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Soli
«""Soli"""" è uno scrigno pieno di brividi e di emozioni, in un alternarsi di momenti di assoluta dolcezza e di pagine che nascondono amare verità. Un volume di una struggente bellezza e di una profondità da brividi» (Tratto dalla prefazione di Antonello Paolo Perillo)."" -
L' anello di cenere
Nel buio di una grotta, una donna di nome Ilaria si reca in visita da Vidarr, l'uomo più potente della storia, e lo fa con un solo desiderio nel cuore: fermare una maledizione. Diciassette anni dopo, i giovani Cole ed Evelyn iniziano a fare strani sogni: sono insieme in una foresta, dove, anche se distanti, possono comunicare. Scopriranno, a loro spese, il motivo di questi ""incontri onirici"""". Difatti, due persone a loro care - Ariadne e Noah - vengono rapite e, per liberarle, i due devono presentarsi al cospetto di Verena, sovrana di Nunndoeck. A corte, la regina rivela il suo piano affidando loro il compito di riportarle un particolare oggetto: un anello, che le permetterebbe di lasciare il reame e assicurarsi così la vittoria. Le due anime si mettono alla ricerca, scoprendo qualcosa che lascerà tutti nello stupore totale."" -
Il diario del Priore
Durante alcuni lavori al palazzo abbaziale di Castellabate viene ritrovato, in ambienti sino ad allora sconosciuti, il diario del Priore di quel cenobio benedettino, dom Leo Morelli, risalente al 1191. In esso si narra del Cavaliere Templare Romaldo d'Arles, partito da San Giovanni d'Acri, assediata dall'esercito di Saladino, per consegnare al Papa Celestino III, per volere del Gran Maestro Robert de Sablé, un cofanetto contenente documenti e una preziosa reliquia custodita sino a quel momento dai Templari. Trattasi di una coppa in terracotta che Joshua, artigiano figulo di Gerusalemme, aveva modellata e donata a Gesù Cristo la sera in cui fu celebrata l'ultima cena. Lo storico e professore emerito Andrea Cantalupo, che legge il diario del Priore su sollecitazione del sindaco locale, Costabile Spina, si mette alla ricerca della coppa giungendo fino al Vaticano, dove a reggere le sorti della Chiesa di Cristo è Papa Bartolomeo, primo pontefice di formazione greco-ortodossa. Ma quella coppa di terracotta è veramente il Sacro Graal? -
La casa degli orologi
Marco De Felice, chirurgo napoletano appassionato di musica rock, vede la sua vita sconvolta da una manipolatrice che cerca di dominarlo psicologicamente, come ha fatto con una ragazza che vive con lei in un rapporto di plagio e sottomissione. Non basta la comprensione di sua moglie Federica per liberarlo dallo stato di soggezione mentale nel quale sembra essere sprofondato, ma sarà necessario l'inaspettato intervento di un paziente particolare, che si rivelerà ben diverso da come appare. Allorché la sua vita riprende un corso normale, un evento inaspettato lo coinvolge, stimolandone oltremodo l'innata curiosità. Fondamentali, in questa vicenda, risulteranno il brigadiere Viceconte, vecchio collaboratore del padre di Marco nella Polizia di Stato, nonché la disponibilità di Luigi Autuori, che si muove con agilità nel sottobosco di azioni al limite della legalità e che è legato a De Felice da un sentimento di gratitudine. Non mancano, a complicare la vita del chirurgo, la nostalgia per Rosa, una donna che riappare dal passato, e il rapporto con una giovane collaboratrice. L'autore racconta una storia ricca di intrighi e colpi di scena, sullo sfondo della vita frenetica di una città esaltata dalla prima vittoria nel campionato di calcio, grazie al genio di Diego Armando Maradona. -
E la Macaona disse alla Lucciola. Storie di montagna da vivere e da narrare
