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La città dei baci
Tutte le donne con cui Felix Dern si arrischia a fare l'amore rimangono inesorabilmente incinte: è un fatto che si è ripetuto già cinque volte, e ora è il turno di Mouetta, la sesta. Dopo un pranzo consumato insieme, Mouetta si avvicina all'orecchio di Felix e, sporcandolo leggermente di rossetto, gli sussurra che aspetta da lui un bambino. Il primo per lei, il sesto per lui. E Felix vorrebbe dirle che questa non può più essere una bella notizia, che si sente accerchiato, circondato, che la sua eccezionale fertilità è in realtà una maledizione, una tragedia che gli ha rovinato la vita. Ma sa che la colpa è, alla resa dei conti, tutta e soltanto sua... -
Il movente
Alvaro è uno scrittore la cui ambizione è scrivere ""l'opera definitiva"""" che rivoluzioni la storia della letteratura. Per costruire il suo capolavoro inizia a studiare i vicini di casa: una giovane coppia di sposi senza soldi, un uomo solitario e meschino, una portinaia che non sopporta il marito. Nell'affanno di rappresentare verosimilmente i conflitti nella finzione narrativa si adopera a provocarli nella vita reale. Però Alvaro non sospetta che la realtà non è governabile come un romanzo."" -
Un campo di fragole
Loes, bambina di sei anni che vive ad Amsterdam, prima innamorata di Thomas e poi infelice vittima degli altri bambini, emarginata dai suoi coetanei per una colpa non commessa da lei; Loes ragazzina dodicenne su una piccola isola scozzese, quasi esiliata, con una madre appena uscita dal carcere con la quale non riesce più ad avere alcun rapporto e un gruppo di amici di cui diventa quasi subito il leader indiscusso; e infine ancora Loes e ancora Amsterdam, i diciotto anni, i chiarimenti definitivi e necessari, le rivelazioni della madre, i misteri e l'incubo che lentamente si dissolvono. Renate Dorrestein racconta, nella crescita faticosa della sua protagonista e degli adulti che la accompagnano, la strana storia di un omicidio mai commesso eppure confessato. -
Regole d'amore
Una serie compatta di racconti, per lo più ambientati in Irlanda, in cui William Trevor ripropone al lettore il suo mondo di vite vissute sottovoce: vicende all'apparenza dimesse e quotidiane, tutte legate al mondo dei sentimenti e dell'amore, che celano il segreto di profondità vertiginose e che si spalancano improvvisamente di fronte a un evento o a un singolo minimo gesto. Raccontando al lettore di distacchi e di abbandoni, di incontri e di tradimenti, Trevor fa vibrare la sua voce e la sua scrittura di tutta l'intensità psicologica che gli è propria, penetrando nell'intimo dei suoi personaggi, svelando tramite pochi dettagli e poche calibrate parole la verità recondita di sentimenti. -
Un matrimonio da dilettanti
Michael e Pauline sembrano una coppia perfetta: giovani, innamorati, in sintonia l'uno con l'altra. Si incontrano per la prima volta a Baltimora nel dicembre del 1941 e decidono di sposarsi durante la Seconda guerra mondiale. La loro vita prosegue serenamente, nonostante le diversità di carattere che emergono gradualmente negli anni. Il matrimonio li accompagna fino alla vecchiaia e sembrerebbe ormai al riparo da ogni intemperie, fino al giorno in cui tutto precipita... -
Un mondo ignorato. Gli irlandesi dell'ultima generazione
