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Le mani in faccia
Una storia incalzante, scritta a ritmi a tratti vorticosi, suddivisa in quattordici capitoli che sembrano quasi autonomi tra loro e che, se letti dall'inizio alla fine, ci lasciano una sorta di romanzo episodico, una storia che fa rimanere senza fiato. La storia di un uomo, Claudio Pedretti, e della sua solitudine, quella di una vita che cerca di continuo una rivalsa, e lo fa raccontando le sue ossessioni, i suoi errori, le proprie pulsioni ancestrali. Un antieroe della porta accanto, un personaggio che è il solo responsabile del proprio destino, al tempo stesso vittima e carnefice della propria esistenza, condannato a ripetere gli stessi errori in eterno. A far da sottofondo alla narrazione, una Bologna distratta, stanca e dimenticata, che alla fine, però, viene amata come poche città lo sono nei libri di oggi. I protagonisti vengono messi a nudo, spogliati delle proprie inibizioni, a volte derisi, altre, invece, guardati con ammirazione e commozione. Ma lo sguardo pietoso dell'autore cerca sempre di rivestire i loro corpi, come se provasse un pizzico di pudore nel mostrare a tutti la loro miseria. -
Pocofuturo
Questo libro è composto da quattordici racconti, brevi e meno brevi. Ritratti di adolescenti messi di fronte alla malattia, alla sofferenza o semplicemente refrattari a uniformarsi alle regole che qualcuno ha deciso per loro. Vite di giovani e meno giovani presi tra solitudine e incapacità di immaginare per sé o per il mondo un futuro credibile o anche solo accettabile. Il titolo alla raccolta, ""Pocofuturo"""", è stato scelto perché in qualche modo il futuro si è contratto, ha perso di significato, è scivolato verso un futuro prossimo, un presente dilatato, atemporale. Pochi sogni, nessun ideale da realizzare: ognuno chiuso nel proprio angusto mondo, spesso intriso di rimpianto, di rancore. Le uniche figure che conservano umanità, capacità di emozionarsi, energia vitale, sembrano essere i giovani marginali, le ragazze in fuga, i bambini che anche di fronte alla morte sono capaci di reagire, affrontandola. Così, tra le pieghe di un’esistenza che sembra cristallizzata nell’inerzia e nell’apatia, può apparire d’improvviso una possibilità nuova, una speranza, persino l’amore."" -
6662
Fantascienza? Noir? Bizzarro fiction? Distopia lisergica? Pamphlet metafisico? Eccentrica mistificazione? Ucronia selvaggia? Saggio che fonde paura e delirio, realtà e invenzione? 6662 è il resoconto di un viaggio quantistico che attraversa lo spaziotempo della narrazione umana, che rimodella l'universo della parola scritta, che trafigge tutti i libri del mondo, anche quelli che non sono ancora stati scritti. Una riscrittura sul palinsesto della Storia, che disegna la mappa di un territorio sconosciuto, posto ai confini estremi della finzione, in cui scrittori come William Burroughs, Don DeLillo, Jorge Luis Borges, Antonio Moresco, Roberto Bolaňo convivono con esseri misteriosamente demoniaci, Pietro Nenni è alla guida della repubblica socialista di Romagna, Giulio Andreotti è a colloquio con il grande veggente Rol in un eterno riproporsi della strategia della tensione degli anni Sessanta e Settanta, Hitler entra a Parigi nel 1940 in compagnia di sciamani e alchimisti, Wallenstein alla fine della Guerra dei trent'anni riporta i bizantini sul trono imperiale di Costantinopoli e un inquietante agente segreto alieno tenta di evitare il collasso finale degli universi paralleli mentre guerriglieri maoisti sulle Ande e profeti armati salafiti in Mesopotamia stanno costruendo la casa editrice definitiva. -
L'esclusa
La prima versione de ""L'esclusa"""", primo romanzo di Luigi Pirandello. Testo importante, dedicato alla condizione della donna e alla sua lotta per l'emancipazione. Apparso a puntate su un quotidiano nel 1901, questa versione del romanzo presenta numerose e rilevanti differenze da quella che sarà l'edizione definitiva (universalmente datata 1908)."" -
