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Il disegno delle ombre
Ama la sua Sicilia all'inverosimile, ma la professione di architetto costringe Vincenzo Occhipinti a starle lontano. La scomparsa prematura della moglie e una figlia adolescente da crescere rendono quella distanza ancora più gravosa. Come se non bastasse, problemi di natura economica e il rapporto difficile con Ezla, la figlia, lo privano di ogni residua serenità. Vincenzo Occhipinti ipotizza un viaggio in moto nella terra d'origine per evadere, almeno momentaneamente, dalla difficile situazione e per provare a recuperare il rapporto con Ezla che tra l'altro non ha mai voluto visitare la Sicilia. Il destino avverso, però, ancora una volta sconvolgerà i piani di Occhipinti. Sarà un misterioso personaggio a sostituirlo nel viaggio che Ezla intraprenderà alla scoperta della Sicilia orientale, nel Ragusano, dove la ragazza troverà le risposte da sempre cercate. -
Stai sempre a bere. Enoracconti
Dodici narrative brevissime, dodici territori umani dove il vino assume di volta in volta un significato diverso, segnando un momento di passaggio nella vita dei personaggi, accompagnando e coccolando le loro vicissitudini. Le atmosfere dei racconti si intersecano con alcuni aspetti organolettici e sociali del vino, mentre i protagonisti, perlopiù giovani intorno ai trent'anni, affrontano situazioni come la partenza, il distacco, la morte, l'isolamento, la malattia mentale, ma anche l'amicizia, il tradimento, la nostalgia per il passato. Ogni racconto porta il titolo di un prodotto della vinificazione. I colori, le situazioni e le personalità che lo assaporano ne sono influenzate; e, a loro volta, influenzano il vino. -
Belve
Cinquanta persone rinchiuse in una grande sala al buio. Nessun movente. Nessuna spiegazione. -
Frammenti di vita e impegno letterario di un professore
Con questo libro un gruppo di cari estimatori vuole tributare un omaggio al prof. Paolo Alessi. -
Il bosco dei Gemma
Alvise appartiene a un'agiata famiglia della borghesia. Attraversa la vita con apparente facilità fra gioie e dolori: gli studi, i divertimenti, le vacanze, gli amici, il servizio militare, la professione di architetto nello studio ereditato dal padre. E le donne. Ma la sua vita è condizionata dalla paura che ne dirige le scelte, sia per la realizzazione del suo sogno, sia per l'amore, al punto che gli impedisce di capire cosa sia per lui questo sentimento. Paura che farà della solitudine la compagna della sua esistenza, ma senza fargli abbandonare la speranza di vedere un giorno arrivare ciò cui egli anela. Un viaggio dall'adolescenza alla vecchiaia in cui i veri protagonisti non sono i personaggi ma i sentimenti che fanno parte della vita di tutti noi. Giorgio Fangareggi nasce a Modena. Diplomato geometra inizia la professione che lascia dopo alcuni anni per altre esperienze: agente immobiliare, addetto alla Segreteria poi direttore di un circolo sportivo, copy-writer in un'agenzia di pubblicità. Oggi in pensione si dedica alla lettura e alla scrittura, sue passioni di sempre. Il bosco dei Gemma è il suo romanzo d'esordio. -
Non scavalcare quel muro
Due generazioni di donne, l'una innestata nell'altra. La storia che si snoda dagli anni del secondo dopoguerra in cui la libertà di una donna era condizionata dalle convenzioni sociali, fino ai nostri giorni in cui la pretesa maschile di dominio della vita dell'altra si manifesta nella forma fisica e volgare della violenza. Il romanzo s'intreccia con la vita e la morte e visita, attraverso lo sguardo dolente ma lucido di una figlia che conosce la storia della madre, le contraddizioni di scelte d'amore sbagliate, il male subito per una vita intera, la liberazione guadagnata attraverso l'amore per i figli sino all'approdo finale nell'incontro con sorella morte. Non una biografia o una cronaca, ma una deposizione al Tribunale degli assenti: chiamare a comparire il fabbro che col fuoco ha scaldato il ferro torcendolo irrimediabilmente per sempre e che non tornerà più dritto. Diventerà più bello, ma mai più dritto. Un monito per l'oggi. Una catarsi per quel che è stato. Il lettore rischia di trovare molto di sé stesso, del suo presente o del suo passato. Raccontare è resistere... le parole, come le idee, hanno una storia che dev'essere nominata affinché non imploda e si disperda. -
