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Fondamenti di anatomia. Lineamenti di istologia e fisiologia
È con molto piacere che ho accettato la richiesta dell’Editore di scrivere una breve presentazione per questo trattato, perché mi fornisce l’opportunità di sottolineare un importante concetto che i docenti universitari cercano di perseguire sempre più, non solo nella ricerca ma anche nella didattica, vale a dire la interdisciplinarietà. La differenza saliente di questo volume, rispetto a tanti altri validi testi proposti dal mercato, è quella di fornire agli studenti delle Lauree delle Professioni sanitarie una trattazione omnicomprensiva dell’Anatomia umana normale, dell’Istologia ad essa propedeutica e della Fisiologia ad essa conseguente; un testo cioè di anatomia e istologia funzionale, nel quale lo studente può trovare un utile sostegno per la preparazione di tre discipline fondamentali nell’ambito dei corsi delle Professioni Sanitarie. Un modo più dinamico di studiare il corpo umano, che mette in risalto il rapporto tra morfologia/struttura e funzione, passando in rassegna, in successione, la costituzione microscopica di tessuti e organi, la loro organizzazione spaziale e la loro integrazione funzionale, nell’espletamento di complesse e sofisticate funzioni. Emerge chiaramente l’intento degli Autori di fornire allo studente una trattazione di tre discipline strettamente concatenate tra loro con l’obiettivo di fornire un quadro complessivo dei livelli organizzativi e funzionali dell’organismo umano. È un testo, questo, sfrondato da eccessivi nozionismi che nel contempo riesce a enfatizzare, nell’ambito di ciascuna delle discipline trattate, le caratteristiche salienti e imprescindibili che pongono le basi per costruire le solide competenze che uno studente delle Professioni sanitarie deve possedere per svolgere al meglio il ruolo che la sua formazione universitaria gli consentirà di esercitare nel contesto lavorativo.INDICE1. Forma e Costituzione dell’organismo. Livelli Organizzativi della Sostanza Vivente2. Apparato Cutaneo3. Apparato Locomotore4. Apparato Cardiocircolatorio5. Apparato Respiratorio6. Apparato Digerente7. Apparato Urinario8. Sistema Endocrino9. Metabolismo e Nutrizione10. Sistema Nervoso11. Apparato Genitale Maschile12. Apparato Genitale Femminile13. Gravidanza ed EmbriogenesiIndice Analitico -
Manuale teorico-pratico di eco-color-doppler
Con immenso piacere mi ritrovo a presentare la seconda edizione del Manuale Teorico Pratico di Eco Color Doppler. Ogni qual volta si presenta una seconda edizione si archivia nello spirito della continuità, con gioia, la prima. Perché con gioia? Sicuramente perché il testo è stato apprezzato, è stato valorizzato , è stato veicolato dal passa parola. Al di là del veicolo “commerciale” è stato il passa parola positivo che ci ha gratificato; molti sono stati i Colleghi che mi hanno contattato per farmi i complimenti per il testo, per la sua semplicità didattica nel contesto di una organicità culturale. Poiché “squadra che vince non si cambia” la nuova edizione è lo specchio della prima con una serie di modifiche e completamenti culturali nella convinzione che, comunque, una “squadra che vince si possa sempre migliorare”! Un grazie a tutti i miei collaboratori ed in particolare al Dr Antonio Saponaro che è diventata l’anima pensante di questo manuale e l’idea che possa essere un continuo “work in progress culturale” mi alletta e ben si inserisce nello spirito evolutivo-didattico della mia Scuola. -
Psicologia cognitiva
"Il manuale è rivolto a studenti di psicologia, di scienze dell'educazione, di medicina, di filosofia, e più in generale a studiosi della mente, anche specialisti, che intendano adottare una visione multidisciplinare della mente. La presente edizione italiana della sesta edizione differisce dall'edizione inglese in quanto non include la trattazione iperspecialistica di alcuni argomenti; per esempio, per quanto riguarda la percezione, non tratta la visione del colore e l'azione guidata dalla visione. Inoltre, la presente edizione non include il capitolo relativo al giudizio e alla presa di decisione, perché ritengo che tali argomenti richiedano una trattazione più ampia di quella consentita da un capitolo di manuale. Per questi argomenti il lettore può fare comunque riferimento all'edizione inglese."""" Monica Bucciarelli" -
Meccanismi evolutivi del linguaggio. Kit S.K.I.L.L. KIT C.A.M.P.A.N.E.L.L.I.
