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Filosofia della noia
Cos'è la noia? È sempre stata vissuta allo stesso modo? Sono queste le domande a cui Svendsen cerca di dare risposta, ricorrendo alla filosofia, alla letteratura, al cinema e persino alla musica rock. Dalla noia contingente, caratteristica dell'esistenza umana, alla noia esistenziale, tipica della condizione moderna, l'autore traccia un percorso storico dall'accidia medievale alla malinconia rinascimentale, fino ad arrivare al tedio esistenziale della metà dell'Ottocento e alla paranoia. -
L'amore paziente
Jeremy è sulla soglia dei quarant'anni, è un artista e gode anche di un certo successo, ha qualche allievo occasionale e vende le sue opere, ma vive in un mondo tutto suo, ovattato, protetto dall'anziana madre, che per vivere trasforma la sua casa in una sorta di pensione. Quando la madre muore, per un momento sembra che qualcosa possa cambiare nella sua vita, ma tutto continua esattamente come prima. Jeremy continua a vivere con la testa fra le nuvole, a dedicare qualche minuto al resto della sua vita. Affitta le numerose stanze della grande casa a persone sole, pensionati, studenti, che si mescolano formando uno strano gruppo omogeneo. -
Singolare in forma di plurale
Nella cultura araba la poesia riveste da sempre un ruolo preminente tra le varie forme di espressione artistica. Agli inizi degli anni Sessanta, Adonis e un gruppo di giovani intellettuali fondarono Shi'r (Poesia), una rivista che segnò un importante momento di rottura con gli schemi poetici classici e la metrica tradizionale, per esprimersi nelle nuove forme della prosa e del verso libero, pur rispettando la tradizione linguistica araba. Sono di questi anni le opere più innovative del poeta, tra cui ""Singolare in forma di plurale"""", dove si definisce la sua personalità connotata da una grande capacità di scrittura, ricchezza di linguaggio e da una profonda analisi teorica. Questo testo accoglie il lettore con uno stuolo di interrogativi sin da subito, a partire dal titolo enigmatico. È un'opera che dissolve i confini, e non soltanto tra singolare e plurale, tra contingente e assoluto, ma anche tra soggettivo e storico, privato e pubblico, presente e passato, agito e pensato. Così, non appena il poeta comincia a tratteggiare le sue tante vite instabili e i loro mondi, compie un viaggio in cui si compenetrano l'immaginario soggettivo e quello altrui, l'immaginario del mondo e del passato con le sue tante stratificazioni, dove si confondono il tempo del borgo e quello privato, la filosofia e la semiologia, l'astronomia e la religione, le visioni dei veggenti e le rivolte dei contestatori, l'estasi del corpo erotizzato e l'ascesi del risveglio e della rinascita..."" -
Dopo tanta solitudine
Un romanzo che esplora il delicato momento di passaggio della vita di ogni donna, quello che l'autrice definisce ""il crocevia della mezza età"""". Trasformatasi da sconosciuta giornalista irlandese dal passato travagliato in acclamata scrittrice dal futuro luminoso, l'autrice si ritrova a dover fare i conti con quel passato, a indagare le ragioni del cuore, a comprendere gli amori finiti, gli amici perduti, la solitudine affettiva."" -
Guida all'impero per la gente comune
Il volume è una raccolta di saggi sui grandi temi sui quali Arundhati Roy è impegnata in prima persona: dalla battaglia per la democrazia in India, con una analisi della classe politica indiana che ha corroso il midollo della democrazia parlamentare laica per il proprio tornaconto elettorale; agli spaventosi ""giochi nucleari"""" in cui sono coinvolti India e Pakistan; al come contrastare l'Impero, che non è soltanto il governo statunitense e i suoi satelliti europei, la Banca mondiale o il fondo monetario internazionale, ma è qualcosa di più. In molti paesi l'Impero ha generato sottoprodotti pericolosi: nazionalismo, fanatismo religioso, fascismo e terrorismo."" -
La musica segreta
Erede designato dell'impresa commerciale paterna, un labirinto di uffici e magazzini affacciato sul brulicante porto fluviale di Torun, Nicolaus Koppernigk avverte ben presto, con un misto di terrore ed ebbrezza, che lo attende un destino più grande. Sensibile, brillante, infinitamente più dotato dei fratelli, come pure di compagni e professori, è attratto dalle stelle e dal funzionamento della ""macchina del mondo"""". Alle prese con uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, John Banville compie in questo romanzo il felicissimo azzardo di non fermarsi ai fatti, alle circostanze storiche, ma di servirsene per forzare e sondare dall'interno il mistero di una mente e di un'esistenza del tutto singolari. Così, in uno stile immaginoso e pittorico, prendono forma con grande vividezza paesaggi esteriori - la cittadina natale; l'Italia con le sue università: Bologna, Padova, Ferrara; il rifugio di Frauenburg - e dilemmi interiori. Se fuori infuriano guerre e congiure, dentro si fronteggiano con esiti incerti la consapevolezza e l'imbarazzo di un'intelligenza superiore, il disperato bisogno d'amore e l'incapacità di viverlo fino in fondo, la visione folgorante di un sistema e lo sgomento umanissimo di fronte alle conseguenze delle proprie scoperte: il peso, troppo grande da reggere da soli, di dover scacciare la Terra, e dunque l'uomo, dal centro di un universo di cui si ha il raro privilegio di sapere ascoltare la """"musica segreta""""."" -
Le foglie morte. Testo francese a fronte
Ecco una scelta di poesie di Jacques Prévert tra le più famose. Una raccolta che mette in luce ""la sorprendente naturalezza del vero talento poetico di Prévert"""" scrive Maurizio Cucchi nella sua introduzione a questo volume, """"la sua capacità rarissima di invenzione a ruota libera, l'apparente gratuità dei suoi giochi dei suoi lunghi, interminabili cataloghi, il surrealismo 'popolare' di tanti versi. Uno stile e una personalità che lo portano a muoversi sempre con noncurante disinvoltura tra l'arrogante e il tenero, tra l'aristocratico e il plebeo, nell'insieme di composizioni che costituiscono sempre un accortissimo artificio, un paradosso perfettamente riuscito, un meccanismo affascinante."""""" -
Vuol vedere Praga d'oro?
