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Fermatevi ad ascoltare
Nella società odierna si parla di globalizzazione, di internazionalizzazione, di apertura delle frontiere, di integrazione. Nulla di tutto ciò si avvicina alla realtà. Questo perché l'uomo non sa, o meglio non vuole, ascoltare. Il saper ascoltare gli altri è la base fondamentale per creare un mondo meno sordo, per gettare le basi dell'integrazione sociale senza la quale rischiamo di chiuderci in inutili e pericolosi isolamenti. Attraverso stralci di vita personale ed esempi umoristici, l'autore affronta dal suo singolare punto di vista il tema del saper ascoltare veramente. L'ascolto attento deve essere fatto non solo con le orecchie, ma con la mente, gli occhi, l'anima e il cuore, per riuscire ad entrare in sintonia con l'interlocutore anche se considerato ""diverso"""" per i più svariati motivi. Il saper ascoltare è un'arte, un valore che ogni adulto dovrebbe trasmettere ai propri figli."" -
Diversamente uguali
Terza indagine dell'avvocato modicano Antonino Brodoscalistri. L'avvocato Brodoscalistri conosce la bella Maria Di Lorenzo che lo incarica di difendere il fratello Massimo, accusato di ricettazione. Disilluso e critico verso la giustizia umana, Massimo intreccia la sua storia con quella del giovane marocchino Abdullah, chiamato Paolo, accusato di rapina, e di Lucia, una ragazza di Rosolini, con la quale entrambi sono stati legati. Brodoscalistri e la segretaria Rosalia si ritrovano dentro il mondo delle diversità che dietro dichiarate parvenze di tolleranza e di accettazione dell'altro viene visto con diffidenza, pregiudizio e avversione. Sentimenti che mal si conciliano con la storia dei siciliani. ""Ebbene, questa storia mi ha insegnato che in fondo il diverso è la normalità. Noi tutti siamo diversi, l'uno dall'altro. Siamo diversi anche da noi stessi. Siamo diversi, ma non amiamo i diversi. Ci scandalizziamo di chi emargina il diverso finché costui è lontano da noi, ma ci scandalizziamo della diversità quando questa ci tocca personalmente. Invece, ammettiamolo, anche se diversi siamo tutti uguali. Questa è la normalità""""."" -
Il viaggio che vorrei
Piero Stern, abbandonato trent'anni prima da suo padre Giulio, cerca di scavare nella vita del suo genitore per comprendere i motivi della sua scomparsa e ricomporre i tasselli della famiglia. Trova le prime tracce nello studio dell'abitazione di Giulio. Le foto di una donna e una lettera scritta da suo padre, saranno il prologo per un viaggio non programmato e senza un'apparente meta, in compagnia di una ragazza incontrata casualmente durante il tragitto. Anche Amal, giovane tunisina, intraprende il suo viaggio. Fugge dalla sua Borj Cedria, dopo l'ennesimo fatto di sangue, per rincorrere il sogno della sua vita: vivere in Italia e diventare un'apprezzata violinista. Le vicende e i viaggi dei protagonisti s'intrecceranno fra loro, in una continua rincorsa verso la meta e con l'obiettivo comune di comprendere e di dare un senso alla propria esistenza. Tragitti nel tempo e nello spazio, viaggi dell'anima e della coscienza che mutano in base agli incontri che il destino suggerisce. -
Quello che non c'è
Siamo tutti alla ricerca di qualcosa che manca; un amore, un viaggio, uno stimolo, un lavoro, un sogno. Questo libro parla di quello che si è disposti a fare e a rischiare per quel qualcosa: parla dei salti nel vuoto, delle avventure e delle pazzie che, più o meno consapevolmente, decidiamo di vivere ogni giorno, nella affannosa ricerca di qualcosa che ci faccia sentire vivi, proprio come ha fatto Giulia. Spinta da una esasperata situazione lavorativa decide di cambiare tutto, anche quello che amava, alla ricerca di quello che non c'è. Viaggi, incontri, amori, delusioni e nuove speranze si intervallano nell'incessante inseguimento di quel qualcosa. Ma quando sembra di averlo finalmente trovato una notizia rimette tutto in discussione. -
Il tracciatore. Protocollo Kila
Due agenti della CIA hanno appena brillantemente sventato un'operazione criminale, sottraendo a un'avvenente faccendiera senza scrupoli, una serie di codici riconducibili a conti cifrati zeppi di denaro malese. Il denaro era diretto all'acquisto di una tecnologia creata dai narcos colombiani: formule e procedure in grado di sintetizzare, nella giungla profonda, uno stupefacente invisibile alle analisi mediche. Dall'altra parte del pianeta, l'intelligence americana rileva esperimenti cerebrali su esseri umani e il bersaglio viene individuato in una organizzazione di psichiatri neonazisti e funzionari di multinazionali senza scrupoli. Risonanze magnetiche pilotate da un codice segreto a diffusione virale dovranno colpire ogni parte del pianeta in un modo tale da far sembrare gli esperimenti nazisti del ""Dottor Morte"""" semplici esercizi accademici. Agguati nella Venezia storica, rapimenti in monasteri medievali e incursioni di corpi speciali nella giungla malese fanno da contorno a uno spaventoso piano d'induzione comportamentale verso scelte d'acquisto inconsce e obbligate. Saranno le creature della mitologia greca, le intuizioni matematiche di un genio medievale e i parametri astrofisici di alcuni corpi celesti a far detonare un piano criminale inarrestabile come il web."" -
Il rifiuto, la sua economia e la Valdera
A Peccioli le tariffe non sono giustificate dal TMB e la raccolta più economica è quella tecnologica. Il problema dell'organico in Valdera, può divenire un grande business. L'Europa affronta tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto nell'economia circolare, che generano un valore aggiunto superiore. La nuova privativa comunale cambia la gestione dei rifiuti. -
Chi è Ombretta?
