Sfoglia il Catalogo feltrinelli023
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5801-5820 di 10000 Articoli:
-
Ma chi ha detto che non c'è?!?
Uno spettro si aggira nei centri sociali. Ma non si limita certo a restare chiuso tra le mura degli spazi liberati né esaurisce la sua azione in estenuanti assemblee. Al contrario. È in prima fila in tutte le manifestazioni. Occupa le scuole come le case. Non si perde un picchetto. Difende dagli sfratti le famiglie che non riescono più a pagare l'affitto e nega qualunque agibilità a chi sostiene idee fasciste, razziste o sessiste. No. Non stiamo parlando di Robin Hood. Ma della molto più perniciosa Zecca Tigre: la matita più pungente del web trasferisce su carta le avventure (e le disavventure) - rigorosamente collettive - di cui è protagonista. Nella convinzione che sarà una risata a seppellire padroni & sfruttatori di ogni risma ma... per sicurezza sarà bene organizzare un robusto servizio d'ordine e ancora più solidi cordoni. E per quanto riguarda il desiderio di cambiare lo stato di cose presente, basta sfogliare questo libro di vignette per esclamare: «Ma chi ha detto che non c'è?!?». -
Emma Goldman. La libertà della donna come lotta per l'autodeterminazione
Nata nel 1869 a Kovno, in Russia, Emma Goldman si trasferisce a New York a quindici anni. Ben presto, l'esperienza della vita la porta ad abbracciare gli ideali anarchici, arrivando a pagare con il carcere il prezzo delle sue idee e del suo impegno. Cruciale, in modo particolare, sarà il ruolo che, per tutta la vita, Emma Goldman svolgerà all'interno del montante movimento delle donne. «Solamente autodeterminando la propria libertà anche negli aspetti più intimi della quotidianità», diceva la Goldman, «le donne possono contribuire alla decostruzione del sistema di prevaricazione instaurato da patriarcato e capitalismo. Solamente riconoscendo sé stesse come individui liberi al pari degli uomini – pur non appiattendo le differenze che li caratterizzano – le donne possono accendere la scintilla della rivoluzione sociale. Solamente così, i cuori incatenati e derubati della creatività, dell'interesse e del desiderio possono riscoprire il vero significato dell'amore». -
Orso. Scritti dalla Siria del Nord-Est
«Sono tempi difficili lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo. Anche quando tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l'uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, e di infonderla nei vostri compagni. È proprio nei momenti più bui che la vostra luce serve. E ricordate sempre che ""ogni tempesta comincia con una singola goccia"""". Cercate di essere voi quella goccia» (Lorenzo Orsetti Orso Tekoser). Nota dei curatori: Questo volume raccoglie gli scritti, le foto e le trascrizioni delle interviste di Lorenzo """"Orso"""" Orsetti nel periodo della sua permanenza in Siria. Il nostro lavoro è consistito quasi esclusivamente nel raccogliere e ricomporre su carta quello che già altrove era stato pubblicato e raccolto da lui stesso o dai suoi amici e familiari, la cui fiducia e sostegno costanti ci hanno guidato e rassicurato in questo compito per noi di grandissima responsabilità."" -
Di tutti i colori. Un bambino di nome Carlo Giuliani. Ediz. a colori
Sempre pronto a lanciarsi in mille avventure... e, come tutti i bambini, a cacciarsi in tanti guai. Amico degli animali e delle piante. Innamorato del mare e capace di sognare a occhi aperti. Così era quel bambino di nome Carlo Giuliani. Un papà usa i colori per raccontare di lui ai suoi figli. Affinché chi ha voluto che la sua risata smettesse di risuonare su questa terra stia attento. Perché non esiste zona bianca capace di resistere ai colori! -
E non fummo più ragazzi. La vita dopo il G8 di Genova
