Sfoglia il Catalogo feltrinelli031
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8401-8420 di 10000 Articoli:
-
Diluire Mondello. Descrizione per un progetto
Il libro pubblica i materiali originali del progetto vincitore del concorso internazionale di idee per la riqualificazione urbana di Mondello, la località balneare della costa settentrionale di Palermo. E, come spesso accade per i progetti redatti in queste occasioni, essi non costituiscono solo una risposta alle richieste del bando ma diventano pretesti per rileggere i territori e descriverne le loro trasformazioni. Diventano, dunque, laboratori di ricerca sulle città che li ospitano, restituendo all'architettura una capacità esplorativa e di conoscenza che a volte va oltre l'architettura stessa. -
Catastrofi e dinamiche di inurbamento contemporaneo. Città nuove e contesto
Questo volume raccoglie le riflessioni elaborate intorno a un tema comune e molto attuale, ovvero quello delle distruzioni causate da eventi naturali e le successive ricostruzioni, da parte di alcuni docenti del Dipartimento di Architettura di Palermo appartenenti a settori disciplinari diversi. Il progetto nasce da temi e presupposti che sono stati evocati più volte sino a pervenire alle soglie di un quesito: si può elaborare una teoria che dai disastri (naturali o artificiali) possa in qualche modo spiegare o prefigurare le dinamiche del dopo? I contributi del volume sono soprattutto incentrati sul Novecento, su testimonianze e risultati che hanno contraddistinto i terremoti di Messina (1908) e soprattutto del Belìce (1968). Questa scelta mostra la necessità di ragionare su alcune criticità del nostro presente, di confrontarsi ancora oggi sui temi che la tabula rasa e la successiva rifondazione di città e di architetture impongono. La prima parte del volume invece esamina esempi più remoti nel tempo, ad esempio il terremoto del 1542 in Val di Noto, dove l'effettiva conclusione del caso può stimolare ulteriori confronti con casi ancora aperti. -
Lexicon. Storie e architettura in Sicilia e nel Mediterraneo (2012) vol. 14-15
La rivista si pone l'obiettivo di diffondere studi e notizie riguardanti la storia dell'architettura in Sicilia, non focalizzando esclusivamente l'attenzione sugli edifici costruiti sull'isola, ma cercando di chiarire i rapporti tra gli architetti siciliani e i contemporanei avvenimenti in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo, alla ricerca di quei contatti che hanno permesso la realizzazione di opere e l'elaborazione di progetti di importanza primaria. -
Le scale in pietra a vista nel Mediterraneo. Ediz. italiana e spagnola
Il volume affronta il tema della costruzione delle scale in pietra nell'architettura del Mediterraneo. Si tratta di un ambito che, anche se apparentemente marginale, possiede un fascino del tutto peculiare: in esso infatti la ricerca compositiva si accompagna spesso alla sapienza costruttiva. Nel Mediterraneo, dove la costruzione in pietra a vista costituisce una prassi diffusa e di lunga durata, le scale costituiscono proprio un significativo indizio per misurare il peso delle tradizioni e il ruolo delle invenzioni.I casi presentati in questa sede da studiosi di diversa provenienza mettono in evidenza l'esistenza di una plurisecolare tradizione costruttiva basata proprio sull'utilizzo della pietra a vista, che accomuna tanti luoghi geograficamente distanti, dal Levante iberico, all'Italia meridionale, fino ad alcune isole come la Sicilia e Malta. Significativo in questo contesto il ruolo rivestito dai trattati e dagli studi teorici riservati a questo settore che hanno contribuito in maniera notevole a caratterizzare anche esempi più recenti nel tempo. -
Bianco
Sofia, Alessandro, Lucio, Andrea, Giulia e Tommaso sono amici da sempre e da sempre condividono insoddisfazioni, paure, rinunce, attese. Sono persone normali: egoiste e generose, meschine e talvolta straordinarie. Dopo una tragedia del tutto inattesa hanno modo di riflettere sull'angustia dei loro orizzonti, ma presto tornano alle loro abitudini. Fino a quando, una domenica mattina, una Voce risuona in tutta Roma, annunciando l'arrivo di un esercito di uomini vestiti di bianco che punirà, anche con la morte, tutti coloro che si sono macchiati di qualche crimine. E continua a parlare alla città, nei giorni successivi, creando paura, senso di colpa, tensione nervosa, uno stato di suggestione collettiva che porta a vedere anche quello che non c'è e, in alcuni casi, ad agire sconsideratamente. È il panico. Roma arriva velocemente al collasso. Ma a chi appartiene quella Voce? E cosa vuole ottenere? -