La bottega di un macellaio geloso; le orge fallite in un albergo; un mercante di pelli che ha la mania di dipingere tutta la casa dal pavimento al soffitto, mobili compresi; una scuola di ballo senza donne dove poliziotti e beccaio danzano insieme; una festa della poesia in un magazzino di pompe funebri... Sono solo alcuni degli ambienti e dei personaggi scelti da Hrabal per rivelarci un mondo tragico, ridicolo, grottesco, autentico e irreale insieme. Nato in Moravia nel 1914, Hrabal ha esercitato vari mestieri - anche umili prima di dedicarsi alla narrativa. È scomparso a Praga nel 1997. -
La resurrezione di Mozart-La scomparsa della biblioteca Turgenev-La grande città
Una testimonianza sui temi della guerra e dell'emigrazione in tre racconti. In un paesino della Francia, mentre incombe la minaccia della guerra e si avvicina il momento della fuga, uno straniero bussa alla porta di Marija Leonidovna. È davero un musicista, una sorta di Mozart redivivo, oppure una spia? Nello stesso periodo una biblioteca russa nel cuore di Parigi, a cui Turgenev aveva donato i propri libri, viene strappata alla storica sede e trasferita in Germania. Alla fine della guerra, un uomo lascia le rovine dell'Europa e approda in una metropoli americana. Una città senza passato, dove ricominciare da zero una nuova vita e una nuova era. -
Per cosa si uccide
Inizia d'estate, con un cane sgozzato, una serie di omicidi lunga un anno nel quartiere di Quarto Oggiaro, periferia di Milano. Protagonista è, suo malgrado, l'ispettore Ferraro, uomo senza particolari qualità. Separato con un figlio, vive da solo. Attorno a lui ruotano poliziotti surreali, spacciatori, imprenditori rampanti, contrabbandieri, informatori, pendolari, ""sciure"""" e manifestanti: il popolo di una città e della sua periferia. Le indagini di Ferraro servono da pretesto narrativo per raccontare il ventre molle di Milano, vera protagonista del romanzo. """"Una città - sostiene l'autore - che non vuole morire e che, se muore, comunque rinasce, con orgoglio""""."" -
L' importanza di essere amati
Una delle massime aspirazioni dell'essere umano è quella di ottenere il rispetto e il successo sociale. E, corrispettivamente, una delle maggiori angosce è quella di perdere tale rispetto, di diventare dei perdenti agli occhi dei più. L'autore si interroga sulla provenienza di queste ansie e dei metodi per contrastarle. Facendo appello alla psicologia e alla storia, alla filosofia e all'economia, illustra i modi in cui sia i singoli individui sia i gruppi si sono nel tempo confrontati con queste ansie. Scopriamo così che l'ansia da status è un sentimento che accompagna l'uomo da sempre. -
Con la morte nel cuore
Chi ha sparato all'ispettore capo Lanza del commissariato di Quarto Oggiaro? L'ispettore Michele Ferraro è alle prese con uno dei più difficili casi che gli siano mai capitati. Perché, in quella periferia milanese dove tutti si conoscono e dove è quasi impossibile distinguere gli innocenti dai colpevoli, sta succedendo qualcosa di grosso. Cosa c'è dietro? Che parte ha il Baffo, un sognatore finito a fare il barbone? E che strani intrecci si sono formati tra le mafie pugliesi, calabresi e slave? Ferraro indaga, facendo quotidianamente i conti con i suoi malumori, con l'ennesimo tentativo di prendere una laurea, e con il popolo minuto di una città raccontata con durezza sarcastica e simpatia contagiosa. -
La fotografia
Curiosando in un armadio di casa, Glyn Peters, storico e celebre personaggio televisivo, trova casualmente una fotografia che non aveva mai visto prima di allora. Scattata d'estate, diversi anni prima, l'immagine mostra Kath, la bella moglie mancata da poco, con le mani nelle mani di suo cognato. La mente di Glyn inizia ad affollarsi di domande. Chi scattò la fotografia? Dove e quando fu scattata? Chi altro sapeva? E Kath ha fatto in modo che lui trovasse quella foto? Un mondo di certezze, di affetti sembra sgretolarsi e quella donna tanto amata tutto a un tratto diventa una sconosciuta, un enigma. -
Incontro in Egitto
