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Alla scoperta del mito. Guida insolita di Siena in 17 itinerari
"Sarà come camminare in una scultura. Diciassette stanze, unite e divise tra loro da recinzioni invisibili, un microcosmo, un complesso labirinto i cui limiti sono costituiti dalla passione e dalla storia: un 'mito' contenuto in un recinto sacro."""" Un'insolita guida della città di Siena, scritta per coinvolgere il lettore a scavare e portare alla luce la logica del suo disegno urbano: un labirinto di vie che esiste, che vive e che è in grado di comunicare attraverso realtà invisibili. Un percorso che si articola attraverso il territorio delle diciassette contrade che rappresentano un microcosmo complesso i cui limiti sono costituiti dalle passioni e dalla loro storia. Un circuito disegnato in modo da poter visitare i luoghi storici della città e soprattutto i vicoli più nascosti con le loro storie più segrete." -
Le malelingue. Niente è come sembra
In una sera d'autunno la morte di una giovane ragazza in un incidente stradale sconvolge la quiete del piccolo borgo medievale di Buonconvento. Parallelamente alle indagini ufficiali, inizia così l'avventura di Maria, improvvisata detective che, un po' alla maniera della Signora in Giallo, coinvolge parenti e amici - più o meno entusiasti - nella ricerca del colpevole. Fra pettegolezzi, mezze verità e ammissioni sincere si racconta la vita di paese dove tutti si conoscono e dove, soprattutto, tutti sanno tutto di tutti. Oppure no? -
Com'era Siena... dentro le mura. Il Terzo di San Martino e il Terzo di Camollia. Ediz. illustrata
Nell'era della condivisione delle immagini in tempo reale, dell'estrema facilità nel registrare un momento attraverso lo scatto da uno smartphone, la cartolina acquista un sapore nostalgico, testimone di luoghi, abitudini, modi di fare e di essere. Quelle immagini scolorite, spesso stereotipate, sono la testimonianza dello scorrere del tempo, di quelle trasformazioni urbanistiche delle città che ne hanno segnato anche i cambiamenti sociali e di costume. In questo libro troviamo una selezione di cartoline di Siena, scelte per la loro capacità di evidenziare proprio i cambiamenti e lo scorrere del tempo: un enorme scritta ""Cinzano"""" fa bella mostra di sé sul tetto del vecchio palazzo della Camera di Commercio, mentre in Piazza del Mercato si vendono ortaggi, animali ma anche trine e merletti. Scatti da collezione, testimoni della storia del Bel Paese. Le immagini del Terzo di San Martino e del Terzo di Camollia nel secondo volume di un progetto che ci farà scoprire Siena dentro e fuori le mura, in un viaggio che attraversa lo spazio e il tempo, il centro e la periferia, nonché l'intero territorio provinciale con un'incursione d'obbligo nel Palio."" -
Egli ci fu rapito... Viaggio nella breve vita di Ettore Bastianini e nella sua Siena
Non una commemorazione, né una biografia, ma piuttosto un racconto della vita di Ettore Bastianini attraverso i ricordi di chi lo ha conosciuto davvero. Una narrazione nella narrazione dove le vicende di ieri si intersecano con quelle di oggi e dove i personaggi ci raccontano l'uomo Bastianini, dalla lirica agli amori fino al suo legame indissolubile con Siena e con la Contrada della Pantera. ""Si racchiude tutta l'essenza di una vita dell'enorme vuoto che la sua scomparsa ha lasciato in tutti coloro che l'hanno conosciuto, ma che sarà percepito anche da chi lo scoprirà solo ora leggendo queste pagine."""" (M. Bianchini)"" -
Il gioco dei nomi. Le indagini del maresciallo Casati
È maggio, un caldo maledetto, mai sentito così a Firenze, s'impadronisce della città. Un palazzo nobiliare, una tenuta agricola e le loro storie. Una famiglia altolocata. Altre famiglie. Strade luccicanti del centro, vicoli. Case esclusive e circoli privati. Ancora un delitto. Casati è chiamato a sbrogliarne la matassa. Avrà molti nemici in questa indagine: una Firenze un po' ambigua, un passato che rientra prepotentemente sulla scena e, quello più subdolo di tutti, l'amore. -
La Grancia di Montisi
