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Occhi sulla collina
Vladimiro, un giornalista che ha perso il lavoro, deve reinventarsi come riparatore, imbianchino, idraulico, per sbarcare il lunario. Nel suo primo giorno della sua nuova attività, deve riparare una tapparella a casa di Marzia, però batte la testa, forse cadendo dalla scala, e non riesce a finire il lavoro. Sebastiano, il marito di Marzia, che per anni ha maltrattato e seviziato la donna, è scomparso misteriosamente. Marzia e Vladimiro cominciano a frequentarsi e si innamorano, e anche Lia si affeziona all'uomo, che la tratta come un padre tenero e affettuoso. Ma dietro la scomparsa di Sebastiano si cela una terribile verità, che non sarà facile far emergere: bisognerà trovare la strada giusta, senza perdere l'orientamento, proprio come Vladimiro, che ama correre per le strade di Torino, ha imparato da suo padre: bisogna mantenere gli occhi sulla collina e imparare a correre, per mantenere la giusta strada, anche se costa fatica, anche se il prezzo da pagare è alto. -
Costantino Manoblu
Manoblu è il terzo episodio delle avventure di Costantino, un quattordicenne apparentemente come tanti, che va a scuola e ha una famiglia ma, diversamente dai suoi coetanei, alle prese con maghi e incantesimi. Per non far scacciare di casa Nube, la cucciola di Mastino Nuvolare che ha adottato, rimarrà invischiato in un pericoloso incantesimo e si dovrà addentrare in un altro Mondo, intrappolato in una carta magica di un mazzo di tarocchi con cui si può cambiare il futuro. Scivolando da un Mondo all'altro, troverà nuovi amici, nuove avventure... e non pochi pericoli! Età di lettura: da 10 anni. -
Vetri che rispecchiano il cielo
Vetri che rispecchiano il cielo è forse la raccolta più ""mistica"""" di Maria Luisa Mazzarini e riprende i temi a lei cari dell'altrove, dell'oltre. Siamo ben oltre la visione della poesia come semplice chiave per decodificare l'indicibile e l'invisibile: entriamo in una dimensione di sacralità, al di là dell'apparenza, al di là della ragione, al di là della paura, perché nella pura immaterialità dell'oltre """"oggi ogni paura si dissolve""""."" -
Trentasei colori del buio. Il segreto di Sara
Michele Grimaldi, un chimico che vive a Milano e scrive per una rivista scientifica, è ossessionato da tempo da un sogno. Durante un viaggio a Roma, riconosce nelle strade del Ghetto i luoghi del suo incubo e trova una traccia che lo conduce a Sara Bemporad, una ragazza ebrea deportata ad Auschwitz nell'ottobre del '43. Nella casa dove viveva la ragazza, trova un ciondolo d'oro che ha la forma di croce uncinata ornata di pietre preziose di diversi colori. Michele, spinto dall'impulso di scoprire se Sara sia ancora viva, ne ripercorre le vicissitudini, che l'hanno portata prima a Torino, poi a Vienna, e di là a Lione, dove apparentemente si perdono le sue tracce. Anche un gruppo di ex nazisti, però, la ricerca attivamente, e Michele, sospettato di avere informazioni che in realtà non possiede, correrà un serio pericolo. Ma l'importante segreto di Sara è stato ben custodito... -
La fine dell'ora legale
Un ragazzo che fugge dalla 'ndrangheta, che gli ha ucciso genitori e fratelli; un vecchio e anziano malato: per il primo, l'inizio del lavoro come guardiano di un parco in una cittadina nei pressi di Torino, per il secondo l'inizio della pensione. A unirli, un sentimento di ostilità e il ritrovamento, su una panchina del parco, del cadavere di un giovane apparentemente morto di overdose. Ma forse non è quella la verità. Attorno al parco, tante storie e tanti personaggi che si intrecciano e interagiscono, mentre la stagione scivola verso l'autunno e finisce l'ora legale. Metafora di un cambiamento: qualcosa finisce, qualcosa comincia. Il cambiamento annunciato dallo spostamento delle lancette si materializza con l'arrivo di una ragazza dagli occhi verdi, la nascita di un amore, la scoperta della verità, la fine dell'ostilità tra i due protagonisti. Lo scarto di un'ora segna una frattura: la morte di qualcuno e un futuro diverso per gli altri. -