Italia 2041. A Milano viene sgomberato l'ultimo centro sociale ancora in piedi. Condotti in quel luogo dai ricordi, più che per prendere parte all'inutile presidio, quattro amici, ormai più che sessantenni, si incontrano dopo moltissimo tempo. La circostanza apre una porta sugli anni passati, su un giorno ormai lontano vissuto a Genova, nel 2001, tra il fumo dei lacrimogeni e le cariche della polizia. Tra i tanti feriti e il dolore ancora vivo per la morte di un (ex) ragazzo come loro: Carlo Giuliani... cosa è successo da quel momento in poi? Emozionati e commossi per l'incontro inaspettato, i reciproci racconti faranno seppellire antichi attriti e rivelare segreti da troppo tempo nascosti, fino a capire quanto le rispettive vite sono state segnate dal trascorso genovese. E fino a capire - racconta Francesco ""Baro"""" Barilli - che dopo quelle giornate tutti loro, semplicemente, non sono più stati """"ragazzi"""". Prefazione di Lorenzo Guadagnucci."" -
Lacrime e sangue. Il mondo visto con gli occhi di un operaio
Che cosa è diventato il mondo in cui viviamo? E come sarà quello che lasceremo ai nostri figli? A partire da queste domande, David Cacchione dà corpo a un alfabeto della Resistenza: nuovo, perché non c'è nulla di più all'avanguardia di ciò che affonda le sue radici nel solido terreno della storia del movimento operaio. Ecco, allora, che parole come ""lotta di classe"""" si rivelano per l'incredibile potenza che contengono e che possono sprigionare, mentre termini come """"memoria"""" e """"solidarietà"""" riallacciano i legami che uniscono in un unico popolo tutti coloro che vivono del proprio lavoro. Perché così è il mondo visto con gli occhi di un operaio. Un luogo in cui esiste solo un confine. Quello che ora e sempre separa chi sfrutta da chi è sfruttato."" -
I nazisti di Ludwig e il rogo del Cinema Eros. Milano 1983: la più grave strage a sfondo politico dopo Piazza Fontana
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, la strage dell’Eros Sexy Center, con le sue sei vittime, è stata la strage più grave a sfondo politico compiuta a Milano, seconda solo a piazza Fontana. I neonazisti Wolfgang Abel e Marco Furlan, due giovani della Verona bene, che rivendicavano, tra aquile e svastiche, le loro azioni criminali come Ludwig, furono condannati. Volevano punire dei “viziosi”. Un’azione riconducibile a un’ideologia basata sull’affermazione di una “razza” superiore di uomini. Partendo da questa vicenda viene ora ripercorsa la storia di questa setta assassina, che operò dal 1977 al 1984, compiendo numerosi delitti, riscrivendola con buona pace delle perizie psichiatriche e delle sentenze che hanno ridotto il caso a una questione di follia individuale. L’azione di Ludwig, lucida, feroce e spietata, va, infatti, ricollocata a pieno titolo nel contesto della strategia della tensione, segnata da bombe e manovre eversive, certamente attive fino agli anni Ottanta, ma anche dall’uso terroristico di devianze esoterico-religiose. Ludwig ne è la prova. -
Dialoghi sulla pandemia. Crisi, riproduzioni, lotte
La crisi pandemica non è stata casuale, è stata, al contrario, provocata da un sistema predatorio che sta prosciugando, distruggendo e alterando la vita e le relazioni tra esseri viventi. L'aria che respiriamo è contaminata da elementi dannosi per la salute prodotti dalle industrie, dai trasporti, dalle combustioni e anche dagli allevamenti intensivi. Proprio questi ultimi sembrano tra i maggiori veicoli dei virus. Allo stesso modo lo stare a casa non ha significato e non significa per tutt* la stessa cosa. La reazione a catena delle crisi dentro le crisi non si ferma, ogni livello coinvolge l'altro. Il capitalismo basa il proprio funzionamento sul modello colonialista perpetuato da corporation che si impossessano delle risorse dei territori, specialmente dei paesi resi più poveri. Chi investe sull'agroindustria, sulle monocolture e sull'allevamento intensivo tenta di costruire un nuovo monopolio alimentare, aumentando a dismisura la pressione sulla biosfera e contribuendo in modo sostanziale ai salti di specie dei virus, alla diffusione di agenti patogeni, all'aumento incontrollato delle malattie, alla scomparsa di interi ecosistemi. Questo volume raccoglie una serie di riflessioni sulla pandemia, la cura, il corpo, la giustizia climatica, la crisi ecologica. Gli strumenti dell'ecologia politica sono stati ciò di cui ci siamo volut* dotare per analizzare meglio il processo in corso e capire come confrontarci con il presente, provando a costruire un dialogo aperto tra saperi differenti e pratiche di lotta. -