Il volume comprende un ""Vademecum"""" che, contenendo lo spirito con cui è stato ideato, racchiude in modo sintetico e ragionato i meccanismi evolutivi del linguaggio che sottendono alla sua maturazione e, quindi, alla strutturazione delle prove del test. In particolare, in esso si sono voluti ripercorrere i principali momenti del processo di fisiologico sviluppo del linguaggio ed utilizzarli per definire il test formulato in modo da avere sempre a disposizione una lista """"step by step"""" delle cose da fare per ottenere un accurato, rapido ed efficace inquadramento dei disturbi del linguaggio. Il materiale di valutazione progettato riguarda quindi l'abilità articolatoria, la maturazione fonologica unitamente a quella lessicale, lo sviluppo morfosintattico e la capacità narrativa secondo i processi tipici dell'evoluzione linguistica del bambino, ed è stato sperimentato e statisticamente validato su un adeguato campione di bambini."" -
Respirologia
“Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”. GENESI 2:7Viviamo la nostra vita tra due respiri – la prima inspirazione e l’ultima espirazione. Respiriamo dalle 20.000 alle 30.000 volte al giorno, che significa circa 10 milioni di respiri in un anno e un miliardo di respiri nel corso della vita. È ragionevole pensare che ciascuno di noi sia bravo a respirare, ma in realtà è abbastanza probabile che non usiamo i polmoni al massimo della loro capacità. È un peccato, perché se non si sfrutta il potenziale di ogni respiro, si finisce per rinunciare a una parte di energia che potremmo usare nella vita quotidiana. La maggior parte delle persone non è consapevole del modo in cui respira. In particolare, oggi è molto diffusa l’abitudine a una respirazione scorretta. Quando è stata l’ultima volta in cui avete inspirato profondamente e lentamente e vi siete concentrati sullo stretto rapporto che c’è tra respirazione, corpo e mente? Acquisendo consapevolezza della propria respirazione, si ha la possibilità di modificare e rafforzare sia il proprio organismo che la propria mente. Il nostro corpo è straordinario ed è in grado di trasformarsi ad un punto che la scienza non riteneva possibile. Recenti ricerche dimostrano che è possibile accrescere la capacità polmonare attraverso l’allenamento, e che il pensiero positivo è realmente in grado di influire sul nostro cervello, ringiovanendolo. Imparando a migliorare le nostre capacità fisiche e mentali, possiamo migliorare il nostro stato di salute generale, e le possibilità di avere un’aspettativa di vita più lunga aumenteranno…IndicePrefazioneParte IRespirazione irrequietaRespirazione normaleParte IIRespirazione allenataRespirazione prolungataRespirazione energicaRespirazione terapeuticaRespirazione antalgicaAppendicePrimo soccorso salvavitaIl vostro programma di allenamentoIndice analitico -
Biochimica generale. Con elementi di biologia molecolare
Caro Lettore, è con profonda umiltà da un lato, per il timore di come un nuovo tentativo culturale scientifico possa essere accolto, e dall’altro con un certo entusiasmo e forse anche orgoglio, quello di vedere ormai in vita un’opera che vorrebbe avere molti spunti di novità, che mi accingo a presentarti questo volume. E diciamo anche con la grande parola, quella cui tutti aspiriamo quando scriviamo ed operiamo in quasi tutti i settori culturali, cioè quella di essere originali, che è la caratteristica alla base del processo della ricerca scientifica, dove cioè la cultura viene rielaborata con l’aiuto di nuovi dati, risultati, o pensieri (teorie, opinioni, etc.). Nonostante questo doppio feeling ci siamo – come si vede – avventurati a fare un’opera quasi completamente nuova (con l’eccezione di un precedente di rilievo, che è il volume di Marcello Caldarera-Biochimica sistematica umana), nuova non solo per il suo contenuto intrinseco, ma anche perché ardisce proporsi, anche e con particolare riguardo, alla didattica universitaria. La didattica universitaria ed il suo periodo temporale, sono infatti, il luogo ed il momento di maggiore attenzione e di maggior apprendimento culturale per l’uomo o la donna che intraprendono il percorso formativo della propria attività. E il periodo coincide con la plasticità neuronale, e le reti neurali che ne derivano, nel quale si producono i maggiori e migliori effetti per l’incremento, non solo delle informazioni stabilizzantesi nella mente di ognuno di noi, ma soprattutto per la capacità di elaborazioni successive a queste informazioni, che si creano nelle cellule e nelle reti di connessioni nervose che costituiscono proprio le basi strutturo-funzionali per la possibilità di creare nuove conoscenze, nuovi algoritmi mentali che sono poi essenziali per il crescere della cultura, dell’inventiva ai fini di nuova conoscenza e della abilità a produrre ricerca scientifica. È proprio questa una delle maggiori finalità cui vuole mirare questo libro, concepito quindi non solo per fornire elementi di conoscenza, ma anche per stimolare l’incremento di conoscenza, attraverso i collegamenti più ampi e più diversificati nei loro punti di origine. Noi riteniamo che la multidisciplinarietà è importante in qualunque settore della conoscenza, perché proprio da saperi diversi e differenziati è più facile che poi la mente abbia e trovi spazi di manovra –per così dire- per produrre nuovo sapere; in altre parole, è essenzialmente così che si perviene all’interdisciplinarietà che, anche in un sistema di saperi specializzato come quello della Biomedicina, riesce a produrre una marcia in più per l’aumento e la ideazione di nuove scoperte, e forse anche di nuove invenzioni. Noi riteniamo che ancora oggi rispetto al punto di partenza di 40 anni fa, quando negli anni ’70 proposi di scrivere un libro/trattato di Biochimica Umana, essendo stato tra i pochissimi promotori dell’inserimento di questa disciplina negli ordinamenti didattici della Facoltà di Medicina in Italia, si può dire che questa disciplina sia multidisciplinare e quindi si abbeveri alla cultura e competenza non solo di Biochimici nel senso stretto del termine, ma anche e soprattutto di operatori culturali di altre branche del sapere... -
È buono per condire? È buono per condire? e altre storie di alimentazione...
