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Tondelli e la musica. Colonne sonore per gli anni '80
Un libro a più voci che indaga il rapporto tra Pier Vittorio Tondelli e la musica, tra la parola scritta e il ritmo musicale che la sostiene, un tema tanto caro allo scrittore emiliano. Tanti i contributi nel libro: dai testi inediti scritti da Pier Vittorio per gli Skiantos, e qui presentati da Freak Antoni, ai ricordi di Luciano Ligabue, che abitava nello stesso palazzo a Correggio ,dalle amicizie di Giovanni Lindo Ferretti alle passeggiate fiorentine con Sandro Lombardi, e poi ancora Massimo Zamboni, Federico Fiumani, giornalisti come Alberto Piccinini, Stefano Pistolini, Luca Scarlini, Pier Francesco Pacoda, Gabriele Romagnoli, Ernesto De Pascale, Paolo De Bernardin, Giuseppe Videtti ed ancora il geniale fotografo Derno Ricci, gli scrittori Mario Fortunato, Filippo Betto, il regista Mario Martone, la dolcissima Nicoletta Magalotti e il fondamentale supporto letterario di Fulvio Panzeri che ha seguito con passione ed amore il viaggio di Tondelli per decenni e che qui scrive del rapporto tra Tondelli e la musica. Pier Vittorio Tondelli ci ha fatto capire attraverso la sua scrittura che la Musica è stata la colonna sonora della nostra vita in ogni momento felice o difficile. Nuova edizione rivista e ampliata e illustrata da Matteo Torcinovich. -
Fellini inedito. Sessantacinque fotografie svelate dalla lavorazione de Le notti di Cabiria. Due interviste ritrovate a Manuel Vázquez Montalbán e Manoel de Oliveira. Ediz. illustrata
Questo libro nasce da un singolare ritrovamento fotografico: da ""Le notti di Cabiria"""" di Federico Fellini, per mano del suo assistente all'epoca Paolo Nuzzi, il racconto fotografico del sopralluogo al Santuario del Divino Amore. Una serie di fotografie che raccontano la nascita di una delle più famose sequenze del cinema italiano.rnrn""""E mi metto in cammino alla volta del Santuario del Divino Amore. Ma non partendo da Caracalla, nel cuorerndella notte, da dove anche Cabiria si incamminò, seguendo l’inaspettato corteo notturno che Fellini fece apparire airnsuoi occhi incantati e profondi, bensì da un odierno nessundove. Da un luogo qualunque che può anche essere perrnciascuno di noi un motus spontaneo, un’urgenza, una necessità, un bisogno, un sogno, un desiderio”.rnrn Un racconto fotografico commentato e rivissuto, fotogramma dopo fotogramma, in un libro che ricostruisce anche la storia del celebre personaggio di Cabiria, la sua genesi e la sua trasformazione. Una storia che ondeggia tra l'ansa del Tevere, San Paolo, la Magliana e le baracche di Acilia. Passando per il celebre cinema Rivoli, via Veneto ovviamente. Tante strade di Roma e i bar di Testaccio. Fino ai ruderi lungo la via Appia e di nuovo la strada e la collina del Divino Amore. Tra Pier Paolo Pasolini, consulente ai dialoghi de """"Le notti di Cabiria"""", e il """"Pasticciaccio"""" di Carlo Emilio Gadda, viene ricostruito anche il filo diretto che lega il libro al film di Fellini. Emerge tra le righe la figura di Paolo Nuzzi, l'autore delle fotografie, storico collaboratore di Fellini: questo libro è anche la sua storia. Ad arricchire il libro altre fotografie inedite di scena e due interviste, allo scrittore Manuel Vazquez Montalban e al regista Manoel De Olivera."" -
La memoria lieve del calcio
In questo libro Nils Liedholm ripercorre la sua vita. I grandi traguardi, i successi e le sconfitte di un maestro del calcio moderno che ha ispirato migliaia di sportivi di tutto il mondo per più di una generazione. L'eccezionale carriera di un esempio assoluto di correttezza e sportività, viene ripercorsa nel libro anche grazie alle interviste originali a: Gianni Rivera, Cesare Maldini, Paulo Roberto Falcao, Bruno Conti e Carlo Liedholm. Grazie a questo libro ricordiamo le imprese, la filosofia e le curiosità dell'indimenticato Barone, sotto la cui guida hanno esordito in Serie A campioni indiscussi come: Franco Baresi, Paolo Maldini, Bruno Conti, Giancarlo Antognoni, Roberto Bettega e Carlo Ancelotti. Il libro è il resoconto di lunghe conversazioni, che il