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Licini Morandi. Divergenze parallele. Catalogo della mostra
Il volume, di supporto alla mostra di Fermo e Monte Vidon Corrado, propone una lettura parallela dei due pittori mettendone in relazione il percorso artistico e biografico. Oltre ai saggi introduttivi delle curatrici e a una serie di scritti di approfondimento, nel libro sono riportati moltissimi documenti (lettere, articoli, foto, ecc.) alcuni dei quali inediti altri, invece, qui riproposti dopo lungo tempo che mettono in luce le tangenze ma anche le diversità che hanno caratterizzato il rapporto tra Osvaldo Licini e Giorgio Morandi. «Questa mostra nasce, per noi, - dice Marilena Pasquali dall'amore per entrambi gli artisti e dal sogno a lungo coltivato di vedere insieme le opere di Licini e di Morandi e di osservare come, con il passar del tempo, i due vecchi compagni di prime abbaglianti scoperte e letture, di notti dense di corpi e di poesia, di provocazioni stridenti come il gesso sulla lavagna, abbiano saputo trovare ognuno la propria strada, trasformandosi di continuo alla ricerca di nuovi approdi e pur rimanendo se stessi, quegli abitatori del pensiero in immagine che negli anni Dieci, prima di una guerra delirante, si mettono all'opera per rifare il mondo. Ognuno a proprio modo, sia Morandi che Licini sono fin dall'inizio e restano per sempre due sperimentatori, mai soddisfatti dei risultati raggiunti e comunque tesi a perfezionare, a rileggere, ad approfondire, ad alleggerire la propria arte». -
La ricostruzione della ferrovia Porrettana nelle pubblicazioni delle Ferrovie dello Stato (1947-1949)
Il volume propone la ristampa di due pubblicazioni delle Ferrovie dello Stato uscite in occasione del ripristino dopo il secondo conflitto bellico della linea ferroviaria Pistoia-Pracchia e Pracchia-Bologna, la Porrettana, tra il 1947 e il 1949. «Le due pubblicazioni, infatti, - dicono i curatori documentano con testi, mappe, foto, disegni e grafici il grande lavoro realizzato dai tecnici e dai dipendenti delle Ferrovie e dai tecnici e dagli operai delle varie ditte incaricate, per ricostruire celermente la Ferrovia Porrettana e riaprirla al servizio pubblico. Tutto fu compiuto tra il 1945 e il 1949». -
Cesare Brandi-Giuseppe Raimondi. Carteggio 1934-1945
Il libro presenta la corrispondenza inedita di due grandi figure della cultura italiana del XX secolo: lo storico dell'arte e studioso di teoria e tecnica del restauro e di museografia, Cesare Brandi, e lo scrittore, studioso d'arte e giornalista, Giuseppe Raimondi. Il loro epistolario complessivo consta di oltre 600 lettere, dalla metà degli anni Trenta ai primi anni Settanta. Per approfondire l'analisi e rendere più agevole la lettura e la consultazione del carteggio, si è preferito dividerlo in due parti, tenendo come spartiacque la fine della seconda guerra mondiale: l'insieme che ora viene pubbicato e che presenta solo la prima parte del lavoro, è formato da 284 lettere scritte da Brandi e Raimondi tra il 1934 e il 1945. Brandi e Raimondi parlano della loro vita quotidiana, dei problemi di lavoro, degli affetti e della famiglia, ma parlano soprattutto di arte e letteratura, dei loro amici e colleghi, di ciò che accade in Italia, facendo rivivere con le parole - ma anche grazie al ricchissimo apparato di note che accompagna le lettere - un mondo vivissimo di rapporti, di figure, di studi. -
Daniel Buren. Ediz. italiana e inglese
