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Teste di zucca
Una raccolta di racconti, frutto della ricca fantasia di un bambino autistico che attraverso personaggi e storie horror riesce a sorprendere e spaventare ma anche a far riflettere. Ognuna di queste storie nasce dalla meravigliosa fantasia e dalle elaborazioni di vita vissuta. Trama, eventi, personaggi, passaggi chiave, finali... testimoniano l'elaborazione catartica di esperienze reali e sociali. Attraverso questo viaggio nel mondo fantastico popolato da mostri di ogni genere il lettore si troverà a rivalutare continuamente il suo punto di vista, si sorprenderà scoprendo pagina dopo pagina le sfumature incredibili della sua fantasia e la varietà dei mondi che descrive. Alcuni racconti sono di speranza e rivincita, altri di resilienza, altri ancora raccontano una disperazione senza appello e poi, alcuni, sono poesia pura. Immergendosi nei suoi racconti non si sa mai cosa accadrà ai protagonisti o come evolverà la trama, quale sarà la prospettiva di lettura. Età di lettura: da 7 anni. -
Scritti (s)connessi
Un libro scomponibile: un invito al lettore a svolgere il ruolo attivo di organizzatore del materiale scritto, modificando, a piacimento, l'ordine dei testi secondo criteri del tutto personali. Su ogni pagina è segnata una linea tratteggiata con un disegno di forbici in basso: chi legge evuole partecipate al 'gioco' può tagliare e ricomporre su un quaderno ad anelli il testo. La sistemazione più convincente riceverà un premio. Tutto questo per offrire alla lettura un carattere di interazione, di sperimentazione, di creatività. Per sottolineare la consapevolezza e la convinzione che l'attività di lettura e quella di scrittura esistono, autenticamente, solo in uno scambio continuo di posizioni, funzioni, ruoli. Con la quasi certezza che le vostre sistemazioni saranno più interessanti, originali, di quella che avete tra le mani. Anche perché voi potrete modificarla ogni volta che vorrete. Buon divertimento! -
E le stelle continueranno a guardare?
In una gradevole serata d'estate, l'autore intreccia un dialogo immaginario con una stella cadente, inviata sulla Terra dal Comitato delle Stelle per verificare se, dato il pessimo comportamento dei terrestri, non sia arrivato il momento di distruggere il pianeta. Troppe le ingiustizie e le sopraffazioni. Le stelle erano stanche di ""stare a guardare"""". All""""inviata' era stato facile arrivare sulla Terra, confusa tra le stelle cadenti, frequenti nei giorni di agosto; il problema era di tornare in cielo senza essere vista. Per questo si fa notare dall'autore chiedendogli aiuto. Egli si dice disposto ad aiutarla, ma in cambio le chiede di raccontargli quello che ha visto sulla Terra durante il suo soggiorno e che cosa avrebbe riferito al Comitato delle Stelle. Nel dialogo, i due affrontano tanti argomenti scottanti sui costumi e le scelte degli uomini e le varie problematiche vengono presentate sotto diverse angolazioni. Nel fitto racconto, due interrogativi tengono viva la curiosità del lettore: Che fine farà la Terra? Riuscirà la stella a tornare in cielo, senza che nessuno la veda?"" -
La treccia della vita
Quasi un secolo di storia di una rubizza e avvezza al sacrificio famiglia calabrese. Dalla Calabria alle Marche... alla Merica... fughe, passioni, amori, tradimenti, guerra, morti... in un intreccio che , appunto, come una lunga treccia si annoda, si ammolla, si allenta e si rintreccia avvolgendo le vite dei protagonisti in una spiraliforme voragine senza sosta che non risparmia nessuno... mentre una strana bambina sta a guardare con la sua treccia aranciata che garrisce al vento, che viene accarezzata dal sole, che viene bagnata dalla pioggia, sulla quale mulinano i fiocchi di neve... stagione dopo stagione fino all'impensabile epilogo finale. -
Antipasti marginali
