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Donne di carta. Tracce di donne nell'Archivio di Stato di Novara
L'Archivio di Stato di Novara ha la sua splendida sede in un edificio che risale alla seconda metà del XVII secolo e faceva parte del convento delle monache di S. Maria Maddalena, insediate nella zona a partire dal Seicento. Già nel 1806 l'edificio smette di essere una chiesa e diventa sede dell'Archivio Notarile. La facciata viene realizzata negli anni cinquanta dell'Ottocento e a coronamento del portale d'ingresso viene collocata l'opera dello scultore Giuseppe Argenti: il Genio della Conservazione. Si tratta in realtà di una Genia, un'autorevole figura femminile incoronata d'alloro e assisa tra volumi, pergamene, rotoli e scudi araldici. Svolto sotto la protezione della Genia e con il competente aiuto della direttrice dell'Archivio, Maria Marcella Vallascas, questo volume è ispirato alla mostra che nel 2008 venne proposta alle scuole novaresi col fine di far nascere nei giovani l'amore per la ricerca storica e interessarli a seguire le tracce lasciate dalle opere e dalla vita delle donne tra i documenti che l'Archivio conserva. -
Lingua madre Duemiladieci. Racconti di donne straniere in Italia
Manik ""innaffia i figli di speranza e di gioia"""". Non troppo lontano, Roza """"uccide"""" il suo essere donna e la sua femminilità per affermare la propria esistenza. I racconti si susseguono tra immagini suggestive e frammenti di vera letteratura. Sono queste le storie di donne albanesi, iraniane, croate, palestinesi, armene, brasiliane, senegalesi, romene, siriane, yemenite, sri lankesi e di tante altre nazionalità, che hanno partecipato alla Quinta edizione del Concorso letterario nazionale """"Lingua Madre"""". Un viaggio che passa dalla riflessione sulla propria anima migrante, sul senso dell'appartenenza e dell'identità, sino alla rinascita simbolica. È per riconoscersi ed essere riconosciute che le protagoniste di questi """"mondi paralleli"""" decidono di scrivere e condividere storie, reali o immaginate. Così la scrittura si conferma luogo dell'incontro, in grado di renderci più comprensibile la realtà. Questa antologia, mappamondo di testimonianze, idee, immagini, emozioni è, ancora una volta, un'occasione per conoscere e capire ciò che, solitamente, resta inascoltato, per scoprire e riscoprire le relazioni significative: quella con il luogo d'origine, ma soprattutto quella con altre donne."" -
Un medico della Resistenza. I luoghi, gli incontri, le scelte. Con DVD
Simone Teich Alasia si fece partigiano ma non impugnò le armi. Occupando i locali di una scuola elementare abbandonata, organizzò un efficientissimo ospedale militare. Onestamente si trattò di qualcosa di prodigioso. L'ospedale sorse dal nulla. Come in un racconto di Manuel Scorza, in una notte, arrivarono materassi, cuscini, lenzuola, letti. E poi medicine, ferri chirurgici. La popolazione della valle si era mobilitata, in una notte che ha qualcosa di fiabesco. Fu un'esperienza del tutto insolita nell'intero panorama della Resistenza italiana. Né vittima, né eroe, Teich Alasia ci propone un territorio in cui al rancore si sostituisce la fiducia. E le sue memorie private prefigurano uno spazio pubblico in cui quella fiducia diventa la chiave per accedere a una visione della storia sorretta dai valori che ispirarono le scelte della militanza partigiana. Lo scrive lui stesso, ancorando le sue memorie a un solo, decisivo ricordo, quello che definisce ""l'incredibile senso di solidarietà umana che, come un'invisibile trama di sottofondo, univa la vita di chi si trovava a combattere per uno stesso, intensissimo ideale"""" (dalla Prefazione di Giovanni De Luna)."" -
Lingua madre duemilaundici. Racconti di donne straniere in Italia
"Ho camminato in un solco tracciato per me da generazioni di migranti, ho viaggiato leggera, e strada facendo ho abbandonato pezzi di bagaglio. Ho fatto spazio per questo paese: il mio"""". Migrazioni, spostamenti, esperienze di confine. A raccontarle tante voci di donne. Sfidano luoghi comuni e stereotipi narrando il cambiamento di cui sono protagoniste le autrici diventano testimoni di un modo diverso di affrontare i temi della migrazione. Un modo che allo scontro contrappone la relazione, che alla strenua difesa dell'identità contrappone il riconoscimento reciproco nell'alterità." -
