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Poesie uroboriche
La domanda è lecita: cosa sono le poesie uroboriche? Uroborico deriva da Uroboro (meglio conosciuto come ""Ouroboros"""" che in greco significa """"serpente che si mangia la coda""""). È un simbolo molto antico e rappresenta, appunto, un serpente o un drago che si morde la coda, formando un cerchio senza inizio né fine. Apparentemente immobile, ma in eterno movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera se stesso, l'energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose che ricominciano dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine."" -
L' ultimo eroe
Alessandro Vinci riapre gli occhi dopo un mese di coma nell'ospedale di Sharm El Sheik e lentamente ricorda gli avvenimenti che l'hanno portato fin lì. Durante la sparatoria in cui si è trovato suo malgrado coinvolto, sono stati rubati cinque milioni di euro in contanti e il primo indiziato è proprio lui. Dopo la lunga riabilitazione torna a Roma, ma il rapporto con l'ex moglie Caterina sembra irrimediabilmente compromesso, anche a causa della turbolenta relazione con la giovanissima Elena. I dubbi tra la stabilità di Caterina e la passione di Elena diventano protagonisti della sua nuova vita, mentre il passato continua a rincorrerlo dall'Egitto all'Italia. Il trafficante d'armi tedesco Loal Richten, il disperato mercenario Gus Mastricht, il fuggitivo Lorenzo Vignaccia e il detective Jack Norton incrociano le loro strade con quelle di Vinci alla ricerca dei cinque milioni di euro scomparsi. Il finale riserverà però una sorpresa in questo romanzo d'azione scritto con lo stile ruvido e stringato dell'hard boiled. -
Il paese della musica. Le mie canzoni per gli altri
Il Paese della Musica è una raccolta di testi di canzoni, alcuni già musicati, altri ancora alla ricerca della loro musica: sono composizioni sentimentali, tenere e leggere, a punteggiare momenti di dolcezza e di giocosità, di baruffe e rappacificazioni, a cui fanno da contrappunto testi decisamente più profondi e meno solari, ad esprimere quella difficoltà e quel malessere di vivere che appartengono all'uomo di oggi, ma anche all'uomo di tutti i tempi. -
Verso l'essenza
Spesso un cammino non segue percorsi lineari. Gli eventi della vita, insieme alle emozioni che li accompagnano, ci spingono a scegliere strade accidentate, sentieri montani, o ci sollecitano a sederci su una panchina per meditare, per osservare ciò che ci circonda con gli occhi interiori. Ci sentiamo così trasportati in dimensioni ""altre"""", capaci di farci cogliere significati che sono insegnamenti. In questi preziosi momenti l'alto e il basso, il dentro e il fuori si uniscono e si manifestano anche sotto forma di poesia e ci restituiscono un'immagine vivificata dalla luce del cuore. Così, come su di uno spartito, queste poesie diventano note che compongono una melodia, sono voci di un coro che canta la vita."" -
La Bela Caplera. E altre donne sole o malaccompagnate nella Torino napoleonica
Il 28 febbraio 1807, la lama della ghigliottina eretta a Torino in Piazza Carlina cala, col suo cigolio sinistro, sul collo della più famosa donna condannata nella Torino napoleonica, la Bela Caplera. È una brunetta di 23 anni, accusata di tentato avvelenamento ai danni di una sua collega, che praticava come lei il mestiere più antico del mondo, che non è quello della cappellaia... Il boia alza la testa mozzata tenendola per i capelli, la mostra agli astanti e, si racconta, gli occhi ormai fissi della morta si mettono a lacrimare. Rimasti racchiusi per oltre duecento anni nei registri del Tribunale criminale conservati all'Archivio Storico della Città di Torino, gli atti del processo e il verbale di esecuzione vengono ora a raccontare un pezzetto di storia della nostra Città. Insieme alla Bela Caplera, si fanno avanti tante altre donne... -
Concerto a quattro mani
Per Paola, giornalista, il momento di andare in pensione è occasione di ricordi. In particolare, le torna alla mente l'annus terribilis, il 1994, quando aveva assistito a un processo in cui Giovanna, una ragazza di diciotto anni stuprata da due giovinastri, invece di ottenere giustizia si era vista condannare per calunnia; sempre in quell'anno lei stessa, Paola, allora poco più che quarantenne, aveva vissuto un difficile momento di crisi coniugale. Accanto a Paola ci sono tante altre donne, e ci sono gli uomini, naturalmente: sensibili e intelligenti, ipocriti e violenti, talvolta bugiardi e il più delle volte smarriti e disorientati di fronte alla donna. Nell'Italia degli anni Novanta, le donne cominciano lentamente a prendere coscienza di sé e a maturare una nuova visione dei rapporti di coppia e del loro proprio ruolo nella famiglia e nella società. Un cammino che è ancora ben lontano dall'essere concluso, anche in questo terzo millennio. -
L' anno che portavi i capelli corti
