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Inseparabili. Storia di un'amicizia oltre il Muro
Lipsia, 1943. Hanno e Manfred sono due ragazzi. Giocano a ping-pong, vanno in bicicletta, leggono libri di avventure. La guerra è ancora un'eco lontana. Ma il 4 dicembre del 1943 una bomba cade tra le loro case aprendo un profondo cratere: da quel momento niente sarà più come prima. I due amici sopravvivono ma ad attenderli sono anni terribili: la paura privata e collettiva, l'orrore delle devastazioni e della ferocia che nasce dalla disperazione, il buio abisso in cui cade la Germania, prima colpita a morte e poi divisa. Nel 1948 la famiglia di Hanno lascia Lipsia e, dopo una rocambolesca fuga nel cuore dell'Europa, arriva a Trieste. Per Hanno inizia una nuova vita, non tutta felice, ma tutta da raccontare. E Hanno la racconta così per oltre quarant'anni all'amico Manfred, rimasto a Lipsia, nell""'altra Europa"""", attraverso decine e decine di lettere. Da questa ininterrotta corrispondenza nasce """"Inseparabili"""". Un'incrollabile volontà di non perdersi, di coltivare un'amicizia più forte delle distanze e dei conflitti, di condividere ricordi d'infanzia e nostalgie, esperienze sentimentali e professionali, speranze e paure, successi e disillusioni: una storia privata accanto alla grande Storia che attraversa la seconda metà del Novecento. Hanno e Manfred si sono riabbracciati nel 1992, tre anni dopo la riunificazione della Germania, e quarantaquattro anni dopo la fuga di Hanno da Lipsia. Ed è stato come se mai si fossero lasciati e nessun muro li avesse separati."" -
Cronache dalle macerie. I racconti dei soccorritori in un mondo sottosopra
Sono compagni silenziosi della nostra quotidianità di cui ci accorgiamo solo quando l'emergenza occupa tutto lo spazio dei nostri pensieri. E allora che i vigili del fuoco appaiono, tempestivi e discreti, per poi, una volta compiuto il loro dovere, tornare invisibili fino alla prossima richiesta d'aiuto. Le ""cronache dalle macerie"""" qui riunite raccontano il dietro le quinte del lavoro dei soccorritori durante le tragiche settimane dei terremoti che hanno scosso il centro Italia tra l'agosto e l'ottobre del 2016. Sono il frutto di oltre trenta testimonianze orali che Stefano Zanut ha raccolto tra i suoi colleghi impegnati ad Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia e in tanti altri posti ancora, e che per la prima volta svelano un mondo sconosciuto ai più, dove le competenze tecniche si mescolano al calore umano. Piccole grandi storie di emergenza quotidiana, fatte di emozioni e adrenalina, di coraggio e paura, di solidarietà data e ricevuta. Contributi di Giuseppe Romano e Magdalena Wolinska-Riedi. Postfazione di Margherita Gobbi e Antonio Loperfido."" -
Giannetto De Rossi e il mestiere del truccatore
Lo sapevate che Sylvester Stallone ama il golf? Che Donald Sutherland gioca a scacchi prima di andare in scena? Che a Gerard Depardieu piace fare scherzi sul set? Che Sofia Loren si truccava da sola? Da Zombie 2 ad Alta tensione, da Dune a La maschera di ferro la storia del cinema raccontata attraverso gli occhi del più grande truccatore italiano, Giannetto de Rossi. I segreti del suo mestiere dai tempi de Il Gattopardo di Visconti a oggi: le soluzioni e le idee per rendere ""vivi"""" i personaggi interpretati dagli attori. Curiosità e aneddoti inediti sui più celebri attori italiani tra cui Alberto Sordi, Silvana Mangano, Vittorio De Sica, e stranieri tra cui Audrey Hepburn, """"Bob"""" De Niro, Donald Sutherland, Gérard Depardieu, Leonardo Di Caprio, Susan Sarandon, Sylvester Stallone e molti altri. E ancora le idee e il genio di registi che hanno fatto grande il cinema come Federico Fellini, David Lynch, Bernardo Bertolucci, Claude Chabrol, Rob Cohen, James Cameron. Un libro che trasmette un'arte e una passione."" -
