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Il lato positivo della vita
Quella mattina, Kento decide di prendere in mano la situazione. Possiamo capirlo. A ventotto anni vive ancora con la madre, soffre di raffreddore da fieno e non è molto coraggioso a letto con la sua ragazza. Resta tutto il giorno nell'appartamento, poco più attivo del nonno che condivide la loro vita e non smette mai di lamentarsi. Quel giorno, Kento decide quindi di assistere il nonno nel suo desiderio di una morte dignitosa e pacifica. Ma paradossalmente, è il vecchio signore colpito dalla decadenza che darà al nipote il coraggio di affrontare le sfide poste dall'esistenza. È così che un giovane e il nonno riscoprono il gusto della loro vita, precaria, provante ma unica, appoggiandosi l'uno sull'altro. -
Storie di vendette di samurai
Le storie di vendetta furono una produzione letteraria molto popolare in Giappone tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. I loro protagonisti sono vassalli, giovani samurai e capiclan, che riescono a portare a compimento con successo la missione di vendicare l'assassinio di un familiare, perpetrato puntualmente da individui che vivevano ai margini della società (diseredati e samurai privi di padrone). L'omicidio genera una spirale di sventure che conduce l'eroe, membro dell'aristocrazia militare, a sperimentare periodi di privazioni e di stenti, con la vendetta finale che si pone dunque come l'unico espediente in grado di ristabilire l'ordine preesistente. ""Storie di vendette di samurai"""" offre una panoramica sulla letteratura di vendetta giapponese degli anni a cavallo tra l'immediato dopo-riforma Kansei e la seconda metà del XIX secolo. I racconti narrano delle sofferenze di giovani eroi e dei loro trionfi finali: dai patimenti dei fratelli Hayashi per vendicare la morte del loro padre, alle accuse infamanti che il giovane Kazuma deve sopportare prima di arrivare alla vendetta finale contro gli assassini dell'amata Hanasaki. Non mancano poi le storie di donne vendicatrici: è il caso di Sakurado, che aiuta il figlio Magotar? a vendicare la morte del padre, e di Osayo, unica popolana tra i protagonisti della raccolta di storie di vendetta."" -
Quando il cielo piove d'indifferenza
Yoshida Y?hei, scapolo quarantenne, è impossibilitato a fuggire dalla sua cittadina minacciata dalle radiazioni e ormai divenuta città fantasma. A trattenerlo è la madre, allettata in seguito a un ictus e quindi bisognosa delle sue costanti cure e attenzioni. L'incontro con una volontaria nelle zone evacuate e l'improvvisa morte della madre rappresenteranno per il protagonista l'occasione per ricominciare. Nel secondo racconto It? Kana, giovane sfollata presso la casa della zia, è scelta come protagonista di un docufilm realizzato dal club scolastico. Tema centrale del lungometraggio è l'incidente nucleare di Fukushima Daiichi e la desolazione delle zone evacuate. L'importanza delle relazioni umane e dei piccoli gesti quotidiani sono i veri protagonisti della scrittura delicata di Shiga Izumi. Sullo sfondo, le zone evacuate dominate dalla radiofobia e dalla disgregazione sociale. -
Il club dei bambini strani
Mila ha dieci anni, un debole per insetti e ragni e la tendenza ad avere la testa tra le nuvole; Petr, che ne ha quasi nove ed è molto piccolo per la sua età, è bravissimo a disegnare e non riesce a addormentarsi perché ha il terrore del buio; Katka, dodici anni e il complesso della “cicciona”, legge ossessivamente per evitare la compagnia dei coetanei; e poi c’è Franta, che cammina con le stampelle, è incattivito dalla vita e riversa la propria amarezza sugli altri ragazzini. Tutti, ognuno a modo proprio, cercano di convivere con la loro diversità, e tutti si sentono soli e incompresi dai genitori. Quando casualmente si incontreranno e vivranno insieme un’avventura inaspettata, capiranno finalmente che cosa vuol dire avere degli amici e acquisteranno fiducia in se stessi. Età di lettura: da 9 anni. -
