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Camicie rosse, storie nere. Tredici giallisti per mille garibaldini
Alexandre Dumas, padre dei ""Tre Moschettieri"""" e grande amico di Giuseppe Garibaldi, seguì la spedizione dei Mille come giornalista. Eppure ci furono storie che non volle mai raccontare: storie gialle e nere, naturalmente. Nessuno ha mai conosciuto i motivi del suo silenzio; forse erano racconti troppo efferati; o forse avrebbero messo in cattiva luce l'impresa dei Mille; o magari coinvolgevano nomi intoccabili... Fatto sta che lo scrittore francese scelse di """"dimenticarsi"""" di molti episodi dell'epopea garibaldina, base fondativa dell'unificazione del nostro Paese. A recuperare dall'oblio il """"lato oscuro"""" dei Mille provvedono ora, in un'ardita e irriverente fusione di verosimiglianza storica e fiction letteraria, tredici giallisti italiani, forti dell'appoggio di un siciliano d'eccezione: Andrea Camilleri. Il risultato è un mix di rievocazione filologica e invenzione narrativa, una cavalcata senza freni lungo le vie che dallo scoglio di Quarto arrivano fino al Regno di Napoli. Crimini, misfatti, tradimenti, omicidi da risolvere, congiure da sventare, suspense, azione, colpi di scena ad ogni pagina. Insomma, una rilettura a tinte forti di quella avventurosissima spedizione che rappresentò il punto più alto del nostro Risorgimento."" -
Saturno il nero
Parigi, autunno 1913. Nubi di tempesta gravano sull'Europa; i dissidi politici tra Est e Ovest rischiano di degenerare in un apocalittico conflitto armato. In realtà una guerra è già in corso; la stanno combattendo misteriose entità per il possesso del ""Manoscritto di Voynich"""", un testo esoterico che nessuno finora è riuscito a decifrare. Forse l'unico uomo in grado di venirne a capo è Vladimir Motroshin, matematico, crittografo ed esule dalla Russia zarista. Rintracciato da un detective, Motroshin accetta di sciogliere questo enigma vecchio di secoli. Peccato che qualcuno provveda subito a far sparire sia il manoscritto che il suo decifratore. Ma chi è la mente della congiura? Dov'è finito il prezioso reperto? E quale incredibile segreto nasconde? Scaraventato in un gioco più grande di lui, l'ispettore Guillot, incaricato delle indagini, dovrà destreggiarsi fra mille insidie per risolvere il caso Voynich, neutralizzare le mire dei servizi segreti e assicurare i veri colpevoli alla giustizia. Ad affiancarlo, imprevedibilmente, un personaggio carismatico ma dal passato tenebroso: il leggendario Fulcanelli, l'ultimo grande alchimista dell'epoca moderna..."" -
Storia dello sbarco in Normadia. D-Day: il giorno più lungo
Uno sbarco che rappresentò una svolta decisiva per la libertà di interi popoli europei. Uno sbarco che decise le sorti dell'umanità intera. Il 6 giugno 1944 ebbe luogo l'operazione bellica più importante del secondo conflitto mondiale. Con questa si decisero le sorti non solo della guerra ma della stessa storia del genere umano. Gli Alleati, grazie a questa operazione, assestarono un colpo mortale alle forze armate naziste incuneandosi nel cuore della Francia e dell'Europa stessa. La vittoria arrise così ai liberatori dell'Europa, ma a quale prezzo? Lo sbarco in Normandia fu, infatti, estremamente costoso in termini di uomini e mezzi: molte le azioni eroiche, immortalate anche da pellicole documentarie e film, di valorosi soldati che diedero la propria vita in nome della libertà. Questo volume esamina in dettaglio le fasi cruciali dei preparativi e dello sbarco, quali corpi vi presero parte e con quali mezzi. -
Le prime tredici stelle. L'alba di una superpotenza: gli Stati Uniti d'America