Negli anni Cinquanta, mezzo milione di irlandesi lasciarono il proprio paese per costruirsi una vita in Gran Bretagna, costretti dalla miseria e dalla mancanza di lavoro in patria, perché ""non c'era altro da fare che imbarcarsi"""". Le navi erano quelle del trasporto bestiame, il viaggio lungo e avventuroso, la destinazione spesso ignota. Arrivavano con poche sterline in tasca, giovani senza un mestiere che magari non si erano mai allontanati prima dalla campagna e dovevano trovare subito un lavoro. Molti di loro si dirigevano alla stazione con un'etichetta applicata al cappotto, come fossero pacchi postali, sulla quale era scritto il nome del cantiere che li avrebbe ingaggiati. Le donne, più numerose degli uomini e in maggioranza single - un'anomalia nella storia dell'emigrazione europea - per lo più andavano a servizio nelle famiglie, oppure lavoravano come cameriere o infermiere. Di queste pagine di storia ci offre una testimonianza diretta Catherine Dunne, una delle voci più vibranti della narrativa irlandese: l'autrice di """"La metà di niente"""" presenta dieci testimonianze, dieci interviste a uomini e donne """"doppiamente invisibili"""", esuli ignorati dal proprio paese, che non ha mai riconosciuto la realtà dell'emigrazione, e dalla comunità di adozione, che nutriva verso di loro un rancore dettato dall'ignoranza e dai pregiudizi. Un mosaico di storie drammatiche, ma talvolta anche divertenti, capaci di farci rivivere un passato che non è poi così lontano nel tempo dal benessere dell'Irlanda d'oggi."" -
Amici, amanti, cioccolato
Isabel Dalhousie è una dilettante di filosofia, una detective a tempo perso, una cultrice di belle arti e di teatro. Ma è anche una donna, senza dubbio. E in certe occasioni sente chiaramente che tutto il suo universo morale, così faticosamente costruito, potrebbe crollare sotto i semplici colpi del fascino maschile. Quando, per esempio, incontra l'uomo che avrebbe dovuto sposare sua nipote Cat, anche lei, che pure ha appena finito di stroncare in una recensione un po' stizzita un ""Elogio del peccato"""", cede davanti alla sua bellezza e si trova in una situazione di imprevista e conturbante difficoltà. Ma altre ben più inquietanti prove attendono la simpatica Isabel in questo nuovo libro di McCall Smith: l'incontro con un uomo che ha appena subito un trapianto di cuore e che le confida di essere da quel momento tormentato da ricordi inspiegabili, che sicuramente non gli appartengono, rendono la vicenda davvero complicata e intrigante. E Isabel, come al solito, non si tira indietro: accompagnata dalla fedele Grace, percorre le strade e i salotti più curiosi di una Edimburgo quasi magica, addentrandosi in un'indagine pericolosa e imprevedibile, in cui emergono di nuovo tutta la sua umanità e simpatia, insieme alla capacità di riflettere con semplicità sugli ingredienti essenziali della vita, l'amore, l'amicizia e naturalmente anche la tentazione, che non sempre si presenta sotto forma di cioccolata..."" -
Il piacere sottile della pioggia
Se vivi in Scozia devi, volente o nolente, saper apprezzare la pioggia, perché la chiave della felicità è ottenere il meglio da ciò che si ha a disposizione. Isabel Dalhousie lo sa bene ma non riesce proprio a mettere in pratica il saggio proposito: la sua vita è troppo affollata di pensieri e manca di azione. Le preoccupazioni che l'assillano sono, come al solito, legate agli altri, alle persone che le stanno più a cuore: trovare un appartamento per Grace, evitare alla giovane nipote Cat nuove delusioni d'amore, conservare l'amicizia con Jamie, l'ex fidanzato della nipote, nonostante il fatto che si sia irrimediabilmente innamorata di lui e le riesca davvero difficile mantenere le distanze. A tutto questo si aggiungono anche i pensieri per un nuovo amico, un colto e gentile milionario americano impegnato in un rapporto di coppia avvilente che potrebbe addirittura metterne a repentaglio la vita... Tra gallerie d'arte e vecchie dimore, in una Edimburgo raffinata e vivace, con le sue strade e i suoi locali pieni di storia, Alexander McCall Smith ci riporta nella vita della filosofa Isabel Dalhousie, offrendoci un sorprendente giallo dei sentimenti. -
Carambole
