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Imperativo energetico. 100% rinnovabile ora! Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico
L'impegno di Hermann Scheer per le energie verdi è ancorato a un'esigenza di giustizia sociale e di democrazia, oltre che alla preoccupazione per la salvezza del pianeta. Le rinnovabili rappresentano su scala mondiale un quarto della potenza elettrica, e la quota cresce rapidamente. La loro diffusione però non è omogenea: la trasformazione coinvolge al momento un numero limitato di paesi, e non necessariamente quelli dotati dei potenziali eolici o solari più elevati. I limiti sono soprattutto di natura politica: privilegi di legge, monopoli territoriali e di mercato. L'urgenza di una risposta ai cambiamenti climatici e la necessità di ridurre gli impatti ambientali e sociali legati alla produzione dei combustibili fossili e al nucleare impone di accelerare la riconversione del sistema energetico. Scheer ritiene possibile anticipare i tempi e arrivare a soddisfare con le fonti rinnovabili l'intero fabbisogno di energia, quindi non solo la componente elettrica, entro un quarto di secolo. Presentazione di Gianni Silvestrini. -
L' Italia della green economy. Idee, aziende e prodotti nei nuovi scenari globali
Oggi la parola d'ordine, ripetuta con insistenza in ogni circostanza, è crescita, per uscire dalla crisi economica e finanziaria legata al debito pubblico, allontanando lo spettro della bancarotta. Alla crescita, però va data una precisa direzione di marcia verso la sostenibilità, che tenga conto dell'ambiente, delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie pulite e più efficienti e della necessità di un'innovazione sociale orientata all'equità. Dall'agricoltura ai settori industriali e dei servizi più consolidati, dall'energia al settore delle information technology, L'Italia della green economy presenta i risultati del Premio Sviluppo Sostenibile dal 2009 al 2011, indetto dalla Fondazione omonima. Prefazione di Edo Ronchi. -
Capitalismo naturale. La prossima rivoluzione industriale
Capitalismo naturale, pubblicato per la prima volta nel 1999 - qui presentato con una nuova introduzione degli autori che fa il punto su quanto è successo da allora - è uno dei testi che hanno dato forma ai concetti ispiratori della Green Economy. Il capitalismo naturale è infatti profondamente differente dal capitalismo tradizionale. Quest'ultimo ha sempre trascurato il valore monetario delle risorse naturali e dei servizi forniti dagli ecosistemi, senza i quali, oltre che la vita stessa, non sarebbe possibile alcuna attività economica. Il capitalismo naturale, al contrario, contabilizza le risorse e punta all'efficienza per riuscire a produrre di più con meno. Ridisegna le logiche industriali sulla base di un modello che esclude gli sprechi e la produzione di rifiuti; sposta l'economia verso un flusso continuo di valore e servizi; investe nella protezione e nell'espansione del capitale naturale esistente. Il volume, ricco di esempi e aneddoti, lascia ogni lettore con la speranza che lo storico contrasto tra business e ambiente possa giungere a una pacifica e costruttiva conclusione. -
Meno 100 chili. Ricette per la dieta della nostra pattumiera
Ispirato a uno spettacolo teatrale che ha riscosso notevoli consensi, Meno 100 chili racconta come si può ridurre la quantità di rifiuti che produciamo ogni giorno a casa e al lavoro. Alternando l'approfondimento scientifico con racconti e aneddoti, Roberto Cavallo passa al setaccio le azioni che compongono la nostra quotidianità, e per ognuna ci indica come ridurre la quantità di spazzatura che potrebbe generarsi. Dai detersivi alla spina all'acqua del rubinetto, dai trucchi per ottenere il compost direttamente a casa propria all'uso degli ecopannolini. Dagli uffici che risparmiano carta ed elettricità alle feste di compleanno a zero rifiuti. I risultati potranno sorprenderci. Perché se è vero che produciamo un sacco di rifiuti, che inquinano e impongono la costruzione di discariche e inceneritori, è anche vero che ridurli è facile, vantaggioso e pure divertente. -
Non è un cambio di stagione. Un iperviaggio nell'apocalisse climatica
