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Sia fatta la Tua volontà. Il valore di un'identità. Diario di una rinascita
Giovanna, ultima di tre fratelli, sin da piccolissima si mostra molto sensibile e attenta ai bisogni dei meno fortunati. Nonostante la sua stessa vita non sia stata rose e fiori si sofferma con compassione più sul dolore degli altri che sul suo. Mostra sempre, anche se con un po' di timore, gli occhi e il cuore aperti verso un mondo che non riconosce come suo e che la colpisce in pieno con una serie di disgrazie. Lei non si arrende! Fra un ospedale e l'altro, fra una delusione e l'altra, fra una ferita e l'altra si accorge che non è sola. Si accorge che, dal giorno stesso in cui è venuta alla luce, la sua vita era ed è scritta nel libro dell'Altissimo. Perderà l'identità per aver ascoltato la voce sbagliata e non quella del Padre che è nei cieli: ne uscirà vittoriosa. Amata, Voluta, Desiderata. Un insieme di coincidenze che prenderanno, strada facendo, il nome di Dioincidenze e le riveleranno la sua vera Identità. -
La ragazza metà bianca e metà nera
Floriana è una ragazza di tredici anni, sveglia e intraprendente, che parte con i suoi genitori per andare a trovare un missionario in Costa d'Avorio. Un terribile incidente stradale sulla via del ritorno verso l'Italia cambia la sua vita: accolta da una famiglia ivoriana che la considererà come una figlia, si trova a vivere la realtà di un villaggio africano. Immersa in usi e costumi diversi dai suoi, comprende la bellezza della varietà dell'umanità, fino a sentire nel profondo di appartenere ormai a entrambi i mondi. Un romanzo che vuole essere un omaggio agli usi e costumi del mondo africano, alla musica ivoriana e al mondo missionario che coopera positivamente con le varie culture. Siete ancora curiosi di sapere perché mi trovavo sola in un villaggio africano? Siccome si avvicina la sera, sedetevi, almeno con il pensiero, sotto il grande baobab, laggiù vicino al fuoco. No, vi prego, non così vicino! Volete bruciarvi il sedere con i carboni accesi? Età di lettura: da 13 anni. -
Sherlock Holmes e la conquista della Gallia. La diabolica truffa del Wargame
È l'investigatrice più in gamba che ci sia in circolazione: non per niente la chiamano Sherlock Holmes. Così, quando si tratta di affrontare il ""De bello Gallico"""", un diabolico wargame online che sta catturando i giocatori di tutto il mondo in una spirale invincibile di dipendenza, in cui anche i loro soldi spariscono, tocca a lei entrare in gioco. E lo fa letteralmente, con l'aiuto della sua «squadra»: i figli Luca - ex promessa dell'atletica ora in sedia a rotelle, impallinato dell'informatica - e Sofia - studentessa dalla mente brillante e campionessa di arti marziali - con l'amico (del cuore...) Marco e la new entry Alina accompagnano lei e l'Ispettore della centrale nell'avventura del gioco. A cosa mirano davvero gli hacker che stanno dietro a questa minaccia informatica? Perché il wargame si ispira a Giulio Cesare? Perché tutte quelle frasi in latino di antichi autori che compaiono sul video? Età di lettura: da 9 anni."" -
Liturgia corale. Una rilettura in chiave sinodale delle varie ministerialità. Appunto di un liturgista
L'azione sinodale all'interno della liturgia è un dato di fatto. Come in un corpo ci sono molte membra interagenti e congiunte, ognuna con una sua funzione ben precisa, così anche la celebrazione liturgica è un'azione comune di tutta l'assemblea, anche se nello svolgimento complessivo del rito ci sono persone che mettono in atto competenze particolari, ovvero i ministeri. Destinatari di questo lavoro, in cui viene offerta una panoramica dei vari ministeri liturgici, sono sia i membri dell'ordine sacro (vescovi, sacerdoti e diaconi) che uomini e donne laici o religiosi, specialmente quelli più impegnati nell'ambito liturgico. Nella liturgia non c'è posto per l'improvvisazione o la banalizzazione. La speranza è che chi prenderà in mano questo testo possa trovarvi dei buoni stimoli per lo studio, l'approfondimento, la riflessione, ma anche per l'agire liturgico con più consapevolezza e impegno. -
