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Leo Gullotta, la serietà del comico
In occasione dei suoi 60 anni di carriera, l’attore Leo Gullotta racconta ad Andrea Ciaffaroni il proprio intenso percorso di vita e professionale, regalandoci la storia di un grande attore e, allo stesso tempo, un pezzo di storia dello spettacolo italiano. La testimonianza di Leo comincia dagli esordi nel teatro al fianco di Turi Ferro, Salvo Randone e Ave Ninchi, per poi spostarsi a Roma, dove debutta nel cabaret e muove i primi passi come doppiatore e nel mondo del cinema. Tanti i nomi che incontra lungo il suo cammino: Nanni Loy, Nino Manfredi, Giuseppe Tornatore, senza dimenticare la felice esperienza del Bagaglino. Quelle che leggerete sono sì pagine che parlano di una vita sul palcoscenico e sullo schermo, grande o piccolo che sia, ma parlano anche dell’uomo dietro l’attore: una persona guidata sempre dalla curiosità, cosa che ha contribuito a fare di Leo Gullotta uno degli ultimi veri attori del nostro mondo dello spettacolo. -
Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone
"Ho visto 'Quo vado?' la sera del 2 gennaio in un cinemino di alta montagna. Nevicava fitto. Con mia moglie e mia figlia di 11 anni abbiamo fatto un'ora e un quarto di coda, sotto la neve, con altre 2300 persone che attendevano euforiche di entrare al cinema. C'erano vecchi e bambini, signore borghesi e ragazzini punk. Erano allegri, ridevano, emanavano calore. La stessa cosa, nelle stesse ore, succedeva in tutta Italia, e coinvolgeva milioni e milioni di italiani. Una cosa così non succedeva dagli anni'50. Quando un film produce un fenomeno così, e coinvolge un'intera società, vuol dire che contiene ed emana qualcosa di unico, qualcosa di prezioso. Questo libro cerca di capire cos'è questo qualcosa. E chiede allo stesso Zalone di svelarci i segreti di una comicità così libera, gioiosa e contagiosa."""" (Gianni Canova). Prefazione di Giancarlo Bozzo." -
Vita e arte di Jacques Tati
Il personaggio creato da Jacques Tati, lo stralunatissimo Monsieur Hulot, vestito di impermeabile e cappello, con l'immancabile ombrello in mano e l'iconica pipa in bocca, è uno dei pochi personaggi universali e senza tempo che il cinema ha proposto, sulla scia di quelli creati da Buster Keaton e Charlie Chaplin. A 40 anni dalla morte del grande regista e mimo francese, ecco finalmente pubblicata anche in Italia la biografia più autorevole e completa dedicata a questo grande artista, a firma del pluripremiato linguista, traduttore e biografo inglese David Bellos, professore di letteratura francese e comparata a Princeton. La storia di Tati, tutta da leggere, è quella di un Don Chisciotte della Settima Arte che ha sacrificato tutto per trasmetterci la sua personalissima e divertente visione del mondo che ancora oggi ci seduce per la sua poesia. -
Franco e Ciccio. Storia di due antieroi. La biografia autorizzata
Franco e Ciccio. Così. Basta solo il nome. Basta il nome per suscitare un sorriso. Oggi, come sessant'anni fa. Basta il nome per averli davanti agli occhi, così come sono sempre stati: più improbabili e assurdi che mai. Hanno travolto il cinema e lo spettacolo italiano con l'irruenza dei veri fenomeni. Sono stati la coppia di comici più proverbiale della nostra storia. Nonostante un girotondo eterno di liti e riconciliazioni. Questa è la loro prima biografia autorizzata, un racconto che è anche la storia di un'amicizia preziosa, di un'unione irripetibile. Una storia partita dal nulla, dalla miseria dell'infanzia, ed è arrivata a toccare milioni di spettatori. Una storia di risate e qualche lacrima, di grandi spettacoli e film improbabili, una storia gioiosa che si tinge alla fine anche di giallo. Questo libro, realizzato anche per festeggiare degnamente i 100 anni della nascita di Ciccio Ingrassia (1922-2022), la ricostruisce con testimonianze e documenti, oltre 60 foto inedite e con gli interventi e il contributo decisivi e diretti dei figli Giampiero Ingrassia e Massimo Benenato. -
Guida allo shopping gourmet. Un viaggio alla scoperta dei negozi di quartiere italiani
Quali sono i migliori indirizzi presso cui fare shopping gourmet in Italia? La risposta è in questa guida, creata in collaborazione con Auricchio: un volume che porta i lettori alla scoperta dei negozi di quartiere e fa assaporare loro il fascino di botteghe in cui trovare una selezione di raffinate prelibatezze per soddisfare ogni palato. La collana ""L'altro viaggio"""" di Sagoma si arricchisce di un nuovo titolo che ci farà attraversare la Penisola alla ricerca dei nostri sapori più veri e genuini e, quindi, della nostra storia. Prefazione di Carlo Amatetti."" -
