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Averti è meglio
Un uomo che torna in Portogallo per assaporare gli anni della propria gioventù tra ricordi noti ed eventi imprevisti in una sempre affascinante metropoli come Lisbona, uno scrittore famoso divenuto preda dei protagonisti dei suoi romanzi, un serial killer che si confessa, due fratelli e la loro avventura americana in cerca di fortuna nella New York di inizio Novecento: questi sono solo alcuni dei variegati personaggi che popolano la raccolta Averti è meglio di Pierluigi Marinelli. Tredici racconti che l'autore rende teatro di microstorie del quotidiano che esplorano, con tocco leggero, il tema dell'identità: celata, riscoperta, evocata, multipla o immaginaria, rappresentata nelle sue poliedriche sfaccettature, mai scontata. Squarci di vita comune, apparentemente normale, che invece nasconde l'inatteso, pronto a manifestarsi alla fermata del treno, durante un'indagine di Polizia, in un ufficio bancario o nell'allestire una mostra fotografica. I personaggi di Averti è meglio narrano con le loro storie un viaggio nel riconoscimento di sé, voluto, iniziato per caso, reale o fantasticato, intriso di emozioni e passioni forti, prima tra tutte, non a caso, l'amore. -
Sulla strada dell'enoturismo
Quali sono le potenzialità economiche dell'enoturismo in Italia? Francesco Fravolini ci offre un contributo analitico molto utile sui grandi benefici del nettare di Bacco. Attraverso le osservazioni di esperti e scrittori e grazie alla propria esperienza, l'autore illustra il quadro della situazione vitivinicola attuale italiana e accompagna il lettore lungo le migliori strade del vino della nostra penisola. Sulla strada dell'enoturismo è come una bussola che serve a orientare il cammino dei visitatori enopassionati e soprattutto a pensare una forma più intelligente di turismo per promuovere all'estero il nostro belpaese: il vino, unito alle bellezze artistiche e naturali del territorio, è indubbiamente il miglior ambasciatore dell'Italia nel mondo. -
Romulus
Amulio, re di Alba Longa, figlio di Proca e discendente di Enea, dopo aver usurpato il trono al fratello Numitore, ne uccide i figli maschi e mantiene in vita l'unica femmina, Rea Silvia, costringendola a divenire sacerdotessa di Vesta e vincolandola alla castità. Il Fato, però, ha in serbo amare sorprese per il feroce sovrano: vittima della violenza di Marte, dio della guerra, la vestale ormai impura partorisce due gemelli per essere poi condotta alla morte. Abbandonati in fasce nel Tevere, Romolo e Remo vengono salvati e nutriti da una lupa e in seguito allevati nelle selve albane dal pastore Faustolo e dalla moglie Acca Laurentia. Graphic novel dalla narrazione cruda, Romulus rivisita la leggenda della fondazione della città eterna e l'ascesa a primo re di Roma di Romolo, astuto stratega e capo coraggioso, immune dalla sanguinaria sete di potere e di violenza del brutale fratello. -
Il Piccolo Principe
Età di lettura: da 8 anni. -
Il Cantico dei cantici
Il Cantico dei Cantici, conosciuto anche come Cantico, è un testo contenuto nella Bibbia. La tradizione ne attribuisce la paternità al re Salomone, ma è probabile che sia stato composto da uno scrittore anonimo del IV Secolo a.C. che ha fatto confluire nel testo diversi poemi antecedenti, originari dell'area mesopotamica. L'opera, divisa in otto capitoli, contiene poemi d'amore tra un uomo, Salomone, e una donna, Sulammita. L'amore narrato nel Cantico, tenero ma ricco di slanci sensuali e immagini erotiche, ha una forte valenza sacrale e religiosa nell'interpretazione cristiana e nell'Ebraismo, e al contempo ha acceso, nel corso dei secoli, i cuori di innumerevoli innamorati. -
Grigio su bianco
In un mondo completamente ricoperto da una coltre bianca, immacolata e innaturale, Lei cerca inutilmente di ridare colore a ciò che le sta intorno, incredula che le altre persone possano continuare a vivere tranquille in una realtà pietrificante, annichilente. Quando all'improvviso una piccola luce squarcia il bianco della notte e tutto intorno si fa grigio, Lei scorge il volto di Lui immerso in una nuvola. Inizia così una danza, delicata e sensuale insieme, che li vede protagonisti di un dialogo muto, un rincorrersi reciproco che li porterà a perdersi e a ritrovarsi, in una ricerca di sé che diventa anche ricerca dell'Altro. -
Qualcuno che accompagni