Uccidimi l'anima
Nell'era dei social network che accorciano le distanze, la virtualità risucchia la realtà e talvolta la esaspera. L'incontro su Facebook di due donne dal vissuto comune e al contempo diverso diventa lo strumento di un cambiamento di rotta. Emergeranno verità appena intuite e che si celano dietro account fittizi. L'autrice evidenzia la difficoltà di scindere il virtuale dal reale, dando, il primo, la possibilità di ""essere"""" quel che non si è, per la facilità nel creare un account finto, inventare nomi e origini o di celare la vera natura dietro monitor e tastiera. In aggiunta al senso di destabilizzazione nelle menti di chi osserva, la quasi impossibilità di conoscere chi si ha """"davanti"""". Antonella Baldassano, nata a Sciacca (Ag), è scrittrice di professione e insegna scrittura creativa. Fra le sue pubblicazioni i romanzi Il sole che brucia (2003), B...come arcobaleno (2007), E poi parlò con Dio (2010). La sua attività letteraria, avviata da giovanissima, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, suscitando anche l'attenzione della stampa estera: si ricordi un articolo sulla """"Rossiyskaya Gazeta"""", giornale russo, firmato da N. Paklin."" -
Le terre dei dormienti
Jasper Stone è un ragazzo londinese come tanti. L'estate è alle porte quando il suo mondo viene sconvolto dall'arrivo di Eilise, una ragazza dai capelli rossi che irrompe nella sua vita e gli intima di svegliarsi mentre enormi mostri ragneschi appaiono in città, e una strana gemma con il potere di evocare una spada compare magicamente sul suo petto. Da lì in poi la vita di Jasper cambierà radicalmente: trasportato in un luogo chiamato ""la collina"""" dove altri ragazzi tentano di sopravvivere, dovrà fronteggiare nemici potenti, affrontare la terribile Foresta dell'Incubo e scoprire il segreto che si cela dietro quel luogo."" -
Metatron. L'angelo dell'armonia. Vizi e virtù sul proscenio dell'anima
Quattordici racconti ispirati ai sette vizi e alle sette virtù. Storie moderne, laiche, che mettono a nudo senza giudicare le personalità umane. Micheli guida il lettore a immedesimarsi nella narrazione con ritmo e pathos. -
Fuochi, bombe e prigioni. La Turchia di Erdo?an
"Fuochi, bombe e prigioni. La Turchia di Erdo?an"""". Le YPJ, il Kurdistan, la guerra, la Siria e il Rojava, l'incombente minaccia di Daesh/Isis, il PKK e Öcalan.E le città: Sur, Diyarbakir, Nusaybin, Lice, Cizre, Qamishli e le altre. E gli Stati e le persone. E i pacchi per le famiglie con lenticchie, riso e fagioli. Claudio Tamagnini: cittadino del mondo. Coltivatore biologico e attivista no muos in Sicilia, ha vissuto sei mesi nella Palestina occupata e si è imbarcato sulla Freedom Flotilla III, prima di arrivare alla causa kurda. Solidarietà con la terra, solidarietà con tutti i popoli." -
Quel che resta oltre il buio
Solo quando il dolore entra nella tua esistenza comprendi quanto smisurato sia lo sforzo per continuare a vivere. Si presenta sotto forme diverse e tutte strazianti. Quello fisico, accompagnato dalla sofferenza psicologica che mina ogni certezza morale; quello generato dalla lotta estrema in difesa della Fede e delle proprie intime convinzioni. O ancora, il supplizio prodotto dalla violenza, dalle ingiustizie, dalla privazione della dignità. Il colonnello Quattrocchi ha sgominato un traffico d'armi, ma è ancora alla ricerca degli ultimi criminali sfuggiti alla cattura. Il suo male sembra privarlo di ogni volontà di vivere. Insieme al poco amato fratello sacerdote e a un'affascinante immigrata siriana cercherà quell'unico raggio di luce capace di generare una nuova speranza. Al di là del buio resta sempre una luce inattesa. Basta saperne cogliere il bagliore. -
