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La metamorfosi delle piante e altri scritti sulla scienza della natura
Goethe diceva che gli studi di scienze naturali gli erano serviti per comprendere la propria interiorità attraverso l'analisi delle parti fondamentali dell'essere della natura. I testi contenuti in questo libro mostrano le relazioni strutturali esistenti tra il mondo dell'arte e della scienza in connessione alla dimensione esistenziale, autobiografica dello stesso Goethe. ""La metamorfosi delle piante"""" esamina il problema generale del divenire della forma, mettendo in luce le condizioni in cui i fenomeni si manifestano nel gioco infinito della creatività della natura, che pur rinnovandosi conserva la sua unità. Questo saggio sulla metodologia della ricerca scientifica, sull'origine delle piante e di altri fenomeni biologici, sulla filosofia contemporanea, costituisce un esempio significativo della critica goethiana all'idea di scienza formulata da Newton ed esprimono sinteticamente la visione filosofica di Goethe nella sua complessa formazione di derivazione mistica e alchemica, che si serve del pensiero di Spinoza, di Leibniz e di Kant. Il modello di scrittura proprio di questa saggistica scientifica, molto meno conosciuta della pagina poetica, evidenzia le analogie formali con l'insieme dell'opera letteraria, sottolineando come l'indagine del divenire delle forme nel mondo naturale, ben lungi dall'essere un vuoto esercizio di erudizione, consente anche di penetrare nelle grandi del mondo poetico di Goethe."" -
Storie del dormiveglia
Luoghi che hanno in sè il bizzarro, il fantastico come la giostra, il circo, una cinematografica prateria, una città in stato d'assedio ... Personaggi scelti con un gusto preciso per la divaricazione e l'opposizione: un consigliere di amministrazione e Gesù, Joseph K. e un pagliaccio, Gary Cooper e un giovane ritardato ... Vicende che sfiorano l'improbabile, conservando una perfetta coerenza, proprio come nei sogni o meglio in un dormiveglia, quella soglia su cui immaginario e reale s'incontrano e si confondono: questa appunto è la dimensione di questi brevi racconti di Peter Handke. -
Nel chiosco di Pressel
In perfetto equilibrio tra la ricchezza di qualità umane e la profondità delle rievocazioni letterarie, tra lo spazio della materia e la purezza della poesia, il racconto scorre veloce lungo i destini di tre poeti svevi, Vaiblinger, Morike e Holderlin, sullo sfondo di una Tubinga di primo Ottocento. -
Il banchiere anarchico e altri racconti
Un uomo d'affari dall'intelligenza limpida e rigorosa svela come sia possibile, senza contraddizione logica, conciliare ricchezza e anarchia. Il presidente di una società gastronomica organizza, in cerca di originalità culinarie, una macabra cena. Un sagace dottore scopre il colpevole di un crimine grazie a un'indagine degna di Sherlock Holmes. Una situazione oscura che si rivela sottesa da una logica ineccepibile, la scoperta di una orrenda verità, una ferrea concatenazione di ragionamenti: su questi spunti Pessoa tesse la trama sottile di tre bizzarri racconti. In essi spicca la voce di personaggi lucidi e spregiudicati, capaci di dimostrare e rendere tangibile l'inspiega-bile. E il lettore si accorge subito che i casi e le circostanze sono solo un pretesto, la chiave per schiudere la porta della sorpresa, dello smarrimento, della relatività del tutto. Il banchiere anarchico, tradotto per la prima volta in italiano, Una cena molto originale, scritto in inglese dal fittizio Alexander Search, e II furto nella Villa delle Vigne, ricostruito in base ad alcuni frammenti scoperti tra le carte dell'autore, sono stati pubblicati solo dopo la morte di Pessoa, come la maggior parte della sua produzione. -
Nelle tempeste d'acciaio
Ernst Jünger partecipò alla Prima guerra mondiale con i gradi di sottotenente della Wehrmacht. Il suo comportamento in prima linea lo rese leggendario: ferito quattordici volte, ricevette numerosi riconoscimenti al valore, compreso il più alto, l'""Ordre pour le mérite"""". Portava sempre in tasca un taccuino su cui fissava con precisione gli avvenimenti. Da quelle note, in seguito all'insistenza del padre, si persuase a trarre un libro che avrebbe dovuto intitolarsi """"Il rosso e il grigio"""", in omaggio all'amato Stendhal e ai colori mesti e uggiosi della guerra in trincea. Jünger preferì alla fine l'immagine tratta da un poema medioevale islandese. Oggetto di ambigui entusiasmi negli anni Venti e Trenta, le """"Tempeste"""" appaiono oggi la più agghiacciante testimonianza sulla Grande guerra e l'espressione già perfetta della sovrumana capacità di osservazione di Jünger e della prosa fredda e cristallina che egli ha forgiato."" -
