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L' intelligenza sociologica
In questo libro Randall Collins suggerisce come la sociologia debba distinguersi dal senso comune e dalle forme più superficiali e scontate di conoscenza, fornendo gli strumenti per comprendere il mondo in maniera più profonda. La sociologia deve assumere uno sguardo ""non-ovvio"""", che consenta di capire e spiegare con profitto i principi fondamentali, gli aspetti spesso più nascosti che organizzano la società. L'autore parte dall'idea che la coesione sociale sia il frutto di processi """"non-razionali"""", di tipo emotivo, che fondano i legami sociali tra le persone compattandole in gruppi differenti, uniti sulla base di sentimenti e ideali condivisi. La solidarietà è assicurata dal rituale sociale, un meccanismo esemplificato dalla religione, ma che agisce in ogni ambito della società cementando al loro interno i vari gruppi, i quali poi vivono spesso tra di loro relazioni conflittuali che danno corpo all'organizzazione e al mutamento sociale. Sulla scorta di questo impianto concettuale, Collins analizza e illumina alcuni temi sociologici fondamentali - il potere, il crimine, il sesso, l'amore, la famiglia individuando le strutture più profonde e paradossali che accompagnano i fatti sociali."" -
Second Life e relazioni sociali
La stampa ha scritto molto su Second Life, un po' meno se ne è parlato sui libri, soprattutto in Italia. Questo testo non si propone di colmare tale vuoto, ma di contribuire ad accorciare le distanze tra l'immagine ""ideale"""" di Second Life, fornita dalla stampa ed entrata nell'immaginario collettivo nonché nel chiacchiericcio quotidiano - e l'immagine """"reale"""" della piattaforma della Linden Lab, così come appare agli occhi dei residenti. Il testo inoltre presenta una ricerca quantitativa sulle relazioni sociali allacciate da un gruppo di italiani in SL al fine di dimostrare come il bene relazionale sia il vero benefit di questo mondo e di come il capitale sociale rappresenti a tutt'oggi l'attrattiva principale per utenti ed amministratori, dentro e fuori lo schermo. Simona Vitale è giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale. Ha insegnato a Viterbo presso l'Università degli Studi della Tuscia, e a Napoli presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l'Università degli Studi Federico II. Si interessa di temi legati alla Sociologia delle Comunicazioni ed in particolare ai Nuovi Media."" -
Apocalisse. Rivelazioni sulla socialità postmoderna
L'apocalisse non è l'epilogo, ma lo svelarsi della società a se stessa. Uno svelarsi che porta alla luce ciò che prima era stato sottratto alla vista. L'apocalisse è allora metafora di una trasformazione epocale, che per Maffesoli segna il passaggio alla socialità postmoderna. Ci sono infatti segnali indiscutibili del radicamento di una nuova socialità, ma nello stesso tempo, c'è una difficoltà profonda a trovare le parole adatte a svelare l'approdo alla postmodernità. L'apocalisse rappresenta dunque un processo fondativo di un nuovo universo simbolico e culturale, contrassegnato dal riemergere dello spirito dionisiaco che si insinua profondamente nelle trame del sociale. Si tratta - in sostanza - di una tendenza al reincanto del mondo che abbandona progressivamente lo spirito serioso del produttivismo moderno per lasciare spazio a un ambiente più ludico e più creativo. Per questo motivo, in questo breve testo, si suggerisce l'idea di abbandonare l'inutile prospettiva della crisi della società, per entrare nell'ottica di una società che possa acquisire la capacità di riscoprire se stessa, lasciandosi alle spalle i segni di una civilizzazione che forse non le appartengono più. -
La democrazia da una crisi all'altra
Qual è lo stato di salute della democrazia? In che condizioni versa questa peculiarissima forma della convivenza umana? Marcel Gauchet risponde a questi quesiti con una diagnosi acuta e illuminante: le nostre democrazie stanno attraversando una seconda crisi di crescita, dopo quella di inizio secolo che culminò nella peste nera dei totalitarismi. Scongiurato quel pericolo mortale, la stagione di riforme e di crescita economica che seguì al 1945 fece sperare che i sistemi democratici avessero raggiunto un equilibrio saldo e irrevocabile. Ma a partire dagli anni settanta si è aperto un nuovo ciclo di sconvolgimenti, nel quale siamo tuttora immersi, intimamente connesso a un radicalizzarsi e approfondirsi degli stessi principi democratici: la tenuta del sistema è un'altra volta a rischio, e la democrazia è alla ricerca di un nuovo punto di equibrio. In questo piccolo libro, che raccoglie l'essenza delle analisi sviluppate in una delle sue opere maggiori, L'avènement de la démocratie, Gauchet illumina lo stato di cose attuale avvalendosi di una categoria da sempre cara al suo pensiero: quella di autonomia. Introduzione di Gianfranco Spadaccia. -