Lexicon Devil. La breve vita e la rabbia senza tempo di Darby Crash e dei Germs
Nessun gruppo come i Germs ha mai meritato di essere davvero definito «maledetto». E nessun libro come Lexicon Devil è mai stato scritto per fare spazio alla storia di una band che non si è limitata a solcare le torbide acque del primo punk californiano né, come ci si potrebbe aspettare da un gruppo qualsiasi, a salire su un palco imbracciando basso, chitarra e batteria. Per queste ragioni parlare dei Germs equivale ad addentrarsi in una regione sconosciuta, un luogo dove convivono sessualità e manipolazione mentale, sarcasmo micidiale e droghe di ogni tipo, culti sconosciuti e inquietanti allucinazioni. Pagina dopo pagina, insieme a un massiccio - e inedito! - apparato fotografico, la vita breve ma intensa dei Germs torna a urlare le sue ragioni insieme a surfisti, senza tetto, ladri matricolati, skinhead, ninfette, artisti degli underground più sotterranei che si possa immaginare e ragazzini masochisti folgorati dalla luce del punk. -
Viva la Comune! L'insurrezione di Parigi del 1871 e il mondo contemporaneo: storia inedita di un'eredità dimenticata
Che cosa hanno a che fare i movimenti di massa che, nei luoghi più diversi del pianeta, animano piazze in grado di far tremare i rispettivi governi con quanto accaduto a Parigi 150 anni fa, quando il popolo arrivò a impossessarsi del palazzo municipale e a proclamare la Comune? C'è un ?lo rosso che, lungo la strada delle lotte sociali, lega la demolizione di statue e simboli di un potere ritenuto odioso con l'abbattimento della famigerata Colonna Vendôme, decretata dai comunardi nel 1871, quando certamente nessuno parlava di cancel culture? E i movimenti di liberazione dei popoli oppressi, insieme alle masse costrette a subire l'oppressione del Capitale, è possibile che trovino ancora oggi una fonte di ispirazione con quanto accaduto ai tempi della Comune di Parigi? Con l'obbiettivo di portare le barricate della Comune parigina fuori dalle polverose teche di museo in cui è stata rinchiusa, questo libro indaga l'eredità contemporanea dell'insurrezione comunarda e raccoglie saggi dedicati alla continuità tra la prima rivoluzione proletaria della storia e il mondo attuale. -
Lady Tyger. La vera storia di Marian Trimiar: la ragazza venuta dal ghetto capace di combattere contro qualunque pregiudizio e di rivoluzionare il mondo della boxe
Qualcuno la chiama Black Kojac per la sua pelle nera e la testa rasata. Ma, come racconta Silvia Cruz Lapeña in un libro appassionante come solo le storie vere sanno essere, Marian Trimiar non ha nessuna intenzione di accettare che siano altri a stabilire ciò che va bene per lei, che si tratti della sua vita o, più semplicemente, del suo nome. Per questo, sul ring, ri?uta di essere considerata «la ?glia del minatore» o «la ?glia del predicatore». Perché le sue scelte non hanno nulla a che vedere con il mestiere o la religione di suo padre. I suoi pugni, se è per questo, non hanno nulla a che vedere neppure con ciò che è stato concesso a legioni di donne prima che lei stessa scegliesse di intraprendere una carriera da pugile professionista e di essere chiamata con un nome destinato a restare nella storia della boxe: «Lady Tyger». Un'epopea straordinaria come può esserlo una lotta in grado, colpo dopo colpo, di mettere KO i pregiudizi razzisti e sessisti che hanno osato s?dare il suo percorso. Portato avanti a dispetto di tutto. Fino alla vittoria di un memorabile campionato del mondo nel 1979. -
Gabriella Ferri. La voce di Roma
A ottant'anni dalla nascita di Gabriella Ferri, la biografia che mancava, tra storia ed emozione.«Il mio non è un discorso musicalmente colto: la mia è una certezza del tutto emozionale, ma io credo che un cantante debba poter cantare tutto ciò che ama davvero.»Sono le emozioni a dare voce a Gabriella Ferri. Insieme al desiderio di essere altro, costruirsi un destino nuovo, conquistare uno spazio per sé, non solo quello della scena, ma nella quotidianità, per sentirsi pienamente protagonista della propria vita. Mai personaggio, sempre persona. Libera, anticonformista, rivoluzionaria, ma anche malinconica, severa con sé stessa, impegnativa. Nata nel rione romano di Testaccio, cresciuta a San Giovanni, educata alla canzone romana fin dall'infanzia, Gabriella Ferri inizialmente pensava di fare l'indossatrice. Avrebbe potuto, ma caso e talento l'hanno portata altrove. In scena, come cantante, in coppia e poi solista, in piccoli locali e dopo sui grandi palcoscenici, anche televisivi, icona di una canzone quasi perduta, cui ha saputo dare nuova vita. -
