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Gangstamilano: chi sbaglia paga
"Ganstamilano"""" racconta la vita di strada dell'hinterland milanese e i suoi lati oscuri. Un romanzo duro, violento e ambiguo. Con la musica rap che suona in sottofondo si spande su Milano la lotta tra un bene che non è completamente bene e un male che non è completamente male. Una lotta che tinteggia la città di sangue. Morti, spari, poliziotti, malavitosi, rapper e ispettori si muovono in una città pericolosa, dove ogni sbaglio porta ad una punizione. Con la prefazione del rapper Vacca." -
Sulla strada con don Gallo. Con DVD
"Sulla strada con don Gallo"""" racconta l'esperienza vissuta da Federico Traversa - co-fondatore di Chinaski Edizioni e scrittore di strada - accanto a don Andrea Gallo, il prete da marciapiede, uno dei primi a tendere la mano a Federico, quando ancora lavorava a 600 euro al mese e in nero. Grazie a questa amicizia speciale, lo scrittore è riuscito a firmare due libri di successo insieme al Gallo, girando con lui l'Italia fra incontri e presentazioni. Il libro svela in presa diretta sia il percorso umano ed artistico di un giovane scrittore proveniente da una realtà difficile che la grande carica umana e spirituale di don Gallo, raccontandola da una posizione privilegiata. Un viaggio fatto di notti trascorse nel piccolo ufficio della Comunità di San Benedetto al Porto, pranzi in compagnia e lunghi viaggi in macchina a chiacchierare di tutto, con il microfono sempre acceso e la voglia di capire come imprescindibile bussola. Allegato al libro vi è il DVD """"In viaggio con don Gallo"""", un docu-film che tratteggia il percorso umano e sociale di don Andrea Gallo. Con interventi e contributi filmati di Roy Paci, Piero Pelù, Moni Ovadia, Dario Fo e tanti amici che nel tempo hanno camminato con """"il Don"""" e il video della canzone inedita scritta e interpretata da Manu Chao e Tonino Carotone per gli ottant'anni di Andrea." -
Lucio Dalla. Il numero primo
Lucio Dalla, uno degli artisti più creativi, vitali e inclassificabili della recente storia italiana, ci ha lasciato. Episch Porzioni e Prince Greedy ripercorrono con il loro inconfondibile stile ogni passo della carriera del grandissimo artista bolognese. Dagli esordi come promettente jazzista alla consacrazione con 4-3-'43, dal successo internazionale di Caruso fino alla sperimentazione tout court degli ultimi due decenni, e non solo in ambito musicale. Sempre all'insegna dell'imprevedibilità, sempre nuovo, sempre nel cuore del pubblico. Fino alle sue ultime ore di vita e al tributo resogli dopo la morte da parte di amici e colleghi, parenti e conoscenti, personalità e gente comune che esaltano sì l'artista ma, se possibile, ancor di più l'uomo, facendo emergere il ritratto di una persona profondamente umana e generosa. -
Hollywood Hulk Hogan
Se c'è un uomo a cui attribuire il successo planetario che il wrestling ha avuto negli ultimo 30 anni il nome di quest'uomo non può essere altro che quello di Terry Bollea al secolo Hulk Hogan! In questa sua incredibile autobiografia, Hogan racconta con passione e sincerità la sua lunga strada verso il successo e le tante fasi della sua incredibile carriera come wrestler e, successivamente, attore di successo. Il libro ripercorre i momenti chiave della vita di Hulk: i primi incontri agli inizi degli anni Settanta con il nome di Super Destroyer, la nascita del mito dell'Hulkster, le storiche apparizioni a WrestleMania davanti a più di centomila persone. Ma Hulk ha anche il coraggio di affrontare e parlare dei propri sbagli, dall'uso di steroidi dei primi anni Novanta, dei tanti infortuni che ne hanno messo a repentaglio la mobilità e compromesso la salute. La storia di un uomo che ha saputo creare, espandere e influenzare la cultura popolare americana degli ultimi trent'anni. -
