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Haiku irregolari in forma di musica. Ediz. italiana e inglese
L'ermetismo di questi brevi componimenti è testimone del gesto istantaneo, del pensiero immediato; espressione massima di sintesi della sensazione, dove universo interiore ed esteriore coincidono al punto di perdersi nell'istantaneità dell'immagine. Quando si giunge a complicare la realtà in modo eccessivo, spesso accade che per comprendere si debba tornare alle origini e dunque alle forme di espressione più primitive: l'immagine e la musica. La poesia è ovunque, non dev'essere creata, la si trova in ogni situazione: è solo la predisposizione nel coglierla che ne determina la sua selezione nel flusso dell'essere. -
Il terzo muntu. Filosofia e tradizione nel pensiero africano contemporaneo
Nella storia della filosofia africana, persino l'afrocentrismo, che non rivendica differenza ma primogenitura, o la ricerca sulle umanità precoloniali esibiscono l'impraticabilità della comparazione, per attestarsi invece sulla soglia inarretrabile della riflessione interculturale. La storicità dell'avere-insieme legittima, al di qua di ogni predilezione ideologica, la complicazione dello sguardo eurafricano. Sguardo decostruttivo e genealogico e, insieme, di rispettosa conoscenza - ancora troppo debole da parte europea, e ancor più italiana - di opere e dibattiti della filosofia africana. A partire dal problema infisso alle scaturigini del pensiero africano contemporaneo, quello della tradizione: che dall'etnofilosofia alla Sage philosophy, dalle ontologie linguistiche all'utopia critica, è chiave essenziale d'indagine sull'ora triplice natura del muntu - il falso edenico, l'espropriato, il migrante - e di provocazione per l'asfissiante reductio al presente del tempo neoliberale. -
Stati alterati di coscienza come pratica rituale. Documenti, testimonianze e rappresentazioni
La questione degli stati alterati di coscienza e della loro valenza ""religiosa"""" o più specificamente rituale è un tema classico dell'indagine sia storico-religiosa che cristianistica. Senza prescindere dal contesto storiografico di riferimento, i contributi qui raccolti prendono in esame una pluralità di ambiti cronologici e geografici, spaziando tra generi testuali, iconografia e cinematografia con l'intento comune di mettere a fuoco un aspetto che finora non è stato oggetto di specifica riflessione. Si tratta di estendere la ricerca dal fenomeno in sé alla sua rappresentazione, intendendo con questo termine sia le categorie concettuali ed espressive che hanno determinato la documentazione primaria in nostro possesso, sia la sua riformulazione - e quindi reinterpretazione - in linguaggi e prodotti con finalità di tipo artistico. L'obiettivo atteso è quello di affinare da un lato gli strumenti di analisi delle fonti, e quindi pervenire a ricostruzioni criticamente più consapevoli, dall'altro di misurare quello che oggi si ama chiamare l'impatto, cioè la rilevanza e la funzione che lo stato di coscienza alterato assume nel contesto culturale della sua epoca."" -
Il dialogo. Paradossi e opportunità
A cosa serve la filosofia? Nel panorama contemporaneo il suo ruolo appare sempre più marginale, assoggettato alla pretesa di supremazia dell'apparato tecnico produttivo. Perché, allora, un libro sul dialogo? Nel dialogo l'autore individua il mezzo principale attraverso cui la filosofia cerca di ristabilire il suo ruolo di primato nella gerarchia delle attività spirituali, seguendo il modello aristotelico che associa all'inutilità del logos la sua importanza emancipatrice rispetto all'umana tendenza a creare mitologie. Il libro propone un viaggio sulle tracce di questa forma di confronto, partendo dalle origini dialettiche fino alla trasformazione socratica del dialogo in terapia spirituale. L'autore produce un serrato confronto tra il punto di vista 'socratico' e quello 'nicciano': egli sostiene, che tutto ciò rappresenta l'origine della tendenza contemporanea a concepire l'apparato tecnico-produttivo, fondato sulla scienza, come la fonte per la soluzione di tutti i problemi dell'uomo. -