Il commissario Van Veeteren è finalmente in pensione: si occupa della sua libreria antiquaria e non sa nulla della serie di omicidi che si sta per abbattere sulla sua città. Tutto ha avuto inizio quando un guidatore ha investito per caso un ragazzo che camminava sul ciglio della strada: il ragazzo è morto e l'automobilista, dopo qualche indecisione, è fuggito. Nei giorni seguenti tutto sembra tranquillo e il colpevole si sente sempre più al sicuro. Fino al giorno in cui riceve la lettera di un testimone che comincia a ricattarlo, sostenendo di averlo visto e di essere pronto a rivelare la sua colpa. Messo sotto pressione, l'incauto guidatore si trasforma in un astuto detective... -
Dolce libertà. Un irlandese in America
Un viaggio negli Stati Uniti, coast to coast, alla scoperta delle numerose comunità irlandesi americane e delle nove città chiamate Dublino presenti negli USA. Racconta in termini comici gli incontri con gli irlandesi americanizzati, registra i ricordi delle dure esperienze di immigrazione, indaga le radici irlandesi riconoscibili nel jazz, nel blues e nei gospel e presenta il pantheon degli eroi irlandesi americani, da John F. Kennedy a Billy the Kid, alla ricerca delle profonde connessioni fra la più grande potenza del mondo e la minuscola Irlanda. -
Valer la pena. Testo spagnolo a fronte
Pochi poeti come Juan Gelman hanno attraversato disperazione e orrore. Il lettore di questa sua nuova grande raccolta se ne accorgerà subito. Conoscerà una sofferenza che niente può placare, perché ""non ci sono farmacie dell'anima"""", e si chiederà con l'autore se """"non / scrissero mai la parola bontà / nel libro del mondo"""". Eppure pochi poeti come Gelman, definito da tempo """"voce poetica dell'Argentina"""", comunicano tanto amore per la vita e per la poesia. Vita, pietà, gioia si incarnano spesso in immagini di bambini, che piangono, che mendicano, che giocano, che sognano, che provano desideri innocenti, che vanno alla scoperta della meraviglia delle cose. E tanti sono i poeti convocati fraternamente pagina dopo pagina: Auden, Rilke, Hölderlin, Dante, Cavalcanti, Kavafis, Celan con la sua morte per acqua, Brodskij con il suo esilio, il """"compagno"""" Cernuda con il suo ricordarci """"la nobiltà umana"""". Più volte poi viene evocato Catullo. Così Gelman, questo poeta civile, così attento al riscatto dell'uomo dagli abissi della crudeltà della storia, diventa poeta d'amore: si interroga con Catullo su che cosa sono i baci, sul senso dell'amare e dell'odiare insieme, e scrive versi semplici, eterni, bellissimi come questi: """"Non so perché ti amo. / So che per questo ti amo""""."" -
Un nome da torero
Berlino, seconda guerra mondiale: una collezione di antiche e preziosissime monete d'oro scompare dai forzieri della Gestapo. Cinquant'anni dopo, in una Berlino ormai liberata dal Muro, un ex guerrigliero cileno dal passato complicato, e che porta il nome di un famoso torero, Belmonte, viene incaricato da una compagnia di assicurazioni di ritrovare il tesoro della Collezione della Mezzaluna Errante. Ma c'è anche qualcun altro interessato a quelle monete: in quella stessa Berlino un ufficiale dei servizi segreti della Germania Est riceve lo stesso incarico. Comincia così per l'ignaro Belmonte un duro inseguimento che dall'Europa lo porterà fino alla Terra del Fuoco. -
Terra di mele. Testo spagnolo a fronte
L'opera si configura come una sofferta riflessione sugli orrori della storia in cui l'indomita poetessa cilena declina le tremende logiche della violenza e della follia umana tra passato e presente, tra memoria e cronaca dei nostri giorni, tra l'America Latina e l'Iraq, senza mai stancarsi di lanciare dalle macerie della civiltà della ragione un profetico monito alle ragioni della pace e della tolleranza. Una Yanez sempre più matura che canta con voce intensa e vibrante la bellezza della natura, della carne e della fecondità mentre tutto intorno il mondo precipita in una voragine di insensata distruzione. Carmen Yanez è nata a Santiago del Cile nel 1952. Fuggita in Svizzera dopo un periodo di prigionia e clandestinità, vive in Spagna. -