Rituale dell'interazione e conflitto. Un'introduzione alla sociologia di Randall Collins
Questo libro vuole essere uno studio sistematico e, al contempo, un'introduzione al pensiero di Randall Collins, uno dei più importanti sociologi contemporanei. Collins ha elaborato una sociologia del conflitto, di stampo weberiano, che ha alla base un modello della solidarietà sociale ispirato alle intuizioni di Durkheim e Goffman. Il suo sguardo si posa sugli incontri tra le persone nel micro livello della vita sociale e sul rituale dell'interazione come meccanismo fondamentale di creazione della coesione sociale, della solidarietà all'interno dei gruppi, del dominio, dello stimolo all'azione. Dal combinarsi delle interazioni tra gli individui nel tempo e nello spazio emergono poi le strutture più ampie della società. Su queste fondamenta Collins analizza come la distribuzione disuguale di risorse, opportunità o condizioni incida sulla vita delle persone e generi attriti e possibili conflitti, soprattutto tra gruppi di interesse contrapposti. Sono questi processi a caratterizzare l'organizzazione e le trasformazioni sociali. Il libro offre così una panoramica approfondita degli argomenti più cari alla sociologia di Collins: dal rituale alla stratificazione, dalle culture di classe all'educazione, dal mondo delle organizzazioni alla formazione del potere statale. Trovano spazio anche due ambiti di ricerca che Collins ha esaminato a fondo nei suoi studi, fornendo un quadro di ipotesi esplicative originali e illuminanti: la famiglia, con le relazioni amorose, e la violenza. -
Nuove metamorfosi di Tristano e altri saggi sui miti dell'amore
L'«Esiste un solo romanzo, nelle nostre letterature! Una sola passione che impone le stesse peripezie in tutti i tempi da Tristano in poi, dall'epifania grandiosa e decisiva dell'archetipo della passione nel XII secolo». È la scoperta che Denis de Rougemont annuncia in queste pagine, che riprendono il filo della sua opera maggiore, ""L'amour et l'Occident"""". Mutano i fondali e le persone del dramma, ma a occupare la scena della letteratura occidentale sono sempre loro, Tristano e Isotta, eroi di una passione che sceglie la trasgressione contro la norma, la notte contro il giorno, in ultimo la morte contro la vita. Tre romanzi di amour-passion del Ventesimo secolo - Il dottor Zivago, Lolita, L'uomo senza qualità - sono sottoposti da De Rougemont ad analisi mitologica, o «mitanalisi»: l'eroe di Pasternak insegue la sua Isotta, Lara, braccato da un re Marco ferocissimo, il despota sovietico; Humbert Humbert venera un dolo avvolto dall'aura dell'interdetto, una «ninfetta» dodicenne; l'Ulrich di Musil si oppone al divieto più assoluto, l'incesto, amando la gemella Agathe. Ovunque domina Tristano, che però è qui chiamato a fare i conti con altre due figure: Don Giovanni, che ha per l'occasione le fattezze di Friedrich Nietzsche, seduttore di tutte le idee del suo tempo; e Amleto, alter ego di un altro principe danese, Soren Kierkegaard, tormentato dalla sua vocazione come l'eroe di Shakespeare lo era dallo spettro paterno."" -
Memoria e entrañamiento. La parola in María Zambrano
María Zambrano (Vélez-Màlaga 1904-Madrid 1991) è una figura centrale del panorama filosofico, non solo spagnolo, degli ultimi anni. Esiliata, come molti suoi connazionali, a partire dal 1939, farà ritorno in patria solo nel 1984. Nel suo girovagare nel mondo, si fermò anche in Italia, allacciando rapporti intellettuali con alcune figure di spicco della cultura italiana. L'esilio segnò a tal punto la vita e il pensiero dell'autrice che la sua filosofia potrebbe essere definita ""filosofia dell'esilio"""". Per Zambrano, l'esiliato si configura come l'estraneo per eccellenza, perché uomo senza un luogo, «né geografico, né sociale, né politico», in cui stare e dal quale progettare la sua vita, ma che su questo fonda la sua capacità di guardare il mondo con occhi """"girovaghi"""" e penetranti. L'esilio diviene così la condizione indispensabile per trascendere le ristrettezze dell'appartenenza culturale originaria e per parlare, in modo tragicamente indipendente, ma proprio per questo aurorale, del mondo esterno e interno."" -
