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Il corpo geniale. Nijinsky: percorso artistico e traiettoria di malattia mentale
Vaslav Nijinsky, icona universale della danza, è un caso prototipico in cui la neurodiversità sostiene da un lato un successo planetario, plasmato da un modello antropologico originale e irripetibile, e dall'altro una catastrofe personale, rappresentata da una grave malattia mentale. Bambino prodigio, virtuoso del balletto, étoile intramontabile, coreografo geniale che anticipò il balletto moderno ed espresse, in personaggi come Petrouchka, il Fauno e l'Eletta, ""universali"""" della condizione umana: questo fu Nijinsky nei primi trent'anni della sua vita. Nei successivi trenta, per una sorta di legge del contrappasso, fu catatonico. La sua esistenza eccezionale si intreccia con gli eventi storici, le avanguardie artistiche e il mondo pionieristico della psichiatria del primo novecento. Gli psichiatri che lo ebbero in cura, i migliori dell'epoca, non riuscirono a restituirlo al suo mondo e alla danza. Avrebbe potuto la psichiatria moderna contrastare un decorso così crudele? La psicobiografia del ballerino getta luce sulla complessità della mente creativa nelle sue relazioni col corpo, con lo spazio e col tempo, in un cammino appassionante che si traduce in evoluzione culturale. Il prezzo, talora, è la malattia mentale e il compito della psichiatria è quello di minimizzare tale costo"" -
Il sole e i girasoli. La terapia familiare e i disturbi di apprendimento: un mondo ancora da capire
Il libro nasce dal bisogno di offrire nuovi scenari terapeutici alla cura delle problematiche relazionali e di apprendimento di bambini e adolescenti. L’autrice sperimenta in particolare nei servizi pubblici e nel contesto formativo del training l’efficacia dell’approccio sistemico e multidimensionale ai problemi. Le storie raccontate dai protagonisti in modo frammentato vengono contestualizzate e rinarrate nel percorso terapeutico e offrono nuove opportunità superando il rischio della “diagnosite” e dello stigma. Le riflessioni teoriche riportate permettono di evidenziare i limiti di percorsi esclusivamente riabilitativi e degli incontri individuali nel gestire bambini trattati alla stregua di meravigliosi o terribili burattini impazziti, fuori dai loro contesti di riferimento affettivo. Il testo ha una natura trasversale poiché offre non solo agli addetti ai lavori, ma anche a genitori e insegnanti, una nuova prospettiva che permette di attivare le risorse e trovare nuove strategie per il benessere del bambino e della famiglia. Le indagini presentate e i riferimenti legislativi e socioculturali completano il volume. -
Trauma e resilienza. Diagnosi e intervento in età evolutiva
Il libro nasce dal desiderio di raccogliere le attuali prospettive teoriche sul trauma in età evolutiva al fine di comprenderne natura, manifestazioni e conseguenze e saper intervenire con un lavoro di ricucitura della trama interrotta della propria storia a causa del trauma. Il testo ha un duplice scopo, presentare l'analisi transazionale come teoria efficace per leggere sintomi e disagi psicologici connessi al trauma nel bambino e nell'adolescente, e mettere il lettore nella condizione di conoscere e scegliere gli strumenti necessari per lavorare nella stanza di terapia o in ambito psicosociale con il piccolo paziente. Trauma relazionale, fattori di rischio, lutto, esperienze traumatiche dei migranti sono alcune delle tematiche affrontate nel testo, corredate di esempi clinici e di storie di vita. Nonostante i traumi, di qualunque natura, siano ferite che lasciano segni e cicatrici, le autrici hanno sparso tra le pagine del libro la propria convinzione profonda che in ciascuno abiti una forza naturale, innata, che al di là delle esperienze che la vita riserva per ciascuno, al di là delle decisioni prese, spinge inconsapevolmente verso il bene. E tale forza nutre la speranza. -
Insegnanti coraggiosi. Superare critiche e difficoltà migliorando status, legittimazione e supporto
