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Il rifugio dell'orco
Anni '60. Una cittadina dell'Italia meridionale. Un gruppo di ragazzi come tanti si riunisce nella Villa Comunale. Giocano a pallone e si raccontano storie. L'apparizione di uno strano personaggio modifica le loro esistenze. E, a poco a poco, si dipana un mistero, che inizia come un gioco, ma che prenderà sempre più vita con lo scorrere delle pagine. Un mistero legato alla scomparsa di un sacerdote… L'enigma si rivelerà più fosco e terribile di quanto ci si poteva attendere e avrà una doppia conclusione che, ad anni di distanza, sconvolgerà la vita del protagonista. Il Rifugio dell'Orco è una storia di formazione con maestri buoni e maestri cattivi, o forse buoni e cattivi nello stesso tempo. È un giallo. È una dichiarazione d'amore per la matematica. È un libro sulla follia. Ed è anche il tentativo di fotografare un'Italia che sta cambiando per sempre, ma che non sa ancora cosa diventerà. -
Il capolavoro
C'è una nuova investigatrice, pronta a risolvere, suo malgrado, un caso di omicidio tra le montagne innevate di Alagna, località turistica del Piemonte. Certo, è un poco inesperta e disorganizzata, ma Susan Morris -per gli amici Sue- del resto, è una scrittrice inglese in cerca di tranquillità e ispirazione per il suo ultimo romanzo, quello che vorrebbe, finalmente, fosse considerato il suo grande capolavoro. Quando riaffiora un cadavere dal bosco vicino alla sua baita, Sue decide di scoprire che cosa è realmente successo a quella che si scoprirà essere la vittima di un omicidio. Un giallo a tinte rosa frizzante, dove scoprire il colpevole non sarà affatto semplice, fino all'inaspettato, sconvolgente finale. -
Il fuoco sotto la pelle
Annamaria e la sua combriccola hanno quattordici anni, vivono a Marina di Ragusa, a casa nessuno li capisce e a scuola è uno schifìo. Ammazzano le giornate seduti sul lungomare e si annoiano da morire. Per questo si infilano dritti dritti nel primo guaio che si presenta, meglio se illegale, meglio se pericoloso. Rischiando la pelle per un colpo più grande di loro, si imbattono in una storia terribile e antica, che giace sul fondo di una vallata che una diga, trent’anni prima, ha trasformato in un lago. Una spaventosa vicenda ancora aperta, lontana nel tempo eppure così vicina: la storia di Agata e della sua famiglia. Braccati da criminali incalliti e da un inquietante Fantasma Nero, Annamaria, Toni, FumaTuri e CarburaTuri cercano di cavarsela con le loro forze, di schivare la paura per riuscire a rimanere vivi. O meglio, per non stare qui a bruciare senza significato. Per sentire davvero quel fuoco che scorre veloce sotto pelle e che, se fai attenzione e arrivi a tanto così da bruciarti, può farti intravedere la tua vera luce. -
La dea digitale
Gedeoh C. Labscher è un brillante scienziato informatico, fondatore della Olitech e creatore di Asia, un'intelligenza artificiale in grado di inventare nuovo e rivoluzionario software. Labscher attraversa una crisi di coscienza, è indeciso sul da farsi in merito all'utilizzo della propria scoperta; infine decide di costruire un sistema di arma intelligente in grado di assicurare all'Occidente la supremazia militare assoluta. La democrazia sarà estesa a tutto il mondo, le minoranze saranno difese, la pace mantenuta. Purtroppo le cose non vanno cosi: il misterioso attacco di un hacker minaccia la fortezza elettronica che custodisce Asia, i pacifisti contestano Labscher, un collaboratore della Olitech muore in circostanze oscure. Sarà Giovanni Rovelli, simpatico detective informatico italoamericano, a cercare di sbrogliare la matassa e risolvere un caso sempre più intricato. A lui si affiancherà la giovanissima e misteriosa Trickster, cinica e sexy cyber girl, e insieme, in un crescendo di tensione e colpi di scena, si troveranno di fronte a una verità sconvolgente che cambierà per sempre le loro vite e il loro stesso modo di guardare il mondo. -