Nel pozzo
Senza una causa apparente, un raptus e un momento di follia trasformano pacati uomini in efferati assassini. Tore Marzeddu è dolce, forte e sincero, ma la vita lo porta a contatto con la sua natura nascosta, il pozzo oscuro di cui è contemporaneamente artefice e vittima. Sarà il suo “alleato spietato” a misurarsi con le perfide donne che hanno reso la sua vita un inferno ed è così che disistima, dolore, rancore e odio prendono il sopravvento, emergendo dal profondo dell'oscuro pozzo. L'azione, la fuga, la latitanza, un amore perduto, un figlio inatteso e il carcere come conseguenza trasformeranno il fabbro di Villamargo in un eroe sconsacrato, senza speranza, senza futuro. Ma la corsa della vita non ha mai fine e in vecchiaia Tore si prepara a tornare in un mondo che non l'ha mai accettato e che ora è talmente cambiato da apparirgli ostile e pericoloso. -
Diciotto ore di pensieri
L’amore è dare forma e voce ai propri sogni, per vederli poi germogliare nel piacevole gusto di un istante, anche se leggero, coccolati dalla dolcezza del vento che dal mare ci spinge su, sino alla cima delle colline, dove sul calore freddo della pietra più antica ci sediamo a osservare il mondo. Seduti, nella certezza che tutto questo amore, un domani, sarà vivo negli occhi dei nostri figli. Diciotto ore di pensieri è un viaggio silenzioso di conoscenza alla ricerca della verità interiore di un ragazzo che diventa uomo e che, attraverso il dolore del pianto, trasforma le lacrime in incanto, in un istante preciso e immutabile. Nell’intreccio di storie e avvenimenti, i pensieri diventano speranza nel domani che vivremo solo attraverso il respiro del cuore. Pablo è il protagonista di questa avventura. Il resto è solo storia da leggere. -
Nel mondo della donna. Conversazioni femministe (1906)
Libello pubblicato nel 1906, all'interno di una collana destinata a lettrici aristocratiche e dell'alta borghesia. Celato dietro uno stile elegante ma non sofisticato, l'autore affronta un tema cruciale per la società dell'epoca: il rapporto uomo/donna, e riesce a far luce su aspetti, ancora oggi, importanti. Egli vede nella ""imperfezione delle leggi e delle consuetudini e della morale"""", la causa principale della mancata emancipazione femminile, e alla luce delle scoperte scientifiche, arriva alla conclusione che, in natura, il maschio di ogni specie possiede un elemento biologico dell'iniziativa, ma che l'uomo, sul piano culturale, trasforma questa iniziativa in supremazia, diffondendo una cultura prevaricatrice che fa delle donne le principali vittime. Auspicando un disseppellimento della natura, immagina un futuro in cui la donna possa esprimere una femminilità che non sia sinonimo di debolezza, e la incita ad agire, affinché quella cultura basata sulla prevaricazione venga superata."" -
Uomini difettosi
Gli uomini difettosi - protagonisti di questa raccolta di racconti - sono uomini fallati come i vestiti ammucchiati alla rinfusa nelle ceste degli outlet. Uomini che pagano le conseguenze dei loro difetti: da Ermanno, il cameriere con le mani bucate a Ugo, lo psicologo con un disturbo dell’ipersessualità. Uomini violenti, come Oberdan, lo strozzino senza scrupoli e Attila, un narcisista psicopatico ossessionato da Facebook. Uomini pieni di sé, come Donato Giovanni che si è fatto una cultura con Wikipedia, o piegati dalla vita, come Dino che soffre di una grave cardiopatia. Fino a Dio - sì, proprio quel Dio - che ha scarsa o quasi nulla empatia e una mania compulsiva per i giochi di ruolo. Nove storie differenti, legate tra loro da un filo sottile. Ma nonostante qualche storia lasci l’amaro in bocca - e qualche altra finisca male - la chiave di lettura di questi racconti rimane comunque l’ironia. Quell’ironia che rende più tollerabile l’esistenza e l’ineluttabilità delle cose. -
L'Orientale