La donna del ritratto
Quando, un pomeriggio di fine agosto, Tomàs incontra Claudia, un antico amore di gioventù, lui non sa ancora che la sua esistenza sta per prendere una svolta inaspettata. Questo semplice incontro casuale sembra infatti presentargli all'improvviso la donna della sua vita, ma rischia anche di farlo sprofondare in un incubo da commedia degli equivoci. Tutto viene messo in discussione: un matrimonio ormai esaurito, il precario posto di assistente di letteratura all'università, gli amici di sempre... Da un giorno all'altro nulla è più come prima. Trascinato dagli eventi che si susseguono a ritmo vertiginoso, Tomàs, il riflessivo professore, cercando quasi inconsapevole la sua stessa perdizione, insegue disperatamente un amore appena intuito, che si rivela come qualcosa di misterioso e inesorabilmente fatale. -
Breve storia di (quasi) tutto
Viviamo in un pianeta di cui si sa poco o addirittura quasi nulla. Quanto è grande? Quali leggi ne governano il moto, la natura, i fenomeni? È per questo che Bryson si è convinto che, prima di lasciarlo, sia giusto provare a conoscerlo un po' meglio, usare la propria intelligenza e curiosità per scoprirne le regole e i segreti. E allora parte per un viaggio molto diverso da quelli che ha raccontato negli ultimi anni, un viaggio che lo conduce nel mondo delle scoperte e delle conoscenze scientifiche, narrando la storia dell'universo come se fosse un romanzo, facendo comprendere, senza difficoltà inutili, la teoria della relatività, i segreti chimici del big bang, le leggi dell'evoluzionismo, con una prosa ironica e divertente. -
Una faccia già vista
Henry Smart, il ragazzo dagli occhi blu che ha fatto impazzire tutte le dublinesi e che pretende di essere stato l'uomo di fiducia di Michael Collins, è fuggito in America, inseguito da brutti ricordi e da concretissime minacce per vari conti lasciati in sospeso. Ma è lo stesso ragazzo di sempre, con il suo fascino irresistibile, le sue risposte pronte e velenose, le sue prestazioni amorose quasi surreali e la sua incredibile capacità di cavarsela, sempre e comunque; e in America lo attendono nuove avventure, altre imprese e altri inverosimili incontri: primo tra tutti quello con Louis Armstrong. -
Cena a sbafo. Testo inglese a fronte
In ""Cena a sbafo"""" l'autore ci parla del suo mondo, fatto di ippodromi e di scommesse, di bar di quart'ordine e di bevute, di camere in affitto e di incontri e rapporti occasionali; e lo fa con il graffiante umorismo di sempre, raccontando la sua America perduta, i suoi emarginati cronici, i suoi vigliacchi e i suoi vinti. Ma anche, e soprattutto, raccontando di sé, delle sue sconfitte e della sua fama crescente di scrittore, che non di rado vive come una condanna alla persecuzione. Scrivere rappresenta per lui un gesto scaramantico, l'esorcismo violento di chi non accetta di piegarsi alle logiche di un mondo che lo ha troppo a lungo escluso per poterlo sedurre adesso, da vecchio. Bukowski possiede il dono della sincerità, di una lucidità dello sguardo che non sa e non vuole negare la bruttezza, quella del mondo e della gente, ma anche la propria. Ed è, forse, un tale disincanto che potrà salvare chi ha scritto questi versi, denunciando anche se stesso pur di trovare un riscatto che sia di conforto."" -
Tutti gli anni buttati via. Testo inglese a fronte