Da alcuni anni, ogni mattina il mondo si sveglia sotto la minaccia di una nuova apocalisse. Per gli ecologisti è rappresentata dal cambiamento climatico. Governi, celebrità, organismi internazionali, grandi corporation, piccole ONG, si sono lanciate nella lotta contro il cambiamento. ""Non è un cambio di stagione"""" è un viaggio in nove diversi paesi - Brasile, Nigeria, Niger, Marocco, Mongolia, Australia, Filippine, isole Marshall, Stati Uniti che stanno soffrendo maggiormente la minaccia climatica. Ma è, soprattutto, una riflessione affilata, uno sguardo provocatorio sulle contraddizioni dell'ecologismo esasperato, dell'ambientalismo che si fa business, del principio che si fa moda. E il mondo degli """"ecololò"""" che Caparrós smaschera con ironia e intelligenza ridando la parola agli ultimi della terra e accompagnandoci ai confini del mondo. E lo fa proponendo un genere misto, una cronaca che pensa, un saggio che racconta."" -
Carbon footprint. Calcolare e comunicare l'impatto dei prodotti sul clima
Il mondo sta entrando in una fase di cambiamento senza precedenti. I tagli delle emissioni di gas serra chiesti dagli scienziati dell'IPCC, pari al 25-40% entro il 2020 e almeno all'80% entro il 2050, impongono di introdurre modifiche radicali in ogni settore della nostra vita. La politica internazionale tarda però colpevolmente a dare una risposta efficace e diventa essenziale l'avvio di una forte spinta dal basso, a partire dagli enti locali e dai cittadini. Anche il mercato deve svolgere un ruolo attivo e la Carbon Footprint di prodotto (CFP) è lo strumento ideale nella costruzione di una nuova dinamica produttore-consumatore. Quantificare e comunicare l'impronta climatica di un prodotto vuol dire aumentare la trasparenza sulle azioni che un'azienda compie per la gestione delle emissioni di gas serra legate all'intero ciclo di vita di un prodotto. Allo stesso tempo, la diffusione della CFP fa crescere la consapevolezza dei consumatori sulle conseguenze delle proprie scelte quotidiane. La CFP è un tassello fondamentale per facilitare l'inizio della terza grande rivoluzione industriale, quella verso un'economia a basso contenuto di carbonio. -
Ambiente Italia 2012. Acqua: bene comune, responsabilità di tutti
Il 2011 è stato in Italia l'anno della vittoria del sì al referendum sull'acqua, e questa vittoria ha avuto il grande merito di riaccendere l'attenzione sui ""beni comuni"""". Non a caso il rapporto """"Ambiente Italia 2012"""" è dedicato al più prezioso di questi beni, l'acqua. Un tema molto articolato che implica la necessità di considerare in connessione i diversi aspetti che lo compongono: la quantità e la qualità, gli usi della risorsa e la tutela degli ecosistemi, la riduzione del rischio idrogeologico e la riqualificazione del paesaggio. Come di consueto """"Ambiente Italia 2012"""" presenta anche un'ampia rassegna di indicatori aggiornati sulla situazione ambientale del nostro paese. Gli esperti che hanno contribuito al rapporto di quest'anno ci permettono di trattare l'argomento nella sua complessità e di delineare un quadro chiaro: dove siamo ora e quale direzione è necessario prendere. Al lettore, infatti, apparirà chiaro che le cose da fare non si limitano a ridefinire gli assetti proprietari degli enti di gestione o a riformare i meccanismi di finanziamento del servizio idrico, ma abbracciano le politiche agricole e quelle industriali, le politiche territoriali in senso ampio e quelle urbanistiche e di difesa del suolo in particolare. Si tratta di un cambiamento profondo che richiederà una riforma normativa articolata e anche un cambiamento delle nostre coscienze."" -
La terza crisi. Come sconfiggere la crisi e difendere il futuro di imprese e famiglie