Lo spettacolo cosmico. Scrivere il cielo: lezioni di astronomia visiva
Questo libro rappresenta una introduzione alla ""teoria del cielo"""", nel senso originario del termine, ovvero della contemplazione della volta celeste. È scritto per un lettore che sia anche l'osservatore di quello spettacolo rappresentato dal cielo notturno, dalle costellazioni, dai pianeti, dalla via lattea. Per coloro cui piace orientarsi con il sole, la luna e le stelle. Ma anche per coloro che avrebbero voglia di farlo e non hanno mai provato. Un libro che è insieme un manuale per l'osservazione del cielo di oggi (contiene mappe stellari e indicazioni sul riconoscimento dei pianeti e della costellazioni a occhio nudo), ma anche una testimonianza sulle mitologie e le narrazioni applicate alla volta celeste."" -
Abecedario di Edoardo Sanguineti. DVD. Con libro
Dalla ""a"""" di avanguardia alla """"z"""" di zero, passando per fumare, hotel, sesso e teatro, e ancora guerra, novecento, comunismo e vita. Sono ventuno le parole chiave attraverso cui Edoardo Sanguineti ci parla della storia presente e passata, di poesia e romanzi, di affetti e relazioni, di autori a lui cari e personaggi detestati, di fedeltà e impegno. Cinque ore di conversazione (realizzate espressamente per questo progetto a Genova nel gennaio 2006) per ripercorrere il profilo biografico e intellettuale di una delle figure più importanti del Novecento letterario italiano. La video-intervista, in 2 DVD, curata da Rossana Campo, è accompagnata da un libro che raccoglie frammenti dell'opera letteraria di Sanguineti scelti dalla stessa scrittrice."" -
Nanni Balestrini. Con gli occhi del linguaggio. Catalogo della mostra (Milano, 16 maggio-6 giugno 2006)
L'insieme dell'opera visiva di Nanni Balestrini, che si è svolta negli ultimi cinquant'anni parallelamente a quella letteraria. Un lungo percorso che partendo dall'aspetto fisico della parola e utilizzando i più diversi procedimenti e materiali (carta stampata, timbri, plastica, lastre tipografiche, carte geografiche, nuove tecnologie...) ha creato un universo di immagini verbali del nostro tempo, un grande racconto visivo dove la cronaca si mescola alla riflessione estetica e sociale. Nanni Balestrini ha partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero, nel 1993 alla Biennale di Venezia e negli ultimi anni con personali alla Galleria Mazzoli di Modena, al MACRO Museo d'arte Contemporanea di Roma, alla Fondazione Morra di Napoli, alla Fondazione Mudima di Milano. Le riproduzioni a colori delle opere sono accompagnate da un saggio introduttivo di Paolo Fabbri e da testi di critici e scrittori che hanno seguito il lavoro dell'artista: Edoardo Sanguineti, Franco Purini, Toni Negri, Achille Bonito Oliva, Umberto Eco, Paul Virilio, Tommaso Ottonieri, Reinhard Sauer, Renato Barilli, Manuela Gandini, Gillo Dorfles. -
Il pecchione