Pasolini. Critico della società e del costume
Scrittore, poeta, saggista, filologo, cineasta, comunista militante, Pasolini è stato e ancora continua a essere al centro di vivaci polemiche durante più di vent'anni di vita italiana. Il poeta civile più importante della seconda metà del 900. Pasolini ha incentrato tutta la sua riflessione e azione per cercare di mostrarci la sua profonda storia personale e civile, immersa nello sviluppo del capitalismo dieci anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, in una società che a poco a poco stava per abbracciare senza resistenza il consumismo, un paese che stava vivendo una profonda mutazione antropologica e sociale. Ampio spazio è riservato a documenti e interviste e a ciò si aggiungono alcune trascrizioni dei dialoghi dai suoi film. Il miglior modo per rendere omaggio a un grande autore è, oltre a leggere le sue opere, far parlare l'autore stesso; risultano cosi numerose le citazioni dei suoi interventi, provocazioni e dibattiti. Ne esce fuori una figura di Pasolini nuova, dove le contraddizioni del suo pensiero vengono superate e il tutto viene presentato in maniera logica e consequenziale. -
Palla avvelenata
Thola è un tranquillo paese della Ciociaria; due episodi straordinari ne sconvolgono la quiete: la promozione in Serie B della squadra di calcio e un disastro ambientale nel fiume Sacco. I destini di Nicola Enaldi, manager della Vertex Farmaceutici e quello di Sandro Nobili, cronista sportivo, s'incrociano per indagare sui due casi. -
Ada
Ada racconta di una bambina, poi ragazza, mamma e nonna: di una donna, insomma, che attraversa il secolo breve e lotta per rendersi davvero quello che è e vuole essere. Una persona libera. Libera di scegliere, di fare o di sbagliare, di studiare, di amare, di vivere. Pioniera del suo tempo, sognatrice e pragmatica, forte e caparbia, sino alla fine si difende da chi solo può toglierle libertà, sogni e ricordi. Ma Ada, ""capa tosta"""", ci regala la sua storia, abbattendo quei muri che la vorrebbero rinchiusa nel limbo dell'oblio; una storia - all'apparenza lontana dal nostro oggi - che si rivelerà così vicina, fresca, avvincente, moderna da scalzare quel pizzico di nostalgia che ci accompagna all'epilogo della sua vita."" -
L' uomo stanco
Un pomeriggio d'estate Noah scopre l'esistenza di un diario scritto da un uomo misterioso che racconta allucinazioni impensabili provocate dal veleno di un serpente. Tra pagine, donne, scelte e occultamenti. Un romanzo visionario ed eccentrico dove l'attenzione dell'osservatore si sposta dal consueto modo di percepire gli involucri e i contenuti delle cose, al più psichedelico allargamento della coscienza. Un veleno? Una droga? O il semplice delirio di un uomo troppo triste? Un finale agghiacciante travolgerà il lettore come fosse il potente pugno di un pugile. Alessio Pecoraro è nato in Sicilia nel 1976. Appassionato di cinema, scacchi e letteratura, si è accostato alla scrittura per una serie di circostanze curiose che in seguito si sono tramutate in passione. Affascinato dal potere liberatorio e magico della scrittura, i suoi intrecci surreali sono come il nodo di una rete di rapporti invisibili che vengono manipolati, mescolati e intrecciati dall'unico burattinaio possibile: l'immaginazione dello scrittore e del suo lettore. -
Ustica