Le informazioni contenute in “È buono per condire?” sono di natura generale e hanno scopo puramente divulgativo e illustrativo. Pertanto, non possono sostituire in alcun caso il parere e il consiglio di un soggetto abilitato legalmente alla professione di nutrizionista. Nessuna delle informazioni contenute nei diversi capitoli del libro può essere interpretata come un tentativo di offrire un’opinione medica o in qualche modo attinente alla pratica della medicina. -
Lineamenti di anatomia microscopica
Nel presentare questo testo-atlante di Anatomia Microscopica sono doverose alcune precisazioni. Nell’edizione attuale, il volume comprende soltanto alcuni organi e apparati, quelli che più frequentemente sono oggetto dell’esame pratico di Anatomia Microscopica presso la Scuola di Medicina e Chirurgia federiciana. Per tale motivo il testo non ha l’intenzione, tantomeno la pretesa, di sostituirsi ai trattati di Anatomia Microscopica o Istologia esistenti. Nel descrivere, però, la struttura degli organi, abbiamo trattato la materia in maniera originale, come un connubio fra Istologia e Anatomia generale (cosiddetta “gross anatomy” delle scuole anglosassoni). Di conseguenza, nel testo non mancano i riferimenti di biologia cellulare e molecolare, ma sono allo stesso tempo particolarmente numerose le correlazioni di Anatomia topografica, clinica e patologica. Tale approccio ci è sembrato particolarmente attraente e utile, dal momento che lo studio della struttura degli organi, anche se si serve di un linguaggio e di una terminologia particolare, dovrebbe tener conto della complementarietà dei diversi livelli di descrizione del corpo umano, in modo tale da permettere una comprensione dell’Anatomia utile ai fini della pratica clinica. Il testo descrive in modo conciso le conoscenze attuali sulla struttura degli organi, soffermandosi e dedicando più spazio alle scoperte che hanno cambiato o chiarito la correlazione tra la struttura e la funzione di un organo, nonché la correlazione strutturale e funzionale tra i diversi organi dello stesso apparato o di apparati diversi. Tali scoperte, anche se spesso non proprio recentissime, con difficoltà trovano spazio nei trattati di Anatomia degli Autori italiani. Per la prima volta nell’editoria italiana, inoltre, la nomenclatura utilizzata nel testo si basa sulla “Terminologia Histologica”, proposta dal Federative Committee on Anatomical Terminology (FICAT) e redatta finora in lingua latina con traduzione ufficiale in inglese, che racchiude la nomenclatura internazionale standard di riferimento nell’ambito dell’ Istologia e Anatomia Microscopica (i sinonimi e gli eponimi di uso comune, ma sconsigliato dal punto di vista della chiarezza e dell’uniformità, sono riportati tra parentesi). Gli AutoriINDICE Introduzione 1. Apparato digerente Lingua Faringe Esofago Stomaco Intestino tenue Intestino crasso Ampolla rettale e canale anale Appendice vermiforme Fegato Vie biliari extraepatiche Cistifellea Pancreas 2. Apparato respiratorio Laringe Trachea Bronchi Polmone 3. Apparato urinario Rene Vie urinarie Calici renali e pelvi Uretere Vescica urinaria Uretra femminile Uretra maschile 4. Apparato genitale maschile Testicolo Prostata 5. Apparato genitale femminile Ovaio Utero Corpo e fondo Ciclo uterino Cervice uterina 6. Sistema endocrino Ghiandola tiroidea Ghiandola surrenale Corticale surrenale Midollare surrenale 7. Sistema linfatico Timo Milza Linfonodo -
Biotecnologie e genomica delle piante
Lo sviluppo della civiltà odierna deve affrontare molteplici sfide, quali la sostenibilità della produzione del cibo e la protezione dell’ambiente. Non è, quindi, un caso che le piante superiori occupino un posto fondamentale nella ricerca di soluzioni idonee, in virtù della loro capacità di trasformare l’energia solare in energia chimica e, successivamente, in sostanza organica. Piante non solo come cibo, ma anche come depuratori dell’ambiente, produttrici di farmaci, biofabbriche di materiali innovativi, fonte per l’ottenimento di biocarburanti o biocombustibili. Interventi antropici stanno modificando l’ambiente e l’imprevedibilità delle condizioni climatiche pone seri problemi di approvvigionamento sufficiente di alimenti in molte regioni del mondo. La diminuzione delle terre coltivabili a causa dei cambiamenti climatici, in parte anche dovuta a errori di sfruttamento della risorsa suolo, la diminuzione della disponibilità idrica e l’aumento drammatico della popolazione in alcune regioni del pianeta impongono, oltre all’aumento della produttività delle piante, anche la stabilità delle produzioni primarie agricole. Le conoscenze genomiche e le loro applicazioni biotecnologiche in campo agrario sono un formidabile strumento per affrontare queste enormi sfide e, insieme ad altre tecnologie, possono essere determinanti per uno sviluppo economico-sociale equo e sostenibile del nostro pianeta. A più di sessanta anni dalla scoperta della struttura del DNA, è più che evidente l’enorme impatto che essa ha avuto e ha in vari settori economici, tra i quali quello agricolo. In questo ambito, le conoscenze sempre più approfondite sulla struttura e sulla funzione dei geni e su come essi interagiscono tra di loro e con l’ambiente sono alla base di approcci innovativi di miglioramento genetico delle piante coltivate, finalizzato all’ottenimento di nuove varietà con alta produttività e qualità, basso costo di gestione e basso impatto ambientale. Al contempo, applicazioni di biotecnologie vegetali consentono l’uso delle piante per la produzione di molecole di interesse industriale e come nuove fonti di energia rinnovabile. Questo libro rappresenta un