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L'ultimo volo per Tokyo
Viaggiano per lavoro, frequentano hotel e ristoranti di lusso, sorseggiano vini costosi e raffinati. Talvolta si sentono insicure, altre ancora sono gelose e orgogliose. Ma sono tenaci e caparbie: sono le donne del Giappone dei primi anni Ottanta, donne capaci e di successo, ma che sembrano in qualche modo non riuscire a conciliare la carriera con la vita privata. Cinque racconti su donne che lottano, che non smettono di sognare, investite da raffiche di sentimenti contrastanti che esprimono in maniera lucida e trasparente. In ""L'ultimo volo per Tokyo"""", che dà il titolo alla raccolta, Midori è un'artista floreale di successo nel mondo dei mass-media. In occasione di una trasferta a Sapporo pensa di incontrare l'ex fidanzato per mostrargli quella che è diventata: una donna in carriera sicura di sé e indipendente. Ha solo il tragitto in taxi dal ristorante dove hanno cenato all'aeroporto per dimostrarglielo: ci riuscirà o si lascerà tentare dalle sue avances? Anche la protagonista di """"Vino"""" è una giovane donna in trasferta. La sua carriera la porta all'estero, dove acquista una bottiglia di vino pregiato francese per poterla regalare al suo ritorno in patria, secondo l'uso giapponese di omaggiare i conoscenti con prodotti locali del luogo in cui si trascorrere un periodo. Alla fine del racconto, però, sente che nessuno merita un regalo tanto di pregio, forse neanche lei stessa. """"Fino a Kyoto"""" è la storia della trentenne Kuniko, una editor freelance che durante un viaggio di lavoro nell'antica capitale incontra il collega Kusama Takashi, più giovane di un anno: un incontro fatale, poiché Kuniko rimane immediatamente attratta dall'uomo."" -
Titanic africani
"Titanic africani"""" è la storia non raccontata della gente di barca africana e del loro esodo disperato verso le spietate sponde del Mediterraneo. Il romanzo è un'amicizia fugace ma profonda, la perseveranza nata dalla disperazione e il potere delle storie di superare le difficoltà del presente. Alternando azione frenetica e riflessione meditativa, il romanzo segue le avventure del migrante eritreo Abdar. Mentre viaggia verso nord, la narrazione rispecchia il ritmo dei suoi viaggi e la tensione tra vita e morte, speranza e disperazione." -
Gli ultimi bambini di Tokyo
Il Giappone ha chiuso i propri confini separandosi dal mondo, dopo aver subito un enorme disastro nucleare che ha compromesso irrimediabilmente la salubrità del suolo e dei mari che lo circondano. Isolati in questa realtà postatomica senza contatti con l'esterno, i bambini nascono con corpi deboli e deformi mentre gli anziani sembrano destinati a non dover subire alcun logoramento fisico o malattia. Mumei è uno scolaro fisicamente fragile, ma dotato di uno spirito acuto, spensierato e resiliente; come tutti i bambini nati dopo il disastro ha i capelli già grigi, ma è incredibilmente compassionevole e saggio, libero da autocommiserazione o pessimismo. Vive con suo nonno Yoshiro che si prende cura di lui con costante dedizione. La generazione di Yoshiro è responsabile degli errori che hanno portato il paese alla catastrofe, ma i bambini sono gli ""emissari"""" che traghetteranno il Giappone verso """"la bellezza del tempo che deve ancora venire""""."" -
Tutto daccapo
Crescere è difficile. Lo sai. E quando tua madre ha gli occhi ai raggi X e balla come se fosse un sacchetto di plastica pieno d'acqua? Quando l'idea che tuo padre ha del divertimento è mettere tutti i tuoi soldi in un libretto di risparmio e farti svegliare alle cinque di ogni domenica mattina? Quando Kenny, il più grande sbruffone della Percival Thornton High School, va dietro a Christina Parker - la tua Christina Parker? E quando hai per sorella un gamberetto che è la bambina capace di piangere più forte di tutta Riverland? Allora crescere è qualcosa che non sei affatto sicuro di saper tenere sotto controllo. Quale persona sana di mente potrebbe? Chi? Tu? -