Identità femminili. Appartenenze etnico-religiose ed espressioni di potere
Questo volume collettaneo ripropone il progetto ""Voci di donne"""", un appuntamento ormai consolidato e atteso che ha lo scopo di promuovere la diffusione di una più profonda e bilanciata conoscenza del macrocosmo femminile da un punto di vista sia accademico che extra-accademico, nazionale ed internazionale. Tra queste pagine si leggerà di temi classici quali l'identità, l'autodeterminazione, l'uso del corpo e del loro valore simbolico, ma sarà anche possibile fare un balzo in avanti incrociando queste istanze con i risultati raggiunti, tra gli altri, in alcuni paesi africani. E poi ancora dolori, imbarazzi, desideri, poteri, proibizioni, voci - interrotte, ma anche dirompenti - di donne presenti, consapevoli e libere."" -
Ottavio
Il romanzo ""Ottavio"""" di Stefano Tuscano, che qui si dà alle stampe per la prima volta, attesta la crisi di un individuo nei travagli bellici ed esistenziali di primo Novecento: il protagonista vi appare in contrasto con la chiusa mentalità del luogo natale, sentendosi per questo un «figlio disuguale» e quindi in perenne lotta interiore fra l'«homunculus» e l'«homo sapiens» che avverte in se medesimo come personalità coabitanti. Si tratta in sostanza di un'autobiografia romanzata dello stesso Tuscano, dagli anni adolescenziali fino alla partecipazione alla prima guerra mondiale. Il testo del romanzo è stato recuperato dalla Fondazione San Carlo Borromeo di Pienza ed è stato reso pubblicabile grazie all'interessamento dell'Associazione Letteraria Stefano Tuscano e alle cure filologiche e testuali di Laura Paolino."" -
Initia Isidis. L'ingresso dei culti egiziani a Roma e nel Lazio
Negli ultimi decenni gli studi sulla presenza dei cosiddetti ""culti orientali"""" nella società romana hanno conosciuto una crescita esponenziale, generando tra l'altro una massa bibliografica che nessuno è ormai in grado di dominare interamente. Tuttavia, questo fiorire di studi - per la specializzazione estrema che ne è stata la conseguenza - oltre a costituire un progresso, in verità più quantitativo che qualitativo, ha avuto come esito una riduzione al minimo del contributo delle altre discipline e quindi delle problematiche storiche più generali. In questo volume si affronta un tema solo apparentemente marginale: la data d'introduzione dei culti egiziani a Roma e nel Lazio. In effetti, la tendenza diffusa è di posticipare questo momento iniziale oltre il ragionevole, fino al punto di sostenere l'assenza di edifici di culto isiaci in Italia prima del periodo augusteo."" -
Il monte fiorito. Contributi a un'ermeneutica dell'immaginario
Può un dio sparire senza lasciare traccia nella cultura e nel sentimento religioso di un popolo? Come interpretare la scomparsa di una figura religiosa il cui mito incentrato sull'esistenza di una vita eterna dopo la morte sembra anticipare il cristianesimo? A partire da queste domande, il volume di Radu Dragan riesamina le vicende legate al mito di Zalmoxis, sacerdote-legislatore-sciamano-dio dei Geti, di cui indaga le fonti classiche, principalmente greche, e discute le interpretazioni dei commentatori antichi e moderni, fino alla sua riscoperta da parte degli esoteristi rinascimentali, i primi dei quali nella Firenze dei Medici furono Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, fino alla sua diffusione negli ambienti esoterizzanti di lingua tedesca con Johannes Reuchlin e Agrippa di Nettesheim. Questa sorprendente rinascita, dopo secoli di oblio, farà della figura di Zalmoxis non soltanto uno dei grandi riformatori religiosi al fianco di Mosè e Zarathustra, ma anche un padre dell'alchimia, come testimoniano alcuni libri d'emblemi della prima metà del XVII secolo. -
Le 21 stelle dei tuareg. Un viaggio tra le stelle del deserto