Il volume documenta la realizzazione della fontana che Daniel Buren ha realizzato nel parco di villa La Magia a Pistoia che va ad aggiungersi alle altre che negli ultimi anni hanno arricchito il vasto spazio verde in cui è immersa la villa. ""Installata sul prato prospiciente la villa medicea """"La Magia"""", - dice Giuliano Gori nel suo saggio - in posizione frontale rispetto alla prestigiosa vista offerta dalla dorsale del Montalbano, è una presenza che ridefinisce lo spazio circostante, consentendone una nuova chiave di lettura. Un ambiente esagonale, le cui pareti formate di marmo di Carrara misurano metri 3x3x0,45 - esternamente lisce a mo' di paravento - alternate da un vuoto d'accesso di metri 6. Una panca, anch'essa esagonale, posta al centro dello spazio interno, dotata di una fonte emissiva d'acqua che crea un leggero e riposante gorgoglio e invita alla sosta e al dialogo; le pareti marmoree sono rigorosamente incise con strisce verticali di cm 8,7 - i colori giallo, blu e rosso si alternano sulle superfici dove vi scorre l'acqua, mentre le altre restano al naturale. L'opera è dotata di un qualificato impianto d'illuminazione che la rende magica nel contesto"""". Nel libro si trova anche un ex cursus sulle opere che l'artista francese nel corso degli anni ha lasciato nella provincia di Pistoia."" -
L' avvocatura pistoiese dalle origini ai nostri giorni (1874-2010)
Il volume ripercorre la storia dell'avvocatura a Pistoia tra il 1874 e il 2010, cioè dall'anno della sua istituzione con una legge ad hoc ai nostri giorni. Andrea Ottanelli ha realizzato questo lavoro basandosi sulle fonti e in particolare sui verbali dell'Ordine pistoiese degli avvocati e procuratori rimasti finora quasi del tutto ignorati. Luca Mannori nella sua introduzione molto bene sintetizza le tre differenti chiavi di lettura per approcciare il saggio di Andrea Ottanelli: ""La storia di una determinata istituzione locale l'Ordine degli avvocati della nostra città - dalla sua costituzione a oggi. La storia di un certo ceto di professionisti e dell'evoluzione del suo profilo identitario nel corso del medesimo arco spazio-temporale. La storia, infine, di quello stesso ceto percepito però più come attore della vita politico-amministrativa locale che come gruppo professionale. Questi, a mio parere, i tre fondamentali registri secondo i quali il lettore può affrontare il saggio di Andrea Ottanelli sull'avvocatura pistoiese che qui s'introduce, lasciandosi guidare dalle proprie curiosità e dai propri interessi""""."" -
Hostage/Privilege. Ediz. italiana e inglese
Il volume propone un percorso lungo la personalissima ricerca postreale di Nero che indaga il sistema sociale e il meccanismo che coinvolge il micro/macro sistema economico analizzando lo stato critico della struttura contemporanea. Le opere proposte seguono una ""una linea narrativa"""" raccontando l'economia contemporanea e i parametri che essa definisce, rappresenta e ri/qualifica; elaborando icone, uomo, dogmi, sistemi economici e politici, innescando una serie di sottili sistemi complici d'immagini e di situazioni che si relazionano col nostro tempo. Questa pubblicazione si pone, dunque, come mezzo di divulgazione culturale che analizza il soggetto economico da promiscui punti di vista, apparentemente non pertinenti al mondo dell'economia perché espressi da figure della contemporaneità non prettamente e unicamente di stampo economico."" -
Andrea Lippi disegni. Strane fantasie, ignoti desideri, pallide visioni, sogni, chimere