Accade a volte che la linea che separa la realtà dal sogno diventi così sottile da essere impercettibile ed è allora che l'orizzonte cambia colore, le luci intorno a noi si trasformano creando altre atmosfere, ora piene di cromie ora buie e inesplorabili. La consapevolezza dell'essere, distintivo della propria identità, si sfila dalle dita come un anello troppo grande che cadendo si perde sul prato di un bosco sconosciuto. Riuscirà Ombretta a ritrovare le sue orme lasciate un giorno sull'erba di quel bosco? Sarà in grado di rinfilare nuovamente al suo dito quell'anello? E potrà, guardando lontano, ritrovare i colori di quegli orizzonti perduti? -
Quello che i sorrisi non dicono
Quando Antonio e Margot si incontrano la primavera è alle porte. Antonio ha trovato il vero amore, quello che ti espande e non limita a completarti semplicemente, anche se non ne è ancora consapevole. Ma nella vita di Antonio c’è un’altra donna che riempie le sue giornate di amore incondizionato e non è certo Stefy, la sua fidanzata storica con la quale ha un rapporto altalenante e poco idilliaco. L’altra donna di Antonio è sua madre che purtroppo è affetta da un male incurabile. Tra Antonio e Margot nascerà un’affettuosa amicizia che ben presto si evolverà in un amore viscerale scandito da baci rubati. Ma può da solo l’amore superare ogni ostacolo? Se esso è davvero l’essenza della vita, può definirsi realmente il contrario della morte? Un romanzo intenso e avvincente che alterna la magia dell’amore al pathos dell’attesa, del dubbio e alla sete di risposte trovate in semplici e apparentemente insignificanti messaggi. Un romanzo che fa assaporare al lettore il frutto amaro della perdita di una madre e l’elaborazione mai completa del lutto, perché una madre non la si perde mai, è un qualcosa che ti viene strappato dal petto, come un pezzo di cuore che, pur continuando a battere, cammina a passo lento, come un vagabondo nei meandri della memoria. -
Vivere fino all'ultimo respiro. Riflessioni sul vivere e sul morire
"Quest'opera conduce il lettore a porsi delle domande sul tema della vita e della morte prendendo spunto da considerazioni spirituali, religiose, etiche, filosofiche e mediche. Stimola la riflessione sulla peculiarità del singolo individuo che chiede di essere riconosciuto, nella sua vera identità, nello status finale della propria vita. Chi è il morente? È una persona consapevole che il proprio tempo a disposizione sta per terminare; tutti gli esseri umani sanno che moriranno ma il morente sa che quel tempo è ora. Il morente siamo noi perché tutti arriveremo ad un momento in cui passeremo attraverso lo stato di consapevolezza che il nostro tempo sta per terminare. Il morente è una persona che sta vivendo l'ultimo capitolo del libro della vita, di questo passaggio di vita ed io ritengo indispensabile avere la possibilità di scegliere cosa scrivere, prima dell'ultimo respiro."""" (L'autrice)" -
Il cuore dietro l'ombelico
Un uomo senza nome e una donna di nome Anna, due storie di autolesionismo che si sfiorano, si annodano e si abbandonano, regalandosi a vicenda l'opportunità di una rinascita. Sopravvivono a se stessi mortificando i propri corpi col digiuno e con i segni indelebili di tagli e tatuaggi; misurano la propria autostima con lo specchio e la bilancia. Quando la vita li fa incontrare, d'istinto s'aggrappano l'uno all'altra e stringono un'alleanza curatrice, nella quale si scambiano i pezzi per ricostruirsi. S'insegnano a vicenda una lezione che non credevano di conoscere: l'amore, soprattutto quello per se stessi, non bisogna per forza meritarselo. -
La formazione umanistica. Comprendere il presente leggendo gli antichi