testo didattico di autori italiani che presentano allo studente, in modo integrato, le tecnologie genomiche classiche e di nuova generazione, alla base dei progetti di sequenziamento e di studio del genoma delle piante e le principali applicazioni biotecnologiche sviluppate nell’ultimo ventennio. Il percorso prescelto descrive metodologie e strategie sperimentali di diverse discipline biologiche, per illustrare allo studente i molteplici approcci sperimentali che sono stati adottati o che sono perseguibili per affrontare e risolvere i problemi e soddisfare le esigenze di un’agricoltura moderna e sostenibile. Il conseguente superamento dei confini disciplinari, spesso trattati in testi differenti, fornisce allo studente uno strumento di studio integrato non solo per una preparazione di base adeguata, ma anche per sviluppare una visione generale delle strategie sperimentali biotecnologiche avanzate applicate in vari campi. La realizzazione di questo testo è stata possibile grazie al generoso contributo delle competenze specifiche degli autori, maturate nei laboratori e nei campi sperimentali di Dipartimenti Universitari e Istituti dei principali Enti di ricerca del nostro Paese. Da parte mia, sono particolarmente orgoglioso che una buona parte dei contributi provenga dalla Scuola di Portici, che ho contribuito a creare. I primi due capitoli sono dedicati alla... -
Elementi di ecografia per il pediatra
“Elementi di ecografia per il pediatra” potremmo definirlo come il lavoro di sintesi della personale esperienza del Dott. Pietro Rubetti. “Lavoro di sintesi” perché, conoscendo l’autore ormai da alcuni decenni, mi è possibile individuare il percorso e la passione che lo hanno guidato nella stesura. Il testo, ben documentato di iconografia, scritto in maniera semplice e lineare, non vuole essere, né ha la pretesa di essere, una raccolta sistematica di tutta la ecografia pediatrica. Mi pare che nelle intenzioni dell’autore voglia rappresentare un “vademecum” o meglio un buon “viaticum” per tutti i pediatri giovani e meno giovani che intendano avvicinarsi all’appassionante mondo della diagnostica per ultrasuoni in pediatria. Non posso che augurare con affetto all’amico Pietro Rubetti una buona riuscita editoriale e lanciare ai lettori interessati un incoraggiamento ad approfondire un settore che rappresenta sempre più un indispensabile ausilio della clinica. Il testo, ricordo, rappresenta una prima finestra, un “incipit” per chi sarà interessato, poi, a proseguire con maggior zelo ed approfondimento. -
Psicopatologia dei disturbi del comportamento alimentare dell'età evolutiva
I disturbi dell’alimentazione rappresentano un ambito della psichiatria in rapida e costante evoluzione. Il loro trattamento resta, a tutt’oggi, per alcuni aspetti controverso, spesso difficoltoso, sempre di lungo termine, non sempre fruttuoso e richiede l’integrazione di differenti conoscenze, prassi operative e competenze mediche specialistiche, in un approccio clinico complesso, talora sofisticato, sempre multidisciplinare. Questo libro di Antonella Gritti non risponde solo alla necessità di rivedere e rielaborare costantemente il sapere relativo all’ambito dei disturbi alimentari. Quest’opera, infatti, ha come scopo specifico quello di caratterizzare, in modo puntuale ed esaustivo, la psicopatologia alimentare attraverso la lente dell’età evolutiva. Questa scelta editoriale è intrigante sotto vari aspetti. Mentre è da anni noto che i disturbi alimentari hanno nell’adolescenza il loro esordio più tipico, recenti indagini epidemiologiche hanno messo in evidenza che l’età di esordio ha teso, nel corso delle ultime decadi, ad abbassarsi significativamente fino a configurare i casi ad esordio infantile non più una curiosa rarità, ma piuttosto una realtà clinica consolidata. Inoltre, negli ultimi anni, sia in Italia sia all’estero, è emersa con sempre maggiore chiarezza la necessità di avviare i trattamenti integrati per questi disturbi ben prima che la malattia abbia un decorso prolungato e vada, come spesso accade, verso la cronicizzazione. Ciò ha imposto ai clinici e ai ricercatori la necessità di confrontarsi con modelli di diagnosi e trattamento sempre più specifici per l’età infantile e adattati ai percorsi evolutivi dei bambini e degli adolescenti. In tal senso, va interpretata anche la recente revisione dell’inquadramento dei disturbi alimentari ad opera dei curatori della quinta edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. La Task Force nominata dall’Associazione Psichiatrica Americana ha inteso, infatti, riavvicinare i disturbi solitamente diagnosticati in età infantile e nell’adolescenza ai disturbi alimentari dell’adulto nel capitolo denominato “Feeding and Eating Disorders”, nell’ottica di una prospettiva evolutiva integrata. Agli esperti americani, infatti, è ben noto non solo che alcuni disturbi alimentari hanno degli antecedenti rilevanti (e spesso esordiscono) ben prima dell’ingresso nell’adolescenza, ma anche che alcuni comportamenti alimentari patologici, considerati tradizionalmente ad esclusivo appannaggio dell’età infantile, in realtà spesso persistono in età adolescenziale ed adulta. A fronte di una così rapida evoluzione dei paradigmi clinici ed all’espansione del sapere in ambito terapeutico, un’opera che affronti i disturbi alimentari seguendo l’evoluzione concettuale e clinica di tali disturbi va salutata con vivo entusiasmo. I motivi di interesse del lettore di questo testo, tuttavia, non si esauriscono nel suo saper stare al passo con i tempi: l’impianto dell’opera resta fortemente clinico, con un’aderenza costante al modello evolutivo e un focus sulla continuità tra disturbi alimentari dell’infanzia e dell’adolescenza, che rendono il testo particolarmente cogente e valido, candidandolo ad essere un’opera utile ad una platea vasta e diversificata. Allo psichiatra ed al neuropsichiatra infantile, infatti, il libro saprà offrire non solo le più recenti tendenze della medicina in questo campo, ma anche un panorama ben più ampio dei principali approcci diagnostici e terapeutici, che tenga conto delle diverse scuole di pensiero ed orientamenti clinici sviluppatisi nelle ultime decadi. Al contrario,... -