Non passa giorno senza che giornali e televisioni ci informino dell'aggravarsi della ""crisi"""" che sta investendo l'economia mondiale, e ogni giorno le ricadute della crisi sulle nostre vite si fanno sentire con più asprezza. Orientarsi tra le notizie non è però facile, e ancora più difficile è individuare una possibile via d'uscita. """"La terza crisi"""" prova a fare chiarezza partendo dalla constatazione che le crisi che stiamo attraversando sono in realtà tre. La prima, quella finanziaria, è esplosa nella seconda metà del 2008. La seconda è quella economica. Sta minacciando la stabilità di diverse nazioni, e si prevede che continuerà a far sentire i suoi effetti per il prossimo decennio. La terza crisi, di cui iniziamo a vedere le prime manifestazioni, è quella ecologica. Quest'ultima è la più grave, perché il funzionamento dell'economia dipende dalla salute degli ecosistemi. """"La terza crisi"""" presenta le strategie con cui le imprese possono raggiungere elevati standard di sostenibilità, nella convinzione che solo preparandosi per affrontare la terza crisi sia possibile superare la crisi attuale. Biomimetica, trasformazione dei prodotti in servizi e politiche """"zero waste"""" sono solo alcune delle proposte attraverso cui conseguire un benessere duraturo e rispettoso degli equilibri della natura."" -
Reinventare il fuoco. Soluzioni vincenti per il business della nuova era energetica
Risultato delle esperienze accumulate in trent'anni di collaborazioni con governi, istituzioni e aziende di più di sessanta paesi, ""Reinventare il fuoco"""" delinea un percorso che entro il 2050 potrebbe consentire a qualunque nazione industrializzata di affrancarsi dal petrolio, dal carbone e dal nucleare. Auto, camion, navi e aeroplani ultraleggeri e, quando possibile, elettrici o ibridi; edifici super efficienti e progettati con modalità innovative; cogenerazione di calore ed elettricità, cicli chiusi e biomimesi; reti intelligenti, apporti massicci di energia da fonti rinnovabili... Sono questi alcuni dei tasselli di """"Reinventare il fuoco"""", che per ciascuno dei quattro settori oggetto dello studio, trasporti, edilizia, industria e produzione dell'elettricità, individua le tecnologie più innovative, suggerisce quali modifiche apportare alle politiche e definisce gli strumenti fiscali, economici e finanziari più adatti per accelerare la trasformazione verso una società libera dai combustibili fossili. Lovins non nasconde che le difficoltà sono enormi, ma ribadisce che le opportunità e i guadagni possibili sono pari, se non addirittura superiori. """"Reinventare il fuoco"""" porterebbe infatti grandi benefici all'ambiente, all'economia, all'occupazione, alle persone e alla loro salute, senza contare le ricadute positive sulla stabilità geopolitica globale."" -
Il riciclo ecoefficiente. L'industria italiana del riciclo tra globalizzazione e sfide della crisi
Il riciclo ecoefficiente delinea un quadro completo dei benefici economici e degli effetti ambientali dei processi di riciclo. Alluminio, carta, ferro, inerti, legno, oli usati, piombo, plastica, pneumatici, Raee e vetro: per ogni materiale vengono calcolati, con una modalità LCA (Life Cycle Assessment), i consumi energetici delle operazioni di riciclo e i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e di altre sostanze inquinanti. Un focus particolare viene poi dedicato alla dibattuta questione dei costi energetici delle raccolte differenziate, che confermano comunque la loro vantaggiosità. La controversa globalizzazione dei mercati del riciclo, con decine di milioni di tonnellate di rottami e maceri che migrano dai paesi avanzati ai paesi emergenti, è indagata anche attraverso un originale focus sugli effetti del riciclo di carta e plastica in Cina. I risultati dello studio confermano definitivamente il ruolo primario del settore del riciclo dei rifiuti nell'attuale sfida economico-ambientale. -
Boschi & bossoli
Centro Italia: chiese medievali, paesi arroccati sulle colline, boschi. Una bella cartolina. Dopo il terremoto arrivano grandi finanziamenti per la ricostruzione e qualcuno ha deciso che quella sarà una zona di conquista. Cemento, corruzione, sangue, ferocia, questi gli ingredienti. Dal nulla compaiono centri commerciali superflui, villette a schiera, sopraelevate, strade e svincoli inutili e poi anche cave di breccino. E questo il contesto in cui si svolge l'operazione Boschi & Bossoli. L'arresto di un gruppo di ecoattivisti con l'accusa di associazione terroristica serve a sviare l'attenzione dai veri pericoli mafiosi e affaristici. I poveri ""untorelli"""" sarebbero il vero pericolo e l'operazione deve servire da esempio per tutta Italia, un