Solitamente ogni oggetto scaramantico viene prodotto, nell'ambito di una determinata cultura, più o meno allo stesso modo. Se ci sono delle varianti, queste sono dettate dal gusto del forgiatore. In altre tradizioni anelli, ciondoli, braccialetti possono essere tipici di una certa cultura o del gusto locale, ma non ne sono il simbolo distintivo, non si identificano con il luogo d'origine, come avviene invece per i modelli delle croci tuareg. Oserei scrivere che, in un territorio immensamente vasto e senza precisi confini come quello del Sahara centrale, gruppi di nomadi in perenne movimento abbiano voluto identificarsi mediante un segno esteriore altamente distintivo come la croce, indicante l'appartenenza ad una determinata aggregazione. I tuareg, con le loro misteriose e magiche croci che rendono ancora più originale la loro ricerca nel grande regno di sabbia del Niger; la suggestione e l'importanza delle croci tuareg intrecciate al viaggio che mio padre ha intrapreso, rendono ancora più intrigante il loro significato. -
Il misticismo esoterico nel teatro di Stanislavskij e Tatiana Pavlova
"Sono pochi oggi in Italia i giovani teatranti che dimostrano di conoscere il nome di Tatiana Pavlova. Ma tra coloro che, come me, hanno avuto la fortuna di attraversare con consapevolezza epoche differenti del teatro europeo, mantenendo fede a quell'ideale di ricerca che, al di là delle mode, si concentrava fortemente sull'idea del Teatro d'Arte, sulla cura filologica del testo e la direzione d'attore, il nome di Tatiana Pavlova non poteva risultare indifferente. Attorno a queste due arterie si è mossa tutta la grande pedagogia teatrale, a qualunque latitudine. Se esiste quindi un discorso cronologico che, impietosamente e ingenerosamente, si riversa sulle tendenze del momento storico, esiste per fortuna anche un asse sincronico attorno al quale tutte le voci più importanti del teatro e della ricerca europea ruotano contemporaneamente, in una circolarità di rimandi, ritorni e debiti di riconoscenza"""" (dalla prefazione di Antonio Calenda)" -
La mossa impazzita
Un nuovo caso per il vicequestore Elena Giusti e i suoi ""ragazzi di via Irnerio"""". Mentre occorre fare i conti con la cruda realtà che vede la mafia mettere le mani, come una piovra, sull'Emilia Romagna - un vero e proprio sistema che si è irradiato come metastasi che avvolgono il territorio -, scoppia il caso di un omicidio che vede la Giusti, ancora una volta, in prima linea per sbrogliare una matassa di quesiti resi ancora più fitti quando si scopre che l'omicidio è collegato con altri. Che rapporto c'è tra la data del 3 settembre e i toponimi delle strade che portano lo stesso cognome delle vittime? E perché sulla scena della narrazione troviamo un presunto colpevole e altri personaggi che fanno di tutto per sembrare i veri responsabili? Insomma, la Giusti e i suoi ragazzi si ritrovano a indagare su una brutta storia che ha come sfondo la città di Bologna e tutto inizia da... una partita di scacchi."" -
Nomen nvmen. Espressioni del sacro tra storia delle religioni, linguistica e archeologia
"Nomen nvmen"""", ossia il processo di denominazione dell’universo del sacro e del divino: questo il tema del Congresso The Comparative Mythology Today. II, promosso dalla collana Speaking Souls-Animæ Loquentes, che si è tenuto presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” il 15 e 16 aprile del 2019. Il presente volume raccoglie le conferenze e i materiali di studio presentati e discussi in quell’occasione dal gruppo di sodales che, accomunati da un interesse per le discipline antichistiche e comparativistiche, hanno animato quelle giornate di approfondimento e di confronto. Hanno collaborato, per la Sezione Nomen – Linguistica: Nick J. Allen; Paolo Poccetti; Marcello De Martino; Rosa Ronzitti; per la Sezione Numen – Religione & Archeologia: Dominique Briquel; Claudia Santi, Andrzej Gillmeister e Antonio Salvati; Brian Collins; Serenella Ensoli; Alessandra Coen, Carlo Rescigno e Antonella Tomeo; Filippo Coarelli." -
Filosofia e magia nel Rinascimento in terra d'Otranto