Il vento del cinema 2005. Catalogo del Festival (Procida, 6-26 giugno 2005)
Le novità del 2005 sono un maggior legame col territorio in cui si svolge, l'isola di Procida, e l'interazione con altre contemporanee iniziative come il Napoli Film Festival (5-16 giugno) e l'Ischia Film Festival (20-25 giugno). -
Corvino + Multari 1995-2005
Il volume è interamente dedicato a dieci anni di attività dello studio Corvino + Multari, realtà tra le più rappresentative nel dibattito sull'evoluzione dell'architettura in Italia. -
Millesuoni. Deleuze, Guattari e la musica elettronica
Questo volume offre al pubblico italiano la storia dell'incontro tra la filosofia di Deleuze e Guattari e la musica elettronica. Una storia che comincia, forse, quando Deleuze partecipa nel 1972 alla registrazione del disco Electronique Guerrilla del gruppo rock sperimentale Heldon, prestando la sua voce a un frammento di Umano, troppo umano di Nietzsche. Per ripercorrere questa storia, complessa e ricca, Emanuele Quinz esplora alcuni concetti-chiave a partire dai quali Deleuze e Guattari hanno elaborato la loro riflessione sulla musica. Seguono una serie di analisi (Murphy, Cox, Franck), derivate da ambiti geografici e teorici diversi, che disegnano la storia dell'impatro del pensiero dei due filosofi sulla musica elettronica sperimentale. I testi di Hinant, Szepanski e l'intervista a Paul D. Miller, alias Dj Spooky, introducono le testimonianze di chi ha integrato il pensiero di Deleuze e Guattari nella pratica della produzione musicale. Chiude il volume un contributo di sole immagini di Roberto Paci Dalò. -
Shoah. Percorsi della memoria
Anche se ormai più di mezzo secolo ci separa dai campi nazisti e nel frattempo sono stati perpetrati altri genocidi in diverse parti del mondo, la lunga ombra di Auschwitz, della Shoah o dell'Olocausto continua a segnare il nostro presente. Lo sterminio di massa, eseguito in modo scientifico e industriale è ancora l'evento che determina i nostri concetti di bene e male. I saggi raccolti in questo volume, scritti da autori italiani e stranieri, fra cui spiccano studiosi di fama internazionale come Pierre Vidal-Naquet, Giorgio Agamben ed Enzo Traverso, si interrogano su questa nostra condizione, e sul debito che abbiamo nei confronti delle vittime. -
Utopie. Eterotopie
Il volume presenta la traduzione italiana di due conferenze di Michel Foucault tenute alla radio nel dicembre del 1966 e pubblicate in Francia su CD nel 2004. In queste due conferenze il filosofo francese, passando in rivista luoghi fantastici e quotidiani, remoti e iperreali, si interroga sul rapporto, spesso conflittuale, fra il corpo e lo spazio in vari ambiti: nella vita privata, nella vita pubblica, nelle arti visive e nell'architettura. Scritte in uno stile semplice, vivace e ironico, le due conferenze anticipano alcune delle idee che Foucault avrebbe sviluppato negli scritti degli anni '70, soprattutto in ""Sorvegliare e punire"""". Nonostante la ricchezza concettuale, il volume si rivolge a un pubblico ampio e non solo a quello specializzato in filosofia."" -
Sulla violenza
Qui si tenta di pensare la violenza. Non già contemplarla come una sostanza, sempre identica a se stessa, come un'essenza non segnata dai concatenamenti in cui viene convocata o si trova ad operare. Se così fosse, pensare la violenza significherebbe non solo sacralizzarla ma anche interpretarla come ciò che impedisce ogni pensiero, così che il pensiero dovrebbe, per restare fedele a se stesso, separarsi da ogni violenza e combattere ogni sua manifestazione. È quello che in fondo sostiene il pensiero neo-liberale. Qui, invece, si tenta di ripetere il gesto di Benjamin: pensare la differenza nella violenza. La violenza puramente annichilente non rappresenta la verità d'ogni violenza, ma l'affermarsi di una prospettiva, di una ""valutazione"""" che rende la violenza annichilente o