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La fedeltà nel matrimonio. Vol. 1: Obblighi e diritti dei coniugi.
Partendo da uno studio di alcuni anni orsono, quando già si proponeva una lettura accurata del dovere coniugale si offre una valutazione approfondita di dottrina e giurisprudenza sulla materia sempre attuale della fedeltà o, se così di vuol dire, del tradimento, nel matrimonio. Un lavoro esaustivo e aggiornato con le ultime tendenze della giurisprudenza. Si accenna anche alla fedeltà nella famiglia di fatto. L'ampiezza dell'argomento e la decisione di approfondire anche tematiche più propriamente processuali, induce a proporre l'intera opera in due parti. -
Il regolamento CE n. 261/2004. Regole comuni in materia trasporto aereo
Il presente esamina il Regolamento (CE) n. 261 dell'11 febbraio 2004, il quale ha provveduto a rinnovare la disciplina comunitaria in materia di negato imbarco, cancellazione e ritardo nel settore del trasporto aereo, rafforzando in modo sostanziale la tutela del passeggero viaggiatore sia in termini di risarcimento pecuniario che in termini di assistenza da parte del vettore. Al testo di legge vengono altresì affiancate le sentenze più significative emesse dalla Corte di Giustizia europea che, investita a più riprese, in via pregiudiziale, dell'interpretazione delle norme del regolamento maggiormente controverse, ha offerto una serie di soluzioni che hanno consentito di colmare alcune significative lacune. -
Al posto di
Tutto comincia, in questo libro, con una specie di miracolo che succede dentro un convento, secondo il racconto tratto da un famoso film di L. Buñuel. Si passa poi ad altre vicende, in cui c'è sempre qualcuno/qualcosa che prende il posto di qualcun altro o di qualcos'altro: può trattarsi di un amministratore di un sostegno, del dott. Jekill, di un sosia immaginario, di Norman Bates, del patrigno di Amleto, di don Chisciotte. O è magari un risarcimento del danno, una seconda moglie, un lavoratore subordinato, un giornalista che si dedica al culto dei morti. Un soffitto al quale appendere per una bambina tormentata - dei sogni di fuga. -
Anime folli
Ci sono casi in cui il malessere psichico, da cui una persona si trova colpita, non appare riconducibile al fatto illecito di nessuno. Qualvolta è vero invece il contrario: la vittima soffre di disturbi mentali perché (fra le cause concorrenti) c'è quella riportabile al torto arrecato da un altro. Incidenti stradali, ad esempio, oppure infortuni sul lavoro, violenze sessuali, mobbing, abbandoni, minacce di morte, scherzi brutali, sofferenze senza cure palliative, diffamazioni o violazioni della privacy pesanti, cattiverie scolastiche, internamento in istituzioni totali, gravi offese e maltrattamenti in famiglia. E così avanti. Quali in tal caso i danni risarcibili? -
Avarizia
C'è - in questo libro - l'avarizia della pubblica amministrazione nei confronti dei soggetti deboli, e c'è quella dei familiari nei confronti di qualche congiunto. C'è l'uomo che fa il possibile per nascondere alla propria fidanzata la propria spilorceria. C'è la vicenda dell'assistente sociale sugli scalini e della famigliola bisognosa e misteriosa (con colpo di scena finale). C'è la donna ancora giovane e bella che si nega, c'è il tirchio di sinistra che predica bene e razzola male, c'è quello che si risparmia sessualmente. Ci sono le fiabe a rovescio. E varie altre storie così. -
Le attività realizzatrici della persona
Il panorama legislativo, sul piano nazionale e transnazionale: chi fa che cosa, come, con chi, quando, perché, per chi, fino a che punto, con quali appoggi. La scuola, il lavoro, la famiglia, i contratti, la sessualità, i minori, gli stranieri, lo sport, i giochi, la disabilità. Il risarcimento per compromissione di un'attività meritevole della persona: il danno biologico e il danno esistenziale. Quando una persona non ce la fa a fare ciò che vorrebbe: costi, sostegni, doveri, orizzonti. Una pagina ancora clandestina del diritto privato ufficiale. -
Dov'è che si sta meglio che in famiglia?