Il ""Mestiere"""" dell'insegnante non è mai stato così duro e sottoposto al rischio di critiche come nella società attuale, incrementando il carico di stress legato allo svolgimento del proprio lavoro con il conseguente aumentato rischio di burn out, senso di isolamento e demotivazione. Questo libro descrive l'applicazione pratica della NVR (Resistenza Non Violenta) nelle scuole da parte di insegnanti e dirigenti scolastici. È un manuale che descrive passo per passo come gli insegnanti possono sviluppare una """"Nuova Autorità"""", basata sulla presenza, l'autocontrollo, il sostegno e la persistenza, invece dell'autorità di un tempo che si basava sulla distanza, l'intimidazione e la forza, caratteristiche non più accettate nella società attuale. I capitoli descrivono agli insegnanti come riscoprire il proprio coraggio e la propria autorità, come imparare a proteggere se stessi e gli studenti, affrontare bullismo, comportamenti disturbanti e violenti, sviluppare la cooperazione con genitori e colleghi e trovare modi legittimi per diventare leader efficaci all'interno della propria classe."" -
Le relazioni dipendenti. Quando l'altruismo diventa patologico
«Quello che il lettore ha tra le mani non è un mero manuale tecnico né un testo dai toni intimistici, bensì un valido strumento di studio e di lavoro, un'antologia di fertili spunti per la riflessione e di precisi suggerimenti pratici per il clinico.» – Dalla prefazione di Matteo RampinL'altruismo sembra così ovvio e la nostra cultura Occidentale ne sembra così compenetrata, che pare un'eresia suggerire possa avere anche un lato oscuro. La qualità emergente di questa ricerca è proprio l'eccesso di altruismo con le sue conseguenze problematiche o schiettamente patologiche. Spesso identità fragili, dotate di scarsa autostima utilizzano modalità relazionali improntate a un eccesso di altruismo, con la ""finalità egoistica"""" - anche inconsapevole -, di evitare la critica, il giudizio, il rifiuto, pur di garantirsi accettazione, stima, affetto. Il bisogno prepotente di essere riconosciuto, amato, identificato induce l'altruista patologico a costruire una relazione di dipendenza morbosa con coloro che inonda della propria disponibilità (partner, con conseguenze talora tragiche, ma anche """"altri"""" specifici o generici). L'esito è nocivo, e spesso in modo severo, per se stesso e talora per chi è il destinatario di tanta """"generosità"""". L'Altruismo Patologico diventa un linguaggio comune, che può esprimersi con diversi """"copioni"""", ognuno con le sue caratterizzazioni, specificità e peculiarità discriminanti: la Prostituzione Relazionale, la Salvazione e il Legame Indispensabile."" -
Anche i supereroi vanno in terapia
Tutti noi che leggiamo o abbiamo letto fumetti, quelli che hanno visto e recensito film di supereroi, abbiamo sofferto della stessa sofferenza dei nostri protagonisti, che nel mezzo del combattimento vengono maltrattati, picchiati e sono sempre sull’orlo della sconfitta. Come in ogni storia, ci sono tre meccanismi cognitivi di base che entrano in gioco nell’atto di leggere: identificazione, proiezione e spostamento. Anche i supereroi vanno in terapia non è un testo che mira a distruggere la magia dei nostri idoli. Ci consente di recuperare il senso umano di ciascuna di queste icone di giustizia, di vedere, in senso riflessivo, quanto costa per i nostri protagonisti mantenere il ruolo dei salvatori, come devono sacrificare il loro universo personale, la loro vita relazionale e i loro affetti per effettuare i soccorsi. Nella seconda parte di ogni capitolo sono narrate le vicissitudini di un’ipotetica prima intervista psicologica sulla ricerca del trattamento psicoterapico. Qui viene diagnosticata e preparata la prognosi del presunto disturbo mentale e organico del protagonista. Non per patologizzare, ma per mostrare le conseguenze del perpetuare un certo atteggiamento nel tempo. -
La schizofrenia nel pensiero di Ferdinando Barison. Profilo storico scientifico di un illustre psichiatra padovano del XX secolo