Dolcemente soffocante
L'infanzia e l'adolescenza, gli anni della giovinezza e dell'età adulta fino a quelli della vecchiaia. Con un rimando ai quattro elementi che costituiscono il mondo, i racconti che compongono questa raccolta ritraggono donne in momenti diversi del loro ciclo vitale e affrontano alcuni dei temi cruciali dell'esistenza umana: il Sé, l'amicizia, la sessualità, la maternità, la morte. Così Aqua descrive il percorso di una bambina dall'infanzia alla pubertà. Terra affronta il tema dell'amore e dell'elaborazione del lutto. Aer è il racconto di una gestazione e di una nascita attraverso il monologo interiore della madre con l'essere che ha dato alla luce. Ignis è la storia di una relazione tra la protagonista e l'uomo con cui ha vissuto per trent'anni, in cui riecheggia un classico della letteratura premoderna, I racconti di Ise. Permeati da un senso di realtà aperta al mistero - e che, forse impropriamente, viene talvolta definito ""realismo magico"""" - i quattro racconti trovano una sintesi nel quinto ed ultimo, intitolato """"Mundus"""". Qui il fantastico irrompe nella realtà come un'inondazione, portando con sé l'essere che accompagna e indirizza la vita della voce narrante: qualcosa di liscio, caldo, e dolcemente soffocante."" -
Le nostre adorate ragazze
Nella scuola superiore secondaria privata Tamamo, i ragazzi e le ragazze sono in classi separate. Nella quarta classe del secondo anno c’è un simpatico trio composto da Hinatsu, Mashio e Utsuho. Hinatsu si rivolge sempre in maniera garbata e gentile nei confronti di Mashio, che di conseguenza ripone piena fiducia nella compagna. Entrambe sono particolarmente affezionate a Utsuho, che coccolano al pari di una bambina. Complici la solitudine e il senso di incompatibilità che abbracciano nei confronti delle proprie famiglie reali, le tre liceali intrecciano una relazione intima ed esclusiva e arrivano a formare una famiglia tutta loro, al punto che le compagne di classe, le “noi narranti” che le adorano e raccontano la loro amicizia, le chiamano rispettivamente “papà”, “mamma” e “principe”. Ma il piccolo regno creato da Hinatsu, Mashio e Utsuho è destinato a incontrare gli sguardi del mondo adulto, a vacillare e trasformarsi… -
Storie fantastiche del Giappone antico e medievale
Il volume raccoglie una cinquantina di racconti tratti da alcune opere realizzate in Giappone tra i periodi Nara (710-794) e Kamakura (1185-1333). I brani sono stati raggruppati in base al loro fulcro narrativo: la prima sezione si concentra sui demoni (oni) e contiene scritti che li descrivono sotto numerosi aspetti, sia terrifici sia comici. La seconda, poi, verte sulle apparizioni di fantasmi e spiriti, molte delle quali riguardano coppie di amanti o di sposi. La terza sezione, invece, raccoglie storie di animali: qui è stata operata una ulteriore suddivisione, basata sullo habitat delle bestie descritte (terra, acqua e aria). La quarta, infine, contiene racconti riguardanti alcune figure mitologiche, tra cui i tengu, creature legate al buddhismo dall'aspetto di corvi antropomorfi, e i draghi. I principali protagonisti delle storie qui presentate, con le loro gesta, sono capaci di terrorizzare, divertire e stupire il lettore di tutti i tempi in un continuo susseguirsi di colpi di scena e situazioni emblematiche. -
Due sorelle
Un grande dolore come quello della perdita di una madre rinsalda ulteriormente il rapporto di Ríu e An, sorelle già abituate a cercare l'una nell'altra il sostegno psicologico e l'affetto che da quella stessa madre non erano mai riuscite pienamente ad ottenere. Metodica e rigorosa (anche nell'aspetto) Ríu, quanto dispersiva e selvatica ma nello stesso tempo così semplicemente bella An, seppur nell'assoluta incompatibilità di carattere e principi ripongono l'una nell'altra un amore e una fiducia che sembrano destinati a non incrinarsi mai. Una delle basi di questo rapporto così speciale, il ""segreto"""" condiviso sulla morte della madre, sarà però la chiave di una spaccatura che costringerà a un doloroso confronto su quella che avrebbe dovuto essere una memoria condivisa, come i cloud in cui salviamo quotidianamente i nostri dati, ma che in realtà si rivelerà essere impalpabile e mutevole come una nuvola."" -