Silvana deve tornare in Toscana, dopo venti anni d'assenza, per seppellire suo padre. E rovistando tra le polverose cianfrusaglie di quel passato che si era lasciata alle spalle scopre delle lettere, vecchie lettere nascoste con cura. Chi scrive è Agnese l'amante di Elena... sua madre. Le due donne si erano conosciute da ragazze e si erano innamorate nonostante tutto. Nonostante la vergogna, nonostante la paura e l'ipocrisia di un mondo che stava per cambiare (erano gli anni sessanta) ma che ancora non era pronto ad accettare un amore ""diverso"""" come il loro. Per Silvana comincia quindi uno struggente viaggio a ritroso che le racconterà l'altra faccia dell'amore, di un amore sacrificato alla vergogna ma che resisterà al tempo e alla morte e darà a lei il coraggio di rimettersi in discussione e cambiare la sua vita."" -
Una volta ancora
A volte basta un momento di debolezza, di fragilità, per rischiare di distruggere la propria famiglia: è quello che accade a Paolo, quando tradisce la moglie Hellen con una collega di lavoro, la bellissima Lin, che si rivela ben presto una donna molto pericolosa e dal passato inquietante. Hellen, pur amareggiata, lascia aperto uno spiraglio alla riconciliazione, ma la perfidia di Lin farà precipitare la situazione e Paolo si ritroverà immerso in un incubo. Una volta ancora è un romanzo in cui la vita offre al suo protagonista una straordinaria seconda occasione, che dovrà però pagare a caro prezzo, per riconquistare l'unica donna che abbia mai amato, sua moglie, e la stima e l'affetto dei suoi figli. -
Il cammino di «Neko» Kurotachi
Nel Giappone della prima era Tokugawa, a cavallo del 1600, un ronin è un samurai ramingo, che non ha un signore da servire, è un pericoloso vagabondo senza onore e indegno di considerazione. Ma Yoshi ""Neko"""" Kurotachi, ronin per tragiche circostanze, non può rinunciare al suo senso dell'onore, perché ritiene che chi è senza onore non possa essere un uomo. Qualcuno, però, insegna a Neko che si può essere fedeli al bene prima ancora che all'onore, alla verità, prima ancora che alla giustizia. E oltre a tutto questo, c'è ancora l'amore. È questo il messaggio di un gesuita portoghese, Padre Guillermo, da anni in Giappone con pochi confratelli, per portare la parola di Cristo, apparentemente lontana dalla cultura giapponese. Sullo sfondo delle atroci persecuzioni contro i cristiani, l'avventura umana e guerriera di Neko Kurotachi porta il lettore in un mondo lontano dal punto di vista temporale e culturale, mettendo però in risalto i sentimenti e le scelte inevitabili che appartengono agli uomini di qualsiasi tempo."" -
Dimmelo
"Dimmelo"""" è una silloge di poesie d'amore, brevi e taglienti come frammenti di specchi, vitali, vissute tra passioni e paure quasi adolescenziali, cui si contrappone la consapevole maturità di una donna che trova il coraggio di raccontarsi." -
Mare mosso, l'imaginoso
Le poesie di Maria Luisa Mazzarini sono impressioni di luce e colore. Percorrerle è come addentrarsi, tra mille sinestesie, in una foresta di simboli (la ""forêt de symboles"""" baudelairiana!) e iniziare un viaggio attraverso la trama di un """"romanzo in versi"""". Quella trama è (semplicemente?) la vita: quel """"mare mosso"""" ondoso e inquieto del titolo è la vita, e noi siamo un fiume che non può fare altro che sfociare in quel mare, dopo aver conosciuto desideri e mancanze, distanze e malinconie, dopo aver provato l'Amore fatto di """"abbracci d'acqua e infuocata sabbia"""", l'Amore che è """"alga verde e luminosa conchiglia"""", che è essere due """"nella libertà dei gabbiani"""", ma anche paura di perdersi nel buio, bisogno di """"trovare nuove parole"""" a riscrivere una storia."" -
Arduhinus
«Sia cancellato dal libro dei viventi e non sia scritto con i giusti. I suoi figli diventino orfani, sua moglie vedova: nessuno li aiuti, né ci sia nella loro vita chi ne abbia pietà. Sparisca dalla terra il suo ricordo...» La sequela di maledizioni scagliate su Arduino, marchese d'Ivrea e in seguito sovrano del Regno Italico, lascia allibiti per la sua ferocia. Cos'ha mai fatto per attirarsi l'odio inestinguibile della Chiesa? Perché essa ha cercato di cancellarne la memoria? E perché invece, mille anni dopo, c'è chi lo ricorda ancora? Questo romanzo costituisce una tra le possibili risposte. Chi si voleva cancellare dalla storia non era tanto Arduino, quanto piuttosto i suoi seguaci. -
I muri del buio
Lorenzo è un giovane romano avvenente e sfaccendato. La sua vita cambia radicalmente un giorno quando decide di trascorrere una settimana sulle Dolomiti. Qui incontra Anna, convinta ecologista e acerrima nemica della caccia; il giovane è affascinato dalla ragazza, dalle sue idee e dai suoi amici animali e, a poco a poco, cambia la sua visione del mondo e comprende quanto sia sbagliato uccidere gli animali per il semplice gusto di farlo. Ma il tranquillo villaggio di montagna viene sconvolto da una serie di inquietanti delitti, che coinvolgeranno anche Anna e Lorenzo. -
