappe di una grande e giocosa storia d'amore."" -
Thomas Jay
Thomas Jay è uno scrittore di culto. Dal chiuso di una cella racconta la sua incredibile storia ad Ailie, una studentessa impegnata in una tesi sulla sua opera. Dopo un'infanzia povera ma fantasiosa, accanto a una nonna rivoluzionaria e a una zia amorevole, Thomas Jay viene spedito in America. A dodici anni entra per la prima volta in riformatorio; trova il modo di scappare e si rifugia nella lavanderia di Max. Maestro silenzioso e discreto, Max accende nel ragazzo l'amore per la letteratura ma soprattutto lo incoraggia a scrivere. Anche il critico Samuel Atkins crede in lui e fa pubblicare il suo romanzo In the Dim, in the Light, destinato a diventare una pietra miliare della narrativa contemporanea. Carattere inquieto e ribelle, Thomas Jay trascorre l'intera giovinezza fuggendo da un riformatorio all'altro per approdare infine al carcere, quello vero, e all'ergastolo. Si salverà dalla disintegrazione fisica e morale soltanto grazie al proprio talento, alla forza di un grido poetico che valica le mura della prigione. ""Chi lo incontra firma un contratto con l'eternità"""", dice il professor Atkins ad Ailie per metterla in guardia dal suo scrittore preferito. Ma Ailie si è innamorata di Thomas Jay prima ancora di conoscerlo e vuole raccogliere i suoi ricordi e l'ultimo, estremo desiderio d'amore."" -
Chiaramagica
Skipper, detto anche l'Italiano, dal suo punto di vista conduce una vita ""ordinata"""": si fa di eroina e cocaina, spaccia ricavandone di che vivere agiatamente, sta all'erta e cerca di non finire in galera. Abile, di bell'aspetto, vive a Francoforte, lontano dai quartieri degradati che frequenta per """"lavoro"""". La sua esistenza è come una bolla di sapone nella quale i rumori esterni e le emozioni arrivano attutiti. In questa oasi suicida di tranquillità, la sola presenza che riesce a scuoterlo e a interrogarlo è quella di Claire, l'anziana vicina di casa che Skipper chiama affettuosamente Chiaretta e aiuta di tanto in tanto a portare la spesa su per le scale. Per la prima volta, di fronte alla tenerezza e alla saggezza di Chiaretta, Skipper inizia a dubitare di tutto, specialmente di se stesso, mentre lei arriverà addirittura a saltare la barricata della legalità pur di evitargli dei guai. Inizialmente sconcertato da questo legame nuovo e profondo, figlio della sofferenza di entrambi, Skipper troverà in esso il punto di equilibrio finora mancante tra i suoi momenti di estrema euforia e le tentazioni autodistruttive. L'intrecciarsi di due vite che in apparenza non potrebbero essere più distanti diventa così, come nella più classica delle favole, l'elemento magico che dà una svolta al destino di Skipper. Ma in questa storia vera, la """"magia"""" non sta in niente di soprannaturale, risiedendo piuttosto nel valore estremo e nella rarità della comprensione e della solidarietà."" -
Aforismi d'autunno
Con questo libro, Valentino Zeichen sperimenta un genere nuovo, interamente formato da sostanza e pensiero, dall'autore stesso definito ""intelligente"""". Composto pensando ai cambi di colore della natura in autunno, a metafora di una condizione esistenziale, trae ispirazione dalla profondità di Karl Kraus, dall'eleganza di Oscar Wilde nonché dalla raffinata leggerezza di Ennio Flaiano: questi, infatti, sono i principali modelli di riferimento per la raccolta nonché maestri in generale nell'arte di scrivere aforismi, forma per eccellenza di """"intelligenza organizzata"""". Zeichen qui, ragionando unicamente di ciò in cui crede, e di ciò che pensa, arriva a un concentrato di parole che appaiono rimescolate in base a una chimica sofisticata che coinvolge prima di tutto la lingua: spesso oscura, talvolta più limpida, sempre icastica. Il risultato è una sorta di autoritratto intellettuale in cui è esplicitato il punto di vista dell'autore su temi importanti e definitivi quali il tempo come inganno, la letteratura come ispirazione, l'inevitabile passaggio delle stagioni. Tante le citazioni presenti fra le pagine e tanta l'autoironia per un'opera caratterizzata più che mai da uno stile improntato alla concisione e all'arguzia. Con questo libro, Valentino Zeichen dà prova di grande eclettismo: accanto a testi brevi, composti in un periodo precedente, troviamo testi più lunghi e altri persino narrativi per uno straordinario compendio di poetica saggezza."" -
