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Gurdjieff e le donne del gruppo della Cordata
All'inizio degli anni Trenta, Gurdjieff formò un gruppo speciale di cercatori spirituali, costituito da sole donne, tutte lesbiche tranne una. Gurdjieff era sempre stato riservato circa l'omosessualità, e il perché avesse preso questa decisione, soprattutto nel periodo in cui aveva abbandonato l'insegnamento per dedicarsi alla scrittura, resta tra le scelte più enigmatiche di questo personaggio. Il gruppo, chiamato ""La Cordata"""", perché tutti i membri dovevano aiutarsi come gli scalatori in montagna, era composto da donne talentuose, dall'intelligenza fuori dal comune, artiste e intellettuali. Tra loro, Jane Heap e Margaret Anderson, fondatrici della rivista """"Little Review"""", Kathryn Hulme, autrice del libro Storia di una monaca; Solita Solano, scrittrice, editrice e compagna di Janet Flanner, nei cui appunti si trovano informazioni sul metodo e sulla personalità di Gurdjieff, nonché i dialoghi avvenuti durante i pranzi e le cene con il maestro fino al 1939; Georgette Leblanc, attrice, amante e ispiratrice di Maeterlinck e intima amica di Jean Cocteau, e Dorothy Benjamin, vedova di Enrico Caruso. Attratto dal mistero avvolto attorno a questo gruppo, l'autore ha meticolosamente raccolto materiali archiviati nelle biblioteche statunitensi: scritti, giornali, corrispondenze, diari, e foto qui contenute in un inserto. Emergono ritratti femminili unici e affascinanti, ma soprattutto la profondità, l'originalità e la tenerezza con cui Gurdjieff si adoperò per risvegliare la loro anima e il loro intelletto."" -
Odore di ferro e di cacao
Maggio 1919. Alla morte del notaio Alberto Musino, le quattro figlie scoprono di aver ereditato una villa di cui ignoravano l'esistenza. Violetta, la più giovane e intraprendente, convince la sorella Emma a partire alla volta di Cento, vicino a Ferrara, per prenderne possesso, ma un mistero ben più fitto le attende. ""Villa Libera"""" è infatti abitata da un giovane anarchico, Errico Guastoni, che dieci anni prima aveva ricevuto da loro padre il privilegio di viverci gratuitamente. Il gesto, secondo una lettera, era stato dettato dall'ammirazione per gli ideali politici del ragazzo e dal rimpianto per aver scelto una vita borghese. Incredule e sconcertate, Violetta ed Emma apprenderanno da un vecchio amico del padre la verità sul passato del genitore, legato a eventi drammatici - compreso un omicidio - avvenuti durante la rivolta del Matese nel 1877, che avevano cambiato per sempre il destino della famiglia di Errico. Per tutti è giunto il tempo di affrontare le conseguenze di quei fatti. Errico vedrà sgretolarsi le proprie certezze e sarà costretto ad affrontare le sue fragilità. Diviso fra l'odore di ferro del progresso, quello sensuale del cacao incarnato dalla sfacciata Vera un'affascinante donna futurista che conosce attraverso le lettere rubate alla posta dove lavora - e quello pulito di Violetta con l'innocenza del suo amore, dovrà scegliere se lasciarsi contaminare o perseguire fino alla fine i suoi ideali politici."" -
L' uomo sbagliato
Un uomo e una donna che avrebbero potuto non incontrarsi mai scivolano invece nella storia contro cui non puoi niente: quella che ti mozza il fiato, quella in cui l'eros si trasforma a poco a poco in amore. Sullo sfondo, una Milano alto borghese, quella delle strade discrete e dei cortili nascosti, dove la ricchezza fa da barriera al frastuono del traffico. In casa Stucchi-Lanzone il potere economico è un'eredità femminile: da cinque generazioni la donna più forte e volitiva, gestisce l'impresa di costruzioni di famiglia con polso inflessibile. Finché Francesca, l'ultima delle eredi, non incontra Riccardo, spericolato e misterioso