La ritirata della morte. L'avvento dell'uomo contemporaneo
Una ""grande transizione demografica"""" ha accompagnato la nascita e l'evoluzione di tutta la modernità. Questa transizione è stata caratterizzata da due imponenti e epocali fenomeni: la diminuzione drastica della mortalità infantile e quella dei rischi mortali del parto. Negli ultimi secoli, nelle società sviluppate i bambini che nascono e le loro madri che li partoriscono sopravvivono e, questo fenomeno, che Yonnet chiama """"la ritirata della morte"""", a lungo andare, ha avuto una profonda influenza sul calo delle nascite, sulla struttura della famiglia, sulla psicologia delle persone che la compongono e sul rapporto affettivo che lega genitori e figli. Sarà infatti la nuova logica, quella del """"figlio del desiderio"""" che strutturerà l'individuo moderno e la sua psicologia. In questo modo la famiglia da """"cellula di base"""" delle società, diventerà - secondo Yonnet - la """"cellula di base"""" dell'individuo moderno accentuando profondamente il fenomeno dell'individualizzazione. Per analizzare questa serie di eventi Paul Yonnet si serve di tutte le discipline delle scienze umane: dalla demografia alla sociologia, alla storia, alla letteratura, alla filosofia, componendo così"""" un imponente affresco che ci aiuta a comprendere il mondo in cui viviamo e quello verso cui ci stiamo velocemente avviando."" -
Padre e memoria
La scienza, come è noto, non è l'unica strada che conduce alla conoscenza. Molti artisti, scrittori, poeti, musicisti hanno spesso anticipato quelle che solo in seguito si riveleranno essere delle complesse acquisizioni dimostrabili scientificamente. Prendendo spunto da alcuni penetranti scritti sul rapporto tra la figura paterna e il processo di scrittura, lo studioso messicano Federico Campbell propone, in questo volume, alcune suggestive riflessioni su molteplici temi di grande interesse relativi a questo fenomeno, concentrandosi in particolar modo sul tema della memoria e sui suoi intimi legami con l'arte della narrazione, la costruzione dell'identità, la neurofisiologia, la storia, la psicoanalisi, la biologia, la musica. -
Le vertigini dell'io. Ipotesi su Beckett, Bachmann Manganelli
La scrittura in prima persona nel romanzo europeo del Novecento trova nella Trilogia beckettiana il suo punto di massima incandescenza. In questo libro Alessandro Baldacci affronta la radicale novità della rappresentazione del soggetto in Samuel Beckett, portando alla luce l'importanza del ""fattore Céline"""" nell'opera dello scrittore irlandese, assieme alle caratteristiche di un controcanone dell'io in bilico fra identità e ripetizione, oralità e scrittura, trauma bellico e trauma tecnologico. Per seguire gli effetti e le metamorfosi del modello beckettiano nella letteratura europea l'autore allarga il discorso sull'io al romanzo """"Malina"""" (1971) di Ingeborg Bachmann, dove domina la fusione fra soggetto e storia, con una trama dell'orrore in cui ritorna l'incubo del totalitarismo nazista. L'Antigone della Bachmann, sepolta dal tabù dell'austria filo-nazista, testimonia di una inquietante antropologia tragica che giunge a mostrare l'allarmante continuità fra civiltà e barbarie. La rappresentazione dell'io in """"Dall'Inferno"""" (1985) di Giorgio Manganelli ci presenta invece l'esplosione dell'io fra riso e grottesco, la sua perenne metamorfosi fra manierismo e clownerie, in un viaggio interiore che si alimenta di tutte le fonti del pertubante. In questo percorso comparatistico sull'io, l'autore mostra come il disorientamento del soggetto divenga, nel secondo Novecento, lo spazio di una rinnovata tensione conoscitiva del romanzo."" -
Essere silenzio. Un viaggio tra le voci interiori dell'anima
Perchè? Cosa cerco? Chi può sollevarmi dalle mie cadute? Chi sono? Questi alcuni interrogativi ricorrenti di un uomo che, come tanti, brancola nel buio, alla ricerca di se stesso, tra la solitudine del proprio Io e le voci assordanti del mondo. Le parole spesso si rivelano inutili. C'è piuttosto un bisogno, desiderato, fortemente sentito di silenzio... Ed è proprio quel silenzio che diventa, progressivamente, parte del proprio Essere, ricchezza e dono da condividere con gli altri. -