Sogni. La grande prosa russa del primo Novecento
"Sogni. La grande prosa russa del primo Novecento"""" è il secondo di tre volumi antologici dedicati allo straordinario momento di fioritura creativa che ha contraddistinto la letteratura russa nei primi trenta anni del Ventesimo secolo. Il precedente, Fuoco (la rivoluzione e la guerra civile), è uscito nel 2020, il terzo, Segni, (le forme più elaborate e avanguardistiche) è previsto per il 2022. Sogni è dedicato all'eterno istinto russo alla trasposizione del quotidiano in chiave metafisica, in una stagione, quella rivoluzionaria, di per sé fondata sul più ambizioso tentativo di incarnazione dell'utopia. Un piccolo uomo """"alla russa"""" trova un Eden privato e ne è strappato dal ghigno sadico della società, il vortice della rivoluzione, un baco da seta e un pianeta morente viaggiano verso un ambiguo destino di palingenesi o estinzione: temi quali la ricerca della felicità, i tormenti del destino collettivo, il superamento dei confini tra la vita e la morte sono interpretati da scrittori di assoluta grandezza come Pasternak, Nabokov, Platonov, Zamjatin, Babel' e, con un taglio più nettamente mitico-onirico, da Chlebnikov nel suo capolavoro in prosa, Ka. Accanto ai racconti e alle novelle che costituiscono il nucleo centrale dell'antologia, per la maggior parte inediti o da tempo fuori commercio, ci sono estratti di straordinari romanzi come Con gli occhi rasati di Remizov e Kotik Letaev di Belyj. Al centro del volume la sorpresa di un cuore poetico, i brani finali del celebre dramma in versi di Majakovskij Mistero buffo, epopea verso il paradiso in terra del proletariato trionfatore. Con la quale entriamo nella componente apertamente utopica della progettazione etico-sociale comunista, in termini di rapporti fra i sessi (Kollontaj), organizzazione delle campagne (ecologia visionaria di Čajanov), urbanistica (il leggendario progetto di monumento alla Terza internazionale di Tatlin, raccontato da Punin). Come drammatico controcanto abbiamo, negli stessi anni, le terribili narrazioni distopiche di Zamjatin e Platonov. Completano il volume due raffinate prose di poeti, entrambe mitizzazioni del tempo e dell'infanzia: un racconto di Cvetaeva e l'intero romanzo breve di Pasternak L'infanzia di Ljuvers." -
Inferno
Un borioso yakuza assassinato dai sicari del clan rivale, un affermato professionista seduttore in virtù della propria disabilità, un uomo in difficoltà coniugali perdutamente innamorato di una cinica starlette, un attore kabuki vittima dell'invidia, una coppia di clochard post-bancarotta morta assiderata in un parco: protagonisti e comprimari dalle vite più o meno intrecciate si ritrovano all'Inferno, luogo/non-luogo dove è difficile distinguere tra ricordi e immaginazione. Vagano nei meandri di se stessi e in quelli di una città indeterminata i fantasmi di Inferno, e liberi dalle emozioni rivivono frammenti di vita passata fatti di bugie, tradimenti ed errori. Spesso imprigionati in contrappassi pulp, ripensano alle circostanze tragicomiche della loro morte, fino a concludere di essere artefici del destino che ineluttabile li ha inghiottiti. Costruito su un agile meccanismo di flashback e flashforward, ""Inferno"""" è un romanzo polifonico, connotato da una sorprendente gamma di toni: metafisici, oscuri, semantici e talvolta comici, sui rapporti tra sé e gli altri; vi si trovano evocazioni del nuovo cinema fantastico giapponese, Koreeda Hirokazu e Kurosawa Kiyoshi in primis, e di un certo immaginario occidentale, da Brian De Palma a Quentin Tarantino. Quando il passato chiama, i fantasmi tornano a mescolarsi con i vivi in situazioni in cui il tempo non rappresenta una costante. L'inferno è realtà, è sogno, o passaggio verso un altro aldilà?"" -