monito per i No Tav della Val Susa. Per questo motivo deve essere spettacolare: un centinaio di carabinieri in mimetica e armati sino ai denti, pattuglie mobili, elicotteri, blindati. Una piccola città sconvolta e ferita si risveglia all'alba attonita. Nel frattempo la penetrazione mafiosa avviene con la collaborazione, anche involontaria, di tante persone. Politici, affaristi, architetti, generali: ognuno segue il proprio tornaconto. Chi vuole fare carriera, chi vuole distogliere l'attenzione dai suoi guai giudiziari, chi reclama potere e visibilità. Fino alla magistratura che si presta a fare scempio della vita di quattro ragazzi innocenti."" -
State of the world 2012. Verso una prosperità sostenibile
A vent'anni dal primo Summit della Terra, nel giugno 2012 i rappresentanti dei governi e delle Ong di tutto il mondo si riuniranno a Rio de Janeiro per la Conferenza dell'Onu sullo sviluppo sostenibile. Da allora il nostro pianeta è cambiato profondamente: abbiamo raggiunto i 7 miliardi di abitanti e gran parte di essi vivono oggi in aree urbane, l'economia ha conosciuto una rapida globalizzazione e i servizi forniti dagli ecosistemi sono sempre più sotto pressione. L'appuntamento di Rio+20 è dedicato ai temi della green economy e alle prospettive che questa offre per superare la crisi economica e ambientale che stiamo attraversando. Anche per questo, sul Summit si concentrano grandi aspettative. Realizzato in occasione di questa scadenza ""State of the world 2012"""" fa il punto sulla conversione ecologica dell'economia. Nessun settore è escluso: dagli indicatori alternativi al Pil allo sviluppo urbano, dai trasporti all'agricoltura, dagli edifici fino ai sistemi di gestione delle imprese, delle foreste e degli oceani. Gli esperti internazionali selezionati dal Worldwatch Institute propongono una panoramica degli strumenti politici e delle strategie per trasformare le nostre società e l'economia globale verso la sostenibilità. Il rapporto offre una selezione di idee, strumenti e innovazioni che confermano come l'obiettivo della sostenibilità non dipenda solo dalle decisioni prese nelle sedi internazionali, ma anche dalla società civile, dall'iniziativa, dall'energia e dall'impegno di innumerevoli comunità."" -
Ecomafia 2012. Le storie e i numeri della criminalità ambientale
Fin dalla sua prima edizione, il rapporto Ecomafia è diventato uno strumento di lavoro fondamentale per la magistratura e le forze dell'ordine. In seguito, è stato citato in trasmissioni televisive e dai giornali e ha ispirato movimenti popolari, scrittori e intellettuali. È insomma ormai chiaro che per parlare o scrivere di crimini ambientali non si può prescindere da questo volume, che documenta nel minimo dettaglio l'evolversi delle attività dei clan che imperversano nel nostro paese, in settori che vanno dall'abusivismo edilizio ai traffici di rifiuti, dalle energie pulite all'agromafia, dagli abusi sugli animali all'archeomafia. L'edizione di quest'anno dedica un focus particolare alle infiltrazioni della 'ndrangheta al Nord, dove in tanti hanno già iniziato a banchettare alla grande torta dell'Expo 2015. Il rapporto Ecomafia fa nomi e cognomi, e indica i luoghi in cui operano i criminali e i costi che le loro attività impongono a ciascuno di noi. Costi sanitari, ma anche costi legati al lavoro nero e all'evasione, e sovracosti legati alla cattiva qualità di interventi sul territorio e nell'edilizia. -
Sostenibilità in pillole. Per imparare a vivere su un solo pianeta
Ogni giorno che passa, si accumulano nuove prove che certificano che le attività umane stanno esercitando una pressione eccessiva sul nostro pianeta. Prigionieri di una visione a breve termine, che ha messo la crescita materiale al di sopra di ogni altra considerazione, abbiamo modificato e sfruttato tutti i sistemi che supportano la nostra civiltà. Considerato poi che le previsioni più accreditate indicano che sia la popolazione sia i consumi globali sono destinati a crescere nei prossimi decenni, è sempre più chiaro che il modello fin qui adottato è insostenibile. Continuando così, rischiamo infatti di superare quello che alcuni scienziati definiscono come ""punto critico planetario"""", oltrepassato