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L'educazione al nido. Pratiche e relazioni
Il nido d’infanzia è una realtà educativa ormai diffusa e riconosciuta come positiva per lo sviluppo dei bambini nei loro primi anni di vita, perché capace di offrire stimoli a sostegno del loro processo di crescita. Il libro si rivolge agli educatori dei servizi per la prima infanzia e agli studenti che si preparano a svolgere questo lavoro, affrontando gli aspetti della realtà del nido che ne garantiscono la qualità pedagogica e organizzativa. Propone inoltre indicazioni utili alla pratica educativa con i bambini e nella relazione con le famiglie a partire dalle migliori esperienze realizzate negli ultimi anni, offrendo strumenti per incrementare la professionalità degli educatori e per garantire nella quotidianità del nido condizioni di benessere e di sviluppo per i bambini. -
Il teatro come metodo educativo. Una guida per educatori e professionisti socioanitari
Il testo illustra necessità e peculiarità del laboratorio teatrale come strumento formativo per le professioni sociosanitarie ed educative, nell'attuale contesto di rinnovamento delle Medical Humanities. Dopo un inquadramento teorico, focalizzato sugli ultimi studi che fanno dialogare il teatro e la medicina con le neuroscienze, ogni capitolo presenta, in forma di guida didattica, alcuni obiettivi-chiave (empatia, ascolto, relazione, effetto placebo, scoperta delle emozioni ecc.) da perseguire in ambiti specifici (medico, ambulatoriale, comunitario) corredati di agili schede illustrate ed esercizi pratici. -
Arte terapia nei gruppi. Strutture, strumenti e conduzione
Perché usare l'arte terapia nei gruppi? La creatività, pur essendo di natura un processo individuale, manifesta aspetti transpersonali e collettivi che rendono possibile la comunicazione, il riconoscimento e la socializzazione. Il linguaggio dell'arte permette tra i partecipanti di un gruppo uno scambio che arricchisce l'esperienza di ciascuno e insegna un nuovo modo per stare insieme e collaborare. Le autrici, che hanno un'esperienza pluridecennale nella conduzione di gruppi di arte terapia in campo clinico e formativo, descrivono gli aspetti teorici della costruzione e conduzione di un gruppo accompagnandoli con numerosi esempi pratici in differenti ambiti e nelle diverse età dell'uomo, dalla prima infanzia alla terza età. -
Quando il cibo sano diventare un'ossessione
L'ortoressia nervosa è un'ossessione patologica per il cibo biologicamente puro che si manifesta con importanti restrizioni dietetiche, un'eccessiva preoccupazione per gli ingredienti e le tecniche utilizzate per la lavorazione del cibo, la diminuzione di relazioni sociali, l'isolamento e la malnutrizione. Nonostante il fenomeno sia diffuso a livello mondiale, non esistevano ancora testi in italiano sull'argomento. Il volume intende colmare questa lacuna descrivendo le conoscenze sinora acquisite sull'ortoressia nervosa, analizzando gli studi riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale ed evidenziando le criticità che gravitano intorno a tale controversa scelta alimentare. Vengono trattate le basi psicologiche e sociali di questa nuova manifestazione clinica, il confronto tra l'ortoressia nervosa e altre psicopatologie e gli strumenti attualmente usati per la diagnosi. Inoltre si propone una concettualizzazione del fenomeno sia in termini psicopatologici sia come possibile risposta adattiva a stimoli ambientali. -
Promuovere le competenze comunicative e sociali nella scuola primaria. Una proposta didattica