Il pecchione, detto anche fuco, è il maschio dell'ape domestica. Nell'economia di un alveare la sua funzione consiste nel fecondare l'ape regina, nient'altro. Nel periodo primaverile vola, insieme a centinaia di altri esemplari, in attesa dei voli nuziali durante i quali accoppiarsi. Non ha pungiglione. Muore durante l'accoppiamento perché per estroflettere l'endofallo effettua una contrazione muscolare che lo paralizza. Al centro di questo romanzo di Francesco Tripodi sta la vita di un alveare, con le sue api operaie e guardiane, bottinatrici e regine, uova e cellette esagonali. I suoi protagonisti sono Hans il fuco; Zina la falsa ape regina; Clara l'esperta nutrice, Tuscia l'esploratrice, la vera ape regina e un apicoltore. Ognuno ha la responsabilità di un piccolo segmento di quell'intrico di compiti e funzioni indispensabili alla sopravvivenza di un alveare. Ognuno ha un compito necessario eppure è sempre sostituibile, perché così va la natura: l'insieme viene sempre prima delle parti. Filo conduttore del romanzo è la strana relazione sessuale tra un'ape regina, che consuma i propri amori a costo della morte dei suoi pretendenti, e un apicoltore sessualmente impotente, deciso a ""farsi fuco"""". Il racconto di un amore paradossale dal quale scaturisce un'ironia dissacrante che trascina il lettore pagina dopo pagina."" -
I libri del rogo. Crisi dello Stato-piano,Partito operaio contro il lavoro,Proletari e Stato,Per la critica della costituzione materiale-Il dominiio e il sabotaggio
Scritti nel corso degli anni Settanta e tradotti in diverse lingue, i cinque opuscoli che compongono questo libro sono stati considerati per lungo tempo l'ispirazione teorica del terrorismo di sinistra nel nostro paese. All'indomani dell'arresto del loro autore, il 7 aprile 1979, con l'accusa di essere a capo di un'insurrezione armata contro i poteri dello Stato, questi opuscoli, nonostante la loro fortuna editoriale, sparirono dalle librerie e furono inviati al macero. Seguirono gli anni di una corale demonizzazione: giudici, politici, sindacalisti, giornalisti, storici, intellettuali e accademici citarono ripetutamente passi di questi scritti definendoli ""irrazionali"""", """"deliranti"""", """"criminali"""", frutto insomma della mente di un """"cattivo maestro"""". I giudizi più benevoli si limitarono invece a definirli """"estremisti"""", """"idealisti"""", """"anarcoidi"""", """"dannunziani"""". Ma ora, a trent'anni di distanza, quelle teorizzazioni possono apparire in una luce completamente diversa. Molto dell'attuale dibattito sulle grandi trasformazioni in atto nel nostro paese e in tutto il mondo è riscontrabile nelle analisi contenute in questi scritti; così come sono innegabili alcune intuizioni sulle radicali modificazioni dei processi produttivi e sulla crisi irreversibile della rappresentanza politica."" -
Perché non ci odiano. La vera storia dello scontro di civiltà
Dopo svariati decenni di retorica politica si è arrivati allo scontro di civiltà. Il mondo diviso in due vede schierate, da un lato, le forze del bene - coalizzate per la difesa della libertà e della democrazia - e, dall'altro, l'asse del male - un'alleanza tra integralisti religiosi decisi a riportare al medioevo le lancette della storia. L'Occidente democratico e l'Oriente musulmano non sono mai stati tanto distanti. In questo saggio sul mondo arabo-musulmano, Levine mostra quale sia stato l'impatto della globalizzazione e delle pratiche neo-coloniali su una regione che si estende dal Nord-Africa al Medioriente, smantellando i luoghi comuni e i pregiudizi che sono alla base delle analisi dei neo-conservatori americani. La falsa contrapposizione tra ""loro"""" e """"noi"""" non solo è servita ad alimentare i peggiori fondamentalismi ma è stata il paravento dietro cui mascherare massacri e speculazioni economiche che continuano ad accrescere il potere e il controllo di una parte sull'altra."" -