Storie d'amore della Corea del primo Novecento
Il filo conduttore di tutti questi racconti ambientati nella penisola coreana della prima metà del XX secolo è l'amore. L'amore visto sotto i più svariati punti di vista, amori tormentati, amori giovanili, amori non corrisposti e amori sofferti. In molte storie il sentimento lascia il posto all'erotismo più spinto, visto come espediente per sopravvivere a tutte le avversità della vita. Tutte queste passioni assumono connotazioni diverse secondo l'ambientazione della narrazione. Nelle descrizioni ambientate in città, l'amore è intenso, spregiudicato, libero dai preconcetti della società e sofisticato, perché i protagonisti sono per lo più uomini di cultura. In quelle agresti, invece, si trasforma in un'attrazione puramente fisica e sensuale, che può portare anche a commettere gesti folli, ma il cui obiettivo prioritario è sempre cercare di sopravvivere e superare tutte le traversie quotidiane. Tutti i racconti sono uno spaccato di vita della società coreana dell'epoca, dove i vari stati d'animo dei protagonisti rendono ben evidenti i suoi pregi e difetti. -
Lo stretto sentiero per l'Oku
Edo, 16 maggio 1689. Un uomo di mezza età è in procinto di partire per un lungo cammino nelle remote province settentrionali. Ha ceduto la sua umile capanna sul fiume ai confini della città. Veste come un monaco questuante, pur non avendo mai preso i voti. Stringe un bastone e porta con sé una bisaccia con l'occorrente per scrivere e poco altro. I viaggi precedenti lo hanno fiaccato e in cuor suo sa che potrebbe non fare ritorno, ma il richiamo dei numi tutelari dei viandanti è irresistibile, così come è insopprimibile il desiderio di recarsi nei luoghi immortalati dai poeti del passato, improvvisare versi ammirando il paesaggio, disquisire di poetica con gli allievi più lontani, incontrare nuovi poeti... Così inizia ""Lo stretto sentiero per l'Oku"""", racconto di un viaggio reale rielaborato distillando suggestioni e reminiscenze letterarie, mescolando poesia e prosa, alternando immagini auliche e scene di vita quotidiana, personaggi storici e persone comuni, campi di battaglia e montagne sacre."" -
Veleno
Sei donne, cinque crimini. Sei protagoniste molto diverse, accomunate dal bisogno irrefrenabile di raccontare la propria drammatica storia, senza filtri e senza pietà. Toshiko e la malcelata invidia per una sorella a cui tutto è perdonato; Suzuka e la sua ambizione che non vedrà mai il coronamento a causa di una rivale amica-nemica; Yukina e il senso di colpa per non sapersi prendere cura di chi è in difficoltà; Asumi e le insistenti attenzioni di uomini che la vogliono dolce e gentile; Yumika e Riho, due amiche che raccontano due versioni opposte dello stesso dramma. Com'è morta la madre apparentemente perfetta di Yumika? È stato un incidente o qualcuno l'ha spinta al suicidio? ""Veleno"""" da voce alle frustrazioni e alle paure di donne che si sono macchiate di crimini orribili per i motivi più disparati, ma il cui movente comune è la volontà di affrancarsi da vessazioni, imposizioni e stereotipi."" -
Lo specchio di Satana
Racconti del terrore in un romanzo. Sei protagonisti e sei storie che viaggiano sulle corde della paura atavica. Si sono riuniti quella notte, parlando di orrore... la paura selvaggia di cui non si conosce la causa. Ognuno di loro aveva una storia. Ogni storia aveva ascoltatori, e così inizia il ciclo del terrore, ma i presenti non si rendono conto che i primi fili dell'alba avrebbero prodotto per loro un evento ancora più orribile. Sei personaggi diretti da un Maestro, il dottor Refaat, a orchestrare una sinfonia di paura di personaggi che cammineranno fra specchi maledetti, insetti demoniaci, animali che presagiscono la paura e presenze inquietanti, in un crescendo di terrore che renderà la paura il vero protagonista di questo romanzo. Dare fuoco alle polveri dell'angoscia: questo è quello che il dottor Refaat cerca... e di cui godremo... o dei cui incubi immagineremo. -
