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Il mondo a misura d'uomo. Ripensare tecnologia e cultura
Troppo spesso al giorno d'oggi qualsiasi discorso sul progresso tecnologico si riduce a un appiattimento sminuente legato al mondo dei computer di Internet o dei più banali ""gadget hi-tech"""", dimenticando che la tecnologia è innanzitutto una pratica complessa, stratificata e profondamente umana, e che come ogni aspetto della nostra vita anch'essa è percorsa da profonde contraddizioni. Thomas Hughes, in """"Il mondo a misura d'uomo"""", analizza lo stretto legame che unisce il progresso umano alla tecnologia, restituendo a quest'ultima la sua natura carica di valori e aspettative per il futuro: quella della propensione umana a modificare e migliorare il mondo che ci circonda. Per questo motivo la tesi conclusiva dell'autore, fondata sull'irreversibilità storica del mondo """"tecnologicamente naturale"""", è quella di immaginare un """"pensiero ecotecnologico"""" critico, che sia alleato, non nemico, dell'ambiente. Con una prosa chiara ed elegante, ricca di suggestioni artistiche e letterarie, Hughes mostra come la tecnologia sia espressione emblematica, al contempo, della creatività, della follia, dell'ingenuità e della curiosità umana."" -
L' impero delle stelle. Amicizia, ossessioni e tradimento alla ricerca dei buchi neri
Londra, 11 gennaio 1935. Durante una riunione della Royal Astronomical Society, Subrahmanyan Chandrasekhar, giovane fisico indiano trapiantato nell'Inghilterra colonialista, osa sostenere quello che molti scienziati pensano ma si rifiutano di affermare in pubblico: una stella instabile, in determinate condizioni, può subire un collasso gravitazionale di tale portata da trasformarla in un oggetto infinitamente piccolo e denso. era la prima descrizione di ciò che sarebbe stato chiamato buco nero. ""L'impero delle stelle"""" è un romanzo che racconta le lotte di potere, le rivalità e le invidie operanti ai massimi livelli della ricerca scientifica."" -
Lontano dall'Eden. Un'odissea ecologica
"Lontano dall'Eden"""" è una narrazione di come numerose specie animali e vegetali """"aliene"""", specie invasive che si adattano ad ambienti non autoctoni, sconvolgendone gli equilibri, abbiano infestano gran parte degli ecosistemi terrestri. Veicolo involontario di questa invasione è spesso l'uomo; dai galeoni che nel Settecento facevano la spola tra Europa, America e Asia, al commercio mondiale di pneumatici usati, fino alla possibilità che navicelle spaziali portino microbi su Marte. Burdick traccia una mappa di una globalizzazione naturale che sta lentamente modificando il panorama che ci circonda." -
Piccole visioni. La grande storia di una molecola
Lo studio della struttura tridimensionale delle proteine con la cristallografia ai raggi x è una componente essenziale della biologia, e ha alle spalle una storia appassionante. Eppure è un argomento poco conosciuto in Italia, nonostante i premi Nobel conferiti ai suoi protagonisti, l'importanza raggiunta a livello biomedico e le rilevanti applicazioni ottenute in campo farmaceutico. La storia della biologia strutturale inizia in Inghilterra nella prima metà del Novecento con una manciata di scienziati visionari considerati folli dalla maggior parte dei colleghi. ""Piccole visioni"""" racconta l'evoluzione di questa disciplina sulle tracce della vita di Max Perutz (premio Nobel per la chimica, 1962) e degli scienziati che con lui hanno gettato le basi di uno dei laboratori più innovativi al mondo, dove, tra i tanti, sono transitati Watson, Crick e la molecola di DNA. Chimico viennese trasferitosi a Cambridge, poco prima della Seconda guerra mondiale, Perutz ha dedicato la propria vita a rincorrere un sogno, secondo alcuni un'ossessione: risolvere la struttura tridimensionale dell'emoglobina, la molecola vitale che trasporta l'ossigeno nel sangue. Questo libro è la cronaca di un'avventura dove tenacia e passione ebbero la meglio su 30 anni di insidie concettuali e tecniche."" -
Curiosità insaziabile. L'innovazione di un futuro fragile
