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Didattica, gioco e ambienti tecnologici inclusivi
Il gioco, attività fondamentale della vita di ogni bambino e metodologia privilegiata nella Scuola dell'Infanzia, rischia di rimanere precluso ai bambini che presentano particolari tipologie di disabilità come quella motoria o l'autismo. Le cause di tale esclusione sono ascrivibili sia a limitazioni di tipo funzionale che ambientale. Mettendo in risalto gli elementi di criticità propri delle principali elaborazioni teoriche sul gioco nel loro rapportarsi con la disabilità, il testo si pone come una guida per la strutturazione di ambienti tecnologici inclusivi da compiersi ad opera di insegnanti ed educatori. A partire dall'utilizzo dell'ICF-CY, guida della pratica osservativa e della conseguente progettazione didattica, il testo sottolinea, anche con esemplificazioni pratiche, il percorso da seguire per integrare nella pratica didattica quotidiana, l'utilizzo di tecnologie e tecnologie robotiche in una prospettiva ludica volta all'inclusione. A tale scopo l'attenzione è posta sia sugli adattamenti artigianali che possono essere apportati a differenti tipologie di giochi per renderli usabili anche in presenza di gravi disabilità, sia all'introduzione di tecnologie sofisticate come quelle robotiche che, agendo come mediatori sociali, possono creare un nuovo ambiente di apprendimento e una nuova didattica realmente inclusivi. Il testo si rivolge a insegnanti, educatori, studenti universitari e a coloro che lavorano in contesti educativi in cui sono presenti bambini con disabilità. -
Sapori di pedagogia e didattica. Verso la longlife education
Questo volume invita il lettore - studente, docente, genitore - ad assaggiare un campionario di Briciole saporite. Sono sguardi inediti, gusti prelibati che alludono alle delicatezze dell'Educazione (la Pedagogia) e della Formazione (la Didattica) se avvolte da sapori critici e plurali. Se posta a sfida culturale, l'Educazione funge da regolatore esistenziale in grado di sfidare con le armi dell'intelligenza critica e della moralità individuale l'avvento, esistenzialmente devastante, di donne e di uomini utili e di serie: omologati nei loro comportamenti affettivi, cognitivi e sociali. All'orizzonte, sta albeggiando un mondo/nuovo che si farà carico di un improcrastinabile salto di qualità per la filosofia della vita privata e pubblica, sociale e culturale. Un balzo possibile, se saprà inaugurare un modello di società rispettoso della libertà, della giustizia, della diversità e del pluralismo. Questa alternativa si avvererà se saprà andare/oltre, al di là dell'ermo colle leopardiano. Dunque, un traguardo transitabile: a patto di inaugurare, con il concorso della Pedagogia (l'Educazione targata Persona) e della Didattica (la Formazione targata Scuola), la stagione postmodernista delle grandi scelte democratiche e civili. -
La filosofia politica di Machiavelli
Dalla stesura del De principatibus sono trascorsi cinquecento anni e ancora non abbiamo una risposta definitiva e da tutti condivisa sulla natura del pensiero di Machiavelli e sul suo rapporto con il fare filosofia sulla politica o a partire dall'esperienza politica. Per qualcuno Machiavelli è il punto di riferimento più autentico del pensare politico moderno, per altri il suo rapporto con la filosofia politica, per quanto rilevante, non è tuttavia essenziale, sicché nell'itinerario del pensiero politico dei moderni Machiavelli non costituirebbe un riferimento indispensabile. Si potrebbe osservare che l'attualità di questi dissensi e la stessa radicale contrapposizione che in questa diversità di vedute si esprime testimonia della grandezza dell'autore, irriducibile proprio per questo ad una immagine soltanto del suo pensiero (dall'Introduzione). Questa raccolta di saggi conferma, da un lato, la ricchezza e la complessità della riflessione del Segretario fiorentino e, dall'altro, documenta anche la piena legittimità della sua collocazione nell'ambito della tradizione filosofico-politica dell'Occidente. -
Né asino, né pigro: sono dislessico. Esperienze scolastiche e universitarie di persone con DSA
