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Specchi graffiati
Con ""Specchi graffiati"""", l'autore tenta di scandagliare le verità più profonde dell'essere umano che, da sempre, porta dentro di sé traumi e ferite, ed è in lotta contro il proprio destino e in rapporto con la propria coscienza morale. Il linguaggio e le forme narrative, infatti, aderiscono di volta in volta al contenuto, variando a seconda del tema, delle caratteristiche dei personaggi e delle situazioni. Gli Specchi, disposti secondo un crescendo di intensità emotiva ed espressiva che va dal comico al tragico, in sostanza raccontano dolori di diversa natura che affondano le loro radici nella paura, insita nell'essere umano, di incontrarsi - e dunque, scontrarsi - con i propri limiti."" -
Cronache di tre dee. La profezia di Gwyn
Nella Valle Sempreverde, la terra in cui vive Gwyn, vige ""la grande legge dei numeri, l'unica non contestabile da nessuna creatura"""", secondo la quale i nobili e il popolo sono contraddistinti da numeri tatuati sul corpo, necessari per distinguere la classe sociale di appartenenza. I druidi sono gli unici a fungere da eccezione a questa tradizione; essi sono profeti in grado di predire il destino di tutti. E sarà proprio un druido, Thoeak - amico del lord Searos, lord della Valle e padre di Gwyn - che, alla nascita della bambina """"dai capelli rossi"""", presagirà un evento terrificante che sembrerà riguardare la piccola appena venuta al mondo. Al compimento dei sedici anni di età, poiché la profezia si avvererà, Gwyn sarà costretta a fuggire dalla sua residenza, e ad affrontare prove inenarrabili per salvare il suo popolo e la sua famiglia. Il viaggio, che la protagonista intraprenderà con paura e dolore, ben presto si rivelerà fonte inesauribile di sorprese e colpi di scena, e permetterà alla """"guerriera"""" di conoscere la vera amicizia, grazie a Elean, Tirya e Nor, che l'aiuteranno ad affrontare diverse imprese per riuscire a portare la pace nel loro mondo."" -
Piccole grandi donne
"Piccole grandi donne"""" è l'elaborato finale di un progetto inserito nel PTOF dell'Istituto Comprensivo """"Giovanni Pascoli"""" di Matera sulle pari opportunità e sulla violenza di genere, coordinato dalla professoressa Grazia Tantalo, e sostenuto dal Dirigente Scolastico dell'Istituto, professor Michele Ventrelli, sempre aperto a iniziative tese a sviluppare il senso di cittadinanza e civile convivenza negli studenti. Le preziose riflessioni hanno visto la luce grazie ad Antonella Fontana che, raccontando il femminicidio di sua sorella, Anna Rosa Fontana, e di tante altre donne, ha messo a nudo il suo dolore per trasformarlo in energia positiva, e per guidare gli studenti coinvolti in un percorso di crescita empatica, imprescindibile per costruire un futuro migliore, all'insegna del rispetto e dell'amore sano." -
Comandamenti, vizi e virtù
«""Ma quid est"""" sotto il profilo del diritto, davanti alla violazione di tanti comandamenti? De Tilla ci ha introdotto con severa lucidità al momento in cui Mosè riceve - per due volte - le Tavole della Legge, simbolo dell'Alleanza tra Dio e Israele. Una vicenda drammatica dove risalta con forza come fondamento di questa Alleanza è la volontà di Yahveh, che affermando la sua unicità totalizzante - """"sono colui che sono, mia è tutta la terra"""", dice a Mosè quel Dio geloso - dà sostanza ed efficacia imperiture ai Comandamenti. De Tilla non lo dice esplicitamente, ma ci guida verso l'unica conclusione possibile: i Comandamenti sono Yahveh: e da Yahveh si inseriscono nella vita degli uomini secondo i suoi disegni imperscrutabili.» (dalla prefazione di Franco Mencarelli)"" -
Il diario di Lela. Storia di ordinari abusi