L'uomo ha da sempre subito il fascino della tensione verso il futuro e il nuovo. Molla di tale spinta è una curiosità di per sé insaziabile, per il numero infinito di frontiere da esplorare e per la straordinaria disponibilità di mezzi a nostra disposizione. Helga Nowotny parte da questo assunto per analizzare il ruolo della scienza moderna nella nostra società, dove ricerca e opinione pubblica si candidano come attori principali di un confronto che talvolta assume i toni di un vero e proprio scontro: se la ricerca è infatti per natura portatrice di innovazione, la società tende spesso a identificare tale carica innovatrice con il più oscuro concetto di ignoto, denso di paure e fantasmi. Di qui la richiesta, a volte l'imposizione, di meccanismi di controllo che vincolino il cammino della scienza. Ma questo non significa forse snaturare l'idea stessa di innovazione e di futuro come possibilità dell'inatteso? -
Filosofia delle conoscenze
In un'epoca contraddistinta dall'esigenza di conoscenza effettiva e specialistica, ma purtroppo inquinata da troppe conoscenze presunte e generiche, sembra oggi più che mai necessario rivolgersi allo strumento epistemologico della riflessione filosofica. Dunque, cosa significa ""conoscere"""", e perché dobbiamo conoscere? Ci sono conoscenze effettivamente possibili? Hanno senso i giudizi estetici sul bello e sul brutto, e i giudizi etici sul bene e sul male? Le credenze religiose assurgono allo status di conoscenza? Che tipo di sapere è il sapere scientifico? Quali intrecci riescono davvero a instaurarsi tra estetica, religione, scienza ed etica? Queste le domande a cui rispondono alcuni dei più autorevoli filosofi contemporanei: Maurizio Ferraris, Giulio Giorello, Christopher Hughes, Eugenio Lecaldano e Nicla Vassallo. Un'analisi delle esperienze conoscitive essenziali, che traccia una mappa del percorso dell'essere umano, alla ricerca di un'approfondita concezione di sé, del mondo che lo circonda e della propria esistenza."" -
Equivoci bioetici
L'appuntamento referendario del giugno 2005 sull'uso delle cellule staminali e le posizioni nette di papa Benedetto XVI di questi ultimi mesi sono chiari segnali dell'interesse che rivestono oggi i temi della bioetica. Il dibattito politico, culturale e scientifico ha assunto ormai toni accesi, e vede protagoniste tre posizioni che periodicamente si confrontano, o meglio si scontrano: da un lato la chiesa cattolica, che accusa la cultura laica di relativismo e nichilismo; dall'altro i laici e la comunità scientifica, che rivendicano il necessario rimodellamento della nostra visione del mondo e dell'individuo alla luce della continua evoluzione della scienza e della tecnologia; infine una tradizione radicale, laica anch'essa ma vicina alle posizioni della chiesa, che teme la trasformazione della natura in un grande laboratorio, ad uso esclusivo della specie umana e senza un pieno controllo delle conseguenze. Paolo Vineis analizza le posizioni delle diverse voci in gioco, individuando pregi e difetti di ognuna alla luce delle acquisizioni più recenti delle scienze biologiche. -
Eva nera
"Questo libro nasce da un dubbio: il sospetto di un'assenza, [..] o anche solo di un'omissione."""" Comincia così """"Eva nera"""", con la denuncia velata che nella complessa ricostruzione dell'evoluzione umana sia stata trascurata la protagonista degli eventi che hanno strappato il genere umano all'""""animalità, per spingerci sul faticoso e rischioso cammino della civiltà"""": la Donna, la femmina della specie. Eva, perché è la nostra madre comune; nera, perché è in Africa che si svolge il primo capitolo della Storia dell'Uomo. Ma se fosse in realtà una Storia della Donna, si chiede Pratico? In queste pagine la scienza si sovrappone al mito, e gli studi di genetica e antropologia vengono filtrati attraverso la lente del cronista curioso, che descrive le profonde mutazioni vissute da un gruppo di Homo sapiens, biologiche - la posizione eretta, un anomalo sviluppo dei tessuti cerebrali e degli organi fonetici - e di conseguenza sociali: un approccio diverso alla pulsione sessuale, l'istinto e l'emergenza della comunicazione e di un'embrionale struttura familiare. Motore di questo cambiamento è, secondo Prattico, la donna, creatrice e protettrice di vita; così il divulgatore lascia spazio all'io narrante, che in un luogo non meglio identifica dell'Africa centrale si fa accompagnare da un bambino in una capanna dove c'è lei, Eva nera. E si fa raccontare la sua storia..." -
Di cosa parliamo quando parliamo di medicina