Simone è un giovane come tanti: ventotto anni, una laurea in architettura, un lavoro miseramente retribuito presso un prestigioso studio milanese. I genitori vorrebbero che mettesse ""la testa a posto"""", anche a costo di rinunciare alle sue ambizioni, gli amici lo deridono per la sua precaria situazione ed Elena, la sua ragazza, cerca di infondergli un po' del suo ottimismo e della sua determinazione. Un giorno, dopo essere stato lasciato da Elena e licenziato dall'architetto Dorati, stufo della sua vita decide di rifugiarsi in montagna per rimanere da solo con i suoi pensieri. Ma lassù non è come stare a Milano: la montagna è esigente, dura, violenta ma anche di una bellezza disarmante. Nonostante l'avvertimento del gestore del bar locale, Simone decide di affrontare ugualmente la scalata. Ed è proprio lassù che un incontro cambierà la sua vita per sempre."" -
Dal matto all'apocalisse. Il viaggio dell'anima
In questo saggio Maria Teresa Blotti descrive il lungo cammino che ha percorso e che, assieme a lei, sta per intraprendere il lettore che, nelle pagine e tra le righe del libro Dal Matto all'Apocalisse, potrà trovare la propria ""chiave"""" di comprensione. È necessario uscire dai canoni prestabiliti, prendere coscienza di se stessi e delle proprie potenzialità, ragionare con la propria mente, analizzare tutto ciò che di meraviglioso ci circonda: questo è il compito assegnato all'essere umano, in questo risiede il vero scopo della vita. L'attenta osservazione dei simboli che, da un lontano passato, sono giunti sino ai nostri giorni sarà la luce che rischiarerà il sentiero."" -
Pop Toys
"Silenzio!"""" impose Big Jim tendendo l'orecchio verso l'esterno. """"Sento dei rumori, si stanno svegliando"""". """"È mattina! Finalmente un giorno nuovo!"""" esclamò Skipper iniziando a stirarsi. E se i giocattoli potessero parlare? Quante, e soprattutto quali storie racconterebbero? Di sicuro non le favole che iniziano con """"C'era una volta..."""" e terminano con """"e vissero tutti felici e contenti"""". Eh no. I giocattoli di Giovanni Lucchese sono pop, e in quanto tali non possono che essere calati in tutto e per tutto nella modernità e nel quotidiano. Nella vita, insomma. Ai suoi Pop Toys l'autore affida una critica feroce e disillusa: che si tratti di Barbie, despota viziata e viziosa, di Pinocchio e delle sue fragilità, delle Bratz, eroine del femminismo più radicale, o di un Playmobil all'improvviso consapevole di essere ormai sorpassato, i protagonisti di questa originale raccolta descrivono, attraverso le proprie vicende, la società che li circonda e nella quale, a volte loro malgrado, sono costretti a vivere. Su tutti, Il mostro. Perché, a volte, i veri mostri non sono quelli di plastica ma quelli in carne e ossa." -
Sisifo
Avvicinarsi alla poesia di Gaia Ginevra Giorgi è come andare a teatro e aspettare che il sipario si alzi per assistere allo spettacolo di un eterno femminino svelato lentamente nelle sue più intime, dolorose e controverse pieghe. ""Sisifo"""" è la fatica del conoscere e del conoscersi assumendo a piccole dosi i dolori quotidiani, gli spazi cittadini, la pelle dei ricordi e i fotogrammi dell'amore. Una nuova Elena Tindaride ci sorprende a ogni verso vestita o nuda, offuscata o nitida tra le squame rettili di una metamorfosi interiore che trova la sua più alta consacrazione nell'affascinante iperbole di un gioco di specchi in cui la voce della coscienza cerca la propria taumaturgica redenzione."" -
Voglio potermi arrabbiare
Un ictus cerebrale arriva e sconvolge l'esistenza di Giovanni, cinquantatré anni, imprenditore, con una moglie e una figlia non ancora maggiorenne. Una beffa del destino che gli lascia una pesante eredità: l'impossibilità di muovere metà del corpo e di parlare. Afasia. Da qui inizia l'odissea di Giovanni, la sua silente agonia, la lenta e faticosa riabilitazione per recuperare il deficit motorio e l'uso della parola. Un percorso in salita non privo di impedimenti e interruzioni, vivo del sostegno in ospedale degli altri malati e della passione di un'équipe di medici in cui si distinguono Serena, logopedista scrupolosa, Guido, brillante specializzando, e Chiara, instancabile neurologa, che per una strana coincidenza non solo si chiama come la figlia di Giovanni, ma ritrova in quell'ennesimo paziente afasico una incredibile somiglianza con suo padre, morto improvvisamente anni prima senza che lei fosse riuscita a salvarlo, quasi un fantasma tornato dal passato. -
Streghe postmoderne