Il corteo dell'acqua
Alte, sperdute montagne scoperte per caso da un bombardiere precipitato durante la guerra. Qui, si progetta un grande cantiere per costruire la diga che trasformerà tutto in un enorme lago che inghiottirà il villaggio in fondo alla valle. Il villaggio, così coeso da renderne indistinti gli abitanti tranne pochi, come la ragazza suicida per vergogna e il ragazzino tra i boschi, rinuncerà alle case dai tetti di muschio in cambio di un profumato indennizzo? A raccontare la storia è un operaio dal passato pesante che riaffiora puntuale allo scontro con il composto ""branco"""" degli abitanti del villaggio, autarchico e dotato di leggi e riti propri. Ossa, nebbia, sentieri impervi, la sorgente calda, i boschi, il tempio, il cimitero e l'immensa, mutevole distesa del cielo. Tutto fluttua, tutto emerge e riaffonda, in una spasmodica ricerca di redenzione, tra presente e passato, eros e thanatos, il gruppo e l'io, la vita e la morte."" -
Fuoco. La grande prosa russa del primo Novecento
"Fuoco. La grande prosa russa del primo Novecento"""" è il primo di tre volumi antologici dedicati allo straordinario momento di fioritura creativa che ha contraddistinto la letteratura russa nei primi anni Trenta del XX secolo. Fuoco è dedicato ai testi che illustrano i continui sconvolgimenti socio-politici di un ventennio di apocalisse ininterrotta: il terrorismo, le rivoluzioni del 1905, di Febbraio e di Ottobre, la guerra civile, la fame e le privazioni, l'inizio della persecuzione degli oppositori nella neonata Unione Sovietica. Scrittori di assoluta grandezza come Bulgakov, Zamjatin, Pasternak, Nabokov, Bunin, Babel' dipingono con travolgente intensità tanto l'orrore che l'eroismo, la brutalità e l'energia, lo sconforto e la speranza, il fascino magnetico e sinistro dell'abbattimento di un secolare ordine di sopraffazione, con meravigliosi momenti di commozione, ironia e poesia. Accanto a capolavori sono presentati testi mai tradotti prima. Accanto ai racconti e alle novelle che costituiscono il nucleo centrale dell'antologia ci sono estratti da romanzi come """"Il placido Don"""" e """"La guardia bianca"""". Al centro del volume il poemetto di Blok """"I dodici"""", forse il più fantasmagorico affresco della rivoluzione. Infine, un racconto inedito di Nabokov." -
Doll
Yoshizawa è uno studente della scuola media a cui piace giocare con le bambole. Un giorno, raccogliendone una vecchia e rotta per strada, si rende conto di poter provare una forte attrazione sessuale per le bambole anziché per le donne in carne e ossa. Durante una frenetica e accurata ricerca su Internet, acquista una ""love doll"""". In questo modo, nasce uno strano forma d'amore tra Yoshizawa e la bambola, cui dà il nome di Yurika. L'interesse, l'amore e infine l'ossessione che il ragazzo ha per le bambole rappresentano la sua fuga dalla realtà. Una realtà che tende a escludere chi è diverso, riducendo a hentai, perverso, tutto ciò che non è conforme alla norma costituita. Cosa succede quando il mondo alternativo che Yoshizawa ha costruito per sé e per Yurika va in frantumi? In una realtà in cui né famiglia, né scuola guidano e supportano la crescita dei giovani, cosa succede a chi non rientra nelle regole, a chi non si identifica nei desideri e nelle aspettative degli altri?"" -
L' adolescente