Digit_Zero
Giovanni Ravelli, italoamericano, ha lasciato gli Stati Uniti e fa il consulente finanziario in Italia. È l’autunno del 1999: mentre tutto il mondo aspetta il nuovo secolo tra speranze e paure del millennium bug, i titoli della digital economy sono alle stelle. Basta aprire un sito web e quotarsi in borsa per raccogliere milioni di dollari. A Milano, Giovanni riceve la visita di Mike, il suo ex–capo. Seduto nel Duomo, ascolta una storia molto strana. Pochi giorni dopo, un americano muore in circostanze misteriose, che riconducono a quella storia. Dall’altra parte dell’oceano, Misty Miller, giovane miliardaria californiana, ha sposato Theo Baltus, il re digitale. Ricco, affascinante, privo di scrupoli, Baltus rapisce la ragazza in un sogno, un’impresa epocale per la quale ha bisogno di ASIA, l’intelligenza artificiale di cui è proprietaria. Ma i sogni non si vedono mai da fuori. Bisogna entrarci dentro. E a volte si trasformano in incubi. Ancora una volta Giovanni si trova al centro di un problema, e dovrà riprendere la sua professione di detective informatico per risolverlo. Anzi, dei problemi: perché Misty, prima di Baltus, era la sua donna. -
Favole per (quasi) adulti dal mondo animale
Possibile che le favole smarriscano la morale? Il lettore non ne sia turbato: i protagonisti di queste storie fanno di testa loro, prestandosi oppure meno ai teatrini relazionali inscenati per dispensare pillole di saggezza a uso e consumo dell'umana specie. Due tacchini discutono dell'uso che Bertrand Russell e Gioacchino Rossini hanno fatto della loro stirpe pennuta; un'orsa con gli occhiali cerca di ritrovare l'aggressività sul lettino dell'analista; cane e gatto litigano su letteratura, mass media e dintorni; un salmone prova a istruire un castoro sulle diverse percezioni del tempo. Mentre ragno e fossa, ape regina e insetto stecco, scimmia urlatrice e cercopiteco grigioverde, tasso e uccello di raso, si confrontano sui temi della sessualità. Sono solo alcuni dei personaggi di questa raccolta, dove si viaggia anche con la balena squalo e il colibrì Elena... Verso quale lido? Perché? E con chi? La parola, oppure il silenzio, a tutti i (quasi) adulti... Lettori e protagonisti, animali e no. -
Mexican taxi
Una famiglia congolese prega prima della cena nelle banlieue parigine. A Ciudad Juarez, un bambino dalla testa enorme, grida che ama le tette grandi. All’Hotel Angeles un deportato messicano racconta la sua storia scolando birra e ruminando come una vacca. Crack, un cane zoppo come il suo padrone, cammina lungo il Guadalquivir. Una serie di tassisti messicani diabetici, alcolizzati, tossici e pseudo intellettuali parlano senza sosta a un italiano che a volte li ascolta e altre li ignora, stretto nella morsa di un incubo messicano, a quaranta gradi, senz’aria condizionata. Sono solo alcuni degli scenari e dei personaggi che compongono ""Mexican taxi"""", una raccolta di undici racconti, in cui le periferie e gli emarginati urlano le proprie storie senza falsi moralismi. Dopo uno scalo a Parigi e uno a Siviglia, l'italiano si precipita in Messico, il Paese dove si vive troppo e si muore facile."" -
Una terra d'ombre
Una terra d'ombre è un inno al Veneto, al suo passato contadino, solido e faticoso, alla sua terra incantevole e feconda. Quindici racconti in lingua mista, in cui l'italiano si fonde spesso con il dolce e cantilenante dialetto, che giocano con il passato e il presente. In queste pagine scopriremo segreti inconfessabili, trascorreremo lunghe notti di angoscia, condivideremo desideri e paure e ci troveremo spesso faccia a faccia con un destino crudele, indomabile e a volte incomprensibile. Fra i protagonisti ricordiamo il contadino Toni, buono, semplice, sposato con Nina, che pensa, a volte, ancora a Caterina. A Venezia incontriamo Fulvio che vuole staccare da una vita stressante per qualche giorno, ma che invece troverà un'amara sorpresa ad attenderlo. Conosciamo Stópa, ragazzo senza famiglia e senza dimora, adottato dalle famiglie contadine per le quali svolge lavori saltuari, e che rimarrà fino alla fine un ragazzo puro, dall'animo limpido e dal cuore infinitamente buono. -
