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Calabria medievale. Ambiente e istituzioni (secoli XI-XV)
"Quel che si apprezza, in queste pagine, è il respiro che non stringe la Calabria entro gli augusti confini di una terra """"marginale"""", come in troppi hanno fatto, ma la colloca dove va collocata: al centro del Mediterraneo e di una problematica storica i protagonisti della quale - per il periodo considerato - sono i medesimi della """"grande"""" storia: l'eredità bizantina, l'ombra del vicino Islam, i conquistatori normanni, i legislatori svevi, gli angioini e gli aragonesi guidati da sovrani i quali, non a caso, attribuirono il titolo di duchi di Calabria ai loro eredi al trono. Calabria europea, Calabria mediterranea. Terra nella quale si riflettono, con una specifica problematica, le grandi questioni e nella quale si propongono, con specifiche varianti, le grandi strutture di fondo della storia appunto euromediterranea. [...] Una storia di differenze, di articolazioni, di sfumature, spesso sfociata in momenti drammatici. Una storia aspra e talvolta amara, una storia cupa eppure illuminata da straordinari squarci di luce. Non è un caso che questa terra di acque limpide e di profonde foreste fosse una perla della Magna Grecia; né che vi sia nato e vi si sia ispirato quel purtroppo in parte ancora misconosciuto ma intenso e profondo genio del Rinascimento che fu Galeazzo di Tàrsia, una voce poetica dell'altezza di un Cervantes, di un Tasso e di uno Shakespeare"""" (dalla Prefazione di Franco Cardini)." -
Città e nuovi borghi. Urbanistica dell'Ottocento nel Mezzogiorno italiano
La ricostruzione della vicenda della città italiana nel regno di Napoli nel secolo XIX genera esiti sorprendenti per l'atipicità dei metodi di governo e progettuali applicati a quella città, in singolare e fertile dialogo, sia dai vertici politici - arroccati nella capitale centrale come nelle 'vicarie' di questa sparse nel territorio, a quel tempo più vasto in Italia - che dalle comunità locali. Il ""benessere della città"""", """"la sicurezza e il comodo degli abitanti, la regolarità e la decenza delle strade esistenti e da aprirsi, l'abbellimento e il decoro dell'architettura tanto pubblica che privata, e la salubrità dell'aria"""", ispirate dai """"progressi che la scienza e le arti abbiano recato"""", appaiono come finalità essenziali di una governance urbana di tipo tardo-aristocratico, che sembra tuttavia capace di ancorarsi a una persistente tradizione culturale e di paesaggio e di perseguire modelli socialmente e funzionalmente integrati, spesso così generando elevata qualità degli interventi su quanto già esiste e delle nuove realizzazioni."" -
Bari, la Puglia e la Francia
L'attenzione è stata rivolta all'approfondimento degli antichi legami fra Bari, la Puglia e la Francia: sin dall'età tardo-antica e per tutto il Medioevo, sulla via Francigena la Capitanata, la Terra di Bari e la Terra d'Otranto vennero battute da nugoli di pellegrini francesi in viaggio da o per la Terra Santa, che nel muoversi rendevano omaggio ai santuari di San Michele Arcangelo sul Gargano e di San Nicola a Bari. Le contrade pugliesi richiamarono Normanni e Angioini, che contribuirono all'innesto di nuovi modelli insediativi e politici d'Oltralpe, e l'età delle crociate portò sul suolo pugliese gli insediamenti dei Templari, membri di un ordine monastico-cavalleresco di tradizione francese. In epoca moderna, pressoché in contemporanea si intensificò l'uso dei trulli pugliesi e dei loro corrispondenti francesi, i bories di Provenza. I viaggiatori transalpini del Sei, Sette e Ottocento continuarono a ricondurre in patria suggestioni scritte e disegnate. Col XX secolo, infine, molti Pugliesi identificheranno nella Francia la salvezza: salvezza dalle persecuzioni del fascismo, salvezza dalla miseria e dalla fame nel Secondo Dopoguerra. Per tanti emigranti, a lungo andare, la Puglia e la Francia non potranno più essere concepite se non assieme. Come se Bari e Parigi, alla fine, fossero pure un po' sorelle. -
L' Umanesimo mediterraneo. Orizzonte storico-culturale per la costruzione di una cittadinanza cosmopolita
