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La fata e la lupa
La scomparsa di un notaio, che parte da casa per un affare e non fa ritorno. Un delegato di pubblica sicurezza, veneto a Messina per punizione, che si barcamena tra ipotesi di suicidio, omicidio, di sparizione volontaria, rapimento. Una città vivace, con un porto ancora attivo che ne è il fulcro, ma alle prese con una crisi economica ormai conclamata e una delinquenza diffusa. Una lotta politica accesa, che non risparmia colpi bassi. Un incontro/scontro tra due facce di un'Italia ancora giovane. Un pretesto per raccontare una città che, almeno in quella forma, non esiste più da oltre cent'anni. -
L' uomo senza pelle
In questa raccolta di poesie l'autore è un uomo senza pelle, alla ricerca della sua natura che intravede solo nel sottosuolo, nelle viscere, sotto l'epidermide. Il viaggio del poeta va in una direzione diversa da quella dei più. Mentre il mondo galoppa furibondo verso un'ascesa illimitata, l'autore si fa minimo e scende, verso la materia, verso la sostanza, sotto la superficie. La poesia non è dunque consolazione, balsamo: è scontro, necessità, carne lacerata, vita. La soluzione, dunque, è una sola: scrivere. Scrivere per discendere negli abissi, con le spalle coperte e la forza necessaria per scovare, sul fondale, tesori e perle preziose. -
Torino nera
L'efferato omicidio di un prete sconvolge Torino. Il caso viene affidato all'ispettore Claudio Trani, uomo duro e dal passato tormentato. Il delitto colpisce Claudio in modo particolare perché suo fratello minore, Marco, è un prete. Affiancato dal collega e amico di sempre, il viceispettore Michele Corsino, e dall'agente Deborah Valli, appena rientrata da una sospensione dal servizio, Claudio si trova coinvolto in un'indagine oscura e torbida, in cui il Diavolo si nasconde in piena vista. -
Giaculerie
Il nucleo tematico intorno cui ruotano tutti gli scritti è la vita, eletta a interlocutrice di questa silloge, che è al tempo stesso monologo e dialogo. Il titolo è un gioco di parole che unisce insieme i due termini ""giocolerie"""" e """"giaculatorie"""". La divisione della raccolta in due tempi non è casuale, ché il tempo è da sempre leit motiv, filo di Arianna nel labirinto della scrittura creativa. Nella seconda parte, scandita dallo scirocco nefasto e disfacente, è narrata in prosa, fra le varie poesie, la giornata di un uomo, non meglio definito, che dalla veranda della sua casa al mare guarda scorrere l'estate, come uno spettatore abulico e afasico."" -
Ifigenia e Agamennone. Una figlia, un padre
"Ifigenia e Agamennone. Una figlia, un padre"""" è opera non conforme ed elegiaca. In essa il ritmo lessicale compenetra la catabasi di due contrapposti personaggi. Un'intensa polifonia conduce a un esito necessario. Una prosa poetica intarsiata da un linguaggio incoercibile consente di penetrare i moti interiori di due sopraffatti simulacri. Una caustica considerazione sull'inanità dei rapporti umani innanzi alla caducità dell'esistenza terrena." -
Ansiose geometrie
Questi componimenti poetici hanno per oggetto enti geometrici e narrano di volumetrie e teoremi immaginari, il loro declinare nell'ombra o lo svanire nella luce. In essi ci si duole per l'irrisolto rapporto tra finito e infinito, tra verità, incertezza e dubbio; luce e ombra; permanenza e lo scorrere temporale. Ci sono triangoli che feriscono con i loro angoli affilati, rette parallele di cui l'una si smarrisce lasciando l'altra vagare solitaria nell'infinito; figure piane vittime d'ingannevoli aporie, altre che acquisiscono volumetrie incongrue; mappe incerte che disorientano e testimoniano il turbamento dei cartografi. Sono figurazioni di geometrie ansiose e accadimenti immaginari, forse sognati nelle notti argentine da Borges; frammenti di teoremi ignoti; dimostrazioni apocrife o paradossali, appena affioranti dall'ombra, oppure in attesa di sprofondare in essa. Claudio Zanini, nato a Trieste, vive a Milano. È scrittore, poeta e appassionato pittore. In quest'ultima veste ha esposto in Italia e all'estero. Pratica diverse forme di scrittura, pubblicando finora cinque romanzi (ha vinto il premio Morselli del 2013). Questa è la sua prima raccolta poetica. -
Le donne della casa di pietra
Elsa Torre racconta la sua storia e quella dei suoi avi, partendo da quando, all’età di dieci anni, scappa di casa. Scrivendo la propria biografia ai giorni nostri, ricorda le vessazioni subite in famiglia, rese sopportabili dalla vicinanza di Lidia, sua nonna. Lidia, pur subendo la mentalità del marito, Giacinto Artusi, e le infedeltà di lui, sogna l’amore e un riscatto. Mezzo per questo viaggio, nel quale coinvolge la nipote, sono le lettere di Sarina, un’antenata vissuta nell’Ottocento. Grazie agli scritti di Sarina, che raccontano pure le vicende di Renato e Olmo, capostipiti della stessa stirpe, emerge anche tutto il dolore di Elsa. Il Libro uno apre una saga familiare che troverà compimento nel romanzo in preparazione Le donne della casa di pietra-Libro due. -