Frammenti di dolore, estrapolati dal racconto di una donna, lasciano spazio a interrogativi e dubbi atroci su cui indagare. Adriano, giornalista brillante e dal fiuto per le investigazioni, si troverà a fare i conti con il diario di Lela, le cui pagine rimandano al profilo complesso di una ragazza dal vissuto emotivo devastato e intorpidito da stupri reiteratamente subiti. Sarà proprio Adriano che - entrando di soppiatto nelle squallide vite di chi si è macchiato di simili atrocità - farà luce sugli eventi tragici che hanno segnato il percorso di Lela, e che sembrano averla condotta fino alla morte. ""Il diario di Lela. Storia di ordinari abusi"""" è un romanzo che dà voce a tutte le donne che hanno subìto e subiscono violenze, ma che non hanno la forza e il coraggio di raccontare. È un invito ad ascoltare il silenzio, quello rumoroso, e a comprenderlo, invece che giudicarlo."" -
La fuerza del corazón de Alejandro Marmo
L'autrice analizza l'arte di Alejandro Marmo, principalmente caratterizzata da sculture realizzate con objec trouvés. Le immagini pittoriche figurative ed astratte, eseguite mediante la percezione dinamica della luce e l'armonia di colori, trasmettono la componente spirituale contemplativa, la fede, la tradizione e la speranza. Il libro La Forza del Cuore è una metafora di bontà, fratellanza, salvezza, solidarietà, conforto, aiuto e coraggio nel Terzo Millennio. È un messaggio di amore e pace che parte dal cuore e si irradia nel mondo. Le sculture e i dipinti sono essenzialmente focalizzati sul visibile, le teorie e i pensieri sono inscindibili dalla partecipazione emotiva e dalla creatività. -
The strenght of heart by Alejandro Marmo
L'autrice analizza l'arte di Alejandro Marmo, principalmente caratterizzata da sculture realizzate con objec trouvés. Le immagini pittoriche figurative ed astratte, eseguite mediante la percezione dinamica della luce e l'armonia di colori, trasmettono la componente spirituale contemplativa, la fede, la tradizione e la speranza. Il libro La Forza del Cuore è una metafora di bontà, fratellanza, salvezza, solidarietà, conforto, aiuto e coraggio nel Terzo Millennio. È un messaggio di amore e pace che parte dal cuore e si irradia nel mondo. Le sculture e i dipinti sono essenzialmente focalizzati sul visibile, le teorie e i pensieri sono inscindibili dalla partecipazione emotiva e dalla creatività. -
La lettera di Ari
«Era ormai quasi buio, pensavo ai re Magi che si apprestavano alla venuta di Cristo e speravo che portassero terra e pane a tutti gli uomini che, come me, non trovavano la via; speravo che almeno quella notte Dio fosse generoso e lasciasse che gli angeli vegliassero sugli uomini di cattiva volontà. Il miracolo non era più avvenuto per centinaia di anni, perché forse non lo si era meritato, o forse avveniva senza sosta e non si aveva occhi per vederlo. Ad ogni modo, pregavo che si compisse di nuovo quella sera, pregavo affinché in questo tempo di miseria gli uomini potessero ricordare. Pioveva impetuosamente e i vetri della finestra si erano decorati con striscioline di minuscoli brillanti, mentre splendevano a miriadi le luci della cittadina, ma più forti e più intense erano quelle gocce d'acqua sui vetri spogli.» -
La forza del cuore di Alejandro Marmo
L'autrice analizza l'arte di Alejandro Marmo, principalmente caratterizzata da sculture realizzate con objec trouvés. Le immagini pittoriche figurative ed astratte, eseguite mediante la percezione dinamica della luce e l'armonia di colori, trasmettono la componente spirituale contemplativa, la fede, la tradizione e la speranza. Il libro ""La Forza del Cuore"""" è una metafora di bontà, fratellanza, salvezza, solidarietà, conforto, aiuto e coraggio nel Terzo Millennio. È un messaggio di amore e pace che parte dal cuore e si irradia nel mondo. Le sculture e i dipinti sono essenzialmente focalizzati sul visibile, le teorie e i pensieri sono inscindibili dalla partecipazione emotiva e dalla creatività."" -
Storie di una ragazza qualunque