In principio è solo un dibattito giuridico: può un parlamento tassare i cittadini che non rappresenta? Il parlamento è quello di Londra, i cittadini tartassati vivono tremila miglia più in là, nelle tredici colonie dell'America del Nord. Forse la contesa può essere risolta in modo pacifico, ma presto la situazione degenera. Londra opta per le maniere forti e spedisce laggiù le sue truppe. Eppure i quattro quinti dei coloni sono così convinti dei loro diritti che si dichiarano indipendenti, raccolgono un esercito improvvisato e ne affidano il comando a un piantatore virginiano, George Washington. Comincia così la rivoluzione americana, il big bang di quell'universo febbrile che ha nome Stati Uniti. Per gli altezzosi ufficiali di Sua Maestà britannica dovrebbe essere uno scherzo, rispedire a casa quei soldati male in arnese. E invece... In questo libro si racconta la vicenda di un Paese che superando ogni localismo si scrolla di dosso la soggezione coloniale e impone una clamorosa svolta alla geopolitica dell'intero pianeta. Un Paese che nasce col peccato originale degli schiavi e degli indiani privi di diritti, ma che stimolato da alcune fortissime personalità offre lo spettacolo del dibattito permanente, appassionato, su tutti i temi d'interesse collettivo. Persino sulla scelta dell'emblema nazionale: Benjamin Franklin vorrebbe assegnare questo ruolo al pacifico tacchino del Thanksgiving, ma i suoi concittadini preferiscono l'aquila, la grande aquila americana dalla testa bianca... -
Il segno dei due
Nell'estate del 1921, una nuova moda affascina l'alta società inglese: l'occultismo. Capofila della corrente ""spiritualista"""" è il medico-scrittore Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes; leader dei """"razionalisti"""" è invece il mago Houdini, per cui tutto è trucco, illusione, gioco. E l'aspetto forse più paradossale è che i due, così diversi in tutto, sono amici per la pelle. Capita, così, che un giorno Conan Doyle e Houdini vengano invitati in un maniero del Devon per una seduta spiritica. Il padrone di casa è un ambiguo aristocratico old style, l'ultimo della sua dinastia. Ma mentre i tavolini traballano, si ode uno sparo e si scopre il cadavere del padrone di casa: un mistero troppo ghiotto per Conan Doyle e Houdini."" -
La morte nel sacco
Nel 1527 Roma è una città cosmopolita, colta, vivacissima. Tutto però finisce il 6 maggio, quando le truppe imperiali irrompono nell'Urbe. Il loro comandante è morto durante l'assalto, ucciso da Benvenuto Cellini, e gli invasori non riconoscono più alcuna autorità. I lanzichenecchi al servizio dell'impero si avventano sulla città come un branco di lupi. Conventi e case sono presi d'assalto, stupri e assassini sono ovunque. Il famigerato ""Sacco di Roma"""" ha ormai preso avvio. È in questo contesto di inaudita ferocia che si dipana la missione impossibile di due investigatori per caso: lo spagnolo José Garcia e lo stesso Benvenuto Cellini, i quali, per incarico del Papa, dovranno mettersi sulle tracce di un assassino seriale di cui è noto solo il soprannome: il Bagatto. Ma per quale motivo, in una città sconvolta da migliaia di morti, un solo assassino riveste una simile importanza? E che significato ha un libro che il Papa vuole recuperare ad ogni costo? Alla fine dell'inchiesta tutte le domande troveranno le loro imprevedibili risposte... Sotto lo pseudonimo di Sebastian Aguédas si nasconde uno scrittore e saggista che, pur essendo italiano, ha relazioni intellettuali saldissime con l'Andalusia e la cultura ebraico-spagnola. Specializzato nella ricostruzione storica dei rapporti tra pensiero scientifico e tradizione alchemica, Aguèdas ha trascorso sei anni presso archivi e istituti universitari per effettuare le ricerche necessarie alla stesura del libro."" -
La vita non è un lungo fiume tranquillo. Ediz. illustrata