il quale ci troveremmo in una situazione inedita, non necessariamente piacevole per noi e gli altri abitanti della Terra. """"Sostenibilità in pillole"""" prova a tracciare una via diversa, e mette insieme, come tessere di un mosaico, 25 brevi capitoli che sintetizzano le conoscenze più avanzate su tutti gli aspetti della sostenibilità. Economia, clima, energia, città, cibo, benessere personale e indicatori della ricchezza, impronta ecologica, idrica o di carbonio: l'elenco dei temi trattati è esaustivo, e consegna a ogni lettore i concetti per immaginare un futuro diverso e davvero sostenibile. Prefazione di Piero Angela."" -
Parole per il futuro. Piccolo vocabolario per il prossimo decennio
In ""Parole per il futuro"""" vengono identificati 20 termini (oggetti o concetti) ritenuti particolarmente significativi per gli anni a venire. Sono stati scelti perché hanno tutte le caratteristiche di innovazioni potenti, dalle quali ora riceviamo solo deboli segnali, ma inequivocabili. Oppure, quando si tratta di tematiche molto trasversali se ne deve parlare perché la storia che ci aspetta dovrà necessariamente metterci mano per via di fatti ed emergenze che sono giunte alla stretta finale. L'idea di questo volume nasce dalla volontà di stimolare una riflessione e il conseguente approfondimento su alcuni concetti che nel futuro interverranno nel nostro quotidiano non solo in qualità di professionisti, ognuno per le singole responsabilità all'interno della realtà aziendale o professionale in cui opera, ma anche e soprattutto in qualità di cittadini e individui. Lo scopo è anche incuriosire il lettore presentando in modo divulgativo nuovi termini (non tutte le parole sono nuove, ma nuovo vuole essere il modo in cui sono lette e interpretate) non ancora completamente sedimentati nel sentire comune (sharing, biomimesi, greenwashing...). Siamo in tanti a desiderare che una stagione di grandi trasformazioni si possa finalmente aprire. E perché le cose cambino, desiderarlo con forza è una premessa essenziale."" -
9 miliardi di posti a tavola. La nuova geopolitica della scarsità di cibo
L'agricoltura globale si trova di fronte a sfide del tutto nuove. Le falde idriche calano, le rese cerealicole hanno raggiunto il loro limite, le temperature globali aumentano e l'erosione dei suoli continua ad aggravarsi. Nutrire la popolazione mondiale, che cresce ogni anno di 80 milioni di individui, diventa sempre più difficile. E allora le nazioni che possono permetterselo corrono all'estero ad accaparrarsi terre coltivabili e annesse risorse idriche. Il land grabbing rappresenta un fenomeno nuovo all'interno della geopolitica della scarsità alimentare, in cui il cibo ha assunto la stessa importanza del petrolio e il terreno agricolo è prezioso come l'oro. Le ricadute in termini di prezzi mondiali del cibo sono sotto gli occhi di tutti. Cosa accadrà con il prossimo aumento dei prezzi? Se la contrazione dei consumi alimentari, spinta dalla crisi, è una novità per molti di noi, per molti altri non sono più possibili ulteriori sacrifici. Il cibo è l'anello debole della nostra società e rischia quindi di diventare un importante fattore di instabilità politica. Per evitare il collasso del sistema alimentare è necessaria la mobilitazione della società nel suo complesso. Oggi la posta in gioco è la salvezza della civiltà stessa, e salvare la civiltà non è uno sport che prevede spettatori. -
La seconda occasione. Per dare nuova vita ai nostri rifiuti
La domanda ""che cosa lasceremo in eredità ai posteri"""" ha una risposta semplice: rifiuti, perlopiù. Ogni giorno infatti ne produciamo quantità così colossali che negli oceani si sono formati accumuli di detriti estesi come nazioni... Per rompere questo """"assedio"""" è necessario mettersi alle spalle una lunga stagione di sprechi e allargare, grazie a molti insegnamenti tratti dal passato, quel """"varco"""" di comportamenti ragionevoli e virtuosi verso il quale la crisi economica ci sta già indirizzando. Con leggerezza e gusto per il racconto """"La seconda occasione"""" ci spiega come fare."" -
Energia da biogas. Manuale per la progettazione, autorizzazione e gestione degli impianti