Chocolietta
Chiyoko è una liceale riservata, sopravvissuta in tenera età a un tragico incidente stradale nel quale sua madre ha perso la vita. La recente scomparsa di Giulietta, la sua adorata cagnolina, riapre delle vecchie ferite, in realtà mai del tutto rimarginate, che la spingono a chiudersi in se stessa e nel suo puerile mondo di fantasia, in cui immagina di essere un cane spensierato di nome Chocolietta, esterno alla società e ai problemi che ne conseguono. Ricordando che i suoi genitori erano appassionati di film di Fellini, Chiyoko decide di iscriversi al club scolastico di cinema, in un tentativo di ritrovare un legame con la madre ormai defunta e con il padre, mai ripresosi dalla perdita. Un giorno, dopo aver preso a noleggio in una videoteca ""La Strada"""", suo film preferito di Fellini, si imbatte in un altro studente iscritto al suo stesso club: Masamune, un ragazzo eccentrico e disilluso in costante fuga dal destino che la famiglia vorrebbe inseguisse. La passione per il cinema spinge Chiyoko ad avvicinarsi a Masamune, e i due iniziano le riprese di un film amatoriale itinerante, un turbolento viaggio di crescita e di comprensione della realtà quasi parallelo, seppur molto distante, a quello di Gelsomina e Zampanò, protagonisti de """"La Strada""""."" -
Voglio essere qualcuno
Cinque studenti universitari intrecciano le loro storie per trovare la forza di affacciarsi al mondo del lavoro. Fra questi Ninomiya Takuto, viva voce del racconto, gioca il ruolo del freddo osservatore al di sopra delle parti, nascondendo tuttavia a sé stesso le proprie insicurezze. In un clima di simulazione che appare essere la cifra dominante del job hunting nel Giappone contemporaneo, Asai Ry?, miscelando fitti scambi di battute degni di una sceneggiatura, incisi fulminanti e tweet che trasudano veleno, non descrive banalmente il lato oscuro del sistema che regola le assunzioni dei neolaureati giapponesi, ma osserva e mette a nudo l'ambizione, il desiderio di riconoscimento e la fragilità delle giovani generazioni: nella bulimia di stimoli linguistici che l'epoca dei social ha garantito a tutti, l'asciutta concretezza del mondo del lavoro, le sue regole severe e la rigida etichetta feriscono il divismo della yutori sedai, la cosiddetta ""generazione rilassata"""" dei millennial giapponesi, costringendoli a riscoprire la loro umana, onesta piccolezza in un mondo che li incoraggia a esprimersi ma non ha il tempo di ascoltarli."" -
Memorie di uno yakuza
Ichiji Eiji, un vecchio yakuza avviatosi ormai sul viale del tramonto, fa del suo medico curante una sorta di confessore laico a cui affidare il racconto della propria vita. Una vita vissuta all'insegna del gokud?, la via degli eccessi alla base della filosofia yakuza, che gli ha permesso di sperimentare tanto l'ebbrezza di repentine ascese quanto la vertigine stordente di cadute rovinose. Gioco d'azzardo e bische clandestine, prigioni e torture, donne e sake, ricchezza sfrenata e fame nera sono solo alcuni degli ingredienti, a volte affascinanti a volte sconcertanti, che fanno di questo romanzo un viaggio straordinario nel lato oscuro del Giappone della prima metà del Novecento. -
Dopo la pioggia e i sogni