uomo d'affari del Sud: l'uomo sbagliato. Sposato, come lei. È troppo diverso. Per ambiente, storia, tradizioni, etica. Fermarsi è difficile. Impossibile. E ogni volta sono lacrime e sofferenza, sesso e desiderio, bisogno di abbandono e paura di lasciarsi andare. Ma per quanto tempo si può giocare mantenendo il controllo della partita? Riccardo nasconde un segreto che Francesca non riesce a penetrare, lacerata fra la carne e gli obblighi di un matrimonio e di una classe sociale che è diventata la sua. Una storia torrida che entra nella pelle con la dolcezza di una canzone d'amore. Musica e tessuto narrativo sfumano una nell'altro: dove non arrivano le parole, arrivano le canzoni. Perché, come diceva François Truffaut, ""le canzoni d'amore sono stupide; e più sono stupide, più sono vere""""."" -
Il racconto di Sonecka
Marina Cvetaeva vive in Francia, in esilio dopo la Rivoluzione russa, quando riceve la notizia della morte prematura dell'attrice Sofia Gollidej, detta Sonecka, la sua amica più cara. Per mantenere vivo il ricordo dell'amica, Marina si getta d'impulso a scrivere ""Il racconto di Sonecka"""", una favola poetica a metà tra sogno e realtà, in cui ci tramanda l'immagine di una donna eternamente giovane, sorridente, allegra, pronta allo scherzo e al travestimento. La piccola Sofia, brillante allieva di una scuola di teatro, ha sedotto e incantato Marina con la sua vitalità e il suo entusiasmo."" -
Da una stanza all'altra
Virginia Woolf, Jane Austen, Emily Dickinson, Caterina Percoto, Katherine Mansfield, Anaïs Nin. Sei scrittrici che hanno sentito la necessità di uscire dalla nicchia della propria vita, per affermare la propria individualità, prima che il seme della creazione artistica venisse soffocato. Sei modi diversi di comporre la lacerazione tra vita quotidiana e vocazione alla scrittura, di essere in solitudine, di rivendicare con audacia la propria ""stanza interiore""""."" -
Il resto è silenzio
Tre coppie di sorelle: a Roma, a Sarajevo assediata, nella Tebe del Mito. Sara, voce narrante che ha accolto in casa la fuggiasca Musnida, contro il parere di sua sorella. Musnida, ombra opaca di una sorella eroina, morta per tentare di seppellire un fratello nemico: l'Antigone di Sarajevo. Ismene, sorella oscura dell'Antigone tebana, che rifiuta l'eroismo ma non rinuncia a pensare. Un continuo oscillare fra passato e presente, fra vita quotidiana e tragedia, in cui rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell'oggi: le guerre, le barriere fra le persone e le identità, la paura dell'Altro che fa scudo alla paura di ascoltare noi stessi. -
Giù tra le donne
Scarlet è il personaggio chiave della storia. Rimasta incinta alla sua prima esperienza sessuale, cerca di barcamenarsi tra la furiosa indipendenza della madre e l'infelicità di Susan, la sua matrigna. Intorno a Scarlet motano le vicende delle varie amiche, la cui vita esiste solo in relazione agli uomini che le schiacciano, le picchiano e le sottomettono ai loro desideri... Storie di donne singolari che cercano di sopravvivere e di riscattare se stesse. Prefazione di Carlo Pagetti. -
Un sacco di benedizioni
Wilmet, una donna graziosa, non più giovanissima, felicemente sposata e un po' annoiata della sua monotona felicità, incontra alla funzione domenicale della vicina parrocchia, Piers Longridge, fratello di una sua vecchia amica, scapolo e intrigante. Piers non si è sposato ""perché le donne al giorno d'oggi hanno troppe pretese..."""", dice occhieggiando Wilmet con aria provocante. Molte cose poi succederanno, nessuna troppo tragica o decisiva, come spesso accade nella vita di tutti i giorni, ma sempre curiose e sorprendenti."" -
Dizionario Gremese dei personaggi fantastici