L' imaging nel post-operatorio
A cura di Alessandro CarrieroMassimo Bazzocchi – Bruno Beomonte Zobel – Alfredo Blandino – Lorenzo Bonomo – Fabrizio Calliada – Paolo Campioni – Davide Caramella – Alessandro Carriero – Carlo Catalano – Maurizio Conti – Antonio R. Cotroneo – Maria Cova – Francesco De Cobelli – Carlo Fugazzola – Giacomo Garlaschi – Domenico Laganà – Andrea Laghi – Luca Macarini – Roberto Maroldi – Mario Mascalchi – Giovanni B. Meloni – Massimo Midiri – Roberto Pozzi Mucelli – Cristina Rossi – Arben Roji – Sandro Sironi – Alessandro Stecco – Roberto Stramare – Oscar Tamburrini – Pietro Torricelli – Maurizio Zompatori – Chiara ZuianiPRESENTAZIONESono passati sette lunghi anni da quando uno sparuto numero di Colleghi-Docenti ha aderito ad una mia iniziativa seminariale, nata dalla necessità di “unire le forze” in campo, al fine di offrire agli Specializzandi in Radiologia Italiani un apporto didattico, nel segno della “condivisione culturale”.Sfruttando le potenzialità dell’e-learning, nel tempo, le Scuole di Specializzazione che hanno condiviso questo processo educativo si sono moltiplicate, tanto che nel 2016 sono 29 le Scuole di Specializzazione Italiane ed Albanesi che fanno parte del circuito culturale in Teledidattica.Come ogni iniziativa culturale che si rispetti i frutti “attesi” devono essere in continua evoluzione e non ci si deve mai accontentare dei risultati ottenuti.Nel mio modesto immaginario didattico, da un processo culturale, in grado di coinvolgere tante Scuole di Specializzazione e tanti Docenti, deve scaturire, spontaneamente, una conseguente importante attività editoriale con possibili comuni interessi di ricerca.In questo senso è nata questa esperienza editoriale “L’Imaging nel Post-Operatorio”, in cui 29 Docenti, di altrettante Scuole di Specializzazione, hanno tessuto un filo culturale in grado di unire tutta l’Italia passando per Tirana.L’argomento scelto, che rappresenta la tematica portante dei Seminari in Radiologia per l’anno 2016, ha lo scopo di affrontare in maniera organica le problematiche relative all’imaging post-operatorio; trattasi di un imaging estremamente complesso che necessita di conoscenze in ambito anatomico, pre chirurgico, consapevolezza degli interventi più comuni e delle conseguenti alterazioni attese, ed infine, piena padronanza delle principali complicanze possibili attese.È spontaneo che venga alla mente, in una sorta di “mea culpa culturale”, una frase che spesso si legge nei referti “controllo post-operatorio”; questa frase, spesso unica e conclusiva, a mio parere, non ha alcuna dignità culturale e, da qui, la speranza è che questo testo possa fornire uno strumento didattico in grado di diminuirne la frequenza aumentando le dovute informazioni che si devono ai Colleghi Clinici e Chirurghi che sono ben consapevoli che il Paziente ha subito un intervento.Un grazie ai Colleghi che hanno aderito a questa iniziativa editoriale, il tutto nella convinzione che la trasmissione delle proprie conoscenze rappresenta il dono più grande che un Docente possa fare ai propri Discenti. -
La diagnostica delle infezioni sessuali. Dal laboratorio alla clinica
La moderna società vede una recrudescenza delle infezioni trasmissibili sessualmente (ITS) da quelle più comuni, come le infezioni da virus HPV, a quelle più gravi, come l’infezione da HIV.rnLe ITS costituiscono uno dei più seri problemi di salute pubblica in tutto il mondo, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo.rnSono infatti tra le patologie più diffuse nella popolazione in età fertile e possono determinare complicanze spesso gravi soprattutto a carico dell’apparato genitale femminile.rnSecondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le ITS hanno una incidenza annua di 340 milioni di casi nei soggetti appartenenti alla fascia di età 15-49 anni.rnL’aumento nel mondo dell’incidenza delle ITS, sia di origine batterica che virale, è dovuto a motivi molteplici e complessi, tra questi uno è la maggiore mobilità delle popolazioni, che contribuisce ad una più rapida diffusione mondiale di agenti infettivi.rnPer tali motivazioni, le ITS richiedono strategie diagnostiche sempre più tempestive ed efficaci per giungere rapidamente ad una terapia mirata e per ridurre al minimo la catena del contagio.rnÈ forte l’esigenza di diagnosticare l’infezione, anche paucisintomatica, allo scopo di praticare quanto più precocemente una terapia in grado di prevenire o limitare eventuali danni associati alla replicazione incontrollata del patogeno. Purtroppo molte di queste infezioni tendono a ripresentarsi nello stesso soggetto, a non essere diagnosticate, oppure ad essere scambiate per altre malattie. Non raramente, più di una ITS può essere presente nello stesso soggetto.rnNegli ultimi anni l’OMS ha promosso numerose iniziative per standardizzare le strategie di diagnosi e la comunità scientifica ha prodotto significativi progressi in tale direzione.rnCon tali premesse, nasce l’idea di raccogliere in un volume le esperienze di esperti delle diverse discipline coinvolte in questa difficile