Il volume ripercorre la vicenda di Andrea Lippi, artista pistoiese prematuramente scomparso nel 1916 e ne propone una visione a tutto campo inserendolo nel tessuto di relazioni artistiche e culturali di ampio raggio, intessute ben oltre i confini del territorio cittadino e lo pone nel contesto del simbolismo e della cultura contemporanea in Italia e in Europa. Andrea Lippi (Pistoia 1888-1916) nato all'arte negli ambienti della fonderia di famiglia, importante realtà nazionale e internazionale per la fusione artistica in bronzo tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, ebbe una breve avventura artistica, segnata da isolate ma importanti presenze espositive: alla Biennale veneziana nel 1912 e nel 1914, alla mostra della Secessione romana, nello stesso anno. Tra i riconoscimenti più prestigiosi una borsa di studio per Pensionato artistico romano; i premi del concorso per le celebrazioni della caduta e riedificazione del Campanile di San Marco a Venezia (1910) e del Concorso curlandese di Bologna (1915); l'acquisizione di sue opere da parte del celebre collezionista romano Angelo Signorelli e del re Vittorio Emanuele III. -
Fattoria di Celle collezione Gori. Un percorso nell'arte ambientale
La guida alla collezione di arte ambientale della Fattoria di Celle di Santomato (Pt) propone un itinerario attraverso il parco alla scoperta delle tante opere che nel corso degli anni i maggiori artisti contemporanei, italiani e stranieri, hanno realizzato: da Alberto Burri a Dani Karavan, da Sol LeWitt a Beverly Pepper, da Fausto Melotti a Robert Morris. La collezione, un vero e proprio work in progress, si arricchisce continuamente di nuove opere. ""L'arte ambientale - si legge nell'introduzione alla guida - a differenza dell'arte ambientata, nasce con l'accordo tra il committente e l'artista, la validità concettuale dell'opera viene ricosciuta quando lo spazio, cessando l'abituale ruolo di semplice contenitore, assume quello di parte integrante e indossolubile dell'opera stessa"""". Qualora si tratti di opere realizzate nell'ambiente naturale, come nel caso di Celle, i limiti imposti all'artista investono, oltre alla non prevaricazione nei confronti della natura, anche la non modificazione dell'impianto vegetale, ottenibile attraverso tagli o cambiamenti delle pendenze del terreno. Il volume propone schede con foto a colori su ogni singola opera, un sintetico regesto di tutti gli artisti e delle loro opere all'interno della collezione e una dettagliata mappa del parco."" -
Paladino ceramiche. Ediz. italiana e inglese
Il volume di supporto alla mostra al MIC di Faenza propone un.ampia antologia della produzione ceramica dell'artista campano: sculture di grandi dimensioni, installazioni complesse accanto a produzioni minori sono testimonianza della sua colta e poliedrica personalità. Il libro, ampiamente illustrato, dà conto delle opere fondamentali in ceramica e presenta alcuni inediti realizzati appositamente per la mostra faentina: sculture dipinte che assumono la forma di quadri tridimensionali, lastre nelle cui concavità sono celati oggetti dal forte impatto emotivo, dischi e torri di dimensioni tali da rimandare alle ciclopiche fortificazioni micenee. -
Fattoria di Celle collezione Gori. Un percorso nell'arte ambientale. Ediz. inglese
La guida alla collezione di arte ambientale della Fattoria di Celle di Santomato (Pt) propone un itinerario attraverso il parco alla scoperta delle tante opere che nel corso degli anni i maggiori artisti contemporanei, italiani e stranieri, hanno realizzato: da Alberto Burri a Dani Karavan, da Sol LeWitt a Beverly Pepper, da Fausto Melotti a Robert Morris. La collezione, un vero e proprio work in progress, si arricchisce continuamente di nuove opere. ""L'arte ambientale - si legge nell'introduzione alla guida - a differenza dell'arte ambientata, nasce con l'accordo tra il committente e l'artista, la validità concettuale dell'opera viene riconosciuta quando lo spazio, cessando l'abituale ruolo di semplice contenitore, assume quello di parte integrante e indossolubile dell'opera stessa"""". Qualora si tratti di opere realizzate nell'ambiente naturale, come nel caso di Celle, i limiti imposti all'artista investono, oltre alla non prevaricazione nei confronti della natura, anche la non modificazione dell'impianto vegetale, ottenibile attraverso tagli o cambiamenti delle pendenze del terreno. Il volume propone schede con foto a colori su ogni singola opera, un sintetico regesto di tutti gli artisti e delle loro opere all'interno della collezione e una dettagliata mappa del parco."" -