Kawabata Yasunari rievoca nostalgicamente dal passato l'amore giovanile che lega Miyamoto Yasunari, l'io narrante, a un compagno di nome Kiyono al tempo in cui frequentano la scuola.«Quasi una sciarada più che una trama, forse un rebus e non un romanzo. In ogni caso un ritratto che assomiglia molto a un autoritratto» - Marco Del Corona, Corriere della Sera Miyamoto è un romanziere che sta per compiere cinquant'anni e si occupa della pubblicazione celebrativa della raccolta completa dei suoi scritti. Curarne la redazione lo spinge a tornare sui suoi manoscritti, in un'operazione che lo porta a ritroso nel tempo sino ad arrivare al diario tenuto durante la giovinezza, alla corrispondenza con l'amico e alle prime opere di scrittura creativa, composte successivamente quando frequenta l'università. Una larga parte di questo materiale parla di Kiyono, dunque lo rielabora per comporre un racconto su di lui costituito da un patchwork di riferimenti testuali, un collage formato da brani trascritti direttamente dalle opere e dalle lettere di gioventù alle quali si alternano le riflessioni sviluppate dall'autore cinquantenne nel presente della narrazione. -
Gocce d'acqua e altri racconti
Tokush? si risveglia una mattina di metà giugno con una gamba gonfia come un subui, un grosso ortaggio usato nella cucina okinawana. Dall'alluce cominciano a cadere, lentamente e senza sosta, delle gocce d'acqua purissima, che scivolando sulla pianta del piede arrivano a terra. La moglie Ushi non sembra essere sorpresa di questo strano gonfiore e ne attribuisce la causa alla vita sregolata del marito che passa le serate cantando, suonando il sanshin - strumento tipico di Okinawa - e facendo baldoria con altre donne. Quella notte Tokush? viene svegliato da alcuni militari giapponesi e okinawani che a turno succhiano il suo alluce bevendo l'acqua cristallina che ne fuoriesce. Le visite dei militari si ripetono ogni notte, da mezzanotte all'alba. In una delle visite i militari sono accompagnati da Ishimine, un suo amico morto durante la guerra. Questo ulteriore inspiegabile evento fa riaffiorare in Tokush? ricordi che aveva represso per più di 40 anni: comincia così a ricostruire nei minimi dettagli gli ultimi giorni della battaglia in cui persero la vita l'amico Ishimine e i militari che ogni notte vengono a fargli visita. Il trauma tenuto sopito per troppi anni riaffiora in Tokush? in tutta la sua forza. -
Le cronache marine del principe Takaoka
Giappone, seconda metà del IX secolo. Il vecchio principe Takaoka salpa per raggiungere l’India, terra mistica dove nacque Siddharta e dove crede sia tornata l’anima di Fujiwara Kusuko, la conturbante concubina che aveva illuminato i giorni della sua infanzia. Takaoka attraversa terre e fantasie remote, strane architetture, donne ovipare fecondate dalla folgore, mummie di brahmani sparse nel deserto, cinocefali costretti al celibato e un parco di tapiri dove il principe dovrà immolare i propri sogni. Museo immaginifico d’avventure e filosofie lontane, le Cronache di Shibusawa si presentano come un fantasy pervaso d’avventura, erotismo e nonchalance buddhista, ricco d’immagini e colori degni di un cinema verbale. Tale potenzialità espressiva è ribadita dalle numerose trasposizioni cui il testo è stato sottoposto - rotoli miniati, tempere, bunraku (teatro dei burattini giapponese), opere teatrali, sinfonie – confermando un’anima potente capace di prestarsi a espressioni disparate. Variante asiatica del Gulliver swiftiano, piccola Odissea risolta in un cerchio che ignora l’espediente del ritorno, quest’opera è un canto di conoscenza, un amore mai detto, un inno malinconico e naïf alla vita che non può finire. -
La casa impura