Umberto e Gino, marchigiani, danno vita a uno sgangherato commando politico-culinario impegnato per un decennio in azioni di media rilevanza mediatica basate sul furto enogastronomico come riproposizione della pratica degli espropri proletari. Nel 2011, in casa del dottor Rossi qualcosa va storto: l'esito è drammatico. Il dottore spara nel buio e uccide sua moglie, i due incursori se la danno a gambe. Il dottore viene condannato e incarcerato a seguito delle indagini del magistrato Lingreva, azzardate almeno quanto le azioni del commando Pasti Marginali. Su suggerimento di Paola, moglie di Umberto, i due scappano dall'Italia, passando per il Bhutan e il Chiapas, fino ad approdare in Norvegia, dove si rifugiano e stringono amicizia con due donne locali: Ingrid e Karen. Il Rossi muore in carcere ma prima scagiona Pasti Marginali con una epistola-confessione. I due cinquantenni lasceranno alle loro spalle quella pratica sovversiva per condurre una vita composta nella speranza di trovare il modo di rientrare. Contemporaneamente, in Italia si sviluppano altri percorsi, primo tra tutti quello della famiglia di Umberto, moglie e due figli, che tenterà di sopravvivere a questa dolorosa separazione. Lingreva si rende conto di aver perso le tracce del commando e sposta il suo obiettivo su altre forme di devianza sociale. Mentre tutto sembra scivolare su binari tranquilli un evento grave rimescola le carte in un susseguirsi di altre storie che obbligheranno ogni protagonista a fare i conti con il proprio passato ma ancor più con un futuro davvero incerto. Eventi che nascondono insidie e riconfigurano la vita dei personaggi secondo traiettorie caotiche in cui si intrecciano nuove relazioni e si sciolgono definitivamente legami consolidati. Nell'attesa di un nuovo inizio che non si annuncia lineare. -
Padrone e sotto
Questo romanzo è, per lo più, opera di fantasia che si muove in uno scenario caro all'autore, la sua città, Potenza, e la sua regione, la Basilicata. I personaggi sono immaginari, nel senso che sono senza identità precisa, usciti dalla cronaca italiana e meridionale e diventati, loro malgrado, simboli di un Sud che non gioca a creare ricchezza per tutti ma ad accaparrarsi quella che c'è. Solo in questo senso il romanzo è ""politico"""", perché evidenzia, attraverso una storia immaginaria, quello che è la concezione del potere al Sud, non più castale nel senso classico della parola, ma verticistica ed elitaria. Per il resto è una grande storia d'amore, dei giorni nostri e sullo sfondo di uno scenario lucano che non è solo la suggestiva location cinematografica, ma anche il luogo ispiratore dei sogni e dell'amore. Padrone e sotto, nella tradizione meridionale, è un gioco di carte e di vino nel quale si scimmiotta il rapporto tra capo e subalterno, tra padroni e sottoposti, con la possibilità, tutta teorica, di invertire l'ordine dei fattori sociali e di dare il comando del gioco a chi il comando, nella vita reale, non l'ha mai avuto. Un rapporto che, come in un gioco di carte, il protagonista del romanzo, Guido, un imprenditore venuto dal basso, cerca di invertire, con le frequentazioni e con la disponibilità, ricevendone l'ebbrezza di uno che è riuscito a porsi dalla parte dei vincenti. Fino a quando, gli avvenimenti politici non costringono i veri detentori del potere a mollarlo e a darlo in pasto ad un sistema di giustizia anche'esso """"politicizzato"""" nella stagione di tangentopoli. L'autore in questo romanzo mette insieme finzione e realtà, circostanze vere e fatti romanzati, persone reali e personaggi di fantasia, come le carte che si mischiano prima di ogni gioco."" -
Luce dei miei occhi
"Sono rimasta sempre colpita dalla frase """"trasformare una difficoltà in un'opportunità"""". A volte la difficoltà è immensa, come quando si è malati di un tumore inoperabile e quindi è quasi impossibile trovare una qualche opportunità. Eppure, con l'aiuto della mia famiglia, io ci sto riuscendo. Lo spunto l'ho avuto il giorno del mio settantunesimo compleanno, quando, tra i vari regali, ho ricevuto quel dono che non mi aspettavo, il dono più prezioso, il dono della vita: una lunga lettera della mia unica nipote diciannovenne con la quale esprime i suoi pensieri più profondi sul nostro meraviglioso rapporto. Le frasi più significative della sua lettera diventano degli incipit per andare indietro nella memoria e ricordare le varie fasi della mia vita."""" I flashback si snodano tra episodi familiari intrecciati con vicende di più ampio respiro e mostrano uno spaccato di vita del '900, in cui la tragedia delle guerre è mitigata dalla voglia di rinascita." -