giornalista Sebastiano Catte ha avuto con il campione svedese negli ultimi anni della sua vita, in cui vengono rievocate le tappe più significative della sua prestigiosa carriera di calciatore e di allenatore. Dalle sue prime esperienze calcistiche in Svezia alle epiche sfide del Milan degli anni Cinquanta (quello del Gre-No-Li e di Schiaffino); dal Milan di Rivera a quello di Baresi, Maldini e di Ancelotti; dalla Roma dello storico scudetto del 1983 con Bruno Conti e Falcao a quella di Francesco Totti. Nils Liedholm del calcio è stato - a giudizio pressoché unanime - uno dei più grandi maestri di ogni epoca. Un titolo conquistato anche in virtù di un carisma e una personalità ricchissima di doti umane apparentemente semplici, eppure rare, quali la lealtà, la gentilezza, la saggezza di chi considera effimere gran parte delle passioni umane. Quel particolare tipo di saggezza che - consolidatasi grazie all'esperienza - consente di evitare di prendere troppo sul serio noi e gli altri e lascia quindi ampio spazio allo humour e al paradosso. Qualità non banali, in un mondo in cui ancora oggi si stenta a credere che sia possibile ottenere risultati eccellenti non abdicando rispetto ai valori più autentici dello sport. E soprattutto, come emerge dalla rilettura dell'affascinante vicenda umana e sportiva del maestro svedese, senza mai perdere di vista l'ideale di un calcio esteticamente attraente, solare ed elegante. -
I peggiori anni della nostra vita. 2012-2020 da Ibra a Ibra
"Questi otto anni sono stati tra i più aridi di soddisfazioni che il titolatissimo club di Milano abbia conosciuto, ma nelle sue pagine scopriamo che le emozioni non sono mai mancate - perché tenere a una squadra, come tenere a una persona, significa anche attraversare il deserto con lei senza mai dubitare del proprio amore. Questi racconti, fatalmente, sono iniziati con l'addio di Zlatan Ibrahimovic, venduto quando era il giocatore dominante della serie A. Il ciclo si conclude con l'omerico ritorno di Ibrahimovic, più vecchio e più saggio, tornato come Ulisse a ricongiungersi con chi non ha mai smesso di tessere una tela e aspettarlo. Questo libro è quella tela. Tieni a una squadra di calcio. E ci tieni veramente. La vedi volare, raggiungere vette che nessun'altra squadra ha raggiunto, la vedi splendere magnifica e coprirsi di gloria nel mondo. Poi la vedi precipitare come Icaro troppo vicino al Sole. La vedi a terra, la vedi barcollare. Per tanti lunghi anni. Ma tieni veramente a quella squadra, e sai che è adesso, che ha bisogno di te. Questo è il racconto degli otto anni che il Diavolo ha passato in Purgatorio: un lungo periodo di depressione, delusione, sporadiche illusioni, dirigenti allo sbaraglio e giocatori allo sbando, allenatori sofferenti e tifosi sconcertati. Fino ad una sorprendente e insperata svolta, che regala una nuova speranza nel nome di Ibra, l'epico eroe finalmente tornato a casa""""." -
Tenera è la notte. La club culture di Dino D'Arcangelo
"Tenera è la notte. La club culture di Dino d’Arcangelo"""" è una raccolta di articoli scritti da Dino d’Arcangelo per il quotidiano La Repubblica e per il supplemento Musica. Reportage, recensioni, presentazioni di avvenimenti che hanno raccontato per la prima volta il risvolto culturale dell’universo dei club italiani su un giornale non specializzato. Dalla scena rave romana alle discoteche della Riviera Romagnola, dai dj superstar ai remix underground, nelle pagine di ‘Tenera è la notte’, scorrono i protagonisti di quella ribellione sonora (e non soltanto) che solo molti anni dopo sarebbe diventata fenomeno di consumo. Dino d’Arcangelo è stato un giornalista di Repubblica dove si è occupato di ogni genere di argomento legato all’intrattenimento. Questo libro nasce dalla volontà di un gruppo di suoi amici e colleghi di ricordarlo, soprattutto attraverso un premio a lui intitolato, che viene consegnato ogni anno all’interno del MIR (Music Inside Rimini) a una realtà particolarmente significativa per la club culture italiana. È scomparso nel 2000." -
Facce da Milan. 95 ritratti di gente rossonera e un tot di faccine. Nuova ediz.
