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Eucaristia e giustizia nel tempo della crisi. Sui sentieri di Isaia
Questo lavoro ci conduce a riscoprire il valore della giustizia vera, della legalità, dell'accoglienza e della solidarietà. È un lavoro che rende concreti, tangibili, da vivere nella quotidianità questi concetti. È intorno all'impegno di costruire relazioni vitali che vertono i più ampi spunti di dibattito. Il lupo e l'agnello potranno dimorare insieme? L'economia potrà essere specchio della giustizia? Noi come possiamo partecipare nel nostro piccolo ad una svolta che tenga l'Eucaristia al centro? Questi sono solo alcuni degli spunti che animano questo lavoro fatto a più mani. -
La preghiera eucaristica. Un «cantiere» riaperto dal Concilio
L'autore, monaco di Camaldoli ed esperto in Liturgia, partendo dal ""cantiere"""" riaperto dal Concilio sulla Preghiera eucaristica, ne approfondisce il fondamento biblico, teologico e liturgico, gli elementi e i temi, per additarla poi come una vera scuola di teologia, di ecclesiologia e di preghiera autenticamente cristiana. Un contributo autorevole per riscoprire la Preghiera eucaristica a cinquant'anni dal Concilio."" -
Eucaristia. Fonte e nutrimento di ogni santità
L'autore, docente di spiritualità, presenta dieci maestri di vita spirituale (Tommaso d'Aquino, Caterina da Siena, Carlo Borromeo, Jean-Joseph Surin, Charles de Foucauld, Antoine Chevrier, Pierre-Julien Eymard, Geltrude Comensoli, Francesco Spinelli, Giovanni XXIII) che hanno saputo attingere dall'Eucaristia la linfa vitale per la loro vita e la loro missione. Un contributo non solo per ripercorrere il loro cammino spirituale, ma per ritrovare nell'Eucaristia la sorgente e il nutrimento di ogni santità. -
Consigli per la vita spirituale
Raccolta di 92 testi tratti dalle Lettere di san Pier Giuliano Eymard. Un aiuto utile soprattutto per i laici che cercano una presenza significativa nella Chiesa e nella società. Molte persone si sono confidate con lui e gli hanno chiesto consiglio per la vita spirituale. Attento alla grazia e alla libertà di ciascuno, il padre Eymard offre in queste Lettere delle raccomandazioni concrete per una vita spirituale profonda e matura, indicando nell'Eucaristia il sole che illumina e riscalda un cammino di santità fedele alla propria vocazione. -
La Lapa e l'antropologia del quotidiano
La Lapa? L'Apa? La L'Ape ? L'Ape, a dire il vero: veicolo a tre ruote della Piaggio, ma nel linguaggio popolare variamente declinato. Comunque declinato, questo veicolo ha solcato la nostra storia, rurale e urbana, invisibile ma ubiquo, unica via pop al traffico, altare della famiglia allargata, vero multiuso, mulo casa bottega, festa e funerale. Chi non ha capito la lapa (spelling?) forse non ha capito l'Italia. Questo libretto divertente, anche grazie alle immagini di Melo Minnella, fotografo siciliano che è in grado di immergersi nella sua terra in presa diretta, è l'occasione per raccontare in che cosa consiste l'antropologia del quotidiano. -
Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale
L'etica hacker, le pratiche di condivisione e cooperazione interessano ora anche il mercato, che ha assunto il metodo di sviluppo delle comunità hacker per risollevarsi dopo la bolla speculativa della net economy. I termini cambiano poco, da software libero (free software) a software aperto (open source), ma in realtà cambia tutto. Il passaggio è doloroso: la curiosità per il nuovo diventa formazione permanente, la fluidità delle reti diventa flessibilità totale, la necessità di connessione per comunicare diventa lavoro 24 ore su 24: semplici ed efficaci slogan del mercato globale. La cultura hacker cerca allora di elaborare nuove vie di fuga, insistendo sulla forza delle comunità e sulla responsabilità delle scelte individuali. -
Noi due in fuorigioco. Conversazioni su calcio e società
Paolo Casarin, ex arbitro internazionale, e Darwin Pastorin, giornalista sportivo, mettono a nudo il calcio. Emergono ricordi, aneddoti, storie piccole e grandi, personaggi di primo piano e semplici comparse, carezze e frustate, gol fatti e gol subiti (nella professione e nella vita, più che sul campo), per capire il calcio, il breriano ""mistero senza fine bello"""". Un viaggio nel tempo, tra mille emozioni e moltitudini di compagni diversi, tra crisi improvvise e rinascite inaspettate. Sempre pronti a guardare avanti per scoprire un futuro positivo per lo sport del pallone, sempre e comunque - e malgrado tutto - il più amato del mondo."" -