Il cibo e l'anima
Un libro dedicato ai complessi rapporti tra la scelta dei cibi, la loro consumazione, la loro degustazione, il metabolismo connesso al comportamento della cibazione e a tutti gli altri fenomeni fisiologici e psicologici dell'alimentazione. Anche la parte più elevata della nostra personalità, che chiamiamo anima, è coinvolta, in rapporto col piacere. Sappiamo tutti che i piaceri che la vita ci offre sono connessi, in qualche modo, alla sopravvivenza dell'individuo e della specie. Essi sono legati al cibo e alla sessualità e collaborano con la fisiologia dell'erotismo e dell'alimentazione per far sì che la specie si riproduca continuamente e resista alle avversità della vita. Tuttavia, mentre queste dinamiche psicofisiche sono gestite dagli animali con la semplicità che l'istinto può dare, l'essere umano, con il suo cervello complesso e con la sua straordinaria autonomia mentale, può andare a complicare la via istintuale e, talvolta, addirittura, a volgerla contro se stesso. Il cibo ci dà soddisfazione, energia, forza per resistere a tutti gli stimoli negativi. Tuttavia, esso contiene anche delle insidie che nelle persone con tendenze nevrotiche, cioè tutti noi, possono predisporre a più complesse modalità di interazione con l'ambiente esterno. L'anima, cioè quella parte di noi che ci spinge ad avere degli ideali, dei valori, a orientarci sul senso della nostra vita, alla solidarietà sociale, allo sviluppo di sentimenti elevati, raffinati, delicati, al contatto con la dimensione artistica che dorme in noi e, perché no, al rapporto con la Divinità, è coinvolta in queste dinamiche, e in certe condizioni rivolgersi ad essa può diventare la chiave di soluzione di tante situazioni problematiche. -
«Accresci in noi la fede!»
Nelle riflessioni raccolte nel presente volume la fede non è spiegata, ma raccontata a partire dalle vicende e dalle riflessioni che hanno caratterizzato tre testimoni d'eccezione: Abramo, Gesù e Paolo. Abramo, il «padre nella fede» per antonomasia, accetta di uscire dalla sua terra perché si fida di Dio; non chiede di avere garanzie preventive, e il dono che egli ottiene da Dio è ben superiore alle sue attese. Nelle due guarigioni riportate dall'evangelista Marco, quelle della donna emorragica e del cieco, la fede di entrambi ottiene un beneficio superiore alle loro attese; non solo sono guariti dalle loro infermità, ma sono reintegrati nella relazione con Dio e con l'ambiente circostante. Per Paolo la fede si fonda sulla fedeltà di Dio, ma esige da parte dell'uomo la disponibilità ad accogliere il vangelo di Cristo, e a vivere coerentemente con le esigenze che esso pone. L'auspicio è che la lettura di questo testo possa suscitare il vivo desiderio di «piantarsi sul terreno della Parola di Dio» (J. Ratzinger), imitando l'atteggiamento di fiduciosa obbedienza che consentì a Maria, nella pienezza dei tempi, di pronunciare il suo «eccomi» a Dio perché si compisse il suo disegno di salvezza. -
Nella giustizia e nella tenerezza. Storie sacre di religiose lesbiche e queer
«Cosa chiede il Signore da voi? Che camminiate nella giustizia e amiate nella tenerezza». Un passo del profeta Michea delinea l'orizzonte di questa antologia e le dà il titolo sia nell'originale inglese sia nell'edizione italiana, che vuole essere anche un contributo al Sinodo della Chiesa cattolica 2021-23. In queste pagine coraggiose e delicate ventitré sorelle si raccontano, condividendo aspetti salienti della loro vita di suore, dei percorsi di formazione, dell'impegno nei voti e nel ministero, della scoperta e accettazione di sé come lesbiche o queer. Le loro storie molteplici danno voce a realtà volentieri taciute o rimosse: l'orientamento omosessuale femminile, l'affettività e l'intimità nella vita religiosa, gli abusi subiti anche nella Chiesa, la