Il numero uno sono io. La mia vita nel cinema e altre divagazioni
"Il numero uno sono io"""" è l'eredità cinematografica di Steve Martin: un libro di memorie sulla sua leggendaria carriera di attore, con storie tratte dai suoi film più famosi impreziosite dalle illustrazioni di Harry Bliss, celebre vignettista del New Yorker. Finora Steve Martin non aveva mai scritto della sua lunga carriera cinematografica. In queste pagine racconta aneddoti esilaranti dai set dei suoi film più amati - Il padre della sposa, Roxanne, Lo straccione, I tre amigos e molti altri - portando i lettori direttamente nel suo mondo. Condivide anche momenti di ispirazione e imprese con personaggi del calibro di Paul McCartney, Diane Keaton, Robin Williams e Chevy Chase. Martin parla dei suoi quarant'anni di carriera nel mondo del cinema, ma anche di stand-up comedy, di banjo, di scrittura e di fumetto, il tutto con la sua impareggiabile arguzia. Con vignette splendidamente illustrate e """"divagazioni"""" a pannello singolo nello stile caratteristico di Steve e Harry, questa autobiografia è inoltre ricca di tanti momenti quotidiani anch'essi parte della vita di una star." -
Dean & me (una storia d'amore)
Dean Martin e Jerry Lewis. Semplicemente la coppia comica più famosa di sempre. La loro è stata una storia d'amore a tutti gli effetti, e come ogni love story che si rispetti non è rimasta estranea a sentimenti quali odio e gelosia. Jerry Lewis rompe gli indugi e si racconta per la prima volta, regalando al pubblico la testimonianza scritta di uno dei momenti topici della comicità internazionale. -
I rumori dell'anima
"Ho sempre sentito il bisogno di scrivere le mie emozioni, sin da piccola, è come se volessi imprimere la mia vita con forza, gioia, amore, passione, dolore, tutto nero su bianco. Con la nascita di mia figlia ho intensificato, carta e penna sempre a portata di mano, ogni suo gesto, ogni sorriso, la sua prima parola, mi riempivano d'amore e quella felicità la dovevo assolutamente scrivere, le prime lettere a lei e per lei, tutto ciò mi rendeva tranquilla e cosi è stato col dolore, che ad oggi, sono convinta che scriverlo, è stata la mia cura. Poi è arrivato il contratto con una casa editrice, e lì mi sono bloccata, ho annullato tutto, riposto carta e penna in un cassetto per anni, fino a che dentro me, è """"ri-esplosa"""" la voglia, il cuore urlava ciò che l'anima dettava, ed ho riaperto quel cassetto.""""" -
Manuale di sociologia generale per professionisti della salute
Questo lavoro può essere visto come un viaggio che attraversa due processi che si intersecano e condizionano reciprocamente. Da una parte ripercorre gli eventi storici dell'epoca pre-industriale, individuando le innovazioni e i cambiamenti culturali che hanno inciso sui comportamenti e sull'evolversi di nuovi modelli, nella società europea e che hanno portato alla nascita della società moderna. I numerosi e importanti avvenimenti storico culturali, portarono alla consapevolezza che era necessario un metodo ""scientifico"""" per comprendere e spiegare l'evoluzione dei fatti sociali, ecco quindi la nascita della sociologia e le analisi dei primi sociologi."" -
L' opedale per intensità di cure. Per una sanità a flusso controllato
Un'attenta lettura del contesto-storico evolutivo dell'architettura ospedaliera, permette di esprimere alcune considerazioni a riguardo. In particolare emerge una stretta relazione tra la storia del progetto assistenziale e sanitario, e la storia dell'architettura sociale, considerando quest'ultima come l'espressione di un certo ordine sociale, che le diverse società si sono date attraverso il linguaggio dell'architettura1. L'ospedale nel suo significato più ampio, ovvero quale ""Luogo della salute"""", ha sempre rappresentato il suo tempo, mutando di volta in volta principi organizzativi e aspetto architettonico, ma tenendo invariato il carattere di luogo o meglio spazio """"altro"""", di separazione del bene dal male che racchiude"" -
L' uomo cane
La banalità del Male che porta al delitto si annida nelle psicologie dei personaggi di questo romanzo giallo dai caratteri ben delineati dalla scrittrice, credibili nella loro patologia del vivere; patologia che può non necessariamente sfociare nell'eliminazione di uno dei protagonisti di questo ""mal vivere"""", continuando fino alla fine delle vite in un equilibrio malsano, come tante situazioni che vediamo nel nostro quotidiano. Ma può crearsi un corto circuito, un evento non prevedibile, e nasce il delitto."" -
Fontainebleau e la fama di Leonardo da Vinci. Il mito della «seconda Roma» nella Francia del XVI secolo