Bombe e segreti. Piazza Fontana: una strage senza colpevoli
Roma, 3 maggio 2005. La seconda sezione penale della Cassazione conferma l'assoluzione degli ultimi tre neonazisti imputati per la strage di piazza Fontana, che così resta definitivamente senza colpevoli. O meglio, Giovanni Ventura e Franco Freda vengono indicati come i responsabili di quell'eccidio (diciassette morti e quasi cento feriti), ma non possono essere perseguiti perché definitivamente assolti il 1° agosto 1985. Questa la verità processuale. Ben altra, invece, la verità storica. Il libro ricostruisce la montatura contro Valpreda, la morte - anch'essa senza colpevoli dell'anarchico Pinelli e la fitta trama di connivenze e depistaggi che fecero di Piazza Fontana una ""strage di Stato"""". Edizione aggiornata ed ampliata."" -
L' invasione molecolare. Biotech: teoria e pratiche di resistenza
Ultimata la colonizzazione geografica, i poteri forti del mondo globalizzato stanno ora lanciando una colonizzazione dello spazio organico che, grazie a biotecnologie capaci di manipolare le strutture genetiche, sta portando a brevettare la vita. Questo libro traccia una mappa della politica transgenica in atto proponendo forme di reazione che coniugano conoscenza scientifica e coscienza sociale. Nasce così un ""manuale"""" di tattiche anti-biotech che consentono al cittadino di resistere a questa colonizzazione molecolare. Non si tratta di una critica primitivista alle biotecnologie, ma del tentativo di fornire quegli strumenti critici che permettano di diventare interlocutori e non sudditi del sapere tecnicoscientifico."" -
Miseria umana della pubblicità. Il nostro stile di vita sta uccidendo il mondo
Da quando è comparsa, la pubblicità ha continuato a estendere il suo impero. Oggi si stima che siamo bombardati da circa 3.000 messaggi pubblicitari al giorno. Eppure il vero problema non è questo eccesso, che a quanto pare non ha ancora raggiunto il suo limite, ma il potere conquistato dalla pubblicità, che è riuscita a trasformare lo spazio pubblico in un catalogo pubblicitario. Nata come strategia commerciale al servizio dell'economia, la pubblicità ha ampiamente travalicato l'ambito della propria competenza arrivando a plasmare un modello di vita. Non è dunque un caso se proprio la pubblicità è stata presa di mira dai nuovi movimenti di contestazione radicale come il movimento ""anti-pub"""" francese o l'americano """"adbuster""""."" -
Un Pisolo in giardino. Segni, sogni, simboli alla periferia dell'abitare
Possiamo ancora ritrovare nell'abitare quotidiano i segni di un universo simbolico? È ancora pensabile un linguaggio che riecheggi un universo simbolico? Avendo in mente queste domande, e in compagnia di nanetti, fate, mostri e castelli, il lettore viene condotto alla riscoperta della periferia dell'abitare, di quella periferia fatta di casupole e capannoni identici da Trieste a Palermo. Nella convinzione che questi manufatti rappresentino l'imperituro bisogno di significato e la stretta connessione con le strutture dell'inconscio collettivo, il libro cerca conferma, dalle osservazioni realizzate sul campo, dei bisogni che essi esprimono. ""Pisolo"""" diventa così metafora del sonno della coscienza, di chi fa uso di questi manufatti senza averne consapevolezza simbolica. Ma distilla anche un bisogno: il bisogno dell'individuo di esorcizzare la parte più oscura della propria esistenza. La seconda parte del saggio esplora un'ipotesi di linguaggio che, attraverso la riscoperta della fisiognomica, riesca a ricomporre la frattura con quel mondo comunemente definito """"altro"""". Una navigazione ai margini della realtà in costante contatto con la dimensione di quell'immaginario che tende costantemente a emergere là dove si creano spazi di libertà, spazi non condizionati da convenzioni sociali che lascino intravedere le enormi potenzialità immaginifiche dell'uomo """"più qualunque""""."" -
