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Conversazione sulla Cina tra un filosofo e un architetto
Un filosofo discute con un architetto costruttore e grazie a questa conversazione inconsueta si svelano molte cose inattese sulla Cina attuale e sul ruolo che questo paese potrebbe assumere nell'avvenire del mondo. I due autori si interessano della Cina da un quarto di secolo. L'uno vi è arrivato per interessi politici, essendo stato maoista negli anni '70, l'altro, grazie a un precoce apprendimento del cinese, ha conseguito la laurea all'Università di Architettura Qinghua di Pechino. Questi due differenti tragitti costituiscono il cuore del libro, nato dal loro incontro e da un comune interesse ad approfondire l'attuale realtà cinese. -
Il crimine di Jean Genet
"Tentare di capire Genet mi ha portato ad assumere sulle sue tracce la più salutare delle posizioni: essere nel bel mezzo di tutti i contrari, in quel luogo in cui la realtà, resa fragile all'estremo, ci obbliga a mantenere la vertigine per mantenere l'equilibrio."""" Tra saggio critico e autobiografia, Dominique Eddé tesse un doppio ritratto dell'uomo e dell'opera. Attenta e appassionata rilettura degli scritti e dell'esistenza di Jean Genet, il testo parte dalla constatazione della totale assenza della figura del padre nell'opera dell'autore francese per arrivare a mostrare come il """"parricidio"""" sia il crimine alla base della sua intera produzione artistica. Scrittore e drammaturgo francese, da sempre schierato dalla parte degli oppressi, dei deboli, dei poveri dimenticati dal mondo, Genet ha fatto della propria e dell'altrui solitudine l'arma con cui opporsi a ogni legge. Le sue radicali posizioni politiche, l'appoggio alla causa palestinese, il rapporto con il cristianesimo e il giudaismo emergono qui in un continuo rimando alle opere di Dostoevskij, Nietzsche, Sartre, Rembrandt, Giacometti. Con ritmo incalzante, Dominique Eddé trasfigura la storia di Genet in un mosaico collettivo, nel """"romanzo di formazione"""" di un'intera generazione uscita dai tumultuosi anni '70." -
Per l'amore di un guerriero
L'esperienza di Brigitte Brault in Afghanistan ha inizio con l'intervista al comandante Massoud poco prima della sua uccisione. L'anno seguente vi torna per insegnare tecniche di reportage a 14 giovani di Kabul, con le quali realizza il documentario ""Regards d'Afghanes"""", autoritratto delle donne afgane. Per attraversare le zone pericolose con le allieve, la reporter chiede protezione a Shazada, capotribù pashtuti in guerra contro i talebani. Con la fiducia che le immagini da loro riprese cambino l'idea che il mondo ha del suo popolo, lui accetta. L'attrazione tra i due è reciproca e immediata. Ne nasce una complessa storia d'amore: lei incarna l'autonomia e la modernità, lui è il garante delle regole della società feudale cui appartiene, ma rifiuta l'oscurantismo sostenendo la fragile democrazia afgana."" -
Sherlock a Shanghai. Il primo investigatore cinese
Nella Cina repubblicana degli anni Venti, in una Shanghai detta ""la Parigi d'Oriente"""", metropoli scintillante di ricchezza e mondanità, ma anche ricettacolo del crimine e dell'ingiustizia sociale, si svolgono le indagini del detective Huo Sang, lo Sherlock Holmes cinese, e del suo assistente Bao Lang. Una raccolta di sette racconti polizieschi orchestrati nello stile di Arthur Conan Doyle che, coniugando modernità e tradizione, volontà di istruire e di divertire, per primi hanno introdotto in Cina la figura dell'investigatore privato in grado di risolvere i casi più problematici attraverso l'analisi meticolosa dei fatti. Con un accattivante mix di logica deduttiva, scene d'azione e acute riflessioni sulla natura umana e sui cambiamenti in atto nella società cinese, Cheng Xiaoqing ha appassionato generazioni di lettori orientali e attirato l'attenzione degli studiosi occidentali di letteratura."" -