A tre anni dalla prima fortunata edizione ritorna in libreria, con nuova veste grafica e molti capitoli inediti,rnl’esordio editoriale del gruppo ComunqueMilan: Facce da Milan, il libro che non può mancare nella libreria di ognirntifoso milanista e degli amanti della buona letteratura sportiva in generern«Quando io e Beppe Viola eravamo piccoli e non sapevamo leggere né scrivere, lui fingeva di leggere la “Gazzetta dello Sport”.rnLa teneva storta e io gli chiedevo cosa c’era scritto. E lui diceva: c’è scritto che bisogna andare a vedere il Milan.» - Enzo JannacciKilpin, Liedholm, Rocco, Rivera, Maldini, Baresi, Gullit, Van Basten. Rizzoli, Farina, Berlusconi, San Siro, L’Assassino.rnL’Ultimo Imperatore, Diego Abatantuono, Ugo Tognazzi. Andriy Shevchenko, Zlatan Ibrahimovic, Gigio Donnarumma,rnStefano Pioli, ma anche, e soprattutto, Enzo Jannacci e Beppe Viola. Questi, insieme ad altri tanti protagonisti,rncompongono la grande galleria di ritratti presentati in questa seconda edizione del libro arricchita da quindicirncapitoli inediti: quattordici facce e quindici faccine da Milan.rnUn percorso unico e originale nella storia di una delle squadre più popolari della Storia calcistica mondiale. Unarnstoria che si intreccia a doppio filo con la Storia della città di Milano e con le storie di tanti tifosi, illustri o meno.rnUn’eccezionale antologia di volti e personaggi, descritti dalla penna arguta del Conte Fiele, Ilaria Calamandrei,rnDavid L. Lucardi, Paolo Madeddu, Giuseppe Pastore, Leonardo Pinto e Andrea Saronni, ovvero gli animatori del sitornComunqueMilan. Introduzione di Giorgio Terruzzi. -
Re Nudo. Antologia di Re Nudo 1970-2020. Storia e storie di una rivista
Il libro definitivo su una storia straordinaria ed irripetibile nell'editoria italiana. 500 pagine tutte a colori e illustraternDopo cinquant’anni anni di attività, a Novembre 2020, chiuderà definitivamente Re Nudo una delle piùrnimportanti e seminali riviste italiane.rnQuesto libro, a cura del suo storico fondatore e direttore Andrea Majid Valcarenghi, raccoglie il meglio deglirnarticoli e delle interviste pubblicate sulle pagine della rivista lungo cinquant’anni di militanza, ricerca, cronaca,rndenuncia, scoperta. Una antologia degli articoli scelti a partire dal dicembre 1970. Una selezione accurata conrngli interventi di musicisti, artisti, intellettuali, ricercatori, donne e uomini dei movimenti nascenti, che hannorncaratterizzato gli anni della cultura alternativa in Italia, del movimento femminista, del movimento deglirnomosessuali, la psichedelica, i primi festival pop musicali, l'alimentazione e le cure naturali, quello che oggi èrnculturalmente accettato o tollerato, viene descritto in questa antologia con testimonianze, confronti erncondivisioni dei protagonisti.rnUna sequenza di contributi che arriva fino alla testimonianza dei movimenti della cosiddetta nuovarnspiritualità, dal buddismo a Osho, dallo sciamanismo alle psicologia umanistica. Un libro destinato a restarernnella Storia dei movimenti culturali ed esistenziali che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni.rnHanno scritto, o sono stati intervistati su Re Nudo e nel libro che presentiamo, tra gli altri:rnWilliam Burroughs, Allen Ginsberg, Mauro Rostagno, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Francesco Guccini, GiannarnNannini, Franco Battiato, Claudio Rocchi, Vasco Rossi, Adriano Sofri, Marina Valcarenghi, Michele Serra,rnGianfranco Manfredi, Jacopo Fo, Beppe Grillo, Ignacio Ramonet, Osho -
Le donne del folk. Cantare gli ultimi. Dalle battaglie di ieri a quelle di oggi. Da Almeda Riddle e Joan Baez a Michelle Shocked, da Miriam Makeba e Juliette Gréco a Teresa De Sio e Ginevra Di Marco