Tra filosofia e scienza, tra religione e superstizione, la magia è elemento centrale nei dibattiti culturali del Rinascimento. I saggi confluiti in questo volume, che raccoglie i risultati di una ricerca promossa dal Consorzio Interprovinciale salentino (Cuis) in sinergia con il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Salento, riguardano sei profili di umanisti - Antonio De Ferrariis Galateo, Matteo Tafuri, Costanzo Sebastiani, Francesco Storella, Cesare Rao, Giulio Cesare Vanini - la cui vicenda intellettuale è maturata fra la Terra d'Otranto e l'Europa. Il volume coglie gli elementi peculiari della cultura filosofica di Terra d'Otranto, delineando il suo apporto specifico ai dibattiti intorno alla magia, all'astrologia e alle 'arti', assai vivaci negli altri centri propulsori della cultura rinascimentale, con particolare riguardo a Napoli. -
Lineamenti di prosodia e di metrica latina
Il presente volume, ""Lineamenti di prosodia e di metrica latina"""", che si articola in tre capitoli - Prosodia, Metrica, Versi e sistemi - corredati da un Indice degli autori antichi, da un Indice degli autori moderni e da un Indice analitico dei termini e degli argomenti, nasce dalla ferma convinzione dell'inscindibile legame fra lingua e metrica: due aspetti della medesima realtà. La poesia, infatti, da un punto di vista prettamente tecnico, consiste in 'linee di organizzazione della lingua', per cui nell'ambito della prosodia e della metrica è possibile spiegare 'norme' e presunte 'eccezioni' riconducendole, in genere, a tendenze e a fenomeni linguistici: in particolare, la conoscenza della grammatica storica del latino e del processo evolutivo della lingua latina si rivelano di fondamentale importanza per la spiegazione di innumerevoli fenomeni prosodici e metrici."" -
Ettore Cozzani. Arte e letteratura. Atti del Convegno di studi (Milano, 15 gennaio 2019)
Il convegno ""Ettore Cozzani. Arte e letteratura"""", organizzato a Milano dall'Associazione """"Amici di Ettore Cozzani"""" in collaborazione con l'""""Accademia di Belle Arti """"di Brera e con l'""""Università Cattolica del Sacro Cuore"""", rappresenta un'importante occasione per rinnovare l'interesse sulla figura e l'opera del letterato spezzino che nel capoluogo lombardo visse e operò per larga parte della propria esistenza. Le relazioni qui raccolte si occupano degli aspetti più disparati dell'attività culturale di Cozzani, dalla poesia alla narrativa, dalla xilografia alla scultura, fino ai rapporti con Pascoli e d'Annunzio e alla notevolissima impresa editoriale: e ciò nel tentativo di rendere un'idea della complessa e poliedrica personalità di Cozzani, molto spesso dimenticata o messa in secondo piano dalla critica ufficiale, malgrado gli esiti di notevole portata su diversi versanti della vita culturale italiana ed europea."" -
Guerre, conflitti e crisi. Confinamenti e contaminazioni al fronte delle culture globali
Il presente volume è nato dall’idea di un gruppo di studiose e studiosi dal background alquanto diverso – che spazia dalla storia politica a quella delle culture e delle letterature; dalla storia della lingua e dalla filologia alla traduttologia; dalla geografia culturale alla geopolitica – di riunirsi per individuare un territorio comune nel quale poter condividere le proprie indagini. Nella diversità diacronica e diatopica dei singoli ambiti di ricerca, e nella diversità della produzione scientifica di ciascuno, gli appartenenti al gruppo hanno individuato nel tema della guerra, delle crisi politiche o economiche, e dei conflitti socio-culturali, gli elementi da cui partire e verso cui convergere. Sono elementi costanti nella storia delle civiltà, e che – in modo diverso e variegato, sul piano tanto reale quanto metaforico – sono generalmente sottesi a ogni tipo di contaminazione sociale, linguistica, o culturale, che da quelle guerre e quei conflitti discendono. La contaminazione è risultata quindi l’elemento cardine intorno al quale il volume ha preso corpo, e di cui i vari partecipanti al progetto hanno di volta in volta rintracciato e sottolineato gli elementi scatenanti. -
Nel più chiaro giorno. Dino Campana nel carteggio Isabella Tedesco-Manlio Campana