Questo è un libro di storia della psichiatria e della psicopatologia, un'analisi storico critica del pensiero sulla schizofrenia che fu proprio di Ferdinando Barison (1906-1995), direttore dal 1947 al 1971 dell'Ospedale Psichiatrico di Padova, noto psicopatologo e fenomenologo italiano del secolo scorso. Barison è un autore che con Giovanni Enrico Morselli e Danilo Cargnello si situa agli esordi della fenomenologia clinica italiana nel momento di passaggio della nostra psichiatria dal positivismo neuropsichiatrico degli anni trenta alla novità radicale introdotta negli anni del secondo dopoguerra da Danilo Cargnello. Queste novità radicali si iscrivono nel superamento del classico approccio neurobiologico alla malattia e sull'opportunità di partire invece dallo studio della personalità schizofrenica. Ne nacque la fenomenologia psichiatrica italiana. Barison pervenne a questa fenomenologia con la sua originale descrizione dell'alterità radicale di vita e di esperienza dello schizofrenico, ben diversa dalla supposta demenza prodotta dalla malattia. Proseguì questa ricerca in modo coerente e originale, fino agli impensati esiti ermeneutici dei suoi ultimi anni. -
Arco notturno. Il sogno e il sé
Il lavoro sul sogno rappresenta, fin dagli albori della psicoanalisi, uno degli strumenti principali per la conoscenza dell'inconscio e per il trattamento dei disturbi psichici. Ma nella realtà contemporanea, con l'evoluzione di teorie e tecniche e con la tendenza a una progressiva integrazione degli approcci terapeutici, l'utilizzo dei sogni in seduta ha assunto un significato nuovo, via via più complesso, più nettamente relazionale. Arco Notturno trae origine da un'esperienza formativa sull'utilizzo dei sogni, in una prospettiva orientata al Sé e alla relazione, e ha l'intento di esplorare e sintetizzare le basi storiche, teoriche e tecniche del lavoro con il materiale onirico, rivolgendosi anche a psicoterapeuti che non provengono da una formazione prettamente psicodinamica. Nel disegno della metafora astronomica, il volume propone numerosi esempi, con uno stile espositivo tra il racconto e il caso clinico, attraverso i quali si percorrono alcune delle aree in cui i sogni diventano risorse e indicatori più significativi per il percorso terapeutico. -
Le nuove famiglie
Il termine nuove famiglie indica realtà diverse: due nuclei familiari uniti in un'unica e grande famiglia allargata, famiglie ricostituite non coniugate, quelle composte da mamme o papà single (le cosiddette famiglie monogenitoriali), ma anche famiglie divise dai divorzi ma non ricostituite e che, per i bambini, diventano due microcosmi paralleli nei quali vivere due vite diverse. Contributi di: Giorgia Abate, Emmanuel Anati, Luigi Baldari, Mario Bolognari, Vincenza Coppolino, Tiziana Frigione, Daniela Gariglio, Giuseppe Giordano, Daniele La Barbera, Daniela Marenco, Bruna Marzi, Maria Luisa Mondello, Marco Muscolo, Matteo Riccò, Sandro Rodighiero, Crocettarachele Sartorio, Luciana Taffaro, Ambrogio Zaia. -
Interazioni mente-corpo. Nuovi orizzonti della psicosomatica
Viene presentata nel volume la psicosomatica dal punto di vista della micropsicoanalisi. Le basi concettuali le avevano fornite Silvio Fanti con la definizione della micropsicoanalisi organica e Nicola Peluffo con lo studio delle interazioni psicobiologiche feto-madre. E Quirino Zangrilli aveva introdotto il termine psicosomatica micropsicoanalitica, ripreso da Daniel Lysek, il quale propone una visione originale e una teorizzazione innovativa delle interazioni mente-corpo. Queste interazioni vengono quindi approfondite dal punto di vista micropsicoanalitico, psicoanalitico, psicopatologico, antropologico, filosofico, dermatologico. Contributi di: Emmanuel Anati, Nina Asanova, Luigi Baldari, Daniela Gariglio, Angela Gigliotti, Giuseppe Giordano, Elena Isagulova, François Jeanparis, Daniel Lysek, Giorgio Maccaferri, Daniela Marenco, Bruna Marzi, Gioia Marzi, Giovanna Moretti, Silvio Palombo, Sandro Rodighiero, Duccio Sacchi, Daniela Vigna, Ambrogio Zaia, Liliana Zonta Coraglia. -
Scienza occupazionale con elementi di psicologia positiva e teorie dell'azione e motivazionali