"Non sono un asino né sono pigro, sono solamente dislessico, ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza a chiedermi cosa non funzionasse in me, pensavo che il mio cervello avesse qualche guasto nel suo ingranaggio che mi impediva di leggere e studiare come i miei compagni di scuola"""" è la dichiarazione di un ragazzo di 25 anni studente universitario che solo a 17 anni ha avuto la diagnosi di dislessia. Questa e altre storie, raccolte in questo libro, descrivono le grandi difficoltà che incontrano bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) quando i loro problemi vengono confusi con scarso impegno e/o poca predisposizione per lo studio. Il testo affronta la tematica dei DSA, richiamando le ricerche più recenti e i documenti internazionali più accreditati (ICD-10, DMS-IV e V) e prende in esame gli indirizzi della Consensus Conference e della Legge 170/10 che offrono importanti indicazioni a insegnanti, genitori e educatori per individuare strategie didattiche finalizzate alla promozione del diritto allo studio per gli studenti dislessici, disgrafici, disortografici, discalculici. Seguendo la prospettiva Student voice, che parte dal presupposto che la scuola possa essere migliorata attraverso la valorizzazione del punto di vista degli studenti, in questo volume viene data voce a persone con DSA, che raccontano l'esperienza scolastica e universitaria partecipando a interviste e focus group." -
Progettare la media education. Dall'idea all'azione, nella scuola e nei servizi educativi
Che rapporto c'è tra media education e formazione? Nella ""società dell'informazione"""" la media education è la formazione. Chi si occupa di media education non può prescindere da competenze specifiche di progettazione formativa e chi si occupa di progettazione formativa non può che trarre giovamento da specifiche competenze di media education, se vuole proporre interventi formativi solidamente ancorati alle modalità odierne di diffusione del sapere. Nato da un lungo lavoro di équipe e da una pluriennale esperienza sul campo, il volume cerca di accompagnare il media educator - insegnante, educatore, formatore - in tutti quei momenti che si svolgono """"dietro le quinte"""" e che rendono possibile (ed efficace) il suo intervento in aula: progettazione, ricerca dei finanziamenti, monitoraggio, valutazione e documentazione degli interventi. Partendo dal presupposto che non vi è nulla di più pratico di una buona teoria, i modelli proposti intendono sia guidare il principiante a sviluppare progetti non improvvisati ed estemporanei, sia offrire all'esperto una base teorica con cui analizzare e rielaborare la propria esperienza sul campo, attivando un processo di riflessione virtuosa e crescita professionale."" -
Dall'intercultura alla giustizia sociale. Per un progetto pedagogico e politico di cittadinanza globale
Tematizzato e praticato in Europa negli ultimi due decenni, l'approccio della pedagogia interculturale richiede di essere ripensato alla luce dei profondi mutamenti sociali che le migrazioni hanno portato nelle società europee. In particolare si impone oggi come prioritario il tema dell'uguaglianza sociale, che la pedagogia interculturale, che pure conserva una solida validità teoretica, aveva posto in subordine enfatizzando la necessità di promuovere la differenza culturale. Nel volume si propone l'educazione interculturale alla giustizia sociale come un approccio pedagogico e politico che consente di tenere in considerazione al tempo stesso le differenze culturali, contenendone però gli eccessi ""culturalisti"""", e l'uguaglianza e l'equità sociale, limitandone gli eccessi di universalismo omologante. La seconda parte del libro, intende invece esplorare i concetti sopra menzionati sul piano empirico. Anche se una netta distinzione fra il piano teorico e quello empirico non ha sostanzialmente senso, specie alla luce della metodologia di ricerca utilizzata in tutte le indagini: la grounded theory. Qui sono presentate in dettaglio quattro ricerche condotte negli ultimi anni sui temi della social justice education e dell'equità visti nei contesti scolastici, nella formazione insegnante e nelle pratiche di educazione alla cittadinanza."" -
Imprese femminili e crisi economica. Credito, competitività e conciliazione in una prospettiva di genere
Inserito nell'ambito degli studi dedicati all'imprenditorialità, questo volume presenta i risultati di un'indagine promossa dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Pesaro-Urbino (CNA), realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Economia, Società, Politica (DESP) dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. L'obiettivo della ricerca è stato quello di analizzare l'impatto che la crisi economica ha avuto sulle microimprese della provincia di Pesaro-Urbino, con l'intento di rispondere ai seguenti quattro quesiti: qual è stato l'andamento delle performance aziendali durante la recessione?; quali strategie hanno adottato le imprese per far fronte alla crisi?; come si sono modificati i rapporti con il sistema bancario