«Avevo deciso di non farci più caso, di dimenticarmelo, ma quel suono continua a tormentarmi...». Tra le numerose lettere dei fan una colpisce l'autrice, quella di Kubo. È un resoconto di fatti sinistri: dalla camera da letto si sentivano suoni simili a ramazzate di scopa... Un'altra lettera in precedenza aveva riportato fatti simili. Proveniva dallo stesso condominio alla periferia di Tōkyō... Troppo curiosa per essere una coincidenza. Da qui comincia l'indagine dell'autrice sul passato del condominio e della zona in cui si erge. Una trama di eventi andati si dispiega in inquietanti correlazioni. Come un morbo che affligge di impurità tutti coloro con cui entra in contatto nello spazio e nel tempo, dal passato al presente. Un romanzo, scritto sotto forma di reportage, in cui l'indagine sfocia in tormento psicologico che arriva a coinvolgere il lettore nella sua stessa quotidianità. -
I gatti non ridono
Lo sceneggiatore alcolizzato Hayakawa ha ormai perso ogni ispirazione e trascina le sue giornate tra la casa e il bar in cui lavora la sua pseudo-ragazza. Ma questa routine è improvvisamente interrotta dalla telefonata della sua ex, Renko, regista di successo con cui anni addietro ha condiviso casa e lavoro, che gli chiede di andare a trovarla per dare un ultimo saluto a Son, il loro vecchio gatto, ormai prossimo a lasciare questo mondo. Nonostante Renko sia ora sposata con Miyata, e che questi mal sopporti il ritorno di Hayakawa nella vita della moglie, quest'ultimo si offre di aiutarli nel badare a Son, nella loro casa, affinché non resti mai da solo. Tra tuffi nel passato, considerazioni sulla propria vita e sulle scelte fatte o meno, questo rapporto a tre più l'amato gatto segnerà e cambierà le esistenze di tutti. -
Un fiore solo e altri racconti
Dodici storie brevi di uno degli scrittori per ragazzi più famosi e popolari in Giappone. Si parte da due racconti di guerra, più lunghi e riflessivi, ispirati alla vita stessa dell'autore e dal forte messaggio pacifista, per passare poi alle storie per bambini di taglio più classico, ambientate in un Giappone quasi sospeso fra passato e presente. I protagonisti sono i bambini, ma non solo: oltre a Yumiko, a Hiroko e a Tar?, queste storie raccontano la bellezza della natura e dei suoi abitanti. Il mondo in cui i personaggi di Imanishi si muovono non è così diverso dal nostro, ma è intriso di magia: una magia quasi impalpabile, visibile solo a chi sa dove guardare, ma che lascia pieni di stupore e meraviglia. Yumiko, la piccola protagonista di ""Un fiore solo"""", è cresciuta durante la guerra, e ha sempre fame, per questo le prime parole che impara sono """"Un pezzo solo, per favore"""". In """"Un racconto da Hiroshima"""", un soldato gentile che si trova lì per caso salva la piccola Hiroko dalle rovine della città, distrutta dalla bomba atomica. Taro vive in un piccolo villaggio immerso in una foresta di cedri, ed è un taglialegna, il migliore di sempre: è così bravo che lo chiamano Taro-scoiattolo, e nessun albero è troppo alto per lui. È invece una kitsune, una volpe furba e dotata di poteri magici, la protagonista de """"Il racconto della campana"""", una storia in cinque parti che segue questa creatura fantastica nella sua avventura alla ricerca di un bambino scomparso."" -
La storia del giuggiolo
Ambientato in un lungo e tormentato periodo della storia cinese moderna, dall'invasione giapponese iniziata nel 1937 fino all'inizio dell'era riformista nel 1979, questo romanzo breve tuttavia mette in secondo piano i tragici e crudeli eventi della grande Storia per concentrarsi sulle micro-storie di personaggi marginali, anch'esse comunque intrise di violenzarn«La prosa di Ye rovescia le formule del realismo edificante e le espone a nuove consapevolezze» - Marco Del Corona, la LetturarnAbbiamo così l'efferato assassinio di Erhan da parte del bandito Faccia Candida, l'uccisione