Francesca è solo una bambina quando si rende conto di vivere in un contesto familiare diverso dagli altri: un padre assente e del tutto disinteressato a sua figlia, una madre fragile e succube. Questa precoce presa di coscienza la spingerà a cercare altrove l'affetto di cui ha bisogno. Il traboccante desiderio di comprensione e di amore di una bambina alle soglie dell'adolescenza si riverserà sulle sue amiche e sui suoi nonni. Crescendo, però, il percorso di Francesca si rivela essere tutto in salita, e spesso è proprio sulle sue fragilità che le persone che incontra lungo il suo cammino faranno leva. Quella di Francesca è una vita dura, fatta di abusi e di abbandoni, di sbagli e di redenzione, una vicenda aberrante eppure verosimile. Una storia unica e al tempo stesso ""qualunque"""" perché potrebbe essere la storia di tutti noi."" -
Il silenzio dell'Universo
Hazel ha un dono sinistro, inspiegabile. Può viaggiare in modo incontrollato tra le dimensioni, tra realtà alternative. Tutte ugualmente vere. Tutte ugualmente false. Una condanna, una beffa ordita dall'Universo, che porta la protagonista del libro a svegliarsi in luoghi e tempi sempre diversi. Come nel 1996, quando la Terra ha ormai le ore contate a causa dei cambiamenti climatici e di una pioggia di asteroidi che colpirà il pianeta, annientandolo inesorabilmente. Per Hazel, invece, è soltanto l'inizio di un altro sogno. O forse di un nuovo incubo. Nell'assordante silenzio di un circolo vizioso destinato a ripetersi, fra visioni di morte e macabri personaggi sovrannaturali, l'imminente fine del mondo diventa, così, il pretesto per la creazione di un romanzo che attraversa diversi generi letterari e che analizza le mille sfaccettature della natura umana. Fallace, disordinata, egoista, predatrice e, pur tuttavia, capace ancora di inaspettati slanci di generosità. In questo scenario apocalittico, si muove un'umanità decadente e sbandata, proprio come lo sono i ragazzi che Hazel incontrerà lungo il suo cammino e a cui si unirà per un ultimo, disperato, viaggio on the road attraverso la peccaminosa, perversa, contraddittoria, America. Ma è davvero la fine di tutto o è semplicemente il racconto, la narrazione, di una mente malata, di una bugiarda patologica? Ai lettori il compito di scoprirlo, sfogliando le pagine di un testo insolito, spiazzante, feroce, dove ogni cosa è al contempo veritiera e ingannevole. Persino il nome della protagonista. -
Napoli, antica Partenope (Il grande mosaico di suoni, voci, personaggi e immagini dai cangianti colori dell'arcobaleno)
Come tasselli di diversa forma, colore e, talvolta, materiale contribuiscono a creare splendidi mosaici, così dall'intersecarsi di credenze popolari sacre e profane, di storia e tradizioni, di racconti mitologici e folcloristici, di capolavori d'arte e di bellezze paesaggistiche emerge l'immagine di una Napoli dalle mille sfaccettature. I tasselli, però, sono talmente tanti che spesso anche chi dalla nascita è vissuto nella bella città partenopea non li conosce tutti e non sa ricostruirne l'origine, la storia, l'ubicazione. Forte dell'amore che lo lega alla sua Napoli, città non d'origine ma d'adozione, l'autore ci conduce in questo intricato mosaico di tessere, alternando narrazioni brevi, ma sempre ricche di curiosità. Un siffatto susseguirsi di capitoli relativi ai più svariati argomenti fa sì che chi legge non si stanchi, né si annoi mai, anzi si appassioni sempre più alla lettura. Dalla fondazione di Napoli il 21 dicembre del 475 a C. sull'isolotto di Megaride, dove si narra vi sia la tomba della sirena Partenope, di cui lo scrittore descriverà poi l'incontro con Ulisse nella baia di Salerno, si passa, quindi, alle grandi innovazioni durante il periodo borbonico, al primato di Napoli nell'arte serica, a leggende legate alla superstizione popolare quali quelle del ""munaciello"""", della """"bella Mbriana"""", del """"monacone"""", dell'""""anima pezzentella di Lucia"""", a mestieri antichi e caratteristici quali quello del postiglione e del suonatore di pianino, alle festività ed alle storie miracolose legate alla Chiesa di S. Maria di Piedigrotta, di San Gennaro, della Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. Sullo sfondo di tali racconti, per dirla con l'autore, """"compare spesso la principale caratteristica della personalità partenopea, ossia la spontaneità, presupposto della solarità che contraddistingue sempre tutto ciò che porta il marchio Napoli"""" e che caratterizza, in particolare, alcuni """"divertenti"""" personaggi, quali il professore Procolo Catello Diotaiuti, il marito musicista restituito ed i venditori di taralli """"nzogna e pepe"""" e di """"broro 'e purpo"""". (Maria Micelisopo)"" -