Le investigazioni della scienza occupazionale devono direzionarsi sul potenziamento di metodi atti a comprendere in quale misura le rappresentazioni delle occupazioni, si correlino agli indicatori fisiologici individuali di salubrità, equilibrio, prosperità. La scienza occupazionale potrebbe attingere alla ""teoria della complessità"""" che investiga molti ambiti dello scibile, esplorando diverse dottrine, al fine di comprendere le molteplici forze che modellano il senso profondo dell'occupazione, quale elemento nucleare dell'umana identità. Dal momento che le umane occupazioni potrebbero essere considerate come una forma intensificata di azione mente-corpo nel fronteggiamento di situazioni problematiche intimamente trasformative, sono necessarie una lettura ed una investigazione metaparadigmatica, con una vitalità intellettuale plasmata sull'impegno e l'espansione della ricerca, pur coltivando la relazione simbiotica con la terapia occupazionale. La scienza occupazionale sviluppa legami e collegamenti molteplici e dinamici con altre discipline che plasmano l'umana occupazione, influenzando, di conseguenza, anche la salute dell'individuo e della popolazione."" -
Green care. Un contributo dalle comunità terapeutiche
Gli effetti benefici della natura sulla salute degli esseri umani sono da sempre riconosciuti anche se sacrificati ai tempi della produzione e riproduzione sociale. Nell'immaginario la natura è luogo della cura ad es. i sanatori per le persone asmatiche o per le tubercolosi. Per esperienza personale è innegabile l'influenza sul benessere individuale del trascorrere alcune ore in un bosco, ma solo dedicarsi alla cura delle piante domestiche. Ricerche scientifiche internazionali testimoniano i vantaggi di un approccio ""ecoterapico"""" riferibile al concetto di """"salute Ecologica"""". Si può affermare che l'ecoterapia abbia aspetti comuni all'Orticoltura Sociale e Terapeutica praticata in diverse forme sin dagli anni '50. Occuparsi del rispetto e della cura del verde oltre ad avere un vantaggio immediato per chi vi si dedica può avere un importante risvolto sociale: significa occuparsi del benessere di tutti. Se la persona interessata soffre di una vulnerabilità psicologica o sociale essere impegnata in questa attività può avviare un importante processo di sviluppo personale che porta alla pace interiore e all'auto-miglioramento dovuto alla sensibilità ecologica e alle relazioni sociali."" -
Lacan e Lévi-Strauss o il «ritorno a Freud» (1951-1957)
Con Lacan e le scienze sociali, la nostra archeologia critica del pensiero di Lacan ha isolato un momento iniziale (1938-50), legato al primato della sociologia di Durkheim, dove si è preso atto di una certa distanza da Freud. Ora, avendo reso ragione di questo scarto è possibile dimostrare come il “ritorno a Freud” di Lacan testimoni della rettificazione soggettiva all’interno del transfert stesso di Lacan a Freud, così come del suo incontro con l’antropologia di Lévi-Strauss. La tesi che si sostiene è semplice: il “ritorno a Freud” di Lacan ha luogo attraverso l’incontro con l’antropologia strutturale. Quest’incontro, stando alla doxa della maggioranza degli interpreti, è rimosso: ci si trova in presenza di interpretazioni che introducono nell’opera di Lacan lo spettro di quelle che Althusser definisce “filiazioni immaginarie”, idealizzando riferimenti, ostinatamente ripresi, a eminenti filosofi di correnti idealistiche ed esistenziali. Il lettore potrà avvicinare Lacan nella misura in cui, ferito da quelle prove cui la comunità degli psicoanalisti lo sottopose (scissione e scomunica), esige il ritorno del desiderio del “padre morto” della psicoanalisi. -
(Nuove) tecnologie al servizio di psicologia e psichiatria