Questa seconda parte de Il mito della ""seconda Roma"""" nella Francia del XVI secolo fa seguito, a distanza di pochi mesi, alla pubblicazione della prima, intitolata """"Primaticcio e l'arte di gettare le statue di bronzo"""". Gli intenti non sono cambiati: il testo si rivolge agli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze dei beni culturali e in Storia dell'arte.Una scelta di scritti di Leonardo da Vinci, messi a confronto con diverse testimonianze antiche, di vario genere, relative all'opera leonardiana ed utili a illustrarne la fortuna tra l'Italia e la Francia del Cinquecento, si offre qui a disposizione dei più giovani tra gli studenti: di modo che, opportunamente guidati lungo percorsi di esegesi testuale non sempre consueti - nemmeno tra gli specialisti -, possano gli studenti stessi provare fin da subito ad avventurarsi per i sentieri della ricerca storico-artistica."" -
Tecniche di neuroimaging per la ricerca in neuroscienze
Dall'elettricità alla risonanza di protoni, dal magnetismo all'antimateria, i formidabili sforzi della scienza applicati alla sofisticazione tecnologica degli strumenti di Neuroimaging si confrontano con la dinamica funzionale del cervello umano, alla scoperta di quella che la comunità scientifica concorda nel definire la materia più complessa dell'universo conosciuto. In questo volume, le tecniche di indagine EEG, MEG, fMRI, PET, TMS, TdCS e TaCS sono descritte a partire dal nesso reciproco tra la biologia e la fisica alla base della captazione e della codifica dei fenomeni neurali oggetto di analisi, svelando la possibilità di una rappresentazione di facile accesso dello straordinario potenziale cognitivo umano. Collana 'Neuroscienze e Psicologia'... ...per raccontare i formidabili traguardi di un viaggio lungo 800 milioni di anni, durante i quali il sistema nervoso si è evoluto dai riflessi più elementari alla scoperta di sé stesso, identificando nelle proprie dinamiche il mezzo per comprendere le leggi preposte alla diversificazione della materia e la progressiva definizione del rapporto fra la vita e l'immensità degli spazi siderei. -
Il lavoro della casalinga
Già prima degli anni Ottanta, si discuteva riguardo il valore e il riconoscimento dell'attività delle casalinghe, considerate parte inattiva della popolazione. Infatti, è proprio nel 1975 che una risoluzione del Consiglio d'Europa, invitò tutti i Paesi a riconoscere il valore economico del lavoro familiare. Ma è solo nel 1995 che, con la sentenza della Corte Costituzionale n. 28, in merito al problema del riconoscimento del ruolo sociale delle casalinghe, si affermò che fare la casalinga è un lavoro, ovvero una attività tale da essere ricompresa nella tutela che l'articolo 35 della Costituzione, assicura al lavoro in tutte le sue forme. Quindi, si può dire che la casalinga, per la legge italiana, lavora. Numerose sono le associazioni che hanno cercato, e continuano a cercare, di tutelare la categoria delle casalinghe. -
Diderot, Winckelmann, Hogarth, Goethe. I percorsi settecenteschi nella cultura figurativa europea
Sfido chiunque a trovare sulle pagine che negli ultimi anni gli specialisti hanno scritto sopra i grandi maestri della scultura settecentesca - per esempio Pigalle, Houdon e Falconet - i cenni più sparuti riguardo a quanto si verificava nella Parigi di soli cinquant'anni fa: quando, immediatamente dopo la pubblicazione del carteggio inedito tra Falconet e Diderot, uno scultore del livello di Alberto Giacometti cominciava a usare parole piene di entusiasmo, di travolgente ammirazione nei confronti di quegli stessi maestri del XVIII secolo che erano allora mal noti, poco apprezzati dagli storici dell'arte oltreché del tutto sconosciuti al vasto pubblico. -
Derive e conflitti. Archetipi e pratiche antropologiche della submodernità
Non mi interessa parlare di archetipi, Jung, simulacri ma piuttosto dimostrare la loro attualità/inattualità nella cultura contemporanea analizzando il prevalere di talune oscillazioni del gusto individuando le complanari di spostamento innestate sul corpo ibrido dell'arte come via di fuga, alternativa alla morsa omologante del dogma stilistico. È sicuramente una lettura ""eretica"""" del pensiero junghiano. Derive e conflitti. Dall'archetipo all'antropologia dell'arte presente, il passo è breve e verrà svelata la presenza o morte dell'archetipo junghiano nella cultura del Terzo Millennio."" -
L' unghia del gigante. Diario e immagini dal Brasile con interventi di Vera Lúcia de Oliveira e Fabio Pierangeli