Parliamo di umanesimo mediterraneo, perché evidenziamo i dati storico-culturali che accomunano tutte le popolazioni del Mediterraneo. Esse devono riconoscersi nelle loro origini per meglio convivere oggi e cooperare per il futuro. Una formazione umanistica è l'approdo di un percorso che, attraverso i classici, educa alla storicità, alla conoscenza del patrimonio culturale e artistico, fornisce filtri per la valutazione critica della realtà, alimenta valori, ideali che danno senso all'agire. Ai giovani NEET [Not (engaged) in Education, Employment or Training] proponiamo percorsi attraenti e praticabili per l'apprendimento e la pratica effettiva delle lifeskills, che sono la moneta globale del XXI secolo, competenze chiave per la vita e per una cittadinanza responsabile. -
Le nuvole non portano solo pioggia. Dialogo tra una mamma e la sua bambina
"Occorre subito dire che Le nuvole non portano solo pioggia si situa in un genere letterario assai poco frequentato: non ci sono molti testi narrativi che raccontino la magia dell'attesa di un figlio e, soprattutto, che impostino tutta la struttura della narrazione in un fecondo, ininterrotto dialogo. In effetti, dal mondo letterario è sovente sottovalutato questo momento - i nove mesi di un rapporto strettissimo, totalizzante, incomparabile fra una donna in attesa e il feto - e invece si tratta di un periodo di grande pregnanza non solo sul piano empatico, ma anche proprio sul piano educativo. Durante i nove mesi, il feto non è un oggetto qualsiasi, ma una vita e, come ogni vita, al suo livello di coscienza, ha sensazioni, ascolta suoni, prova fame o sofferenza. Qual è il rapporto tra la futura madre e il bambino che sarà? Marianna Carrara ha la capacità di farci penetrare in punta di piedi - quasi in un'atmosfera ovattata - in questa """"dualità"""". Il """"bambino che sarà"""" ha il mondo davanti, tutto gli sarà possibile. Nel dialogo fittissimo e poetico, la mamma (perché si è già mamme quando si attende un bimbo) parla al bambino, gli prospetta la possibilità di realizzare tante cose belle. Persino di cambiare il mondo"""" (Daniele Giancane)" -
Doppia trappola
In ""Doppia trappola"""" Sunny Mayer e Scott Fischer, investigatori della National Cyber Crime Unit di Scotland Yard, insieme a Rolando Borini ed Elena Morese della Polizia Postale Italiana, danno la caccia a un serial killer che adesca le sue vittime su internet. Anche in questo cyber thriller si intrecciano realtà, virtualità, trasgressioni sessuali e amore. Un noir poliziesco scritto con l'occhio attento del cameraman: il ritmo dell'azione è incalzante e dettagliato da farlo sembrare quasi un video. Saccente mette in guardia il lettore dai labirinti dei social network e dalle chat. Romanzo attuale per i temi trattati, frutto di studio e indagine, tratta la pericolosità degli hacker, dei pedofili online, la violenza sulle donne, la piaga della prostituzione e le tecniche investigative delle polizie informatiche europee impegnate a individuare i criminali che operano su internet. Non mancano sorprese e colpi di scena che creano un'atmosfera di suspense dalla prima all'ultima pagina."" -
Altamura e la grande guerra. I luoghi della memoria
Ad un secolo dall'entrata in guerra dell'Italia, un'occasione per meglio riflettere su quel conflitto mondiale e approfondire i valori della cultura della democrazia e della coesistenza pacifica fra i popoli. Il lavoro storico-documentario del Liceo Scientifico e Linguistico ""Federico II di Svevia"""" di Altamura, che ha coinvolto gli studenti delle quarte e quinte classi coordinati e sostenuti dai docenti promotori dell'iniziativa, analizza la realtà altamurana cercando collegamenti e intrecci con gli scenari nazionali e internazionali connessi all'evento bellico. La mostra e il relativo volume che la documenta rientrano nel programma ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale."" -
Architettura per un finibus terrae. La cascata monumentale dell'acquedotto pugliese di Santa Maria di Leuca
Una riflessione sulle architetture ""terminali"""" (proprie di ogni terra di confine estremo) e sul loro valore simbolico, e nello specifico sulla cascata monumentale che a Santa Maria di Leuca, in territorio di Castrignano del Capo, segna da poco meno di un secolo il capolinea dell'Acquedotto Pugliese."" -
Il suono del silenzio. Eco della memoria