Questo volume, da apprezzare nella sua completezza con la lettura del suo omologo ""Psicologia e Psichiatria digitali"""", vuole rappresentare una rapida e stimolante rassegna di quelle macchine che, già presenti da tempo sul mercato e nella clinica, sono diventate negli ultimi tempi sempre più sofisticate ed avanzate nelle componenti hardware e software. Questi prodotti trovano largo impiego negli ambiti psicologici e psichiatrici e gli strumenti presentati in questo testo, nel loro costrutto generale e nell'applicazione pratica, sono: Biofeedback, Neurofeedback, Stimolazione Magnetica Transcranica, Stimolazione Transcranica a Corrente continua. L'obiettivo è introdurre lo studioso ai vari dispositivi, avvicinarlo alle metodologie moderne che si avvalgono delle innovazioni tecnologiche e dei contributi multidisciplinari delle scienze psicologiche e psichiatriche. Le macchine, riportate e descritte in questo volume, coprono un vasto campo d'azione terapeutica e rappresentano una selezione degli strumenti maggiormente apprezzati dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale, sostenuti da dati di efficacia ed efficienza."" -
Psicologia e psichiatria digitali
Il testo rappresenta il naturale proseguimento del lavoro presentato nel volume ""(nuove) Tecnologie al servizio di Psicologia e Psichiatria"""" e per questo andrebbe valorizzato attraverso la lettura di entrambi i tomi. Il presente lavoro si concentra su quelle realtà più prossime che hanno contribuito ad una rivoluzione nella diagnostica e nella cura nell'ambito della salute mentale. Più nello specifico, sono descritte, nel loro costrutto generale e con i relativi ambiti d'intervento, le seguenti metodiche: realtà virtuale, cyberpsychotherapy, App cliniche per smartphones, intelligenza artificiale, psico-robotica, teleassessment psicologico, telepsichiatria, proiezione olografica 3D in psicologia. Gli strumenti presentati rappresentano tecniche applicabili a tutto l'arco del ciclo vitale (bambino, adulto, anziano), sono smart e per questo di sicura implementazione nel prossimo futuro. Il testo è indirizzato, su base interdisciplinare, a studiosi e clinici di diverso orientamento teorico che intendano avvicinare un nuovo e proficuo """"pacchetto digitale"""" nella diagnostica dei fenomeni psicologici e nel trattamento della sofferenza mentale."" -
Ascoltare con l'inconscio. Alcuni casi clinici esemplari (Freud, Klein, Kohut, Little, Guntrip, Bion, Ogden)
Mauro Manica ci invita a entrare nelle stanze di analisi di alcuni tra i più noti e illustri psicoanalisti, partendo da Freud per arrivare ai protagonisti contemporanei della psicoanalisi. Non si tratta però di una visita guidata nel museo della terapia psicoanalitica, bensì dell'invito a partecipare a un incontro umano, profondo che si realizza attraverso il lavoro psicologico inconscio della coppia analitica (illustrato anche dalla presentazione dettagliata di un caso clinico da parte dell'autore). In alcuni capitoli gli psicoanalisti presentati nel testo compaiono come terapeuti, in altri come i pazienti che a loro volta si sono trovati a essere. Ma, in ogni caso, il contributo della clinica è utilizzato per mostrare la specificità dell'ascolto e della cura analitica. Una specificità che non può prescindere dal riconoscimento dell'inconscio come funzione psicoanalitica della personalità. Oltrepassando la concezione tesa soprattutto a svelare le dinamiche inconsce (i contenuti rimossi), si arriva a considerare come l'inconscio (ed emblematicamente il sognare) sia una forma di lavoro psicologico indispensabile allo sviluppo della mente. -
Voci dall'adolescenza. Gli studenti navigano
Nessuno sa davvero cosa stia accadendo alle ragazze e ragazzi privati, in un momento così delicato della loro vita, di tante prime volte fondamentali come la prima uscita da soli con gli amici o con chi si ama, gli spazi da frequentare lontano da occhi adulti, il tempo da trascorrere fuori casa con i suoi imprevisti e le sue sorprese. Segnali sempre più preoccupanti parlano di tanti adolescenti che non vogliono più uscire di casa, che si trascinano tra il letto e gli schermi grandi e piccoli che li circondano. Viene qui presentata una ricerca che non tende a strutturare e solidificare conoscenze arrivando a conclusioni certe, ma mostra piuttosto come si possano agitare le acque inquiete dell'inconscio, per fare emergere immagini e liberare associazioni capaci di dare respiro al pensiero e riflettere insieme, in un'attività corale volutamente aperta e inconclusa. Si propone a ragazzi/e di comporre acrostici, che costringono a usare poche parole, pensate con fatica per 'infilarle' nelle lettere iniziali. Intorno a questi acrostici si intuisce un desiderio di riscatto dalle privazioni connesse a troppe relazioni a distanza, che hanno schermato le comunicazioni reciproche. -