"Energia da biogas"""" è un manuale nato allo scopo di condensare e razionalizzare le conoscenze e le esperienze di professionisti e operatori, proprio mentre si manifesta un interesse crescente per questa forma di energia. Molti degli autori sono anche relatori ai seminari organizzati da Nextville.it nell'ambito della sua Formazione Rinnovabili. Nel corso di questi incontri si è avvertita l'esigenza di uno strumento agile e completo di conoscenza del settore. Il manuale sarà utile a professionisti e imprenditori, ma anche a chi si occupa di energie rinnovabili perché deve valutare le migliori soluzioni tecnologiche disponibili e finanziare o investire in tali attività. L'approccio è pluridisciplinare e vengono trattati profili tecnici (con approfondimenti sulle tipologie di impianti per produrre e utilizzare il biogas e sulla gestione del digestato), economici (incentivazione, business pian tipici), giuridici (autorizzazione, contrattualistica, fìnanziabilità) e fiscali (tassazione dell'intervento, dalla fase di costruzione alla produzione di reddito). Il volume è stato concepito in modo da facilitare la lettura, offrendo più livelli di approfondimento. I contenuti sono perciò presentati in modo da prestarsi a una lettura veloce di tutte le informazioni di base necessarie per conoscere l'argomento e, contemporaneamente, mettono in chiara evidenza gli approfondimenti di dettagli." -
Green economy: per uscire dalle due crisi. Rapporto 2012
Che quello verso la green economy sia un orientamento fondamentale, anzi, obbligatorio, per dare un futuro al sistema produttivo del nostro paese è qualcosa che dovrebbe essere chiaro a tutti. Se non lo è ancora, significa che il concetto rimane troppo vago nella percezione delle persone, della politica ma anche delle stesse forze economiche: le imprese, il credito, le organizzazioni dei lavoratori. Significa che troppe domande rimangono tuttora aperte. Domande come: che cosa fa di un'attività economica un'attività green? Cosa significa esattamente green economy? Chi la sta facendo in Italia? Con quali risultati? Quali sono i settori dell'economia attuale che in questa prospettiva hanno un futuro? Quali sfide e ostacoli pone il ""sistema paese"""" sulla strada di un'economia sostenibile? Colmare questo importante vuoto di informazione e di riflessione è l'obiettivo del primo rapporto sull'economia verde in Italia, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da ENEA. Il volume offre la più dettagliata analisi prodotta fino a oggi sulla posizione dell'Italia in un processo che sta investendo le economie mondiali, mettendo a fuoco i nodi irrisolti e gli ambiti rispetto ai quali è più urgente un deciso cambio di marcia da parte della politica e dell'economia nazionale."" -
Fonti rinnovabili. Autorizzazioni, connessioni, incentivi e fiscalità della produzione elettrica. Vademecum Nextville 2013
L'anno 2012 ha visto un notevole cambiamento di scenario nel campo delle energie rinnovabili. Proprio nel cuore della crisi economica sono intervenuti tagli sempre più consistenti all'incentivazione del fotovoltaico, ridimensionando molti operatori - piccoli e grandi - che hanno stentato a percepire in tempo la sproporzione ormai evidente tra incentivi e costi degli impianti, e dunque l'ormai prossima grid parity. Anche le fonti diverse dal fotovoltaico hanno subito uno stallo grave, per la mancanza di un quadro di riferimento normativo che li accompagnasse nelle scelte operative dal 2013. A chiusura 2012, il panorama relativo alle rinnovabili è completo (o quasi) e gli operatori del settore possono ricominciare a mettere insieme il complesso puzzle valutativo che è indispensabile per prendere decisioni d'investimento. Abbiamo costruito questo Vademecum per facilitare il percorso a ostacoli tra iter autorizzativi e connessione, tra probabilità o certezza degli incentivi, tra costi e tempi degli adempimenti. Da quest'anno, a causa della maggiore complessità della normativa in materia di premialità all'efficienza energetica, Nextville realizza un volume separato, dal titolo: Vademecum Nextville 2013. Efficienza energetica: gli incentivi per le rinnovabili termiche, il risparmio energetico e la cogenerazione. Prefazione di Gianni Silvestrini.