Una formazione scolastica che sviluppi negli individui coscienza critica e libertà di pensiero non può prescindere dalla conoscenza del passato. Attraverso le grandi intuizioni dei classici, possiamo avere una visione generale della realtà e del senso della nostra esistenza, che si realizza nella relazione con il mondo naturale di cui siamo parte e a cui dobbiamo rispetto. La cultura umanistica, affiancandosi a quella scientifica in un dialogo produttivo, ci può aiutare a riflettere sulla condizione umana e sulle responsabilità che abbiamo nel rapportarci al resto del mondo. -
E di fronte due vulcani e altri racconti
Racconti d'invenzione e racconti di viaggio. Racconti in prima e in terza persona. Storie che finiscono male e storie che finiscono bene. Ivrea e Torino da una parte (riconoscibilissime anche quando non sono nominate) e il Sud America dall'altra. E il tutto complicato dal fatto che la prima persona può essere quella di entrambi i protagonisti (come succede in L'ultimo messaggio); dal fatto che anche la terza persona viene utilizzata per raccontare dal punto di vista di due personaggi (come succede in Canfora); e dal fatto che il Sud America compare nei racconti di viaggio (Ah, viaggiare...), ma anche in quelli d'invenzione (E di fronte due vulcani). A tenere insieme il tutto, sempre e comunque, storie di uomini e donne che si incontrano. Anzi, che perlopiù si rincontrano, al termine di tunnel temporali che riconducono al loro passato; e si rincontrano giusto per dare luogo a quelle singolari complicazioni che i rapporti tra uomini e donne sanno generare. -
Spalla di murgia
Anni ottanta. Sono gli anni in cui i pascoli della murgia alta nel barese, modellati da secoli di pastorizia e nel frattempo fortunatamente tutelati dall'istituzione di un parco nazionale, hanno rischiato di scomparire a causa dello spietramento. Evento questo, che evidentemente deve esser rimasto fortemente impresso nella mente dell'autore, quando, da ragazzino, era solito recarsi con suo nonno nella murgia di nord-ovest per raccogliere erbe spontanee, asparagi selvatici e funghi. In una cittadina murgiana arriva Belle, una ragazza canadese, in fuga da una grande delusione. Nella cornice della murgia, dei suoi paesaggi, del suo ambiente naturale, dei suoi sapori, della sua cultura, una storia semplice e intensa, che narra dell'eterno contrasto tra l'apparire e l'essere, tra le ragioni del danaro e quelle dell'anima, tra le fredde logiche del cinismo e l'amore. -
Preghiera
Muto il cuore scende nell'abisso della Divina Presenza. La Tua Voce un sussurro. E non ci sono parole. Basta il silenzio. -
Eco di luce
La famiglia di Riccardo si è trasferita da Firenze in Maremma; lui ama il mare, quindi è contento. In questo nuovo ambiente cresce e attraversa l'adolescenza, avvertendo però il peso di un segreto celato. Con i suoi amici sta bene, si sente libero, con loro condivide letture in una grotta di fronte al mare. Con loro, cresciuti, sfiora anche esperienze di alcool, droga, rivolta. L'amore intenso con Cecilia sembra promettere una rinascita, ma come nel mito di Narciso ognuno dei due finisce con il giocare un ruolo che porterà lei all'autodistruzione, lui alla chiusura nel suo mondo fatto di parole. Sarà loro figlio che determinerà una svolta nella storia. In seguito, anche il segreto verrà svelato a dissipare le nebbie che hanno appesantito tante vite. ""Questo libro inizia con la narrazione della storia e della crescita di un uomo, ma parla in particolare alle donne, a tutte quelle che vivono nell'ombra, e le invita a prendersi uno spazio, il proprio spazio, nel palco della vita."""" (Dalla postfazione di Elisa Serafini)."" -
Young touch. Il tocco della gioventù