Street art heroes. Calendario 13 mesi. Ediz. italiana
Maupal, omino71, Beetroot sono solo alcuni degli artisti presenti in questo calendario che, mese per mese, propone i lavori di alcuni tra i più interessanti street artisti italiani, in un viaggio tra stili, percorsi, “sguardi” differenti che si fa anche modo per rileggere il momento che stiamo vivendo e le sue numerose storie conservate, tramandate, indagate. Non un semplice “segnatempo” ma una sorta di mostra collettiva su carta, concepita per permettere, mese dopo mese, di approfondire il lavoro di ognuno degli artisti coinvolti e, vedendoli l’uno accanto all’altro, di riflettere sull’evoluzione della street art in Italia. Ogni mese, un artista diverso, con una meravigliosa foto a colori e una breve scheda di approfondimento: 365 giorni all’insegna di arte, bellezza e cultura. -
Metropoliz, città meticcia. Storia militante di un'occupazione abitativa
Margherita Grazioli, attivista dei Blocchi Precari Metropolitani, racconta la straordinaria avventura di Metropoliz: la storia di una resistenza popolare ancora in corso all’interno del cammino di lotta intrapreso da decenni dal movimento per il diritto all’abitare a Roma.«In caso di felicità rompere la vetrina, sembra dire la storia di Metropoliz e questo ha spaventato il diritto proprietario e chi gestisce l'esercizio della legalità.» – Dalla prefazione di Paolo Di VettaEra solo una vecchia fabbrica abbandonata quando, nel 2009, centinaia di famiglie che con la crisi avevano perso prima il lavoro e poi la casa decisero di occuparla. Da allora, anno dopo anno, lo stabile malmesso di via Prenestina, ai confini di Roma, si è reso protagonista di un piccolo miracolo. Perché, se dove regnavano degrado e abbandono ora risuonano le risate dei bambini e delle bambine che giocano, se persone provenienti da tutti i continenti hanno costruito insieme un modello di convivenza sotto gli occhi del mondo e se, come se non bastasse, oltre a rappresentare un tetto sopra la testa di molti, quel vecchio edificio è stato in grado di aprirsi alla città con un museo in grado di destare la meraviglia di chiunque… ebbene, tutto ciò significa che le possibilità di un necessario cambiamento nella gestione delle nostre città può risiedere solo nelle iniziative disposte, dal basso, a sfidare poteri consolidati come quello della rendita immobiliare, per provare a superare una volta per tutte le pagine dello sfruttamento e la piaga dell’emergenza abitativa. -
Educazione skinhead
Prendi un giovane reietto senza nome e con le tasche vuote. Rasagli i capelli e fagli calzare anfibi e bomber mentre, la musica a palla, pompa le note di un rude pezzo Oi! A quel punto, che ci si trovi in un pub o sotto il palco di un concerto, le danze si sono aperte e il ribelle è pronto ad affrontare le tappe di una rigorosa Educazione Skinhead. Così, tra sbronze memorabili, risse e lampi d'amore, le matite di Mattia Dossi rendono omaggio al più equivocato culto giovanile di tutti i tempi: cancellando malcelata ignoranza e luoghi comuni a colpi di sfrenata ironia. Prefazione di Flavio Rezza. -
Rifondazione comunista. Dal movimento dei movimenti alla chiusura di «Liberazione», storia di un partito nella crisi della sinistra italiana