Il monastero stregato
Il giudice Dee è in viaggio tra i monti della provincia di Hanyuan, quando un violento temporale obbliga lui e il suo seguito a cercare riparo in un vicino monastero taoista, teatro nell'ultimo anno della misteriosa morte di ben tre ragazze in procinto di prendere i voti. Che cosa si nasconde nei meandri di questo antico santuario? Quali orribili riti vi si praticano? Dopo una tempestosa notte d'indagini tra passaggi segreti, camere degli orrori e spettrali apparizioni, il grande magistrato riuscirà a riportare la giustizia in questo luogo di perdizione. Una straordinaria partita a scacchi in cui si fronteggiano senza esclusione di colpi il pensiero logico e l'irrazionale, la regola confuciana e le più oscure dottrine del Tao. -
Il fondo sovrano cinese
Nel 2008 i fondi sovrani dell'Asia e del Medio Oriente si sono presentati alla ribalta del mondo economico e finanziario, inserendosi come protagonisti sulla scena del mercato globale. Alessandro Arduino affronta qui per la prima volta il tema della genesi e delle azioni di uno degli attori più rilevanti sul mercato finanziario internazionale, il fondo sovrano cinese China Investment Corporation (CIC), che fin dalla sua nascita nel settembre del 2007 continua a suscitare vivo interesse e ad alimentare ampi dibattiti. Alla speranza che la disponibilità dell'eccesso di liquidità della Cina possa giovare alla concomitante fragilità delle banche dei paesi industrializzati si contrappongono le critiche sulla mancanza di trasparenza e controllo di questo potente strumento finanziario e il timore che esso possa risultare viziato da interessi di natura politico-strategica. Il CIC viene osservato nella struttura organizzativa, nei rapporti con il governo e la banca centrale, nelle modalità di investimento, nel suo impatto sulla scena politica globale. Ma l'analisi dell'autore va ben oltre e si articola su molteplici piani: dalla dinamica tra i fondi asiatici, mediorientali e i paesi dell'OECD allo spostamento dell'equilibrio economico verso i paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina), dall'evoluzione del sistema socio-economico e del mercato del lavoro cinese fino alla rivalutazione del socialismo di mercato come modello alternativo al capitalismo. -
L' apocalisse nell'Islam
Dalla rivolta della Mecca nel 1979 alla seconda guerra del Golfo, dalle minacce nucleari del regime iraniano all'escalation di terrore di Al-Qaida, la storia recente del mondo islamico è pervasa da innumerevoli correnti di pensiero rivolte a un'imminente apocalisse, capaci di influenzare stili di vita e determinare orientamenti politici. Forme diffuse di propaganda rielaborano motivi della tradizione coranica intrecciandoli con figure e temi estranei all'immaginario islamico: l'Anticristo e il Mahdi, l'Armageddon, l'Apocalisse cristiana, l'antisemitismo dei protocolli dei Savi di Sion, le profezie di Nostradamus, i dischi volanti del Triangolo delle Bermude. Jean-Pierre Filiu propone la prima analisi documentata sull'origine e l'evoluzione delle tematiche millenariste ed escatologiche nel mondo islamico contemporaneo, dal Canada al Sud-est asiatico, individuandone i codici e le connessioni più nascoste. Se le credenze di un popolo riguardo alla fine del mondo riflettono il suo punto di vista sul presente dell'apocalisse rappresentano una dimensione socio-politica della massima serietà. -
Il padiglione scarlatto
Il più famoso magistrato della Cina antica si cimenta qui con un classico della letteratura gialla: il delitto della stanza chiusa. Dopo una lunga giornata di viaggio, il giudice Dee giunge all'Isola del Paradiso, celebre località di piaceri e lussuria. In cerca di una camera per la notte, entra nella Locanda della Beatitudine Eterna, dove viene alloggiato nel Padiglione Scarlatto, un lussuoso appartamento in cui, nel corso degli ultimi trent'anni, si sono verificate due morti misteriose. L'ultima è il recente suicidio di un giovane e brillante accademico. Nelle sue indagini il giudice non può contare su analisi di laboratorio o perizie mediche, ma può giovarsi di un'intuizione e una fantasia quasi da artista che gli permettono di ricomporre mentalmente anche le tessere del mosaico criminale più intricato. -