Le competenze chiave per l'apprendimento danno ampio risalto sia agli aspetti comunicativi sia a quelli sociali, strettamente interconnessi. Nel volume ci si sofferma proprio sul terreno comune tra competenza alfabetica funzionale, sociale e di cittadinanza, al fine di cogliere opportunità didattiche originali per la scuola primaria. In particolare, la riflessione sulla semantica lessicale può aiutare la classe a diventare una comunità qualitativamente migliore, una ""comunità di ricerca"""" che si interroga su questioni riguardanti una molteplicità di punti di vista (come, ad esempio, l'attribuzione del significato a parole quali libertà, bellezza, diversità, prepotenza, povertà, educazione). Il testo comprende inoltre una parte operativa nella quale vengono fornite indicazioni per progettare, realizzare e valutare un'attività didattica che abbia come scopo la costruzione di un """"vocabolario di classe"""", prodotto materiale e esperienziale di un lavoro in primis orale e dialogico."" -
Bambini e genitori al nido. Il metodo Brazelton
Ci sono momenti in cui per gli adulti i neonati, o i bambini molto piccoli, sembrano degli alieni. C’è un modo per comunicare con loro? Una risposta positiva viene dall’applicazione dei concetti che Thomas Berry Brazelton, pediatra e psichiatra infantile, ha sviluppato nel suo lavoro con bambini e genitori. Fin dagli anni Cinquanta egli ha messo in evidenza come il neonato abbia un comportamento attivo nella relazione con i caregiver e quanto ampia sia la sua capacità di influenzare il comportamentodel genitore. Questo lo ha portato in seguito a mostrare che i bambini nella fascia di età 0-3 anni hanno uno sviluppo non lineare, costellato di momenti di regressione e di disorganizzazione, che ha chiamato Touchpoint. Attraverso la lettura del comportamento del bambino e dello sviluppo del cervello dalla nascita ai 3 anni, il libro presenta potenzialità e modi del metodo Brazelton al nido. Esplorando basi teoriche e applicazioni pratiche di questo approccio, educatori e genitori scopriranno come riconoscere e valorizzare le risorse e le competenze dei bambini per promuovere la loro crescita personale. -
Le molestie sessuali. Riconoscerle, combatterle, prevenirle
Molestie sono sguardi e commenti inappropriati, contatti fisici indesiderati, ricatti di natura sessuale. Moltissime donne e non pochi uomini hanno subito molestie sessuali, nei luoghi di lavoro e di studio. Chi le subisce paga spesso un prezzo elevato, in termini lavorativi e di salute. Eppure delle molestie in Italia si parla poco e male, come fossero dei normali corteggiamenti o degli scherzi bonari. Sulla base di un ricco materiale di ricerca, il libro fa il punto sulle molestie e propone strumenti per comprendere e prevenire questo fenomeno dannoso. -
L' operatore sociosanitario: questionari e procedure. Per concorsi, selezioni, autovalutazioni
Scritto da docenti di corsi per operatori sociosanitari che da tanti anni si dedicano alla definizione di questa figura professionale attraverso la declinazione delle sue competenze, il libro è pensato per gli OSS che vogliono autovalutarsi o preparare una qualsiasi prova di esame sia durante il percorso di studi, sia per l'ingresso nel mondo del lavoro. Il percorso di valutazione delle conoscenze e delle competenze dell'OSS proposto nel volume è composto da 30 questionari a risposta multipla, con 750 domande complessive, e da 40 procedure relative alle prestazioni più comuni dell'OSS da riordinare in sequenza logica e cronologica. Nel suo insieme il testo offre una sistematica definizione delle competenze dell'OSS in ambito sanitario, alla luce dello sviluppo che questa figura professionale ha conosciuto, risultando ai nostri giorni l'operatore responsabile dell'assistenza di base. -
Le competenze educative e pedagogiche nelle professioni di cura
Il volume presenta approcci pedagogici applicati in sanità attraverso il metodo clinico e l'utilizzo di strumenti per la lettura del contesto sociosanitario. L'introduzione dei settori disciplinari delle medical education e delle medical humanities risponde all'esigenza di una cura che richiede relazioni interprofessionali costruttive e cooperative, accoglienza e competenza nella relazione con il malato. Per fornire supporto agli operatori sanitari e ai caregiver, al fine di promuovere la cultura del paziente/caregiver esperto, il libro presenta strumenti ed esempi di educazione terapeutica rivolti a persone affette da malattie croniche (come diabete, BPCO, asma) o da particolari sintomi (quali il dolore cronico) o utili per fronteggiare condizioni difficili quali la diagnosi di AIDS. -
