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Breviario dei politici
"Leggi o non bisogna pubblicarne affatto, o rarissime"""". È una delle massime più celebri di questa piccola opera di Giulio Mazzarino: uno dei più grandi statisti dell'Ancien Regime, cui va, insieme a Richelieu, di cui fu successore nella carica di primo ministro e consigliere del re Luigi XIII, e poi della reggente Anna d'Austria, madre di Luigi XIV, il Re Sole, il merito della trasformazione della Francia in grande potenza europea. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1698, il Breviario dei politici riassume in brevi massime il pensiero non solo del grande diplomatico italiano, ma anche, in qualche modo, di un'intera epoca, quella che dal Rinascimento giunge fino all'Illuminismo e che si concluderà con la Rivoluzione Francese e la fine dell'Ancien Regime. Discrezione, dissimulazione e misura le virtù del politico secondo Mazzarino. Naturalmente, virtù di un tempo perduto." -
I sogni. Natura e cause
Il sogno rappresenta, fin dalla più remota antichità, un fenomeno incompreso della mente umana. Sogno come visione, predizione o semplicemente come riflesso del vissuto cosciente, del tormento, del rimpianto o del rimorso, compare nella maggior parte dei testi antichi giunti fino a noi. Il fenomeno del sogno che tutti sperimentiamo, secondo la spiegazione di Charles Webster Leadbeater, dimostra il fatto importantissimo della complessità della costituzione dell'uomo, poiché gli stimoli che l'uomo percepisce sono in funzione dei diversi livelli sui quali opera la sua coscienza. -
Letture sparse tra vecchio e nuovo. Vol. 1
Uno strumento di consultazione per gli amanti della letteratura e per i giovani. Ogni autore e ogni opera sono analizzate con approfondimenti, schede biografiche, proposte comparate. Strumenti utili per il lettore forte, che voglia selezionare i propri percorsi culturali ed utilizzare le schede come guida all'acquisto, e indispensabili agli studenti per affrontare le prove scolastiche. L'autore torna con questo nuovo lavoro a occuparsi della letteratura italiana di ogni tempo, alternando classici e nuove scoperte e proposte, attingendo a una cultura enciclopedica e una passione indomabile per la narrativa di qualità. -
Enciclopedia dei lavori femminili (rist. anast. 1890)
A oltre un secolo di distanza, l'Enciclopedia dei lavori femminili realizzata da Thérèse de Dillmont resta un'opera ricercata non solo dalle signore ma da tutti gli appassionati dell'arte del cucito e del ricamo, per la completezza dell'opera e, oggi, anche per il suo valore di documentazione storica. -
Guida all'ayurveda. La via naturale della consapevolezza
Non limitatevi pensando che vivere in modo efficace sia difficile. Concedetevi tempo per imparare e per sperimentare i risultati dell'applicazione di ciò che imparate. Se alcuni dei concetti fondamentali sono diversi da ciò che avete sentito o creduto fino ad ora, siate rassicurati dal fatto che, quando l'intuizione albeggerà, comprenderete i principi che supportano questo approccio pratico al benessere. La conoscenza dell'Ayurveda è utilissima sia a chi è attivamente impegnato sul sentiero spirituale, sia a chi non lo è. Utilizzate al meglio le informazioni contenute in questo libro per il vostro benessere e guardatevi dall'improvvisarvi terapeuti nei confronti di altre persone. La pratica di questa scienza millenaria è frutto di studio accorato e realizzazione spirituale. Non è una pratica da palestra, da estetista o da centro multifunzionale. Se intendete avvalervi di un aiuto professionale riguardante l'Ayurveda, accertatevi sempre della qualifica di chi lo offre. -
Il rumore della pioggia nel Michigan
"Griffor è ammirevole nelle piccole e grandi evocazioni, nel riflesso di angoli intimi che esibiscono un timbro squisito di intensa armonia [...] l'immaginazione lascia la prigione fisica per condurci verso nuove esperienze, sottili, di speranza, contraddittorie e, infine, molto umane"""" (Camilo Marks, dalla postfazione)." -
Il messaggio