e l'accesso al credito?; la gestione della conciliazione tra vita lavorativa e vita privata è cambiata durante la recessione? Il lavoro si concentra soprattutto sulle donne imprenditrici, prime protagoniste dell'indagine svolta, al fine di comprendere se le imprese femminili hanno vissuto e affrontato la crisi in modo analogo alle imprese maschili oppure no. Il lavoro, unendo la prospettiva teorica ai risultati della ricerca empirica, offre uno spaccato significativo e attuale del mondo imprenditoriale femminile e maschile, che ben illustra le criticità, le opportunità e le sfide strategiche che si delineano per le imprese, per le associazioni imprenditoriali e per i policy maker del territorio. -
Politiche sociali innovative e diritti di cittadinanza
Il testo si propone di analizzare le politiche sociali e le loro implicazioni per quanto attiene al tema dei diritti sociali di cittadinanza, con particolare riferimento a tre aree prioritarie (famiglia e infanzia, invecchiamento attivo, immigrazione), al fine di individuare principi, metodologie e pratiche innovative, nonché gli esiti prodotti nei contesti sociali. La sfida dell'innovazione sociale è ineludibile per la società contemporanea, sempre più capillarmente attraversata dalle grandi questioni relative alla ricerca del benessere soggettivo e intersoggettivo e al tempo stesso segnata da una perdurante crisi economica e di legittimazione dello Stato. L'innovazione introdotta nelle policies è indirizzata verso il superamento di una prospettiva di segmentazione delle politiche stesse e dei servizi, verso l'incentivazione e il sostegno alle connessioni relazionali, alla reticolarità, all'activity e all'empowerment sia a livello personale che sociale. Concetti come partecipazione, partnership, cittadinanza e advocacy, si rivelano fattori trasversali strategici per politiche sociali adeguate e personalizzate, nella prospettiva di un nuovo welfare inclusivo, partecipato e attivo. -
La gestione delle risorse umane nell'era digitale
Il volume affronta il tema della gestione delle risorse umane in relazione alla rapida diffusione delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (le cosiddette ICT), da una prospettiva prevalentemente, ma non esclusivamente, sociologica. Lo sviluppo sempre più rapido delle tecnologie legate all'avvento dell'era digitale, infatti, ha prodotto un cambiamento profondo non solo degli stili di vita quotidiana, ma anche, di conseguenza, dei modelli di organizzazione e gestione del lavoro, sia nel settore privato che nelle pubbliche amministrazioni. Tuttavia l'introduzione di nuovi strumenti in supporto alle attività lavorative presenta una serie di vantaggi, ma anche di criticità su cui occorre riflettere per sfruttare al meglio le opportunità che le nuove tecnologie possono offrire al miglioramento della nostra vita lavorativa. L'approccio dei saggi, teorico ma in parte anche empirico e applicativo, con riferimenti a indagini e casi concreti, rende il volume particolarmente adatto ai professionisti del settore che vogliano approfondire le nuove forme di gestione delle risorse umane come anche agli studenti e a tutti coloro che possano essere interessati al tema delle nuove tecnologie in ambito organizzativo e lavorativo. -
Storia d'impresa e imprese storiche. Una visione diacronica
Il volume è frutto della collaborazione tra studiosi di storia economica e di management da alcuni anni impegnati in un percorso di studi e ricerche contraddistinto da una duplice finalità: da un lato, quella di approfondire il ruolo delle imprese storiche nello sviluppo economico e sociale, analizzandone le peculiarità gestionali e i fattori critici di successo; dall'altro, quello di promuovere e valorizzare le storie di imprese, attraverso il racconto delle esperienze imprenditoriali e manageriali in rigoroso collegamento con i ""luoghi"""" in cui tali imprese incontrano i territori in cui hanno avuto ospitalità, al di fuori delle logiche strettamente connesse alla produzione di ricchezza. Indispensabile la fertilizzazione e prezioso il confronto scientifico tra le due discipline che, pur avendo fondamento in paradigmi e teorie specifiche, sono accomunate dalla profonda e condivisa convinzione dell'importanza assunta dall'impresa quale attore chiave dello sviluppo economico e sociale e dalle storie di impresa quale prezioso strumento di studio e ricerca. La prima parte del volume è incentrata principalmente sul confronto tra le energie vitali, ingegnose e operose del nostro paese, e i privilegi, i favori, i protezionismi, che ne hanno inibito l'affermazione e ne hanno distorto lo sviluppo. La seconda parte privilegia invece la prospettiva manageriale e si focalizza sui fattori chiave in grado di spiegare il successo duraturo delle imprese nel tempo."" -