Ecco le streghe, ragazze inquiete che camminano calpestando pezzi di se stesse. Maledette e perdute che sembrano sempre sull'orlo di un precipizio. Certe volte ce la fanno, certe altre precipitano. Le streghe sono malvagie, dice Wikipedia, come Circe, che trasformava i compagni di Ulisse in maiali. Le streghe sono icone da ragazze ribelli. Sono il punto nero sulla pagina bianca. Sono la Principessa Leila nell'ultimo capitolo di Star Wars, che quarant'anni dopo non ha paura di vestire gli stessi panni e lo stesso chignon con le treccioline. A costo di sembrare ridicola, decadente e un po' patetica. Le streghe non hanno paura della derisione, della sconfitta, della morte. La cercano, perché una vita non basta e quindi la si sfida con l'arguzia tipica di una donna che sa invocare il Demonio e combattere silenziosamente tutta Paperopoli. Quindi, lettore, veniamo a noi. Stai per entrare in una dimensione non comune, dove le storie e i disegni si fondono per rendere omaggio all'altare dell'inquietudine. Incontrerai dei personaggi la cui mente è funestata da un mistero irriconoscibile. Vedrai immagini che resteranno intrappolate nelle tue fantasie più oscure. -
Fermata del bus
Fermata del bus di Claudio Fiorentini è un esilarante e al tempo stesso riflessivo romanzo breve narrato in prima persona da un personaggio che non ha nome, un uomo qualunque sposato e in carriera che si divide tra la casa e l'ufficio, la moglie e l'amante, gli incontri quotidiani di routine e le piccole avventure rubate all'inesorabile e monotono scorrere del tempo scandito dai giorni della settimana. E poi c'è la fermata dell'autobus, il luogo delle storie da raccontare ma anche lo spazio in cui metaletteratura e metafisica s'incontrano. Un io dilatato, ipertrofico ed egoisticamente chiuso in se stesso si racconta e dialoga con lei o con lui in uno stile letterario molto vicino al linguaggio teatrale. Scena dopo scena, dialogo dopo dialogo si dipana una trama accattivante e originale, in viaggio su un autobus dove potrebbe sedersi ciascuno di voi. -
Rosa carne
Femminilità ed erotismo, passione e conflitti interiori: le donne di Fiorella Corrado sono le protagoniste assolute di Rosa Carne, una raccolta di racconti brevi, intensi, che ci svelano le ombre e le luci amalgamate e nascoste nel corpo e nell'anima di eroine contemporanee combattute tra il desiderio del piacere carnale e quello di una felicità sfuggente e sognata. Eppure, è attraverso i sensi e l'eros che la donna cerca di conoscere l'antagonista maschile e al tempo stesso di conoscersi; non mancano i tradimenti, le bugie, le incomprensioni, le maschere indossate e poi strappate per rivelare un'identità femminile più profonda che arriva fino a quel rosa carne dello smalto steso sulle unghie, pallido e fragile tentativo di difendere il proprio naturale universo interiore. -
Diamoci un toner. Storia di un non libro
"Quello che vuoi comprare è un non-libro. Che ti posso dire, è una Cosa strana. Mi è venuta fuori per colpa sua. Solo sua. Per tutto quello che m'ha fatto passare! Il mio nome è Cioce. Vito Cioce's brother. Cioè, sarei suo fratello, quello che sa pure l'inglese. Lui no. Fa finta di saperlo. Io vendo camicie e mutande da uomo in un negozio. Lui fa il giornalista alla Radio1 della Rai. I miei problemi li ho cominciati a soffrire quando ho accettato di andare a dormire dentro casa sua. Meh, sai che cosa è successo? Da quando andava all'asilo, ha sempre detto che non vuole scrivere un libro. Per me non lo sa fare. E da qui un casino tremendo che tu non te lo puoi nemmeno sognare. Tutti a dirgli di scriverlo, il Libro, e quello, Ariete capatosta com'è, si è intignato a dire di no. Solo che poi la Cosa si è complicata. Doveva fare un provino per il presentatore di un cool talent in tivvù, che gli piaceva pure a lui e me lo toglievo di casa. Ma non voleva andarci. Io ce l'ho messa di tutta e di più per buttarlo dentro alla televisione. E mica solo io. Nooo! Tutti gli amici miei e le amiche mie dietro a lui per fargli dire di sì. Mi sono trovato pure a combattere con uno potente e ricco assai, il Commendator Mecenate Zappazzolla, che mi voleva accocchiare con sua figlia Zella. Ma mo' non è che posso dire tutto. Hai visto mai che ti leggi questa Cosa che ho buttato giù sul telefonino?""""." -
Criptica come la luna