Ricettario senza glutine e caseina
L'avremmo potuto chiamare il ricettario senza, senza. Un ricettario senza glutine, senza lattosio ma anche senza caseina, senza soia, povero di zuccheri e di lieviti, che offra ricette sane e gustose. Facili da preparare e da metabolizzare, senza dover per forza far ricorso ai prodotti industriali, spesso adulterati, arricchiti da componenti che un organismo infiammato non può tollerare. Perché il problema delle intolleranze, ma anche di una reattività spiccata alla caseina come al glutine non è soltanto dei celiaci, del morbo di Crohn, dei diabetici, delle persone con una suscettibilità nervosa marcata. Quello che offre di diverso questo ricettario è una serie di proposte sane che in nessun modo creino difficoltà ad un organismo “infiammato”, anzi che propongano abbinamenti antinfiammatori, utili per sedare un sistema immunitario iper-reattivo. Gli alimenti sono terapeutici: quelli sani, genuini. I nutrienti freschi. Ciò che il Sistema Immunitario riesce a rielaborare facendolo diventare componente del nostro organismo. Tutto il resto è spazzatura. Mangiare sano produce subito gli effetti desiderati. Ci si sente più lucidi mentalmente, carichi di energia e in buona salute. Senza troppi sacrifici per chi è goloso e ama la buona cucina. -
La trilogia del glicine
Alla locanda di Piedeldosso l'esistenza si tinge di storia e costume mentre un glicine compie il miracolo di attraversare i secoli e raccontare storie. Come fosse un cristiano. La locandiera Nella, il figlio Steno che porta il nome del padre, zio Mario, i ruspanti frequentatori della stazione di posta con locanda, tutti animano un paese uscito dalle follie del fascismo con paura sì, ma genuino entusiasmo. Una bici-officina e il primo frigidaire. Il radiogiornale e l'ansia per Togliatti. Quattro chiacchiere a tavola con Rossellini e l'attrice americana. Il puntiglio di Gadda e la galanteria di Ungaretti. La briscola con Nuvolari e Ferrari arrivati sul bolide mai visto, vestiti da aviatori. L'antagonismo tra Bartali e Coppi, astri rei dell'unica colpa concessa ai grandi, emettere una luce eccessiva per il cielo di un'epoca sola. Una narrazione meticolosa strappa all'oblio frammenti di un'Italia immensa e semplice, stipata a fatica nelle sue piccole, indimenticabili storie di provincia. -
Dexter e sant'Anselmo. L'archivista e il filosofo
La legge morale e il super-io ci dicono che non sta bene fare a pezzi le persone con il Black&Decker, ma - chissenefrega - importa che il colpevole confessi, importa chiudere il caso. Un serial killer di serial killer, un meta-SK rigoroso e ordinato qual è Dexter, usa inchiodarti con naturalezza, con la pellicola trasparente e casalinga che si usa nella refrigerazione dei cibi porzionati. Poi ti prende il sangue (secondo il gergo della società arcaica albanese: la gjakmarrja), come nella più classica delle classificazioni: una sola goccia su un vetrino. Niente cold case, niente x-files, il Male è archiviato. Con Dexter, attraversandone la fantasmatica in piena corrispondenza con quella dei suoi aficionados, siamo tutti un po’ ematologi appagati. -
L'avventuroso Simplicissimus