Economia aziendale. Ricerche e profili evolutivi
Il volume è miscellanea focalizzata su tematiche oggetto di attuale ricerca e dibattito in dottrina, nonché di progressiva e proficua applicazione nell'ambito della operatività aziendale. Gli autori sono, infatti, profondamente convinti che l'economia aziendale è disciplina di matrice empirica, per sua natura materia non statica, in costante evoluzione e crescita: essa svolge una funzione dinamica di sistemazione e spesso di anticipazione delle molteplici ed eterogenee problematiche caratterizzanti il mondo delle aziende. Nell'ottica, dunque, di compiere un percorso afferente tematiche finalizzate alla individuazione dei contenuti e delle modalità con cui si sviluppa la dottrina aziendale, il volume è articolato in più parti che, pur affrontando argomenti eterogenei, trovano il loro comune denominatore nell'azienda e nei suoi processi evolutivi. -
Governare e gestire le aziende culturali
Questo volume nasce da studi e da riflessioni condotti nell'ambito del Gruppo di Studio e Attenzione dell'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA) su ""Politiche e management del Patrimonio Culturale nelle diverse prospettive del valore. Strumenti e metodi di misurazione e valutazione"""", Gruppo di Studio coordinato da Barbara Sibilio e Fabio Donato. In particolare esso analizza caratteristiche e modalità di funzionamento delle aziende culturali italiane. Il patrimonio culturale è ancora oggi una tra le risorse del Paese meno valorizzate. Ciò è dovuto, fra l'altro, a una gestione che segue paradigmi culturali obsoleti e ad una carenza di cultura economica e manageriale. L'offerta è per lo più di tipo posizionale e """"fordisticamente idealistica"""", i modelli di governance non sempre sono improntati ai criteri della sostenibilità economica, i beni culturali vengono sovente gestiti con una logica di stock anziché di servizio, i meccanismi di finanziamento sono spesso orientati al passato piuttosto che al futuro ed i sistemi informativi sono in molti casi di limitato supporto alle decisioni. Per valorizzare e, dunque, salvaguardare il patrimonio culturale italiano e per consentire che esso dia un importante contributo all'economia ed all'occupazione nel nostro Paese, è necessario un nuovo approccio gestionale."" -
Disabilità e qualità dell'incontro. Relazioni interpersonali nell'educazione e nella cura
Educare un bambino con disabilità, farlo crescere accompagnandolo nelle varie fasi della propria vita è un lavoro complesso che richiede alle differenti figure che se ne occupano - genitori, insegnanti, educatori, operatori - la capacità di lavorare sempre e comunque insieme ad altri. A volte non è facile l'inte(g)razione con altri per lavorare in rete, la qualità ne risente e chi è coinvolto non vive bene. Il lavoro di rete si fonda su una regola facile da comprendere ma complessa da attuare: io, per poter fare il mio lavoro, ho bisogno di te. Si tratta di persone che non possono scegliersi tra loro ma che insieme concorrono a costruire il ""progetto di vita"""" di qualcuno, fidandosi e affidandosi reciprocamente, chiamate a realizzare un lavoro che richiede sempre, anche quando sembra impossibile, la capacità di costruire e alimentare alleanze positive. Persone che devono potersi incontrare, raccontare, per condividere ogni giorno ciò che va bene, più e prima di quel che non funziona. Come fare? Questo libro descrive le relazioni interpersonali tra chi si occupa di disabilità e degli snodi su cui si regge il lavoro di rete per realizzare buoni progetti di vita. Il testo vuole proporre spunti di riflessione e strumenti operativi per facilitare un lavoro complesso, perché la qualità dell'incontro non è un dato legato alla sorte: è una competenza che si impara e si incrementa, è un prerequisito per chi insegna e per chi si occupa di cura."" -
Centri logistici per la competitività delle imprese. Profili strategici e di governo