Spettacolo. Testo francese a fronte
È lo spettacolo sempre nuovo della vita, lo spettacolo del mondo di fronte al quale non bisogna chiudere gli occhi, tenere a freno la lingua, ma bisogna parlare, e all'occorrenza gridare. Tali sono sempre stati, nell'orizzonte morale di Prévert, gli imperativi che hanno dominato la sua poetica e che infine si riducono a uno soltanto, perentorio: essere ""uomo"""" nel senso pieno del termine, opporsi a tutto ciò che vorrebbe avvilire o negare l'umano. Con quali armi? Lo sbeffeggiare l'ésprit borghese, la dissacrazione, lo smantellamento degli apparati repressivi con cui il forte schiaccia il debole, primo fra tutti il linguaggio."" -
Sole di notte. Testo a fronte
Una raccolta postuma di poesie d'occasione del grandissimo poeta francese: versi scritti per qualche rivista o catalogo, per qualche mostra, per semplice amicizia o per commemorare un incontro, su una cartolina, o un biglietto a qualcuno particolarmente caro. Poesie sparse, qui riunite per ritrovare ancora una volta quell'irresistibile afflato lirico che ha fatto di Prévert uno dei più grandi poeti del nostro tempo. -
Nella casa della gioia
In una rinomata casa di piacere di Vienna, si danno convegno i cittadini più esemplari e le personalità più bizzarre della città. Il luogo diventa una specie di caotico salotto, nel quale si incontrano uomini di ogni tipo. Ci sono poi le ragazze, tutte comandate con mano d'acciaio dalla signorina Edith, la tenutaria, e dal signor Max, debole e giallastro. La morte di quest'ultimo trasformerà la casa della gioia in casa di lutto, portando lo scompiglio in una vita corale in cui appena si avverte l'eco di un cruciale evento storico: l'assassinio del nipote dell'imperatore, a Sarajevo. -
Sentieri nel ghiaccio
Questo libro è la storia di un viaggio in certo modo straordinario: il viaggio a piedi intrapreso nell'inverno 1974 da Werner Herzog, per recarsi da Monaco a Parigi, dove lo aspettava un'amica malata, Lotte Eisner, storica e studiosa del cinema tedesco. Una testimonianza d'affetto che, secondo Herzog, avrebbe dovuto contribuire a tenere in vita una persona cara. Strade, boschi, paesi squassati da temporali e bufere di neve, villaggi deserti e campi disabitati: questo il paesaggio che percorriamo insieme a un uomo che compie il più anacronistico dei gesti. Il racconto di Herzog ha la capacità di rappresentare in modo nuovo quell'Europa che attraversiamo in treno, in auto o sorvoliamo in aereo, quell'Europa di cui cogliamo di solito solo i paesaggi urbani, le fabbriche, le autostrade, i quartieri industriali. È un'Europa restituita a una quasi inconcepibile ""naturalità"""", a una dimensione arcaica e segreta. E al contempo queste avventure, questi incontri, queste scoperte che si situano in una sorprendente """"terra di nessuno"""", si accostano a un modello aulico, fanno rivivere in modo singolare il mito del viaggio come prova e il tema dell'eroica peregrinazione."" -
Il disperso
Le poesie contenute ne ""Il disperso"""" sono state scritte dal 1971 al 1975. Storie di sé e di altri, di familiari e di estranei, di solitudine e di alienazione piccolo-borghese, i versi di Cucchi danno vita alle numerose voci che si alternano sulla scena: il poeta narrante, vari personaggi, i testimoni oculari, i testimoni reticenti... Un libro che costituisce una sorta di romanzo milanese."" -
La psicoterapeuta bellissima e Le guardie del corpo
Il libro è composto da due testi, diversi anche formalmente (uno è in versi, l'altro in prosa molto dialogata, molto ""teatrale"""" e ritmata), ma accomunati da un riferimento più o meno forte ai malanni della psiche e alle tradizionali e nuovissime terapie. La psicoterapeuta bellissima è protagonista del testo omonimo, insieme al filosofo Tommaso, che sposa. E' una storia coniugale che si fa storia corale di un ambiente e di una generazione assillata dalla modernità e dalla mondanità. """"Le guardie del corpo"""", il secondo titolo, è la cronaca di una patologia, un """"viaggio italiano"""" di un malato in compagnia appunto delle sue guardie del corpo, gli psicoterapeuti, anche qui, coloro che devono proteggerlo, anzitutto, da se stesso."" -
Paddy Clarke ah ah ah!