Dal movimento dei movimenti alla chiusura di «Liberazione», storia di un partito nella crisi della sinistra italianaNel 2001, alla vigilia delle giornate di contestazione al G8 di Genova, Rifondazione comunista – anima di quel “movimento dei movimenti” che sfidava gli assetti economici e politici del nuovo ordine liberista – poteva vantare, oltre che un importante consenso elettorale, un radicamento sociale niente affatto trascurabile. Eppure, appena dieci anni più tardi, nel 2011, con la chiusura del quotidiano «Liberazione» calava un sipario non soltanto simbolico sul partito che aveva raccolto l’importante eredità del movimento operaio italiano. Nel corso di quel decennio, al centro della storia ricostruita da Dalmasso, si consuma un cambio di rotta che, dall’attenzione per l’altermondialismo, traghetta Rifondazione su posizioni interne e/o subalterne a un centro-sinistra privo di qualunque velleità riformatrice. Simili scelte, con un secondo governo Prodi che segna il passo su temi fondamentali come quelli del lavoro, della migrazione o della scuola, accompagneranno Rifondazione ai disastrosi risultati delle elezioni del 2008, prologo all’arduo «cammino nel deserto» che si poneva l’obbiettivo di dare corpo a una sinistra realmente autonoma rispetto al quadro bipolare. Da allora, l’esistenza di chi continua a lottare «dal basso a sinistra» non ha fatto altro che diventare più dura: una vicenda, ricostruita in questo libro, che parla della crisi della forma-partito ma, più in generale, della proposta politica di una sinistra italiana sempre meno rappresentativa, proprio nel momento in cui legare la grande tradizione del movimento di classe all’emergenza ecologica, alle questioni di genere, alla nuova e dilagante povertà, diventa non solo urgente, ma decisivo. -
Le avventure di Superspruz. Ediz. a colori
Tutti i supereroi sono giovani e belli. Tranne Superspruz. Un pigrone che ama mangiare e che ogni tanto - è la sua arma segreta! - non disdegna di liberarsi in una rumorosa puzzetta. Ma quando i cattivi pensano di farla franca, ecco che Superspruz interviene a risolvere la situazione. Come? Per saperlo bisogna leggere le sue avventure. Le risate sono assicurate! Età di lettura: da 6 anni. -
Come essere una donna elegante
Cosa significa essere una donna elegante? Una donna distinta, dotata di grazia, colta, discreta e con stile... Ma ci sono molti tipi di eleganza, che non sempre sono stabiliti dalle convenzioni sociali. In queste vignette piene di umorismo, sarcasmo e ironia, l'autrice cilena Sol Díaz dispiega un catalogo di risposte a questa domanda, che riflettono i diversi tipi di eleganza: quella di donne selvagge, libere, insicure o decise. Dedicato dall'autrice ""alla selvaggia che vive dentro di noi""""."" -
La storia nelle strade. Pigneto '44. Ribelli! La voce, i volti e le storie degli uomini e delle donne della Resistenza in un quartiere popolare romano
Erano uomini e donne, lavoratori e lavoratrici del braccio e del pensiero che - una volta calata la lunga notte del fascismo - non soltanto rifiutarono di riconoscere legittimità alcuna al regime di Mussolini, ma furono pronti a mettere la loro stessa vita al servizio della giustizia sociale e della libertà. Per questa ragione, in una città come Roma, furono tanti e tante a sopportare «la galera, il confino e il bastone» e, in moltissimi casi, a cadere sotto i colpi di una spietata repressione: fucilati a Forte Bravetta, assassinati alle Fosse Ardeatine, deportati nei campi di sterminio... Partigiani e partigiane di cui La storia nelle strade ripercorre i passi, entrando nelle loro case, visitando i luoghi che conobbero la loro vita e la loro lotta e - soprattutto - riannodando i fili di una memoria in grado di declinare nel presente quella che è l'appartenenza a un'identica comunità di valori. -
Stalin e il PCI. Tra mito e realtà
Quello italiano, com’è noto, fu il più grande “Partito Comunista” dell’intero emisfero occidentale. Un’esperienza straordinaria di passione e militanza per milioni di proletari. In questa storia, particolarmente controversa, si dipana anche la trama dei rapporti tra il PCI e Mosca, con l’impatto dei desiderata di Stalin sulle scelte dello stesso Partito Comunista Italiano. Marco Ferrando, da sinistra e in una prospettiva marxista, ricostruisce, insieme al fenomeno staliniano, quella che resta una pagina tanto misconosciuta quanto centrale per la comprensione dell’involuzione e quindi della crisi della lotta di classe e del movimento operaio in Italia.