Miracoli, tragedie, annunci di grandi vittorie contro grandi mali a fronte di mille piccole sconfitte quotidiane. Certezze sbandierate e incertezza di fatto. Qualcosa non va, nel modo in cui oggi si parla di medicina. Perché qualunque discorso sulla medicina finisce con l'essere fallace e fuorviante? È fallace perché manca il racconto della clinica, ovvero del percorso lungo e doloroso che accompagna il malato. È fuorviante a causa dell'equivoco generato nell'immaginario collettivo per il quale il progresso medico si identifica con il rifiuto della vecchiaia, del dolore e, in ultima istanza, della morte. Così a sentir parlare di medicina si ode una babele di linguaggi, specchio di una confusione di speranze e realtà, miti e dati oggettivi, paure e spavalderie. Un oggetto di indagine così complesso non poteva essere affrontato se non sotto forma di un dialogo a più voci, dove il racconto quotidiano della clinica si accosta alla storia della medicina, alla teoria della comunicazione, alla politica e all'industria della salute. Quello che emerge è un quadro affascinante, composto da tanti punti di vista che si completano tra loro e che nell'insieme permettono di leggere tra le pieghe di una notizia medico-scientifica, di uno scandalo, di un personaggio controverso o di una storia di malasanità. -
Adulteri
"Adulteri"""" è l'ideale prosecuzione di """"Padri e madri"""" e """"Le figlie e le loro madri"""" e completamento dell'accurata analisi della famiglia moderna che Naouri sta compiendo dall'osservatorio privilegiato del """"lettino dello psicanalista"""". È lo stesso autore a spiegare l'approccio e i motivi che lo hanno spinto a scrivere questo libro: """"Non smetterò d'essere il pediatra e l'analista che sono sempre stato. In effetti, ho dedicato parecchio tempo a interrogarmi sul divenire delle giovani coppie di cui ho curato i figli, tentando di individuare le ragioni che talvolta spingono l'uno o l'altro dei partner a rompere il patto implicito di fedeltà in cui si era impegnato all'inizio dell'avventura"""". Naouri avvicina il proprio sguardo ai delicati rapporti di coppia senza alcun criterio moralizzatore, restituendo l'immagine di uno spaccato sociale che all'alba del XXI secolo stenta a ritrovare la propria identità." -
La libertà di chi?
George Lakoff, linguista di Berkeley, da anni studia l'efficacia e il potere evocativo della metafora, applicando le teorie scientifiche del linguaggio allo studio e all'analisi di uno degli aspetti cruciali della comunicazione pubblica e sociale: la politica. Negli ultimi anni, scrive Lakoff, la destra conservatrice americana - ma il paragone con il nostro panorama politico è immediato e urgente - ha saputo trasmettere, facendo ricorso a un linguaggio pericolosamente populista e retorico ma diretto e convincente, i propri valori fondamentali con maggior vigore ed efficacia rispetto a quanto non abbia saputo fare l'ala progressista. Il discorso di George W. Bush in occasione della celebrazione del suo secondo mandato presidenziale, la cui analisi rappresenta il cuore di ""La libertà di chi?"""", è in questo senso indicativo, perché incentrato sull'idea fondante di ogni società democratica e civile. Bush, in meno di mezz'ora, ha pronunciato quasi 50 volte la parola """"libertà"""" e i suoi sinonimi. Dal momento che, continua Lakoff, la ripetizione ha nella mente di chi ascolta un enorme potere inconscio, questo uso continuo e ossessivo ha permesso alla destra di appropriarsi letteralmente di questo concetto, manipolandolo e piegandolo per giustificare le proprie battaglie politiche e religiose. """"La libertà di chi?"""" è un'istantanea lucida della nostra contemporaneità; un insegnamento per l'intera classe dirigente e politica."" -
Oxygen. La scienza per tutti. Ediz. italiana e inglese. Vol. 3
In questo numero contributi di: George Saliba, Alberto Oliverio, Mario De Caro, Steve Shpin, Giuseppe Bruzzaniti, Massimiliano Bucchi, Giusepe Longo, Joel Meyerowitz, Jonah Lehrer e un'intervista a Richard Ernst. -
Una questione scottante. Cosa possiamo fare contro il riscaldamento globale