di Faccia Candida da parte del fratello di Erhan divenuto eroe proletario ma soltanto per vendetta, l'incomprensibile scomparsa del comandante comunista Xie Siling caduto in una trappola per un'ingenuità personale, mentre su tutto, a fare da raccordo alle mortifere prepotenze dei maschi coinvolti nella storia, la storia di Xiuyun, una donna incompresa e sfortunata, oggetto passivo del desiderio altrui, divenuta prima la moglie inerte del libertino Erhan, quindi l'amante-schiava del bieco Faccia Candida, e infine l'amante-cameriera del funzionario comunista ""vecchio Qiao""""."" -
Ventiquattro occhi
"Ventiquattro occhi"""" è un romanzo profondamente pacifista basato sulla perversione e la disumanità della guerra moderna. Ambientato a Shōdoshima, una piccola isola nel Mare Interno, e coprendo un periodo di vent'anni che abbraccia il Giappone dell'anteguerra, del periodo bellico e del primo dopoguerra, è incentrato sulla relazione tra un'insegnante di scuola elementare, Miss Oishi, e i dodici bambini dell'isola (i ventiquattro occhi del titolo) nella loro prima classe. Ogni guerra lascia necessariamente tracce dolorose e indelebili nella società, ma l'anima delle persone viene ferita non solo durante la guerra stessa. La Seconda guerra mondiale non fa eccezione. L'olocausto, i bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki e le sanguinose battaglie in tutto il mondo sono incisi a fuoco nella memoria individuale e collettiva. Ma anche coloro che non sono stati direttamente colpiti da tali orrori traumatizzanti hanno sofferto, anche se in modo diverso, meno evidente. Il romanzo pacifista """"Ventiquattro occhi"""" di Tsuboi Sakae rievoca gli anni vissuti prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale da un'insegnante di scuola elementare e dai suoi dodici bambini." -
Ebola '76
Un ritratto cupo e satirico dell’epidemia da virus Ebola negli anni ‘70 in Congo e Sudan. Louis è un semplice operaio che trasporta inconsapevolmente una malattia mortale nel suo paese d’origine, con conseguenze disastrose per la sua famiglia, i suoi amici e i suoi colleghi. In una serie di incontri bizzarri e comici, la malattia si diffonde nella città di Nzara. Chitarristi ciechi, simpatici barbieri, tirannici proprietari di fabbriche e sprezzanti mogli si ritrovano presto a lottare disperatamente per la propria vita nel “Tempio dell’Ebola”. Umoristico e tragico a sua volta, la narrazione si snoda dai cimiteri di Kinshasa alle fabbriche, ai bordelli e alle comunità degli espatriati del Sudan meridionale, mentre la malattia seleziona le sue vittime tra i personaggi vibranti ed eccentrici del romanzo. -
La coppa di Apollo
I diari e gli scritti raccolti in questo volume narrano luoghi e avventure vissute da Mishima Yukio in giro per il mondo e rappresentano, per noi lettori occidentali, una sorta di tuffo negli anni Cinquanta e Sessanta. La coppa di Apollo è il resoconto del suo primo viaggio; partito dal Giappone il 25 dicembre del 1951 alla volta degli Stati Uniti, dell'America centrale, del Brasile, Mishima si reca anche in Svizzera, prima tappa europea che lo porterà in molti paesi, compresa l'Italia: è proprio da Roma che parte per tornare in Giappone il 7 maggio del 1952. Le Favole di raccontano invece il suo secondo viaggio negli Stati Uniti dal luglio del '57 al gennaio del '58. Una parte importante del diario consiste nella narrazione di un soggiorno abbastanza lungo a New York in occasione della traduzione dei suoi 'no' moderni e della loro rappresentazione teatrale. Vari articoli scritti tra il 1952 e il 1967 compongono la sezione intitolata Note di viaggio; pubblicati su vari quotidiani e su celebri riviste letterarie, spaziano dall'America