Nel dolore del parto
Sul dolore del parto molto si è scritto e dibattuto. Secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, Intrapartum Care for a Positive Childbirth Experience 2018, «il contesto assistenziale, il tipo di assistenza offerta e il professionista che offre l’assistenza hanno un forte impatto sul bisogno di sostegno al dolore in travaglio e sulle scelte che le donne fanno in relazione a questo bisogno». Il volume, rivolto soprattutto agli operatori che assistono le donne in travaglio, offre gli strumenti e le conoscenze per poter connettere neurofisiologia ed emozioni, riconoscere la diversità dei dolori, promuovere contesti ambientali e relazionali che li rendano sopportabili, ottimizzare l’assistenza quando si utilizzano i metodi non farmacologici o l’analgesia epidurale; con l’auspicio che ogni nascita sia vissuta come esperienza positiva. -
La nascita: rischi reali, pericoli percepiti
L'attuale cultura ostetrica considera il rischio come uno dei fattori principali che definiscono e condizionano le scelte assistenziali. Su tutte le nascite si fa pendere la spada di Damocle di una complicazione possibile per cui si prescrivono di routine esami e controlli medici senza modularli in base all'effettiva probabilità con cui possa manifestarsi in una specifica gravidanza. Tutto ciò non fa che aumentare l'ansia di operatori e partorienti. Senza voler suggerire che il rischio clinico sia un fattore da sottovalutare, le autrici propongono di analizzare in maniera critica l'eccessivo valore che esso ha assunto nell'assistenza ostetrica, con l'obiettivo di aiutare gli operatori a stabilire con le donne una nuova modalità relazionale, non unicamente prescrittiva di un comportamento, né sorda all'ascolto. -
Dieci falsi miti e dieci regole per insegnare bene
Si possono individuare i principi fondamentali che hanno la maggiore probabilità di favorire miglioramenti significativi negli apprendimenti degli alunni? Secondo gli autori, che da anni studiano l’efficacia dell’istruzione in ottica evidence-based, sì, è possibile. Questi principi dovrebbero allora essere conosciuti e praticati con sistematicità da tutti gli insegnanti. Sono però occultati e contrastati da numerose credenze e miti che distraggono la scuola e orientano gli insegnanti verso prassi generalmente dispersive e di scarsa efficacia. Il libro ha due finalità: da un lato quella di mostrare quali sono i miti correnti che occorre sfatare, dall'altro quella di mettere in risalto i principi che caratterizzano la didattica efficace e le raccomandazioni fondamentali che da essi si possono mutuare. -
Valutazione della qualità nei servizi per l'infanzia. Sistemi e strumenti
La qualità nei contesti educativi è un concetto polisemico e difficilmente definibile in modo univoco o esaustivo. Essa è infatti ricerca, progettualità, innovazione, confronto, miglioramento, professionalità. In Italia da molto tempo la qualità è ambito di ricerca e di azione nei nidi e nelle scuole dell’infanzia e risulta fondamentale se intendiamo collocare il pensiero pedagogico-educativo entro un quadro di riferimento nazionale ed europeo, soprattutto dopo l’emanazione del decreto legislativo 65/2017, che ha istituto il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. Il testo riflette sulle motivazioni e sugli strumenti che possono supportare la valutazione della qualità nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, offrendo un panorama comparativo su gran parte dei dispositivi di valutazione sviluppatisi nel nostro paese, con l’intento di promuovere e contribuire a diffondere la cultura della qualità tra educatori e insegnanti. -
Raccontiamo ai più piccoli. Libri e media nella prima infanzia