Senza più tornare. L'esodo istriano, fiumano, dalmata e gli esodi nell'Europa del Novecento
Al termine del secondo conflitto mondiale milioni di persone attraversano l'Europa, ridisegnata da trattati e protocolli di pace. Spostamenti forzati di popolazione che toccano da vicino anche la componente italiana dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia: uomini e donne chiamati a vivere la dolorosa esperienza dell'esilio, diventando protagonisti di un esodo che, snodatosi per oltre un decennio, si intreccia in una maglia fitta con quanto avviene nel resto del continente. Analizzare il caso giuliano-dalmata nel quadro dei grandi spostamenti di popolazione che segnano la fine della seconda guerra mondiale è particolarmente efficace per illustrare pagine della storia europea lasciate ai margini della conoscenza nei media e nei libri di scuola. Viceversa tali fenomeni, con il loro riprodursi costante nei contesti di crisi e nelle zone contese, rimandano al sistematico agire di politiche e culture legate alle ingegnerie sociali del Novecento, ancora oggi operanti. -
Il desiderio dell'acqua
Fosdinovo, Lunigiana, la voce di un bambino inquadra e racconta, come in una lenta carrellata della memoria, i giorni che hanno fatto di una manciata di anni gli attimi indelebili di un'intera vita. Dal 1940 all'estate del 1945 s'intrecciano nelle parole del piccolo Dario storie e personaggi di una famiglia, di tutto un paese: i cimeli leggendari del nonno garibaldino, le invenzioni fantastiche dello zio Paolo, gli abiti sbiaditi della diafana signorina Italia, il frastuono dei soldati della Wehrmacht, il fascino irresistibile degli ordigni inesplosi, le ombre e i fruscii dei partigiani, il miraggio del mare all'orizzonte. Sono le avventure di una banda di ragazzini che sembrano usciti da un film di Truffaut; perennemente indaffarati nella ricerca di ciò che possa soddisfare un'insaziabile sete di vita. Sono le cronache delle necessità e delle miserie degli adulti; ognuno impietosamente e teneramente colto con l'immediatezza di uno sguardo irriverente. Il medesimo sguardo con cui da adulto lo stesso Dario ci ha raccontato per immagini, in mille altre storie, la nostalgia degli spaventapasseri, i segreti dei giardini, lo stupore dell'acqua e delle nuvole. -
Coito ergo bum! Stampa «alternativa» e fogli underground nell'ovest del triangolo industriale
Giovani visionari, capelloni, beat e omosessuali, sono i protagonisti di questo libro che si concentra sulla così detta stampa ""alternativa"""" che, tra mille difficoltà, ha impresso un segno prezioso nell'evoluzione dell'editoria contemporanea. I personaggi e le esperienze, che hanno caratterizzato controcultura e underground in Piemonte, raccontati attraverso un viaggio tra poesia, diritti civili, utopie e musica; un viaggio tra le anime del mondo giovanile degli anni Sessanta e Settanta, spaziando dall'impegno politico, sociale e culturale alle manifestazioni più istintive di ingenuo misticismo o di esuberante irriverente estrosità. Insomma i """"bisogni"""" e soprattutto i """"desideri"""" di una generazione colti attraverso le pagine con cui essa stessa ha scelto di rappresentarsi nelle sue irrequiete declinazioni; libri, opuscoli, periodici """"aperiodici"""" e ogni sorta di altro materiale a stampa autoprodotto, in una società che, a quanto pare, ben porta in sé il germe dell'odierna società della comunicazione."" -
Donne e famiglia a Solero. Censimenti, «stati d'anime» e testamenti in un comune dell'Alessandrino
L'attenzione dell'autrice per le strutture della famiglia in un paese dell'Alessandrino a prevalente vocazione agricola viene da lontano. Risale alla sua tesi di laurea in Scienze politiche, conseguita negli anni Novanta con la celebre sociologa Chiara Saraceno come relatrice. Lo spunto, come spesso accade per le ricerche su cui si ritorna più volte con rinnovata passione, parte da un desiderio personale: indagare l'ambiente delle proprie origini. A distanza di vent'anni le interviste alle donne che hanno costituito la parte più consistente e originale della prima ricerca, vengono riproposte. I dialoghi registrati e trascritti con due diverse generazioni di donne vengono messi a confronto con esiti qualche volta imprevisti e sempre ricchi di interesse. Non per caso in un ambiente così spiccatamente votato all'agricoltura, il legame alla terra è un tema molto presente. A partire dall'ambiente scelto, geograficamente limitato, l'autrice ha voluto proporre alla lettura due principali diramazioni che possano offrire di questo lavoro un utilizzo divulgativo e didattico: un inquadramento sociologico e uno storico. -