I protagonisti della fantascienza, della fantasy e dell'horror nel cinema, nel fumetto e nella letteratura di tutti i tempi e di tutto il mondo: circa mille voci relative ai personaggi di romanzi e racconti, film e telefilm, fumetti e cartoni animati, di giochi di ruolo e canzoni. -
Cittadini delle tenebre
E' possibile superare le barriere del tempo e conoscere il passato e il futuro? La mente può agire direttamente sulla natura? Quanti ""corpi"""" ha l'uomo? Si sopravvive alla morte fisica? In questo libro Kolosimo esamina i più straordinari fenomeni dell'occulto e cerca di spiegarli alla luce della scienza."" -
Televisione globale
Un libro sulla televisione del futuro. Le tecnologie più avanzate per adattare il mezzo televisivo al XXI secolo: satelliti, fibre ottiche, televisione interattiva e ad alta definizione, produzione di programmi destinati ad una ricezione mondiale, ecc. -
Carlo Verdone
Da Mimmo al mitico Ivano, l'autore presenta tutti i personaggi che hanno fatto di Carlo Verdone il campione d'incassi del cinema comico italiano. Viene riportata anche la filmografia completa. -
Giganti buoni. Da Ercole a Piedone (e oltre) il mito dell'uomo forte nel cinema italiano
Da Ercole a Piedone (e oltre) il mito dell”uomo forte nel cinema italianoMaciste, Ercole, Sansone, Ursus e gli altri Giganti Buoni del cinema italiano. Sono questi i protagonisti di questo libro che ripercorre, anche attraverso un vasto repertorio fotografico, la storia dei nostri colossi muscolosi e dal cuore d’oro e dei fenomeni politici e sociali che ne promossero l’ascesa. A partire da Cabiria (1914), quando Gabriele D’Annunzio conia il termine “Maciste” per il ruolo interpretato dal “camallo” genovese Bartolomeo Pagano.I forzuti del muto abbandonano gli schermi intorno al 1925; e si eclissano per riapparire nel 1957 con la riscoperta di Ercole che ha il volto (e il superbo fisico) del culturista americano Steve Reeves.I suoi film e quelli degli emuli danno il via ad una vera e propria frenesia del muscolo che riempie le palestre di tutto il Paese. I film, realizzati spesso in economia, sia pur osannati dalla critica francese, vengono demoliti da quella italiana proprio come Ercole e Sansone demoliscono le pompose scenografie di cartapesta.Il genere viene soppiantato dal macaroni-western a metà degli anni Sessanta. II “buon colosso”, però, tornerà a far capolino nel nostro cinema negli anni Settanta con il volto (e la possanza) di Bud Spencer, l’unico vero Ercole moderno; ma anche, sia pure con risvolti del tutto autonomi, con i cloni caserecci di Rambo e Conan, negli anni Ottanta.Michele Giordano, nato a Messina nel 1951, genovese d’adozione, è inviato speciale del settimanale Chi della Arnoldo Mondadori Editore. È stato cronista al Corriere Mercantile, al TgA, a La Notte, a Noi. Ha svolto, fra le molte altre, la professione di architetto, ha pubblicato libri di settore e ha collaborato alle riviste L’Architettura e L’Arca. Appassionato di film di genere, è collaboratore di Nocturno Cinema. Ha pubblicato, con Andrea Di Quarto, Moana e le altre, vent’anni di cinema porno in Italia (Gremese, 1997). -
Dizionario Larousse. I vini del mondo
Questo documento importante della cultura francese è ora proposto nella sua versione italiana, integrata da varie voci. Il testo francese infatti ignora gran parte delle denominazioni d'origine italiane, quasi tutte le aree territoriali produttrici e i vitigni autoctoni del nostro paese. Il curatore dell'edizione italiana, avvalendosi della collaborazione dell'Associazione Italiana Sommeliers, ha inserito voci relative alle località rilevanti per l'enovinicoltura italiana, le Doc e Docg, i vini aziendali che hanno importanza per il costume contemporaneo, e molte altre informazioni preziose. -
Grandi monologhi del teatro contemporaneo. Vol. 1: Donna.