Scusate dov'è il Brasile? Intendo, dov'è il Brasile degli stereotipi, quello di cui parlano gli articoli delle riviste di viaggi, il Brasile che danza scatenato, il Brasile colorato, il Brasile mulatto, il Brasile sensuale, il Brasile spiritista, il Brasile povero, ossia, il Brasile esotico? Intorno a me vedo lunghi nasi e ciuffi italiani, corpi dall'imponenza germanica, bianchissimi visi polacchi; vedo slanciati palazzi moderni di impronta anglosassone, automobili europee e giapponesi, centri commerciali zeppi di moda italiana, di profumi francesi, di gadgets elettronici; vedo brillare carte di credito multicolori e girare vorticosamente le banconote. Questo Brasile, ricco ed evoluto, poco c'azzecca con i racconti di vacanza dei miei amici usi a frequentare le spiagge calienti (in tutti i sensi)del Nordeste, e ha ben poco a che fare con la retorica sul samba. Quasi tutto sa di nuovo, di dinamico, di business, di speculazione... non si vuol credere che il mondo stia cambiando. Anzi, che dopo la grande crisi finanziaria del 2008, è già cambiato. Che i rapporti di forza tra le aree economiche del mondo hanno subito un riassestamento irreversibile. -
Le politiche di prevenzione contro gli infortuni. Aspetti economici e normativi
Il Decreto Legislativo n.81 del 2008 ha abrogato integralmente le precedenti normative in ambito di igiene e sicurezza sul lavoro. L'obiettivo principale è stato quello di rispondere all'urgenza di risolvere le criticità della sicurezza all'interno degli ambienti di lavoro. Il tema, purtroppo, diventa drammatico come testimoniano i fatti che alimentano la cronaca di ogni giorno. All'attualità, ciò che appare quanto mai indispensabile è la creazione di un organigramma della sicurezza che preveda responsabilità ed obblighi specifici in capo al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti e ai lavoratori stessi. Gli argomenti trattati nel testo vogliono essere uno strumento per orientare il lavoratore attraverso un percorso storico e individuare i motivi per i quali la cultura della sicurezza fatica a decollare ed affermarsi nel nostro paese. ""Sicurezza"""" intesa non solo come modello di gestione ma anche, e soprattutto, come opportunità per le aziende di miglioramento e di crescita."" -
Cantare ci fa bene. Il canto corale come ambiente di apprendimento per lo sviluppo vocale, linguistico, emotivo e sociale
Le ricerche condotte negli ultimi decenni sulla musica, grazie soprattutto ai progressi ottenuti nel campo delle neuroscienze e della psicologia dei processi cognitivi, hanno permesso di comprendere alcuni aspetti sulle basi mentali dell'attività musicale. Oggi sappiamo, ad esempio, che tutti nasciamo con una dotazione genetica alla musica e che le nostre successive abilità dipendono non soltanto dal livello iniziale di attitudine musicale, ma anche dall'ambiente in grado di alimentare le nostre motivazioni interne e da un'educazione capace di sostenere il nostro apprendimento a partire dalla vita intrauterina. Essere ""musicali"""" non è infatti appannaggio di """"pochi eletti"""", come erroneamente si riteneva in passato, anche se ciò non vuol dire che tutti abbiamo la possibilità di raggiungere livelli musicali straordinari al pari di un Mozart o di un Beethoven. D'altronde veniamo educati al linguaggio della nostra cultura di appartenenza non per diventare necessariamente dei fini oratori, romanzieri o poeti, ma soprattutto per dare forma ai nostri pensieri e comunicare i nostri saperi e le nostre intenzioni [..]."" -
Appunti di storia dell'educazione fisica
L'Italia liberale costituisce la fase ideologicamente e metodologicamente decisiva per il sistema di educazione fisica introdotto nel nostro Paese fra Otto e Novecento. Adottando a modello di riferimento la ginnastica militarista e nazionalista d'impronta prussiana, il Piemonte sabaudo, motore del processo d'unificazione politica, estenderà tout court al resto della penisola questa prassi, prolungandola alle stesse palestre scolastiche. Il volume ripercorre tale fenomeno dal Risorgimento sino allo ""spartiacque"""" della Legge Francesco De Sanctis (1878) sull'obbligatorietà della ginnastica educativa nelle scuole del Regno. Focalizza i contrasti tra le due principali scuole di """"pensiero"""" ginnico: la """"torinese"""" (etico-militarista) di Rudolf Obermann e Felice Valletti opposta alla """"bolognese"""", della """"ginnastica razionale"""", di Emilio Baumann. Entrambe superate, sul finire del secolo, dalla modernità del fisiologo positivista Angelo Mosso, il maggior teorico italiano dei """"giochi sportivi"""" di matrice anglosassone. Infine, si sofferma sulle accademie della Farnesina a Roma (maschile) e di Orvieto (femminile) e sulla forte politicizzazione subita da ginnastica e sport in regime fascista.""