Esiste un edificio nella provincia meridionale senese, più che un'architettura un piccolo borgo, adagiato sui colli tra la val d'Asso, la val d'Orcia e le Crete ormai da più di sette secoli: la Grancia di Montisi. Il suo nome è legato al grande Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, che su queste strutture erette per conservare e difendere i prodotti della terra basò la propria ricchezza e influenza per centinaia di anni. In origine fortilitium della consorteria dei Cacciaconti (XIII sec.), è riapparso nelle pergamene citato come chasamentum di Bindo Petroni (XIV sec.), primo notaio del papa. La grancia montisana in quegli anni prese a configurarsi come quella ""bella fortezza di palazzo"""" che, dotatasi di lì a poco di una superba torre 'coronata' direttamente ispirata al Mangia senese (oggi non più presente perché minata nel giugno 1944 dalle truppe tedesche in ritirata) proiettò sino agli estremi confini del contado l'eco degli ultimi quanto straordinari decenni del governo dei Nove."" -
Dolcemente Siena. Le ricette e la breve storia dei dolci senesi attraverso le cartoline del primo Novecento
Dal panforte ai cavallucci, dai ricciarelli al pan co' santi... le storie e le ricette dei dolci tipici senesi affiancate a una serie di riproduzioni di locandine e cartoline dal sapore vintage. Atmosfere che hanno tutto il profumo e il sapore di un'altra epoca. -
Il banco di Fortunella
La trinaia, la signora dei centrini, quella del banco dei cenci. Tre soprannomi, un'unica identità: Fortunella. Questo il nome scelto da Luisa per intraprendere la sua avventura lavorativa come venditore ambulante in fiere e mercati. Un'attività avviata nel 1999 e diventata col tempo una vera e propria passione in cui investire risorse, tempo e soprattutto anima e cuore. Luisa Fortunella affida alle pagine di questo libro tredici anni di emozioni, racconta dei suoi esordi come standista, delle tante fiere cui ha preso parte, dei colleghi con cui si sono intrecciati splendidi rapporti di amicizia e anche dei tanti clienti che si sono serviti dal suo banco acquistando tovaglie ricamate, lenzuola di lino grezzo, federe e asciugamani cifrati, centri di ogni forma e colore, coperte in piquet e all'uncinetto, trine, passamanerie... Tutto in bella mostra sui tavoli ricoperti di rosso. Rosso come il fuoco di un entusiasmo mai sopito negli anni. -
Lando Conti. Sindaco di Firenze 1984-1985
Nel dicembre del '82 Firenze era rimasta senza una guida. La giunta che aveva amministrato la città dal 1975, formata con l'alleanza tra il Pci e il Psi, si era spaccata e lo strappo era stato talmente brusco da rendere impossibile l'ipotesi di poterlo ricucire a breve. Erano seguite alcune settimane d'incertezza e confusione: costruire una coalizione alternativa con i cinque partiti era un'operazione complessa da realizzare. Occorreva, inoltre, riuscire a individuare una persona per la carica di primo cittadino: fu nominato Alessandro Bonsanti, ma la sua morte, dopo poco più di un anno, lasciò Firenze di nuovo senza sindaco. La sua eredità venne raccolta da Lando Conti. Il periodo in cui egli si trovò alla guida della città fu oggettivamente breve: eletto il 18 aprile del 1984, sapeva di avere davanti a sé un mandato che sarebbe giunto al termine con le elezioni dell'anno successivo ma, invece di optare per una linea di governo ordinaria,scelse di dare il via a una progettualità proiettata verso il futuro. Con lui Firenze riscoprì una voglia di guardare avanti che mancava da tempo a Palazzo Vecchio e che permise di impostare progetti lungimiranti. -
Un quaderno rosso bordò. Antologia di chi non sono stato
Un libro di memorie? Un'antologia di riflessioni e pensieri di una vita? Forse entrambe le cose. In questo 'quaderno rosso bordò', sono finiti quei 'fogli sparsi di pensieri disordinati' che hanno accompagnato l'autore per tutta la vita e che hanno ancora voglia di raccontare, 'non per prolungare il ricordo, ma per renderlo più completo '. Scritti, racconti e riflessioni di uno 'scrittore mancato' che, dopo una vita lavorativa trascorsa nell'Esercito Italiano, tenta di far emergere lo spirito 'dell'altro io che non sono stato'.Come in un discorso rivolto a se stesso, nei capitoli del libro si delinea una 'ricerca del senso della vita... per non negare la morte'. -
Alla scoperta di Palazzo Sansedoni. Storia e curiosità di una famiglia senese
Età di lettura: da 7 anni. -
La Via Francigena in Toscana con gli occhi aperti. Ediz. italiana e inglese