Giustizia senza punizione. Le commissioni Verità e Riconciliazione
Il libro affronta con chiarezza e completezza la genesi, i pregi e i limiti di un nuovo modello di giustizia che ha modificato il panorama del diritto internazionale e che trova la sua espressione nelle commissioni Verità e Riconciliazione. La commissione istituita nel 1995 da Mandela e De Klerk in Sudafrica per giudicare i crimini dell'apartheid è la più nota, ma oggi se ne contano ormai più di 35, principalmente in America Latina e Africa, e ogni anno se ne costituiscono di nuove nei paesi lacerati dalle violazioni dei diritti fondamentali. Il loro obiettivo primario non è quello di individuare e perseguire i colpevoli con misure punitive, ma quello di dare voce alle vittime, portare alla luce la verità collettiva e mettere in moto il processo di ricostruzione del tessuto sociale. Ne deriva una forma innovativa di giustizia che affiancandosi ai tribunali penali, e spesso sostituendoli, si dimostra sempre più indispensabile nell'affrontare i crimini della Storia e favorire le transizioni politiche. -
Pellegrinaggio alle cinque regioni dell'India
Traduzione italiana di un manoscritto in cinese dell'VIII secolo, il resoconto del viaggio in India e in Asia Centrale del monaco coreano Hyechb è un'opera unica, degna di occupare un posto di assoluto rilievo nella letteratura di viaggio d'ogni tempo. Spinto dal desiderio di studiare il Buddhismo alle fonti, Hyechb parte via mare dalla Cina nel 723, e dopo aver toccato il regno Khmer sbarca nella zona del delta del Gange dove ha inizio il suo pellegrinaggio. Nell'arco di quattro anni percorre i luoghi sacri del Buddhismo, si spinge forse fino in Persia e fa ritorno in Cina lungo la Via della Seta. Il monaco di Silla osserva usi e costumi dei popoli che incrocia lungo il suo cammino e tramanda l'istantanea di una realtà in piena evoluzione, teatro di eventi drammatici ed epocali: il declino inarrestabile del Buddhismo, il consolidarsi della potenza turca e, soprattutto, l'avanzata delle armate islamiche verso un vero e proprio scontro di civiltà con i popoli dell'India, dell'Asia Centrale e perfino della Cina dei Tang. -
Diario da Kabul. Appunti da una città sulla linea del fronte
Emanuele Giordana, giornalista e fondatore di Lettera22, torna a parlare di Afghanistan, paese che ha seguito nelle alterne vicende politiche sin dal suo primo viaggio nel 1974. Diviso in due sezioni, Noi e l'Afghanistan e L'Afghanistan e noi, il libro non vuole essere un'indagine sui perché della guerra, ma un diario che racconta la situazione e gli eventi di oggi da un'altra angolazione, che consente di osservare afgani e occidentali convivere e sopravvivere in una città da oltre trent'anni sulla linea del fronte. Un punto di vista di forte impatto che affronta e analizza anche l'attuale vicenda dei medici di Emergency. Con la rara qualità di conciliare dramma e ironia, mai a discapito di un'analisi critica e profonda dei fatti, l'autore raccoglie le riflessioni e le impressioni personali già in parte affidate al suo blog e che non trovano spazio nel veloce avvicendarsi di notizie sulle pagine dei quotidiani. Ne emerge la cronaca di un paese e di un popolo più complessa di quella riportata dalla retorica mediatica. -
La casa del salice. I casi del giudice Dee