all'Europa, all'India, all'Asia orientale. Chiude il volume il testo di una conferenza dal titolo ""La mitologia americana del Giappone"""", una panoramica sugli stereotipi sul Giappone presenti in Occidente che potrebbe essere considerata un sunto della sua esperienza di viaggiatore. L'analisi dei luoghi visitati è sempre acuta, talvolta profetica e trova formulazioni lapidarie; attento osservatore della realtà occidentale e orientale, Mishima permette anche a un lettore di oggi di riscoprire in una prospettiva originale aspetti delle due culture che potrebbero sembrare scontate."" -
Mosè sulla pianura
"Mosè sulla pianura"""" racconta una vecchia storia sul caso di omicidio di un tassista. Un detective cresciuto nella zona di strada di Yanfen si occupa di indagare su un vecchio caso accaduto dodici anni prima. Quando gli indizi iniziano a indicare un padre e una figlia nel quartiere della sua infanzia come potenziali sospetti, il detective sprofonda nella confusione. Mentre l'indagine scava più a fondo, sente che potrebbe anche essere coinvolto nel caso... Altri racconti includono """"Il maestro"""", la storia della discesa nella follia di un giocatore di scacchi maniacale; nel """"Teppista"""" un giovane, dopo aver vissuto con i nonni, si trasferire dai genitori in una stanzetta attigua all'officina in cui lavora il padre, dove subisce i soprusi del guardiano; ne """"Il sonno eterno"""", un giovane si ritrova con la sua ex ragazza nel mezzo di un conflitto a fuoco scatenato dagli abitanti del villaggio." -
Il mantello rosso di Maresi
La storia di Maresi, la ragazza assetata di conoscenza, continua. In questa terza parte, Maresi torna nel suo villaggio natale di Rovas, da dove è stata mandata via da bambina per sfuggire alla fame. Rovas è un paese segnato da duro lavoro, povertà e ignoranza. Maresi vuole fondare una scuola femminile per condividere tutto ciò che ha imparato al Monastero Rosso e migliorare la vita della sua gente. Ma la strada sarà più difficile di quanto lei possa mai immaginare. Nel suo villaggio natale Maresi è un elemento estraneo, nel suo mantello rosso, e viene accolta con sospetto anche da sua madre. Il subdolo governatore raccoglie così tante tasse che la carestia colpisce di nuovo Rovas. Gli affamati e i deboli diventano talmente numerosi che nessuno si considera abbastanza forte da prendersi cura di loro. Ma Maresi ha poteri che nessuno conosce, nemmeno lei stessa. È costretta a usarli quando un grande pericolo minaccia il villaggio e tutta la sua gente. Riuscirà a trovare la forza per farlo quando il suo cuore si sta innamorando per la prima volta? Età di lettura: da 11 anni. -
Io, B e libro
Una strana e bellissima storia si svolge attorno a uno studente solitario di scuola media chiamato semplicemente ""Io"""", la sua unica amica """"B"""", e """"Libro"""", una persona non identificata che vive da sola alla periferia della città. I loro genitori sono assenti, i loro insegnanti distolgono lo sguardo quando passano. Tutti gli altri in città si comportano come se vivessero a Seoul anche se è evidente che così non è. Quando Io inizia a subire bullismo da parte dei ragazzi con i berretti da baseball, B li respinge. Ma un giorno Io racconta involontariamente all'intera classe della sorella morente di B e di come la sua famiglia sia povera, ed entrambi si ritrovano disperatamente soli. L'unico posto in cui possono reclamare se stessi, e forse l'un l'altra, è oltre la zona della città dove vivono i pazzi: la Fine. Io vuole essere il mare, B vuole essere un pesce, Libro vuole essere un libro. Il mondo che sognano non è il mondo reale, ma qualcosa fuori dalla realtà. Tuttavia restano esseri umani che non ricevono alcuna attenzione dai loro simili.""