Per un dolore umano. La sofferenza considerata da un punto di vista etico, medico e spirituale
Il dolore provoca e interroga da sempre l’essere umano. Interessa dimensioni intime, le relazioni, il corpo, l’anima, la psiche, la medicina, nei suoi diversi aspetti, l’etica, la politica, l’economia, la legislazione, la spiritualità. Il fine è di ridurre il più possibile il dolore, di favorire la serenità nelle persone perché la vita sia la più umana possibile. Due medici e un prete propongono una riflessione sui diversi aspetti, attingendo alle loro esperienze e competenze. In calce al libro, un approfondimento in presa diretta durante e dopo l’esperienza del lockdown dovuto all’emergenza del Coronavirus, offre uno spaccato quanto mai attuale del tema. -
Affinità con i cieli notturni
Astra Sahondjian naso: negli ultimi anni dell'Ottocento nella culla del prestigio e della cultura dell'antica Armenia. Spirito ribelle, femminista ante litteram, rompe le maglie della tradizione facendo valere i propri ideali e rincorrendo le proprie passioni. Si oppone ai canoni imposti alle donne del tempo e sceglie il proprio marito, Setrag Tokadjian, editore di un quotidiano liberale; è tra le prime donne a diventare giornalista, e, ad Atene, fonda una prestigiosa casa di moda. Ma la vita non sarà facile per lei: sono gli anni del Medz yeghern, ""il grande crimine"""", la deportazione e uccisione degli armeni condotta dall'impero ottomano. Sua sorella viene barbaramente rapita e lei si ritrova presto costretta a un 'esistenza da profuga, che la spinge a viaggiare in cinque paesi nell'arco di quarant'anni. Nel dramma dell'esilio e della persecuzione, tuttavia Astra resterà fedele a se stessa, un'eroina riluttante che si rifiuta di essere vittima e che lotta costantemente contro un destino avverso, riuscendolo a domare con incrollabile accettazione. Una storia che abbraccia due generazioni, un racconto sull'amore, la perdita e la sopravvivenza. Prefazione di Antonia Arslan."" -
Banche rotte. I giorni bui di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza
Articolo 47 della Costituzione Italiana: ""La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese"""". La crisi delle banche raccontata con un ritmo incalzante, da giallo finanziario, con una ricca e dettagliata documentazione e una sezione conclusiva che propone un vademecum e i consigli per i risparmiatori. La ricostruzione delle vicende che hanno sconvolto due grandi banche del Nordest con filiali in tutta Italia e anche all'estero: Veneto Banca e Popolare di Vicenza. E la storia dei due banchieri che ne hanno segnato il destino, Zonin e Consoli. Le inchieste che hanno portato ai blitz della Finanza, i giochi e le strategie che hanno impedito la fusione, le manovre e i privilegi dei grandi soci, il ruolo della Banca d'Italia, l'illusione di essere al riparo dalla crisi e poi, invece, la rovina di tanti risparmiatori che hanno visto crollare il valore delle loro azioni, quasi dieci miliardi di euro bruciati nel volgere di poche stagioni. Infine la trasformazione in Spa e la quotazione in Borsa voluta dalla Bce. Una volta essere socio di una banca locale sembrava l'investimento più sicuro, affidato a persone conosciute e leali con il territorio. I fatti hanno svelato un'altra amara realtà."" -
Cuore partigiano. La Resistenza spiegata ai giovani