Claudia Hampton, bella, famosa e intrepida corrispondente dall'Egitto durante la Seconda guerra mondiale, e celebrata studiosa di storia negli anni successivi, sta morendo. E decide di raccontare la storia della sua vita, dei suoi amori e delle sue sconfitte: ""Ma la cronologia mi irrita. Non c'è cronologia dentro di me. Io sono una miriade di Claudia che si muovono si mescolano e si dividono come scintille di luce sulla superficie dell'acqua"""". E così i ricordi cominciano a prendere forma in modo apparentemente disordinato, a comporsi in un mosaico di eventi e avvenimenti che coprono quasi un secolo di esistenza, dagli anni della sua infanzia, il primo dopoguerra, fino all'attualità dei nostri giorni."" -
Un'ondata di caldo
Pauline ha 55 anni, lavora come editor e sta trascorrendo l'estate, caldissima, in un cottage nella campagna inglese. Ma il lavoro non riesce a distrarla da quanto sta avvenendo sotto i suoi occhi: sua figlia Teresa è sempre più cupa e depressa, divorata dalla gelosia per il marito Maurice, scrittore di successo, che nasconde assai male la sua passione per la fidanzata del suo editor personale. Pauline osserva e racconta: e la storia della figlia si mescola con quella del suo passato, quando anche lei era stata travolta dalla gelosia per le avventure del marito. Penelope Lively, nata al Cairo nel 1933, è membro della Royal Society of Literature e vive in Inghilterra dal 1945. -
Le umiliazioni non finiscono mai
Da Roddy Doyle a John Banville, da André Brink a Jonathan Coe; e poi ancora Bernard MacLaverty, Julian Barnes, William Trevor, Margaret Atwood, Irvine Welsh e altri ancora. Settanta poeti e narratori, noti o addirittura notissimi, che hanno accettato di raccontare, in brevissimi e spassosi aneddoti, tutte le figuracce, le umiliazioni ricevute in pubblico, tutti i momenti e le occasioni in cui essere uno scrittore famoso si è rivelata un'esperienza vergognosa e grottesca, a volte al limite del drammatico, e sempre comunque un'esperienza da affrontare con le guance stravolte dal rossore. Una serie di quadretti sapidi e divertenti, raccontati con leggerezza autoironica. -
Una storia d'amore come tante
Infermità mentale, incesto, stupro, campi di rifugiati, aborto, terrorismo domestico, il mito della bellezza, l'incapacità di affrontare le proprie inclinazioni sessuali. Storie di donne le cui vite non possono definirsi ""normali"""", che hanno lottato per amore e che hanno vinto. Quindici racconti che svelano il lato oscuro della vita quotidiana, basati su fatti reali e trasformati in finzione narrativa."" -
Cowboys & indians
Con la sua cresta da mohicano, la sua chitarra elettrica in spalla e un ego grande così, il giovane Eddie Virago, ""primo punk di Dublino"""", lascia l'Irlanda e, pieno di speranze in un talento musicale che convince solo lui, approda nella terra del successo: la grande, caotica, variegata Londra, vista attraverso lo sguardo sarcastico, tagliente di un grande narratore."" -
Papà non era comunista
La provincia emiliana, nel dopoguerra: un mondo il cui segno più forte e distintivo sembra essere quello di una rissosa e allegra vitalità. Protagonista è una famiglia a metà borghese a metà contadina, che riassume in sé un po' tutti gli umori, i sentimenti, i rancori, le contraddizioni di una società provinciale, in anni piuttosto cruciali. C'è la nonna che è rimasta monarchica e fascista; una madre attenta alla posizione sociale della famiglia; un padre (soprattutto un padre) che la coerenza politica porterà a fare scelte spregiudicate e generose. E c'è il figlio che vive tutto questo periodo di tumultuose passioni da bambino, e che tutto guarda, appunto, con gli occhi avidi e incantati dell'infanzia. -
Sulla scogliera
"In un luogo mitico - la casa sul promontorio sospesa tra cielo e mare, il paesaggio e la luce 'mediterranei' - un intagliatore di Madonne e una pittrice astratta, entrambi tedeschi, vivono ed espiano fino alle conseguenze estreme la maledizione tragico-farsesca dell'essere artisti nel mondo del già detto, del già fatto, nel triste mondo della riproducibilità. Un'Italia degradata, e tuttavia memore di una trascorsa civiltà i cui rituali estremi, seppure insidiati dalla barbarie 'spettacolare' della modernità, sopravvivono nella vita di un borgo marinaro, fa da sfondo a un delitto, efferato ed enigmatico, e a un'altrettanto misteriosa metamorfosi del protagonista."""" (dalla Postfazione di Andrea Landolfi)"