Il giardino di Zaia
Ugo, il protagonista di questo romanzo, è il classico esempio dell'antieroe: un bravo ragazzo come tanti, educato, gentile, che lavora, frequenta qualche amico, litiga con la sorella per la precedenza nell'uso della doccia, vive con le cuffiette mp3 nelle orecchie. In famiglia, però, è considerato un sempliciotto, le decisioni gravi e importanti vengono sempre prese senza consultarlo. Ugo ne soffre, ma il suo amore per i genitori e per i fratelli non viene mai meno e, ben presto, sarà pronto anche per l'Amore, quello con la maiuscola, che arriva con Margherita. La vita, però, si sa, non è quasi mai benevola, e mette sulla nostra strada ostacoli inaspettati. L'eroismo, forse, consiste proprio nella capacità di affrontare le difficoltà senza smettere di amare e senza rifiutare le sofferenze e le sfide che la vita ci presenta. -
Lampi di oscurità
La vita è una sola, si dice. Ma quanti sono i modi possibili in cui si può incontrare la morte? La incontri per caso di notte, perché non hai dato retta all'istinto, oppure si presenta con lingue di fuoco e odore di bruciato. Può arrivare all'improvviso da chi meno te l'aspetti, o ne hai timore senza motivo perché non è per te che è venuta. Puoi anche sceglierla liberamente, se vuoi, pagando tuttavia un prezzo che va oltre la tua vita. Tanti sono i modi, tante le storie, e quasi tutte accomunate dal male, forse nascosto, ma tuttavia presente in ogni uomo. Come i lampi rompono l'oscurità della notte portando attimi di intensa luce, così questi racconti squarciano il giorno con i loro bagliori oscuri, evidenziando l'oscurità presente nell'animo umano. -
La fine dell'ora legale
Un ragazzo che fugge dalla 'ndrangheta, che gli ha ucciso genitori e fratelli; un vecchio e anziano malato: per il primo, l'inizio del lavoro come guardiano di un parco in una cittadina nei pressi di Torino, per il secondo l'inizio della pensione. A unirli, un sentimento di ostilità e il ritrovamento, su una panchina del parco, del cadavere di un giovane apparentemente morto di overdose. Ma forse non è quella la verità. Attorno al parco, tante storie e tanti personaggi che si intrecciano e interagiscono, mentre la stagione scivola verso l'autunno e finisce l'ora legale. Metafora di un cambiamento: qualcosa finisce, qualcosa comincia. Il cambiamento annunciato dallo spostamento delle lancette si materializza con l'arrivo di una ragazza dagli occhi verdi, la nascita di un amore, la scoperta della verità, la fine dell'ostilità tra i due protagonisti. Lo scarto di un'ora segna una frattura: la morte di qualcuno e un futuro diverso per gli altri. -
Belle ombre imperfette
In situazioni estreme, le donne sono spesso capaci di tirare fuori tutta la loro forza, anche quando si ha l'impressione che sappiano più che fare, o quando sembrano succubi delle circostanze o dei loro compagni. Il tema della raccolta è proprio quello del riscatto, sovente doloroso, qualche volta liberatorio, da una situazione di disagio, difficoltà o oppressione in cui le donne sono immerse. Non di rado, la liberazione avviene attraverso un atto violento, oppure, all'opposto, attraverso la generosità, perché le donne non sono tutte uguali, sono influenzate dal loro vissuto, dalla loro cultura, dal loro carattere. Questa raccolta di quattordici racconti brevi accompagna il lettore attraverso uno spaccato del mondo femminile a volte perfino un tantino irritante, ma profondamente vero e attuale. -
