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La buona notizia portata da Maria
Ripercorrendo il Vangelo di Luca, l'autore mette in luce il ritratto che ne emerge della figura di Maria e, in particolare, la Buona Notizia che da lei ci giunge, ossia come la sua esperienza può illuminare la nostra relazione con Dio. Sei i titoli che profilano il ritratto evangelico. -
Gesù modello di preghiera
"Se cerchiamo modelli per la nostra preghiera, non possiamo certamente trovarne uno più perfetto di Gesù stesso. La preghiera cristiana deve essere la preghiera del Cristo in noi e, perché possa esserlo, dobbiamo contemplare a lungo Gesù in preghiera, in modo da poter assumere gli stessi atteggiamenti davanti al Padre celeste e avere in noi """"gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù."""" (Fil 2,5). In questo scritto il card. Albert Vanhoye presenta la preghiera di Gesù nel periodo della sua vita pubblica e, in particolare, nell'istituzione dell'Eucaristia." -
La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei
Se, dopo aver letto le lettere di san Paolo, si passa alla Lettera agli Ebrei, si avverte subito un grande cambiamento di stile. Lo stile di san Paolo è vivo, diretto, molto personale e spesso impulsivo, mentre l'autore della Lettera agli Ebrei non parla di se stesso, non esprime le proprie reazioni, scompare dietro la sua opera, tutta tesa a esprimere bene la dottrina e a incoraggiare i fedeli nella loro vita cristiana. La stessa differenza la si nota a proposito della preghiera: san Paolo comincia le sue lettere con una preghiera di rendimento di grazie o di lode, mentre l'autore della Lettera agli Ebrei non fa mai allusione alla sua preghiera personale. -
Sulle orme di S. Ignazio. Esercizi Spirituali alla luce dell'autobiografia
Da qualche decennio, durante il periodo estivo, occupiamo parte del nostro tempo nel dare gli Esercizi Spirituali, in relazione ai quali abbiamo voluto portare la nostra attenzione anche sull'Autobiografia di Sant'Ignazio. Ne abbiamo perciò fatto oggetto di studio e di preghiera e abbiamo strutturato su di essa un corso di Esercizi. A conclusione di detto corso, che abbiamo dato a diversi gruppi, gli esercitanti hanno espresso il desiderio di avere il testo delle meditazioni. In tal modo - essi dicevano - avrebbero potuto riprendere, anche lungo l'anno, l'itinerario ignaziano nel suo complesso e ritornare su alcune tematiche particolari, in cui avevano sentito maggiore consolazione o desolazione (cfr. Esercizi Spirituali, n. 62). Abbiamo creduto opportuno rispondere positivamente a un tale desiderio: così ci è stata offerta anche la possibilità di prolungare nello spazio e nel tempo l'occasione di fare del bene. L'augurio che formuliamo a chi prenderà in mano le meditazioni di questo corso di Esercizi Spirituali è che possano servire a conoscere, in profondità, l'itinerario ignaziano e, sul suo esempio, ricavare qualche frutto per il proprio cammino di perfezione. In tal modo sarà poi facile, per ogni esercitante, discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto (cfr. Rm 12,2). -
Preghiera per la meditazione contemplativa
"Per coltivare il grande dono dell'acqua viva dello Spirito, dato a noi quando preghiamo, può essere di aiuto questo libricino di """"preghiere per la meditazione contemplativa"""", preparato da P. Robert Faricy e Luciana Pecoraio. Mi piace presentare questo """"manuale di preghiere per un uso pratico"""" alla luce del dialogo tra Gesù e la samaritana. Ognuna di queste preghiere bussa al cuore del lettore come Gesù che si rivolgeva alla samaritana per rivelarle il dono di Dio. Prima di vederle come preghiere rivolte a Gesù, vediamole come parole che Gesù rivolge a noi.""""" -
Il mistero del Natale. Omelie delle messe di Natale
«Accogliamo l'annuncio della nascita di Gesù come Cristo Salvatore, Cristo Signore. Dobbiamo ravvivare la nostra speranza, perché Dio ormai è presente nel mondo e quindi, anche nelle circostanze più umili e dolorose della nostra vita, abbiamo il 'Dio con noi', l'Emmanuele, Gesù che si è fatto bambino per condividere tutta la nostra esistenza e accompagnarci nel nostro cammino». -
«Per questo io sono venuto nel mondo». Adorazione eucaristica
"O Gesù, in questi giorni di attesa del tuo Natale ci raccogliamo intorno al tabernacolo perché tu stesso disponga i nostri cuori e li arricchisca della tua pienezza. Sentiamo infatti risuonare dentro di noi la tua voce.""""" -
Direzione spirituale e discernimento