Un'antologia di racconti senza tempo per accompagnare i bambini, uomini e donne di domani, nel loro percorso di crescita. Ne derivano storie argute, malinconiche, suggestive, che giungono dalla vita reale, ricche di moniti preziosi e di spunti di riflessione. Attingendo dal folclore e dalle tradizioni montanare abruzzesi, il testo è inno poetico, omaggio al meraviglioso e variopinto circolo della Natura. Un cerchio magico che dobbiamo a tutti i costi preservare. Soprattutto, questo libro è un atto di amore nei confronti dei bambini, un filo rosso che lega idealmente nonni e nipoti. Dedicato a tutti coloro che conservano una scintilla di infanzia nei propri occhi. Il testo presenta inoltre le illustrazioni dell'artista Simonetta Paganini. Età di lettura: da 7 anni. -
Giallo plasma. Una storia di coraggio e speranza ai tempi del COVID
Quando la prima ondata di COVID-19 colpisce buona parte del centro-nord Italia, due medici di Mantova, Giuseppe De Donno e Massimo Franchini, in assenza di terapie per fronteggiarlo, mettono a punto una cura utilizzando gli anticorpi delle persone guarite dal COVID. Nasce, sull'asse Mantova-Pavia, la plasmaterapia, che in poco tempo diviene il trattamento contro il COVID più utilizzato al mondo. Francesco, Diego e Pamela sono solo alcuni dei pazienti guariti grazie al plasma iperimmune. Le loro storie - fatte di disperazione, ma anche di coraggio - catapultano il lettore nel buio di quel periodo. La luce, però, c'è sempre: c'è nel lavoro del personale ospedaliero, in chi si è dato alla medicina, nella solidarietà dimostrata, nelle amicizie nate nel reparto, nell'affetto e nella stima professionale che legano Franchini e De Donno. Il loro lavoro di ricerca è il conduttore di questo libro, che si muove tra numerosi episodi, noti e meno noti, fino al tragico epilogo. Massimo Franchini permette al lettore di scoprire cosa sia il plasma iperimmune e come sia andata realmente la sperimentazione in Italia e nel mondo. E si rivolge soprattutto a chi desidera ricordare il dottor De Donno attraverso il racconto delle sue qualità umane e professionali. -
Essendo
I racconti, sia nei contenuti che nelle tematiche e nello stile, risentono del percorso filosofico, antropologico e culturale dell'autore. Molti racconti inducono il lettore a riflettere su interrogativi esistenziali che tutti, più o meno velatamente, ci poniamo. Prefazione di Francesco D'Episcopo. -
Lettere di guerra. Granelli di sabbia della Seconda guerra mondiale
Il lettore non troverà la ricostruzione dei momenti salienti della Seconda guerra mondiale con i suoi eroici protagonisti, ma semplici militari, per lo più di basso grado, che, attraverso corrispondenze militari, narrano le vicende della loro vita corrente, le loro imprese, i sacrifici, le speranze, le delusioni... nello scenario bellico. -
Marlin. Una storia cubana
Conosciuto come il principe dei pesci, il grande Marlin dall'acceso blu elettrico è un pesce dotato di coscienza, le cui capacità riflessive rimandano a una forte sensibilità, generata da un'anima quasi ""umana"""", capace di pensare con astuzia e intelligenza, analizzare nei minimi dettagli, e provare addirittura emozioni. Consapevole della sua forza e del suo potere nei mari, Marlin afferra le sue prede con sicurezza e si muove tra il Mondosuperiore e il Suomondo, sempre pronto a mettersi alla prova e a sperimentare con coraggio le situazioni che è costretto ad affrontare, anche a causa degli Esseri del Mondoscuro. La vita per lui è irta di ostacoli, ma Marlin sa che questo è il destino segnato per chi vive nelle profondità del mare ed è pronto a combattere. Attilio D'Arielli firma un romanzo profondo, in cui, come sostiene Paolo Iacovelli nella prefazione al testo, """"in un percorso a ritroso nel tempo, ripercorre l'Odissea del pesce più famoso della letteratura internazionale, proprio quel marlin che rese celebre il racconto di Hemingway""""."" -