Il romanzo ""L’avventuroso Simplicissimus"""" tedesco (1668), noto più comunemente come il Simplicissimus, è opera di Hans Johann Christoffel von Grimmelshausen (1621-1676). Considerato uno dei capolavori della letteratura tedesca, è senza dubbio quello che ha raccontato, per la prima volta, la guerra come luogo antieroico, occasione di violenza, crudeltà e nefandezze d’ogni tipo, dove l’uomo dà il peggio di sé. Per rappresentare la guerra dei Trent’Anni (1618-1648) quale mostro crudele e terribile, Grimmelshausen ricorse a una raffinata narrazione in prima persona del protagonista, nato durante la guerra e chiamato, da ragazzo, Simplicius Simplicissimus per la sua disarmante ingenuità. Divenuto scettico nel corso della lunga guerra, Simplicius scrive in età matura la propria vita da una prospettiva critica. Tra ciò che esperisce l’ingenuo Io narrato e il racconto che ne fa lo scettico Io narrante, Grimmelshausen riesce, sui diversi piani cognitivi del protagonista, a narrare in forma utile e divertente, com’è scritto sul frontespizio, la complessità della guerra, suscitando l’interesse del lettore e mantenendone viva la curiosità."" -
Pena capitale
Ciccio ha sedici anni e vive a Tor Bella Monaca, malfamata borgata della periferia romana. Tra amici, ragazze e corse in auto clandestine trascorre le sue giornate, cercando un modo per dare una svolta alla sua vita. Ma tutto sembra inutile e i sogni del giovane si scontrano inesorabili contro la violenza e il degrado che lo circondano e che sembrano avere la meglio su di lui. Riuscirà Ciccio a risollevarsi e a scampare a un destino che sembra già scritto? E che ne sarà degli altri ragazzi della Borgata? ""Pena capitale"""" è un romanzo che non risparmia niente e nessuno, entra dentro l’animo dei lettori e scava nei meandri della coscienza."" -
Il libro perfetto
"Lorenzo ha quasi quarant’anni, uno studio di consulenza avviato, un matrimonio appena finito e una storia da scrivere, di cui conosce la conclusione ma non l’inizio. Un viaggio nell’India nel Nord si trasformerà per lui in una straordinaria avventura: inseguirà le tracce del misterioso autore di un altro libro di cui è stato scritto l’inizio, ma non la fine. L’autore di questa seconda storia è Leo, un musicista che, come Lorenzo, si è recato in India alla ricerca di ispirazioni per scrivere la canzone perfetta. La ricerca di Leo porterà Lorenzo dalla mistica città di Rishikesh, attraverso le regioni del Punjab, del Kashmir e del Ladakh, fino a un monastero isolato della Valle di Nubra, circondato dalle vette dell’Himalaya. Un viaggio nelle affascinanti e selvagge regioni dell’India del Nord, attraverso il dedalo di religioni, etnie e culture che le caratterizzano. Ma anche un viaggio alla ricerca del sé perduto""""." -
Dietro lo steccato
"Irene deve affrontare l'assenza dell’uomo che ama, Vittorio, scomparso in circostanze poco chiare. Alla vigilia di un viaggio in India insieme, Vittorio non si presenta e Irene, pensando semplicemente di essere stata lasciata, parte ugualmente. Sola. Al rientro in Italia, convinta che si celi un terribile mistero dietro la scomparsa di Vittorio, Irene cerca disperatamente spiegazioni e in un crescendo di situazioni che si intrecciano e confondono, trova la verità scomoda, spietata e incontrovertibile. L’incontro apparentemente casuale con Pietro, medico che lavora in Africa, fa riaffiorare sospetti e visioni paranoiche mentre le pressanti attenzioni che l’uomo le rivolge, scambiate in un primo momento per tentativo di seduzione, si rivelano parte di un preciso disegno. Dietro lo steccato è il diario che Irene lascia alla sorella Agnese prima di tornare definitivamente in India, un'amara testimonianza che vorrebbe essere denuncia, ma rimane storia di fantasia. Forse""""." -
I colori della paura
Rosso, porpora, nero... Quanti e quali colori può avere la paura? Una raccolta di tre racconti in cui altrettante donne devono far fronte al pericolo che incombe e si insinua nelle rispettive vite. Una ragazza che viene aggredita nella propria casa; una moglie, madre coraggiosa di due figli, che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia; infine una giovane donna rapita e tenuta prigioniera da un mostro. E per ognuna delle protagoniste la paura ha un diverso, terrificante colore. -