Ci sono innanzitutto i luoghi: i bar di terz'ordine, le logore stanze di logori motel, gli ippodromi e le sale per le scommesse, le strade secondarie, i vicoli. E poi ci sono naturalmente gli uomini e le donne che popolano questi luoghi: e sono quasi tutti esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi e poi tragicamente derisi. Ma più forte e intensa di ogni altro luogo e di ogni altro uomo, c'è la voce del poeta che li racconta: Bukowski non tradisce il suo mondo, non abbandona i disperati al loro destino; anzi, la sua voce suona sempre come la voce del loro riscatto. Non c'è poesia di questa raccolta in cui non si senta la feroce volontà di aderire al mondo degli ultimi, siano essi operai ""senza volto"""", che il lavoro distrugge di fatica, siano prostitute o alcolizzati, siano artisti morti senza aver conosciuto la gloria, siano vecchi abbandonati su una panchina di un parco, siano addirittura dive di Hollywood distrutte dal successo, come Marilyn Monroe, """"fiore appassito e poi buttato via"""" a cui il poeta dedica un breve ma struggente canto funebre. Le poesie di Bukowski, spigolose e persino crudeli, sono il controcanto al mondo del successo e del benessere: e nel loro disperato modularsi sopra le rovine risuonano le note più oscure e straziate del sogno americano."" -
So benissimo quanto ho peccato. Testo inglese a fronte
C'è qualcosa, nella poesia di Charles Bukowski, che seduce e coinvolge immediatamente il lettore, immergendolo lentamente dentro il mondo che il poeta descrive e da cui non gli permetterà più di uscire. È un grido di dolore soffocato ma ben udibile, sono immagini di povertà ed emarginazione e di possibili riscatti; ma forse, più di tutto, è l'umanità che da questi versi traspare, sempre e comunque: nel suo ritmo in superficie prosastico, ma in realtà dettato da tempi interiori sempre rispettati e assecondati, quella di Bukowski è infatti una poesia irrinunciabilmente «umana», una poesia contemporanea per eccellenza, lontanissima dagli effetti speciali della retorica del passato anche recente e invece sempre intrisa di realtà, di vita che pulsa sulla pagina, che apre le porte della letteratura e le sfonda. Il lettore si trova di fronte al mondo che è tipico dei libri di Charles Bukowski: incontri casuali con donne di dubbia provenienza, corse di cavalli negli ippodromi di provincia con la squinternata fauna umana che li popola, affitti da pagare e padroni di casa sempre più impazienti, tanto vino e tanto whiskey, un'umanità sempre lacerata e derelitta, ma mai priva di una dignità speciale, che è poi la scintilla che scocca proprio nei versi del poeta americano, riscattando anche le esistenze più disperate, come, per tanti aspetti, fu la sua. E alla fine, pagina dopo pagina e verso dopo verso, il quadro che si compone è proprio quello di una disperazione a cui comunque non ci si arrende, di una sofferenza ineludibile ma continuamente sfidata, con il sorriso di chi non ha mai avuto nulla da perdere. -
Ehi, Kafka! Testo inglese a fronte
La poesia di Charles Bukowski è una voce che travolge e seduce il lettore, facendolo prigioniero nel suo mondo senza lasciargli possibilità di fuga. In questa voce travolgente si sentono echi di un dolore soffocato ma ben percepibile, si vedono immagini di povertà, emarginazione e possibili riscatti, ma soprattutto si riverbera, potente, l'umanità dell'autore. Quella di Bukowski è infatti una poesia ""umana"""", una poesia contemporanea per eccellenza, in quanto molto lontana dagli effetti speciali della retorica del passato e sempre profondamente intrisa di realtà, di vita vissuta, che risuona in ogni pagina. Tornano dunque i compagni di sempre del poeta, donne perdute, la bizzarra fauna umana che popola gli ippodromi di provincia, padroni di casa sempre più rabbiosi, e poi ancora i soliti problemi legati alla cronica mancanza di denaro, e all'altrettanto cronica presenza dell'alcol, fuga e dannazione. Ma per tutti, in questi versi meravigliosi nella loro disperazione, c'è una possibilità di riscatto.""