Io sono Gabriele. La gioia e la forza di vivere
Questa è la storia di Gabriele Italia, che, in prima persona, racconta di sé e della sua disabilità. In questo libro - che corona il suo più grande sogno - Gabriele ripercorre le tappe della sua vita, mai lineare: dalle perdite che lo hanno costretto a fronteggiare il mostro della depressione, alle felici vacanze in Sicilia; dai primi lavori, alla ricerca dell'amore. Si presenta al lettore senza filtri, parlandogli con schiettezza, senza nascondere i limiti cui è costretto né le incomprensioni con il mondo. Il suo esempio positivo infonde coraggio a chi vive la disabilità nel proprio quotidiano. Con la sua sensibilità, Gabriele arriva nei cuori di tutti: dei parenti e degli amici - sempre presenti in queste pagine - ma anche degli sconosciuti che, attraverso la lettura, si affezioneranno a lui. -
Portafortuna
Roman è un celebre giocatore di basket di origine francese, Sophia è la sua responsabile di pubbliche relazioni. I due si sono conosciuti al liceo e hanno subito fatto amicizia, diventando inseparabili. Roman ha insegnato a Sophia a giocare a basket per permetterle di ottenere una borsa di studio per l'università, poiché lei ha da sempre avuto una situazione economica e familiare critica. I due amici hanno subito instaurato un legame forte, lottando contro i pregiudizi che li circondavano a causa del diverso colore della loro pelle, e hanno intanto vissuto altre relazioni senza far vacillare il legame singolare che li univa. Ma quando Roman sembra volersi davvero impegnare con una nuova ragazza, Sophia teme di perderlo e si chiede nel profondo quale sia il reale valore del loro rapporto. La lontananza da quello che potrebbe essere l'amore della sua vita è solo il preludio di una serie di eventi difficili e colpi di scena che metteranno a dura prova la vita di entrambi i protagonisti, che potranno contare solo sulle proprie forze e sulla complicità delle poche persone che sembrano essere dalla loro parte. -
La notte dell'Annunziata. La leggenda di monte Navone
"Quannu Annunziata veni di Luni, si fa festa a Muntrauni"""" recita un antico detto, in cui si racconta che, quando la festa dell'Annunziata - in cui, il 25 marzo, la Chiesa celebra l'Annunciazione della Beata Vergine Maria - cade di lunedì, sul monte Navone, nel territorio di Piazza Armerina, in provincia di Enna, si fa festa con una particolare fiera, fatta di spiriti e fantasmi. Massimo Gulino narra la storia di una famiglia che, trasferitasi nel 1910 ai piedi del monte Navone, visse strane vicende legate a miti del passato. Alessandro, Maria e i loro figli - Antonio, Anna e Carmelo - scopriranno che quel luogo nasconde antri, misteri e un'antica leggenda di cui non si può far parola..." -
Abbi un po' di pietà per noi agricoltori
Laura la Torre, ex direttrice generale dell'Ispettorato Repressione Frodi, firma una critica sociale che ha lo scopo di analizzare la sfera burocratica legata al mondo dell'agroalimentare italiano. In particolare, il testo dimostra come, spesso, la legge italiana contribuisca a complicare la burocrazia di un settore le cui dinamiche sono già di per sé complesse. Passando in rassegna una serie di casi che dimostrano l'ingenuità di alcuni produttori, l'autrice mette in guardia i suoi lettori (e il mondo agroalimentare italiano in generale) riguardo agli ""esperti"""" del settore, che molto spesso non si dimostrano all'altezza di difendere gli interessi dei loro assistiti. L'autrice accompagna il lettore in un viaggio interessante, quello nel mondo dell'agroalimentare italiano, una realtà complessa, che merita ed ha bisogno di certezze e invece si scontra, troppo spesso, con una burocrazia puntigliosa."" -
Scugnizza emancipata