La responsabilità endofamiliare, il diritto privato che entra nei meccanismi disciplinari del focolare domestico. C'è il marito villano oltremisura nei confronti della moglie, in una specie di mobbing familiare. C'è il coniuge che per anni di fila si rifiuta di fare l'amore con il proprio coniuge; c'è invece chi vuol farlo, troppo, o in modo troppo strano. C'è l'infedeltà pesante, c'è la violazione dei doveri di assistenza. Ci sono i litigi nell'affido condiviso, c'è il padre che se ne infischia dei figli, o li vuol disconoscere quando non dovrebbe, o ha una malattia infettiva o genetica e non si astiene da contatti sessuali. C'è il figlio che vuole interdire il padre che sta invece benissimo. Un tempo si lasciava perdere, si sopportava, oggi sempre meno. -
Dieci storie di donne
Una disabile innamorata, una madre apprensiva, la fanciulla contesa, una famosa scienziata, il colpo di scena nel pianerottolo, la vittima del padre, l'italianizzazione di una fiaba, una violenza plurioffensiva, un'amica scomparsa, una suora pentita e fortunata. -
Mutuo e interessi tra anatocismo e usura
L'opera intende approfondire, partendo dai lineamenti del contratto di mutuo ed alla luce della più recente giurisprudenza in materia, alcune delle questioni più controverse e di frequente applicazione pratica in tema di mutuo e contratti di finanziamento. Una parte importante del contributo è dedicata alla vexata questio dell'anatocismo e dell'usura bancaria, non tralasciando le prospettive applicative derivanti dalla recente modifica dell'art. 120 TUB operata con la legge Stabilità 2014. Un apposito spazio è altresì dedicato ai profili processuali e probatori, nonché alle applicazioni pratiche, con particolare riguardo all'utilizzo della CTU, di cui si offrono alcuni quesiti operativi. -
Esistere o non esistere
Vent'anni di vita del danno esistenziale dimostrano come la ""forza delle cose"""" - per usare le parole di un esistenzialista d.o.c. come Simone de Beauvoir - sia davvero tale all'interno della responsabilità civile, riuscendo sempre a presidiare le combinazioni che meglio rispondono, nella law in action, alle necessità di tutela della persona."" -
La responsabilità dei servizi psichiatrici
Uno fra i temi più spinosi del diritto privato. Un malato di mente, internato in una clinica, fa del male a se stesso. Un soggetto fragile si vede sottoposto a contenzioni ingiustificate, o attuate in modo crudele, o prolungate eccessivamente. Uno schizofrenico, non curato in modo adeguato, accoltella e uccide un infermiere del reparto. Una donna, legata al letto per tre giorni di fila, brucia sul materasso che lei stessa aveva incendiato per attirare l'attenzione sul suo caso. Un direttore di manicomio punisce sistematicamente/assurdamente coloro che ""fanno casino"""". Un terapeuta non avverte chi di dovere circa i progetti omicidi comunicatigli da un suo paziente. Un altro approfitta delle confidenze di un suo cliente per intrecciare una relazione sessuale con la moglie di quest'ultimo."" -
Causalità e incertezza (rashomon)
Il diritto non è diverso dalle discipline (astronomia, fisica, biologia, etc...) che vedono nell'incertezza una compagna di lavoro e, al tempo stesso, una ragion d'essere della loro esistenza. Il giurista non è diverso dallo spettatore di un film il quale, al di là di ogni enigma irrisolto, ha essenzialmente bisogno che la storia funzioni. -
Fragilità il tuo nome è essere umano
Un adolescente guarisce, civiltà degli oggetti, morte di un samurai, eroi infantili all'incontrario, odio nella letteratura, figure della meschinità, giuristi in cerca di sé, amici che non ci sono più, matti a Venezia. -
Voci del verbo fare
Fare è vivere. Se non si fa niente, non si è granché, su questa terra. I bambini vengono accompagnati al parco giochi, i detenuti vanno aiutati, i malati visitati, i fiori annaffiati, i quadri vecchi restaurati, le ragazze corteggiate, i dischi ascoltati, le messe cantate, le scoperte fatte, le biciclette pedalate. Come rinunciare a un verbo senza il quale non riusciremmo nemmeno più a parlare? -