Nell'elegante e decadente pensione Alla Bastiana s'incontrano diversi clienti, lì capitati ciascuno per proprio conto. Un caso capriccioso li spinge sullo stesso palcoscenico: un passato e un presente ricchi di contraddittorie analogie e insostenibili differenze accomuna gli eterogenei personaggi. Attraverso le loro vicende private, si dipana una storia colma di riferimenti costanti e ineludibili al clima sociale e politico degli ultimi decenni d'Italia: sullo sfondo la stagione delle stragi. Ogni personaggio si erge a narratore: pur soccombente, una voce prevarrà sulle altre. Centrale nella narrazione è la comparsa della bella domestica Beija, giovane immigrata, che guarderà con ""occhi vergini"""" a una realtà che, proprio perché ovvia, sfugge ai più smaliziati abituati agli intrighi. Il vecchio Marcello stabilirà con lei un legame speciale e pure gli altri ospiti della pensione rimarranno ammaliati dal fascino della donna: ciascuno alla sua maniera, nel relazionarsi con lei, manifesterà la sua vera essenza. Un'Ustica piovigginosa fa da proscenio a un'Italia incerta sull'oggi e sul futuro."" -
L' altare sacrilego
Caterina, affascinante venticinquenne, è ricca e colta. Dotata di straordinaria bellezza fisica, si distingue per intelligenza brillante e capacità sportive. Ma abbozza macabri disegni che stridono con la sua spudorata bellezza esteriore. Tutti tentano invano di porla su di un ""altare"""", elevandola a """"dea"""" di bellezza. Ma la giovane rifiuta la """"liturgia"""" di gesti che reputa sacrileghi. Troverà la Bellezza, quella sacra, pura e legittima, da celebrare sull'altare giusto? Il lettore, catturato dalle immagini visionarie, avanza insieme con la protagonista in questa ricerca. Psicanalitico, esoterico, spirituale, visionario, filosofico, sottilmente erotico, il libro conduce nel viaggio interiore di questa giovane donna con la compagnia di filosofi e pensatori di varie epoche."" -
I silenzi del nonno
Chi erano gli italiani del secondo dopoguerra? Che cosa desideravano? Quali erano i loro sogni e le loro speranze riguardo al futuro? I più anziani nel silenzio dei loro ricordi, con la timidezza e il riserbo di chi ha visto da vicino l'orrore della guerra; i più giovani con l'ansia di un futuro stabile, pieni di speranze e d'iniziativa, a volte disillusi, ma spesso tenaci nel cercare la loro nuova vita carica di promesse. Il sentire delicato di una bambina è in grado di interpretare i silenzi del nonno, di leggere le situazioni e le parole di quanti la circondano. È lei ad accompagnarci all'interno di una modesta famiglia romana che vive la ricostruzione; e ogni membro della famiglia rappresenta una ""fetta"""" dell'Italia di allora con le aspettative, i desideri, i disincanti di tutti."" -
Figli dimenticati
Attraverso lo sguardo di un ragazzo, ""Figli dimenticati"""" indaga sulla miseria che seguì la Seconda Guerra Mondiale. Le visite ai campi della fame, i racconti dei soldati, le domande innocenti di chi non capisce perché al mondo esistano conflitti così devastanti; e poi il ricordo di Ungaretti, fante in mezzo agli altri, gentile anche con i più semplici. Dalle parole di un figlio che ha ascoltato la testimonianza della generazione precedente, le vicende di chi c'era si intrecciano e rimangono sulla pagina, strumento per chi non ha potuto vedere, ma, lo stesso, non intende dimenticare. Sullo sfondo anche l'amore per la giovane Chiara, le amicizie che rimangono e il dolore della perdita, che Il protagonista dovrà imparare ad accettare. Domenico Flocco viene da un'umile famiglia operaia. È nato a Ferrandina, in Basilicata, nel 1967, e vive ancora nella sua terra. Ha pubblicato """"I campi della fame e altri racconti"""", Youcanprint - Encomio con Menzione d'Onore al Premio internazionale Michelangelo Buonarroti 2016."" -
L' anima delle vettovaglie
Incorniciate dalla rilegatura di una delle città più belle d'Italia. Accompagnate dallo scrosciare di un antico fiume e mischiate da un infantile vento, le storie di queste icone della gioventù moderna prendono forma. I disequilibri delicati del nostro contraddittorio Marco vengono rotti dalla determinata Rebecca, in una storia che danza nel tempo. I piccoli Marta e Gabriele cresceranno scoprendo i vari colori di un sentimento cangiante e Sheex e Irene affronteranno i tremendi giochi di un domani bambino. Un filo conduttore impazzito potrebbe legare tutte le loro storie in quella intricata matassa chiamata vita.