Il funerale dell'amico
Una protagonista pasticciona, un amico approfittatore, un'anziana zia irriverente e il funerale di un amico sul quale pendono sospetti e ombre. Con questo romanzo breve Fabio Muccin affronta il genere comico, sinora inedito nella sua produzione, muovendosi attraverso situazioni divertenti e tragicommedie farsesche che difficilmente non strapperanno una risata al lettore. -
Dimore rurali medievali del versante orobico veltellinese
Alla scoperta di uno sconosciuto sistema paesaggistico di architetture di origine altomedievale, tra le selve del versante orobico valtellinese. Una approfondita e documentata ricerca, arricchita da molte immagini a colori, rilievi e disegni, con itinerari percorribili in auto e a piedi alla scoperta delle radici storiche dell'insediamento umano in una delle più suggestivi e intatti territori della montagna lombarda. Introduzione di Rita Pezzola, Prefazione di Santino Langé. -
Incontri nella valle
Raccolta di interviste e documentazione fotografica di vita contadina e di tradizioni, vita sociale e nascita del turismo nel Bormiese (Valtellina, SO). -
Dimore rurali e territorio nella storia della Brianza
Un approfondito studio del patrimonio architettonico tradizionale della zona della Brianza, inserito nel contesto paesaggistico. -
Adonai, ti aspetto sulla collina. Antologia di scritti (1978-2011)
La prima raccolta di scritti di Gino Girolomoni, articoli pubblicati, lettere, documenti inediti delineano, per la prima volta, la poliedrica e geniale figura del profeta del biologico e fondatore di una delle più importanti aziende del biologico italiano. Postfazione di Giovanni Battista Girolomoni. -
Retrofuturo. Storie di fantascienza italiana
"La mia unica raccomandazione è che il lettore non passi subito ai racconti tralasciando i brani introduttivi. Perché come 'Robot' era illuminato dalla presenza straripante e lucidissima del suo direttore, allo stesso modo i racconti qui radunati, editi o inediti, prolungano la loro forza negli scritti che li corredano. Perché la prosa di Curtoni, quale che ne sia l'oggetto, è sempre inimitabile e avvincente, tanto da far pensare che la penna con cui è scritta celi una magia o un segreto."""" (Dall'introduzione di Valerio Evangelisti)" -
Resistenza rasta
Dalle colline giamaicane alle strade di Brixton, i rasta rappresentano da decenni un riferimento costante nel panorama controculturale globale. I dreadlock, i sound system, la musica reggae e le sue infinite varianti, dal dub alla dance hall, si sono ormai diffusi a livello planetario. In questo libro Campbell ripercorre l'itinerario che, partendo dalle lotte anticoloniali giamaicane e dal nazionalismo nero di Marcus Garvey, attraverso incontri e ibridazioni, ha condotto all'elaborazione di uno stile di vita e di una cultura di resistenza destinati a superare la dimensione caraibica per contagiare il mondo intero. -
Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica
Tutto iniziò nel 1958 al Mit, con gli amanti dei trenini del Tech model railroad club, le loro furtive utilizzazioni dei computer militari e la creazione dei primi programmi per suonare. Qui nacque l'etica hacker, una sorta di manifesto programmatico, che non poteva non far presa sull'humus libertario degli anni Sessanta. Tecniche di scassinamento delle porte dei laboratori, telefonate gratuite e radio pirata, il mercato, la lotta per l'accesso all'informazione... un viaggio, dagli anni Cinquanta fino al Richard Stallman dei nostri giorni, tra cervelloni, hippy e professori coraggiosi. -
Storie balcaniche. Popoli e Stati nella transizione alla modernità
I testi qui raccolti coprono due secoli di storia dei Balcani, dalla guerra civile ottomana di fine '700 alla ristrutturazione geopolitica tuttora in corso. Una ""transizione alla modernità"""" che è un penoso processo di adattamento, segnato dalla tensione fra le strutture ereditate e i modelli di successo proposti dalla più avanzata esperienza europea. Un processo mai concluso: da condizione normale di esistenza dei piccoli popoli balcanici, la precarietà si è incorporata come tratto caratteristico nelle loro stesse identità nazionali, soggette a pressioni sempre più esplosive.""