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Sola con me stessa. Alla ricerca del cambiamento
Il volume evoca un percorso introspettivo alla scoperta della propria identità. Fin dove è possibile guardarsi dentro e trovare il proprio ""io""""? Il libro propone un viaggio attraverso i dubbi e le incertezze dell'adolescente che sta per affacciarsi a una nuova realtà, scandagliando la propria anima. L'amore, l'amicizia, il senso della vita, le fragilità, il proprio corpo, segnano le tappe fondamentali di questa riflessione."" -
Le storie fanno la storia. Breve raccolta di storie nella Scuola di lingua italiana «Igino Giordani» - Centro di accoglienza «don Vito Diana» della Caritas Bari-Bitonto
La scuola di lingua italiana per stranieri è attiva a Bari dal 2012, intitolata a Igino Giordani presso il Centro Caritas ""don Vito Diana"""". Ha per finalità l'integrazione, ed è fondata sulla gratuità. Proprio perché orientata al sapere, favorisce la conoscenza della persona, la prossimità, l'incontro fra diversi, la solidarietà, l'inclusione. Fra una lezione e l'altra, gli studenti Irma, Hashim, Marica, Sures, Svetlana, Hadi, Elhadj, Layla e Khalid si raccontano, dicono la propria storia. Anche gli stranieri sono persone che hanno un vissuto, non solo numero. """"Storie che fanno la storia"""", sostengono i docenti. """"Storie da ascoltare con sacro rispetto"""", osserva il direttore Caritas don Vito Piccinonna in introduzione."" -
Canzoni d'amore. Poesie
L'amore è la costante dei componimenti. Per l'autrice amare significa passione, godimento, ma al contempo tempesta, naufragio. Croci e delizie si alternano consapevolmente. Nascono così questi versi: dalla nostalgia di un periodo trascorso, dal sogno di un amore ideale. -
E poi, fu Auschwitz. La memoria come radice del futuro
Cosa rappresenti Auschwitz nella vicenda umana, è difficile dirlo. Qualsiasi lettura sintetica risulta riduttiva. Sicuramente un punto di non ritorno. In quel luogo, alcuni hanno dissipato quanto l'Occidente ha incrementato nel corso dei secoli: fede, umanesimo, civiltà giuridica, diritti umani, primato della coscienza. L'Autrice dimostra che l'Olocausto e le attività persecutorie e di sterminio perpetrate ad Auschwitz costituiscono solo la punta dell'iceberg di un'intensa attività criminale supportata dall'ideologia della purezza e del primato della ""razza ariana"""". Significando che la sequenza di avvenimenti che ha portato alla soppressione di sei milioni di persone, """"gasate"""" e incenerite oppure ridotte in stato di schiavitù, è stata vasta e progressiva, e che oggi, per analogia, potremmo evitare i postumi dell'ondata nazionalistica, xenofoba e razzista in atto, riconoscendo i prodromi."" -
In primavera, di libertà. Martiri pugliesi alle Cave Ardeatine
Libertà, giustizia sociale, democrazia. Sono i valori civili perseguiti dagli antifascisti pugliesi attivi nella Resistenza romana e trucidati alle Fosse Ardeatine, la più inaudita rappresaglia compiuta in Europa durante la seconda guerra mondiale. Le vittime risultano diversificate per provenienza sociale e appartenenza politica, ma unite nella rigorosa lotta al potere dittatoriale. Il libro delinea su base regionale il loro profilo biografico: per debito di riconoscenza, per superare il ritardo nella ricerca storiografica, per mutare il paradigma della narrazione, più attenta alla persona che al fenomeno di carattere generale, secondo l'impostazione di Imber Shulamit. -
Ci metto la faccia e mi racconto. La mia storia di Aids e di riscatto in Casa alloggio «Raggio di Sole»
Ecco la testimonianza di Pino Marzario, che vuole ""metterci la faccia"""" e raccontare la sua storia di Aids, densa di sofferenza e di speranza. Pino risiede da molti anni presso la Casa alloggio """"Raggio di Sole"""", opera segno della Fondazione Santi Medici di Bitonto. La sua narrazione ha il valore di una confessione a voce alta: liberante, rigeneratrice, responsabile, preoccupata della ricaduta sociale di comportamenti inadeguati nel contesto e nel contrasto della malattia. Un modulo familiare allargato, in cui gli uni si prendono cura degli altri con competenza e umanità, ha favorito la conversione in atto: il percorso di riconciliazione con la vita. Le pagine di questo libro evocano il suo universo popolato di volti. Finalmente Pino non è più solo e non ha più paura di sé e degli altri: è accompagnato dalla misericordia divina ed è memore del suo pregresso; inserito nella comunità e costantemente seguito da figure che si prendono cura di lui. La sua meta? La ricerca della felicità per sé e per gli altri."" -