sterminatrice. Se pensare significa inaugurare un concatenamento che rompe con le relazioni abituali, ogni pratica di pensiero creatrice, dalla politica all'arte, è anche un atto di violenza. Allo stesso tempo, i concatenamenti abituali da cui il pensiero ci slega non hanno nulla di naturale: si sono costituiti grazie ad un modo della violenza e, per parafrasare Benjamin, si mantengono grazie alla violenza. Che senso ha allora il discorso che ripudia la violenza? Quale prospettiva e quali effetti produce? Pensare oggi la violenza significa inevitabilmente pensare la modalità della violenza prodotta dal discorso che si propone di eliminarla."" -
Sulla religione. Tre conferenze e altri scritti
"Il male nel platonismo e nel sadismo"""", """"La religione surrealista"""", """"Schema di una storia delle religioni"""", questi i titoli delle tre conferenze tenute da Bataille negli anni 1947-1948 presso il Collége de philosophie e il Club Maintenant, ora proposte in traduzione italiana insieme ad altri quattro testi. Nella produzione teorica di Bataille questi sono momenti specifici di un unico tema, molto caro all'autore francese, quello della """"religione"""". In effetti, pur nella varietà delle tematiche prese in esame, a leggerle in sequenza si avverte esplicitamente nelle conferenze l'urgenza da parte di Bataille di fare il punto su quella dimensione, per lui essenziale, della specie umana che va sotto il nome di religione e che non può in alcun modo coincidere con la positività di una forma istituzionale, con una comunità chiusa, con una chiesa. Per Bataille la religione non ha nulla a che fare con la trascendenza; ne è anzi la distruzione. Religione è """"scatenamento delle passioni"""", senza scopo né risultato. Come sanno i surrealisti, l'atto religioso consiste in una rottura incondizionata con il mondo nel quale agiamo per nutrirci e metterci al riparo. Impossibile da vivere, la religione è, nello stesso tempo, ciò a cui l'uomo non può rinunciare se non vuole cedere alla paura." -
Figurazioni del possibile. Sul contemporaneo tra arte e filosofia
Si fa sempre più urgente l'esigenza di capire in che epoca stiamo vivendo. Non più nel vecchio mondo, ma nemmeno in un ""altro mondo"""" o in un """"nuovo mondo"""" (dal momento che il '900 ha visto imporsi e poi dissolversi sia l'idea di rivoluzione, sia quella di alternativa). Ormai tramontata, con la seconda metà del XIX secolo, anche l'epoca delle grandi teorie estetiche, è accaduto che da un lato il pensiero filosofico abbia avvertito in maniera sempre più vitale il bisogno di guardare alle espressioni dell'arte e a quanto continua ad affiorare nell'arcipelago dell'arte contemporanea, mentre, nel contempo, l'arte ha sempre più riscoperto ed esibito il suo essere vita pensante, che si figura nell'epifania di un'opera, la quale mantiene una sua insopprimibile aura. Per questo, la via migliore per impostare rigorosamente la domanda sull'odierno modo di abitare lo spazio/tempo sembra essere la pratica pensante di un """"guardare attraverso"""" (come sosteneva E. Garroni) - onde evocare il mistero dell'invisibile sfondo in cui è immerso il mondo - il quale cerca di collocarsi """"tra"""" la riflessione filosofica propriamente detta e l'ascolto del """"linguaggio delle cose mute"""" proprio dell'opera d'arte. Un tale esercizio di dialogo tra filosofia e arte, in cui questo libro si cimenta, si sviluppa attraverso l'interrogazione di alcune parole-guida, decisive tanto per la riflessione filosofica quanto nelle pratiche artistiche del contemporaneo. Esse sono: opera, materia, colore, violenza, comunicazione, negazione."" -
Lezione di tenebra
"Lezione di tenebra"""" è un libro di poesie sulla violenza e le conseguenze simboliche del terrorismo. Partendo dall'attentato di due anni fa nella metropolitana di Londra, il libro evoca gli scenari etici, archetipici ed esistenziali scatenati da ogni gesto distruttivo. Seguendo un itinerario drammatico attraverso la morte e la ferocia, le poesie si interrogano sulla nuova centralità attribuita dall'epoca attuale alla figura della vittima, scoprendo tra le pieghe della sua esistenza depredata un nucleo di radicalità fondante che ne fa il vero oggetto di indagine del testo." -
Che cos'è un dispositivo?