Moi
Maddalena è una giovane donna. I suoi genitori rivolgono amore e attenzioni solo alla sorella minore, mentre lei è lasciata ai margini, quasi come non esistesse. Amareggiata e delusa, una sera decide di scappare: sale su un treno e arriva a Milano. Da lì comincerà una nuova vita, avventurosa e imprevedibile, sempre però aiutata nei momenti difficili da una persona misteriosa, che non svelerà mai né la sua identità né il suo volto. Come in una scacchiera, i personaggi di questo noir percorrono strade apparentemente solitarie. Inconsapevolmente, come le pedine di un gioco di cui nessuno conosce l'epilogo, s'incontreranno nel presente e nel passato senza via di scampo. Odio e amore s'intrecciano di continuo, aprendo e chiudendo ferite che attraversano il vissuto di ciascuno. Chi ne uscirà vincente smorzando tutto il rancore accumulato? -
Erebo
Erebo, nella mitologia greca, è il mondo sotterraneo figlio delle Tenebre e del Caos. Esso però, volendo interpretare i suoi domini semantici, è anche l'oscurità che si congiunge alla notte, l'atto generativo protetto dall'ombra. Giocando con le sfumature legate a questa parola, nonché col suo contrario - luce -, vengono qui presentate emozioni e riflessioni attinte da un inconscio in emersione; ciò a cui si assiste sono allora dense narrazioni poetiche fatte di colori puri, in un tributo tanto al rigore metrico quanto alle sperimentazioni. Claudia Maria Franchina nasce a Vercelli nel 1990. Laureata in Filosofia e in Filologia Moderna Classica e Comparata, ha esordito nel 2021 con la silloge poetica Cenere Organza (Eretica edizioni); segue nello stesso anno la pubblicazione del racconto breve L'attesa nell'antologia Hostaria Patrizia a cura di Pietro Macchione editore. -
Anno Domini 1367
Toscana centrale, seconda metà del XIV secolo. Alcuni fatti sconvolgono la vita degli abitanti di un piccolo comune. Un povero vagabondo, la cui unica fonte di sostentamento sono le azioni generose degli amici, viene ucciso. Frate Elia è colpito nel profondo da questa morte apparentemente inutile quanto crudele e con l'aiuto del cerusico Guglielmo si dedica alla ricerca della verità. Nel suo intimo una precisa domanda vibra in cerca di risposte: perché assassinare un condannato a morte? Spinto da questo incalzante bisogno e dall'umana compassione, frate Elia verrà a conoscenza di alcuni aspetti alquanto oscuri della sua piccola comunità. -
I fili del mondo
I fili del mondo è un romanzo storico ricco di intrighi e misteri, ma è anche una grande storia di amicizia e riscatto. Nell'Anno del Signore 1657 due tessitori genovesi in fuga dalla ondata di peste che si è abbattuta sulla loro città giungono nel borgo di Ala, nei pressi di Trento, dove ottengono ospitalità dall'illuminato parroco don Alfonso Bonacquisto che pensa di sfruttare l'occasione per proporre loro l'inizio di un'attività tessile. Per recuperare gli utensili necessari i tessitori devono tornare a casa affrontando un viaggio pericolosissimo: la Repubblica di Genova prevede pene severissime, sino alla condanna a morte, per chi esporta i segreti dell'arte tessile. Il viaggio procede tra imprevisti e colpi di scena e mostra il momento storico e i tratti salienti di una civiltà del nord Italia in uno dei secoli più travagliati e complicati dell'epoca moderna. -
Sto molto meglio, grazie
Lulu, Antonella, Ambrogio. Tre persone all'apparenza molto diverse fra loro. Antonella è una studentessa in psicologia finita nel vortice della droga. Ambrogio è un marito fedele e un padre amorevole, che viene denigrato costantemente dalla propria moglie e dai suoceri. Lulu è un giornalista freelance di scarso successo, che perde le proprie giornate al bar con gli amici. Grazie a una serie di coincidenze, però, i loro destini si intrecceranno, portandoli a guardare il mondo sotto una luce diversa. Un romanzo dai toni ironici che parla di caduta e di rinascita, che ci insegna ad apprezzare la vita perché, nonostante tutti gli ostacoli, ogni esistenza ha valore, anche quella che potrebbe sembrare a prima vista più insignificante. -
Egosapiens
Egosapiens è una critica malinconica all'umanità del XXI secolo che, benché dotata di ogni opportunità per la comprensione e l'evoluzione, resta barbaramente fissa su sé stessa, incapace - per ora - di crescere spiritualmente e cognitivamente con gravi conseguenze per il futuro della vita del pianeta. -
Toska