Siamo nel 1989, e i genitori di Sophie, Carole e Nelly, tre bambine un po' selvagge della campagna lionese, stanno divorziando. La loro vita, fino ad allora spensierata e felice cambia radicalmente e le tre si trovano a dover affrontare problemi più grandi di loro. Per cercare di capire quello che sta succedendo ai loro genitori e a loro stesse decidono di scrivere un diario, lo scopo è quello di documentare la loro infanzia (felice prima del divorzio) per non dimenticarla, ed è anche la loro maniera di esorcizzare il demone che si è impossessato della loro famiglia. Proprio questo diario autentico e autobiografico è la base del libro ""La vita non è un lungo fiume tranquillo"""". Rimasto chiuso in un cassetto per 15 anni, un po' dimenticato ma mai veramente perso, è stato riesumato nel natale del 2004 in un viaggio tra le foto e gli oggetti del passato. Nel rileggere il manoscritto si sono rese conto delle potenzialità di questa testimonianza che riesce a descrivere quello che provano tre bambine nel vedere i loro genitori separarsi, testimonianza diretta e senza filtri del """"bambino pensiero"""" e per questo preziosa, nata è vero da un evento tragico, ma perennemente pervasa da un'innata comicità e da una vena di ottimismo che fa sempre sperare in un lieto fine, come in una bella favola."" -
Risorgimento ed emigrazione
Sopitisi i clamori del cento cinquantenario dell'Unità, abbiamo deciso di tornare su un tema che ci è apparso trascurato nelle kermesse del 2011. Nel corso di quell'anno noi abbiamo infatti valutato, su consiglio di Giovanni Pizzorusso, quanto il discorso migratorio abbia innervato le celebrazioni del 1911. Altri hanno dedicato spazio alla questione migratoria come elemento chiave della vicenda italiana. Tuttavia pochi nel complesso hanno esplorato l'emigrazione durante e in connessione con il Risorgimento, se non in interventi sparsi all'interno di convegni o di opere collettanee. -
Nuovo dislessia e didattica. Le pratiche scolastiche inclusive
Rispetto alla precedente edizione, sviluppa in modo dettagliato il concetto di ""azione educativa"""". Sottolineando sempre le caratteristiche dell'alunno dislessico e le sue esigenze di sviluppo, focalizza l'attenzione del lettore sui processi inclusivi, dal momento iniziale dell'osservazione alla presa in carico del soggetto dell'apprendimento, attraverso il modello ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità, OMS, 2001), al quale viene dedicato un intero capitolo. Altri significativi approfondimenti, contenuti nel testo, riguardano l'analisi delle funzioni esecutive e dello screening da somministrare nella scuola secondaria, preceduto da una attenta descrizione dell'alunno adolescente disfunzionale."" -
Il «Trattato» di Luís Fróis. Europa e Giappone. Due culture a confronto nel secolo XVI
Il XIV secolo è stato per i giapponesi un periodo di viaggi e contatti con popoli e culture sconosciute. Poco prima della metà del secolo i marinai portoghesi scoprirono la mitica isola del Giappone, con la quale stabilirono relazioni commerciali e religiose. Tra i religiosi inviati con il compito di evangelizzare i giapponesi troviamo il gesuita Luís Fróis, che ci ha lasciato un importante trattato dove compara le differenze di civiltà tra gli europei e i giapponesi del Cinquecento. -
Dislessia. Il potenziamento cognitivo
Questo lavoro vuole fornire una guida per l'attuazione di interventi di stimolazione del dislessico basati su ""attività educative intensive"""", da proporre anche a livello domestico, mediante l'utilizzo di didattiche neuro - attive e partecipative, affinché possano essere sfruttate al massimo le capacità plastiche del cervello."" -
Gli screening diagnostici a scuola. Manuale operativo. Nuova ediz.