La prima volta che Rita vede quella barca, nel freddo inanimato di Amsterdam, non ne coglie che il nome, curiosamente uguale al suo eccetto che per una lettera finale. Chi è quell’uomo che la abita, seduto con imperturbabile distacco, e che le avvolge la mente con sapiente nodo come la cima alla banchina? La bellezza perfetta dell’inizio di una nuova vita trascina Rita in Sri Lanka, dove tutto ha la sembianza del sogno e l’illusione della felicità. Ma il destino non tarderà a condurre Rita a fare i conti con i propri demoni e con un realtà che fatica ad afferrare pienamente. L’amore per l’uomo misterioso e l’incontro drammatico con Mina tracceranno nella sua vita un cerchio che si chiuderà dove tutto è iniziato, là dove molti decenni prima, una vecchia barca che porta il suo nome, scivolava sulle acque metalliche di Amsterdam. -
Italo globali 2017. Protagonisti del mondo che cambia. Atti del Convegno (Roma, 30 marzo 2017)
Essere Italo Globale significa sapere cogliere le opportunità che stanno nascendo nel XXI secolo, interagendo con esse. Queste opportunità riguardano soprattutto l’imprenditoria, l’economia, la comunicazione, la creatività, l’innovazione e la scienza. Ancora oggi, molti italiani devono andare all’estero per mancanza di possibilità in Italia: ma allo stesso tempo, questa epoca densa di innovazioni impone di pensare in modo diverso, ragionando sia su una partenza per l’estero con un possibile ritorno in Italia sia su una semina di italianità nel mondo. Gli italiani che vivono fuori dall’Italia sono 5 milioni di persone. In tutto il mondo, la comunità di persone collegate all’Italia – i cittadini italiani in Italia e nel mondo, i discendenti degli italiani, coloro che sanno parlare la lingua italiana, e coloro che hanno un rapporto di amicizia con l’Italia – è stimata attorno ai 250 milioni di persone. All’interno di questa comunità Italo Globale, c’è un patrimonio di intelligenze che va coltivato, per il bene dell’Italia e degli italiani. -
La Traviata
"Il libretto della 'Traviata' viene concepito, scritto e editato nel 1853, nel bel mezzo del secolo, dalla casa Editrice Ricordi. La nobiltà, come classe sociale, non aveva nessuna intenzione di abbandonare il potere di governare sui popoli e stava ormai tentando con ogni mezzo di uscire dall'incubo della rivoluzione francese. Nel bel mezzo di una restaurazione assoluta della monarchia è stato quindi dato alle stampe il Libretto della 'Traviata' e vi si narra come una prostituta fosse di fatto il solo esempio di abnegazione e purezza d’amore al confronto con nobiluomini corrotti e ricchi bellimbusti dediti a feste e 'pazze gioie'”. (Dalla prefazione di Silvano Agosti)" -
Bioterapia nutrizionale nello sport femminile
Lo sport è salute. Ma se non ben calibrato, lo sport può portare a uno stato di affaticamento eccessivo che si può tradurre in malattia. La sindrome da sovrallenamento OTS (Overtraining Syndrome) può costare cara alla donna. Potrebbe darle problemi neurologici o immunitari e intaccarne la fertilità. I segnali del corpo sono diversi da persona a persona: depressione, affaticamento costante (astenia) e alterazioni del ciclo mestruale sono dovute all’alterazione del Sistema Nervoso Autonomo che compromette alcune funzioni biologiche. Quando lo sforzo fisico supera le fisiologiche capacità di adattamento da parte dell’organismo si può arrivare a uno stato di infiammazione cronica latente nell’organismo. E l’infiammazione apre la porta alla malattia. Lavorare sul Sistema Nervoso con l’utilizzo degli alimenti è possibile. Bisogna frenare l’asse dello stress e rifornire l’organismo dei nutrienti indispensabili, evitando pericolose oscillazioni glicemiche. Gli zuccheri sono fondamentali per il rifornimento energetico della donna sportiva ma non è mai consigliabile mantenere l’equilibrio glicemico di un organismo con integratori artificiali. -
Per rivedere ancora il tuo sorriso