Come si governa il mondo
Come si governa un mondo senza confini? Quali forze politiche, economiche e sociali riusciranno a influire sul futuro del pianeta? Come si affronteranno le crisi economiche ed energetiche, i conflitti armati, la fame, le malattie e le catastrofi ambientali nei prossimi anni? In un'epoca globalizzata, segnata da pulsioni disgregatrici, i vecchi equilibri e le sole organizzazioni internazionali risultano sempre più incapaci di gestire le relazioni tra Stati e tra territori e persone. Dal declino degli USA in atto sta nascendo un ""ecosistema ipercomplesso"""", un """"Medioevo postmoderno"""" nel quale """"l'Est non sostituirà l'Ovest, la Cina non sostituirà l'America e il Pacifico non spodesterà l'Atlantico"""". Se fare buona diplomazia significa stabilire rapporti in ogni modo possibile, ecco allora che avranno un ruolo sempre più importante tutti quei soggetti o gruppi di pressione che ben conoscono i meccanismi attraverso cui passano le decisioni di oggi e di domani. In un lungo viaggio che abbraccia l'Asia e il Medio Oriente, l'Europa, l'Africa e le Americhe, tra operose ONG, filantropi alla ribalta, pragmatiche multinazionali ed efficaci partnership pubblico-private Parag Khanna, enfant prodige delle relazioni internazionali, racconta i protagonisti e le sfide della geopolitica del XXI secolo."" -
Wondrous strange. Arcane meraviglie
Sin dall'alba dei tempi, le fate hanno sempre rubato i bambini dei mortali... Per la diciassettenne Kelley Winslow, le fate esistono soltanto nelle fiabe, o tra le pagine della commedia di Shakespeare ""Sogno di una notte di mezza estate"""", di cui sta studiando il copione a Central Park. Poi incontra Sonny Flannery, e tutto cambia: Kelley comprende che il limite tra la realtà e l'immaginazione è fragile e mutevole, che nulla è mai come appare. Ma chi è in realtà Sonny? Rapito ancora in fasce dal popolo delle fate, cresciuto nella reggia del re Auberon e della sua corte degli abissi, il ragazzo è uno dei guardiani della Porta di Samhain, che connette il mondo dei mortali con il regno degli esseri fatati. Sigillata per volere del re, una breccia si apre solo una volta all'anno. Sonny ora è nel parco, in attesa del calar della notte e del momento che segnerà l'apertura dello spiraglio da cui le creature fatate potrebbero tentare di attraversare il confine tra i due mondi. Suo compito è quello di impedirlo, anche a costo della vita: ma quest'anno sta per accadere qualcosa di diverso, qualcosa di meraviglioso e terribile."" -
Montaigne. L'arte di vivere
Eccentrico, pigro, contraddittorio, smemorato, Montaigne è il filosofo che infranse un tabù e parlò di sé in pubblico. Dopo oltre quattrocento anni, i lettori continuano a tornare da lui in cerca di compagnia, saggezza, intrattenimento - e di se stessi. Nella sua avversione per la crudeltà, e in generale per qualunque ambizione sovrumana, Montaigne ci esorta a salvaguardare la nostra umanità nelle epoche buie: rappresenta una mai spenta vocazione alla libertà e un antidoto contro ogni forma di esaltazione. E una fonte preziosa di piccoli consigli: leggere molto, mantenendo però la mente sgombra; essere conviviali, riservandoci però un ""retrobottega"""" tutto nostro; guardare il mondo da angolazioni diverse, evitando così di irrigidirsi nelle proprie convinzioni. Non trovò mai una risposta definitiva, ma non smise di porsi la domanda: Come vivere? Ossia: come relazionarsi agli altri? Come affrontare la violenza? Come superare la paura della morte? Come rassegnarsi alla perdita di qualcuno che amiamo? Attraverso Sarah Bakewell, Montaigne ci ammaestra nell'arte più ardua di tutte: vivere bene quest'unica vita. Rifiutandosi di lasciarlo confinato nel suo tempo, Bakewell inaugura un nuovo modo di scrivere biografie e ci mostra che capire Montaigne è un po' come capire noi stessi.""