Fantomas contro i vampiri multinazionali
Gennaio 1975. Julio Cortázar vaga per le strade di una Bruxelles piena di esuli latinoamericani, scampati alla ferocia delle dittature che insanguinano i loro paesi d'origine. Cortázar conosce bene le loro storie, perché ha appena finito di partecipare ai lavori del Tribunale Russell, un'assemblea internazionale formata da scienziati e intellettuali di tutto il mondo, che in quegli anni indaga sulla violazione dei diritti umani in America Latina. Eppure Julio è frustrato: sul treno che lo riporta a Parigi, si chiede che cosa fare per dare un aiuto concreto ai popoli latinoamericani. Da qui si dipana l'intreccio del libro ""Fantomas contro i vampiri multinazionali"""". A toglierlo d'impaccio è Fantomas, il supereroe dei fumetti, che evade dalle vignette della rivista messicana che il narratore sta leggendo per irrompere nella sua vita. Julio viene così coinvolto nella lotta contro una setta fascista che vuole distruggere tutti i libri del mondo. Ma da subito i giochi e i mondi narrativi si complicano e si sovrappongono. Assistiamo a un turbinio di personaggi che si sdoppiano tra fumetto e realtà storica: compaiono Susan Sontag, Alberto Moravia e Octavio Paz, tutti uniti nella lotta a fianco di Fantomas. Non si tratta però di una banda di supereroi quanto di uri """"armata brancaleone"""" che fallisce miseramente. Finché, attraverso i continui sconfinamenti tra racconto, immagini e realtà storica, emerge che i nemici dell'America Latina sono le multinazionali e il governo degli Stati Uniti."" -
Scritti politici. Per la rivoluzione africana. Vol. 1
Immersi come siamo nelle condizioni geopolitiche della ""guerra al terrorismo"""", appare quanto mai utile rileggere oggi i saggi di Fanon. Il modo migliore per leggere questo libro è considerarlo come una serie di domande difficili sulla storia del presente, sul significato del razzismo nelle società europee e sul carattere della politica postcoloniale; non solo in Africa, ma in tutti quei luoghi dove i crimini coloniali europei vengono conservati energicamente nella memoria, nonostante l'Europa abbia tentato in ogni modo di stendere su tali crimini un velo d'oblio. Quale che sia la rilevanza di questi saggi nel passato, oggi essi ci parlano con forza delle circostanze politiche della nostra epoca: delle questioni della razza, della cultura e del multiculturalismo, della proiezione sociale di fantasmi razziali(zzati), dell'integrità e della coesione di """"civiltà"""" in conflitto e della controversa questione dell'umano nell'ambivalente contesto del discorso sui diritti umani. La critica di Fanon alla sinistra e alla sua tiepida condanna dell'uso della tortura in Algeria ha tuttora un impatto enorme. Fanon ci è utile per comprendere anche come il vecchio conflitto tra la croce e la mezzaluna sia stato ravvivato e perché abbia potuto generare forze così potenti e globali. Le sue analisi offrono un'ampia gamma di strumenti concettuali e di intuizioni teoriche che possono gettare luce sulla crisi globale del multiculturalismo."" -
Il Venezuela di Chávez. Una rivoluzione del XXI secolo?