Samantha è una giovane scrittrice dalla vita complicata e dal passato che picchia ancora duro, con tutto ciò che la particolare condizione comporta. Frank Goodwin è il protagonista dei suoi romanzi più famosi, o forse molto di più, per esempio uno spirito guida capace di condurla fuori dalle sabbie mobili di un vissuto ingombrante. Ma Per rivedere ancora il tuo sorriso è anche altro: la storia di affetti e valori umani consolidati, di nuovi rapporti nati dalle diverse occasioni che la vita pone sul cammino. Per rivedere ancora il tuo sorriso è Parma, Livorno, Milano, Los Angeles e Parigi; è la vicenda di un'amicizia robusta a tal punto da diventare terapia inconsapevole per i suoi protagonisti, talmente intensa da assumersi la responsabilità di parecchie altre sembianze, altrettanto soprendenti. -
L'uomo senza volto
È difficile non lasciarsi catturare dalla prosa nitida ed agile de L’uomo senza volto, romanzo postumo della scrittrice Clarice Tartufari (1868-1933) che oggi possiamo leggere grazie a questa nuova preziosa edizione. Romanzo al femminile, data la posizione di rilievo conferita alle donne nel discorso narrativo, ma anche, sorprendentemente, romanzo dell’uomo, del soldato, del reduce, le cui “intermittenze del cuore” sono illuminate con grande finezza di analisi psicologica e con uso sapiente del flusso di coscienza che cela e rivela frammenti di ricordo, emozioni presenti e passate, allucinazioni e speranze. [...] Attenta a registrare i cambiamenti della condizione femminile fin dalla sua novella d’esordio, Maestra (1887), nella quale vengono messi a nudo i patimenti e le molestie anche sessuali cui le donne erano soggette nell’ambito lavorativo, ne L’uomo senza volto Tartufari ci offre un repertorio di tipi femminili che inizialmente potrebbero sembrare stereotipati e monodimensionali e che invece mettono a fuoco il profondo contrasto tra conformismo borghese di genere e nascente spirito di emancipazione pre-femminista. Prefazione di Enrica M. Ferrara. -
Claroquesí. Cartoline dalla rivoluzione
"Claroquesí. Cartoline dalla rivoluzione"""" è la storia di un viaggio lungo chilometri di asfalto e carta, tra le province della República de Cuba, attraverso la lenta Carretera Central. È qui, nelle casas particulares di Luis, Nelson, Germán e Martha, che la rubía, la morecita e la pequeña incontrano gli strascichi del Periodo Especial e i prodromi della Cuba che si prepara al dopo Castro. In tasca hanno solo un indirizzo, scribacchiato a mano: quello di Christina, che le aspetta nella scarnificata Centro Habana. L’incontro, nel buio della prima notte cubana, è l’inizio di un cammino a ritroso tra politica, aspettative, passioni, ricordi. Mondi. Un viaggio lungo dodici tappe, tra le campagne silenti di Matanzas, Cienfuegos, Ciego de Ávila, tra dondoli di paglia, razionamenti e riscatto. Un attraversamento fatto di storie, luoghi e volti, dedicato, idealmente, ad altrettanti eroi della Revolución cubana. Per restituire il senso dell’andare. A chi va, e a chi resta." -
Tommaso Buzzi e la Scarzuola
Nel 1956 l’architetto Tommaso Buzzi (Sondrio, 30 settembre 1900 - Rapallo, 16 febbraio 1981) acquista la Scarzuola, un convento del XIII secolo nei pressi del comune di Montegabbione (in provincia di Terni), sorto dove San Francesco si era costruito una piccola capanna di scarza (erba palustre). Buzzi finisce per trasferirsi nel convento, poi, nella valletta sulla quale esso si affaccia, comincia a costruire la sua “autobiografia in pietra”. Nel dopoguerra gode di un successo enorme. Nonostante le tante committenze, è l’impresa della Scarzuola ad assorbire l’ultima parte della sua vita. In seguito alla sua morte, l’erede Marco Solari sta proseguendo, in singolare sintonia d’intenti, l’opera di Buzzi, interpretando e conducendo a realizzazione, in una sorta di cantiere infinito, gli scritti e gli affascinanti ma intricati disegni lasciati dal grande architetto. -
Non è di qua