Noi - sostiene Deleuze - apparteniamo a dei dispositivi e agiamo in essi. La novità di un dispositivo rispetto a quelli precedenti, la chiamiamo la sua attualità, la nostra attualità. Il nuovo è l'attuale. L'attuale non è ciò che siamo, ma piuttosto ciò che diveniamo, ciò che stiamo divenendo, cioè l'Altro, il nostro ""divenir-altro"""". In ogni dispositivo, bisogna distinguere ciò che siamo (ciò che non siamo già più) e ciò che stiamo divenendo."" -
Tre saggi sull'immagine
"L'immagine pura è, nell'essere, il terremoto che apre la falla della presenza"""". Questa frase riassume il nucleo della nuova teoria dell'immagine che da qualche anno si va delineando con sempre maggiore chiarezza nel pensiero di Nancy e che accompagna il suo progetto di una decostruzione del cristianesimo. Attraverso tre punti di vista o tre angolature diverse l'immagine nel suo rapporto con la violenza e con la verità, nel suo rapporto con il sacro, nel suo rapporto con la rappresentazione possibile o impossibile della Shoah - si critica la concezione dell'immagine come mimesi o copia della cosa per attribuirle invece una """"presenza reale"""", una presenza che non è in alcun modo quella dell'empiria, ma che anzi ne attraversa e ne incrina la compattezza opaca." -
Sarkozy: di che cosa è il nome?
Con il nome ""Sarkozy"""" avanza la """"grande paura"""" - degli stranieri, degli operai, dei giovani delle banlieues, dei musulmani - e la volontà che il capitalismo divenga, una volta per tutte, l'unica legge che regola il mondo. Ma alla paura non si può rispondere, come accade a sinistra, con la paura della paura, con la nostalgia delle lotte del passato o il ritornello della solita """"ricostruzione della sinistra"""". Si tratta, invece, di curare il disorientamento e il sentimento d'impotenza praticando la virtù del coraggio: """"tenere fermi"""" come punti di orientamento politico proprio quelli che il discorso dominante considera impossibili, irrealizzabili. Tra questi: onorare e riconoscere come soggetti liberi gli stranieri che lavorano tra noi e affermare, di fronte alla divisione del mondo in una parte """"civile"""" e una """"incivile"""", che c'è un solo mondo, che le esistenze sono uguali in ogni luogo di questo mondo unico. Tali imperativi politici sono il modo per dare senso alla parola """"democrazia"""" e far continuare a vivere, nelle condizioni attuali, l'idea comunista come """"orizzonte"""" delle politiche di emancipazione."" -
Gli ultraterrestri. Musiche della rivoluzione globale
Con quale ampiezza si propagano sulla contemporaneità le onde delle rotture rivoluzionarie con la centralità tonale , col dominio del pentagramma e del registro canonico degli strumenti e delle voci? Un effetto farfalla si ripercuote da una lato all'altro del globo e raccorda i lavori di artisti di oggi come Butch Morris, Assif Tsahar, Fausto Romitelli, William Parker, gli ""elettronici sperimentali"""" (Pan Sonic, Alva Noto, Aphex Twin, Matmos, Mira Calix, per esempio, ma a maggior titolo l'ultimo Karlheinz Stockhausen) e di artisti di un passato recente, grandi anticipatori di un tipo di cultura e di un tipo di espressione, come Sun Ra e il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza. Per Mario Gamba sono queste """"ultraterrestri"""" esperienze musicali a corrispondere, anche se non sempre """"ascoltate"""", ai fermenti culturali assai diversi e, spesso, contraddittori del """"movimento dei movimenti"""". Tre interviste a studiosi della politica e dei linguaggi attuali inframezzano i capitoli del libro: Toni Negri, Franco Berardi """"Bifo"""", Tiziana Terranova."" -
Sessantacinque sogni di Frank Kafka
Nel suo ""Carteggio"""" e nei suoi """"Diari"""" Kafka racconta spesso i suoi stranissimi e bellissimi sogni. È a partire da qui che nasce il volume di Felix Guattari che raccoglie tre saggi sul tema del sogno e la sceneggiatura di un film che il filosofo-psicanalista francese progettava di fare sullo scrittore di Praga. Scritti tutti negli anni '80, i testi raccolti, sorta d'inventario di sessantacinque sogni presenti nell'opera di Kafka, costituiscono una appendice alla famosa monografia scritta in collaborazione con Gilles Deleuze nel 1975."" -
Verità della democrazia
"La democrazia non ha sufficientemente capito che doveva essere anche """"comunismo"""" in qualche modo, perché altrimenti non sarebbe stata che gestione delle necessità e dei compromessi, priva di desiderio, cioè di spirito, di soffio, di senso. Non si tratta quindi solamente di afferrare uno """"spirito della democrazia"""", ma innanzitutto di pensare che la """"democrazia"""" è spirito prima ancora di essere forma, istituzione, regime politico e sociale. Ciò che in questa affermazione può apparire inconsistente, """"spiritualistico"""" e """"idealistico"""" contiene invece la necessità più reale, più concreta e più pressante."""" (Jean-Lue Nancy)"