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Il lago dove nacque Zarathustra. Guida letteraria di Orta
Una guida d'autore al lago d'Orta che si legge come un libro di racconti. Il lago di Gianni Rodari, l'antico Cusio tra Piemonte e Lombardia, è stato teatro di incontri indelebili, come quello di Nietzsche con Lou Salomé da cui nacque ""Così parlò Zarathustra"""" e al centro del romanzo """"La foto di Orta"""" di Laura Pariani, che con Nicola Fantini qui accompagna il lettore con citazioni letterarie tra la piazzetta, la salita al Sacro Monte, il cimitero e i dintorni. Sulle rive visitate dal Grand Tour dell'Ottocento gli scrittori hanno sempre lasciato testimonianze in poesie e prosa, da Manzoni a Gadda su Villa Crespi, dagli Alpinisti ciabattoni dello scapigliato Cagna a Martin Mystère. Un lago di carta e di parole che rende letteraria la geografia e magico il borgo di Orta davanti all'isola di San Giulio: «ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?» Il segreto in queste pagine: per un itinerario vero e immaginario."" -
Uno sguardo oltre l'impresa. Gli editoriali della rivista ""L'Imprenditore"" (2014-2017)
Sono qui raccolti gli editoriali che Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria di Confindustria, ha scritto durante i tre anni di direzione della rivista ""L'Imprenditore"""", all'indomani di quella terribile crisi che ha messo in grande difficoltà il Paese e il mondo delle imprese in particolare. «Oggi più che mai sentiamo di doverci impegnare per rivolgere """"lo sguardo oltre l'impresa""""; uno sguardo che rimetta al centro della nostra attenzione e della nostra mission di imprenditori il ruolo sociale dell'impresa stessa e la """"centralità"""" della persona, in un'ottica di attenzione e restituzione al territorio attraverso il quotidiano impegno per un sistema economico sostenibile, rispettoso dell'ambiente e dell'individuo e che si ponga come priorità il benessere delle future generazioni». Presentazione di Guido Gentili, postfazione di Vincenzo Boccia. Con testi di Alberto Baban e Luigi Paparoni."" -
Di amore e di guerra
«Fu certo una stagione difficile. Per i ragazzi richiamati alle armi; per gli altri, che riuscivano a nascondersi, per gli altri ancora che per convinzione o per caso o per convenienza si mettevano dall'una o dall'altra parte, chi con i fascisti, cioè, chi con i partigiani»: gli anni di guerra diventano un romanzo attraverso la memoria di uno scrittore che in questo 2018 compie novant'anni nel segno della letteratura e dell'amore, che è il filo rosso delle storie del libro, tra pagine d'un tempo e pagine nuove e sorprendenti. Tra una città di provincia come Pavia e una grande città come Milano esplode lo scenario di una guerra piena di domande senza risposte. -
Il Piemonte oltre la crisi
Presentazione di Sergio Chiamparino. Postfazione di Bruno Babando. Com'è cambiato il Piemonte in questi anni? Questa è la domanda che si pone l'autrice nella sua duplice veste di ricercatrice e di parlamentare eletta nel territorio piemontese. La crisi che, a partire dal 2008, ha colpito le economie più avanzate ha lasciato un segno profondo anche in questa regione, che, probabilmente, ha faticato più di altre a riconvertire il proprio tessuto economico e manifatturiero e a trovare una sua vocazione. Ma il Piemonte, nonostante le sue debolezze strutturali, ha in sé elementi di resilienza, connessi alla sua antica tradizione industriale, a una vivacità imprenditoriale ancora presente e a una forte propensione all'innovazione. L'analisi socio-economica del territorio e gli interventi di alcuni attori privilegiati della regione sono la chiave di lettura con cui viene costruito il filo logico di questo libro, con un'attenzione alle politiche messe in campo dal legislatore nazionale nella XVII legislatura, per guardare al futuro con il coraggio di osare. -
Éveline. Il mistero della donna francese
Finalista Premio Bancarella 2019In piena Belle Époque in un albergo di Novara arriva una donna francese così affascinante da diventare l'oggetto delle attenzioni di tutti i viveur della città. Sarebbe solo materia di pettegolezzo, se non fosse che la sua presenza coincide con una sequenza di eventi via via più misteriosi e tragici. Quando, nel fossato del castello, viene trovato il corpo di una giovane terribilmente sfigurata, i giornali si buttano con avidità sulla vicenda, che sembra ricalcare quella londinese di Jack lo Squartatore. Sul caso indaga il commissario Marchini, ma verranno coinvolti anche il suo amico, il maggiore Stoffel, e Tina, la donna amata da entrambi. E sarà un'avventura che cambierà del tutto le loro vite. -