Questo libro presenta e racconta quarantasei cantautrici e interpreti, lungo un viaggio per quattordici nazioni tra Nordamerica, Sudamerica, Africa, Medio Oriente, Europa. Le illustrazioni che accompagnano il testo, fanno di questo lavoro la più completa guida all’universo femminile musicale del folk mondiale.In diverse parti del mondo, a partire dalla metà del novecento alcune artiste donne – cantanti, musiciste, ricercatrici, studiose –si sono rese protagoniste del recupero della tradizione culturale e musicale del loro territorio che, come una staffetta tra generazioni di donne, è arrivata fino ai giorni nostri. Donne che si sono recate nelle campagne, nelle periferie urbanizzate, sulle montagne, alla ricerca di chi aveva memoria, gli anziani, e che hanno registrato, preso nota, archiviato. Testi, musiche, storie, canti che altrimenti sarebbero andati persi.rnIn Italia tra le altre, intraprendono questo viaggio musicale: Caterina Bueno, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri, Giovanna Daffini, Maria Monti, Giovanna Marini. Fino ad arrivare a Teresa De Sio, Ginevra Di Marco e Elsa Martin. Per le strade dell’America Latina troviamo Violeta Parra e Mercedes Sosa. Dall’Inghilterra arriva Shirley Collins, mentre negli Stati Uniti incontriamo Judy Collins e Joan Beaz. Amália Rodrigues ci conduce in Portogallo sulle note del fado mentre Miriam Makeba fa conoscere al mondo i canti tradizionali del Sudafrica. Con loro la tradizione si rinnova: Oum Kalthoum in Egitto canta le parole dei poeti moderni. In Grecia la canzone diventa strumento per parlare al popolo, con la voce di Maria Farantouri e la musica di Mikis Theodorakis. In Francia Juliette Gréco incarna la nascente canzone d’autore.rn -
Dal lavoro alla cura. Risanare la Terra per guarire insieme
Ripartire dalla cura, dalle persone, dai territori. Un nuovo e inedito libro di Guido Viale, che continua il suo percorso di analisi e proposte nel solco della conversione ecologica e dell'enciclica Laudato sìÈ la cooperazione che precede lo scambio, cioè il mercato, e lo rende possibile.rnIl mito dell’homo economicus è nato dalla separazione di natura e cultura che nell’era moderna, cioè con ilrncapitalismo, ha contrapposto la potenza trasformatrice all’inerzia di tutto ciò che non è soggetto, spirito,rndominio: il mondo inanimato ma anche le donne, considerate incapaci di distaccarsi dalla natura, i popolirn“selvaggi”, le masse popolari, i lavoratori.rnIl lavoro è sempre stato vissuto e considerato come una condanna e confinato a una condizione servile.rnLa dignità del lavoro, rivendicata dal movimento operaio, non è che il frutto di uno slittamento semantico:rnsi dice lavoro, ma si parla di lavoratori e lavoratrici, persone.rnNon c’è alcuna dignità nel rivendicare il lavoro che produce degrado, inquinamento, malattie.rnLa dignità del lavoro è solo quella che produce benessere per gli esseri umani, il vivente, l’ambiente, cioè ilrnlavoro di cura.rnChiudere con l’antropocentrismo, rimettere al centro il rapporto tra l’essere umano e il suo mondo significarnriscoprire la natura dentro e fuori di noi. -
Isola delle Rose
Il primo maggio del 1968 un ingegnere bolognese, Giorgio Rosa, proclama uno stato indipendente su una piattaforma in ferro da lui stesso progettata e costruita sei miglia al largo di Rimini: è l'atto di nascita dell'Isola delle Rose. Nei mesi successivi quel tratto del mare Adriatico finisce al centro di un caso internazionale. Durante l'estate, i militari occupano la piattaforma: è la prima e unica guerra d'aggressione dell'Italia repubblicana. Questa è la storia dell'Isola delle Rose scritta dal giornalista Giuseppe Musilli, centonovanta avvincenti pagine in cui tutta la vita dello stato indipendente viene ripercorsa dando voce ai protagonisti dell'impresa. Accompagnano il testo le illustrazioni, decine di fotografie, la rassegna stampa dell'epoca e la riproduzione di memorabilia e materiali originali dell'Isola. Con gli scritti di Walter Veltroni, Lorenzo Rosa e materiali inediti mai pubblicati prima. L'incredibile vicenda dello stato indipendente dell'Isola delle Rose. L'affresco di un periodo storico tratteggiato attraverso una delle imprese più utopiche e affascinanti che un uomo possa immaginare -
