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Tutta la vita davanti a noi. Dedicato a chi vive la terza e quarta età
Come tutte le età della vita, anche la vecchiaia rappresenta una svolta decisiva nell'esistenza di una persona: un periodo critico ma anche, come le pagine di questo libro dimostrano, una grande opportunità, se illuminata dalla fede cristiana.L'autore invita a vivere in pienezza la terza e quarta età, cercando di mantenere una buona forma fisica e mentale e dando respiro a quell'interiorità forse rimasta troppe volte soffocata dagli impegni quotidiani.Posso vivere la sera della mia esistenza come il tempo di una grande speranza, della speranza nella vita piena? Sì, ho tutta la Vita davanti a me! -
Cure dolci cure. Le medicine naturali in Italia
Un viaggio nel mondo delle medicine naturali, per conoscerle meglio, scoprire il loro rapporto con la scienza ufficiale e imparare ad utilizzarle nella maniera più efficace. Dieci schede e interviste su agopuntura, fitoterapia, floriterapia, medicina antroposofica, medicina ayurvedica, medicina conventuale, naturopatia, omeopatia, reiki, riflessologia. -
Il Sepolcro vuoto. Un percorso d'arte contemporanea intorno alla Sindone. Ediz. a colori
Il volume costituisce il catalogo della mostra allestita al Palazzo Barolo di Torino in occasione dell'ostensione della Sindone del 2010 (10 aprile-23 maggio). Sono riprodotte le opere di 33 grandi artisti di fama internazionale. -
Il buco nel muro. Come i bambini delle bidonville imparano usando liberamente il computer
Nato da un esperimento condotto tra il 1999 e il 2005 in varie baraccopoli dell’India, questo libro ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato a far conoscere nel mondo un metodo alternativo di apprendimento dell’informatica da parte dei bambini, soprattutto nei paesi in cui le scuole non esistono o non funzionano adeguatamente. Il professor Sugata Mitra e i suoi collaboratori hanno infatti dimostrato che, mettendo dei computer nei luoghi pubblici a disposizione dei più giovani, questi ne imparano l’utilizzo in modo autonomo e veloce aiutandosi gli uni gli altri, scoprendo come navigare in Internet, giocare, scaricare file e usare alcune tra le applicazioni più diffuse. Il metodo dell’“apprendimento minimamente invasivo” si basa infatti sulla collaborazione tra i ragazzi, che apprendono e insegnano allo stesso tempo, indipendentemente dal luogo dove si trovano e dalla classe sociale da cui provengono. Per questo, i suoi esperimenti sono stati definiti “armi di istruzione di massa”. -
Marcolino e l'invisibile. Ediz. illustrata
Marcolino, dopo aver affrontato nei libri precedenti il sentimento della paura e tante, diverse emozioni, continua il suo viaggio interiore e si misura questa volta con tutto quello che popola il suo cuore ma non riesce a vedere con gli occhi. Ti è mai capitato di domandarti dove sono finite le persone care che ci hanno lasciato? O com’è fatto Dio? L’invisibile non è un mistero di cui avere paura, ma qualcosa di meraviglioso e di reale che possiamo scoprire in un modo molto semplice… -
Natale è... Usi, tradizioni, storia, leggende e curiosità
Natale. La festa. Momento fatato dove i ragazzi promettono di essere più buoni e gli adulti sognano di tornare ragazzi. Così, ecco queste pagine: usi e tradizioni, storia e leggende, liturgia e curiosità di fine anno. Notizie spesso insolite, dal taglio leggero, ma documentato. Un piccolo contributo per mandare in scena la magia del Natale. Del tuo Natale. Qualunque sia la tua età. Perché ""oggi è nato il Salvatore"""". Perché, se vuoi, ogni giorno è Natale."" -
Amato figlio... Frammenti di vita quotidiana della famiglia di Felice e Caterina Sturzo