"E non già perché noi toscani siamo migliori o peggiori degli altri, italiani o stranieri, ma perché grazie a Dio, siamo diversi da ogni altra nazione..."""". Basterebbe questa frase di Curzio Malaparte nel suo Maledetti toscani per far capire a chi percorre il tratto toscano della Via Francigena che la grande varietà di paesaggio che incontrerà andrà di pari passo con la diversità dei suoi abitanti. Una Toscana diversa quella che emerge da questo """"cammino fotografico"""", dal nord al sud della regione, dai sentieri impervi delle montagne, alle dolci colline della Valdorcia; a ogni tappa un nuovo paesaggio, tra borghi silenziosi, zone paludose, castelli, pievi arroccate sui crinali... ma anche nelle città, dove lo scorrere del tempo è più evidente, troviamo i segni del passaggio dei pellegrini. Le fotografie superano le barriere linguistiche e, forse, rappresentano l'essenza profonda del viaggiare. Così la Via Francigena disegna il suo percorso toscano attraverso immagini che aprono una finestra su un mondo dove gli uomini si celano dietro paesaggi e architetture, e da lì sono ancora capaci di parlare e raccontare storie." -
Alla scoperta di Pistoia. Guida alla città per bambini
Un percorso alla scoperta degli angoli più suggestivi di Pistoia, attraverso la Storia e le storie legate a personaggi più o meno noti. Una guida che tocca sia i monumenti più importanti, che gli angoli più nascosti e sconosciuti al turista superficiale e definisce un itinerario, insieme a Cino da Pistoia e al 'Micco', l'orso bruno simbolo della città. Un linguaggio facile, ma non semplicistico e la ricchezza dei disegni e delle immagini, rende il testo un compagno di viaggio per i più piccoli e, allo stesso tempo, un valido strumento didattico. Età di lettura: da 8 anni. -
Q.B. Quanto basta. Bagoga, racconti di vita e cucina
In cucina possiamo dare a cento persone la stessa ricetta e gli stessi ingredienti, qualcuno lo farà meglio, qualcuno peggio o semplicemente in maniera differente... nessuno lo farà come Bagoga! Bagoga, fantino-ristoratore senese, raccontato da un narratore d'eccezione, il figlio Francesco. Un ritratto sull'uomo e sulle sue passioni, dal grande amore per la cucina all'esperienza sul tufo (come fantino del Palio). I racconti, le emozioni e i sapori che Francesco sa far emergere dalle parole di Bagoga, sono quelle che appartengono alla sua storia personale, ma che coincidono con le nostre vite. Storie e ricette che sanno evocare profumi e sapori e ci parlano di una siena che fu, con tutte le sue sfaccettature e i suoi personaggi. -
I segreti di villa Esmeralda. Donne allo specchio
Sara, Edda e Ginevra sono le tre protagoniste le cui esistenze, per uno strano gioco del destino, si intrecceranno indissolubilmente dal giorno del settantesimo compleanno della più anziana delle tre. Il fato le porterà a condividere i ricordi di vite vissute fra l'Africa e l'Italia, fra amori e passioni, scoprendo che in fondo Sara, Edda e Ginevra hanno molto di più in comune di quanto non pensassero. Tre generazioni a confronto, ognuna con i suoi desideri e le sue speranze, in un ideale passaggio di testimone tra l'una e l'altra nella splendida ambientazione di Villa Smeralda. -
Ciak: si gira... in terra di Siena. Itinerari cinematografici nel territorio senese
Dalla dolcezza delle colline chiantigiane all'asperità delle Crete senesi, dalla durezza della Val d'Orcia alle valli morbide di Montepulciano, il paesaggio senese è mutevole come il vento e ha da sempre attratto gli autori del cinema italiano e internazionale per quella singolare conformazione del paesaggio e per la luce soffusa che disegna colline e contrafforti, nutrendo una letteratura cinematografica che va dalla novellistica boccaccesca a film che hanno segnato la storia della cinematografia. Le ragioni di questo successo stanno nello straordinario connubio tra il paesaggio e l'individuo che lo abita, la cui varietà psicologica è pari a quella naturalistica. Partendo da queste considerazioni, questo lavoro si propone come uno 'strumento' pensato per turisti curiosi (non per forza cinefili), interessati a scoprire il territorio senese partendo dallo sguardo di autori e registi che ne hanno subito il fascino rendendolo ambientazione (ma anche protagonista) delle loro opere cinematografiche. Seguendo un ideale percorso che dall'estremo nord della provincia arriva fino alla Val d'Orcia, si ha la possibilità di rivivere quelle emozioni che il grande schermo ha saputo suscitare. -