L'evoluzione dei profili qualitativi e quantitativi della domanda di trasporto e di servizi logistici, espressa dalle diverse filiere produttive, ha determinato una crescente rilevanza delle funzioni assolte dalle infrastrutture logistiche puntuali e, in particolare, dai centri logistici. Le attività produttive e i servizi cui tali infrastrutture sono deputate divengono determinanti per la competitività, non solo delle singole imprese che di essi si avvalgono, ma anche di intere filiere produttive e del tessuto imprenditoriale di vasti ambiti territoriali. Nonostante il diffuso interesse di studiosi e practitioners nei riguardi dei centri logistici, sono ancora circoscritti i contributi monografici che affrontano in modo organico questa tematica. La mancanza di una tassonomia condivisa si accompagna alla carenza di strumenti analitico-concettuali consolidati, atti a comprendere le funzioni e i contenuti delle attività relative alle diverse tipologie di centri logistici. L'obiettivo principale del volume è dunque quello di delineare un quadro concettuale per l'analisi delle caratteristiche strutturali nonché dei profili strategici e di governance dei centri logistici, avvalendosi di un approccio tipico degli studi di management. -
L' azienda di produzione. Elementi costitutivi, condizioni operative, creazione di valore
L'azienda di produzione rappresenta un importante fattore propulsivo dell'economia, giacché contribuisce al soddisfacimento dei bisogni umani, realizzando beni e prestando servizi, e offre al lavoro e al capitale, fattori produttivi primigeni, possibilità di impiego e di rimunerazione. Il presente volume analizza il fenomeno dell'""azienda di produzione"""" nella prospettiva tipica dell'Economia aziendale, con finalità descrittive e normative. Esaminare l'azienda, entità di natura complessa, multiforme e dinamica, al fine di ricercarne possibili uniformità, di sicuro non è compito agevole. Va detto, però, che ogni nucleo produttivo possiede un proprio apparato strutturale. L'azienda è tutto questo: struttura, dinamica, elemento di uno specifico sistema economico. Essa, però, denota anche sue precise regole di funzionamento. Ma l'azienda si caratterizza anche come """"strumento"""" forgiato dall'uomo per raggiungere certi obiettivi, ad esempio la creazione di valore nel lungo periodo. È questa la chiave di lettura proposta nel libro. Lo scritto ha essenzialmente due finalità: offrire elementi utili alla comprensione del fenomeno analizzato, nel tentativo di far acquisire al lettore una prima capacità di analisi del medesimo; proporre possibili spunti di riflessione a chi, già introdotto alla materia, può essere interessato a osservare la realtà aziendale da un'angolazione diversa da quella a lui più consueta."" -
Non più caste. Carmelo Palladino e la Prima Internazionale
La Napoli che esce dal convulso decennio garibaldino. La nascita della Prima Internazionale in Italia. I primi vagiti di un movimento operaio ancora da venire e un Risorgimento che si prolunga stancamente. Le jacquerie contadine e la Rivoluzione nell'Italia della belle époque. Un affascinante viaggio nella storia attraverso la tormentata vita di Carmelo Palladino, internazionalista della prima ora insieme a Carlo Cafiero, Giuseppe Fanelli ed Errico Malatesta. Un lavoro che getta luce su un personaggio chiave della nostra storia, finora rimasto indebitamente in ombra. ""Uno scavo storiografico notevole, condotto su fonti archivistiche di prima mano e sull'ampio utilizzo della bibliografia esistente. [...]. La ricerca non riguarda solo la puntuale ricostruzione del rapporto tra il rivoluzionario garganico e il contesto politico e socio-economico nazionale e internazionale entro il quale egli agiva, ma ci restituisce anche la psicologia e le idee di Palladino che, sulla scia di Bakunin, concepiva l'uguaglianza come abolizione della divisione gerarchica del lavoro sociale attraverso un'istruzione integrale, uguale per tutti."""" (Dalla Prefazione di Giampietro Berti)."" -
Anche il tuo talento fa la differenza. Storie imprenditoriali di eccellenza italiana
Ci sono storie che appassionano per la loro autenticità, perché trasmettono l'impegno, la fatica e al contempo l'entusiasmo e l'energia di coloro che le hanno vissute. Questo libro ne contiene alcune: sono storie imprenditoriali di persone che hanno saputo far fronte agli ostacoli incontrati nel corso della vita professionale, pur di realizzare il proprio sogno. Questi uomini e queste donne raccontando la loro storia ci mostrano le strade che hanno scelto di percorrere, trasformando le avversità in opportunità e mettendo il loro talento a disposizione della crescita personale e professionale, propria e altrui. Ci raccontano i loro incontri, quelli ""magici"""" e quelli che li hanno di primo acchito scoraggiati, ma senza i quali non avrebbero fatto luce, anche per contrasto, su ciò che davvero volevano realizzare. Questo libro è dedicato a tutti coloro che hanno un sogno autentico, un intento da realizzare: è dedicato agli studenti e agli imprenditori, ai genitori, ai manager, ai coach, ai formatori e agli insegnanti. È dedicato a tutti quelli che credono di poter dare il loro contributo per la costruzione di un mondo migliore."" -