«Amato figlio»: iniziano così due lettere scritte da Felice Sturzo Barone d’Altobrando, padre di don Luigi Sturzo. La prima è datata 26 dicembre 1894, la seconda 11 marzo 1898. Entrambe spedite da Caltagirone, le lettere si concludono con la benedizione del padre e della madre. L’idea di scrivere sui coniugi Sturzo nasce dal desiderio di far conoscere la loro dignità di modelli della fede familiare, mostrando che molti sono i legami tra gli sposi di oggi e questa famiglia del passato, vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento. Perché, così come esiste una genealogia fisica che introduce ogni uomo in un albero genealogico, allo stesso modo c’è una genealogia spirituale che ci trasmette la fede di chi ci ha preceduto. «Per riscoprire in Felice e Caterina Sturzo quelle luci che aprono il cuore alla speranza e rendono possibile l’avventura credente dell’amore coniugale e familiare». -
I cori nella liturgia
Frutto di un'attenta riflessione di musicisti e di pastori d'anime, questo sussidio intende far giungere a tutti i cori un vivo incoraggiamento, affinché il loro prezioso servizio alle assemblee liturgiche diventi sempre più intenso e qualificato. L'esperienza di oltre quarant'anni di rinnovamento liturgico dimostra che i cori sono di grande aiuto per la guida e il sostegno del canto e per la preghiera comune e la meditazione.È necessario rispondere sempre meglio all'esigenza che canto e musica siano decorosamente inseriti nella celebrazione e vi contribuiscano con la dignità e la bellezza di cui sono capaci. Le direttive qui indicate non intendono proporre ricette facili, ma piuttosto costituire un punto di riferimento per la riflessione sui temi affrontati e un orientamento per le scelte concrete. -
I concerti nelle chiese
L’interesse per la musica è uno dei caratteri della cultura contemporanea e si accompagna al crescente piacere dell’ascolto dal vivo nei concerti. Si tratta di un fenomeno positivo che contribuisce a elevare lo spirito e a educare personalità socialmente aperte, e che ha coinvolto anche la musica religiosa e portato alla frequente richiesta di poter usare le chiese come luogo per l’esecuzione. Questo pone ai pastori e alle comunità ecclesiali alcuni interrogativi di carattere religioso e culturale: la Chiesa, infatti, mentre si rallegra per tutto ciò che può elevare l’uomo, ha però anche il dovere di salvaguardare il significato autentico dei propri luoghi di culto. Le linee orientative indicate in questo sussidio mostrano come il consenso all’uso delle chiese per scopi non strettamente liturgici debba essere volto a incoraggiare artisti, cantanti, orchestrali e gruppi corali nel loro impegno di valorizzare il patrimonio musicale ecclesiastico e promuovere opere originali al servizio della fede cristiana, nello spirito dell’appello rivolto a tutti gli artisti dal Concilio Vaticano II. -
Gandalf visto da Tolkien
Chi era Gandalf per Tolkien? Tra i personaggi de Il Signore degli Anelli, Gandalf è colui che più di ogni altro ci aiuta a percorrere i sentieri della Terra di Mezzo alla ricerca del senso di quel ""qualcosa di altro"""" trattato dal romanzo: i grandi temi dell'uomo, la morte, l'immortalità, la memoria, che tanto appassionano le menti e i cuori dei grandi e dei piccoli ancora oggi."" -
Il Cristianesimo in frantumi
Un dialogo sullo stato e il futuro del cristianesimo tra due intellettuali francesi, svoltosi nel 1973. Due figure non incasellabili che ci invitano a guardare le cose da un altro punto di vista, spiazzando ruoli costituiti e pregiudizi immotivati: un esercizio di uscita dagli schemi che ci segnala uno dei motivi di attualità di questo testo che pure ha già quasi quarant'anni. Attraverso la loro tagliente lucidità e la sorprendente capacità di interpretare i problemi e le linee di sviluppo del futuro, gli autori presentano un'analisi scomoda che ci induce a chiederci dell'oggi e a domandarci anche il perché le donne sembrano essere le grandi assenti da questo panorama. Introduzione di Stella Morra. Postfazione di Ghislain Lafont. -
La laicità dei «non laici»
Sono passati quarantacinque anni dalla fine del Concilio Vaticano II, ma sembra che, più ci si allontana dalla fine di quel grande evento, più i laici perdano la loro vera collocazione e siano guardati con un certo sospetto. L'autore di queste pagine sviluppa un percorso per definire i vari concetti pertinenti alla laicità, rapportandola con la cultura cattolica ed esaminando i compiti che il laico ha nella Chiesa e nel mondo. L'esempio di alcuni laici che hanno lasciato traccia in vari ambiti del vivere quotidiano, coniugando fede e vita, fa da scenario al cammino che vede impegnato ciascuno nel servizio al regno di dio sulla terra. -