"Cuore partigiano"""" ricorda i piccoli maestri del Veneto Orientale ma anche quelli di Porzus, di Torlano; ricorda l'atteggiamento della Chiesa ufficiale durante il ventennio, e quello di molti preti che, invece appoggiarono la Resistenza; ricorda le numerose vittime civili della seconda guerra mondiale, ricorda, facendo ricorso a memorie personali, l'importantissimo ruolo delle donne nella Resistenza, a volte pagato a prezzo di tortura e di morte. Richiama verità storiche che non si possono dimenticare: la miseria della gente delle campagne, l'appoggio degli agrari all'insorgente fascismo, l'abolizione di ogni forma di democrazia durante il ventennio, le molte vittime, anche giovanissime, della guerra partigiana." -
Non mi fai più paura
Dopo un matrimonio fallito Adele cede al fascino dello sguardo intenso di Simone e si tuffa in una nuova relazione. Il rapporto con il nuovo compagno però è diverso sin dall'inizio perché lui la isola da tutti, allontanandola progressivamente dalle amicizie. Ma la coppia è forte, è unita, e Adele si fa bastare questo amore. Poi però rimane incinta e Simone diventa un altro, più freddo, più circospetto. La distanza aumenta con la nascita del bambino: da quel momento il compagno infatti si assenta sempre di più, tanto da far sospettare la presenza di un'amante... Un sms intercettato conferma i sospetti. Simone, smascherato, reagisce picchiando la donna davanti al figlio e dandole la colpa dell'accaduto. Poi se ne va di casa. Quella che potrebbe sembrare la fine di un rapporto è l'inizio di un incubo. Da allora infatti l'uomo inizia a seguirla dappertutto, a perseguitarla, a insultarla con parole e gesti e a fotografarla di nascosto. Le svuota il conto, le ruba i gioielli e le pellicce; si intrufola in casa e manomette caloriferi, contatori, boiler; cerca di manipolare il figlio contro di lei... Inizialmente distrutta dagli eventi, con il tempo Adele scopre in se stessa la forza di andare avanti ed esce dall'isolamento: riprende la vita sociale, la propria carriera e trova la forza di denunciare le violenze subite. A conclusione del volume, una lettera dell'autrice alle donne vittime come lei di stalking o violenza domestica e una dettagliata appendice dal titolo ""Che cosa fare se sei vittima di violenza domestica o stalking"""" che offre strumenti utili per uscire dal dramma che ha vissuto Adele."" -
Educazione alla libertà. Una persona comune alla ricerca di una coscienza critica
Un figlio traccia il percorso umano e intellettuale di suo padre, vissuto a Venezia dal 1907 fino a metà degli anni Ottanta, partendo dalla sua singolare biblioteca fatta di libri e riviste che hanno formato il suo pensiero. Il padre, persona comune, riservata, dallo spirito libero, nella sua peculiare esperienza incrocia tanto il periodo buio della dittatura quanto le vicende politiche e culturali degli anni intensi del dopoguerra. Il risultato è una biografia alternativa, il suggerimento per un'educazione alla libertà: il racconto di una vita resistente in anni di forti dibattiti con i segni del ""passato che restavano vivi nella ricerca di un presente diverso"""" (Gherardo Ortalli)."" -
La voce di Impastato. Da Peppino Impastato a Mafia capitale, l'Italia sotto inchiesta
Un'inchiesta giornalistica dipana i fili del rapporto tra Stato e mafia partendo dall'attivismo di Peppino Impastato per arrivare a Mafia Capitale e alle mafie del nord. Si ricostruiscono i fatti grazie alle testimonianze di chi la mafia la combatte in casa propria, nel proprio lavoro, nelle aule dei tribunali o sulle pagine stampate. Da don Ciotti a Gian Carlo Caselli, da Franca Imbergamo a Giovanni Impastato, da Lirio Abbate a Carlo Lucarelli, un inserto fotografico d'autore arricchisce il lavoro mostrando i volti di chi lotta, senza paura e con determinazione. Prefazione di Giovanni Impastato. -
Radici liquide. Un viaggio-inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini
Finalista al Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura Multilingue delle Alpi 2019«Nelle valli alpine colpite dallo spopolamento, abbandonate, si alzano voci contrarie, gruppi e comitati di cittadini che non ci stanno a farsi portare via l'acqua, anima del paesaggio montano. È stata la loro passione, la caparbietà nel difendere i più piccoli e inaccessibili corsi d'acqua, a trascinarmi in questa lunga avventura sulle Alpi, durata quasi un anno. Ho percorso le rive di più di cinquanta torrenti, dalla Valle d'Aosta al Friuli Venezia Giulia per concludere il viaggio ritornando a Ovest, in Liguria. Ho voluto dare voce a tante piccole grandi battaglie, che quasi mai escono dalla cronaca locale, e raccontare l'affronto a un ambiente aspro e problematico, fragile e meraviglioso allo stesso tempo. Ho cercato nelle moltissime persone che ho incontrato, e in me stessa, la radice di questo folle attaccamento alla montagna e al suo elemento liquido. E ho concluso che, forse, chi è affetto da questa forma di umana ""idrofilia"""" vede, nella semplicità di un torrente, qualcosa che altri non vedono». Sono rari i corsi d'acqua ancora naturali sulle Alpi. Salendo ad alta quota, vicino alle sorgenti, ai nevai, ai ghiacciai superstiti, si scopre che l'acqua non scorre più libera. Viene portata via, immessa nei tubi e utilizzata per fare energia. Questo libro è un'inchiesta sullo sfruttamento idroelettrico degli ultimi torrenti alpini e, allo stesso tempo, è il racconto di un lungo viaggio tra valli sconosciute e affascinanti."" -
La sciarpetta rossa. Diario di guerra e di prigionia (1943-1945)
Un diario di prigionia schietto, privo di retorica e di sentimentalismi, che racconta la dura vita della sopravvivenza del corpo e della propria umanità. È nella fredda e brumosa Prussia Orientale, nel lager di Stablack, che si ambienta gran parte di questo racconto. Guerrino Moretto, soldato prigioniero n. 14059 1 A, vi giunse il 30 settembre 1943. L'8 settembre lo aveva colto in Dalmazia, a Ragusa: per un'assurda coincidenza era rientrato al suo reparto giusto il giorno prima dal Veneto. Fosse rimasto a casa nessuno avrebbe potuto rimproverarglielo, e un ritardo anche di un solo giorno avrebbe cambiato la sua vita. Invece si trovò rinchiuso in una tradotta per il nord che lo trasportò dai minareti musulmani della Bosnia Erzegovina ai cupi profili delle lande baltiche. A dargli un po' di conforto in questo ambiente ostile, dove vigeva la legge della sopravvivenza e i morsi della fame oscuravano tutto, le amicizie con i commilitoni e gli sporadici incontri amorosi. La sciarpa rossa, dono di una ragazza, sarà un dolce ricordo che lo distrarrà dagli orrori del lager. Guerrino resterà a Stablack fino al 9 maggio 1945, quando, liberato dall'Armata Rossa, potrà scrivere sull'ultima pagina del suo diario: ""È finita!?!?"""". Prefazione di Alessio Alessandrini."" -
Ritualità del silenzio. Guida per il cerimoniere funebre
La scomparsa di una persona cara evidenzia un momento sacro dell'esistenza, sospende il tempo della quotidianità, per fermare la circostanza in cui dare un saluto, esprimere un pensiero, ricordare. Oggi il rito funebre sta mutando sempre più. Ci troviamo in una fase di trasformazione culturale e sociale, in cui nuove e consapevoli capacità di far fronte alla relazione d'aiuto con i dolenti e l'emergere di attuali esigenze di ritualità privata e laica, accanto a quella tradizionale e religiosa, offrono al Cerimoniere l'opportunità di potenziare la qualità del servizio funebre, di comprendere meglio se stesso sotto il profilo emozionale e relazionale, di offrire soluzioni adeguate, in sintonia con le richieste dei familiari in lutto, per la personalizzazione dei riti funebri. Il volume, curato da Maria Angela Gelati e con la prefazione di Ines Testoni, vanta contributi di: Ilaria Bordone, Clemente Ernesto De Martino, Sabina Fresch, Simona Pedicini, Davide Perucci, Alessandra Rizzi, Francesco Ve-schi, Alessia Zielo. -