Barrytown 1968. Paddy Clarke ha dieci anni, ama Geronimo, adora accendere fuochi, odia gli zoo, i baci, la scuola e non sopporta il suo fratellino. Paddy e Kevin, il suo migliore amico, costruiscono capanne, suonano i campanelli per scherzo, ma sanno che con una buona confessione il posto in Paradiso è assicurato. Ma Paddy è confuso: vorrebbe che la mamma e il papà smettessero di litigare e non capisce perché per essere amici di qualcuno bisogna odiare qualcun altro. -
Isola con fantasmi
Un gruppo di viaggiatori sbarca su una piccola isola nel mare d'Irlanda dopo che la loro nave si è arenata. Tre dei naufraghi sono bambini, mentre gli adulti sono la donna che si occupa di loro, la fotografa Sophie, il vecchio Cooke, l'elegante Flora e il lascivo Felix. Sull'isola i naufraghi conoscono il professor Kreutzaner e il suo assistente Licht, che si dedicano allo studio di un pittore del Seicento olandese. Perché Kreutzaner sembra avere paura di Felix? Chi è l'uomo misterioso che per un periodo ha vissuto dal professore? E qual è il rapporto che lo lega ai naufraghi, e in particolare alla bella Flora? -
Il capo delle tempeste
Nell'atmosfera malinconica che permea la comunità russa a Parigi negli anni che seguono la Rivoluzione d'ottobre, Sonja, Dasa e Zaj sono tre sorelle in esilio, figlie di uno stesso padre, russo, ma di madri diverse. Sono giovani, desiderose di dare un senso alla propria vita. Dasa, la più solare e concreta, mira a trovare un equilibrio per sé e per gli altri, anche a scapito della propria felicità. Sonja, la più colta e intellettuale, è uno spirito inquieto e va incontro alla sorte tragica di chi punta all'assoluto. Zaj, la minore, giunta per ultima a Parigi, non ha ancora trovato la sua strada e si affida all'istinto: tenta con il teatro, si innamora di un giovane studente, si impiega da un libraio, dove scopre la letteratura e il profumo dei libri freschi di stampa. Tutt'intorno il mondo dell'emigrazione russa a Parigi: gente che si barcamena per stare a galla, che si è più o meno integrata nella grande capitale, che si frequenta e conserva alcune usanze, mentre a poco a poco ne dimentica altre. Sullo sfondo, la Russia, una presenza fisica che incombe, travolgendo la storia personale di ognuno. -
Lettere poetiche
A più di quattro secoli dalla prima edizione del 1587, le ""Lettere poetiche"""" di Torquato Tasso vedono nuovamente la luce, affrancate dall'originario accoppiamento ai """"Discorsi dell'arte poetica"""", ma con l'incremento delle importanti acquisizioni storico-culturali prodotte dagli studiosi tassiani fra Sette-Ottocento e i giorni nostri. La forma organica di libro a sé stante così ottenuta e ribadita con l'adozione dell'ordinamento cronologico delle missive consente di ricomporre il mosaico di una straordinaria corrispondenza nata dalla revisione romana della """"Gerusalemme liberata"""". Un libro, dunque, che è storia di un altro fondamentale libro, documento prezioso della parabola singolare che trasforma il poema tassiano da testo avviato al normale vaglio revisorio in vista della prossima stampa in oggetto di meditata e sofferta riconsiderazione poetica e di parziale riscrittura da parte dell'autore stesso, per la sua inesausta ricerca stilistica e per gli scrupoli letterari e morali suoi e dei revisori, al punto di innescare in lui, dopo la prima pubblicazione e il pieno successo dell'opera, una profonda e irrisolta crisi che lo spinge a scrivere un altro e diverso poema, la """"Gerusalemme conquistata"""". Ma oltre all'interesse filologico le """"Lettere poetiche"""" presentano la testimonianza di una vita inquieta e conflittuale, mostrando le implicazioni, chiare fin dalle prime pagine, tra la sorte imminente della Liberata e la futura desolata esistenza del poeta."" -
Dentro