Questo volume propone una moderna ed emozionante raccolta di monologhi estratti da commedie, drammi e tragedie in cui si riflettono, con temi precorritori, le più innovative scritture teatrali del Novecento. -
Grandi monologhi del teatro contemporaneo. Vol. 2: Uomo.
Questo volume propone una moderna ed emozionante raccolta di monologhi estratti da commedie, drammi e tragedie in cui si riflettono, con temi precorritori, le più innovative scritture teatrali del Novecento. -
Gli strumenti di tortura
Come ha scritto un commentatore, le armi naturali dell'aguzzino sono i pugni e i calci. In effetti, non gli occorre nient'altro per infliggere dolore. Ma, in realtà, queste ""armi naturali"""" non sono mai state sufficienti, e la scelerata epopea della tortura testimonia l'uso dei più vari e inventivi strumenti di sofferenza, dagli schiacciapollici alle droghe allucinogene, solo per fare un paio di esempi. Il volume in oggetto, a documentazione di questo terribile filo rosso che percorre la storia dell'umanità, propone la ricostruzione dettagliata di tutte le tecniche usate dai carnefici di ogni tempo e luogo, spaziando dalle più antiche alle più moderne e sofisticate e prendendo in considerazione differenze e parallelismi tra le pratiche adottate nei diversi paesi che ancora oggi vi fanno ricorso. I diversi metodi sono raggruppati in base al """"principio"""" su cui si fondano: dagli stiramenti agli schiacciamenti, dai supplizi inferti con l'acqua alle tecniche che impiegano il fuoco, dalle scosse elettriche alle diverse forme di tortura psicologica, per arrivare alla soluzione estrema della pena capitale. Le numerose incisioni d'epoca e le fotografie riprodotte accrescono il valore documentale del volume, il quale offre ai lettori un approccio critico e approfondito a questa tematica inquietante e, purtroppo, tragicamente attuale in molte regioni del mondo."" -
I colori di Murano nell'800-The colours of Murano in the XIX century. Ediz. bilingue
Dall'indice del libro: Il vetro di Murano dell'800; Salviati e il Museo di South Kensington; Materie prime rilevate nei ricettari vetrari del XIX secolo; Le perle veneziane: un tesoro da scoprire; Tavole; Schede; Fotografie e disegni tratti dai cataloghi dell'epoca; Bibliografia. -
In cucin@. Appunti e ricette
Una nuova uscita nelle collane di gastronomia di Arsenale: ""In cucina, appunti e ricette"""". Un libro che presenta una nuova tendenza nell'informazione gastronomico/culinaria: il food blog. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad una vera e propria esplosione di siti condotti da appassionati che hanno dato vita ad un metodo di aggiornarsi nuovo e aperto a molteplici influenze. Arsenale Editrice presenta questo libro portando su carta le migliori ricette selezionate da numerosi blog italiani: un modo nuovo per conoscere nuove e fantasiose preparazioni e scoprire blog di notevole interesse."" -
Poesie. Testo francese a fronte
"Il gioiosamente dissacrante Prévert ha questo di bello in più, a rileggerlo oggi: che, senza averlo voluto o saputo a suo tempo, con la sua vivacità dissacra la dissacrazione salita in onore negli anni successivi, in tanti un po' dovunque premessa d'obbligo al fare poesia, poetica condizionata e condizionante e perciò monotona e monocroma nei suoi argomenti e nelle sue applicazioni. (...) Questo """"gaspilleur"""" delle proprie risorse naturali, questo dispensatore di sorpresa e di ilarità, sorprende ed è irresistibilmente comunicativo, a luci spente e musiche svanite, ancor oggi: come ai loro bei tempi Chaplin e René Clair."""" (Vittorio Sereni)"