Scemo di guerra
L'allievo tenente Italo Ardenghi, si congeda dal padre e lascia Treviso per raggiungere la sua brigata, già in linea sul Passo Vezzena. Indossa la divisa immacolata, al suo fianco danza la pistola d'ordinanza, e un fiero sorriso gli illumina il volto. Destino vuole che, proprio la notte del suo arrivo, si compia uno dei primi e più cruenti massacri sul fronte italiano della Grande Guerra: la battaglia del Basson, combattuta nella notte di plenilunio tra il 24 e il 25 agosto 1915. Da quel momento, la sorte di Ardenghi, condivisa tragicamente da milioni di italiani, lo farà precipitare in un abisso di disperazione. Dal manicomio militare del Sant'Artemio, dove viene rinchiuso dopo aver perso la ragione durante il combattimento, al rifugio segreto di Rucorvo, un pugno di case dimenticate ai piedi delle Dolomiti, il giovane soldato vivrà un continuo succedersi di avvenimenti e attese. In mezzo al caos, alla follia e al dolore, sarà Maria, donna forte e caparbia, a fare di lui un uomo. Ma l'ombra della disfatta di Caporetto, incombe ormai sulle loro speranze. -
Non girarti dall'altra parte. Le sfide dell'accoglienza
Oggi la parola accoglienza entra nel dibattito, nelle polemiche, nella propaganda e negli esiti delle elezioni; è una parola divisiva anche fra coloro che si dicono credenti. Pierluigi Di Piazza, prete controcorrente, parla di accoglienza partendo dalla sua esperienza personale di uomo, di prete, di insegnante, dall'esempio positivo dei suoi genitori e della solidale vita di paese, dalla freddezza riscontrata in seminario, dalla sensibilità di un insegnamento scolastico aperto e rispettoso, dalla conduzione di una parrocchia attiva e coinvolta, sempre, nell'attenzione all'altro, accogliente di ogni pensiero e diversità. Lo fa attingendo soprattutto alla sua esperienza di fondatore del Centro di accoglienza Ernesto Balducci, di custode dell'accoglienza che affronta i piccoli grandi ostacoli quotidiani con coraggio e con la fede, mettendo in discussione personali pregiudizi e paure. Il suo è un invito a riflettere, a sentire, a non girarsi dall'altra parte, ma ad accettare la sfida dell'accoglienza, per seminare una nuova umanità. -
Un paesaggio da ascoltare. Dieci imprenditori raccontano il Veneto orientale
C'è un'Italia minore, tutta da scoprire. Percorrendo lentamente gli spazi marginali, quelli che di solito si attraversano senza attenzione, si scopre una miniera di storie inedite, avventure umane che sopravvivono grazie a donne e uomini tenaci. Il Veneto Orientale è un esempio di questa molteplicità di ricchezze nascoste. Un territorio fatto di grandi estensioni sotto il livello del mare, alla ricerca costante di un equilibrio tra uomo e natura. Le storie narrate in questo libro sono raccolte dalla viva voce dei testimoni, ciascuno con un proprio sguardo sul mondo. Così il racconto del territorio emerge, nelle sue sfaccettature, dalle parole di chi ci lavora e ci vive. Sullo sfondo dei racconti, si delineano gli elementi caratterizzanti del Veneto Orientale: l'affascinante paesaggio della bonifica, con il contraddittorio rapporto con l'acqua, i boschi residui della foresta planiziale cara alla Serenissima, i vigneti che affondano le radici nella storia antica e nell'argilla, le case coloniche in rovina, relitti naufragati nella campagna, l'orizzonte delle montagne, il Mare Adriatico e i fiumi Tagliamento e Sile. -
Cronache di piombo. Il terrorismo nel Veneto raccontato dai testimoni di oggi