Sperimentare e diffondere la conoscenza dell'unità, la religione dell'amore e della sapienza, così che gli antagonisti delle fedi e delle credenze possano da se stessi cadere, il cuore umano traboccare d'amore, e tutti gli odi provenienti dalle distinzioni e dalle differenze essere definitivamente estirpati. Scoprire la luce e il potere latenti nell'uomo, segreto di tutta la religione, forza del misticismo, essenza della filosofia, guardandosi dall'interferire negli usi e nelle credenze altrui. Aiutare ad avvicinare, con lo scambio del pensiero e delle idee, i due opposti poli del mondo, l'Oriente e l'Occidente, così che per se stessa la fratellanza universale possa costituirsi, e l'uomo possa andare incontro all'uomo al di sopra delle strette frontiere nazionali e di razza. Sono questi i tre insegnamenti fondamentali di Hazrat Inayat Khan, illustrati in questo libro più volte pubblicato e poi dimenticato. -
Le lettere dei Mahatma
La scienza occulta ha i propri metodi di ricerca precisi e arbitrari quanto quelli della sua antitesi, la scienza fisica. La seconda ha le sue leggi come la prima; e colui il quale vuole varcare i confini del mondo invisibile non può stabilire in anticipo in qual modo procedere... I misteri non sono mai stati né potranno mai essere alla portata della grande massa, no, fino al giorno auspicato in cui la nostra filosofia religiosa diventerà universale. Scritte in un arco temporale che va dal 1880 al 1884, le ""Lettere dei Mahatma"""" ad Alfred Percy Sinnett rappresentano uno dei testi fondamentali della letteratura teosofica. Un illuminante scambio di """"lettere"""" avvenuto tra i Mahatma o Maestri di Saggezza e il direttore del giornale anglo-indiano che si pubblicava ad Allahabad in India e la fondatrice della Società Teosofica Helena Petrovna Blavatsky."" -
Le stanze di Dzyan
La storia dell'Evoluzione Cosmica, come delineata nelle Stanze, è, per così dire, la formula algebrica astratta di tale evoluzione. Quindi lo studioso non si aspetti di trovarci il resoconto di tutti gli stadi e di tutte le trasformazioni che occorsero tra il primo inizio dell'evoluzione universale ed il nostro stato presente. Sarebbe impossibile dare un resoconto simile, che del resto riuscirebbe incomprensibile a uomini incapaci di concepire la natura anche dal piano di esistenza successivo a quello al quale, per il momento, la loro coscienza è limitata. Il libro di Dzyan è per eccellenza il ""testo misterioso"""". Un mistero che parte dalla sua stessa esistenza, visto che l'originale non è mai stato in possesso di alcuna biblioteca. Non è una storia della Creazione, ma piuttosto una formula per creare."" -
Domus hospitales. Ricoveri per viandanti e poveri nei territori subalpini percorsi dalla strada di Francia (secoli XI-XV)
La storia delle strutture dell'ospitalità in epoca medievale è, da sempre, considerata una storia ""minore"""". E benché abbia ciclicamente attirato l'attenzione della storiografia, di quella che era la struttura materiale delle domus hospitales nei secoli XI-XV, a parte alcuni casi emblematici, si sa poco o nulla. Partendo dall'analisi delle fonti e dalla ricostruzione della rete territoriale disegnata dalla diffusione delle fondazioni ospedaliere negli ambiti subalpini compresi nell'area di strada della via di Francia, il volume fa il punto sui nessi e le relazioni che reggevano il complesso sistema dell'assistenza, puntualizza le dinamiche di metamorfosi del sistema stesso nel medio periodo e, soprattutto, tenta di individuare gli attori istituzionali che ne promossero la formazione, con l'obiettivo esplicito di delineare il quadro culturale in cui si mossero i committenti. Sembra così, infine, possibile proporre un'ipotesi interpretativa di più ampio respiro su quali siano stati i modelli e gli esiti architettonici della lunga stagione medievale dell'ospitalità, pur nella consapevolezza della loro inevitabile variabilità - perché variabili furono non solo gli enti promotori di iniziative assistenziali e l'utenza delle domus, ma anche i contesti in cui esse presero forma e, alla lunga, la stessa cultura che ne guidò la fondazione - nel tempo e nello spazio."" -
Fino all'ultimo. Quattro saggi di socialismo cristiano