Maria lavora come domestica presso la famiglia Giuliano, in un piccolo paese del casertano. Sogna una famiglia e una vita serena. Per averla, però, dovrà combattere da sola. Gaetana - detta Nina - è sua figlia. Dopo un'infanzia vissuta ""in gabbia"""", mostra anche lei di avere tanti desideri. Uno su tutti è la libertà, l'indipendenza. Per assecondare il suo richiamo alla ribellione, Nina lascia la Napoli del dopoguerra e raggiunge prima Torino, poi la Siracusa del boom economico e industriale. Nina è uno spirito libero, instancabile, prende il mondo a morsi e lo fa in solitaria. È una scugnizza emancipata, protagonista del film della sua vita fuori dalle righe, ma con un tormento silenzioso dentro l'animo. Muovendosi tra le melodie della musica anni '60 e '70, il lettore accompagna prima Maria e poi Nina. La prima nella lotta per la rivalsa sociale, la seconda nella scoperta di sé e del mondo. Maria e Nina sono due donne simbolo di caparbietà e intraprendenza; esempi positivi, quanto diversi, di emancipazione femminile; ma se Maria è costretta dalle vicissitudini a prendere determinate strade, Nina fa sì che sia la vita ad adattarsi a lei, come farebbe un abito d'alta moda sul suo corpo."" -
Lin e i ragazzi che sognavano di volare
A Lin piace trascorrere i pomeriggi dopo la scuola in compagnia di Sying, il suo amico a quattro zampe, alla scoperta di luoghi inesplorati tra i boschi di Jingon. Lì, in quegli spazi che solo lui conosce, immagina di rivedere suo padre e sogna un affetto ormai irraggiungibile. Quando compie quindici anni, sua madre organizza il viaggio che lo porterà verso un futuro migliore, lontano dalla Cina: Lin è costretto a partire. Giunto in Italia, però, le aspettative verranno subito disattese. Lin viene accusato per un delitto che non ha compiuto e rinchiuso in un Istituto penale per i minorenni. Qui conosce Cosimo, Gaetano e tutti gli altri ragazzi che, seppure così diversi da lui, cercano ostinatamente la stessa cosa: la speranza di trovare il loro posto nel mondo. -
Quella piccola tenda di azzurro
Eravamo tutti chiusi nelle nostre case... ...circolava evidentemente un gran bisogno di poesia... ...senza quasi accorgermene avevo costruito un'antologia sui generis per il puro piacere di viaggiare libero con la mente nel territorio dei sentimenti... Gli accostamenti, anche arditi, di autori a volte molto diversi fra loro, non sono privi di significato. Dove questo non è esplicitato, starà al lettore di trovarlo facendo ricorso alla propria sensibilità. Per chi della poesia, più che leggere i segni, ama ascoltare i suoni, un codice QR permette di collegarsi ai video pubblicati su YouTube nel sito ""Albatro poesie""""."" -
Il condominio? Una famiglia allargata
L'Avv. Sabina Vuolo mette in campo i suoi anni di esperienza legale e giuridica per chiarire l'evoluzione delle norme che ruotano attorno alla condivisione dello spazio condominiale. Il condominio è una housing modality, strettamente connesso al concetto di nucleo familiare, proprio in un momento storico/sociale in cui la definizione di famiglia sta conoscendo profonde modifiche, spesso nel tentativo di garantire una maggiore inclusività. Il focus del libro è la sfera familiare e il modo in cui questa cellula, tanto pilastro insostituibile della società quanto difficilmente riducibile a modelli rigidi di catalogazione, trovi la sua dimensione nell'apparato normativo. In particolare, l'autrice tratteggia, con sferzate liriche, l'evolversi continuo delle norme etiche e sociali; dal tema dell'uguaglianza di genere alle barriere architettoniche, dalle leggi che puniscono il reato di stalking tra condomini alle micro-aggressioni a sfondo omofobo, molti sono gli squarci di vita quotidiana che si intravedono dietro l'aggiornamento delle norme legali che regolano questo complesso mondo. In questo sconfinato campo, l'autrice con leggerezza e anima (ma anche con precisione cristallina attraverso l'esposizione delle norme) delinea l'ineffabile eterogeneità della vita condominiale. -