Una rondine che fa primavera. Don Pietro Pappagallo, Giusto tra i Giusti
Impossibile dimenticare l'eccidio perpetrato alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. 335 le vittime della più efferata rappresaglia compiuta in Europa durante la seconda guerra mondiale. Tra le esistenze violate, anche quella di don Pietro Pappagallo, unico sacerdote nella carneficina. ""Una rondine che fa primavera"""", testo ispirato e di forte impatto emotivo, è la versione cartacea dell'omonimo spettacolo teatrale rivolto ai bambini e a quanti, come don Pietro, sono ancora innamorati della libertà, della democrazia, dell'umanità oppressa e da liberare. Don Pietro, sacerdote che vola alto e attinge risorse dalle vette dello spirito, non teme le """"fosse"""". Non c'è minaccia capace di contenere il suo netto rifiuto della violenza bellica, il fermo ripudio della discriminazione razziale, la volgare e sistematica azione liberticida esercitata dalla tirannide. Sembra che dica: """"Ci hanno seppellito, ma eravamo semi"""". Di pace, di fratellanza, di dignità umana, di tutela dei piccoli, di testimonianza cristiana, di salvezza. Questo è l'orizzonte valoriale: un """"nido etico"""" da cui spiccare il volo ancora oggi."" -
Monsignore ragazzino. Don Tonino Bello, dal diario di un collaboratore
Il titolo è un ossimoro: lo stesso vissuto da don Tonino Bello tra appartenenza istituzionale alla Chiesa cattolica e desiderio di rinnovarla profondamente con slancio giovanile. Perché di questo si tratta: nominato monsignore a soli ventotto anni per aver partecipato al Concilio Vaticano II come consultore teologo del vescovo di Ugento, non si è mai adagiato sul titolo attribuitogli, né l'ha mai speso nella sua intensa missione, pago di servire ""la gente, i poveri e Gesù Cristo"""" in letizia e semplicità. Secondo la Parola """"sine glossa"""". Con freschezza sorgiva tipica di un ragazzino. Testimoniando una fede adamantina, ardimentosa, immersa nella storia. Il libro segue questa traccia: presenta il volto speranzoso ed esigente del """"vescovo della strada"""", attingendo a pagine dal diario di un suo stretto collaboratore, e riflette sulla contiguità spirituale e pastorale con papa Francesco. Il Pontefice l'ha ribadita recandosi pellegrino nel luogo natale e d'impegno ministeriale del """"vescovo ragazzino"""", per rileggere in chiave di attualità ecclesiale un portentoso evento dello Spirito nel contemporaneo."" -
Come olio che scende. Quando essere sacerdote profuma di bellezza
Il sacerdote è un torchio vivente, da cui dovrebbe sempre grondare l'olio di bellezza della consacrazione e del suo servizio in favore del popolo. L'assunto dell'Autore è questo, sviluppato nelle riflessioni proposte attingendo alla Scrittura, al Magistero del Concilio Vaticano II e alle parole di testimoni quali san Francesco d'Assisi, il Servo di Dio don Tonino Bello e Papa Francesco. Le meditazioni, predicate come esercizi spirituali al clero dell'Arcidiocesi di Agrigento, risultano particolarmente giuste per il periodo quaresimale, quando il sacerdote viene chiamato a rinnovare, durante la celebrazione della benedizione degli Oli Santi, la sua consacrazione, e nella Messa della lavanda dei piedi, la sua originaria vocazione. -
Nelle vene della storia. Tonino Bello e Papa Francesco: una rinnovata spiritualità della Chiesa per il mondo
Fra Onofrio Farinola, frate minore Cappuccino, mette a confronto l'innovativa spiritualità di Papa Francesco con quella di don Tonino Bello. E il cardinale Francesco Montenegro significativamente commenta: ""La spiritualità di Papa Francesco e di don Tonino Bello sa aprire strade nuove che vanno dall'altare di ogni chiesa a ciò che accade nel Mediterraneo; dalle righe del Testo sacro e del Messale alle strade tortuose delle nostre città. È una spiritualità che non crea pericolosi divorzi tra """"azione"""" e """"contemplazione"""", ma li sa armonizzare tenendoli uniti e facendo sì che l'agire traduca il Mistero adorato e, questo, diventi l'anima di ogni gesto che si pone in essere. In questo modo Papa Francesco e don Tonino sembrano dirci che non ci può essere spiritualità cristiana senza mani giunte che non diventino mani """"a servizio"""", e non c'è preghiera che non riconosca il grido dei disperati e si muova in loro soccorso""""."" -