Forse non ce ne rendiamo conto, ma la narrazione accompagna i bambini e le bambine nei loro processi di crescita e di conoscenza della realtà fin dalla nascita. Le fiabe, le ninna-nanne, le conte, le canzoni e le letture che guidano verso la “buona notte”, i cartoni animati e le app che intrattengono i più piccoli in alcuni momenti della giornata raccontano storie. E quelle storie sono molto più che semplici distrazioni: sono un potente catalizzatore di emozioni e di affetti, aiutano a vincere insicurezze e a placare timori, ma soprattutto trasmettono modelli di riferimento con i quali i bambini e le bambine continueranno a relazionarsi e a confrontarsi per il resto della loro vita. Il volume offre alcuni punti di riferimento necessari per orientarsi nel mare magnum delle storie dedicate ai più piccoli, poiché prima di proporle ai bambini occorre conoscerne i contenuti, chiedersi quale messaggio e modello educativo veicolino, quale esempio di infanzia e quale genere di relazione propongano. -
I bisogni educativi speciali. Una guida critica per insegnanti
Quale dovrebbe essere la formazione degli insegnanti in prospettiva inclusiva? Quali sono la didattica, il curriculo e la valutazione per gli allievi con ""bisogni educativi speciali"""" e che rapporto si instaura con le loro famiglie? La categoria dei BES è stata ufficialmente adottata nella scuola italiana alla fine del 2012: a distanza di anni, il libro fa il punto su come si sia affrontata l'ardua sfida di educare una popolazione scolastica sempre più diversificata. Tramite interviste semi-strutturate realizzate con insegnanti e dirigenti di quattro regioni italiane si è provato a comprendere quali siano stati i suoi effetti in termini di progettazione e intervento. Identificare gli ostacoli all'inclusione in Italia è infatti la premessa per immaginare nuove possibilità operative e per identificare nuove """"richieste"""" di politiche educative in grado di sostenere gli insegnanti nel loro sforzo verso un'inclusione effettiva."" -
Adolescenti ad alto potenziale. Percorsi di supporto ed esperienze tra pari
L'adolescenza è una fase dello sviluppo in cui si riscontrano molteplici fattori che possono avere ricadute sul benessere del singolo, del suo contesto familiare e dell'ambiente scolastico. Si rilevano spesso situazioni di disorientamento e disinvestimento nei confronti della scuola, con ricadute sul piano psicologico dei ragazzi. Sono particolarmente esposti a questi rischi, soprattutto in adolescenza, gli studenti ad alto potenziale cognitivo che, pur avendo un elevato quoziente intellettivo, possono presentare difficoltà emotive e/o relazionali. Gli adolescenti ad alto potenziale affrontano sfide e cambiamenti tipici della loro età, che possono assumere la forma di disagio in relazione alle loro peculiari caratteristiche: perfezionismo, sensibilità, eccitabilità e idealismo. Questi aspetti possono creare un effetto paradosso, con conseguenze sul rendimento scolastico quali: possibile disaffezione scolastica, scarsa percezione di autoefficacia e difficoltà di inclusione nel gruppo dei pari. Il libro si articola in due parti: nella prima vengono descritte le caratteristiche dell'adolescente ad alto potenziale, analizzandone risorse e fattori di rischio; nella seconda vengono presentati i materiali utilizzati per un training di potenziamento, individuale e/o di gruppo, rivolto a ragazzi tra i 12 e i 17 anni, utili a promuovere consapevolezza e adeguate strategie per star bene. -
Educare alla creatività. Strumenti per il nido e la scuola dell'infanzia