Alessandro Mendini. Parliamone insieme. Ediz. multilingue
Le arti figurative sono l'argomento intorno al quale nasce, si sviluppa e si consolida il rapporto d'amicizia che si è instaurato tra Giuliano Gori e Alessandro Mendini nel corso degli ultimi anni. Sono una costante, il fil rouge che segna questo loro rapporto e fa da collante tra loro. Il volume infatti analizza le opere e i progetti che Mendini ha messo a punto per Gori; le opere che per lui ha realizzato ma anche i progetti che purtroppo non sono andati in porto. Un dialogo serrato tra i due fatto di schizzi, immagini ma anche parole... lettere e appunti. Quasi un diario personale e intimo nato forse per caso, come un gioco... -
Shay Frisch Campo 100535 B/N. Ediz. multilingue
"Il volume, uscito in occasione della mostra dell'artista israeliano alla Galleria Nazionale d'arte moderna di roma, presenta il suo lavoro che consiste nella creazione di campi elettrici e nella loro interazione con lo spazio circostante. il campo è generato dall'assemblaggio di moduli, conduttori di corrente elettrica, attraverso i quali passa l'energia che si fa """"forma"""". Questi componenti industriali, che si trovano comunemente in commercio, mantengono all'interno una carica elettrica la cui perenne attività è rivelata da spie luminose. come sostiene Achille Bonito Oliva nel suo saggio Shay Frisch opera sulla ambivalenza di un furor creativo che gioca tra sapiente svelamento e sublimazione dell'energia, tra il rumore della luce e il silenzio del modulo, tra compostezza e potenza. L'opera muove il suo passo, l'installazione si impone lentamente nel suo riserbo cromatico allo spazio circostante, e acquista la forza autorevole della distopia. Shay Frisch evita l'utopia che designa sempre un indefinito non-luogo, nel campo di Shay Frisch, prevale la distopia, la disciplinata interferenza del fenomeno dell'opera a quella della vita""""." -
Luciano Fabro. Fernando Melani. Scultura a due voci
Il volume di supporto alla mostra in corso a Palazzo Fabroni a Pistoia ripercorre le tappe del sodalizio tra Fernando Melani e Luciano Fabro. Dal primo incontro nell'aprile del 1967 presso la galleria Numero di Fiamma Vigo a Milano al dicembre 1980 quando i due artisti esposero insieme anche a Renato Ranaldi alla galleria di Vera Biondi a Firenze. Ludovico Pratesi nel suo saggio parla di un rapporto tra i due artisti creato da ""l'interesse per gli oggetti e i materiali che entrambi avevano assunto come tema principale del loro fare artistico, pur partendo da punti di vista differenti ma in qualche modo complementari. Un territorio condiviso che ha subito nel corso di un'amicizia durata tredici anni, dal 1967 al 1980, un'evoluzione nutrita da frequentazioni regolari, occasioni di lavoro, incontri e discussioni fondate sul rispetto reciproco e su un continuo scambio di idee, riflessioni, suggestioni e pensieri. Una dimensione intellettuale e affettiva vissuta nei luoghi di vita e di lavoro di entrambi e rigorosamente documentata da fotografie scattate da entrambi, principalmente tra Pistoia, Milano e Firenze, all'interno di una sorta di elettiva koinè che unisce intorno ai due artisti un gruppo di amici come Donatella Giuntoli, Renato Ranaldi, Giancarlo Chiavacci, Lando Landini e Carla Lonzi""""."" -
Pizzi Cannella. Ceramiche 2012. Ediz. italiana e inglese