Perché è importante leggere oggi un libro come quello di Gabrielle Walker e David King? Il dibattito sul riscaldamento globale ha prodotto, negli ultimi vent'anni, una mole sterminata di dati, saggi, articoli, conferenze, voci di dissenso che talvolta negano l'evidenza; una bibliografia dove c'è tutto e il contrario di tutto. Per la prima volta, però, un libro affronta una a una le problematiche associate al riscaldamento globale: in che modo e misura esso influisce sul clima, l'ormai innegabile e comprovata responsabilità dell'uomo, l'impatto sulle singole specie e su interi ecosistemi, il ruolo svolto dai combustibili fossili, le alternative energetiche disponibili nell'immediato e quelle su cui la ricerca scientifica sta ancora lavorando, e infine le possibili soluzioni economiche e politiche. In questo saggio si trova la risposta alla domanda più importante: siamo ancora in tempo per fermare tutto questo? Arricchito dalla prefazione e da un'integrazione sul contesto italiano a firma di Luca Mercalli, ""Una questione scottante"""" si propone come un vademecum su quello che David King ha definito """"il problema più grave che siamo chiamati ad affrontare oggi, addirittura più serio della minaccia terrorista""""."" -
Sei cose impossibili prima di colazione. Le origini evolutive delle credenze
L'affresco generale del rapporto tra l'uomo e la sua millenaria storia evolutiva si arricchisce di un nuovo importante tassello. Questa volta il protagonista è uno dei più affascinanti e misteriosi tratti distintivi di Homo sapiens: perché crediamo, e siamo convinti che possa esistere un'""intelligenza superiore"""" che governa e indirizza le nostre vite? Perché tendiamo con facilità a credere nel sovrannaturale, nelle religioni, nella telecinesi, negli angeli, nella fortuna (o nella sfortuna) e nel destino? La risposta, per il biologo ed ex credente Lewis Wolpert, risiede nella nostra particolarissima evoluzione di specie animale, precisamente nello sviluppo dei concetti di causa ed effetto, e nel modo in cui la nostra mente è stata """"geneticamente programmata"""". Quando hanno sviluppato la capacità di costruire strumenti e oggetti appositamente creati per ottenere uno scopo (accendere un fuoco, macinare i semi per mangiarli o cacciare gli animali), i nostri antenati hanno scoperto nel tempo di poter estendere tale tratto, unico nel regno animale, a sfide intellettuali sempre più complesse e insidiose, fino alla nascita delle religioni. La tesi di Wolpert è che una conseguenza dell'evoluzione del cervello umano è stata quella di diventare un vero e proprio """"generatore di credenze"""", un meccanismo utile ed essenziale per la sopravvivenza della specie."" -
L' economia della conoscenza oltre il capitalismo. Crisi dei ceti medi e rivoluzione lunga
Lo sviluppo dell'economia della conoscenza, la formazione di una nuova classe costituita dai lavoratori della conoscenza e la diffusione di Internet annunciano il possibile passaggio dal capitalismo speculativo a un nuovo modo di produzione, basato sulla cooperazione e la democrazia economica. Infatti paradossalmente la conoscenza, su cui si fonda il capitalismo più avanzato, ha caratteristiche intrinseche difficilmente compatibili con il capitalismo stesso, perché è un bene economico non esclusivo e non competitivo. L'emergente knowledge economy sta dunque scardinando dall'interno i meccanismi produttivi attuali, che invece si basano sulla ipercompetizione e sulla proprietà esclusiva dei beni. Protagonisti di questa rivoluzione - ""lunga"""", come suggerisce Grazzini, perché graduale, complessa e dagli esiti ancora imprevedibili - sono i lavoratori della conoscenza. Pur subendo le caotiche speculazioni finanziarie (che generano precarietà occupazionale, stress, riduzione dei redditi e dei servizi sociali), essi stanno sviluppando autonomamente, grazie a Internet, nuove dinamiche produttive della conoscenza aperte, cooperative e democratiche. Il free software, l'open source, Wikipedia, i blog e l'open science non sono che i primi passi di una """"rivoluzione lunga"""" nel campo scientifico, tecnologico e delle comunicazioni. Una rivoluzione innanzitutto culturale, economica e tecnologica, destinata però a trasformare radicalmente anche le istituzioni politiche e sociali."" -
Icaro ai confini del tempo
"'Icaro ai confini del tempo' è una reinterpretazione futuristica del classico mito greco. Questa volta, invece di usare ali di cera per un volo troppo vicino al Sole, un ragazzo si avventura nelle profondità dello spazio per sfidare l'incredibile potenza di un buco nero. Una favola che mette in scena le sorprendenti implicazioni di quella che è stata, forse, la più grande intuizione di Einstein."""" (Brian Greene)" -
Il capitalista egoista