Goccia
Goccia è il nome di una locomotiva di latta, un oggetto speciale che si muove senza congegni elettrici, ride, si commuove, compie magie che incantano e fanno sognare i bambini. Come una goccia d'acqua sulla roccia, questo umile giocattolo bucherà il tempo: dal suo ritrovamento, infatti, prende avvio il breve racconto di un padre a suo figlio ripercorrendo, sul filo della memoria, la storia tragica e commovente di una famiglia ebrea lacerata dalle vicende della seconda guerra mondiale. Alle narrazioni magiche e fantasiose del trenino si alternano le memorie del passato e il ricordo delle sofferenze dei nonni e dei familiari. Una storia naturalmente rivolta ai ragazzi e ai loro genitori. Età di lettura: da 12 anni. -
Il giardino di Zaia
Ugo, il protagonista di questo romanzo, è il classico esempio dell'antieroe: un bravo ragazzo come tanti, educato, gentile, che lavora, frequenta qualche amico, litiga con la sorella per la precedenza nell'uso della doccia, vive con le cuffiette mp3 nelle orecchie. In famiglia, però, è considerato un sempliciotto, le decisioni gravi e importanti vengono sempre prese senza consultarlo. Ugo ne soffre, ma il suo amore per i genitori e per i fratelli non viene mai meno e, ben presto, sarà pronto anche per l'amore, quello con la maiuscola, che arriva con Margherita. La vita, però, si sa, non è quasi mai benevola, e mette sulla nostra strada ostacoli inaspettati. L'eroismo, forse, consiste proprio nella capacità di affrontare le difficoltà senza smettere di amare e senza rifiutare le sofferenze e le sfide che la vita ci presenta. -
Operazione Genesi
La prima indagine a Marta Scuteri l'ha assegnata il vicequestore Anselmi, giusto per farsi le ossa: ""Una cosetta facile, facile, devi riportarmi indietro un picchiatello in fuga dalla clinica Mater Misericordiae, qui a Roma."""" Il """"picchiatello"""" è Alberto Ludovici, un soggetto con gravi segni di sdoppiamento della personalità, che qualcuno ha aiutato a fuggire dalla clinica psichiatrica, in cui peraltro accadono molte cose poco chiare. L'ispettore Scuteri scoperchierà, senza volerlo, un vero vaso di Pandora, che cela il più incredibile e sconvolgente segreto della Chiesa di Roma, che alti prelati cercano di custodire con qualsiasi mezzo."" -
Il taccuino della prof
Vittoria vive a Torino, ai piedi della collina di Superga. Ha cominciato ad insegnare giovanissima, a ventidue anni, maturando nel tempo una grande passione per il proprio lavoro. Lei, che da bambina avrebbe voluto soltanto dipingere, s'innamora della letteratura e della possibilità di trasmettere agli allievi il suo stesso entusiasmo per gli autori antichi e moderni. Una volta terminato il suo mandato educativo, non può dimenticare i visi di allievi e colleghi, incontrati in oltre quarant'anni di carriera, tanto da volerne tratteggiare, con piccoli flash-back, le loro storie. Vittoria scrive i suoi ricordi su un taccuino verde che verrà ritrovato, alcuni anni dopo, dalla figlia Cecilia, mentre lei è ormai lontana, impegnata in una nuova ed esaltante esperienza... -
Il taccuino della prof
Vittoria vive a Torino, ai piedi della collina di Superga. Ha cominciato ad insegnare giovanissima, a ventidue anni, maturando nel tempo una grande passione per il proprio lavoro. Lei, che da bambina avrebbe voluto soltanto dipingere, s'innamora della letteratura e della possibilità di trasmettere agli allievi il suo stesso entusiasmo per gli autori antichi e moderni. Una volta terminato il suo mandato educativo, non può dimenticare i visi di allievi e colleghi, incontrati in oltre quarant'anni di carriera, tanto da volerne tratteggiare, con piccoli flash-back, le loro storie. Vittoria scrive i suoi ricordi su un taccuino verde che verrà ritrovato, alcuni anni dopo, dalla figlia Cecilia, mentre lei è ormai lontana, impegnata in una nuova ed esaltante esperienza... -