Una storia sospesa tra il reale e il virtuale. Una storia dei nostri tempi. Un amore scandaloso e tragicomico nato in rete e vissuto con una intensità che non lascia spazio a fraintendimenti. L'incontro tra un'insegnante di quarantatré anni e un giovane ragioniere di ventinove nei messaggi di facebook, apre lo scenario di un amore passionale e impossibile, che porterà i due protagonisti a fare un viaggio interiore attraverso emozioni e sentimenti contrastanti. La dicotomia dei due amanti, nella dialettica e nell'idea stessa di passione, creerà una storia fatta di dolore e di pazzia, di condivisione e di simbiosi che sorprenderà entrambi. Lo sfondo di una Napoli complice, dove la protagonista vive, e la provincia, dove invece dimora il giovane amante. I personaggi secondari si intersecano nella storia in modo autonomo, senza assoggettarsi ai protagonisti principali. La musica, la fa da padrona in questa storia, dando il ritmo alle emozioni e agli avvenimenti. Una prospettiva filosofica spiccia si innesta in alcuni capitoli per razionalizzare l'irrazionale dell'amore sensuale. Il sesso come comunicazione pura, sacra e ancestrale. -
Con la polvere dell'India dentro i sandali
"Verdiana Maggiorali si è 'indiata', il che può voler dire che si è indianizzata, è entrata nell'India, oppure è l'India che è entrata in lei. La percorre con grazia, ne coglie la purezza e la corruzione, la poesia e la brutalità, con spirito lieve, a volte ironico, ma sempre partecipe dell'umanità indiana, come non succede mai in nessun altro libro di viaggi che mi sia capitato di leggere su questo paese."""" (dalla Prefazione di Renata Pisu)" -
Ora d'aria
"Ora d'aria"""" è una raccolta di liriche che canta i sentimenti più profondi. Si snoda come una melodia, più che come un testo, e ogni brano andrebbe cantato piuttosto che recitato. Ma se leggiamo tutto d'un fiato, ci rendiamo conto che siamo di fronte ad un'epopea personale in cui azioni minime, episodi irrilevanti, personaggi non eroici, animali, persino un notiziario, possono assurgere a dignità di stampa. Un'epopea alla quale appartiene l'amore, in cui si parla di pace ma anche di morte, di guerra e di esclusione. Le parole, dentro un lessico familiare, dietro dialoghi reali o immaginari, sotto il manto della neve o l'abito bianco della Comunione, restituiscono fotogrammi condensati in successioni di verbi e nomi, in assonanze, in narrazioni scandite in versi che, come la vita, si trasformano poco a poco, una lettera alla volta, fino a divenire altro dall'origine." -
Disancorati
Un tetto di tegole,una fila di cipressi, un uomo seduto contro un muro, una casa. Una comunità per rieducarsi alla vita; un luogo oscuro che sovrasta un piccolo paese di un' Italia arcaica. Disancorati è una storia contemporanea d'altri tempi, dove due popolazioni umane si sfidano frontali, incerte tra odio e amore. Tra loro Erica, ragazza adulta di un esilio senza posa, pendolare di ogni dove. E Lisa, giovane donna immersa nella solitudine del corridore su lunga distanza, che danza sulle note di un tempo senza appelli. Se la bellezza potesse. -
Diversi paralleli. Realtà, sogni e disegni
In questa raccolta di poesie Enrico Inferrera ha saputo trasporre su carta le emozioni forti che l'animo di un uomo sa conservare in quel lungo cammino mai scontato che è la vita. Amore, passione, gioventù, morte, paura sono stagioni che caratterizzano spesso all'impazzata la nostra esistenza. Non possiamo controllarle e immaginare di farlo è mera utopia. Le emozioni vanno lette, addomesticate, occorre quasi abbandonarsi a quei forti venti che spirano con incessante continuità per trarne giovamento ed energia. Ogni emozione è come una goccia d'acqua che penetra in un muro e resta conservata in una crepa. Quando ogni crepa sarà colmata uomini e donne potranno dire di aver vissuto intensamente e di poter trasferire questa energia al mondo, quasi come un dono naturale. I versi dell'autore divengono immagini nell'arte di Valentina Alescio. Pochi come la giovane illustratrice sanno immortalare un sentimento, uno spaccato quotidiano. Nei suoi disegni Valentina sa perfettamente descrivere e misurare l'intensità dei versi di Inferrera. Il connubio tra due arti quali poesia e disegno è l'unione tra due anime, due modi differenti eppur uguali nel saper leggere le stagioni della vita. In ogni poesia, in ogni singolo verso di Inferrera c'è un pezzetto d'anima, che ogni lettore saprà fare propria.