Lingua madre Duemiladodici. Racconti di donne straniere in Italia
"Siamo speciali, noi straniere e figlie di donne straniere. Abbiamo in memoria i sapori e i profumi di terre lontane"""". Nei racconti delle donne straniere, la scrittura in lingua italiana diventa il tramite con cui rivendicare se stesse, la propria esperienza, la propria unicità. Più di tutto, per esprimere un tenace e profondo amore per la vita. Attraverso la rabbia, lo smarrimento e l'incertezza, la scrittura si trasforma in uno strumento gioioso di affermazione. La tensione tra un passato nostalgico e un presente prescrittivo, tra un altrove denso di ricordi e un nuovo luogo da chiamare """"casa"""", tra il sapore dolce di un'infanzia spensierata e il passaggio a un'età adulta a volte amara: i racconti della settima edizione del Concorso """"Lingua madre"""" segnano un viaggio, la cui meta è frutto di un percorso di analisi e riflessione sul sé, sulla propria condizione, ma soprattutto sui propri desideri. Sogni, parole e legami. Sapori, odori e immagini. Ma anche realtà, silenzi e assenze. Uno sguardo al femminile sul mondo, che si appropria di un linguaggio e di una simbologia inediti, differenti." -
Lezioni recitabili. Vittorio Foa, Leone Ginzburg, Emilio Lussu, Giaime e Luigi Pintor, Camilla Ravera, Umberto Terracini. Ritratti da dirsi
Nella classe di una scuola un attore recita una lezione scritta da uno storico. Gli studenti scopriranno figure di altri giovani del secolo scorso, ""le cui azioni e idee sono fondamentali per la comprensione critica del nostro presente"""". Le scopriranno in modo inconsueto, attraverso il teatro. Non semplicemente uno spettacolo cui assistere in occasioni contingenti o in luoghi deputati, ma una circostanza in cui l'insegnamento stesso si fa teatro dentro la scuola; una forma della didattica che si rivolge alla creatività dello studente. E lo studente, per una volta, si trova di fronte non la figura dell'insegnante ma quella di un artigiano che con voce, corpo e interpretazione dà vita a un testo, tentando di comunicare e di rendere contagiosa la propria comprensione di quel testo. In questo consiste il progetto Lezioni recitate, di cui questo volume vuole essere testimonianza e strumento: un incontro fra attore e studenti nella provvisorietà e nell'avventura dell'accadere, che è appunto il teatro stesso."" -
Cristiani inquieti tra fede e politica. La figura e le carte di Ettore De Giorgis
Interventi di: Giovanni Avonto, Dimitri Brunetti, Giorgio Campanini, Andrea D'Arrigo, Marta Margotti, Alessandro Parola, Enrico Peyretti, Micaela Procaccia, Pier Luigi Quaregna, Alberto Bruno Simoni, Paolo Zanini. -
La ragazza con la fisarmonica. Dall'orchestra di Auschwitz alla musica rap. Con DVD
Esther è un'artista, una donna del Novecento, ha perso o abbandonato più patrie, ha ricominciato più vite sempre fondate sulla musica e sull'antifascismo. Questi valori scandiscono il suo racconto: l'infanzia nella Saarland; la deportazione ad Auschwitz e a Ravensbrück, l'emigrazione in Palestina dopo la Liberazione; le nuove discriminazioni subite personalmente in Israele e quelle sofferte dalla popolazione araba, con la quale sperava si volesse costruire insieme il nuovo stato; il ritorno in Germania nel 1960, nella terra che era stata quella dei nazisti che l'avevano perseguitata e che le avevano ucciso i genitori e la sorella; la ripresa della sua attività artistica, quella musica che l'aveva salvata da Auschwitz, intrecciata all'impegno politico. Dalle memorie alle parole di una lunga intervista in cui Esther, consapevole che testimoniare è soprattutto progettare il futuro, ci ricorda che in un mondo pur in continua trasformazione i valori dell'antifascismo e della tolleranza rimangono profondamente attuali e moderni. -
Lingua madre Duemilatredici. Racconti di donne straniere in Italia