Prison sapiens. La chiamata del titano
In un futuro molto prossimo, Ethan Patrick, deus ex machina della robotica e genio visionario di Seattle, riceve una mail dal misterioso Simon, che lo invita nel New Jersey per conoscere l'enigmatica Michelle De Boer, docente di Storia Antica a Princeton. Se lo farà, gli sarà rivelato ""il più grande segreto esistente"""". Dopo qualche perplessità, Ethan accetta di incontrare la giovane donna e questa decisione cambierà per sempre il corso delle loro vite, proiettandoli in una realtà inattesa e piena di pericoli. Ethan legherà a sé Michelle, trascinandola in un vortice di enigmi, ma anche di sfide e di passioni, spingendola oltre le sue paure e i suoi limiti. I due si troveranno, così, pericolosamente vicini. Tra inseguimenti, sparatorie, complotti, antiche profezie, tradimenti ed insospettabili colpi di scena, i due dovranno fare affidamento solo su loro stessi per sfuggire all'ira sanguinaria di Dorian Garth ed Elise de Polignac, una diabolica coppia di parigini, membri del millenario Ordine del Grande Serpente, una setta segreta che cospira, sin dalla notte dei tempi, contro il genere umano. I due spietati assassini sono pronti a tutto pur di ostacolare il cammino di Ethan Patrick e Michelle De Boer verso Simon, detentore di una verità sconcertante, potenzialmente destinata a sconvolgere il mondo. Primo libro di una saga, l'opera rivoluziona le regole del fantathriller e pone ai lettori importanti riflessioni sui temi dell'interpretazione dei sogni, della clonazione umana, della manipolazione genetica e sul ruolo, sempre più preponderante, delle Intelligenze Artificiali."" -
Una famiglia allargata, cane compreso
In un quartiere di Napoli, un piccolo appartamento è teatro dei numerosi contrasti e delle piccole gioie quotidiane che costellano la vita della famiglia Schiattarella. Gennaro, patito di pallone dal cuore azzurro, da sempre disoccupato e allergico a ogni tipo di sforzo, trascorre le sue giornate spaparanzato sul divano a godersi le sue due passioni: il Napoli e il cibo. Sua moglie Concetta, maniaca dell'ordine e della pulizia, donna sempre troppo attenta ai bisogni di marito, figli e di sua madre Teresa, decide di vendicarsi dell'egoismo dimostrato dalla sua famiglia simulando la fuga di Pulcinella, l'adorato cucciolo di casa. Sullo sfondo di una Napoli viva e pulsante si susseguono le esilaranti avventure degli Schiattarella che, soltanto uniti dalla comune volontà di ritrovare a tutti i costi l'amico a quattro zampe, scopriranno cosa significhi essere una vera famiglia. -
Un possibile senso della vita
Un racconto, un romanzo è sempre una metafora, uno spunto per mostrare un'epoca, un'esperienza personale, un disagio esistenziale, un'emozione, un sentimento. A volte in maniera drammatica, altre ironica, talora surreale, ma sempre con un contenuto emotivo che appartiene a chi scrive. Una metafora della vita, quindi. È da questa considerazione che nasce ""Un possibile senso della vita"""": per dieci possibili sensi della vita dieci racconti sospesi tra il surreale, l'ironico, l'assurdo, il paradossale per arrivare al fondo dell'interiorità, della normalità. Ogni storia è a sé, ma tutte sono collegate da un fil rouge che trasforma la raccolta stessa in un altro possibile senso della vita: quello di chi scrive, quello di chi, leggendo questo libro, potrà appassionarsi e identificarsi in uno o più di questi sensi."" -
Avanti, c'è posto! Storie napoletane e... d'Abruzzo