Un sorso di Gattinara e altri racconti
Mario Soldati è stato soprattutto «un eccezionale scrittore di racconti, un narratore di grana nobilmente orale. Di certo uno dei narratori più geniali del nostro Novecento» scrive Giovanni Tesio presentando questa antologia di suoi testi avvincenti in cui «la sapienza dei luoghi è connaturata al racconto e gli è consustanziale». Un incontro inconsueto, una storia d'amore, un'avventura dell'amico maresciallo dei carabinieri, un ritorno ai paesaggi piemontesi della giovinezza: anche qui il narrare di Soldati si spinge fino alla vertigine dei sentimenti veri distorti da azioni false e dunque più contraddittori, con una sorprendente aderenza alle cose quotidiane, alle rughe della vita, alla sua varietà, alla sua ironia, anche alla sua irrealtà. «Un classico che vale la pena di rileggere». -
L' opera poetica
Con inediti, introduzione di Pietro Gibellini, con una nota critica di Massimo Natale. In un solo libro l'intera opera di un autore di cui non si può fare a meno perché come pochi altri ha saputo raccontare in poesia la sua svizzera tra valli e città, l'amore familiare tra eros e thànatos e la passione per i libri. Giovanni Orelli (1928-2016) è stato «scrittore versatile e uomo intero», ma anche «poeta-profeta», come lo descrive Pietro Gibellini nell'introduzione. Partendo dalla narrativa e dalla critica militante è arrivato alla poesia con una parola che sempre salva perché «guizza dal cervello al cuore». -
Non ci saremmo più rivisti. Antologia personale. Ediz. limitata
«Non ci saremmo più rivisti» è il refrain di molti testi di Giampiero Neri, testimonianza del distacco irreparabile che il destino impone nel rapporto tra le persone. Arrivato ai novant'anni, il poeta compone, nello specchio degli angoli di Milano e delle forme della natura, un'antologia personale, impreziosita da autografi e inediti tratti dai suoi quaderni: pagine «di silenzi carichi d'attesa, di ferite insanabili e di inesauribile ricerca del vero». -
Quando cade la nebbia nasce l'infinito. Nuove poesie milanesi
Dal poeta psichiatra di La luna nel Naviglio. Milano in poesia, una nuova raccolta di impressioni ambrosiane in cui gli scorci della città diventano specchi in cui svelare noi stessi. Da corso Magenta a San Cristoforo, dove «La rugiada ha bagnato lo scontrino / sopra il ponte arrugginito», fino a «L'ululato della morte / parla ancora sull'Alzaia / servito e levigato / dal cameriere in livrea». E «Quando su Milano / cade la nebbia / nasce l'infinito»; così la metropoli dei grattacieli diventa un piccolo presepe, dove «le strade si sciolgono al passato / il barbone diventa sindaco». -
Scrivere/Riscrivere. Da Rousseau a Scabia
Vario per argomenti e ambiti cronologici, questo numero di ""Autografo"""" trova unità nel taglio metodologico delle ricerche, attente ai riscontri testuali e ai fatti di lingua e stile. Dall'analisi di un esemplare della Lettre à d'Alembert (1758) di Rousseau (Ferrand), passando per il Futurismo, con cui si confrontano un'entusiasta Aleramo, in un articolo riproposto nella versione originale (Billeri), e uno scettico Verga corrispondente di Marinetti (Rodà), si giunge alla contemporaneità. Le riflessioni sulla poesia d'oggi di Fiori, Oldani, Pusterla e Testa (Massia) si affiancano allo studio della lingua del Volponi traduttore di Bacchilide (Pomarici), delle sperimentazioni di Giampiero Neri (Crocco), dell'oltranza stilistica di Giuliano Scabia (Stella), dei processi creativi testimoniati dalle carte d'archivio relative a Quota Albania di Rigoni Stern (Passalacqua), Lo Spasimo di Palermo di Consolo (Budor) e Il cane sull'Etna di Pomilio (Rinaldi)."" -
Kinshasa. Una storia di adozione