A partire dall'analisi del concetto di creatività nei contributi di alcuni autori di riferimento, il testo si propone di delineare i tratti essenziali di una cultura educativa a sostegno della creatività nell'infanzia. Il volume indaga gli elementi di contesto (spazi, L'idea che la creatività sia una componente che caratterizza ogni essere umano e non solo individui eccezionali pone in rilievo il tema della sua educabilità già a partire dai primi anni d'infanzia. Intento del volume è quindi approfondire gli assunti teorici e le condizioni operative che possono rappresentare un riferimento per chi vuole ragionare su come educare alla creatività nei contesti del nido e della scuola dell'infanzia. Il testo si articola in tre capitoli. Il primo - Pensare la creatività -esamina sia alcuni contributi teorici sulla creatività presenti nella letteratura scientifica, sia le idee di insegnanti ed educatori emerse dalla ricerca sul campo. Il secondo - Promuovere la creatività - mira a indagare le condizioni organizzative, metodologiche e relazionali funzionali a promuovere la creatività dei bambini nei servizi educativi per l'infanzia. Infine il terzo capitolo - Rendere visibile la creatività - considera i processi creativi infantili investigandoli nelle loro diverse espressioni attraverso una serie di esempi, per meglio comprenderli nelle loro connessioni con l'apprendimento e con le caratteristiche dei contesti educativi vissuti quotidianamente. -
Percorsi di vita e disabilità. Strumenti di coprogettazione
La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ha prodotto un cambio di paradigma all'interno del quale oggi bisogna muoversi per costruire servizi e sostegni. In quest’ottica diventa necessario attivare nuove modalità e strategie per creare le condizioni di contesto, sociali e materiali, affinché le persone con disabilità vivano come cittadini nel mondo di tutti. Il testo descrive, alla luce dell’esperienza sul campo degli ultimi anni, percorsi e strumenti volti a costruire insieme alle persone con disabilità e alle loro famiglie un futuro nella società, con le stesse opportunità degli altri. L’approccio della coprogettazione capacitante permette di delineare in maniera articolata le fasi della vita, sostenendo la persona in un percorso emancipatorio, costruito attraverso l’evoluzione di ruoli, spazi e relazioni autentici all'interno della società. -
Spegni quel cellulare. Le tecnologie tra cattive abitudini e dipendenze
Chi non riesce a fare a meno del cellulare è malato? La diffusione di smartphone e tecnologie computazionali mette in discussione il concetto di dipendenza, nella sua espressione scientifica e nella sua accezione comune. Nel libro, alla documentata analisi critica degli studi sulle dipendenze comportamentali e alla proposta di rivederne il paradigma interpretativo, si accompagnano riflessioni sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con le tecnologie e con le opportunità che esse ci offrono. I dispositivi tecnologici, che influenzano i comportamenti di miliardi di persone, stanno cambiando i processi della conoscenza, i modi di relazionarci e di stare al mondo, con incognite sul futuro della natura umana. Non si può fermare questa evoluzione epocale, ma si possono ridurre le derive più inquietanti, con un uso consapevole e controllato di queste opportunità tecnologiche. Il volume suggerisce anche i modi concreti per farlo e tornare ad essere, almeno in parte, padroni di questi strumenti. -
Alzheimer e riabilitazione cognitiva. Esercizi, attività e progetti per stimolare la memoria
Si può utilizzare il termine ""riabilitazione"""" in riferimento a una malattia caratterizzata da numerose perdite quale la demenza senile? La risposta è positiva, a patto che non si lavori per ripristinare ciò che la persona con demenza ha perduto, ma la si inviti a fare ciò che riesce con le abilità ancora esistenti. A dispetto del declino cognitivo, infatti, le risorse che permangono sono fonti di contatto e comunicazione che permettono di instaurare con la persona malata nuovi e intensi rapporti che l'aiutano a conservare dignità e autostima. Il libro propone numerosi esercizi e pratiche metodologiche, applicabili sia in casa sia nelle strutture di cura, che valorizzano le capacità intellettive, relazionali e affettive di chi convive con la demenza, creando nuove forme di normalità. Vengono inoltre presentati progetti di attività mirate non solo al contenimento dei sintomi comportamentali, ma anche al mantenimento delle funzioni residue e di una soddisfacente qualità di vita della persona assistita.""