Una “pastorale industriale” che racconta la crisi e le trasformazioni di un mondo di giovani e adulti di fronte a un’epoca che sembrava saper solo toglierernUn mattino di gennaio del 1980 Michele, otto anni, dalle finestre di casa a Mestre vede sparare a Sergio Gori, vicedirettore del Petrolchimico, e disegna su un quaderno quella scena. A distanza di 40 anni Michele vorrebbe rispondere a sua figlia adolescente che gli chiede che cosa furono quegli anni. Ma la sua mente si rifiuta e la memoria è come scomparsa. rnChiede aiuto a un giornalista che ripercorre per lui quegli anni, ascoltando anche le voci dei parenti delle vittime, alcuni dei quali non avevano mai parlato prima. Riappare un mondo in parte svanito, complicato, difficile. rnE le vicende - che la cronaca aveva allora narrato - si impastano con l’intricata storia della città e dell’Italia, faticando sempre a diventare memoria condivisa. -
Per un pugno di gradi. Da Vaia all'acqua granda: la svolta energetica per cambiare il Veneto
Una lettura inedita di un territorio in bilico tra nostalgia e futuro, rancore e innovazione, di fronte alla sfida del riscaldamento globale.Con la tempesta Vaia e l'acqua granda a Venezia i cambiamenti climatici sono entrati nelle case dei veneti imponendo la rilevanza della questione ambientale e in particolare del surriscaldamento. Per invertire la tendenza è necessario ridurre drasticamente le emissioni di CO2, anche a partire dal Veneto, imboccando la strada delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica e condivisa, dell'efficienza energetica. Osservato con le lenti del consumo di energia il Veneto mostra tutte le sue contraddizioni politiche, e le sue potenzialità economiche. Esplorata nei risvolti produttivi, sociali, amministrativi, culturali, la svolta energetica assume la valenza di un ampio progetto politico per cambiare il Veneto. -
It can be done. Small-scale hosting of refugees across Europe
High school teacher Antonio Silvio Calò hosted six African refugees in his own home who now speak Italian well and have permanent jobs and their own homes. “My wife and I and our four children are ordinary people. If we can do it, the state and the municipalities can do it”. The European parliament elected him European Citizen of 2018. Calò has derived a small-scale refugee hosting model from his experience that municipalities from six European countries are implementing with funds from the European Commission. He shared his story and innovative ideas with Dutch journalist Silke Wallenburg, telling her: “Let others judge me”. This book is his way of seeking constructive dialogue with others, from refugees to European politicians, from businesspeople to editors-in-chief, from the left to the right -
Si può fare. L'accoglienza diffusa in Europa
Il professor Antonio Silvio Calò ha accolto sei profughi a casa sua. Ragazzi africani che ora parlano un buon italiano, che hanno un lavoro a tempo indeterminato e una casa tutta loro. ""Io, mia moglie e i nostri quattro figli siamo gente comune. Se l'abbiamo fatto noi, può ben farlo lo Stato, i comuni."""" Il Parlamento europeo lo ha eletto Cittadino europeo 2018. Partendo dalla sua esperienza, Calò ha sviluppato un modello di accoglienza diffusa che alcuni comuni di sei paesi europei stanno realizzando con i fondi della Commissione europea. Alla giornalista olandese Silke Wallenburg, con cui ha condiviso la sua storia e le sue idee innovative ha detto: """"Lascia che gli altri mi giudichino"""". E così tante persone entrano in un dialogo costruttivo con lui in questo libro, dal profugo al politico europeo, dall'imprenditore al caporedattore, di destra e di sinistra. Prefazione di David Sassoli. Postfazione di Romano Prodi.""