Il 25 settembre 2013 le autorità della Repubblica Democratica del Congo sospendono l'uscita dal Paese dei bambini che, in forza di una sentenza di adozione internazionale, sono in attesa di raggiungere i genitori. Inizia così per oltre cento famiglie italiane e per i loro figli un lungo periodo di angoscia e incertezza, durante il quale si verificano i fatti che nel romanzo sono raccontati in un modo relativamente libero, ma che nulla toglie alla loro veridicità. L'autore narra della polvere e dei mercati di Kinshasa, dei bambini che vivono nelle sue strade, degli istituti e delle persone che tra innumerevoli difficoltà offrono loro protezione. Racconta di un crimine e di un'inchiesta inconsueta, che non si affida all'evidenza delle prove ma al potere della parola. Una narrazione drammatica che tuttavia, nella dimensione sorprendente delle motivazioni che muovono i protagonisti, propone alle nostre fragili certezze un'inversione inedita di significati e valori. -
Non temete più! Testi per Natale e l'anno nuovo
«Apritegli la porta, apritegli il cuore, affacciatevi e ascoltate la sua parola»rn«Oggi gli uomini che pur hanno tanti mezzi di felicità esteriore mancano spesso di felicità interiore, quella vera, quella personale, quella profonda e sincera, che per ciascuno desideriamo». Così si esprime Giovanni Battista Montini nelle vesti di Papa Paolo VI, dal 2018 santo, in una delle sue omelie di Natale, che volle celebrare sempre anche nei quartieri periferici di Roma, in quelle borgate povere dove da giovane sacerdote andava con gli universitari. «La sofferenza dei poveri è nostra e vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo». In questi testi il pontefice lombardo si rivolge «all'uomo moderno, qualunque sia il grado di vicinanza o di lontananza con questo mistero natalizio»: «anche per voi, sì, è Natale». -
Industriarsi per vincere. Le imprese e la Grande Guerra. Ediz. a colori
Un grande volume illustrato con immagini inedite racconta la mobilitazione italiana durante la guerra.rnIndustriarsi per vincere, con presentazione dello storico Alessandro Barbero, ripercorre il ruolo delle nostre aziende nella prima guerra mondiale, con documenti e fotografie.rnBorracce, gavette, panni di lana e carne in scatola, munizioni, automezzi, vanghe e piccozze. La prima guerra mondiale è stata anche uno straordinario sforzo tecnico e produttivo che ha visto impegnate officine, manifatture, grandi e piccole aziende in una mobilitazione industriale senza precedenti. Attraverso documenti, immagini, cartoline e fotografie storiche, l'edizione del volume ""Industriarsi per vincere"""" ripercorre il ruolo delle aziende italiane di fronte all'emergenza bellica, in un inedito sguardo sul """"fronte interno"""" in grado di raccontare la quotidianità del conflitto. Un'opera antologica interamente dedicata a oggetti e strumenti divenuti veri e propri simboli degli italiani in guerra, su cui si è costruita l'identità collettiva di generazioni di soldati. Un libro che ci racconta come la Grande Guerra fu una fase di grandi trasformazioni da cui discese la nostra idea di """"modernità""""."" -
Il campanile scocca la mezzanotte santa. Le poesie di Natale che abbiamo letto a scuola
«A dicembre io chiudo la porta / chiudo gli occhi e penso lontano / e percorro stupendi sentieri / sulle ruote dei miei pensieri» rn""Il campanile scocca la mezzanotte santa"""" è uno dei ritornelli natalizi nell'orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni Settanta e Ottanta. Dai libri di lettura delle scuole elementari ecco un gioco della memoria e dell'immaginario collettivo. Chi non ricorda le poesie di Gozzano, Ada Negri, Rodari o Piumini? Molte sono raccolte in questa antologia, con le illustrazioni originali, su Gesù Bambino, presepe, albero di Natale, befana e anno nuovo. A ridarci un'infanzia mai perduta."" -
Pane per Natale
«Un Natale senza pane è un Natale sottosviluppato»rn«Entrava tutto bianco di neve e con il pane di Natale sulle spalle» ricorda Giovanni Orelli in uno dei racconti di questo libro, dedicato allo scrittore ticinese a due anni dalla scomparsa, con testi che rivivono la tradizione delle feste di fine anno tra Svizzera e Italia: «A Natale mangerò e berrò come un ciarlatano. Come un porco. Domani, che è vigilia, dirò la mia solita razione di bugie» ammette un suo personaggio che rende vive le contraddizioni dell'esistenza in un periodo dell'anno in cui vien voglia di parlare di «cose ancora più leggere della neve». -
Piture parolà. Arte in poesia
«La rappresentazione verbale del mondo implica una massiccia dose di figurazione» scrive Giovanni Tesio per introdurre quest'antologia di opere dell'arte raccontate dai versi del critico letterario che si fa poeta nella sua lingua piemontese. E così «la paròla l'é dita e a parla 'ndrin», cioè è detta e parla dentro. Da Raffaello a Caravaggio, da Matisse a Morandi e Luzzati, questa raccolta va alla ricerca, in cento tappe, del «sentimento che si prova davanti a un quadro o davanti a un'installazione di diversa età». Un libro per chi ama la pittura e la poesia insieme perché, come diceva Oscar Wilde, «maestro del colore e della forma è il poeta». Con una nota di Stefano Lanuzza. -