C'è un sottile filo che congiunge le storie lontane, taciute e spesso sconosciute delle donne straniere. Un filo che va a ricomporre la relazione genealogica, che tematizza il nodo dell'autorità femminile, quello dell'ordine simbolico della madre, quello della lingua materna. Sono tante, sono donne in viaggio, anche quando stanno ferme. Dirette nei loro altrove trovano nel racconto di sé una chiave preziosa che sembrava loro smarrita, la chiave per aprirsi alle loro nuove case, in città e paesi prima solo immaginati. È un dialogo corale che non si arresta, stravolge le certezze in un racconto unico fatto di parentesi chiuse e vite mandate a capo. Spesso felicemente. I racconti dell'Ottava edizione del Concorso ""Lingua Madre"""" parlano la lingua universale del cambiamento; testimoniano che costruire è sempre possibile; che il terreno, anche se sconosciuto, può essere addomesticato e rifiorire, portando con sé la meraviglia di profumi sempre diversi."" -
Storia dell'incertezza. Il difficile dialogo fra l'uomo e la natura
L'uomo cerca la certezza nella guida della religione, nelle leggi dello stato, nelle misure dell'economia. Ma c'è un quarto polo di guida, il procedere della conoscenza scientifica. Sono i quattro linguaggi, mappe della realtà. La realtà perenne che ci circonda e ci sfugge. Il divenire dell'uomo è punteggiato dal succedersi delle generazioni, dal loro imparare e dimenticare. Il procedere della scienza offre all'uomo protesi all'agire collettivo che nessun'altra specie vivente possiede. L'uomo appartiene alla biosfera terrestre, nasce, si nutre e muore come ogni altro organismo, ma si comporta in modi diversissimi da una generazione all'altra, perché si impadronisce di tecnologie sempre nuove, e le usa senza saggezza. Il procedere della scienza è un continuo correggersi, ma gli strumenti di questa conoscenza sono usati dall'uomo sotto l'impulso del caso, in un continuo sbagliare. Potenza tecnologica ed errore appartengono all'umanità e rendono la storia dell'uomo incerta, ossia disobbediente all'armonia della Natura. In questo libro si tracciano alcune tappe di questa storia, partendo dall'ansia per la salvezza, espressa nel Dies Irae medioevale, arrivando al presente che cerca di collocare la vita nel quadro immenso della dinamica cosmologica, piena di sconfinato fascino e di domande senza risposta. -
La danza degli archetipi. Alle radici del linguaggio simbolico. Atti del Seminario (Bergamo, 15-16 ottobre 2016)
Ars totum requirit hominem, così recita una massima alchemica, di quell'alta scuola ermetica che fu antesignana del pensiero integrale, della ricerca tesa fra lo sperimentale fisico-chimico e lo sperimentale animico. Una tradizione occidentale che affonda il suo sapere nella summa di tradizioni molto antiche, dalla greco-romana, all'islamica all'egizia, e nel contempo, grazie a esse, con spirito nostro, pragmatico ed esplorativo, tenta la trasmutazione del ""ferro in oro"""", dell'uomo volgare in uomo spirituale. Il suo effetto fu un potente contributo alla nascita della moderna scienza sperimentale e insieme a proseguire e verificare gli assunti di una scienza """"occulta"""", cioè avversata dalla filosofia romana e aristotelica, una forte pulsione per costruire o riscoprire l'homo novus, quello che idealmente fu il vitruviano homo del Rinascimento."" -
Storia, arte e archeologia in Valcamonica, Sebino e Franciacorta. Studi in onore di don Romolo Putelli
Il volume raccoglie i contributi di diversi studiosi, afferenti a varie discipline, con l’intento di offrire un aggiornamento alla ricerca sul territorio, determinante nella salvaguardia, nella divulgazione e nella valorizzazione dei beni archeologici, artistici, storici e etnoantropologici locali. L’area di indagine è, nella sua globalità, il Sebino, con le sponde bresciana e bergamasca, la Franciacorta e la Valcamonica. Gli studi, perlopiù inediti, offrono novità negli ambiti della storia economico-sociale, oplologia, letteratura, storia dell’arte, archeologia di epoca storica, etnoantropologia, architettura e archivistica. Le ricerche sono promosse da varie istituzioni rappresentative del territorio indagato con lo scopo di divulgare e stimolare nuovi percorsi di studio. La pubblicazione è dedicata a don Romolo Putelli, il pioniere degli studi camuni e della tutela del patrimonio artistico e documentario, a cui va il merito di aver salvato e conservato reperti archeologici, oggetti d’arte ed etnografici, fondi documentari e librari che oggi costituiscono il CaMus di Breno, la prima istituzione museale fondata in Valcamonica. -