Il primo fine che con i quattro scritti seguenti si volle a suo tempo perseguire fu di dare una definizione accurata e stabile di ""ricchezza"""". Il secondo fine fu di mostrare che l'acquisto di ricchezza sia possibile solo in certe condizioni morali della società; delle quali condizioni la prima in assoluto è l'aver fede che l'onesto esista e che, anche per fini pratici esso sia conseguibile. Senza avventurarci a definire - giacché in tali cose il giudizio umano non è affatto conclusivo - quale sia o non sia la più nobile fra le opere di Dio, possiamo accettare della definizione del Pope almeno questo: che un uomo onesto sia da porre tra le migliori sue opere presentemente visibili e, allo stato dei fatti, sia opera piuttosto rara; ma non incredibile o miracolosa; ancora meno, opera eccezionale."" -
Del furore d'aver libri. Varie avvertenze utili, e necessarie agli amatori de' buoni libri, disposte per via d'alfabeto
Pubblicate nel 1756 a Padova, le ""Varie Avvertenze Utili, e necessarie agli Amatori de' buoni libri"""" rappresentano una delle ultime opere date alle stampe dall'abate Gaetano Volpi. Del furore d'aver libri è insieme una guida alla raccolta e alla corretta conservazione dei libri antichi e una testimonianza dello spirito del bibliomane cui frequentemente indulgono l'editore artigiano così come il lettore appassionato."" -
Prove di unità, unità alla prova. Gli antefatti del Risorgimento e i moti del 1821
Ispirati dai tentativi di insurrezione spagnoli del gennaio 1820, culminati nella battaglia del Trocadero, cui partecipò il principe Carlo Alberto di Savoia, erede al trono di Sardegna, anche in Italia si moltiplicarono i primi tentativi insurrezionali: nel luglio 1820 a Napoli e in Sicilia andarono organizzandosi gruppi di ribelli; nel marzo 1821 scoppiò la rivoluzione in Piemonte. Obiettivo dei moti non era ribaltare la monarchia sabauda, anzi la richiesta al re fu quella di unificare l'Italia. La repressione fu durissima: furono eseguite alcune condanne a morte, e in molti furono costretti a fuggire. Nel Lombardo-Veneto la scoperta di alcune società segrete portò a processi e condanne contro molti degli oppositori del dominio austriaco. Santorre di Santa Rosa, patriota piemontese, fu sindaco di Savigliano e sottoprefetto della Spezia, durante l'occupazione napoleonica del Piemonte. Dopo la Restaurazione, fece parte dell'esercito sardo. Animatore dell'insurrezione liberale del 1821, assunse l'incarico di Ministro della Guerra. Il fallimento lo costrinse all'esilio in Svizzera, Francia e Inghilterra, controllato dalla Santa Alleanza. Nel 1824, partito per la Grecia, in guerra contro i Turchi per l'indipendenza, entrò nelle file degli insorti, e morì su un isolotto di fronte a Navarino. -
Le bocche di legno. Guida arborea del Piemonte
Tiziano Fratus, già autore di Homo Radix. Appunti per un cercatore di alberi, costruisce questa guida arborea, un volume agile che presenta trentaquattro itinerari urbani e extraurbani alla ricerca di alberi monumentali, alberi secolari e alberi notevoli, percorsi che giovani e meno giovani possono percorrere in solitaria o in compagnia, con la scuola o con la famiglia. Agli itinerari si affianca un ricco apparato fotografico e materiali in appendice. Le bocche di legno è un invito personale alla bellezza, al contatto con la natura, alla scoperta degli alberi che popolano Torino e il Piemonte. -
Letture sparse tra vecchio e nuovo. Vol. 2
Le schede di lettura prodotte nel corso di diversi anni da Bartolomeo Di Monaco rappresentano un corpus critico unico nel suo genere. I sei volumi complessivi riassumono e presentano un percorso di lettura pressoché esaustivo della letteratura italiana contemporanea. Lo studente, lo studioso e il lettore ""forte"""" trovano in questo lavoro uno strumento utile per la ricerca di nuovi percorsi di lettura e utilissimo per i raffronti e la rapida collocazione critica di ogni personaggio trattato. Ogni autore e ogni opera sono analizzate con approfondimenti, schede biografiche, proposte comparate. Il libro si apre con una testimonianza di Giorgio Bárberi Squarotti, uno dei maggiori studiosi della letteratura italiana contemporanea."" -
The irreality show. Risvegliati e crea subito la tua nuova realtà come più ti piace