La scoperta del cadavere di una giovane donna turba la vita di Zungoli, tranquillo borgo dell’Irpinia d’Oriente, luogo di origine della cronista Ida Di Maggio che, giunta sul posto per trascorrere un periodo di vacanza, inizia a seguire le indagini. Mentre il passaparola riempie il lento scorrere delle ore di chi abita quel luogo, Lorenzo Capomazza, comandante della locale stazione dei carabinieri, è costretto a svegliarsi dal torpore delle giornate irpine per ripercorrere le tracce di chi ha commesso il delitto. E così, attraverso la memoria dei luoghi, emerge un quadro di una comunità sbigottita che, sottovoce, è costretta a dialogare con il male e a prendere coscienza che l’impensabile è accaduto. -
Adolf nel Paese delle Meraviglie
"In un mondo dominato dalle idee del nazismo, due ufficiali delle SS sono sulle tracce dell’ultimo uomo imperfetto che minaccia la purezza dell’umanità. Uno degli ufficiali si ritrova all’improvviso da solo in uno strano paesino nel mezzo del deserto, senza memoria, incapace di ricordare perfino il proprio nome. Sulla sua divisa c’è scritto Adolf Hitler, e tutti gli strani abitanti del luogo lo chiamano così. Adolf ricorda solo un dettaglio del proprio passato: la missione per trovare l’ultimo uomo imperfetto. Il mondo in cui si muove però sembra impazzito: le persone che incontra sono ben oltre la semplice imperfezione, sono autentici mostri dai corpi deformi e dalle menti deviate. Nulla è giusto, nulla è come dovrebbe essere: neppure il giorno e la notte si alternano come dovrebbero e perfino il confine tra la vita e la morte non è più invalicabile. Adolf non può fare altro che attraversare un mondo sottosopra, concentrato su una missione che è ormai l’unica ragione della sua esistenza." -
Candido o dell'ottimismo
Candido è un giovane ingenuo e sincero. Orfano dei genitori si dice tuttavia sia figlio illegittimo della sorella del barone tedesco nel cui castello è ospitato. Pangloss è il precettore che il barone gli assegna. Candido si innamora, ricambiato, della bella figlia del barone, Cunegonda, che con lui segue le lezioni di Pangloss e per questo viene scacciato dal feudo. Arruolato a forza nell'esercito bulgaro, che ha appena saccheggiato i possedimenti del barone e rapito la bella Cunegonda, viene condannato alla pena capitale per diserzione. Ma il re bulgaro decide di graziarlo e, una volta libero, Candido ritrova il suo precettore Pangloss. I due riparano in Portogallo dove assistono al terremoto di Lisbona del 1755 e dove il povero Pangloss viene condannato a morte dall'Inquisizione. Candido fugge quindi nel Nuovo Mondo e, dopo mirabolanti avventure in tutte le terre conosciute del globo, ritrova Pangloss miracolosamente scampato all'impiccagione e, a Costantinopoli, l'amata Cunegonda. A Costantinopoli Candido e Cunegonda e gli amici conosciuti durante le loro avventure decideranno di vivere in una piccola fattoria perché, il migliore dei mondi possibili è soltanto quello rappresentato dal proprio orto. -
#MeToo. Il patriarcato dalle mimose all’hashtag
Alla fine del 2017, dagli Usa, l’attrice Alyssa Milano invita le donne a non tacere più gli abusi e le violenze subite, lanciando su Twitter l’hashtag #MeToo, che diventa subito virale in tutto il mondo nordoccidentale. Centinaia di migliaia di donne, famose e non, denunciano - in ogni ambiente - uomini famosi e non. Uomini potenti e ricchissimi - veri, presunti inattaccabili - vengono travolti. Si snoda e sviluppa un acceso dibattito sulla giustizia e sulla libertà sessuale. Il libro si propone di analizzare questo fenomeno inedito alla luce del ruolo svolto dai centri antiviolenza in un contesto patriarcale, orientando un potente riflettore sull'importanza del concetto di differenza di genere. Vi si descrive il contributo che la formazione scolastica, l’educazione di bambini e bambine e le neuroscienze possono offrire al miglioramento delle relazioni umane. Infine ci si addentra nella zona più all'avanguardia, quella della intelligenza artificiale, occasione per un nuovo patto tra uomini e donne.