Conoscere il carattere del bambino prima che nasca
Il bambino prima di nascere è ancora un essere completamente sconosciuto. Questo libro vuole aiutare gli adulti a entrare in contatto con il mondo psichico del nascituro. Ciò è reso possibile, per la prima volta, utilizzando una particolare chiave di lettura che si avvale del metodo dell'osservazione sistematica e della interpretazione tipologica in gravidanza. In questo senso la sensibilità dei genitore viene orientata a sviluppare un effettivo rapporto interiore e una percezione più ampia e realistica dei nascituro. Alla fine ne risulterà un'immagine del figlio più adeguata e più rispondente alle sue necessità evolutive. Una serie di suggerimenti pratici a livello fisiologico, comportamentale, emotivo, mentale ed esistenziale ha il compito di agevolare l'opera educativa che inizia già prima della nascita. -
Dopo un cesareo. Come rispondere alle esigenze di mamma e bambino
In Italia si fanno troppi cesarei, e questo lo sappiamo da tempo. Ma: Come si sente veramente una donna che ha subito questo intervento? Come riequilibrare velocemente corpo e mente? Come accogliere nel migliore dei modi il bambino appena nato? Ivana Arena, ostetrica, si rivolge alle donne e ai loro partner per rispondere a questa e ad altre domande che nascono in chi subisce un intervento chirurgico molto spesso inaspettato e desidera capire quali siano le conseguenze per madre e figlio. Il volume è un testo completo che affronta l'argomento secondo le più recenti ricerche scientifiche. Contiene, inoltre, informazioni utili su: - La storia del cesareo - Le indicazioni per effettuare o meno un cesareo - Le fasi del cesareo - Le evidenze scientifiche correlate I benefici della nascita indisturbata - Il parto spontaneo dopo cesareo e suggerimenti pratici riguardo a: - L'allattamento - Il contatto con il bambino - La ripresa fisica - La guarigione emotiva. Completano il testo preziose testimonianze di donne che hanno vissuto queste esperienze. -
L' abbraccio sonoro in gravidanza. Percorso innovativo di musicoterapia in acqua per future mamme
Attraverso il cordone ombelicale non passano solo gli alimenti essenziali per far crescere il feto ma anche tutte le nostre emozioni stabilendo così il primo contatto. Non è forse il caso quindi di cominciare a fare conoscenza con il nostro bambino? La proposta di questo libro è quella di aiutare la futura madre a ""esplorarsi internamente"""" per rendersi consapevole della propria esperienza emozionale e a ricercare una relazione con il nascituro attraverso il contatto, il suono, la voce e la musica. La musica diventa quindi un mezzo rassicurante che permetterà al neonato di entrare con fiducia nel mondo che lo aspetta. Questo percorso musicale viene svolto anche in piscina per usufruire di tutti i vantaggi che l'elemento acqua può offrire alla gestante. La gestante ne trarrà un benessere psicofisico che la preparerà a gestire con serenità il momento del travaglio, del parto e l'esperienza della maternità."" -
Io mi svezzo da solo! Dialoghi sullo svezzamento
Questo libro nasce da una cocciuta e radicale riflessione sui problemi di svezzamento e alimentazione che l'autore ha affrontato nei suoi anni di esperienza professionale in consultorio familiare, a quotidiano contatto e confronto con genitori e bambini. Ne è risultata un'interpretazione dello svezzamento, e della successiva alimentazione nei primi anni di vita, a dir poco sconvolgente, imprevedibile e, nello stesso tempo, più semplice e più complessa rispetto a quella attualmente in auge. Più semplice, perché fa piazza pulita di ricettine, schemi, artifici vari e filosofie di tendenza. Più complessa, per l'attenzione posta ai numerosi fattori determinanti tra cui, soprattutto, il profondo legame che il comportamento alimentare del bambino, così come ogni altro, mantiene con la qualità della sua relazione affettiva con i genitori, costretti perciò a riappropriarsi delle loro responsabilità educative. In questa vera e propria ""rivoluzione copernicana"""", come qualcuno l'ha definita, è il bambino ad essere al centro del sistema, non i genitori o il pediatra. Come nell'allattamento al seno, è lui che guida i genitori, e ciò significa: niente più conflitti durante i pasti; migliore alimentazione, risparmio di tempo e denaro; scomparsa dei disturbi alimentari.""