La grande capitale del Celeste Impero è funestata dalla ""morte nera"""". Il giudice Dee, nominato Governatore Straordinario, ha il difficile compito di mantenere l'ordine in una città abbandonata dalla Corte imperiale e ormai ridotta a un paesaggio di morte e desolazione. Il famoso magistrato deve non solo far fronte al dilagare della pestilenza, ma anche condurre le indagini sulle misteriose morti di un ricco mercante e di un anziano libertino, esponenti di due famiglie dell' antica aristocrazia cittadina. Unico elemento comune ai delitti è il """"Motivo del Salice"""", un disegno ornamentale per porcellane che raffigura la leggendaria fuga di due giovani dalla casa di un vecchio generale che ostacola il loro amore."" -
Colette. Il genio femminile
Lontano dalla retorica di ""regina della leggerezza"""", Julia Kristeva ci restituisce l'immagine di Colette quale autentico genio femminile, portatrice di un messaggio innovativo per i suoi tempi: la ricerca del piacere, di un """"godimento altro"""" che conduca l'uomo a scoprire la gioia di """"vivere senza nuocere"""". La figura di Colette emerge attraverso la sua scrittura, luogo privilegiato in cui è possibile comprendere appieno l'autrice francese e il suo """"a-pensiero"""". Julia Kristeva individua nelle sue opere un processo di """"sublimazione"""" dell'eros e del legame amoroso e rintraccia in tale concezione dell'amore il vero messaggio etico di Colette."" -
Epicuro e oltre. Per un'etica della felicità
Per Epicuro, la felicità è da ricercare nella dimensione privata del ""vivere nascostamente"""": l'uomo """"basta a se stesso"""", non necessita delle divinità o dello Stato per sperimentarla. La felicità si realizza nel piacere al quale conduce la ragione che ha dominato le passioni. A partire dalla """"Lettera a Meneceo"""", Maggi compie un excursus dalla filosofia classica ai nostri giorni e sottolinea il legame tra etica e felicità nella storia del pensiero, osservando come nel corso del tempo """"l'uomo abbia barattato un po' della sua felicità per un po' di sicurezza"""", fino a fare della felicità una questione politico-sociale. Un ritorno alla filosofia del Giardino è allora da intendere come ripresa della dimensione privata e interiore della felicità quale ars vivendi: capacità di plasmare e dare forma alla propria vita."" -
Per Pablo
Scritto da Luis Miguel Dominguín nel 1960, questo testo è l'espressione più autentica dell'affinità elettiva che lo lega a Pablo Picasso. Su invito dell'amico, il matador lascia la muleta per la penna, e sul filo della memoria si cimenta in una personale riflessione sull'arte, la tauromachia e i sentimenti umani. ""La mia esistenza trova ampia giustificazione in tre cose: i tori, l'amicizia, l'arte. I tori sono la mia professione, l'amicizia la mia devozione e l'arte la mia vocazione"""". La tauromachia, fonte di grande ispirazione per Picasso, viene qui spogliata della sua dimensione mondana, rivelando quanto vi sia di sacro e di archetipico in essa: rito tragico che attraverso il confronto tra l'umano e l'animale è, secondo le parole dell'etnologo Leiris, """"il simbolo più adeguato di quel che in verità è il cuore fondo della nostra vita passionale"""". Prefazione di Jacques Durand. Postfazione di Marco Dotti."" -
Il fantasma del tempio. I casi del giudice Dee
Su una collina immersa nella vegetazione, le rovine di un antico tempio sconsacrato sono percorse da ombre sinistre. Un orribile delitto si è appena consumato e il cadavere decapitato di un uomo viene gettato in fondo al vecchio pozzo. Cosa lega questo sanguinoso episodio al furto dell'oro del Tesoriere Imperiale avvenuto un anno prima ? Chi è Giada, la ragazza scomparsa di cui parla l'inquietante maga Tala in trance? È forse il suo spettro quello che si aggira tra le vestigia del tempio ? Una serie di enigmi che sembrano sfuggire a ogni logica, capaci di mettere in crisi anche le menti più acute e razionali come quella del giudice Dee, il più celebre magistrato della Cina antica. Un avvincente thriller ai confini del paranormale in cui van Gulik fonde la sua fervida invenzione all'accurata ricostruzione storica con uno stile maturo e impeccabile. -