crescita difficile in contesti spesso sessuofobi e omofobi. Come scrive la curatrice Grace Surdovel, a unirle è la «dedizione a rispondere alla chiamata dell'autenticità», grazie a cui ciascun percorso esistenziale diventa storia vera e insieme storia sacra. Il volume, nato negli Stati Uniti dalla pluridecennale attività di New Ways Ministry al servizio delle persone LGBTQ+ cattoliche, vede anche l'intervento di suor Jeannine Gramick, il cui impegno profetico in questo ambito le ha procurato numerosi attacchi da parte delle gerarchie ecclesiastiche, ma anche il ringraziamento pubblico di papa Francesco. Prefazione Jeannine Greamick. -
Sinodalità. Esercizi per la parrocchia
La sinodalità è una manifestazione della vita matura di una comunità cristiana. Se i membri che la costituiscono - fedeli e pastori - non possiedono una chiara consapevolezza di ciò che è proprio di ciascuno nell'esercizio del ministero, nessuno spazio sarà concesso allo Spirito Santo perché possa plasmarla secondo il suo gusto. Il posto che a Lui compete di diritto sarà occupato o da pastori che si ritengono padroni esclusivi del gregge o da fedeli che considerano sé stessi alla stregua di manovalanza, il cui scopo è dare una mano al proprio pastore perché possa realizzare i «suoi» progetti. Si illude chi pensa che la sinodalità possa diventare prassi abituale in una comunità se - da parte di tutti - non si è compiuto un faticoso percorso di conversione pastorale. L'autore, come dice il titolo del libro, propone alcuni esercizi concreti che consentono di tentare proprio tale percorso di conversione. I cambiamenti culturali e il mutato rapporto con il territorio stanno promuovendo nella Chiesa, grazie alla presenza dello Spirito Santo, un nuovo discernimento comunitario, «che consiste nel vedere la realtà con gli occhi di Dio, nell'ottica dell'unità e della comunione » [Papa Francesco, Udienza generale del 12 giugno 2019]. È dunque urgente coinvolgere l'intero Popolo di Dio nell'impegno di cogliere l'invito dello Spirito, per attuare processi di «ringiovanimento» del volto della Chiesa. Congregazione per il Clero, La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa, n. 10. -
Fidei donum torinesi. In America Latina dal 1961 e don Ennio Bossù in Guatemala dal 1973 al 2016, per annunciare il Vangelo. Ediz. illustrata
Sono trascorsi 60 anni dall'inizio dell'esperienza dei fidei donum torinesi. Infatti, l'11 settembre 1961, don Giulio Cigliutti, primo di tutti, spiccava il volo per la Patagonia, in Argentina. Da quel giorno sono partiti da Torino per tutti i continenti 45 preti, un diacono permanente con la moglie, 13 laici/laiche. Furono chiamati fidei donum, perché accolsero l'invito della omonima enciclica di Pio XII del 21 aprile 1957 di prestare per qualche tempo il ministero pastorale alle Chiese del terzo mondo – a cominciare dall'Africa – povere di preti. Queste sono le ragioni per cui il volume si limita all'America Latina: nel primo ventennio (1961-1981) i nostri preti raggiunsero soltanto l'America Latina, ossia Argentina, Guatemala e Brasile. Tale continente poi presentava omogeneità geografica, storica, culturale, politica ed ecclesiale. Infine si disponeva di una qualificata documentazione archivistica. Diversi furono i tipi di fidei donum torinesi, dovuti a personalità e attitudini differenti, ma anche alla varietà di situazioni e alla libertà di iniziative pastorali che il continente offriva. L'impressione d'insieme è molto positiva e ha suscitato in chi scrive stima e ammirazione. I fidei donum hanno scritto forse la più bella pagina della Chiesa torinese postconciliare. -
Don Francesco Sanmartino. Parroco e Vicario Foraneo a Venaria Reale 1946-1962. Vol. 1