Il matrimonio. Un segno da interpretare
La relazione matrimoniale è un segno che necessita di interpretazione. Cristo viene incontro agli sposi, dando a loro la forza di seguirlo non solo quando il matrimonio è segnato da un amore profondo e reciproco, ma anche quando un velo ricopre la vita degli sposi e quel matrimonio «non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi» (Is 53,2). A volte, nella vita matrimoniale, ci si ama e quest'amore risplende come segno dell'amore tra Cristo e la sua Chiesa tra le mura domestiche, tra il vociare e le risa dei figli, la vita sociale, fatta di lavoro, tempo libero, impegno in famiglia e per alcuni anche ecclesiale. A volte tale amore assume altre apparenze: fatica a dialogare, insofferenza reciproca, liti; anche le mura domestiche sono inondate non più da luce gioiosa, ma da grigiore e tristezza. Da queste pagine emerge che in entrambe le situazioni la presenza di Cristo è feconda. Tra amore umano e amore di Dio ha luogo una profonda relazione: da un lato, l'amore umano è una via di accesso alla comprensione dell'amore di Dio; dall'altro lato, l'amore di Dio - fedele, ostinato, capace di perdono - rivela il vero volto dell'amore coniugale. -
La Sicilia tra crisi e speranza
Guardando ai costumi italiani di oggi, suonano quasi profetiche le considerazioni con cui si chiude Il giorno della civetta: «Bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l'Italia». Forse tutta l'Italia sta diventando Sicilia: il male oscuro che cova per tutto il Paese, ammoniva Sciascia, è presente e ci riguarda più che mai. Queste pagine, partendo dalla situazione politica siciliana, aprono squarci di speranza per un futuro in cui l'impegno nel sociale torni ad essere sentito come servizio all'uomo; delineano percorsi positivi per evitare che la logica dello scambio clientelare diventi la norma e la politica ispirata a principi di uguaglianza e di universalità l'eccezione. -
Uno spazio per l'anima. Pregare
In questo nostro mondo frenetico e liquido, in cui molte persone consumano tutto il proprio tempo e le proprie energie per sopravvivere, fra lavoro e quotidianità, conservare la fede e la speranza è diventato un compito molto impegnativo. Eppure il desiderio di Dio rimane, il bisogno di interiorità, di spazi dell'anima, si fa impellente. L'autore, in questo prezioso libro, vuole dire qualcosa sulla preghiera, per appassionare e aiutare, per incoraggiare e illuminare coloro che vogliono ritagliarsi uno spazio di Dio all'interno della propria quotidianità (dalla Prefazione di Paolo Curtaz). -
Piccola guida verso la gioia per chi l'ha persa strada facendo
"A questo libro manca il capitolo fondamentale: quello sulla gioia. Ho cercato di scriverlo. Non ci sono riuscita. Ho capito, però, una cosa importante: la gioia è il traguardo. Non sono riuscita a scrivere quel capitolo perché non sono riuscita a raggiungere quel traguardo. Però, sto camminando. Ho dovuto accontentarmi di distribuire in ogni capitolo quei piccoli fiori di gioia che ho trovato sul mio cammino.Ve ne offro un mazzettino, insieme alle indicazioni per andarli a cercare in quei luoghi che ci sembrano tanto nascosti, ma che invece sono sotto i nostri occhi, purché decidiamo di aprirli. Basta immergere in queste pagine un pizzico di cuore per ritrovarselo rinnovato e rinforzato."""" (Piero Gribaudi)" -
Il mio papà medico
Venaria Reale: 25 marzo 1905. Luserna San Giovanni: 23 maggio 1983. Tra questi due paesi e queste due date si è giocata l'esistenza del mio papà. E così è per la vita di ogni essere umano. Ma, dentro questi due poli opposti, per ognuno la vicenda è diversa. Papà, questo libro è dedicato a te. Ricordi? Desideravi scrivere. Dicevi che la tua vita era stata tanto intensa da meritare di non essere dimenticata. Avevi chiesto la mia collaborazione. Con tutto l'amore che ci ha legati mi provo a farlo. -
A scuola di tenerezza con mamma e papà. Vol. 1: L'Antico Testamento.