Avanti, c'è posto! per un nuovo viaggio nel tempo. «Per la riferita Capitale di Napoli. Da' Marsi può anche farsi la via di Avezzano, di Capistrello, di Civitella o sia Valle di Roveta, di Balzarano e Sora, di Atino, di Monte-Cassino e Capoa» questa la strada che fece Bartolomeo, giovane studioso marsicano, per recarsi a Napoli nel marzo 1656. Un viaggio nella capitale Napoli e nell'Abruzzo vicereale ai tempi della peste. L'emozionante incontro con la ""viceregina del popolo"""" Bernardina Pisa, moglie di Masaniello, costretta a vendere il proprio corpo per sopravvivere. L'incontro di due giovani diversi per nascita, tradizioni, esperienze personali, Bartolomeo e Mimì, i protagonisti, si trovano per caso e l'uno diventa arbitro del destino dell'altro. Un viaggio nella Marsica tra la fine del Diciannovesimo ed i primi del Ventesimo secolo: nella vecchia Avezzano per buona parte ancora circondata dalle virtuali antiche mura, nella Napoli affascinante della Belle Époque e del Cafè Chantant. Un racconto denso di sorprese e colpi di scena, dove il tempo è una breve parentesi. Alla fine, nel percorso che ci accompagna verso la Grande Guerra, riviviamo il dramma del terremoto di Avezzano."" -
Eleonora (non) ha voce
Sullo sfondo di una città senza nome ma dai connotati inequivocabili, si muovono dei personaggi apparentemente stereotipati, eppure consapevoli dell'idea che di sé trasmettono agli altri. Un vulcano prossimo all'eruzione, come un terribile monito, si erge minaccioso sulla scena e, con i suoi anelli di fumo, sembra voler suggerire che è arrivato il tempo per ognuno di lanciare - ora e più forte che mai - il proprio grido d'aiuto. Per qualcuno, purtroppo, questa si rivelerà l'ultima occasione per poterlo fare. In un clima di crescente inquietudine, gli attori Gennaro, Amalia e Imma calano le proprie maschere, svelando insicurezze nascoste e dolori da sempre taciuti. -
Offesa e perdono
Clelia, una bella e sensibile ragazza, cresce a Maiori in una famiglia amorevole e premurosa che la ricopre di attenzioni e affetto. I suoi genitori sono commercianti, gestori di un negozio di prodotti artigianali e, durante la sua infanzia, Clelia trascorre l’estate aiutandoli. Spesso fa visita alla famiglia un vecchio amico, Lucio, un uomo molto affettuoso che riempie la bambina di regali. Crescendo, per Clelia appare sempre più evidente di non assomigliare né a sua madre né a suo padre. Malgrado la sofferenza e i mille dubbi, la ragazza cresce credendo di essere figlia dei suoi genitori, laureandosi e avviando una carriera professionale dopo gli studi di biologia. Tutto procede per il meglio finché Ida, la madre di Clelia, viene colta da un malore. La malattia spinge la donna a voler confessare la verità a sua figlia. Lucio, il vecchio amico di famiglia, è la sola persona a conoscere tutta la verità, che è molto più complessa di quanto possa sembrare. In poco tempo Clelia e tutte le persone che, mano a mano, si scoprono coinvolte nelle vicende celate, a quel punto, dovranno scegliere tra il perdono o la condanna. -
Il silenzio delle donne
Carla e Michele incarnano il giusto sodalizio tra Basilicata e Campania, Leonilde e Gianfranco sono due autentici toscani, Arianna e Paolo hanno entrambi origini lombarde, Delia e Francesco sono dei campani doc. Ma cosa unisce questo variegato gruppo di amici? Sicuramente il desiderio ingovernabile di partire, scoprire il mondo e le sue meraviglie, ma la valigia sempre pronta non è l'unica cosa che hanno in comune. Michele, dopo aver svolto per anni un lavoro che non lo gratifica, finisce col cedere alle facili promesse di guadagno del gioco d'azzardo. Gianfranco scopre di essere affetto da sclerosi multipla, Paolo ammette di essere da tempo dipendente dall'eroina, Francesco si ritrova a lottare contro l'alcolismo. ""Il silenzio delle donne"""" racconta le difficoltà quotidiane di quattro uomini, ma parla soprattutto delle donne che, scegliendolo ogni giorno, lottano al loro fianco."" -
Eros
«In una ideale antologia mediterranea, De Luca occuperebbe uno dei primi, meritati posti e sono certo che il compianto, comune amico Predrag sarebbe d'accordo, come lo sarebbe un suo fedele e discreto duca, il Simi, anch'egli marinaio incantato, nei momenti di maggiore ispirazione e amicizia» (dalla prefazione di Francesco D'Episcopo). Postfazione di Maria Gargotta.