Il volume di supporto alla mostra al MIC di Faenza propone una serie di opere, per lo più vasi, che Pizzi Cannella ha realizzato in ceramica: qui infatti, l'artista romano, per la prima volta, si confronta con la produzione ceramica. ""Pizzi Cannella - dice Claudia Casali - racconta la sua fabula picta, la sua storia iconografica, con un supporto a lui nuovo, la ceramica, attraverso una forma antica, il vaso, comune a tutte le civiltà e le culture. In una proiezione tra reale e fantastico, si susseguono immagini come ricordi, riflessioni, sinopie di fantasmi, nuove scoperte, allusioni in quella che diviene per l'artista, a tutti gli effetti, un'esperienza estetica nuova, un prontuario di impressioni, di sensazioni, di dejà-vu, in una grande collezione di esotiche realtà, dove è presente la consapevolezza del viaggio e della scoperta""""."" -
Vittorio Messina. Le Celle 1983-2013. Ediz. multilingue
Il corposo volume propone un aspetto fondamentale del lavoro dell'artista siciliano, quello delle Celle che Messina porta avanti dal 1983. ""L'opera di Vittorio Messina - come dice Bruno Corà, curatore del volume - ha offerto, sin dalla fine degli anni Settanta, in significative e originali declinazioni, una complessa gamma di morfologie plastiche che, a partire dalla nozione di 'dimora' e di 'sito', attraverso un'ampia elaborazione nel corso di alcuni anni è giunta alla definizione di un'opera multidimensionale quale quella della 'cella', le cui entità elementari, ben oltre la loro inscrivibilità nell'ambito architettonico, appartengono più genericamente all'universo delle 'cose', degli oggetti e delle forme"""". Si sviluppa cronologicamente, coprendo un arco temporale che va dal 2013 con l'installazione Senza titolo al Museo delle Mura di Roma a La Muraglia Cinese, opera """"icona"""" del 1979, realizzata sempre a Roma a Sant'Agata dei Goti. Tutte le installazioni sono ampiamente documentate con foto a colori e in bianco nero e costituiscono una panoramica esauriente del lavoro dell'artista in questo ambito. Il volume contiene anche 15 gouache il cui forte impianto architettonico è analogo a quello che l'artista pone alla base delle sue Celle pur mantenendo, rispetto a queste, un'assoluta autonomia."" -
Mafai - Kounellis. La libertà del pittore. Ediz. italiana e inglese
Il volume che accompagna la mostra al Museo Bilotti di Roma cerca di restituire il vero significato di una realizzazione inconsueta, nata dalla volontà di Kounellis di creare un allestimento per esporre 40 opere di Mafai: alcune ormai storicizzate e altre, meno conosciute, che potremmo definire ""informali"""". Un omaggio a Mafai, dunque, da parte di un grande artista di fama internazionale che con elementi semplici ed essenziali crea un percorso del tutto personale attraverso i dipinti dell'artista romano. Il volume contiene un testo introduttivo del Centro Studi Mafai, un saggio di Bruno Corà, un'intervista dello stesso Corà a Kounellis, testi delle figlie di Mafai, alcuni stralci di diari di Mafai e le biografie dei due artisti."" -
Giulia Napoleone. Dialoghi. Ediz. italiana e inglese
Testi Gianni Contessi, Antonella Renzitti, Gabriella Pace, Maria Antonella Fusco, Miriam Urru. -
Nove storie di Picio Pacio. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 5 anni. -
Osvaldo Licini. Con USB Flash Drive
Al volume è allegato un supporto USB con una intervista di Mattia Patti a Giuliano Gori, regia di Nicola Trabucco. -
Voci. Un coro a Peccioli per un progetto di Vittorio Corsini
Storie narrate di Laura Bosio, Mauro Covacich, Maurizio de Giovanni, Romano De Marco, Fabio Genovesi, Ferruccio Parazzoli, Laura Pugno con il racconto di Tiziano Scarpa della sua esperienza di Voci. Testo critico di Pietro Gaglianò.