Don Francesco Sanmartino (1911-1983), professore, parroco, vicario generale e vescovo ausiliare del cardinale Michele Pellegrino: una vita speciale dedicata alla chiesa torinese. A settantacinque anni dalla sua nomina a parroco a Venaria Reale si riportano alla luce i suoi scritti già pubblicati nei bollettini parrocchiali, dal 1948 al 1962. Si tratta di una vera e propria miniera di informazioni ed insegnamenti che vanno al di là della sfera locale: gli argomenti trattati, la vastità del materiale, i valori affrontati fanno emergere la straordinaria figura di questo sacerdote che, con fiducia, si è lasciato guidare dal Signore in ogni istante della vita. Grande innamorato di Dio, devotissimo della Madonna, con determinazione e rettitudine, nell'arco di pochi anni, seppe rinnovare e trasformare la chiesa a lui affidata, lasciando un segno profondo nei suoi parrocchiani e nell'intera cittadinanza. La storia di quest'uomo e della sua comunità, anche a distanza di tempo, costituisce un prezioso modello di riferimento per tutti per costruire il futuro. «Signore, vorrei imitare la scopa! che non si lamenta mai; che accetta di stare nascosta negli angoli, nel buio e nel silenzio; che accetta di compiere qualunque servizio anche il più umile; che sta dove la metti; che si consuma per servire senza chiedere ricompensa. Signore, io accetto di imitare la scopa, anzi voglio imitare la scopa, ma io la ricompensa la voglio! E la mia ricompensa sei Tu, mia gioia e mio tutto». Don Francesco Sanmartino -
Don Francesco Sanmartino. Parroco e Vicario Foraneo a Venaria Reale 1946-1962. Vol. 2
Don Francesco Sanmartino (1911-1983), professore, parroco, vicario generale e vescovo ausiliare del cardinale Michele Pellegrino: una vita speciale dedicata alla chiesa torinese. A settantacinque anni dalla sua nomina a parroco a Venaria Reale si riportano alla luce i suoi scritti già pubblicati nei bollettini parrocchiali, dal 1948 al 1962. Si tratta di una vera e propria miniera di informazioni ed insegnamenti che vanno al di là della sfera locale: gli argomenti trattati, la vastità del materiale, i valori affrontati fanno emergere la straordinaria figura di questo sacerdote che, con fiducia, si è lasciato guidare dal Signore in ogni istante della vita. Grande innamorato di Dio, devotissimo della Madonna, con determinazione e rettitudine, nell'arco di pochi anni, seppe rinnovare e trasformare la chiesa a lui affidata, lasciando un segno profondo nei suoi parrocchiani e nell'intera cittadinanza. La storia di quest'uomo e della sua comunità, anche a distanza di tempo, costituisce un prezioso modello di riferimento per tutti per costruire il futuro. «Signore, vorrei imitare la scopa! che non si lamenta mai; che accetta di stare nascosta negli angoli, nel buio e nel silenzio; che accetta di compiere qualunque servizio anche il più umile; che sta dove la metti; che si consuma per servire senza chiedere ricompensa. Signore, io accetto di imitare la scopa, anzi voglio imitare la scopa, ma io la ricompensa la voglio! E la mia ricompensa sei Tu, mia gioia e mio tutto». Don Francesco Sanmartino. -
Se uno mi vuol servire, mi segua. Istruzioni pratiche per aspiranti discepoli
A quanti intendono seguirlo, Gesù rivolge parole severe: considerino se sono in grado di affrontare una sequela che, tra le altre cose, mette in conto la disponibilità a perdere la vita; altrimenti conviene desistere (cfr. Lc 14,25-32). Prima di scegliere se seguire o meno il Signore, si deve quindi valutare con attenzione a cosa e quanto si è disposti a rinunciare pur di ricevere la ricompensa promessa ai discepoli. Leggendo queste pagine si potranno verificare i fondamenti delle proprie convinzioni circa ciò che si ritiene costitutivo di un'autentica sequela del Signore Gesù e – soprattutto nel caso ci si dovesse rendere conto che le proprie convinzioni poggiano su deboli o inconsistenti fondamenta – se si è disposti a cambiare la propria esistenza per poter stare dietro a Cristo conformemente a ciò che egli ha insegnato e voluto. -
Natuzza Evolo e l'aldilà