Sakurai Tomoharu è un musicista jazz e un genitore single, ha perso la moglie quando la figlia Ame era molto piccola e per questo ha un legame molto stretto, forte e affiatato con la figlia. Uno dei suoi hobby è collezionare farfalle, e perciò si reca a Taiwan per catturarne una molto rara, la Troides magellanus. E una farfalla talmente rara che è anche chiamata la ""farfalla fantasma"""". La leggenda racconta che chiunque riesca a catturarla si trasformerà a sua volta in fantasma. In Giappone, Ame, una normale studentessa delle medie, è molto preoccupata perché non riceve da giorni telefonate del padre. Comunque, quando Tomoharu ritorna, non riesce a ricordare come abbia fatto ritorno in Giappone, né cosa sia successo. Ame nota strane cose che cominciano ad accadere intorno a lei... Con il prezioso aiuto della vicina Akiko e sulle note di Dopo un sogno di Faure, si prepara ad affrontare quella che sarà forse la sfida più importante e spaventosa di tutta la sua vita: crescere. Tra rivelazioni sconcertanti e incontri inaspettati, viene catapultata in una realtà in cui spetterà a lei prendere decisioni difficili e dolorose. Dove la condurrà il suo viaggio?"" -
Vivere questo inferno
A ventuno anni, Eriko Kobayashi si ritrova povera e affranta. La casa editrice per cui lavora non le garantisce un'assicurazione, né le paga gli straordinari che sono diventati una costante nella sua vita, accrescendo in lei un profondo senso di frustrazione e inutilità. Esasperata, Eriko tenta il suicidio, ma si ritrova più tardi in ospedale, priva di sensi e, soprattutto, ancora viva. Intraprende un percorso di riabilitazione presso un reparto di psichiatria che, paradossalmente, sembra alimentare le sue insicurezze e il desiderio di morire. Dopo qualche anno, su suggerimento dello staff della clinica, richiede l'assistenza sociale, ma quando vorrebbe recedere dai sussidi statali per riprendere in mano la propria vita, il sistema sanitario e quello pubblico sembrano ostacolarla. Un giorno, mentre si trova in clinica, nota la rivista di un'organizzazione non-profit. Decide di contattare la redazione per un'eventuale opportunità di lavoro. Da qui, la svolta. L'impiego part-time la aiuterà a liberarsi dall'assistenza sociale e sarà il primo passo verso la rinascita. Contiene il manga ""La crudele storia di una editor"""" Poco dopo l'assunzione presso una rivista di manga a sfondo erotico, Eriko riceve diverse mansioni, che porta a termine con discreto entusiasmo, sebbene i temi principali della rivista, come l'eros, le siano piuttosto estranei. Nonostante gli incarichi aumentino, il salario rimane quello basso di sempre. La frustrazione reiterata la indurrà a tentare il suicidio con dei farmaci. Sarà una sua amica a trovarla nel suo appartamento, priva di sensi, e a chiamare i soccorsi."" -
Luna nomade
Sarasa ha nove anni e trascorre spensierata una vita felice con gli eccentrici genitori. La sua tranquillità però si infrange all'improvviso quando, rimasta sola, viene affidata alle cure degli zii, persone rigide e poco inclini ad accettare la sua originalità. La permanenza a casa degli zii è resa ancora più difficile dall'insopportabile cugino Takahiro, che tormenta Sarasa in ogni modo. Disperata, la bambina cerca una via di fuga da quella casa dove si sente estranea, e trova inaspettata solidarietà in Fumi, un ragazzo di diciannove anni che, vedendola sola al parco, la invita a trasferirsi da lui. Sarasa trascorre due mesi felici a casa di Fumi, sperando di non doversene mai andare. Ma nel frattempo la polizia la sta cercando, ritenendo che sia vittima di un rapimento da parte di un pedofilo. Scoperta infine dalla polizia, la bambina viene affidata ad una casafamiglia dove cresce in solitudine, mentre Fumi viene accusato di rapimento e arrestato. Passano quindici anni, Sarasa è adesso una giovane donna che trascorre le giornate tra il lavoro part-time e le attenzioni per il possessivo fidanzato Ry?. La sua vita sembra andare avanti senza scossoni, ma la ragazza pensa ancora a Fumi, l'unico ad averla aiutata mentre era completamente sola, e che per colpa sua è finito in prigione. Fumi si ricorda ancora di lei? La odia per quello che è accaduto?