Antonio e Samuel. Un nonno e suo nipote. Il primo, nato nel 1921 a Bari, un canottiere del circolo Barion, viene strappato a soli ventuno anni ai suoi affetti e alla sua vita d'atleta per essere scaraventato nella fornace di morte delle battaglie di Tobruk ed El Alamein e poi, da prigioniero, vivere il tragico affondamento del mercantile inglese Laconia, al quale sopravvive miracolosamente giungendo sulle coste liberiane a bordo di una scialuppa. Il secondo, nato sessantacinque anni dopo in Liberia, nel tentativo di tornare in Italia per capire le ragioni dell'immane disastro in cui era rimasto coinvolto il nonno, vive l'esperienza drammatica della traversata del Mediterraneo a bordo di un barcone. Ma i veri protagonisti del romanzo sono i sentimenti. L'amore di un figlio costretto a staccarsi dalla sua mamma e dalla sua famiglia, l'amicizia tra due soldati di fronte alla Morte, il sacrificio della propria vita in cambio di verità e giustizia, il bisogno di memoria di una nuova generazione. -
La torre del monaco
Era il tempo del grande imperatore Federico II. Bari era una bella città sul mare. Tante navi giungevano nel porto portando merci dall'Oriente, altre erano pronte a partire alla volta di terre lontane. Chi giungeva dal mare era subito incantato dalla bella città tutta bianca dalle tante torri, alte e possenti che si stagliavano contro il cielo azzurro. Durante uno dei suoi tanti viaggi giunse a Bari un umile fraticello... Francesco di Assisi. Una bella storia a misura di bambini... Età di lettura: da 6 anni. -
Spezierie e farmacie in terra di Bari
L'arte può esprimere il dolore e lo fa abbracciando l'ampio spettro delle sue tipologie: il dolore fisico, il dolore morale e il dolore dell'anima. L'arte greca raggiunge, fra le prime, livelli elevatissimi di rappresentazione di questo sentimento e il repertorio, vasto e complesso, a nostra disposizione è stato fatto oggetto di questo saggio. Il testo affronta con una prospettiva archeo-antropologica il rapporto tra produzione artistica e società, in cui essenziale strumento di ricerca, per comprendere la percezione del dolore nella società greca, il modo in cui veniva vissuto e rappresentato, è l'analisi delle pitture vascolari, delle sculture e dei rilievi. -
Polignano a Mare
Polignano, perla dell'Adriatico, Bandiera Blu di lungo corso, amatissima da attori e registi, a picco sul mare e contesa tra albe e tramonti. Le sue falesie, le lame e le grotte marine, il borgo, le piazze, le viuzze nascoste, le sue chiese e i suoi santi, le tracce archeologiche del suo passato, ma anche i sapori, gli eventi, i personaggi del suo presente, insieme alle suggestioni del suo territorio. Tutto ciò che serve per ""volare"""" nella città di Domenico Modugno, di Pino Pascali, del gelato e del Libro Possibile."" -
Ricchi & barboni. Cosa sei disposto a fare per i soldi?
In questo libro utilizziamo il termine barbone con tutto il dovuto rispetto e con il suo significato ""lombardo"""", per indicare tutte le persone avare, strette di cuore. Hai mai notato che, eccezioni escluse, i ricchi che conosci sono tutti barboni? Ma com'è possibile che, chi ha il """"grano"""", ha il coraggio di chiederti di cambiare un euro perché gli devi 50 centesimi, e magari è anche tuo amico? Sicuramente hai un parente, un amico o un conoscente ricco, e certamente ti sarai accorto che queste persone non regalano nulla, nemmeno un centesimo! Sono così attaccate ai soldi da averti fatto pensare e dire, almeno una volta: che barbone! Il punto è proprio questo: se non sei un barbone, non diventi ricco! Se vuoi arricchirti, o nasci barbone o lo diventi, non ci sono alternative! Questo implica, come vedremo, una serie di sacrifici, di comportamenti quantomeno discutibili e, obbligatoriamente, una vita piena di """"figuracce"""". Per non parlare di quello che penseranno di te... Dipende tutto da quello che desideri! Preferisci essere considerato un signore e guidare una Punto o essere considerato un barbone e sederti su una Porsche?"" -
La figlia del destino
1991: fuga verso la libertà, in rotta alla volta di Brindisi, in cerca di una sponda migliore. Quasi trentamila cittadini albanesi - e tra loro studenti, uomini di cultura, giornalisti dissidenti - trovarono in Puglia una terra di pace. Un esodo biblico, per il popolo albanese che vide in Brindisi la terra promessa, cui la città seppe rispondere con grande umanità. In quei famosi cinque giorni molti bambini si erano imbarcati da soli, nella speranza di ricongiungersi poi con i loro genitori. È questo lo scenario in cui si muovono i personaggi del romanzo. Quasi una biografia corale di uomini e donne apparentemente molto diversi tra loro ma con un unico comune denominatore: la ricerca di se stessi. Nonostante i sogni infranti. Una ricerca a volte dolorosa, quanto caparbia e risoluta che, per Assunta, la giovane protagonista del racconto diventa memoria, recupero del passato, ma questa volta rivisitato introspettivamente attraverso l'amore. Quello per Anjeza, la bimba dagli occhi di cielo venuta dal mare e per un uomo che, come lei, aveva vissuto un'adolescenza povera e disagiata. -