Belle ombre imperfette
In situazioni estreme, le donne sono spesso capaci di tirare fuori tutta la loro forza, anche quando si ha l'impressione che sappiano più che fare, o quando sembrano succubi delle circostanze o dei loro compagni. Il tema della raccolta è proprio quello del riscatto, sovente doloroso, qualche volta liberatorio, da una situazione di disagio, difficoltà o oppressione in cui le donne sono immerse. Non di rado, la liberazione avviene attraverso un atto violento, oppure, all'opposto, attraverso la generosità, perché le donne non sono tutte uguali, sono influenzate dal loro vissuto, dalla loro cultura, dal loro carattere. Questa raccolta di quattordici racconti brevi accompagna il lettore attraverso uno spaccato del mondo femminile a volte perfino un tantino irritante, ma profondamente vero e attuale. -
Viola di febbraio, le ginestre, le rose
Nuova raccolta poetica di Maria Luisa Mazzarini. Piena di fiori, di luce, di acque limpide... eppure questa viola di febbraio, muta sotto la neve, che dorme - forse sogna - sembra perduta alla vita. I suoi petali non sopravvivono al gelo della neve, silenziosa metafora, ma anche preludio a una vita scalpitante come una coppia di cavalli bianchi. -
Tra le mani l'universo
Questa raccolta vuole accendere uno sguardo sugli infiniti universi che ci circondano. Noi stessi universo, riflettiamo come un caleidoscopio le molteplici e variabili espressioni dell'anima. Siamo un continuo perdersi e ritrovarsi nell'affondo di ogni emozione, siamo un morire e rinascere ad ogni respiro. Eppure siamo eterni nell'incessante ricerca dell'infinito! ""Tra le mani l'universo"""" tenta di unire ciò che appare separato, percorre spazio e tempo, dimensioni necessarie solo nell'umano mondo della materia."" -
Viole in un bicchiere
"Il mondo poetico di un autore è frutto del lavoro di anni, di stratificazioni successive, di ricordi che riaffiorano improvvisi, di letture di grandi autori. Ma non soltanto: è anche frutto della meraviglia davanti al mondo, davanti a un fiore. Quando comprendiamo che è vera poesia? Quando, leggendo, sentiamo che rappresenta anche noi, quando sentiamo la verità della parola poetica.""""" -
Linea di luna
Stelle e profumi, vette e oceani. Sembra, attraverso i versi liberi di D'Alterio, d'intuirne lo sguardo: ora è colmo di gioia, ma mai privo di memoria. Una donna che non scorda la strada percorsa, pur nella felicità del presente. Le poesie di questa silloge sono nate per squarciare l'anima del lettore. Dense di forza, brevi e potenti, da divorare tutte insieme, in pochi minuti, ma capaci di entrare per sempre nel cuore. Come nelle precedenti opere, l'autrice non parla: urla. Non soffre: è devastata. Non gioisce: abbraccia il paradiso. Le sue, sono le parole della vita. -
Linea di luna
Stelle e profumi, vette e oceani. Sembra, attraverso i versi liberi di D'Alterio, d'intuirne lo sguardo: ora è colmo di gioia, ma mai privo di memoria. Una donna che non scorda la strada percorsa, pur nella felicità del presente. Le poesie di questa silloge sono nate per squarciare l'anima del lettore. Dense di forza, brevi e potenti, da divorare tutte insieme, in pochi minuti, ma capaci di entrare per sempre nel cuore. Come nelle precedenti opere, l'autrice non parla: urla. Non soffre: è devastata. Non gioisce: abbraccia il paradiso. Le sue, sono le parole della vita.