L'epistolario fra Isabella Tedesco e Manlio Campana si concluse con la pubblicazione del libro ""L'evoluzione della poesia di Dino Campana"""" (ed. Flaccovio, Palermo 1961), proposta e offerta da Manlio Campana fratello di Dino, una delle prime monografie sull'opera del poeta. In questo carteggio e nel saggio che lo segue Dino Campana emerge nella sua creazione volta alla sublimazione dell'umano. Sublimazione che avvenne """"Nel più chiaro giorno"""", secondo la poetica di Campana puntualizzata nei suoi appunti: """"Parte prima del libro i notturni e il libro finisce nel Più chiaro giorno di Genova e la discussione sull'arte mediterranea"""" (D. Campana, Taccuinetto faentino, Vallecchi, 1960). L'opera di Campana, prima di apparire con il titolo di Canti Orfici nell'edizione marradese del 1914, cioè quella che egli aveva data a Papini e a Soffici per averne un giudizio e che, da loro smarrita, fu poi ritrovata dopo la morte di Soffici tra le sue carte, recava come titolo Il più lungo giorno. La volontà di Dino di concludere il suo libro """"nel più chiaro giorno di Genova"""" coincide con l'esito catartico del suo viaggio poetico, raggiunto a Genova, in cui aveva trovato il più lungo giorno della sua vita."" -
Tra umano e divino: forme e limiti del culto degli imperatori nel mondo romano
Il complesso coacervo di pratiche di culto legate alla figura dell'imperatore che si suole definire 'culto imperiale' costituisce l'aspetto più vistoso e pervasivo della civiltà romana, ma è stato spesso frainteso: ancora di recente si è sostenuto che l'imperatore vivente fosse adorato come un dio in tutto l'impero, Roma inclusa. Questo libro cerca di mettere un po' d'ordine e di stabilire alcuni punti fermi, innanzi tutto distinguendo tra culto di stato (officiato a Roma e nei campi militari), culti provinciali (controllati e in parte promossi da Roma e officiati da rappresentanti delle comunità di ciascuna provincia riuniti in concilia o ?o???), culti cittadini (lasciati all'iniziativa locale) e culti privati, del tutto liberi. -
Fontes (2020). Vol. 1: aneddoti tra arte, storia e genere, Gli.
Il tema dell'aneddotica d'artista è di straordinaria trasversalità cronologica ma anche geografica. Da quando comincia a verificarsi una sensibile trasformazione nell'atteggiamento della società verso i pittori e gli scultori, da quando, cioè, viene riconosciuto all'artista un ruolo decisamente importante nelle fasi evolutive della storia e della cultura - questo processo inizia per Ernst Kris e Otto Kurz, autori di un celebre testo intitolato La leggenda dell'artista (1934), in epoca ellenistica con gli scritti di Senocrate e Duride di Samo - la considerazione per un'attività classificata, fino a quel momento, come manuale e dunque di basso livello, cresce in modo considerevole. Nascono le biografie d'artista e con esse le leggende, i racconti di imprese mirabolanti, gli aneddoti. -
Silenzi e inclusione: donne tra Oriente e Occidente (ss. XI-XXI)
Questo volume riporta gli interventi presentati al Convegno internazionale Potere e genere: religioni, linguaggi, culture (11-12 dicembre 2018), organizzato a Ragusa Ibla presso la struttura Didattica di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania dal gruppo di ricerca interdisciplinare “Voci di donne”. Come è ormai tradizione consolidata di questi incontri, gli studi afferiscono ad ambiti disciplinari diversi – come la storia, la linguistica, la letteratura, la sociologia e il diritto – e a diversi contesti geografici, diacronici e socio-culturali, nella convinzione che solo l’incrocio di metodi, sguardi e discipline possa aiutare a interpretare il variegato macrocosmo femminile. L’edizione del Convegno a cui i testi si riferiscono si è incentrata sul binomio Silenzi e inclusioni, scelto come titolo del volume. Accanto alle riflessioni sulle strategie perpetrate per silenziare le donne, togliendo loro la parola e occultandone o non legittimandone la presenza in contesti istituzionali, si è dato spazio a un dibattito sulle diverse forme di inclusione negli ambiti politici, economici, educativi e filosofici.