Con esplicito riferimento ai principi della Pedagogia clinica, il testo orienta le azioni di prevenzione delle difficoltà di apprendimento messe in atto dalla scuola, attraverso la presentazione di schede operative supportate da una descrizione delle peculiarità dei vari stadi di sviluppo dei soggetti in apprendimento. L'impianto teorico si rifà al Metodo Crispiani: procedure, materiali, strategie didattiche e progettazione di ambienti per la diagnosi ed il trattamento educativo dei disturbi evolutivi, intesi come disordini delle funzioni esecutive, con interessamento dell'organizzazione spazio - temporale e della dominanza laterale. Dall'applicazione del protocollo di valutazione è possibile definire il profilo operativo dei singoli e segnalare alle famiglie eventuali criticità di crescita. Nella nuova edizione è stata approfondita l'indagine dell'età adolescenziale con l'inserimento di inediti moduli di osservazione delle diverse dimensioni della personalità -
Il magnifico corteo sulle macerie. Una lettura dell'opera poetica di José Tolentino Mendonça
In José Tolentino Mendonça è innegabile questa sensibilità pasoliniana e presto Almeida Dias è arrivato alla conclusione che essa era stata favorita dalla mediazione culturale di un gigante del pensiero universale, marcante per entrambi gli autori, a livello etico ed estetico, e presente più volte in diversi momenti delle loro opere: si tratta, naturalmente, di Paolo di Tarso, il ""folgorato"""" sulla strada di Damasco, l'autore delle Lettere che diventano la chiave di lettura delle opere del portoghese e dell'italiano."" -
Quattro lezioni magistrali (2018-2019)
Lezioni magistrali di: Carlo Enrico Palier, Mario Capaldo, Giuseppe Vacca, Carlo Bertelli. -
Breve storia dell'economia europea in età moderna. Risorse della terra e lavoro dell'uomo dalla Peste nera alla prima rivoluzione industriale
Il volume vuole essere un'agile storia dell'economia in età moderna. Partendo dalla Peste Nera per giungere agli albori della società industriale, avendo come epicentro l'Europa ma sin dal Cinquecento allargando lo sguardo a comprendere l'intero pianeta, raccontare le vicende economiche europee anteriori all'industrializzazione vuole essere un modo per ricordare, oggi che il mondo della produzione sembra mosso da attori senza volto che dominano le nostre vite attraverso i consumi, che alla base dei movimenti economici vi è il lavoro dell'uomo, la fatica delle braccia, l'impegno dell'intelletto e le decisioni, personali e politiche, in un continuo e appassionante dialogo con le risorse e le possibilità offerte dall'ambiente. -
Alla periferia del progresso. Le correnti politiche ottocentesche in Eça de Queirós e Leopoldo Alas «Clarín»
Se c'è un concetto che, nell'immaginario collettivo, è intrinseco e finanche consustanziale a quello di modernità, tale concetto è quello di progresso. Sin dalla fine del XVIII secolo, l'Europa occidentale aveva conosciuto una grande trasformazione economica e sociale: l'incremento del sistema bancario e dei trasporti, ma soprattutto le rivoluzioni industriali, avevano spostato l'asse delle economie nazionali dall'agricoltura al secondo settore. La nascita delle fabbriche cambiava il volto delle metropoli, con l'ampliamento e il degrado delle periferie e l'arricchimento dei centri. Il nuovo assetto economico, tuttavia, non fu, in massima parte, foriero di un livellamento sociale e ciò provocò violente ribellioni che diedero vita a rivolte segnate dal sangue. In questo scenario, quale posto occupavano il Portogallo di José Maria Eça de Queirós (1845-1900) e la Spagna di Leopoldo Alas 'Clarín' (1852-1901)? Entrambe le nazioni iberiche stentavano a inserirsi nell'alveo dell'Occidente evoluto per ragioni politiche, economiche e culturali. Eça e Clarín fecero parte, rispettivamente, della Geração de 70 e della Generación de 68; tale analogia si accompagna alla condivisione della corrente letteraria e all'assonanza delle vicende storiche dei rispettivi Paesi. -
Eros e thanatos ne i Racconti di Carterbury di Pier Paolo Pasolini