Lezioni di psicodramma freudiano
L'uomo è un animale sociale? La storia dell'umanità sembra negare questa ipotesi anche se il singolo ha trovato nella dimensione di gruppo il requisito indispensabile per la sua evoluzione. Con lo sviluppo delle discipline psicologiche, la dimensione di gruppo ha svolto un ruolo significativo. È bene ricordare che le terapie di gruppo si distinguono in terapie di gruppo e in gruppo: nelle prime il ""focus"""" è sulla dimensione gruppale, mentre nelle seconde è sul singolo soggetto In questo testo viene dedicata un'attenzione specifica a queste ultime e, in particolare, allo psicodramma freudiano. Cos'è lo psicodramma freudiano? È uno spazio di ascolto e di parola in cui ha un ruolo importante anche la drammatizzazione. Nato in Francia nella prima metà del secolo scorso per le intuizioni cliniche e teoriche di Eugénie e Paul Lemoine, due psicoanalisti francesi, per la sua capacità di individuare e affrontare diversi tipi di problematiche psichiche, il dispositivo ha avuto larga diffusione in Europa. A chi si rivolge questo lavoro? Questo lavoro intende rivolgersi a tutti coloro che vogliono approfondire lo studio delle terapie di gruppo."" -
I pericoli del web per i giovani e gli adolescenti. Linee-guida per un corretto uso della rete
Quali e quanti sono i pericoli che giovani (e meno giovani) corrono nell'utilizzare la rete e gli odierni strumenti tecnologici senza un'adeguata consapevolezza? E come si può, oggi, intervenire in modo efficace per marginalizzare questi problemi e traghettare la società nel suo insieme, dai giovanissimi agli anziani, verso una consapevole e corretta alfabetizzazione digitale? L'autrice di questo prezioso manuale si pone domande centrali e restituisce risposte ambiziose. L'Educazione Civica Digitale non solo è auspicabile, ma è anche possibile, laddove ci sia una collaborazione concreta tra le Istituzioni, la Scuola e soprattutto la Famiglia, che deve tornare a essere centrale per esercitare nel modo migliore il suo fisiologico ruolo di ""prevenzione, educazione e controllo"""", anche in ambito digitale. Per farlo, però, i genitori devono essere messi nelle condizioni di avere gli strumenti adatti, devono essere dotati di una cassetta degli attrezzi che consenta loro di acquisire una nuova """"consapevolezza digitale"""". Raggiungere questo traguardo rivoluzionario è la vera sfida del prossimo futuro."" -
3 volte l'altro. Relazioni umane e metafore matematiche per un modello unitario di psicoterapia
Questo libro nasce dall'esigenza di coniugare i diversi orientamenti presenti nell'ambito del dibattito attuale sulla psicoterapia. Da una parte c'è chi considera la psicoterapia come unitaria e rivolta al benessere dell'individuo, della coppia o della famiglia valutandone utilità, efficacia, conformità e coerenza, non considerando le differenze tra modelli e scuole di pensiero. Dall'altra ci sono i settarismi di scuola, quei recinti chiusi appartenenti a paradigmi che si pensano diversi e che propongono modi apparentemente differenti di operare la psicoterapia. Tali posizioni, così diametralmente opposte e in contrasto tra loro, hanno portato l'Autrice a creare un'accettabile sintesi, una possibile coniugazione di entrambi gli orientamenti, a fornire un modello plausibile per la soluzione dell'enigma. Non per livellare, dunque, e rendere uguale ciò che è diverso, ma per poter ragionare sulla psicoterapia come fenomeno complesso, capace di rivolgersi all'individuo, alla coppia e alla famiglia con una modalità unica ed indivisibile, che rappresenta la sua forza e la sua intrinseca capacità di essere utile alle persone che si rivolgono ai terapeuti in cerca di aiuto.