Dolore minimo
Vincitore della 90esima edizione del premio letterario internazionale Viareggio-Rèpaci per la sezione ""Opera prima"""".rnDolore minimo, il romanzo in versi sull’autobiografia transessuale della giovane poetessa Giovanna Cristina Vivinetto è il centro di un caso letterario e mediatico, osannata dalla critica e attaccata da integralisti sui socialrn«Pochi libri in versi degli ultimi anni hanno saputo raggiungere come Dolore minimo una compattezza tanto estrema, in virtù della quale Orfeo torna solo nel mondo, dopo esser diventato lui Euridice ed essersi calato nel presente assoluto di un oggi e qui tutt'altro che accogliente: """"Ora che una grande paura mi prende./ Ora che so di dover andare sola.» - Tuttolibrirn«La sua poetica che scorre come i fotogrammi di un film che si rincorrono mostrando dettagli, sguardi, scorci prima nebulosi e poi sempre più limpidi e cristallini, sul ritmo lento del suo respiro.» - il Fatto Quotidianorn«Offrendo il suo stesso travaglio interiore, Vivinetto invita il lettore a perdersi tra le parole per ritrovare brandelli della propria vita. » - Ansarn«prendi, figlio mio, diventa ciò che sei se ciò che sei non sei potuto essere»rnIl «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario. «Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell'indovino Tiresia: / mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale». Con una nota di Alessandro Fo e presentazione di Dacia Maraini."" -
Le leggi della cortesia. Galateo ed etichetta di fine Ottocento. Un'antologia
Le regole del bon ton cambiano ma sono ancora oggetto di discussione e mode. Con l'avvento della borghesia in Europa nel XIX secolo, la nuova classe dirigente vuole promuovere un codice comportamentale che la rispecchi. Si pubblicano quindi numerosi galatei, rivolti a un pubblico di fanciulli e adolescenti e d'altra parte vedono la luce i cosiddetti libri di etichetta, dedicati alla figura della signora, dal tono più coinvolgente e spesso ironico. Proprio da questi galatei sono tratti la maggior parte dei brani raccolti in questa divertente antologia: basti l'esempio della celebre Gente per bene della Marchesa Colombi, ancora contemporaneo e godibilissimo nella lettura. -
«Il nemico interno». Politica, spiritualità e letteratura fra Cinque e Seicento
In questo volume l'intento è quello di esplorare l'emergere e il diffondersi della figura del «nemico interno» nella cultura del primo Seicento come dato rilevante dell'antropologia letteraria e culturale dell'Europa moderna. Dalla teoria politica all'esperienza mistica, dal dramma teatrale alla lirica religiosa e all'oratoria sacra, l'età barocca tende infatti a modellare l'identità individuale e collettiva come esito di una «guerra interna» contro un nemico nascosto e nell'ombra. Attraverso una rilettura di testi letterari ed episodi culturali disparati e apparentemente eterogenei, il volume vorrebbe contribuire a tracciare il profilo di un problema più ampio: in che modo il configurarsi del tema della «guerra interna» nell'età della prima politicizzazione dell'Europa ridefinisce l'eredità del Rinascimento e mette la nostra modernità sotto il segno di un'identità conflittuale che si costituisce costantemente attraverso la rimozione di una parte di sé. -
Che cos'è mai un bacio? I baci più belli nella poesia e nell'arte
«In una sorta di biografia del bacio, Barbaglia prova a ripercorrerne storia e simbologia attraverso numerosi aneddoti» - Jessica Chia, La Lettura Quell'«apostrofo rosa tra le parole ""t'amo""""» che è il bacio secondo Cyrano non ha mai avuto un'antologia poetica tutta per sé. Ora la propone un libraio e scrittore tra versi e arte passando per la narrativa senza dimenticare il cinema. Dalla «bocca mi baciò tutta tremante» di Paolo e Francesca a «ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai» di Pablo Neruda, con le immagini pittoriche che vanno da Giotto a Chagall, resta sempre aperta la domanda dello stesso Cyrano: «un bacio, insomma, che cos'è un bacio?» dono ideale per esprimere l'indicibile emozione di un atto sempre nuovo, unico.""