Hai mai pensato che ti spetta qualcosa? Qualcosa di assolutamente tuo che ti appartiene da sempre. Ti appartiene e ti aspetta. Forse hai già avuto la sensazione di un tamburellare di dita sul tavolo, un sottofondo di tic-tac tic-tac che si confonde con il battito del cuore. Questa è l'infinita pazienza di ciò che ti sta aspettando. Non è guardandoti intorno che lo vedrai. Anzi, è piuttosto smettendo di guardarti intorno che riuscirai a trovarlo. Sì perché quello che ancora non sai è che oltre la tua scrivania, i muri apparentemente solidi della tua casa, oltre l'amico che incontri a cena e la persona che dice di amarti c'é un universo in espansione che appartiene solo a te. Qualcosa di immensamente più attendibile che non è in questa Realtà. Un luogo dove sarà sufficiente decidere di essere per essere, decidere di fare per fare. Ti basterà scostare di pochissimo il sipario per rimanere incantato da ciò che vedrai, sentirai e capirai. Questo che adesso ti rigiri tra le mani e non sai se lasciare lì in mezzo a tutte le altre occasioni mancate è quella cosa che ti permetterà di salire sull'unico palco per il quale vale la pena far parte dello spettacolo, imparare a recitare una parte, la piùimportante, quella del protagonista. -
Le città del deserto
Nessuno sa esattamente quando cominciamo a muovere i primi passi lungo le piste del deserto, ma, coscienti o meno, ci spostiamo tra meridiani e paralleli visitando lungo il percorso un numero imprecisato di città sparse un po' dovunque dentro orizzonti che si perdono lontani. Le orme che ciascuno di noi lascia dietro di sé incuriosiscono e affascinano un certo numero di viandanti. Incuranti della fatica supplementare a cui si sottopongono, questi strani personaggi si chinano di tanto in tanto a raccogliere la sabbia calpestata e la ripongono con cura nelle bisacce appese ai loro fianchi. La sera, davanti al fuoco dei bivacchi, si soffermano a scrutarla attentamente cercando di comprendere che cosa si celi nelle tracce che segnano il deserto al nostro passaggio. -
Il santo
Tutta la valle ne era piena. La corrispondenza letta dalla Dessalle diceva che una quantità di gente affluiva a Jenne per vedere e udire il Santo, che si proclamavano guarigioni miracolose operate da lui, che i benedettini raccontavano con ammirazione la vita di penitenza e di preghiera ch'egli aveva condotto per tre anni lavorando nell'orto di Santa Scolastica. A Subiaco si raccontava ben altro. Seguito di Piccolo Mondo Moderno, riprende le vicende del protagonista del romanzo precedente. Piero Maironi, abbandonata la vita attiva, si rifugia dapprima in una comunità di frati auspicando una profonda riforma del pensiero religioso, e poi ritira in solitudine, acquistando fama di santo. La sua santità verrà però insidiata dalla nobile mondanità che lo circonda suo malgrado. -
Cento anni
Un grande affresco di Milano dal 1750 al 1850. Un intreccio fra le vicende dei protagonisti immaginari e i personaggi storici reali. La Milano del teatro, della politica, delle imprese napoleoniche, della Restaurazione e del Risorgimento in uno dei capolavori della letteratura italiana dell'Ottocento. Trama romanzesca, digressioni e brevi quadri di saggistica storica si alternano in modo brillante. -
L' ultima brigantessa. La vera storia di «Ciccilla»
Vigilia di Natale del 1863. La brigantessa Maria Oliverio, detta Ciccilla, nell'immobile buio di un misero capanno, dove ha trovato riparo insieme al marito, il capobrigante Pietro Monaco, Brutta Cera, si lascia assalire dai ricordi che la scuotono e la tengono desta. Quando il marito è ucciso da tre dei suoi gregari più fidati, Maria non si arrende e assume il comando della banda. Catturata nel febbraio del 1864, è processata e condannata a morte ""mediante fucilazione nella schiena"""". È l'unica brigantessa italiana alla quale è data una tale pena, che però è subito commutata dal Re nei lavori forzati a vita. Rinchiusa nella celebre Fortezza di Fenestrelle, si spegne quindici anni dopo. La storia, tutta vera, fa cogliere il senso di quell'evento complesso e straordinario quale fu il brigantaggio meridionale e disvela scenari che concordano nell'imputare al processo di unificazione politica dell'Italia e alle sue modalità la nascita di una """"nazione forzata"""".""