Agopuntura e medicina YI. Breve profilo dell'agopuntura ombelicale e addominale metodo Lam. Ediz. italiana e cinese
Questa piccola pubblicazione si divide in quattro parti. Nella prima sono riprodotti i disegni e le figure che sono la base di riferimento dei vari argomenti. La seconda offre le informazioni sull'origine del concetto del sistema olografico e l'omuncolo nella medicina Yi secondo la letteratura antica. Nella terza ci sono i concetti base dell'agopuntura ombelicale e dell'agopuntura dell'anello ombelicale metodo Lam. La quarta parte, infine, tratta i concetti dell'agopuntura addominale metodo Lam. -
Favole capovolte
Principesse che non vogliono essere baciate e che non vogliono baciare rospi aspiranti principi, sirenette che si tagliano i lunghissimi capelli biondi per tingerli di viola e cantano un rock duro, bottoni difettati che si innamorano di dolci asole, soldatini di piombo che si ribellano alla fine triste della classica storia che li vede arrostire nel fuoco, lupi che non mangiano le nonne... Un manipolo di strambi protagonisti popola queste favole con lo scopo di cambiare lo stereotipo in cui sono confinati da tempo e capovolgere il proprio destino. Una lettura divertente e ironica accompagnata da illustrazioni realizzate dalla stessa autrice. Favole ""capovolte"""", dunque, che offrono prospettive diverse da quelle classiche ma affrontano anche argomenti più spinosi, come la guerra, la morte, la depressione e l'incapacità dell'uomo nel riconoscere l'importanza della Natura, dell'Arte e della Bellezza. Età di lettura: da 6 anni."" -
La carte du pays de tendre. In viaggio verso la tenerezza
La Carte du Pays de Tendre (riprodotta e allegata a questo libro che la descrive minuziosamente) fa parte del primo volume di un ponderoso e quasi dimenticato romanzo storico, Clélie, scritto alla metà del Seicento da Madeleine de Scudery, animatrice dei uno più raffinati salotti parigini. Incisa (sembra) da François Chauveau, è rimasta popolare per secoli giungendo carica di fascino sino ai nostri giorni, universalmente riconosciuta come primo esempio di cartografia emozionale (disegnata a più mani dalle frequentatrici del salotto), un tentativo, cioè, di legare i luoghi alle emozioni che essi provocano o che da esse sono identificabili. La Carte non è, però, solo una mappa di emozioni o un itinerario che un innamorato deve seguire per giungere alla felicità, o una sorta di guida turistica per godere al meglio del viaggio amoroso. Non è neppure solo un gioco creato per deliziare i salotti francesi della metà del Seicento e in particolare le précieuses, le signore colte e raffinate che ne animavano le conversazioni. Essa è, anche e soprattutto, una sfida lanciata da queste femministe ante litteram agli uomini del loro tempo e alla società e ai costumi che essi si erano costruiti su misura. -
Frisellario. 40 variazioni sul tema
Tutto ciò che c'è da sapere sulle friselle e sulla loro infinita possibilità di trasformarsi in pasto completo, dal primo al dolce. Storia, dettagli e curiosità di una specialità versatile, insieme a quaranta ricette originali garantite dall'appassionata esperienza dell'autrice. -
Itinerari angioini tra Puglia e Basilicata
Quattro saggi legati da un unico filo: l'ambiente artistico di Puglia e Basilicata, il periodo compreso tra gli ultimi decenni del XIII secolo e la prima metà del seguente, e testimonianze finora ritenute ""secondarie"""" il cui approfondimento ha portato a nuove e interessanti riletture di fermenti culturali e artistici cresciuti all'ombra della dinastia angioina. Bari, Venosa, Taranto e il suo Principato - con il coinvolgimento di architettura, scultura, pittura, miniatura e arti suntuarie - costituiscono le tappe di un percorso strettamente legato a committenze religiose o private, segnato in modo ricorrente dal sigillo gigliato della casata, nei cui esiti di vivacità insospettata riecheggia spesso Napoli capitale."" -
Viaggio in Basilicata
A vent'anni dal primo viaggio, tornano - rivedute e ampliate nei contenuti l'insospettabile bellezza e la struggente malinconia di una terra poco conosciuta, in bilico fra tradizione e modernità, memoria e desiderio. Torna il viaggio dello scrittore nei luoghi d'origine, accompagnato da immagini. Per rivedere i luoghi comuni e spalancare una nuova finestra su un ricchissimo patrimonio ambientale, culturale e umano.