I giardini di Ilvana
Bagnoli, inizio degli anni Ottanta. Durante una rapina, perpetrata da un commando delle Nuove Brigate rosse ai danni di un furgone portavalori, resta ucciso un membro dell'equipaggio. Diversi anni dopo, partirà l'inchiesta privata che vedrà il figlio della vittima mettersi ostinatamente sulle tracce del commando brigatista, con l'unico scopo di vendicarne la morte. Attraverso un ""esame di ammissione"""" preparato con cura maniacale, sotto finte spoglie, il giovane Santiago, spinto dalla Nemesi della vendetta, riesce a infiltrarsi nello stesso gruppo di fuoco responsabile dell'assassinio del proprio genitore. Durante la sua militanza, si imbatterà nei folli motivi che hanno spinto giovani ragazzi a tentare di cambiare il mondo con le armi in pugno, e affronterà un turbinio di sentimenti contrastanti, tra cui il rancore scaturito dal lutto interiore, l'insofferenza verso le idee postulate dalla rivoluzione proletaria e un soffocato sentimento di amore che proverà per una delle """"compagne"""". Roberto Cherillo firma un romanzo le cui vicende si snodano sullo sfondo di una Napoli cupa, segnata da spargimenti di sangue che hanno scritto la triste Storia italiana nell'arco temporale che va dagli anni Ottanta al Duemila, e accompagna il lettore in squarci di realtà difficili da comprendere, spesso frutto di contraddizioni e fragili debolezze."" -
Grandi a confronto, il filo invisibile delle idee
L'autore, napoletano di nascita ma vissuto a lungo in Sicilia, che ha conosciuto sul campo gli effetti devastanti della stagione delle stragi di Capaci e di Palermo, immagina di incontrare personaggi storici di epoche diverse e descrive le loro ""ipotetiche conversazioni"""", toccando argomenti diversi e pregnanti, di grande attualità, offrendo interessanti spunti di riflessione, con uno sguardo malinconico, lucido e, pur tuttavia, aperto al futuro. Un tributo a grandi uomini che hanno fatto valere i principi etici e morali, nonostante tutto. Fino alla fine. Una lezione di coraggio e di stile che le giovani generazioni non possono e non devono dimenticare. Seguendo queste suggestioni, il lettore si ritroverà, idealmente, a dialogare con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, con Platone, con Marx e con altri personaggi che hanno tentato di cambiare la società e che hanno lasciato preziosi moniti a chi verrà dopo di noi. Come vogliono gli insegnamenti filosofici. Perché, come dice l'autore: """"I ricordi e gli esempi che ci avete lasciato restano vivi. La vostra dedizione, il senso di giustizia, rimarranno sempre in noi"""". Un testo che, con leggerezza, tocca le corde più profonde del nostro cuore e parla di impegno civico, viatico per i tempi convulsi che stiamo vivendo."" -
Vagamente Procida. Guida inaffidabile sulle tracce dell'isola
Lara è chiamata a Procida per scrivere dei suoi abitanti. Quello con l'isola si rivela un incontro fatale; sull'isola si smarrisce, poi si ritrova, se ne allontana, ma vuole tornare. Per Renzo l'isola è uno spazio mentale, un'immagine nitida che persiste solo nella sua memoria, il ricordo di una terra condannata al cambiamento. Per Vincenzo, che per tanti anni ha vissuto a Milano, tornare a Procida significa tornare in un luogo che in realtà non aveva mai abbandonato. Per Gabriele, Procida rappresenta l'inizio di una nuova vita, una zona franca dai suoi errori, in cui poter vivere da forestiero. Vagamente Procida dipana un dedalo di storie in cui l'isola si rivela partenza e punto d'arrivo, liberazione e condanna, passato e futuro insieme. Prefazione di Filippo La Porta.