L'arte che interpreta la poesia. La poesia che decifra l'arte. L'incontro di due penne apparentemente così diverse avviene tra le pagine di questo libro. È una danza lenta la loro, da assaporare pagina dopo pagina con la timidezza di un fiore che sboccia, con il dolore che sgorga da una ferita o ancora con l'estatica ebbrezza di una visione a occhi aperti. Una sequenza di suoni, voci, immagini e colori che sviluppano articolate trasposizioni della realtà, nitidi ricordi probabilmente irreali, sogni sospesi in un futuristico nulla in cui la speranza galleggia leggera. Le poesie di Giusy Del Salvatore scivolano liberamente su morfologie imperfette, disseminando emozioni, magnetismi, turbamenti o illusioni sapientemente catturate da Ettore Dicorato, capace di fissare il tumulto della poesia nella magia di una singola illustrazione. Criptica come la Luna è il frutto di una connessione sperimentale che fonde la forza della parola e la bellezza dell'immagine traducendosi per il lettore in un'esperienza artistica e sensoriale dall'esito imprevedibile. Un po' come questa avventura criptica come la Luna. -
La simmetria violata
Stefano Pacini è un pigro e disincantato ispettore di polizia. Dopo essere stato costretto dalla famiglia e dalla moglie ad abbandonare le sue velleità da scrittore per un impiego più concreto e solido, si vede strappato all'abituale compito di redigere verbali per condurre le indagini su un omicidio in apparenza inspiegabile. La situazione si complica quando al primo omicidio se ne aggiunge un secondo che per tipologia e modalità di esecuzione viene subito ricollegato alla mano dello stesso assassino. Riuscirà l'ispettore, nonostante il senso di inadeguatezza verso il suo ruolo e la fine incombente del suo matrimonio a darsi la scossa necessaria per riprendere in mano le redini della sua vita e, allo stesso tempo, risolvere il caso su cui sta indagando? -
La regola del lotto e la chiave nel pozzo
Ludo ha diciassette anni, lavora in una ricevitoria del Lotto ed è un ragazzo speciale, con un modo tutto suo di vedere il mondo e di parlare: alle parole, infatti, preferisce i numeri, coi quali tenta di interpretare ciò che gli accade intorno. Incuriosito da un misterioso cliente vestito di nero che azzecca sempre ogni giocata, un giorno decide di indagare su di lui per scoprirne l'identità. Verrà così a conoscenza di un sistema per vincere al Lotto e di una chiave, perduta nel corso dei secoli, che condurrebbe alla tanto agognata cinquina secca. Claudia Colaneri tratteggia un mondo popolato da personaggi stravaganti e bizzarri, immersi in una realtà dura e ostile, e tesse con ironia e leggerezza la trama di un romanzo impegnato che tocca con arguzia e fermezza temi forti come il disagio sociale, la diversità, la capacità di riscattarsi. -
Caffè Coppedè. Un giallo dallo humor nero
Una setta, nata ai tempi di Cesare, controlla Roma ancora oggi. Sono i Neri: industriali, politici, cardinali, tutto il potere che conta. Si riuniscono nel quartiere Coppedè, compiono sacrifici umani e pagano la polizia per chiudere un occhio. Ma quando inizia nel quartiere una serie di omicidi, uno più macabro dell'altro, il commissario Saverio Tinca non potrà più fare finta di niente. E si troverà faccia a faccia con strani personaggi, poteri occulti e misteri antichissimi nascosti tra palazzi enigmatici e strabilianti. Gioco letterario e allo stesso tempo libro di denuncia, il romanzo di Daniele Botti è un giallo che è anche un noir, una satira, una guida sui generis all'esoterismo del Coppedè. -
Mickeymouse03
Michele (mickeymouse03) conosce in chat Francesco (itagnolo75). Tra una chiacchierata e l'altra, davanti a un monitor, i due ragazzi si innamorano. Una sera Francesco confessa a Michele di essere un prete. Gli racconta un'esistenza inquieta fatta di fughe e pentimenti e la fatica di amare perché ai preti è vietato. Col crescere dell'intimità, Francesco riversa su Michele il fallimento di una vita nascosta nella religione per oscurare la sua omosessualità. Michele lo spinge ad abbandonare il clero, vuole una storia d'amore alla luce del sole. È stanco di nascondersi. Lo ha fatto per i lunghi e difficili anni vissuti in famiglia, alle prese con Sergio, il fratello omofobo, e con una madre che ha deciso di non conoscerlo veramente a fondo. Michele lotta così tra l'istinto di escludere il fratello dalla sua vita e il desiderio di renderlo partecipe dei suoi sentimenti. Questo rapporto ambiguo con Sergio si insinua nella relazione instabile tra Michele e Francesco e ne sconvolge gli equilibri, trascinando gli eventi a una svolta drammatica che segnerà il destino dei protagonisti del romanzo.