Dolo e prevenzione del danno
La prevenzione nell'area del dolo è per certi versi più facile, per altri più difficile che altrove. Più facile perché il convenuto è, in questo caso, un soggetto ben consapevole di quanto sta per fare. Più difficile perché quel che si chiede all'agente è di andare contro i suoi intenti più profondi. Lui vorrebbe agire proprio in quel modo. Per dissuaderlo occorrerà toccare le corde giuste, intimorirlo con la minaccia di qualcosa che valga più di quel progetto: ""Attento, è anche nel tuo interesse desistere. Non ti conviene""""."" -
Sul metodo, anzi sui metodi
Tanti metodi nel diritto o uno soltanto? Quali le motivazioni, consapevoli o occulte, che spingono un giurista a scegliere? La vita che uno studioso conduce, giorno per giorno, può incidere sul suo modo di ragionare? Il modo di studiare è uguale per tutte quante le questioni del diritto o cambia (deve cambiare) a seconda dell'argomento? I temi del comparto patrimoniale e quelli del settore non patrimoniale vanno affrontati nello stesso modo? I maestri contano, le scuole, la carriera? Gli affetti personali, le appartenenze politiche? Le velleità, i rancori, le ambizioni? A seconda del posto in cui ci si trova, le cose mutano? La lingua che si utilizza per pensare influisce sul ""metodo"""" che si utilizza?"" -
Non di sola salute vive l'uomo
La sentenza 184/1986 della Corte costituzionale aveva diviso in due frazioni il danno biologico, lasciando nell'art. 2059 c.c. la gestione del danno morale in senso stretto, e spostando nell'art. 2043 c.c., e norme collegate, la disciplina delle ""attività realizzatrici"""" (compromesse dall'illecito). Questo con riguardo all'ipotesi di attentati all'integrità fisiopsichica della vittima. Che fare però con riferimento alla violazione di prerogative diverse dalla salute? Sui terreni ad es. della famiglia, del lavoro, dei rapporti con la p.a. delle immissioni, dei diritti della personalità, della giustizia?"" -
Il danno psichico
Il tema del danno psichico non è sicuramente tra i più semplici da affrontare. Nella civilistica tradizionale (manualistica come anche monografica) l'argomento era pressoché ignorato; oggi se ne parla probabilmente di più, ma con un grado di attenzione, nella maggior parte dei casi, alquanto modesto. Quanto alla giurisprudenza, poi: si sa bene quale importanza essa rivesta, non da oggi, nello studio della responsabilità civile, e occorre ammettere invece che la produzione italiana di sentenze rimane, nell'ambito in esame, pressoché irrisoria. Si tratta oltre tutto di materiali non facili da reperire nascosti come si presentano sotto vesti quasi sempre poco canoniche (laburistiche, consulenziali, medico-legali, transattive, penali, infortunistiche). -
I danni non patrimoniali oggi
Le c.d. sentenze di S. Martino, in materia di danni non patrimoniali (Cass. S.U. 26972/2008), hanno lasciato insoddisfatti molti tra i nostri interpreti. Anche la giurisprudenza si è spesso scostata da quelle tracce nel corso degli ultimi anni. In questo libro si cerca di fare il punto sulle questioni più importanti e di proporre soluzioni più meditate: in particolare, riguardo al sistema delle fonti in tema di antigiuridicità, al riferimento ai diritti ""inviolabili"""" di cui alla Costituzione, all'opportunità di non medicalizzare oltre misura l'intera responsabilità civile, alla convenienza di utilizzare nel corso dell'istruttoria un sistema articolato in più voci lesive (danno biologico, morale, esistenziale)."" -
Lei, lui e il danno. La responsabilità civile tra coniugi
Difficile sapere - nella storia di una coppia - come mai il partner nel quale si era riposta la più totale fiducia possa in certi casi trasformarsi, per qualche tempo o definitivamente, in un essere gelido e sprezzante. È altrettanto inspiegabile è che una cosa bella (per se stessa) come l'attesa e la nascita di un figlio possa aver l'effetto, talvolta, di provocare o accelerare una crisi irreversibile, nell'armonia di un matrimonio.