Stairway to champions. Ovvero l'anno in cui siamo tornati in paradiso
Il purgatorio è davvero terminato? rnAvevamo lasciato il Conte Fiele alle prese con le più drammatiche stagioni che la storia dell’Ac Milan ricordi e, proprio come un oracolo profetico, il libro I Peggiori anni della nostra vita, raccontando dei sette anni senza Ibra, presagiva il ritorno del figliol prodigo in maglia rossonera come l’annuncio del riscatto, la fine di ogni sofferenza per i tifosi milanisti. Il 2020-2021 è stata una stagione incredibile! Potevamo mandarla in archivio senza ricordarla con i reportage del Conte Fiele? rnCome uno spin-off de i peggiori anni, a chiudere definitivamente un ciclo, ecco il capitolo che non può mancare nella libreria di chi ama i racconti della penna più corrosiva del gruppo ComunqueMilan. rnDai rigori infiniti contro il Rio Ave al derby vinto con una doppietta di Ibra, dalla maledizione di San Siro al volo di Tomori a Torino: le gioie, i dolori, le speranze e le illusioni di un’altra stagione vissuta pericolosamente a fianco dei ragazzi in rossonero. Le birre, gli amici, la lontananza forzata da San Siro, gli amori e le delusioni: un altro anno di Milan e un altro anno della vita del Conte Fiele, della vita di tutti noi, che abbiamo aspettato fino a oggi di risalire quella scala verso un paradiso chiamato Champions League. -
I ribelli al governo della città. La generazione della Resistenza. Sesto San Giovanni 1944-1946
Come ci si trasforma da ribelli in governanti e amministratori? Chi erano, che idee avevano, che cosa volevano gli uomini e le donne che dopo essersi battuti strenuamente per un ventennio contro il fascismo, si trovarono a dirigere la cosa pubblica nelle città liberate? Che cosa li accomunava, prima che nel nuovo regime democratico si aprissero le naturali divisioni ideologiche e politiche? Nel 1945, alla fine della guerra, Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, era una città-fabbrica: anzi, in Italia, la città-fabbrica per eccellenza. La grande concentrazione di lavoratori - circa 50.000, in gran parte pendolari un po' da tutta la Lombardia, ma anche molti immigrati già allora da altre regioni d'Italia - ne faceva anche un centro politico influente, verso il quale durante la Resistenza «guardavano tutti i lavoratori di Milano e provincia quando si trattava di entrare in lotta»: «il cancro della Lombardia», come «modernamente» la definivano i fascisti di Salò, dove tutti, anche il parroco, erano «antifascisti, ribelli e sabotatori». Comunisti, socialisti, repubblicani, anarchici, democristiani; manovali, operai, tecnici, insegnanti, massaie. Tutti, in questa città, dettero un contributo decisivo e di massa alla Resistenza e tutti sorressero con entusiasmo e impegno l'opera della nuova amministrazione cittadina, inesperta di fronte agli impegnativi compiti della ricostruzione. Sesto San Giovanni, «la Stalingrado d'Italia», raccontata nelle parole degli storici e dei protagonisti e attraverso decine di documenti, manifesti, volantini e fotografie dell'epoca. -
Ceppo e mannaia. Anarchici e rivoluzionari romagnoli nel mondo
L'Internazionale dei lavoratori in Italia nasce anarchica. Nel segno di Bakunin. E non a caso tiene il suo congresso di fondazione a Rimini, nel pieno della stagione turistica, dal 4 al 6 agosto del 1872. Ceppo e mannaia - titolo che riproduce un motto di saluto degli anarchici romagnoli di quel periodo - racconta le storie di tredici anarchici, protagonisti di gesta e azioni rivoluzionarie in tutto il mondo, tra Ottocento e Novecento. Alcuni noti, come Andrea Costa, Amilcare Cipriani e Armando Borghi, altri giustamente riesumati dall'oblio come Pietro Cesare Ceccarelli e Carlo Valdinoci, tracciando allo stesso tempo un ritratto del movimento anarchico italiano del quale i romagnoli furono, all'origine, e non solo, grandi protagonisti. -