In questo saggio si cerca di decodificare il linguaggio cinematografico pasoliniano inerente al film ""I racconti di Canterbury"""", tenendo presente l'ideologia del regista, il contesto storico all'interno del quale egli ha operato e la sua attività di letterato, poeta, giornalista oltreché cineasta. Di fondamentale importanza per la realizzazione del suddetto lavoro è risultato l'esame dell'opera chauceriana e in particolar modo dei Canterbury Tales, fonte letteraria alla quale Pasolini si è ispirato per la realizzazione del suo film."" -
Fatti e misfatti nell'Europa di antico regime
"Fatti e misfatti nell'Europa di Antico Regime"""" è una libera raccolta di saggi a firma di docenti e ricercatori del dipartimento Disucom dell'Università degli Studi della Tuscia. Un volume collattaneo che trova spazio nella collana editoriale del CESPoM - Centro Studi sull'Età dei Sobieski e della Polonia Moderna -, centro nato nel 1997 da un'intuizione di Gaetano Platania. Dedito ad un'attività di studio e di ricerca a livello interdisciplinare nel campo della storia dei rapporti polacco-europei durante l'età sobieskiana e, più in generale, l'epoca moderna, il CESPoM organizza convegni nazionali e internazionali, seminari e laboratori, pubblicando monografie, volumi miscellanei, edizioni di fonti inedite di archivio." -
Atti chiari. Chiarezza e concisione nella scrittura forense
La scrittura degli atti di parte, cioè dei testi che gli avvocati portano al giudice nelle varie fasi del processo, può essere concisa e al tempo stesso chiara anche per il cittadino comune? Il volume affronta questo argomento, che è stato discusso il 20 maggio 2021 davanti a un pubblico di oltre 100 professionisti del diritto in un seminario telematico organizzato dalla Camera Civile di Viterbo e dall'Università degli studi della Tuscia. Nei diversi saggi il tema della chiarezza della scrittura giuridica è osservato dal punto di vista linguistico, e si presentano gli aspetti tecnici di una base di dati di atti di parte in corso di allestimento per il progetto di ricerca di interesse nazionale ""La chiarezza degli atti del processo (AttiChiari): una base di dati inedita per lo studioso e il cittadino"""", coordinato dall'Università di Genova."" -
Gli agenti presso la Santa Sede delle comunità e degli Stati stranieri. Vol. 2: Secoli XVIII-XX.
La figura degli agenti a Roma per promuovere casi presso la Sede Apostolica è apparsa finora solo in pubblicazioni relative alla prima età moderna e moderna. Grazie ad esse sappiamo che rappresentavano gli interessi di diverse entità ecclesiastiche: diocesi, capitoli cattedrali, monasteri, priorati, chierici. Inoltre rispondevano agli interessi dei loro sovrani e trasmettevano a questi, come agli ecclesiastici di cui sopra, notizie dal centro della cristianità. Alcuni risiedevano stabilmente a Roma, altri vi rimanevano fino al compimento dell'incarico assegnatogli. Armati solitamente di una buona conoscenza del diritto canonico e di una certa fluenza in latino e italiano, nonché di ottime capacità retoriche, dovevano far passare il caso affidatogli attraverso il labirinto della burocrazia papale. Come è cambiato questo ruolo nel XVIII-XX secolo? Gli agenti hanno allora continuato ad avere una funzione cruciale nei rapporti con la Curia Romana, rappresentando gli interessi di comunità e personalità ecclesiastiche e raccogliendo informazioni per queste e per il proprio Stato, oppure il loro lavoro è diventato del tutto invisibile, ripetitivo e amministrativo? Hanno continuato a risiedere nella Città eterna oppure hanno agito da e in altre città pontificie. Inoltre l'attività romana o italiana è stata solo un episodio della loro biografia oppure hanno svolto regolarmente questa funzione, trasformandola in un vero e proprio lavoro trasmesso in famiglia per più generazioni? Qualcuno di loro è riuscito a costruirsi una carriera in patria o a Roma e ha utilizzato a tal scopo la rete di relazioni forgiate come agente? Questo secondo volume della ricerca italo-ungherese sugli agenti cerca di rispondere alle questioni delle righe precedenti e a definire l'attività degli agenti in Curia durante i secoli più recenti.