I disturbi psichici nella globalizzazione. Dalla crisi del campo familiare ai sistemi di cura per dipendenze, anoressie e distruttività
Questo testo, rivolto a studenti universitari, psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti, psichiatri, riflette sul rapporto fra la crisi dei contenitori del soggetto e i suoi disagi psichici: la crisi del campo familiare e la sfiducia nelle ideologie hanno favorito una massificazione della persona che assume in toto gli stati mentali di massa, che allontanano il ""negativo"""" o le esperienze soggettive, per identificarsi in inautentico tutto """"positivo"""". La rimozione del concetto di morte, grazie ad un'ipertrofia tecnoscientifica, lascia la persona incapace di sapere perché soffre o tuttalpiù la spinge a trovare """"farmaci"""" da cui dipendere per difendersi dal dolore ritenuto inaffrontabile. Le esperienze di gruppi di genitori, gruppi multifamiliari, gruppi équipe, gruppi allargati istituzionali (Large Group), sedute di gruppo monosintomatico per pazienti anoressico-bulimiche presenti nel testo danno conto di uno studio della crisi della famiglia. Con una costante attenzione al rapporto tra psicopatologia e cultura - anche grazie a una pluralità di riferimenti (da Bion a Pasolini e Gaber) - l'autore propone esperienze cliniche di sistemi di cura innovativi, volti a trasformare il dolore e l'autodistruttività, spesso trasmessi fra generazioni consciamente o inconsciamente, in una crescita e in un confronto fra gli """"altri"""" provenienti da altre culture e """"noi"""" occidentali."" -
Imprenditorialità. Futuro del lavoro, percorsi di formazione
L'imprenditorialità rappresenta il fenomeno relativamente più rilevante e trasversale nel panorama delle professioni contemporanee e future. È un fenomeno in crescita che attraversa le generazione, i generi, i settori economici, le professioni, i mestieri, nei principali paesi e continenti. Il libro si rivolge principalmente a esperti di politiche attive del lavoro, a formatori, a consulenti di organizzazione e PMI, a insegnanti, startupper, aspiranti lavoratori autonomi, giovani imprenditrici ed imprenditori. Nella sua parte teorica si illustrano in forma chiara e divulgativa approcci complessi per l'interpretazione del presente e del futuro. Molti li citano, pochi li conoscono. Nella sua parte applicativa si raccontano casi, esperienze e testimonianze, italiane ed internazionali, utilizzabili e replicabili per chi opera nei campi della formazione e delle politiche del lavoro, illustrando anche i fondamenti di una metodologia originale: ""Progettare per problemi ed imparare per soluzioni"""". Nella sua parte propositiva, finale, sviluppandone le implicazioni istituzionali, culturali, economiche, di politica del lavoro e raccontando dodici """"Storie"""" di imprenditrici ed imprenditori innovativi, l'autore arriva a tratteggiare una nuova politica economica e sociale per la rinascita e lo sviluppo di una comunità, di una società, ad alto tasso di imprenditorialità. Un nuovo umanesimo basato sul """"Management della fiducia""""."" -
Una società low-carbon in costruzione. Elementi di teoria e pratiche della transizione sostenibile
La questione ecologica palesa sempre più l'impossibilità di riprodurre un modello di sviluppo lineare, cumulativo e inarrestabile e la necessità di costruire una società low-carbon, fondata su un sistema di produzione e di consumi in grado di ridurre le emissioni di gas serra e l'utilizzo di fonti energetiche alternative ai carburanti fossili. Frequente oggetto di attenzione da parte di studiosi di varie discipline, la complessa minaccia rappresentata dal cambiamento climatico dispiega nuovi macro-orizzonti che vanno a sfidare le istituzioni politiche ed economiche, mentre a un livello microsociologico la transizione sostenibile riguarda modelli, pratiche e stili di vita quotidiani. Il volume indaga, in una prospettiva sociologica, le dinamiche e l'evoluzione di tali pratiche, proponendo due possibili chiavi di lettura - la Multilevel Perspective alla transizione e l'approccio delle pratiche sociali e analizza un caso di transizione verso una società low-carbon in pratica, il movimento delle Transition Towns. Questo si configura come modello e insieme di pratiche spendibili nella vita quotidiana, contribuendo alla creazione di uno spazio condiviso in grado di raccogliere l'impegno di identità eterogenee e di promuovere la costruzione di stili di vita e di sistemi locali ecologicamente orientati.