Toska sorge come esigenza di esprimere l'inconscio attraverso poesie che parlano di morte e di rinascita. È un libro di sbagli ed evoluzione, dei tanti errori che si possono compiere nella vita e della lunga e perenne crescita che ognuno di noi è costretto ad affrontare. ""Me ne sto rannicchiata / sul mio letto, / in attesa che arrivi la pace / non nel mondo, / solo la mia."""" Silvia Temponi nasce il 12 aprile del 2003 a Napoli. Frequenta la facoltà di lettere moderne presso la Federico II di Napoli. Inizia a scrivere su piattaforme social come Wattpad e Tumblr riscuotendo un modesto successo e pubblica il suo primo libro di poesie Produco Veleno nel dicembre 2020. Per lei scrivere è prendere il tè con tutto quello che le fa male, introspezione e sensibilità sono le parole chiave della sua scrittura."" -
Muori e ama. Un sottile e fragoroso canto di rinascita
Muori e Ama nasce dall'ascolto di una parola che parla al cuore dell'uomo nel tentativo di spingere la coscienza umana a uscire dal suo stato di torpore e indurla a intraprendere un cammino di rinnovamento interiore. Questa parola si fa canto, luce, fragore e silenzio. Si fa madre, figlia e amica. Contiene in sé la forza di denuncia delle ingiustizie e dei limiti della condizione umana, e la profetica speranza di un possibile modo nuovo e rigenerato di essere umani. Se saremo in grado di ascoltare questo canto, incamminandoci in un vero rinnovamento interiore e del mondo, lo scopriremo negli anni a venire e sarà per ciascuno di noi il grande campo di battaglia, la grande sfida da vincere. Enrico Fedi nasce a Firenze il 21 dicembre 1984. Dall'adolescenza vive la poesia come via di conoscenza di sé e del mondo, in una ricerca che arriva ai giorni odierni. Dal 2008 diffonde la sua poesia sui social raccogliendo un insperato riscontro e pubblicando alcune raccolte. Negli ultimi anni il suo interesse si spinge verso tematiche spirituali, psicologiche ed esistenziali. -
Le trasparenze dell'acqua
Enzo Martini, giornalista e scrittore, vive male il dramma della perdita della moglie Roberta e del figlio Renè tanto da sprofondare in una deriva interiore che condiziona gravemente il suo lato umano e professionale, facendolo precipitare in un vortice autodistruttivo. Tra dolori e risentimenti, apatia e idee suicide, visioni e disincanti, il protagonista scoprirà alla fine che la percezione della realtà ha spesso le trasparenze illusorie dell'acqua, tanto da indurlo a riflettere su ciò che è realmente successo quel maledetto giorno di dieci anni prima. -
Elegie del risveglio
Elegie del risveglio è una silloge comparsa in prima edizione nel 2016 per le edizioni Sigismundus. Questa realizzata da Nulla die è una seconda edizione, riveduta e corretta dall'autrice, che colma un vuoto, essendo divenuta introvabile la prima. -
La scomparsa delle persone
Un breve percorso di analisi attraverso i segmenti più importanti della vita dell'individuo. L'amore, la felicità, il contesto sociale, economico e culturale sono i protagonisti di questi scritti, attraverso i quali emerge come la demolizione della dimensione collettiva abbia portato con sé la scomparsa delle persone nella loro qualità di ""attori sociali"""". Se è vero che """"non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza"""", l'autore allora si chiede che cosa accade quando gli uomini sono privati del loro essere sociale, come in questa fase storica."" -
Il cuore dell'essere
La raccolta, formata da cinquanta componimenti scritti tra il 2018 e il 2022, si suddivide in quattro sezioni: Città e paesi, Esistenziali, Natura, Affetti. Tutto in natura evoca immagini che, attraverso la poesia, si trasfigurano in giudizi imperituri sulla realtà, in affermazioni di senso, nella costante ricerca dell'infinito. Sono componimenti per lo più brevi, scanditi da pochi versi, in un linguaggio spesso scarno ed essenziale che vuole lasciare largo spazio a immagini evocatrici, come a catturarle di soppiatto, quasi a rubarle. Il titolo della silloge porta con sé proprio la natura della definizione che si è tentato di descrivere: la poesia stessa diviene il ""nocciolo"""" della questione, perché niente le è alieno. La poesia raggiunge il cuore di tutte le cose, dell'esistenza stessa, il cuore dell'essere."" -
Poeti ignoranti
Poeti ignoranti è una raccolta di poesie di due amici che, nella vita, si perdono di vista e poi si rincontrano. Da diversi anni Paolo ed Elisabetta vivono in due nazioni diverse, l'Italia e il Portogallo, ma continuano a essere legati dall'amicizia e dall'interesse per la poesia. La raccolta è dedicata a tutte le persone che si incontrano e scontrano nella vita perché comunque ne fanno parte e... ne sono tutti coautori... Le note biografiche degli autori sono all'interno del volume.