sfida. Esperti che hanno proficuamente contribuito alla buona riuscita del Corso “Il corretto utilizzo del laboratorio nella diagnostica delle affezioni da HPV e delle altre infezioni trasmissibili sessualmente”, rivolto a Medici specialisti in Dermatologia e Venereologia, Ginecologia, Urologia, Igiene, Medicina di Laboratorio e Biologi.rnIl Corso, tenutosi nel 2015 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, si è sviluppato in più giornate con sessioni teoriche e sessioni pratiche nei laboratori della stessa AOU Federico II. Ha avuto come scopo principale quello di implementare le conoscenze sulla diagnostica delle ITS, di eminente utilità nella pratica clinica. Quest’ultima, infatti, attualmente richiede test diagnostici sempre più sofisticati e specifici in grado di riscontrare la presenza di agenti infettanti sia nelle fasi attive che non attive delle malattie, sia per le infezioni in atto che per quelle contratte in passato, o latenti, e consentire un corretto monitoraggio dell’efficacia delle terapie. (presentazione di Mario Delfino) -
Trattato di tecnica chirugica maxillo-facciale. Vol. 1
La Chirurgia Maxillo Facciale nell’ultimo decennio ha subito notevoli cambiamenti, ampliando i suoi confini e dimostrando di essere una branca in progressiva espansione. Gran parte di questo mutamento è legato allo sviluppo delle nuove tecnologie che hanno contribuito alla progressione delle tecniche chirurgiche.rnDa qui è nata l’esigenza di scrivere un nuovo testo, che si è potuto realizzare solo grazie alla collaborazione di tutti i colleghi e amici della Società Italiana di Chirurgia Maxillo Facciale (SICMF).rnQuesto Trattato di Tecnica Chirurgica si prefigge lo scopo di guidare gli specializzandi e i giovani specialisti che si accingono ad affrontare le procedure chirurgiche basilari della nostra Disciplina. Ciò è stato reso possibile grazie al supporto di una grande raccolta di disegni e immagini intraoperatorie che guidano il chirurgo “Step by Step” alla comprensione ed esecuzione dei principali interventi.rnIl trattato ha in più un’importante novità: i video. È possibile quindi studiare i singoli interventi, non solo attraverso il testo, ma anche attraverso i filmati delle singole procedure chirurgiche in cui gli operatori commentano le diverse fasi operatorie.rnNonostante l’attuale competizione dei sistemi telematici per l’aggiornamento professionale, siamo fermamente convinti che un testo scientifico, redatto da clinici di provata esperienza, sia fondamentale per la formazione degli specializzandi e per i giovani specialisti, ma può altresì risultare estremamente utile anche per quei chirurghi già esperti che desiderino aggiornare le loro conoscenze e potenziare la loro cultura scientifica.rnCi auguriamo pertanto che questo testo possa provvedere ad un adeguato ed esaustivo aggiornamento, fornendo un ampia panoramica di tutte le procedure chirurgiche con le quali il chirurgo maxillo facciale dovrà fronteggiarsi nella sua pratica medica.rnDesidero ringraziare personalmente tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo volume, condividendo la loro esperienza medica e mettendola al servizio dei giovani. In particolare ringrazio Pasquale Piombino che si è dedicato con grande entusiasmo alla raccolta ed elaborazione del materiale scientifico. Ed infine ringrazio l’Editore Idelson-Gnocchi che ha curato la veste editoriale, conferendogli un aspetto moderno ed estremamente attuale, fornendoci l’opportunità di aggiungere al formato classico del libro di testo anche una versione multimediale per smartphone e tablet che consentirà una rapida consultazione dei contenuti.rnNon mi resta che augurare a tutti una proficua lettura. (presentazione di Luigi Califano) -
The English training lab. Sports and health in ESP contexts
The English Training Lab è stato ideato con l’intento di fornire agli studenti iscritti al Corso di Studio in Scienze motorie uno strumento per l’apprendimento della lingua inglese, finalizzato a sviluppare e potenziare le strategie di studio da adottare in ambito accademico. Laddove i corsi di lingua inglese si sono concentrati, talvolta, sull’insegnamento delle nozioni grammaticali, non riuscendo poi a mostrare come la grammatica sia utilizzata nella comunicazione, questo volume parte dal presupposto che un libro di testo debba riflettere i contenuti peculiari con cui gli studenti si confrontano nella loro quotidianità accademica e professionale. Lo scopo principale è, dunque, guidarli nella creazione di nessi tra le loro conoscenze linguistiche (soprattutto quelle già acquisite ma spesso latenti) e i contenuti specifici di immediata rilevanza per i loro studi. -
Atlante di istologia
Questo Atlante di Istologia è stato concepito e realizzato partendo dall'idea di fornire agli studenti uno strumento di rapida consultazione e che nello stesso tempo rispondesse alle seguenti esigenze: fornire immagini di istologia più ""comuni"""", ossia provenienti da preparati non sempre """"perfetti"""" né tampoco realizzati a bella posta per questo atlante, così che gli studenti potessero avere termini di paragone con i comuni preparati istologici forniti alle esercitazioni pratiche al microscopio e con quelli che, successivamente, da studenti o da laureati potranno osservare in istopatologia; avere la possibilità di facilitare l'autoapprendimento, fornendo su di un lato l'immagine commentata, pur se in modo conciso, e sull'altro, la medesima immagine priva di qualsivoglia legenda o informazione; fornire un numero notevole di immagini anche di preparati simili in modo da aiutare maggiormente l'apprendimento."" -
Cute e oncoterapia. Nuova ediz.