Dall'esperienza maturata direttamente sul campo e dai contenuti principali della spiritualità della tenerezza, gli autori hanno realizzato questo testo che guida alla scoperta dell'infinito amore di Dio. Il percorso biblico, con la scoperta di alcuni personaggi fondamentali dell'Antico Testamento, attraverso riflessioni, preghiere, giochi e attività, vuole proporsi come una piccola scuola di tenerezza per i bimbi e le loro famiglie. La gioia manifestata dai bambini nel vivere un'esperienza di gioco, ma anche di riflessione e preghiera accanto e con i propri genitori, ha persuaso gli autori che questa formula potesse essere riproposta alle famiglie, agli oratori e in genere alle parrocchie che avessero a cuore il tentativo di far scoprire ai bambini il volto tenero del Padre. Il testo vuole pertanto esortare gli adulti a riappropriarsi un po' del mondo bambino, per trasmettere e condividere un'esperienza di fede, ma soprattutto per ritrovare la capacità, pura e perciò tutta infantile, di cogliere e lasciarsi stupire dall'amore e dalla tenerezza di Dio. Età di lettura: da 6 anni. -
Lavoratrice del pensiero. Elisa Salerno, una teologa ante litteram
Attiva a Vicenza nei primi anni del Novecento e impegnata per la parità fra i sessi, Elisa Salerno è giornalista e scrittrice che riassume tutta la sua attività nel definirsi prima cattolica e poi femminista. La fede e la forte tensione morale la portano a teorizzare un femminismo cristiano elaborato e divulgato attraverso l'intensissima attività di scrittura, spesa tra giornali, saggi e narrazioni, ma anche numerosissime lettere scritte a papi, vescovi e politici, convinta che la condizione della donna potesse cambiare ma solo attraverso una sinergia che coinvolgesse i vertici del potere.La complessa e affascinante figura di Elisa Salerno è stata oggetto di studio sotto vari profili, suscitando interesse dal punto di vista letterario, storico, pedagogico e giornalistico. Risulta ora interessante l'approccio teologico, campo in cui Elisa Salerno milita sentendosi chiamata a dire Dio solo dal suo essere credente. Il volume si prefigge lo scopo di mostrare e ascoltare una donna che ha dedicato tutta la sua vita, consumandola, per la causa santa della donna, e lo ha fatto da ostinata conservatrice del Vangelo di Cristo, cercando un dialogo con la Chiesa da sempre considerata maestra di verità ma anche con il coraggio di denunciare l'antifemminismo che vi scorgeva in essa. Un solo rammarico, al termine della sua vita: essere nata troppo presto. -
Oltre l'oltre
Le liriche di questa raccolta sono lieve emanazione di fortissimo invisibile Altro. Dunque poesia che è pura trasparenza e gioco di simboli che immediatamente consegnano all'Essenziale. Poesia mistica perché vi dilaga esperienza di Dio, mai retorica riguardo al mistero, puntualmente consegnante alla verità d'amore.Il linguaggio di Piera Paltro è sensibilissimo, in apparenza facile, ma ricco di risonanze capaci di coinvolgere e turbare divinamente il profondo dell'anima: « Sì, Padre Dio, Tu portami / dove finisce il timido cuore di ogni uomo / e lì sullo scintillante abisso / bisogna lanciarsi / solo stringendo la tua luce ».