On fire. I protagonisti, le partite, i momenti indimenticabili e le ansie di uno scudetto incredibile
Nel maggio 2022 il Milan ha vinto uno degli scudetti più inaspettati, sospirati, emozionanti, trepidanti ed entusiasmanti dei 19 conquistati in carriera. Il gruppo di ComunqueMilan (ormai una big band, con strumentisti di ogni tipo) dopo i libri in cui venivano narrati con emozione e nostalgia le Facce da Milan e i Giorni da Milan del passato, si ritrova euforico e ancora sbalordito a raccontare le facce e i giorni dei Ragazzi di Padre Pioli. I giocatori, le partite, i gol, le polemiche, le sfighe e le esplosioni di gioia condensati in 184 pagine di una corsa a perdifiato, facendo chilometri, superando gli ostacoli, col Diavolo in fondo a milioni di cuori, uniti dalle stesse sensazioni di gioia e sconforto in un estenuante saliscendi durato dieci mesi. Le gesta di Maignan, Tomori, Theo Hernàndez, Tonali, Brahim Díaz, Ibrahimovic, Giroud, Leão e tutti gli altri, immortalati in presa diretta dalle penne della community rossonera tra le più seguite su Facebook, Instagram e Twitter. -
Niente da dimenticare. Verità e menzogne su Lotta continua
Quello che ha formato e tenuto insieme Lotta continua, e che ancora adesso irrita o intriga amici e nemici a distanza di decenni, sono state l'amicizia e la fiducia reciproca tra persone dall'origine e dal destino più diverso. Un'amicizia e una fiducia formatesi e confermate in un'esperienza comune di qualcosa di raro e straordinario: l'esperienza della conquista di una propria autonomia, sia individuale che collettiva; l'esperienza della costruzione di una propria dignità umana attraverso l'azione e l'assunzione, senza deleghe, delle proprie responsabilità; l'esperienza della scoperta di una socialità libera, al di fuori degli schemi ufficiali, sia del governo che dell'opposizione: cioè sia della cultura accademica che di quella della sinistra ufficiale, sia della gerarchia di fabbrica che di quella sindacale, sia del potere istituzionale che della cosiddetta tradizione del movimento operaio. Trent'anni dopo la strage di Piazza Fontana, del 12 dicembre 1969, gli anni di galera che non erano riusciti a infliggere a Pietro Valpreda li avrebbero fatti pagare ad Adriano Sofri: per aver contribuito, con Lotta continua, a smascherare il cuore del progetto della ""strategia della tensione"""". Il difensore di Marino aveva spiegato il senso della sua lunga battaglia giudiziaria, durata dodici anni, per far condannare Sofri, Pietrostefani e Bompressi: per lui il Sessantotto doveva essere rappresentato in giudizio da un collettivo - il famoso Esecutivo di Lotta continua - mentre Sofri, il cui ruolo di mandante sarebbe stato probabilmente frutto di un equivoco, era stato condannato, perché, invece di sostenere che """"il mandante del delitto Calabresi è un mandante collettivo, e non Adriano Sofri, aveva voluto difendere la generazione del '68"""". Possiamo riconoscere in questa dichiarazione una vera e propria confessione del fatto che tutto il processo è stato attraversato da un insano spirito di vendetta nei confronti della generazione del '68 e di Lotta continua in particolare."" -
Libertà e potere non vanno in coppia