Canti senesi d'osteria
Una raccolta di canti, tratti dalla tesi di laurea di Francesco Burroni ""per documentare il repertorio senese dell'osteria che, verso la fine degli anni '70, stava rapidamente scomparendo. Era chiaro che si trattava di un repertorio particolare che, pur avendo molti punti in comune con quello che ancora oggi è tramandato e in uso nel mondo senese della Contrada, se ne differenziava abbastanza sia per il contenuto dei canti per per le sue modalità espressive. I canti raccolti da Francesco Burroni sono quelli che facevano parte del patrimonio dei vecchi frequentatori di gran parte formatori nell'Ottocento e spaziano dalle serenate ai canti d'amore e ironici, dagli stornelli a quelli legati al mito del Risorgimento e alla figura di Garibaldi, dai canti di protesta sociale al repertorio politico. ?Un """"corpus di testi - come spiega il prof. Pietro Clemente nella sua prefazione - che [...] va visto come documento di un mondo sonoro che era ancora attivo negli anni '70 [...]. Come Francesco spiega, non ci sono canti 'originali', si tratta del patrimonio popolare canoro diffuso a livello nazionale, qui con ricchezza di varianti toscane e senesi""""."" -
Siena sotterranea. Le vie dell'acqua: bottini e fonti
Oltre alle opere architettoniche e artistiche di raffinata bellezza quali le mura, la cattedrale e le chiese, il palazzo comunale e le dimore private, l'antico ospedale, le piazze, le torri, le sculture, gli innumerevoli dipinti a fondo oro, gli affreschi, le miniature e le oreficerie, la prospera civiltà senese del Duecento e del Trecento ha saputo produrre anche un'estesa opera pubblica di straordinario interesse, funzionale alla vita e alle molteplici attività quotidiane di una città importante, tra le prime d'Europa. È il sistema dei bottini: reticolo di condotti sotterranei esteso per circa 25 chilometri, scavati per l'approvvigionamento idrico delle fonti. Eseguito con enorme fatica dalle maestranze rimaste nell'ombra, custodito gelosamente e con rispetto per oltre otto secoli, ancora oggi emoziona chi ha la fortuna di accedervi. Visitare i bottini è come entrare nelle oscure viscere di un organismo misterioso. -
Arte e magia a Siena
Da ""uomo dell'Eurasia"""" Mario Bussagli era attratto dal rapporto di Siena con l'Oriente. Un rapporto radicato in un passato etrusco e che ritroviamo nei monumenti cittadini, nell'assetto urbanistico e nei riti corali del Palio, nelle corrispondenze tra indizi e simboli, parte di una trama complessa ma sorprendentemente coerente. Uno """"strano viaggio"""", quello di Mario Bussagli insieme al figlio Marco, nella lettura iconografica delle opere d'arte cittadine e nella decifrazione dei simboli. Un testo che, come sottolinea Vinicio Serino nella postfazione, """"rappresenta un trattato sull'immaginario e sulla mentalità collettiva di una città (Siena) e dei suoi abitanti"""", in cui il richiamo tra realtà e soprannaturale è continuo e, conclude Serino, """"è il sacro il protagonista di questo libro qualcosa di indefinibile che, al tempo stesso, inquieta e impaurisce; eppure incanta, seduce, rapisce"""". Prefazione di Franco Cardini. Postfazione di Vinicio Serino."" -
Siena. La città del palio
Questo volume, edito per la prima volta negli anni ottanta del Novecento, rappresenta contemporaneamente un'indagine sulle tradizionali feste svolte in Piazza del Campo e una ricognizione di pagine di letteratura senese. A fianco di letterati che avevano osservato la città e la sua Festa sia da dentro che da fuori le mura, l'autore inserisce propri scritti inediti per ribadire ed evidenziare la peculiarità del rapporto tra i senesi e la loro città. Spiega, infatti, il significato di essere contradaiolo, vivere il Palio in ogni giorno dell'anno, no ad arrivare a descrivere la corsa e la sua preparazione, le trame più fitte, i canti tradizionali, le cerimonie e il giubilo per la vittoria. Tutto questo dimostrando l'esistenza di una ampia letteratura sul Palio di Siena, dal passato alla contemporaneità.