Irrequiete notti
Componimenti che scandagliano l'animo umano in tutte le sue forme relazionali: con gli uomini, con Dio, con le cose, con i pensieri e le idee. La relazione, intesa come l'unico rimedio a questo incedere insicuro che chiamiamo vita. -
Racconti per la famiglia
Immaginate una famiglia riunita una gelida sera d'inverno davanti al camino: il papà ravviva il fuoco, la mamma tiene in braccio il figlio piccolo assopito, i nonni scherzano con tenerezza coi nipoti più grandi, mentre il gatto di casa si gode la scena comodamente sprofondato sul divano. È un momento felice, intimo, si tirano le somme della giornata appena trascorsa, si fanno progetti per l'indomani, si legge insieme un racconto. Il libro che avete tra le mani è stato pensato proprio per essere tirato fuori in momenti come questi: contiene racconti dedicati a tutta la famiglia, dai bambini, ai ragazzi, ai genitori e ai nonni. Età di lettura: da 10 anni. -
Non come un diario
Un viaggio in bus a La Paz con molti imprevisti, fa da sfondo a una serie di riflessioni sulla situazione socioeconomica dei paesi sviluppati e di quelli del così detto sud del mondo. A una festa tradizionale di Cochabamba, nasce una storia d'amore fra un'abitante del luogo e un viaggiatore in fuga dal suo passato. Un trekking nella foresta amazzonica, dove uno dei personaggi compie un inaspettato percorso interiore che lo porterà alla fine a cambiare vita. Infine la storia di quattro fratelli, allegorie di differenti aspetti che possono convivere in un uomo o differenti livelli di evoluzione ""spirituale"""" dell'uomo stesso. Una storia che si sviluppa in un Paese latinoamericano senza nome, perché in fondo potrebbe rappresentarli tutti, dove le diverse sfaccettature della cultura locale, non sempre positive, si mescolano alle invasioni neocolonialiste dei Paesi sviluppati, nei quali intanto le contraddizioni si manifestano sempre più prepotentemente."" -
Ombre rosse. Una galoppata politicamente (s)corretta per Lordsburg
La riscoperta di un capolavoro western attraverso gli occhi di una comunità che ha smarrito i propri valori filosofici. La dura e selvaggia vita di un eroico passato mai compreso fino in fondo ed oggi ucciso dal ""politicamente corretto"""" e dalla mondializzazione delle emozioni. Il recupero del senso dell'avventura come ideale centrale dell'uomo bianco."" -
Le nostre radici
Gesù ebbe a dire che la bocca parla dall'abbondanza del cuore, per questo ciò che farò nelle prossime pagine non sarà altro che esprimere qualcosa che appartiene al mio cuore. La mia speranza e che ciò che leggerai ti possa essere utile per il prosieguo della tua personale vita. Raffaele Citarella, ha vissuto sin dall' infanzia nella bella cittadina di Viareggio, è credente in Gesù Cristo, ama la natura in tutti i suoi aspetti e nutre un sentimento di rispetto e amore per l'intera umanità e per tutto quello che Dio ha voluto donargli come compendio per la vita terrena. -
Una giornata
Tormentato dai fantasmi del passato, Giacomo Terenzi si ritrova nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno a tentare di dipanare i fragili fili dell'inconcludente trama della sua vita. Spronato dall'ardente desiderio di porre rimedio alle terribili conseguenze degli errori da lui compiuti venticinque anni prima, medita i dettagli delle nobili azioni che ha deciso di intraprendere per mondarsi da quella decisiva giornata in cui, a causa delle sue mancate scelte e della sua fuga, diede avvio al tremendo olocausto che distrusse le vite di tre individui. Eterno immaturo, solitario egocentrico, cinico