Fino a qualche anno fa, il Venezuela era un paese poco conosciuto al di fuori dei propri confini. Era solo una macchia bianca sulla mappa geografica della sinistra europea che da sempre volge uno sguardo speranzosa verso l'America Latina. Hugo Chávez era considerato con scetticismo e i mezzi di informazione lo definivano ""antidemocratico"""", un """"nuovo Fidel"""" o semplicemente """"pazzo"""". In questo modo si andava propagando l'opinione secondo la quale in Venezuela era in atto uno """"smontaggio delle istituzioni liberali e democratiche"""", che avrebbe condotto a una """"democrazia difettosa"""" e quindi a una """"regressione autoritaria"""". Dalla vittoria di Hugo Chávez nel 1998 la situazione sembra completamente diversa e l'esperienza venezuelana appare anomala, tanto se paragonata agli altri paesi dell'America Latina, quanto sul piano mondiale. Questo libro descrive e analizza il processo di trasformazione avviato con l'elezione del presidente Chávez nel 1998, la politica del suo governo e dei settori a esso alleati o avversari e ne analizza le ricadute sia sul piano interno che su quello internazionale."" -
La suonatrice di theremin. L'insurrezione di Kronshtadt nei ricordi di Anastasija S. musicista e cuoca
Kronshtadt, 1921, Russia. Una rivolta durata appena 18 giorni si chiude nel modo più crudele. L'insurrezione degli anarchici dell'isola del Mar Baltico viene sedata dalle guardie rosse, guidate da Leon Trotzski, a pochi anni di distanza dalla Rivoluzione d'ottobre. Anastasija S. è sopravvissuta a quel massacro e si è rifugiata a Parigi. Dal suo esilio, si dipana il filo di un racconto che si perde nelle mense piene di fumo di marinai vocianti, nelle merende infantili con formaggio bianco e mirtilli consumate sulle scogliere del baltico, nelle strade di Mosca e Pietrogrado. Anastasija S. è una donna sola, esiliata, scampata a una delle disavventure del Novecento. Suona il violino e a Parigi lavora in un ristorante russo. I suoi ricordi riportano in superficie i frammenti di un dolore sopito, tanto più forte quanto causato dalla ferocia di un'armata che si credeva amica. Una quotidianità di piccole cose, preparare un ""blinis"""" o suonare una cracoviana, diventa il modo per elaborare un lutto che, prima di essere personale, è quello di un intero secolo di tragedie."" -
1977. Insurrezione
L'autore di questo romanzo è stato, nel periodo più rovente degli anni Settanta, con Toni Negri, direttore e factotum di ""Rosso"""", rivista radicale e insieme colta del panorama sovversivo italiano. Un libro scritto più di vent'anni fa con una Olivetti Lettera 22, che con il suo proprietario ha transitato per le carceri di mezza Italia e da allora pubblicato a frammenti su riviste e libri collettanei. Le vicende narrate hanno come epicentro l'esplosione dell'anno 1977 e il periodo precedente della sua progressiva incubazione. Lo scenario principale è quello di una Milano attraversata dalle convulsioni di una modernizzazione accellerata e percorsa da orde giovanili che sperimentano con allegria e prepotenza nuove forme di relazioni lavorative, sociali, affettive, culturali."" -
Mimmo Rotella. Reportages. Ediz. italiana e inglese
A dieci anni dall'invenzione del décollage, Mimmo Rotella intraprende una nuova sperimentazione basata sulla riproduzione fotomeccanica delle immagini, dando avvio nel 1963 alla serie dei reportages. Decisivi nell'ambito del percorso dell'artista, questi riporti su tela emulsionata si configurano come evoluzione strettamente connessa e concettualmente affine al décollage: Rotella prosegue così la sua ricerca sul prelievo e sull'appropriazione dell'oggetto reale, utilizzando il medium fotografico come strumento e filtro per raffreddare l'emotività della prassi artistica, al fine di captare e «documentare» obiettivamente la realtà esterna indagata nei suoi processi comunicativi. Incentrato su questa fase nodale della produzione di Rotella, il volume ne ripercorre filologicamente la storia rilevandone gli aspetti cruciali, analizzati alla luce del contesto artistico nazionale e internazionale. -
Sandokan. Storia di camorra