Io sogno anche di giorno
Azzurra Parisi è una ragazza introversa che lavora come ragioniera in un piccolo paese del centro Italia. Ogni giorno subisce passivamente le angherie della collega Gisella e la sua vita sentimentale è un disastro completo. Le cose cambiano quando conosce il nuovo direttore generale, Maurizio. È il principe azzurro che aspettava da tutta la vita? Un romanzo spiritoso, scritto in prima persona, dove risulterà impossibile non innamorarsi della protagonista. -
Pensieri
"I Pensieri di Giacomo Leopardi, una raccolta di centoundici riflessioni sull'uomo e la società, uscirono postumi nel 1845 a cura dell'amico Antonio Ranieri. Molti progetti leopardiani vennero via via abbandonati dall'autore stesso, sopraffatto dall'insorgere di nuove idee; i Pensieri tuttavia appartengono alle iniziative interrotte per cause esterne. A Napoli, infatti, dove il poeta si trovava in compagnia di Ranieri dal 1833, la stampa delle sue Opere presso Starita viene interrotta, e così anche la pubblicazione dei Pensieri, a cui Leopardi intendeva affidare le sue riflessioni sul carattere degli uomini e la loro condotta in società, come si esprime egli stesso pochi mesi prima di morire, nel 1837, in una lettera a De Sinner. Il filosofo morale non può distogliere lo sguardo dalla condizione in cui l'uomo si dibatte: è da questo convincimento che nasce quel “machiavellismo di società” che Leopardi intende mettere in risalto attraverso queste sue riflessioni. I Pensieri sono un modo originale di riutilizzare materiale dello Zibaldone e fanno da eco alle Operette morali e al Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani." -
Il mio prossimo romanzo
Uno scrittore gira per l'Italia con una pacco di manoscritti sotto al braccio. È alle prese con l'idea di scrivere l'opera definitiva, Bisanzio, il romanzo generazionale che gli permetterà di approdare alla grande narrativa internazionale e fare soldi con la scrittura. Per dare più spessore al romanzo inizia a pagare parenti e conoscenti perché facciano cose che abbiano a che fare con la trama, per avere materiale di scrittura omogeneo e vivo. Però, man mano che il protagonista cerca di far entrare le persone reali nel romanzo, i personaggi appaiono nella vita reale. Così, il personaggio principale si imbatte - nel mondo reale - nell'eroina di Bisanzio, e ha con lei un'avventura erotica che lo sconvolge. Incapace di distinguere realtà e fiction, il protagonista decide di smettere di scrivere e si impone di vivere realmente, abbandonando l'eterna narrativa, diventata ormai droga terapeutica. -
Melchiorre il superbo. Testo tedesco a fronte
Un pigro osservatore capita nel mezzo di una questione di coscienza morale, civile, politica e religiosa durante la guerra franco-olandese nel 1672. In un momento storico di grande irrequietezza e con nuova guerra che si profila all’orizzonte è ambientato il breve racconto di Melchiorre il superbo, qui accompagnato dal testo originale. Pur prendendo spunto dalla situazione dell’epoca, il racconto tocca temi ancora oggi attualissimi: la responsabilità sociale, perdono e giustizia, l’impegno politico del singolo e il suo ruolo all’interno della comunità, il rapporto tra genitori e figli e tra famiglia e società. L’osservazione diretta della realtà storica, vista attraverso gli occhi del giovane e spavaldo Melchiorre, un seicentesco figliol prodigo, finisce con il coinvolgere l’osservatore, togliendolo dalla passiva inerzia della contemplazione e rendendolo soggetto attivo e responsabile. In poche pagine, molto dense, vengono sviluppati una serie di temi che erano al centro della vita pubblica di quel tempo, che è possibile seguire grazie alle brevi note della curatrice.