Homo abstractus. 1364 aforismi/strofepensiero, saggiopoema per un nuovo uomo e felice
Un'opera per il terzo millennio, sovversiva e illuminante, un cammino transdisciplinare, ma ben fermo nelle sue esigenze di rigore sperimentale. L'autore - formatosi al metodo scientifico - è uomo dai molti linguaggi, profondamente coinvolto nelle trasformazioni della vita e del pensiero contemporaneo. Il libro si compone di 1364 aforismi/strofepensiero nei quali il respiro del saggio filosofico-scientifico si coniuga al ritmo e alla sospensione propri della poesia. Un'ulteriore stratificazione è data dalle immagini - piccole o grandi, a colori o in bianco e nero - che a mo' di contrappunto accompagnano il testo. ""Homo-abstractus"""" è storia di un'assenza (tali sono i processi di astrazione dai quali nascono il pensiero umano e la cultura) che si fa strada nel corpo-mente-cervello di Homo. Una nuova organizzazione psicobiologica che tende a favorire i processi di dematerializzazione della cosa concreta, come già il linguaggio umano con la nascita di una struttura simbolica, nella direzione di un possibilie (definitivo) distacco dall'antica origine animale."" -
I celebri casi del giudice Dee. Un autentico giallo cinese del XVIII secolo scoperto da Robert Van Gulik
"I celebri casi del giudice Dee"""" è il romanzo cinese da cui Robert van Gulik trasse l'ispirazione per la sua serie di gialli ambientati nel Celeste Impero e per il personaggio dell'infallibile giudice Dee, realmente vissuto in epoca T'ang. Opera di un anonimo cinese del XVIII secolo, il testo appartiene al filone delle cronache dei casi dei magistrati distrettuali, una tradizione letteraria che si sviluppò in Cina molti anni prima che gli scrittori occidentali si cimentassero con il genere poliziesco. Funzionario considerato quale """"padre e madre del popolo"""", ma anche detective con l'incarico di condurre le indagini, il giudice Dee, da poco assegnato al distretto di Chang-ping, affronta tre casi all'apparenza senza soluzione: un doppio omicidio nell'ambiente dei mercanti della seta, l'apparizione di uno spettro che chiede giustizia e l'avvelenamento di una sposa durante la prima notte di nozze. Le sue raffinate capacità deduttive e il suo innato senso della giustizia avranno infine la meglio su inganni e superstizioni." -
Confucio re senza corona
Iniziatore di quel prodigioso sistema che consentì alla ""burocrazia celeste"""" della Cina imperiale di poter governare per duemila anni, Confucio fu il catalizzatore, attraverso gli sviluppi del suo pensiero, di quel processo di stratificazione dell'identità cinese imperniata sull'idea di """"sapere/saggezza/civiltà"""". Dopo oltre due millenni, la sua figura è più che mai attuale e viva nella cultura e nell'immaginario cinese, al punto da entrare nella comunicazione mediatica quale protagonista di film, programmi televisivi e storie a fumetti. Ma Confucio è oggi un vuoto contenitore, un oggetto di distrazione un utile veicolo di messaggi rassicuranti? Quanti """"Confucio"""" sono esistiti nel passato, quanti ne esistono e quanti ne esisteranno? I diversi contributi qui raccolti rispondono ampiamente a tali quesiti e mettono in evidenza come l'eredità politica e culturale di questo """"re senza corona"""" costituisca un punto di riferimento fondamentale anche per comprendere le ragioni dello straordinario successo cinese nell'odierno periodo storico."" -
Prima e dopo Manfredi. Monete tra Siponto e Manfredonia nella collezione civica. Ediz. illustrata
Il volume rappresenta il risultato di un intenso lavoro di restauro, schedatura e studio delle monete, conservate nella collezione del Comune di Manfredonia. Gli oltre 440 esemplari presentati abbracciano un arco cronologico assai ampio, dalla fine del V secolo a.C. sino agli ultimi decenni del XIX secolo.