Nel Settembre 2010 Pucci (Maria Concetta) Romano e Gabriella Fabbrocini, Presidente e Vicepresidente, fondano il Board scientifico “IL CORPO RITROVATO”, Associazione no- profit dedicata allo studio e accudimento del paziente oncologico da un punto di vista dermatologico. Si associano ben presto al progetto Norma Cameli, Segretario, e prendono vita una serie di ambulatori dedicati a questa nuova Dermatologia su tutto il tessuto nazionale.Il Board, rapidamente, si arricchisce di un fitto e prestigioso comitato scientifico e, con la nascita di una App dedicata, Ivana Romano ne diventa responsabile e curatrice.Parallelamente alla gestione ambulatoriale nasce un’intensa attività scientifica con pubblicazioni, congressi, scambi con eccellenze estere, coinvolgimenti di personalità e società scientifiche straniere che curano le stesse tematiche.Quando è servito concepire un logo, abbiamo affidato all’Art Director Stefano De Filippi il compito di trovare un’immagine che rappresentasse immediatamente il senso de “IL CORPO RITROVATO”. E la stessa immagine viene riproposta nella copertina di questo libro.PREFAZIONEQuesto lavoro editoriale nasce dalla volontà di trasformare in dati, immagini e informazioni un’esperienza lavorativa ormai quasi decennale nell’ambito della gestione delle Tossicità Cutanee da terapie oncologiche, con l’intento di offrire ai Dermatologi uno strumento utile alla gestione di tali patologie. Il cancro è vissuto dal paziente come una minaccia all’integrità della propria immagine e come perdita di padronanza del corpo. All’alterazione della propria fisicità, indotta già solo dalla malattia, si aggiungono gli eventi avversi causati dalle terapie oncologiche.Con la nascita del Board Scientifico (Settembre 2010) IL CORPO RITROVATO, il cui logo appare in copertina, si sono sviluppati ambulatori dedicati a questa nuova Dermatologia, definita Supportive Oncodermatology, descritta da M. E. Lacouture come disciplina dedicata alla salute dermatologica dei pazienti affetti da cancro, sottoposti ad oncoterapia, e dei pazienti sopravvissuti ad esso [1].Il Dermatologo è sempre più chiamato ad affrontare nuove sfide provenienti dai quadri clinici associati alla somministrazione delle nuove terapie oncologiche, come i farmaci a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, oltre a gestire le tossicità cutanee, già note e documentate,dei chemioterapici classici e della radioterapia.Le tossicità cutanee compaiono, in genere, poco dopo l’avvio del trattamento e possono divenire così importanti da alterare il normale adempimento delle attività quotidiane. La gravità e l’estensione possono essere talmente rilevanti da richiedere la riduzione del dosaggio o la discontinuazione della terapia oncologica, con influenza negativa sulla prognosi.L’impegno che abbiamo dedicato a queste problematiche ci ha consentito di arricchirci scientificamente, di confrontarci con realtà simili di eccellenza estera, di contribuire alla nascita di nuove linee guida terapeutiche e a produrre numeri considerevoli per approfondimentistatistici.Ma soprattutto, ci ha consentito di migliorare la qualità della vita dei pazienti.E a loro vanno i nostri ringraziamenti e la promessa di fare sempre meglio. -
Sport & nutrizione. Nuova ediz.
L’adagio, vecchio di oltre 2000 anni “Il tuo cibo sia la tua medicina, la tua medicina sia il tuo cibo” di Ippocrate è più che mai attuale. La letteratura scientifica recente, infatti, riporta numerose evidenze sulla stretta correlazione tra adeguata nutrizione e salute degli individui e in misura altrettanto rilevante evidenzia l’importanza di un corretto apporto nutrizionale e il rendimento sportivo sia a livello amatoriale che di elite. Interrogativi sull’apporto nutrizionale adeguato alle differenti esigenze degli sportivi e al differente impegno agonistico, sull’adozione di diete di moda come pure il ricorso all’uso di integratori per migliorare il rendimento sono più che mai attuali in ambito sportivo. Purtroppo oggi gli sportivi o decidono in maniera arbitraria la loro nutrizione o sono tentati dalle diete dettate dalla moda del momento. Questo testo, attraverso un approccio trans-disciplinare, cerca di dare una risposta agli interrogativi di cui sopra fornendo le basi della conoscenza in materia di richiesta nutrizionale e sport praticato. Il lettore potrà trovare, partendo dalla trattazione delle basi del metabolismo intermedio e della composizione degli alimenti, nozioni relative alle misure antropometriche e all’idratazione nella pratica sportiva. Tema centrale dell’opera è rappresentato dai fabbisogni nutrizionali nello sportivo in funzione della durata e dell’intensità dello sforzo e del tipo di sport praticato. Particolare rilievo viene dato alla trattazione di argomenti di grande attualità quali i principi della dieta vegetariana e di quella chetogenica e dei loro effetti sulla prestazione sportiva, argomentando poi in modo dettagliato sulla scelta dei diversi integratori alimentari utilizzati nello sport e sulla loro reale efficacia. Un approfondimento è stato inoltre rivolto allo studio dei possibili effetti di alcune sostanze nutraceutiche sulla prestazione dello sportivo. Il testo affronta anche una tematica relativamente recente quale la nutrigenomica e la nutrigenetica e la loro valenza in ambito sportivo. Completano il testo la classificazione delle attività sportive e la valutazione funzionale dell’atleta e le appendici che descrivono in modo dettagliato il fabbisogno calorico ed energetico quotidiano in relazione ai diversi tipi di sport fornendo anche degli esempi di schemi alimentari nello sportivo. In definitiva, il testo ha lo scopo di fornire conoscenze scientifiche adeguate e aggiornate su tematiche di grande interesse in maniera chiara e semplice. Esso pertanto rappresenta un valido strumento di supporto nella formazione di nuove figure professionali quali i Laureati in Scienze Motorie e Sportive e di Scienze della Nutrizione Umana. Ringrazio di cuore tutti i Colleghi che hanno fattivamente partecipato alla stesura dell’opera, l’Editore, che, con la sua competenza, ne ha permesso la realizzazione augurandomi che lo sforzo fatto sia apprezzato dai lettori. -