La mistica Natuzza Evolo (1924-2009), per la quale è in corso di svolgimento il processo di beatificazione, possedeva vari doni mistici, tra i quali la visione degli angeli custodi, di Gesù, della Madonna e dei santi, la bilocazione, le stimmate, l'emografia e la visione dei defunti. Grazie a quest'ultimo dono fu capace di consolare migliaia di persone colpite dalla perdita dei loro cari, di rassicurarle sulla salvezza di questi ultimi e di poterle informare sul loro stato di avanzamento spirituale nell'aldilà, rafforzandone la fede in Gesù, nella vita eterna e negli insegnamenti della Chiesa. Questo studio monografico riporta un'ampia raccolta di testimonianze e di prove di autenticità di questa singolare facoltà di Natuzza. -
Nella bottega del vasaio. Temi di formazione alla vita consacrata
Partendo da una visione integrale dell'uomo, tra ciò che è e ciò che è chiamato ad essere, il libro approfondisce alcuni temi legati alla formazione alla vita consacrata. Il primo tema riflette sull'importanza della Parola di Dio nell'iter formativo, alla luce dell'esortazione apostolica di Benedetto XVI Verbum Domini. Il secondo tema considera il contributo di Vladimir Lossky sulla vocazione dell'uomo, tra redenzione e deificazione. Infine gli ultimi temi sono: il ruolo della relazione nell'esercizio della leadership e la centralità dell'azione della grazia nella formazione, in riferimento ad un'esperienza concreta in cui si riflette sull'uso dei media digitali, sull'identità e sull'accompagnamento come occasione di crescita per educandi e educatori. -
Paolo Dall'Oglio e la Comunità di Deir Mar Musa. Un deserto, una storia
Nei lontani anni Ottanta un giovane Paolo Dall'Oglio si imbatte per caso in un antico monastero sperduto fra le montagne nel Qalamun siriano a circa 1500 metri di altitudine, a metà strada fra Damasco e Homs. Quel luogo e la spiritualità che ne emana diventano la missione del giovane gesuita che ha, oltre alla vocazione, l'idea di un punto di incontro fisico e simbolico fra Oriente e Occidente. Nel corso di lunghi anni la visione teologica e spirituale di padre Paolo ha coinvolto un gran numero di persone, le ha colpite, cambiando il corso delle loro esistenze. Dal 1982 il monastero di Mar Musa al-Habashi, ovvero di San Mosè l'Abissino, è diventato un saldo punto di riferimento per il dialogo islamo-cristiano ed è passato attraverso numerose trasformazioni, sopravvivendo alla guerra, alla minaccia dell'Isis e al rapimento del suo fondatore avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013. Da allora, di lui non si hanno più notizie. Questo libro ne racconta la storia attraverso la voce dei protagonisti. Ciascuna di queste testimonianze narra un viaggio nel cuore della fede, dell'accoglienza e dell'amore verso l'Islam. È un viaggio carico di umanità spesso difficile e sofferto ma sempre accompagnato da una profonda comunione spirituale all'interno della Comunità e guidato dalla fede. È un viaggio iniziato per mano di padre Paolo, ma che non è finito con la sua scomparsa. Al contrario. In questi scritti la Comunità rinnova un voto di fede che trascende le vicende storiche per rimettere al centro il pensiero del suo fondatore. Oltre le testimonianze dei monaci, delle monache e dei laici che a vario titolo hanno fatto parte di questa storia, dodici lettere di padre Paolo accompagnano il racconto. Questo libro ci racconta e ci spiega molte cose, dando giustamente lo spazio principale alle testimonianze personali di tutti i membri della Comunità che ne fanno parte finora, o di altri che hanno partecipato più profondamente al suo cammino nel corso degli anni. Paolo è presentissimo, come origine, guida e ispiratore di questa straordinaria avventura, e anche con le sue lettere. Ma non c'è solo lui. Ed è proprio per questo che la Comunità c'è ancora. (Padre Federico Lombardi s.j.) -
Ascolta: scoprirai chi sei. Una monaca legge la Bibbia con giovani alla ricerca di senso