I buchi neri dell'educazione. Storia, politica, teoria
La storia, la politica, la teoria: oggetti che la pedagogia e l'educazione contemporanee sembrano aver dimenticato, buchi neri dai quali esse si tengono lontane con una sorta di paura. Cosi si educa senza mostrare la storicità delle cose, delle azioni, delle scelte, senza sottolineare la politicità dell'educazione e il suo fondarsi su una determinata concezione della società, senza approfondire teoricamente ciò che si mette in pratica. L'effetto di queste pratiche educative è il soggetto che vive in un presente puntuale e senza storia, che non riesce a cogliere la centralità della politica per la vita quotidiana, che ha eliminato la riflessione teorica dalle sue attività. Questo libro riabilita l'educazione alla storia, alla politica, alla teoria, e soprattutto cerca di riscrivere la storia delle pratiche educative come pratiche di potere, di pensare a una politica dell'educazione, di riproporre una forte teoria filosofica dell'educazione. -
Liberi di morire. Le ragioni dell'eutanasia
Dopo ""Eutanasia: uscita di sicurezza"""", che è essenzialmente un manuale pratico. Humphry espone qui le ragioni a favore della morte volontaria assistita, con tutte le sue implicazioni etiche, giuridiche e mediche. E traccia sinteticamente la storia del movimento per il diritto all'eutanasia particolarmente attivo negli USA ma presente in venticinque paesi dai primi cauti passi fino al caso clamoroso, controverso e criticamente esemplare di Jack Kevorkian (noto anche come """"dottor Morte""""). L'indagine arriva fino ai recenti sviluppi europei, soprattutto in Svizzera, Paesi Bassi e Belgio, con le loro innovative aperture legislative, ma anche in paesi come l'Italia, dove mai come in questi ultimi tempi si è parlato di eutanasia, di suicidio assistito, di testamento biologico."" -
Oltre il capitalismo. Un'utopia realistica
C'è qualcosa di profondamente sbagliato nel capitalismo. Ma dopo il fallimento del socialismo di Stato, c'è un'alternativa? E quale? Da anni Michael Albert risponde: l'economia partecipativa. Cioè un sistema economico che, anziché basarsi sulla competitività asociale, sull'egoismo individuale, sulla omologazione e sulla gerarchia, si fonda sulla solidarietà, sull'equità, sulla diversità e sull'autogestione. In questo suo ultimo libro, l'autore va oltre gli aspetti strettamente economici e delinea i tratti essenziali di una ""utopia realistica"""", di una società possibile e auspicabile in cui abbiano un ruolo centrale le persone e non il profitto. E suggerisce come ne verrebbero radicalmente trasformati il modo di lavorare, il rapporto con la natura, la scienza, la tecnologia, la famiglia, la cultura, l'arte, lo sport, l'educazione..."" -
Cose da museo. Avvertenze per il visitatore curioso
Alcuni vivono il museo come un luogo imperdibile della propria formazione culturale e civica, altri come un dovere noioso da risolvere in fretta. Eppure questa percezione sta cambiando rapidamente. In un percorso che accompagna il visitatore lungo i vari livelli che compongono il museo, dalla biglietteria alla contemplazione dell'opera d'arte, il volume soddisfa, con competenza e arguzia, le curiosità dei visitatori più avvertiti, quelli che non si fermano davanti all'opera esposta ma vogliono sapere cosa c'è dietro: perché quell'oggetto entra nel museo e un altro no? che uso viene fatto dei soldi del biglietto? i musei definiscono o mistificano i concetti di autenticità e bellezza? L'obiettivo è quello di scomporre l'istituzione museo e metterne a nudo i meccanismi di funzionamento, invitando il visitatore a non accontentarsi della semplice emozione visiva ma a guardare dietro la cornice, per una visita più smaliziata e meno noiosa. -
Attenti all'uomo bianco. Emergency in Sudan: diario di cantiere