Le basi cellulari e molecolari delle malattie per le lauree triennali e magistrali
Le Basi Cellulari e Molecolari delle Malattie per le lauree triennali e magistrali. Presentazione: Non ci sarebbe probabilmente bisogno di un nuovo libro didattico sulle cause e i meccanismi delle malattie nell’Uomo, rivolto soprattutto agli Studenti delle cosiddette “Lauree Brevi”, per almeno due motivi: a) ce ne sono già diversi, anche di ottima qualità e b) oggi, al tempo Internet, tutto invecchia prima che possa essere scritto e messo su carta, anche su quella dei quotidiani. Figuriamoci su quella di un libro, per giunta illustrato e rilegato. Tutto vero, a meno di inventarci qualcosa di veramente diverso e innovativo. Noi ci abbiamo provato, e speriamo che i nostri Studenti/Lettori siano d’accordo sulla novità e l’utilità del nostro approccio. Anche perché, riflettendoci, l’impostazione che abbiamo dato a questo libro potrebbe essere vista (e speriamo che lo sia) una piccola, ma reale “rivoluzione copernicana”. Passando dall’infinitamente grande (gli astri di Copernico) all’infinitamente piccolo (le nostre cellule e le molecole), la nostra modesta, ma speriamo efficace, rivoluzione consiste nell’avere utilizzato nell’impostazione di questo libro un approccio “Student-Oriented” invece che il classico “Teacher-Oriented”, come anche ribadito nell’Introduzione (“la migliore forma di insegnamento è la ripetizione”, come diceva D’Invernois, uno dei più importanti teorici della Didattica). Detto in altri termini, abbiamo usato un approccio “Bottom-Up” invece del classico “Top-Down” come dicono gli Autori anglofili – spesso di origine italiana – che per primi hanno sviluppato questi concetti. Che vuol dire tutto ciò per il nostro Lettore/Studente? Basta sfogliare i primi capitoli: in ognuno di essi si parte subito con la presentazione di un Caso Clinico (virtuale, il nostro è pur sempre un libro) secondo il nuovo metodo di apprendimento “Basato sui Problemi” ormai applicato da anni, con dimostrati vantaggi per gli Studenti, in prestigiosissime Università, purtroppo non ancora applicato sistematicamente in Italia. Seguono le “domande stimolo” e altri elementi per invogliare approfondimenti in proprio, oggi così semplici ed immediati, specie per i nostri “millennials” quasi sempre ‘in rete’.Tutti insieme, noi sottoscritti Autori di questo libro, abbiamo provato a scrivere qualcosa di nuovo, utile ed efficace per gli studi e soprattutto per la futura vita professionale di chi ci legge, in un settore così delicato perché riguarda la Salute dell’Uomo, un bene assolutamente primario per tutti. Ci siamo riusciti? A voi giudicare. -
Patologia generale. Vol. 1: Eziologia, reazioni al danno e patologia delle funzioni cellullari non differenziate.
Patologia Generale Vol. I. Eziologia, reazioni al danno e patologia delle funzioni cellulari non differenziate. Queste parole di William Harvey sono sempre state per gli studiosi della Patologia generale uno stimolo a guardare le malattie come fenomeni vitali da analizzare e studiare con un duplice scopo. Da un lato trovare una risposta all’antico quesito “come e perché ci si ammala?” al fine di fornire una solida base su cui costruire ed applicare modelli da utilizzare nella terapia e nella prevenzione delle malattie, e dall’altro comprendere i normali meccanismi che sottendono le funzioni generali e specializzate di cellule, organi e tessuti nel momento in cui questi si confrontano con i meccanismi di reazione al danno. La Patologia generale, dedicandosi infatti allo studio delle cause e dei meccanismi di malattia, le ricerca attraverso i vari livelli di complessità dei sistemi vitali, intersecando ed integrando conoscenze di altri campi del sapere sicuramente più omogenei. Allo studente di medicina, che ha scelto un percorso formativo finalizzato alla prevenzione delle malattie o alla cura ed assistenza di chi è colpito da esse, questa disciplina “generale” fornirà una solida base cui ancorare la conoscenza “applicabile” delle discipline cliniche, salvaguardando una visione ampia della scienza medica. Come tutti i testi scritti da più autori anche questo reca in sé inevitabilmente problemi di uniformità nell’impostazione; nella stesura dell’opera si è comunque tentato di elaborare, anche attraverso una ricca iconografia, uno strumento che consenta al discente di “comprendere” piuttosto che “imparare” gli aspetti generali e comuni sia dei processi morbosi che dei meccanismi di reazione al danno attraverso una presentazione logica, revisionabile e non dogmatica. Ci auguriamo, quindi, che questi capitoli, pur rappresentando un‘istantanea dei principi di una disciplina ampliantesi nel tempo, abbiano come obiettivo il fornire basi solide grazie alle quali poter accogliere ed affrontare le evoluzioni di un sapere tutt’altro che statico. Nell’intenzione degli autori le pagine di quest’opera non dovrebbero servire allo studente solo ad acquisire le conoscenze necessarie al superamento della verifica di profitto, ma a gettare in lui il seme di quella curiosità scientifica che, accompagnandolo lungo il suo futuro professionale, gli consenta di adeguare le sue conoscenze al continuo e rapido rinnovamento del sapere scientifico. In questa seconda edizione l’opera, arricchita di nuovi capitoli, è stata ripartita in due tomi: un primo dedicato alla eziologia generale, ai meccanismi di reazione al danno ed alle alterazioni delle funzioni cellulari non differenziate ed un secondo alle alterazioni delle funzioni differenziate di organi e sistemi. Anche in questa seconda edizione si è mantenuta la scelta di contenere nell’opera la trattazione dettagliata dei meccanismi di difesa, sebbene questi argomenti, nel percorso formativo di alcune sedi, siano affidati a corsi specifici. Infine un sentito ringraziamento per il loro impegno a tutti gli autori ed ai colleghi che hanno collaborato a coordinare le varie sezioni, nonché alla casa editrice Idelson-Gnocchi che ha creduto in questo progetto ed ai suoi professionisti che con pazienza e professionalità ne hanno consentito la realizzazione.