Chi sono io? Che senso ha la mia vita? Ciascuno di noi si fa queste domande, specialmente un giovane davanti al futuro. Se è vero che scopriamo noi stessi solo in una relazione autentica di amore, chi può illuminarci se non il Padre che ci ha creati uno per uno, sognando per noi un compito unico? Il nostro Dio ci parla di Sé e nella Sua Parola leggiamo la storia di amore che intreccia con noi, nel suo sguardo riconosciamo il nostro volto interiore e intravediamo ciò che da noi spera e attende. Queste pagine di lectio divina nascono dal dialogo - sempre colmo di stupore e di gratitudine - di una monaca con alcuni giovani alla ricerca del senso della loro vita. -
L' ABC della vita comunitaria. Elementi per costruire una comunità simpatica
Queste pagine nascono dal desiderio di raccontare la ricchezza dello stare insieme così come ci ha indicato nostro Signore Gesù. L'ABC del titolo sottolinea, attraverso un gioco di parole, l'importanza dell'Attenzione, della Benedizione e della Condivisione in seno a qualsiasi comunità cristiana. L'obiettivo è di far scoprire o riscoprire ai cristiani il valore e la gioia del vivere insieme come fratelli. A partire dalla presenza di Cristo in mezzo a loro, i membri di una comunità si presentano al mondo come inconfondibile segno di solidarietà e come progetto di un comune - mai individuale o intimistico - progetto di santità, scaturente dal desiderio di prendere le distanze dalle seduzioni del male per diventare operatori di bene e di pace. La comunione fraterna è, di per sé, un forte segno di evangelizzazione e quindi testimonianza che non smette di stupire ed aprire i cuori a Cristo. «Si vede che questo libro nasce da una esperienza vissuta, perché tocca molti punti che solo i contatti umani e l'esperienza del vivere insieme possono portare alla luce. Io stesso vi ho imparato molto». (Padre Raniero Cantalamessa). -
San Giovanni della croce. Una luce antica per la spiritualità contemporanea
"Giovanni della Croce si presenta come un teologo atipico, tra quelli che per parlare di Dio preferiscono ricorrere al linguaggio della poesia, piuttosto che a quello della definizione dogmatica, riallacciandosi così a un'antichissima tradizione che vede in Efrem il Siro uno dei migliori esempi, non a caso dichiarato dottore della Chiesa universale poco prima di Giovanni, nel 1920. Due teologi che prediligono l'immagine, il paradosso, la metafora, come peraltro il loro Maestro che, catturato dalle realtà più semplici e quotidiane, ne faceva parabole del Regno. Maria Tondo, nelle appassionate pagine che seguono, entra in dialogo con questo gigante del passato, non per volgersi indietro, ma quasi per invitarlo a dialogare con il nostro mondo, con le sue sfide e le sue opportunità. Intessendo così un dialogo di riconoscenza, in cui l'autrice dice di voler rendere conto di un incontro avvenuto tanti anni or sono, ma ancora vivo e fecondo."""" (Dalla Prefazione di Sabino Chialà)" -
Il racconto di un prigioniero di guerra
Augusto Pignatelli, classe 1886, è stato uno dei soldati, più di un milione, mobilitati dall'Italia durante la Prima Guerra Mondiale. È stato uno dei circa 580.000 uomini catturati dai nemici al fronte e diventati prigionieri di guerra. Non è stato uno di quelle migliaia di prigionieri che non hanno fatto ritorno, morti di malattie allora incurabili o di stenti nei campi di prigionia austriaci. Ma è stato anche un uomo che ha donato un grande affetto ai genitori e ai fratelli, che ha amato la sua Vittoria, che ha pianto per i figli morti poco dopo la nascita, che ha conservato la sua umanità e i suoi valori nell'orrore della guerra. E lo ha raccontato. Lo ha confessato a delle pagine scritte e riscritte, consegnandoci una preziosa memoria di uomini, luoghi e tempi che non ci sono più, ma che hanno ancora tanto da insegnarci. -
Incontri...
Un incontro è un dono. Un incanto. Non sempre la sola vicinanza di due esseri viventi origina incontro. Occorre di più. Bisogna essere disposti a mettersi in gioco. Le riflessioni qui offerte vorrebbero essere un contributo affinché ciascuno possa donarsi la magia dell'incontro con l'altro. Presentazione Tiziano Pegoraro.