manipolatore, seduttore impenitente, al tempo stesso vincitore e vinto, pur consapevole dell'irreparabilità di quegli accadimenti lontani, cercherà a suo modo di saldare il conto con se stesso e con coloro a cui ha arrecato tanto male. Romanzo dell'amore mancato, o dell'incapacità di donarsi compiutamente agli altri, parabola dell'impossibilità di porre in essere tra gli uomini una vera comunicazione delle anime, ""Una giornata"""" racconta come le esistenze di ciascuno siano strettamente interconnesse le une alle altre e come i fragili filamenti dei destini individuali vibrino di continuo alimentandosi delle impalpabili ondulazioni innescate da altri destini, esattamente come avviene in una spiaggia, ove lo spostamento di un granello di sabbia provoca la ricollocazione di altri granelli, in una serie di sommovimenti difficili da prevedere e controllare."" -
Aeternum. Confitemini Domino in aeternum misericordia eius
Un giovane mercante di stoffe, segue lo zio, Cavaliere di Malta, nella battaglia di Lepanto. Solo in tre miracolosamente scamperanno alla morte. Ancora scosso per gli echi della battaglia, il giovane deciderà di partire da Malta e ritornare verso il nord dell'Italia, alla ricerca dei luoghi degli avi, delle sue radici, di sé stesso. Sono gli ultimi anni del 1500 primi '600 ed il giovane protagonista incontrerà, con gli amici di viaggio, un'Italia frantumata con la potente Spagna a dominare la scena. Il viaggio d'affari in terre mai frequentate, porterà Aeternum a confrontarsi con le vicende dei tempi, a misurarsi come uomo, marito e padre, ad affrontare le numerose sfide che l'aspettano. Il protagonista è un uomo contro, che insegue e non segue, più usato alla penna che alla spada, insofferente alle ingiustizie, alla vigliaccheria, armato di ambizione ma consapevole dei propri limiti. L'ospiterà la valle Seriana con le raffinate armi prodotte a Gromo e l'unicità dei luoghi ancora selvaggi, dominati dalle stupende cascate del Serio, confine naturale dell'Oltreildragone. Fanno da sfondo alle vicende del protagonista, duelli, vendette e rancori antichi mai risolti. Aeternum non è un eroe e non rappresenta i poteri del suo tempo. È un uomo che non si darà per vinto, lotterà e non si accontenterà di verità scontate e col passare del tempo, saprà affinarsi come un buon vino nella botte. -
L' odore delle pecore
Dopo avere scontato trent'anni di galera per l'uccisione di Michele Ferrieri, padre del parroco di Taurianello, Mariano Pontieri ritorna al suo borgo natio con l'intento di conoscere le sorti della sua morosa di trent'anni prima. Il Galeotto, come viene subito soprannominato, è accolto con indifferenza e ostilità, ma trova proprio nel parroco la prima persona con la quale instaurare un rapporto di amicizia. Purtroppo il naturale evolvere di questa solidarietà viene presto interrotto dall'ingerenza di soggetti che ambiscono a estendere il proprio dominio anche su questo sperduto lembo di terra. La narrazione abbraccia quasi l'intero novecento, e spesso viene interrotta per consentire la rievocazione di episodi precedenti che, nel loro insieme, risultano propedeutici alla comprensione del progredire di un racconto che fa dell'insignificante borgo calabrese il paradigma dell'attuale situazione geopolitica del mondo occidentale. -
Luca che visse due volte
Il tranquillo ménage familiare di Lara e Fabrizio viene sconvolto nel momento in cui Luca, il loro piccolo di 4 anni, comincia a mostrare strani comportamenti: parla con voce bassa e roca e racconta di un'altra famiglia, un'altra città e di una sua precedente esistenza, in cui egli era un giovane romano di ventotto anni, assassinato ad opera di ignoti. Le rivelazioni del bambino turbano i genitori che, dopo aver percorso invano la strada dei consulti medici, decidono di sottoporre a verifica i racconti del piccolo e di andare incontro alla vita dell'alter ego in un'altra esistenza, che la sorte ha inspiegabilmente impiantato nella mente del loro bambino. I particolari raccontati da Luca trovano puntuale