Don Tonino a Betania. Pastore amico. Con DVD-ROM
Nei primi anni della sua esistenza, la Fraternità Francescana di Betania ha avuto il grande dono di essere accompagnata come pastore da don Tonino Bello. Leggere ora le omelie e rivedere frammenti visivi inediti della presenza che il Servo di Dio ha assicurato in Fraternità, permette di entrare in profondità nella storia di questa ""porzione di Chiesa"""", desiderata e voluta per ispirazione divina da padre Pancrazio Gaudioso. Felice la sua intuizione di attribuire a mons. Bello la qualità di """"cofondatore"""". Nei testi si legge l'incoraggiamento e il consenso del """"pastore amico"""" a intraprendere un percorso di consacrazione nuovo, inedito, coraggioso, che sfocerà nell'approvazione in Istituto unico maschile e femminile di vita consacrata. E le parole pronunciate nei momenti più importanti della vita interna (vestizioni, professioni temporanee e perpetue di sorelle e fratelli, ordinazioni diaconali e presbiterali) evidenziano il riferimento all'ispirazione evangelica che dà senso profondo alla vita comunitaria nella casa di Betania, dove preghiera e servizio si intrecciano indissolubilmente in un cammino di fede oblativa e orante."" -
Sulle strade di un carisma. Il cammino della Fraternità Francescana di Betania
Accoglienza, preghiera e vita fraterna costituiscono i tre pilastri su cui poggia il carisma della Fraternità Francescana di Betania, istituto di vita consacrata nato nel 1988 dal programma che san Pio consegna al cappuccino fra Pancrazio Nicola Gaudioso mosso dall'esigenza di vivificare la vita religiosa. Interpretando nel dopoconcilio tali indicazioni, il Fondatore, di cui il testo ricostruisce la vicenda storica e spirituale, coniuga l'esperienza contemplativa di Maria con quella attiva di Marta nella Betania evangelica per applicarla a un contesto comunitario di vita di perfezione che contempla la compresenza di uomini e donne in fraternità come ""sacramento dell'amore trinitario"""". L'inedito percorso di santificazione risponde in pieno all'intento di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, che già di suo esorta i cristiani a vivere da """"contemplattivi"""", cioè a perseverare, nel quotidiano e nel tempo festivo, tanto nella preghiera quanto nell'impegno di testimonianza. Il cammino di questa """"primavera dello Spirito"""" viene oggi presentato nel volume."" -
Il pittore di cieli e altri sogni
Per dipingerli, i cieli bisogna contemplarli, forse anche attraversarli, entrarci fisicamente: in quelli che ci sovrastano e in quelli di dentro. Così fa Roberto Russo in queste pagine. Il sogno, per lui, è lo spazio di un'altra primavera, di un'altra vita possibile: più giusta, che sembrava smarrita, superata, perduta, ma può essere recuperata, per davvero o con l'immaginazione che sana. Una vita più degna di essere proposta e vissuta. Dove la felicità è un disegno a portata di mano anche nello scenario più ostico. Che permette di toccare il cielo con un dito. O, in alternativa, con una penna leggera, o con un pennello a setole morbide se non di martora, o con un set di matite color pastello, capaci di accarezzare le corde dell'animo umano e di ascoltarne la musica. Così fa Roberto, da provetto ritrattista e ricercato cultore di suoni qual è. -
Esiste paradiso cestistico. La cavalcata della Talos Basket Ruvo verso la B
Vibra, questo libro: nella narrazione dell'autore, nella sequenza delle immagini, nel sogno segreto di ulteriori conseguimenti cestistici. Ripropone la cavalcata della Talos Basket Ruvo verso la serie B, evento storico per Ruvo di Puglia, che ha permesso a tanti atleti, dirigenti, sportivi, tifosi, cronisti, supporter... di toccare il cielo con un dito. Tant'è che, a distanza di alcuni mesi dall'impresa, il racconto fa ancora salire i battiti a 200: passione, emotività, coinvolgimento straripano dalle pagine, che non riescono a star ferme. Paolo Michele Pinto (in quanto a scrittura) e Donato Volpe (in quanto a proposta fotografia) sono i comunicatori di questo incanto. Vibra anche l'intera Ruvo di Puglia: già nota per essere la città del jazz, dei vasi attici a figure rosse e dell'acceso cromatismo che abita le tele di Cantatore, ora è anche la città del basket. A pieno titolo nel proprio patrimonio identitario. -
Luci nella sofferenza. Il Vescovo ai giovani nel tempo del coronavirus
Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola, su invito della Pastorale Giovanile diocesana propone quattro riflessioni divulgate via web in Quaresima, vere luci nella notte della sofferenza caratterizzata dal coronavirus. Nel mistero della Croce di Cristo, rilegge il senso del dolore e della compassione umana, guardando alla Pasqua. -
La mia vita in crescendo. Racconti e poesie
L'avvicinamento alla fede dell'autore avviene in modo graduale: prima con la semplice frequentazione del luogo sacro, poi attraverso l'ascolto della Parola. La svolta avviene in occasione dello sbarco dei migranti albanesi nel porto di Bari, seguito dall'incontro con il direttore della Caritas diocesana di Molfetta e don Tonino Bello, testimone di carità e indimenticato vescovo. Nel 1977,l'autore subisce un ictus cerebrale e i giorni che seguiranno matureranno in lui una fede ancora più limpida e profonda. -
O' Scià. Da Lampedusa, nel Mediterraneo di transizione
Tre sguardi sul Mediterraneo, mare di transizione: il diario di viaggio dell'Autore a Lampedusa, la profezia di don Tonino Bello sul ""grande lago di Tiberiade"""", il commento biblico al testo di Isaia su """"Quanto resta della notte"""". """"O' scià"""" è l'espressione che dà il tono all'opera. Viene insegnata in gergo dialettale non appena si mette piede sull'atollo più a Sud d'Europa. È un """"Ciao"""" dal forte contenuto affettivo. Vuol dire anche """"Mi sei caro"""", """"Amore mio"""", """"Fiato mio"""", """"Mio respiro"""", """"Ti voglio bene"""", """"Mi stai a cuore"""". Come l'""""I care"""" di don Milani. Espressione multiuso che fa il pari con accoglienza e desiderio d'inclusione. Come si sposa, allora, la tenerezza che permea la cultura dell'Isola di Lampedusa, con il """"porto chiuso"""" e inospitale che ne ha dominato a lungo l'immagine per motivi di """"sicurezza""""? In questo libro dagli sguardi plurimi, c'è finalmente luce e respiro."" -
Verde al verde. Contro i disegni opachi e i sogni asfaltati di nero di chi non vuole bene ai bambini
Questo è un libretto glocal. Orgoglioso di esserne autore. Scorre lungo due coordinate: ""pensare globale, agire locale"""". Dal macrocosmo al microcosmo. Non proclama valori, li afferma dal basso. È un libretto. Anche le sue dimensioni lasciano intendere che non risolve i problemi del mondo. Ma ne raccoglie l'eco, per ascoltarla e applicarla con senso di responsabilità a un'evidenza del contesto cittadino. Violato. Perché non è credibile adottare e agitare parole dal respiro universale, magari sul buen vivir degli abitanti dell'Amazzonia, se poi si rimane muti sullo scempio operato nel giardino dietro casa. Pagine dalla visione green dell'autore; uno sguardo sulla città come appare o come potrebbe essere, coniugando la realtà con elementi d'identità culturale, desideri di benessere comunitario, aspirazioni proiettate nel futuro dei bambini: non meritano una strada a doppia corsia, che entri quasi nelle aule scolastiche, dove potrebbe esserci un prato. Tutto qui! E non è poco."" -
«Tutte le generazioni mi chiameranno beata». Riflessioni mariane
I numerosi titoli e le molteplici immagini con cui la Vergine Maria viene venerata da secoli presso i cristiani, esprimono il profondo amore che il popolo di Dio ha sempre nutrito nei confronti della dolcissima Madre di Cristo, e la devozione con cui ci si è rivolti alla sua materna intercessione in ogni necessità della vita. Questo lavoro proviene da una terra profondamente mariana e intende offrire una riflessione partendo da ciò che il Concilio Vaticano II ha voluto sottolineare circa il rapporto tra Maria e il mistero di Cristo e della Chiesa, in cui ella è pienamente inserita, attingendo dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione patristica, soprattutto orientale. Scopriremo come realmente si sono realizzate in pieno e sempre si realizzano in ogni tempo, le parole profetiche che la Vergine di Nazareth pronunciò di se stessa quando andò in visita alla parente Elisabetta: ""Tutte le generazioni mi chiameranno beata""""."" -
Con occhi di madre. Meditazioni per la Via Crucis
Da un esperto di mariologia come don Fabrizio Gallo, la Via Crucis che registra il dialogo prolungato tra Madre e Figlio: una Madre addolorata e un Figlio sofferente, una Madre che cerca il Figlio, pronta a unirsi a lui per offrire tutta la sua vita. Per amore, solo per amore.