Un'intervista a Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir a cura di Tano D'Amico, Gabriele Giunchi, Gad Lerner, Luigi Manconi e Guido Viale per Lotta Continua quotidiano, Settembre 1977, Roma. In un'ampia conversazione con alcuni militanti di Lotta continua. Jean Paul Sartre risponde alle polemiche in cui è stato coinvolto in Italia nel 1977 ed espone gli approdi recenti della sua riflessione teorica, culturale, politica. L'appello degli intellettuali francesi, la tendenza autoritaria degli Stati europei, l'eurocomunismo, il dissenso nell'Est, la funzione degli intellettuali, la libertà e il potere nei movimenti degli anni '70, il marxismo oggi. Un messaggio ai giovani che si ritrovarono a Bologna a settembre per il convegno contro la repressione. -
Sei diventato papà. Guida pratica per i primi 12 mesi con il tuo bambino
Un manuale che affronta tutti gli aspetti della paternità nel primo anno di vita del bambino.rnrnDiventare padre è uno dei cambiamenti più importanti che si possano mai sperimentare. Un neopapà infatti sarà portato a ripensare a chi è veramente, cosa fa e cosa significa essere un genitore. I rapporti con la propria partner, i parenti, gli amici, i colleghi non saranno più come prima e si rivaluteranno e riordineranno le priorità. Anche se la paternità è un processo graduale e in continua evoluzione, sono i primi momenti quelli nei quali si formano i legami fondamentali e si creano le basi della relazione genitore-figlio. ""Sei diventato papà"""" è un manuale che affronta tutti gli aspetti del primo anno di vita del bambino. I neopapà avranno a disposizione non solo una guida che li accompagnerà mese per mese nella conoscenza dello sviluppo del proprio figlio, impareranno anche a gestire le trasformazioni della loro vita familiare. Supportato dagli studi dei migliori esperti, dalla ricerca scientifica e dalle esperienze personali dell'autore e di altri padri, questo libro riporta informazioni preziose e suggerimenti utili per la genitorialità dei papà di oggi."" -
Psicologia e sociologia del crimine. Un'introduzione per tutti
Programmi televisivi di successo e persino festival, hanno fatto appassionare molta gente al crimine, soprattutto se insanguinato. Ma spesso non si conoscono neppure i concetti fondamentali della criminologia (""scienza globale del reato""""), come sintesi integrata di diversi saperi: sociologia, diritto, etica, psicologia, politica, psichiatria forense, scienze investigative. Il volume vuol essere uno strumento sintetico e chiaro sui temi più urgenti e controversi, come: responsabilità, profilo mentale del reo, devianza, imputabilità, perizia, pericolosità, colpa, pena. Le note e le bibliografie, offrono stimoli per l'approfondimento e permettono al lettore di proseguire la ricerca."" -
Partorire cantando. Il parto attivo e facile con il training psicofonetico per il parto
L'ostetrica Elisa Benassi propone alle gestanti un metodo originale e innovativo per accogliere la trasformazione che le investe mentre fanno nascere il loro bambino e per indirizzare le energie per mezzo della loro stessa voce. Con il Training Psicofonetico per il Parto il dolore non solo viene letto con il giusto significato che possiede, ma può essere vissuto e persino controllato. La donna può passare dalla reazione automatica alla gestione attiva che la aiuta a vivere nella gioia l'esperienza della nascita. Si percepisce il suono delle Energie donate dalla Vita e si diventa consapevoli di come esse vengono utilizzate, onorate e potenziate in uno dei momenti più culminanti della storia personale: la nascita del proprio bambino. Corredato dai dati dell'esperienza professionale dell'autrice, questo libro ci illustra come ottenere: durata significativamente minore dei tempi di travaglio; maggiore comunicazione con il proprio bambino; minore dolore durante il parto; maggiore consapevolezza e soddisfazione in tutte le fasi del processo nascita. -
La metafisica dello sterco
«È un regalo di vita concreta, non un semplice libro. Quando ne aprirai le pagine, tra l'odore della carta e dell'inchiostro, assaporerai anche povertà, forza, disperazione e speranza. Conoscerai davvero gli uomini.»