Un diario di cantiere scritto tra Sudan e Italia che ripercorre l'esperienza dell'autore come architetto di Emergency durante la costruzione dell'unico centro africano di cardiochirurgia in grado di fornire assistenza gratuita in un'area di due milioni di chilometri quadrati e per una popolazione di dieci paesi. Sono riflessioni e considerazioni, ma è soprattutto il racconto di cosa sia stato progettare e costruire avendo come sfondo la fame, la morte, la guerra, in mezzo a una natura particolarmente inospitale. Operare in una regione desertica, martoriata da una ventennale guerra civile, ha infatti richiesto l'assunzione di criteri progettuali innovativi tanto dal punto di vista teorico che pratico, imponendo una riflessione a tutto campo sui principi etici che stanno alla base della progettazione architettonica. Il centro ""Salam"""" di Emergency - come mostra il ricco percorso fotografico che accompagna il racconto - è così diventato la visione di un mondo possibile. Perché in un paese in cui la sofferenza, la miseria, la morte sono strutturali al vivere quotidiano, un centro sanitario d'eccellenza capace di essere """"scandalosamente bello"""" e che rivendica il diritto di tutti a una salute gratuita ha assunto un significato emblematico: non solo un segno di speranza per l'oggi, ma un'utopia lanciata verso il futuro."" -
Vietato vietare. Tredici ricette per vari disgusti
Rivendicando anche per il suo ambito di attività quel famoso slogan del Sessantotto libertario, Veronelli si è divertito a raccogliere alcune ricette che, pur essendo considerate leccornie in altre culture, risultano invece più o meno disgustose per l'immaginario alimentare europeo. Dopo una semiseria introduzione centrata sull'antropofagia (l'interdetto per eccellenza delle pratiche alimentari), vengono date ricette rigorosamente autentiche - cioè corrispondenti a usi alimentari reali - a base di topi, cavallette, bachi da seta, cani, gatti, cammelli e dromedari... L'ennesima provocazione di un uomo che ha fatto della trasgressione, ma anche dell'incontro tra le culture, un metodo di ricerca. -
Contro natura. Omosessualità, Chiesa e biopolitiche
Per il Vaticano la pietra dello scandalo, in apparenza, non è tanto l'omosessualità in sé quanto la questione delle coppie di fatto omosessuali, accusate di sgretolare la ""famiglia tradizionale"""", fondata su un padre e una madre uniti in vincolo matrimoniale per procreare secondo il piano divino. Ma su un altro piano, a sostenere come pilastro questa posizione c'è la questione centrale della """"natura"""", del diritto naturale che ne discende, con tutti gli annessi e connessi in campo sociale, politico ed etico. E ancora più a fondo, c'è la questione del potere che si gioca in questa normalizzazione non solo della sessualità, ma anche della vita, della morte e della riproduzione, ovvero di quanto viene comunemente definito """"biopolitica"""". Insomma, a partire dal rifiuto e dalla repressione dell'omosessualità, si possono trovare connessioni più generali che rimandano al controllo sulla vita individuale e che riguardano tanto le istituzioni religiose quanto gli apparati dello Stato e quelli tecno-scientifici."" -
Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi
L'intimità della ""piazzetta"""" e l'invasione dei tavolini, gli sfratti e le occupazioni, il campetto di calcio e le feste extracomunitarie, la bottega di Lucio e il dilagare dei bed & breakfast... C'è conflitto nel centro storico di Roma, conflitto materiale ma anche politico e simbolico. Il rione Monti, l'antica Suburra, è soggetto da anni alla duplice pressione di una crescente presenza turistica e di una progressiva trasformazione in zona abitativa trendy. Non senza conflitti tra """"vecchi abitanti"""" e nuovi """"utenti"""", tra chi vive il quartiere e chi lo usa, tra difesa del senso dei luoghi e valorizzazione immobiliare."" -
Lo spazio politico dell'anarchia
L'anarchia è una figura, un principio organizzativo, una rappresentazione del politico, il paradigma di una società non-gerarchica. Lo Stato è un principio differente e opposto, il paradigma dell'espropriazione del potere da parte di una élite. Lo spazio pubplico in cui gli esseri umani possono riconoscersi liberi e uguali è costruzione storica, lunga e incompiuta. Come ogni istituzione esso dipende dal loro volere e dal loro agire ed è dunque intimamente legato alle conquiste dello spirito critico e alla desacralizzazione del mondo. Né la natura né la divinità hanno dato la libertà all'essere umano. Se l'è data da sé, l'ha conquistata giorno dopo giorno in una lotta dura e interminabile contro i poteri grandi e piccoli. E anche contro se stesso.