"Un impero economico vastissimo ramificato nel mondo come mai nemmeno i siciliani avevano posseduto un impero che andava dal Sudamerica ai paesi dell'Est alimentato dal traffico della droga dal traffico delle armi e dagli appalti delle opere pubbliche i cui proventi erano investiti nella nostra zona nell'edilizia in alberghi in fattorie agricole caseifici cementifici industrie di movimento terra fabbriche di ogni tipo senza tralasciare le tradizionali attività della malavita come il pizzo la prostituzione e il gioco d'azzardo"""". (Prefazione di Roberto Saviano)" -
Settanta
Un uomo e una donna s'incontrano dopo quasi trent'anni, nella città dove tutto è cominciato. Entrambi ritornano dopo una lunga assenza. L'incontro è l'occasione per un appassionato confronto sugli anni della loro militanza politica, la cui storia s'intreccia strettamente con la loro relazione d'amore: tutte e due bruscamente interrotte dalla repressione alla fine degli anni Settanta. Il testo si svolge quindi su due piani temporali che sfumano continuamente l'uno nell'altro, seguendo l'arbitraria cronologia della memoria, mentre i due protagonisti ripercorrono insieme le tappe della loro educazione sentimentale: gli scontri di piazza e il dibattito interno al movimento, l'esperienza dell'arresto e del carcere, il momento del loro incontro e quello della separazione, che coincide con la fine di quella stagione di lotte. Il passato non è solo luogo della memoria, né tantomeno della nostalgia, ma un nucleo forte di esperienza e di pensiero che continua a interrogare il presente, rilanciando in avanti, oltre le dolorose cesure della storia personale e collettiva, l'urgenza dell'agire comune e la necessità della rivolta. Un testo che è rifiuto di ogni pentimento, perché come afferma uno dei protagonisti: ""ora sappiamo che la resistenza non viene prima, ma dopo la catastrofe""""."" -
Ceti medi senza futuro? Scritti, appunti sul lavoro e altro
La crisi del ceto medio è uno dei grandi temi della politica nei paesi occidentali. A lungo negato - soprattutto in Italia - e oscurato dalla grande visibilità e drammaticità del fenomeno dell'immigrazione, trova le sue radici nelle trasformazioni del lavoro e delle imprese. È la tesi di fondo di questi scritti, diversa dalle interpretazioni correnti che tendono a spiegare tutto con il fenomeno della globalizzazione. Le trasformazioni del modo di lavorare e di organizzare la giornata lavorativa hanno prodotto un forte cambiamento antropologico, non privo di ricadute, anche economiche, sui soggetti che ne sono coinvolti. L'attenzione e l'analisi di Sergio Bologna si concentrano sul lavoro autonomo, sul lavoro precario ma soprattutto sul lavoro ""di conoscenza"""", su quei lavoratori più preparati e intellettualmente formati che vedono peggiorate le loro condizioni di vita e messe al macero le loro intelligenze. Per l'autore è qui che si annida il disagio più forte. Eppure ci sono segnali di trasformazione: poco a poco questi lavoratori e una parte del ceto medio sembrano prendere coscienza e cominciano a organizzarsi in forme sindacali e di autotutela."" -
Percorsi del '68. Il lato oscuro della forza
In questo libro l'autore ripercorre gli anni '60 e '70 attraverso l'intreccio di ribellione esistenziale, lotta politica e passione musicale. Cosa tiene insieme il movimento del '68 e quello del '77 tra loro così spesso contrapposti? Non certo i ricordi nostalgici dei protagonisti, ancor meno la visione buonista che li pone sotto il segno del rinnovamento e della protesta generazionale. Li accomuna piuttosto il lato oscuro, distruttivo e per ciò stesso ricostruttivo di quelle esperienze. La violenza che li attraversa e che, quando non rovescia il vecchio, si volge rovinosamente contro i soggetti che la esercitano. Non a caso il rock più duro ne è la colonna sonora costante. Perché Illuminati sostiene che la memoria, più che custodita, va riattivata, anche nei suoi aspetti più scomodi, per estrarne elementi utili alla comprensione del presente. Un'intera generazione fu dispersa da terrorismo, repressione ed eroina con il conseguente blocco del ricambio sociale e politico che ha portato alla sclerosi dell'attuale classe politica italiana. Da quella generazione qualcuno pretende ancora ""pentimenti"""". Al contrario, saggio sarebbe ricevere il nucleo positivo degli errori e delle sconfitte di allora, leggere in quegli eccessi il desiderio di un progetto radicale che è sopravvissuto al disastro e che continua a minacciare gli instabili assetti di un mondo ridiventato conflittuale dopo le delusioni della globalizzazione.""