All'inizio degli anni Ottanta, l'ultima incarnazione ultraliberista del capitalismo ci aveva promesso benessere, ricchezza diffusa, una vita piacevole piena di cose belle. Ora, dopo appena venticinque anni, cosa rimane di quella promessa? Non esattamente quello che ci saremmo aspettati: ansia, lavoro precario, frustrazione, difficoltà ad arrivare a fine mese, rapporti umani condizionati e deteriorati dalle pressioni di una società sempre più votata al consumismo. In ""Affluenza"""" Oliver James ha descritto la malattia dell'uomo occidentale contemporaneo, stritolato da un sistema che lo spinge ad avere sempre di più (macchine, telefonini, vestiti, soldi) e ad essere per questo sempre più scontento. Ne """"Il capitalista egoista"""" l'analisi risale alle origini di questa malattia, che James definisce come una vera e propria """"epidemia di stress emotivo"""", e ne individua i responsabili, le cause e gli effetti. Prendendo spunto dalla preoccupante condizione dell'individuo, le pagine di questo libro smontano una ad una le sciagurate illusioni, le iniquità e i mostri generati dal capitalismo a cavallo fra il XX e il XXI secolo."" -
La fine del cibo
Osservando gli scaffali dei supermercati è naturale supporre che la macchina che muove il sistema alimentare contemporaneo funzioni benissimo. Come mai, però, siamo sempre più esposti a possibili infezioni e intossicazioni? E come mai questa sovrabbondanza, che in Occidente ha portato obesità e diabete a livelli preoccupanti, non ha risolto il problema della fame nel mondo? Roberts ha analizzato il ""problema cibo"""" - una delle emergenze del prossimo futuro per anni, visitando stabilimenti di multinazionali, fiere agricole in Cina, impianti di confezionamento della carne e catene di supermercati. Il quadro che emerge, con il progressivo impoverimento delle risorse naturali, i cambiamenti climatici in atto e previsioni fosche sull'aumento della popolazione mondiale, è quanto mai preoccupante: """"Ci troviamo forse alla fine di quella che un giorno sarà definita l'""""età aurea"""" del cibo: quel breve, quasi prodigioso periodo durante il quale ciò che mangiavamo sembrava semplicemente divenire di anno in anno più abbondante, più sicuro, più nutriente. In una parola, migliore""""."" -
Network effect. Quando la rete diventa pop
Se oggi pensiamo al web, pensiamo a una realtà mutata velocemente in Italia attraverso l'ingresso in massa di nuovi utenti, che non sono più solamente giovanissimi o esperti delle tecnologie. Questo cambiamento è dovuto al successo dei siti di social network. Facebook in Italia conta più di 9 milioni di persone che hanno cominciato a mettere in connessione le loro esperienze e le loro vite. Altri social network, come Flickr o YouTube, permettono di condividere contenuti generati o ""remixati"""" dagli stessi utenti. Con l'ingresso di milioni di persone nell'universo della rete, internet sta diventando """"pop"""", e la connessione digitale tra le nostre vite sta cambiando i comportamenti, il modo di consumare e di rapportarsi alle istituzioni: un nuovo contesto pubblico con le proprie pratiche sociali e le proprie regole pragmatiche. Il mondo del consumo, della pubblicità e dell'arte, così come quello delle pubbliche amministrazioni, vengono modificati dall'empowerment del consumatore/cittadino/pubblico in un contesto dove oggi le persone sono sempre più connesse alle persone. Un effetto network che genera una nuova agorà, luogo di transito fra mondo reale e mondo digitale."" -
City making. L'arte di fare la città
Il ""city making"""", disciplina ad alto tasso di adattabilità e innovazione, si caratterizza per la complessa fluidità di saperi coinvolti e il continuo aggiornamento tanto dei criteri di codifica dei suoi obiettivi quanto degli strumenti indispensabili al suo esercizio. Charles Landry, attraverso un ispirato viaggio globale nel """"sistema città"""", propone un approccio al tema del """"fare"""" che associa nuovi paradigmi agli strumenti tradizionali della pianificazione territoriale, segnalando come il ricorso all'inventiva debba essere sostenuto da un'etica che aiuti le città a divenire luoghi di solidarietà reale e di condivisione funzionale e quotidiana tra individui e tra gruppi. Nell'equazione che lega in proporzione diretta la miglior qualità ambientale a più soddisfacenti condizioni del vivere associato, il city maker ha un ruolo chiave: sintonizzare il contemporaneo con il futuro. (Con la Prefazione di Franco La Cecla)""