L' oro di Gorgona
9 settembre 1943: il giorno dopo l'armistizio di Badoglio, una nave militare attracca all'isola di Gorgona per nascondervi quattro tonnellate d'oro. Eseguita la missione, la nave viene silurata sulla via del ritorno e l'unico sopravvissuto registrerà in un diario personale l'avvenimento, indicando il luogo segreto dove è seppellito il tesoro. Sarà un bisnipote a leggere quel diario e a permettere il ritrovamento del tesoro. Mentre è in corso il trasferimento al caveau della Banca d'Italia, la malavita italiana, in combutta con la mafia albanese, riesce a sottrarre il tesoro e a trasportarlo in Albania. L'oro di Gorgona lascerà dietro di sé una lunga scia di sangue, ed i responsabili di questo non sono solamente i malviventi, ma anche personaggi insospettabili, ""mele marce"""" ben nascoste e assolutamente nostrane."" -
Il volo delle coppie
"Il volo delle coppie"""" è un racconto in dodici episodi, che vedono coinvolte dodici coppie cui nell'arco temporale di un anno succederanno degli avvenimenti eccezionali che stravolgeranno le loro vite. Sarà solo un caso? Ci saranno delle forze che periodicamente si adopereranno per propiziare questi accadimenti? Tutto alla fine sarà cambiato, e solo alla fine tutto sarà svelato. La penna di Sergio Rustichelli è ironica, a tratti graffiante, quasi sempre impietosa." -
Un salto in paradiso
Materio, un piccolo paese della collina torinese, è il posto classico dei pranzi domenicali fuori porta, nella natura e nella bellezza delle cose semplici, che però diventa lo scenario di un delitto di efferata crudeltà che sconvolge i cittadini del paese e anche il maresciallo capo dei carabinieri Daniele Magreschi. Accadimenti inaspettati si accavallano alle indagini per scoprire l'assassino e quello che viene alla luce, prima di tutto, sono le crepe esistenziali degli uomini e i limiti, che da essi stessi discendono, di un posto che sembra il paradiso e probabilmente non lo è. -
Eroi dimenticati
Franco Lucchini è un giovane pilota della Regia Aeronautica, eroe e asso dell'aviazione legionaria durante la guerra civile spagnola. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il suo dovere di combattente diventa più importante di ogni altra cosa, anche più della sua stessa vita e della giovane moglie Luisa. Franco Manzini al contrario è un soldato, un uomo semplice travolto da una guerra terribile che irrompe nella sua vita e lo trascina con sé nell'infinito deserto della Libia. Due uomini profondamente diversi, due vite parallele e lontane, accomunate dal doloroso incedere della guerra. Due destini che si incrociano solo per un istante, un fuggevole momento tra le sabbie del deserto africano, per poi tornare ad allontanarsi definitivamente, ciascuno in cerca del proprio epilogo sullo sfondo della peggiore tragedia che il mondo abbia mai vissuto. -
Il cuore sbagliato
Un'impressionante serie di delitti efferati, tra il 2014 e il 2015, mette a dura prova l'acume investigativo del tenente colonnello dei Carabinieri Corrado Beneghetti e della sua amica Carla Vicini, dei RIS. Un altro elemento comune alle vittime è la loro origine riconducibile alla val Tanaro, tranquilla, provinciale, quasi sonnacchiosa, con i suoi paesini dove tutti conoscono tutti. Ma il male si può annidare ovunque, e molti ricordano ancora un terribile delitto di dieci anni prima, quello di un bimbo di nove anni seviziato e sepolto ancora vivo in un bosco. È possibile che questa uccisione abbia qualcosa a che fare con i delitti presenti? E, soprattutto, è possibile ricondurre tutti questi crimini ad un'unica mano assassina? ""Il cuore sbagliato"""" è un romanzo che va oltre i toni del thriller e del noir, per scavare nelle motivazioni profonde dell'assassino, delle sue responsabilità, ma anche dell'ineluttabilità delle sue scelte, in una storia dove quasi nessuno è davvero innocente."" -
Tramonto in una tazza-Sunset in a Cup. Ediz. italiana e inglese
La raccolta poetica di Lidia Chiarelli, che scrive in italiano e in inglese, rappresenta anzitutto un omaggio a dodici scrittrici inglesi e americane (Virginia Woolf, Katherine Mansfield, Christina Rossetti...) ed è arricchita da collage digitali, rappresentando un esempio di come la poesia e l'arte una volte unite possano dare origine ad una nuova opera ricca e completa, sulla falsariga indicata dal movimento artistico Immagine e Poesia, di cui l'autrice è stata co-fondatrice, nel 2007, insieme alla poetessa gallese Aeronwy Thomas. -
Materiali di scena
"Materiali di scena"""" riunisce tre pièce teatrali caratterizzate da dialoghi vivaci e scene ben costruite a rappresentare, da angolazioni diverse, le fragilità e i delicati equilibri del rapporto di coppia e delle relazioni umane in generale nel mondo contemporaneo."