La necessità e l'urgenza di una sana direzione spirituale sono oggi messe in risalto da autorevoli interventi del Magistero, da numerose pubblicazioni e dalla persistente richiesta di illuminazione e di chiarificazione del tema da parte di varie componenti del Popolo di Dio. Il presente studio vuole offrire un contributo specifico alla riflessione in atto, prendendo le mosse da studi condotti per lezioni, conferenze e corsi, e, ancor più, dalla riflessione sull'esperienza di direzione spirituale fatta e ricevuta. Il lettore è condotto a rileggere la direzione spirituale soprattutto alla luce del discernimento spirituale, come ""momento forte"""" per apprenderla ed esercitarla meglio. Questa quarta edizione si presenta arricchita per più di un quinto dell'opera: le novità riguardano non solo temi inediti, ma anche precisazioni e puntualizzazioni di contenuti già precedentemente trattati."" -
La spiritualità sacerdotale dell'eucarestia
L'Eucaristia comprende diversi aspetti e ispira varie spiritualità con sfumature differenti e corrispondenti alle diverse vocazioni dei cristiani. I sacerdoti che la celebrano hanno il privilegio di una unione più intima, ma anche più esigente, con Gesù nel momento in cui l'ha istituita. Due gli aspetti più importanti, strettamente uniti fra loro: l'atteggiamento di apertura, nell'azione di grazie, alla corrente di amore che viene da Dio e l'offerta di se stessi per una vittoria dell'amore sul male e sulla morte. -
Il cuore sacerdotale di Gesù
Il Nuovo Testamento rivela in molti modi il cuore sacerdotale di Cristo, fonte e centro della nuova alleanza, e ci invita ad accogliere in noi questo cuore sacerdotale, perché esso è stato creato per essere accolto in ciascuno di noi, in modo da realizzare in ciascuno di noi la nuova alleanza, che Dio ha annunciato dicendo: ""Vi darò un cuore nuovo"""" (Ez 36,26). Il cuore nuovo è il cuore di Cristo reso nuovo dalla sua passione e dalla sua risurrezione, cuore sacerdotale che ci fa partecipare al sacerdozio di Cristo."" -
«Voi siete corpo di Cristo»
L'affermazione audace di san Paolo: ""Voi siete Corpo di Cristo"""" (1Cor 12,27), è di una profondità straordinaria. Essa è in stretto rapporto con il mistero pasquale di Cristo, che rappresenta la vittoria completa del suo amore su tutte le forze del male e della morte. Poiché noi siamo Corpo di Cristo, siamo pervasi dall'amore e chiamati a vivere questo amore nella nostra vita concreta."" -
Il mistero della Pasqua. Omelie delle Messe di Pasqua
La festa di Pasqua è la più importante di tutto l'anno liturgico. È una festa di luce: il Signore risorto c'illumina, mette nei nostri cuori un'immensa gioia, un'immensa speranza, e li riempie anche di amore. -
Ministero pastorale e santità sacerdotale nel Nuovo Testamento
Oggi alcuni, per essere fedeli alla lettera al Nuovo Testamento, si rifiutano di parlare di ordinazione ""sacerdotale"""" e parlano esclusivamente di ordinazione """"presbiterale"""", pensando che la santità dei sacerdoti debba essere una santità pastorale e non una santità sacerdotale. Questa fedeltà letterale non tiene conto della cristologia sacerdotale, così com'è preparata in diversi scritti del Nuovo Testamento e così com'è magistralmente esposta nella Lettera agli Ebrei che, alla luce del mistero pasquale, ci fa comprendere come Cristo non è soltanto """"il buon pastore"""" ma è nello stesso tempo """"sommo sacerdote"""", titolo che meglio esprime l'aspetto essenziale dell'opera di Cristo che non si è accontentato di pascere le sue pecore ma le ha condotte a Dio."" -
L' amore si fa dono. Eucaristia: comunione con Cristo e con la Chiesa
L'Eucaristia è il sacramento dell'amore che si fa dono ed è la sintesi di tutto il bene che c'è nella Chiesa. Non si finirà mai di comprendere il mistero eucaristico perché riassume tutto ciò che Dio ha fatto e continua a fare per la salvezza del mondo. Il Padre dona il Figlio, il Figlio si dona secondo la volontà del Padre e l'Eucaristia è il sacramento di questo dono dato alla Chiesa che riceve con gratitudine e corrisponde con generosità perché dona se stessa a Cristo per la gloria del Padre e per la salvezza dell'umanità. Ogni cristiano che riceve l'Eucaristia è chiamato a entrare in questa dinamica del dono: accogliere il dono dell'amore di Cristo e diventare come Lui dono a Dio e ai fratelli. -
La devozione al Sacro Cuore e l'Apostolato della Preghiera