conferma nella parole di Elisa, sorella del giovane, e di Gianna, la sua fidanzata, entrambe inizialmente incredule e poi sempre più sconvolte di fronte ai precisi riscontri del bimbo venuto da lontano, che sembra la reincarnazione del loro congiunto. Mentre la famigliola passeggia per Roma, il bambino sembra riconoscere in un manifesto elettorale le sembianze dell'assassino di Carlo nell'immagine di un candidato alle imminenti elezioni regionali del Lazio. A questo punto, il ritmo della narrazione cambia, assumendo le pieghe del giallo. Sarà un giovane commissario di Polizia a prendere le redini dell'indagine e a portare a termine l'arresto degli autori del delitto e di altri misfatti nel frattempo venuti a galla. Sul finale, un colpo di scena getterà una nuova luce sugli eventi e consentirà ad uno dei protagonisti di portare a compimento il personale sofferto processo di espiazione di una colpa inconfessabile. Nel frattempo, nella sua casa sul Golfo degli Angeli il piccolo Luca festeggia il settimo compleanno nel calore della famiglia, apparentemente libero dai penosi ricordi di un'altra esistenza. O forse no. -
Il perimetro del buio
Cos'è il «Buio» se non una dimensione dove spesso cresce il fiore della paura? Una indefinibile materia che si spande con i suoi argini liquidi nell'intero universo essendone contenuto e contenitore così come nella nostra e ancora inesplorata mente, infinitesima particella d' immensa energia. Il buio è il luogo dove tutto nasce e tutto muore. Un'informe nebulosa che genera panico cui è strettamente connessa la «paura primaria» che nasce con l'uomo: la paura della morte. Da questo inizia l'avventura di ogni uomo che ha mille timori dell'assenza di luce, del nulla, della frantumazione della sua identità, del cosa ci sarà dopo la vita terrena. Diventeremo molecole, atomi, energia pura, e Dio... dove lo collochiamo? Dove potremo cercarlo quando il nostro cuore smetterà di battere e i nostri neuroni cesseranno di trasmettere gli ultimi impulsi? La nostra mente piena di ideali, di valori, di creatività, di logica deduttiva, di acrobatiche astrazioni, insomma, questo meraviglioso gioiello che non è comparabile a nulla di sofisticatamente tecnologico, di cui siamo dotati unitamente alla nostra anima, dove sarà destinato ad approdare se mai ci sarà un approdo? Così Dario in un giorno qualunque della sua vita, ignaro, inizia a percorrere una strada che lo porterà dritto nella dimora del suo peggiore nemico con il quale dovrà condividere, suo malgrado, spazi e tempo senza potersene separare. Sarà in grado il nostro protagonista, facendo appello alla sua forza interiore e alle rare peculiarità della sua personalità, di convivere o di sconfiggere quello stravagante passeggero con il quale si è trovato a condividere il lungo il viaggio della sua vita? -
I cocci del mio nuovo alfabeto. Parole tra archeologia e letteratura
«Nei ""Cocci"""" di Filomena Lombardo c'è un nuovo alfabeto da conoscere, da gustare con esclusivo piacere, facendosi sorprendere e guidare in quell'itinerario di conoscenza, di connessioni, che l'autrice ha costruito con il rigore della cultura e la passione dell'archeologa. Sono conchiglie cercate e trovate sulla spiaggia della cultura e della coscienza dell'autrice, passeggiando in compagnia di un'alba luminosa, che spaziano tra storia, mito, letteratura e arte pittorica, collegando ogni sapere umano e acquisendo un ritmo originale, restringendo gli spazi temporali e concettuali tra Ovidio a Frida Kahlò, tra Lucrezio ed Elsa Morante, tra Omero e Verga, tra l'Ariosto e Goethe uniti da un unico filo che ci sussurra di rileggere qualche pagina dimenticata o mai conosciuta, godendo della loro bellezza. Specchi riflessi di immagini, pensieri che spaziano liberi, miti che svelano nuovi e antichi significati offrendo rinnovati elementi di riflessione, svelando segreti che ne producono ulteriori. È il senso profondo dell'analisi delle parole che intriga, un senso evocativo e non solo etimologico, che ordina le lettere in una progressione concettuale, filosofica ed emozionale non solo alfabetica. Parole di uso comune come amore, bellezza, ideale, memoria, umiltà che spesso sembrano avere perso per strada il loro significato, o abbiano limitato la loro energia per un uso dissennato, si riappropriano della loro forza, della loro capacità di comunicare pensieri e stati d'animo. Le nostre parole sono il nostro essere e il nostro esserci: il nostro presente e il nostro passato"""".» (Enrico Inferrera)"" -