Com'è potuta finire in una storia simile, Frannie? Lei, in quel bar ci era capitata per caso, con un suo allievo. Cornelius a volte è così insistente, quando decide di volerla riaccompagnare a casa. Però a lei Cornelius piace: la incuriosiscono quel suo slang di ragazzo nero, le sue parole fatte a brandelli colorati dalla violenza del quartiere newyorkese dove è nato. E perché Malloy e Rodriguez, i due poliziotti che indagano sull'assassinio di Angela Sands, stanno seguendò Frannie? Come sanno che lei ha visto la ragazza se non si trovavano in quel bar? Ma Frannie ricorda che la ragazza dai capelli rossi non era sola nel seminterrato del bar... -
Storie e altre storie
Apparso nel 1946, lo stesso anno di ""Parole"""", """"Storie"""" è uno dei titoli più famosi di Jacques Prévert, la raccolta originale in cui maggiormente si manifesta la vocazione narrativa della sua poesia. Nel libro compaiono tutti i temi preferiti, e i più classici, dal grande poeta francese: l'amore, la vita quotidiana, l'arte, Parigi e il fascino della città."" -
La lanterna di biancospino. Testo inglese a fronte
Pubblicata nel 1987, la raccolta è legata a uno dei periodi più felici della produzione di Heaney e segna un'ulteriore maturazione all'interno della sua attività poetica. Nel solco della grande tradizione irlandese, Heaney celebra come di consueto la bellezza e la sacralità della sua terra, ma in più aggiunge qui una nota di freschezza e leggerezza che rende ancora più godibile la lettura dei suoi versi. -
Inni sacri
Scritti tra il 1812 e il 1822, gli Inni Sacri furono composti da Alessandro Manzoni per celebrare la sua conversione alla fede cattolica ed esaltare una nuova sensibilità religiosa. Abbandonando gli schemi letterari dell'epoca e rifacendosi alla poesia cristiana antica e medievale, Manzoni aveva progettato una serie di dodici composizioni in versi che avrebbero dovuto riguardare le principali festività della liturgia cattolica. Ne portò a compimento solo cinque (La Risurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione e la celebre Pentecoste), che rappresentano uno degli esiti più alti dell'opera manzoniana e contengono soprattutto notevoli anticipazioni di quella concezione della vita che sarà più diffusamente espressa nei ""Promessi Sposi""""."" -
Poesie d'amore
La poesia d'amore orientale presenta, come caratteri peculiari e distintivi, un distacco dalla soggettività, una leggerezza, un sereno tono impersonale, una ritualità reiterata che l'Occidente cristiano, drammatico, tormentato dall'idea di peccato e teso alla ricerca di tutto ciò che è interiore, ha intravisto solo in rarissimi casi. Perché il poeta orientale è sempre anche un mistico, un saggio, un veggente; e l'Amore di cui parla è la sintesi suprema di Amante e Amato, qualcosa di vicino a Dio, o Dio stesso. Tagore, il grande poeta bengalese della cui sapienza generazioni di lettori occidentali si sono nutriti, non sfugge a questa regola: l'amore di cui ha esperienza, quello che diventa la materia del suo canto, è un sentimento alto e complesso, tormentoso e allo stesso tempo vitale, che nasce sì dentro l'individuo, ma che muove energie che vanno ben oltre e investono la realtà intera e il cosmo. Per il poeta, solo nella coppia amante l'uomo ha la possibilità di realizzare la sua esperienza più piena e totale: perché sacro e profano, anima e desiderio, spirito e carne, linguaggio e natura, Dio e uomo, s'intrecciano indissolubilmente e si rivelano nell'incontro. Nei suoi versi melodici e sapienziali, l'amore si fa dunque desiderio fecondo che desta immagini e visioni, «spirito della fioritura» capace di rigenerare e rigenerarsi continuamente in gioiosi fermenti creativi, passione ed esigenza etica di verità, sete di assoluto. E anche l'esperienza dell'abbandono, della solitudine e della perdita incolmabile della persona amata, che costituisce l'ultima, tragica sfaccettatura del prisma amoroso, viene stemperata in una poesia della memoria che appare sempre più come una vera e propria alternativa di fede.