Quando sentiamo parlare di devozione al Cuore di Gesù, ci viene spontaneamente in mente S. Margherita Maria e le straordinarie rivelazioni da lei ricevute nel XVII secolo. Ma la devozione al Cuore di Gesù è molto più antica e nacque già durante la vita terrena di Gesù, nel piccolo gruppo dei dodici apostoli del Signore. Forse non tutti sanno che il primo devoto al Cuore di Gesù fu S. Giovanni apostolo, che durante l'ultima cena reclinò il capo sul petto del Signore, e riuscì a percepire i battiti del Cuore divino di Gesù. Un altro aspetto poco conosciuto è come sia avvenuto il collegamento fra la devozione al Cuore di Gesù, che risale alle origini della Chiesa, e l'Apostolato della Preghiera, che nacque solo nel 1844. Maria e Luigi Poy, autori di questo testo, hanno studiato e confrontato con amore e attenzione diversi scritti riguardanti le origini e la storia della devozione al Cuore di Gesù, e mettono a disposizione dei lettori il risultato delle loro ricerche. -
Il cammino dell'amore. Novena del Sacro Cuore
Il cammino dell'amore. Sarebbe triste non conoscerlo e non incontrarlo, questo Amore. Sarebbe il fallimento più disastroso. Noi infatti esistiamo proprio per incontrarlo, per camminare con lui nelle vie del mondo, per vivere poi con lui nell'eternità felice. Ecco alcune proposte, alcune indicazioni che possono aiutare. -
S. Margherita M. Alacoque. Decreto di canonizzazione, 13 maggio 1920
Nonostante la vasta fama di santità che suor Margherita M. Alacoque aveva lasciato dopo la sua morte si arrivò alla sua beatificazione soltanto quasi due secoli dopo e dopo 230 anni alla canonizzazione. Le ragioni di questo enorme ritardo del processo vanno ricercate nell'accanita ostilità dei nemici della devozione al S. Cuore e di S. Margherita che fu accusata di essersi inventata tutto. L'importanza di questo documento sta nel fatto che, iscrivendo sr. Margherita M. Alacoque nell'albo dei santi, Benedetto XV mette fine alle infondate calunnie sul suo conto e, narrando la sua ""meravigliosa storia"""", esalta la sua personalità e ce la propone come donna equilibrata ed eroica, di cui la Chiesa può giustamente gloriarsi. Insieme alla mirabile Santa Benedetto XV celebra anche la grande mistica, di cui accetta in pieno il messaggio: il culto al Cuore di Cristo, che ha come fondamento la Rilevazione pubblica (Bibbia e Tradizione Apostolica) e che porta l'inconfondibile impronta delle rivelazioni private fatte a S. Margherita M. Alacoque."" -
Annum Sacrum. Enciclica sulla consacrazione del mondo al Sacro Cuore di Gesù
Poco più di un secolo fa, con l'enciclica Annum Sacrum (25 maggio 1899), Leone XIII disponeva che in tutto il mondo, l'11 giugno di quello stesso anno nella chiesa principale di ogni città e di ogni paese, dopo un triduo di preparazione, si compisse in modo pubblico e solenne l'atto di consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù. Questa decisione era stata preceduta da numerose approvazioni ufficiali del culto al Divin Cuore, da parte dei romani pontefici, venute nell'arco di duecentoventicinque anni, da quando cioè santa Margherita Maria Alacoque aveva ricevuto la missione di propagarne il culto. Perciò, Leone XIII non esitava a presentare la consacrazione del genere umano al Cuore di Gesù come ""una forma di ancor più splendido omaggio, che sia come il culmine e il coronamento di tutti gli onori, che sono stati tributati finora a questo Cuore Sacratissimo"""" (ivi, n.2)."" -
La vita affettiva della persona credente. Un itinerario di meditazione profonda
Forza originaria che attraversa il nostro essere, l'affettività anima dalle radici tutte le nostre azioni e i nostri pensieri, caratterizzando con emozioni e sentimenti l'esperienza personale. Spessore, qualità e profondità delle nostre relazioni - con noi stessi, con gli altri, con Dio - si radicano proprio nell'affettività, dalla quale derivano armonica espressione o, purtroppo, sofferta disarmonia. Questo libro è un sussidio per la formazione al sano sviluppo della propria affettività, basato sulla comprensione di aspetti di base del vissuto personale, con l'apporto della luce che la fede cristiana proietta sull'esperienza. Articolato in due parti, illustra, tra l'altro, alcuni aspetti dell'amore di Dio, le fondamentali relazioni della persona, le fasi dell'evoluzione affettiva, il processo di trasformazione del cuore, l'aiuto fornito da risorse umane e spirituali, il significato dell'Eucaristia quale fonte e culmine dell'amore. Ne risulta un percorso meditativo, con esercizi pratici, raccomandato per la riflessione personale e l'accompagnamento di gruppi. -
Cristo e l'uomo. Nella prospettiva della Lettera agli Ebrei
Per approfondire i rapporti tra antropologia e cristologia è particolarmente indicata la Lettera agli Ebrei, perché essa ripropone esplicitamente la domanda: «Che cosa è l'uomo?» (Eb 2,6), in un contesto cristologico e mostra come Cristo si sia fatto in tutto simile ai suoi fratelli umani, in modo da portare la natura umana al suo perfetto compimento, aprendo così a tutti gli esseri umani una via di salvezza definitiva. In questo scritto vengono esaminati questi testi illuminanti.