L'eresia del tempo
Una riflessione sul concetto di tempo che conduce a ripensare al senso della vita, analizzando le relazioni umane, la cronaca e la storia degli ultimi cinquant’anni. Angelo, pianista quarantenne, racconta la sua vita passata e presente con lo scopo di far comprendere cosa siano le emozioni e i sentimenti al suo interlocutore, uno scienziato che lo contatta dal futuro. Aion, tempo infinito, gli descrive il suo mondo perfetto, ma in via d’estinzione, obbligato a rinunciare a ridere e a piangere, ad amare e odiare, avendo modificato il Dna degli esseri umani. L’esistenza umana viene alla luce in un condensato di stati d’animo, riflessioni, intuizioni, previsioni. Angelo è uno spirito libero, la sua musica supera ogni barriera spaziotemporale. L’autore sembra assumere il ruolo del regista che coglie l’uomo turbato dalla sua meravigliosa confusione. I personaggi abitano con coraggio le rovine postmoderne, le macerie dei terremoti della vita, incarnano le paure legate all’angoscia di un futuro precario. L’emozionante capitolo finale riannoda il filo di una vicenda con il ritmo di una scrittura sempre originale. Nulla è scontato, la realtà non è come appare. Tutto può ancora accadere. -
Teste di zucca 2. Il primo raccolto
Il successo di ""Teste di zucca"""" ha portato alla realizzazione di tanti lavori che, sul modello presentato nel libro, hanno permesso evoluzione e arricchimento. Il concorso letterario che ne è stato ispirato ha coinvolto scuole e gruppi di lavoro in tutta Italia. Questa raccolta di racconti è il risultato di un incredibile lavoro di rete e di resilienza, ma ha anche un valore aggiunto. Luisa Di Biagio è una donna autistica, madre di Rebecca e Filippo, che sono, come lei, tra gli autori dei racconti di questo lavoro; è psicologa, ha aderito e sostiene tutti i progetti di Cascina Blu®, nei quali vede concretizzarsi ogni prospettiva di valore che riconosce importante. Si occupa di formazione, educazione, sostegno alle famiglie, addestramento professionale e molto altro e come i soci e compagni di avventura, ritiene che l'abbinamento tra ambiente naturale, arte, letteratura ed esigenze di benessere sia insuperabile. """"Costruiamo insieme un ordinario straordinario"""" (Marco Elviri, Presidente Cascina Blu®). Questo il motto di Cascina Blu®, una Associazione giovane ma che ha già un curriculum imponente che dimostra quanto e cosa si può fare, per il bene di tutti, se lo si vuole intensamente. Dalla passione per il lavoro con la terra e i suoi prodotti, l'esperienza professionale e l'impegno per il sociale Marco e Luisa, insieme a Giuseppe Vegezio hanno fondato Tenuta Vegezio, che unisce la realtà concreta dell'Azienza Agricola al valore immenso della Fattoria Sociale e dell'attenzione alle esigenze della diversità e al Diritto al Lavoro di tutti. Tenuta Vegezio sta nascendo come un'oasi, un modello per altre realtà con gli stessi obiettivi. Un posto grazie al quale le famiglie potranno pensare con serenità a un futuro possibile per tutti e soprattutto una realtà lavorativa dove la qualità del prodotto e la sicurezza dei processi garantiranno che il sogno resti realtà. Ogni attività così realizzata offre uno spazio anche elle esigenze diverse, """"perché crediamo che l'eccellenza non possa escludere nessuno e siamo sicuri che l'integrazione sia arricchimento"""". È per questi motivi, e molti altri, che Luisa, con Marco, Filippo e Rebecca ha scelto di devolvere l'intero ricavato delle vendite di questo libro a Tenuta Vegezio. Età di lettura: da 7 anni.""